RELAZIONE TECNICA IMPIANTO IDRICO E FOGNANTE

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1 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO IDRICO E FOGNANTE RISTRUTTURAZIONE, ADEGUAMENTO FUNZIONALE E MESSA A NORMA DELL IMPIANTO SPORTIVO CAMPO COMUNALE DI VIA MARCHE, LEVERANO 1 TAV 1.A COMMITTENTE: COMUNE DI LEVERANO RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO: ARCH. VALERIO COSTANTINO PROGETTISTI: ARCH. ALESSANDRO LOMONACO ING. CARLO DE LORENZIS ARCH. LUCIANO F. LEZZI

2 Sommario 1. CONSIDERAZIONI GENERALI RIFERIMENTI NORMATIVI IMPIANTO FOGNANTE DI SMALTIMENTO AL SUOLO IMPIANTO IDRICO SANITARIO

3 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO IDRICO E FOGNANTE 1. CONSIDERAZIONI GENERALI Il presente progetto riguarda i lavori di ristrutturazione, adeguamento funzionale e messa a norma dell impianto sportivo Campo Comunale di via Marche, Leverano. L impianto sportivo per il qual è chiesto l adeguamento ai sensi del R.R. n 26 del 12/12/2011 è ubicato nel Comune di Leverano alla Via Marche. Trattasi impianto già esistente oggetto di adeguamento funzionale per la messa a norma e l adeguamento impiantistico delle strutture previste in ampliamento. Nel progetto architettonico allegato, sono stati osservati tutti i criteri progettuali, necessari a garantire, il massimo rispetto delle normative vigenti in materia RIFERIMENTI NORMATIVI. D.P.R. del 19 marzo 1956 n 303 Norme generali per l igiene del lavoro ; D. Lgs 626/94 Igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro e successive integrazioni e modificazioni; Regolamento Regionale n 4 del 3 novembre 1989; C.M.L.P. n 320 del 07/03/1980, Legge 13 del 09/01/1989, D.M.L.P. n 236 del 14/06/1989 e L.C.M.I. n 21723/4122 del 13/12/1990 Norme sull abbattimento delle barriere architettoniche ; Norme contenute nel D.Leg. n 22 del 05/02/1997; D.Lgs. 81/2008 D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

4 3. IMPIANTO FOGNANTE DI SMALTIMENTO AL SUOLO. Criteri di progettazione. Per il calcolo delle colonne, delle diramazioni e dei collettori di scarico previsti in progetto di adeguamento funzionale, si farà riferimento alle seguenti unità di scarico ( us ) per singoli apparecchi: Lavabo 2 u.s. Vaso 6 u.s. Diramazione a collettore. Nel caso di più vasi, o lavabi, diramazioni che serviranno più apparecchi saranno collegate tenendo conto dei seguenti valori: diam. Ø 50 per lavabi 1% pendenza 5 u.s. diam. Ø 75 due o più lavabi 1% pendenza 12 u.s. diam. Ø 100 per vasi 1% pendenza 84 u.s. Colonne di scarico. Le colonne di scarico avranno diametro Ø 80 - Ø 100. Collettore di scarico. Il collettore di scarico sarà interrato ed avrà diametro 80 che avrà le seguenti capacità di scarico: pendenza 1% 114 u.s. pendenza 2% 150 u.s. Il trono di collegamento dell impianto di scarico al suolo esistente, previsto per le unità igienico sanitarie in ampliamento e riportato per posizione e dimensionamento negli elaborati di progetto, avrà diametro minimo Ø 110 cui corrisponderà le seguenti capacità di scarico: pendenza 1% 270 u.s. pendenza 2% 370 u.s. Diramazione di ventilazione di scarichi. ( ventilazione secondaria ). Il diametro del tubo di ventilazione di ogni singolo apparecchio sarà almeno uguale a quello del tubo di scarico fino ad un massimo di 50 mm. Impianto di scarico. L impianto fognante di progetto sarà realizzato con tubazione di polietilene A.D. ( tipo Geberit ) o simili per le diramazioni, le colonne e i collettori di scarico. 4

5 Per ciò che concerne le diramazioni, ossia gli attacchi che collegheranno i singoli apparecchi alle colonne di scarico, si cercherà di evitare quanto possibile i cambiamenti di direzione. Questo si otterrà realizzando, secondo le particolari disposizioni degli apparecchi, la più adeguata soluzione che potrà essere, una derivazione multipla oppure una derivazione a 45. La base di ogni colonna sarà innestata con doppia curva a 45 in pozzetto in calcestruzzo delle dimensioni 40 x 40 che servirà da ispezione della base della colonna. Questi pozzetti collegheranno i tronchi del collettore generale, uno ogni 20 metri circa, fino al recapito finale. Ventilazione primaria scarichi. Le colonne di ventilazione saranno alloggiate nella stessa nicchia delle colonne di scarico alle quali si collegheranno ed avranno uguale diametro. Le colonne di ventilazione saranno realizzate in P.V.C.. Smaltimento dei liquami. Lo smaltimento dei liquami sarà garantito come già detto, attraverso il collegamento diretto mediante pozzetto intermedio di ispezione verso il pozzo nero esistente. Caratteristiche del deposito temporaneo di liquido ( pozzo nero ). Il deposito temporaneo di liquido è già esistente in sitù e risulta essere a perfetta tenuta stagna ed impermeabile. Lo stesso, potrà contenere le acque luride provenienti dai manufatti edilizi previsti in ampliamento e il rifiuto in esso contenuto potrà essere stoccato per il periodo di detenzione stabilito dal R.R. n 26 del 12/12/2011 in particolare lo stesso sarà come già detto: esistente a perfetta tenuta stagna ed impermeabile; interrato; munito d idoneo tubo di ventilazione; distante almeno 1 metro dai muri di fondazione dei fabbricati principali rilevati al contorno e non meno di metri 10 da pozzi, serbatoi, condotte d acqua potabile; i rifiuti in esso contenuti saranno non pericolosi ai sensi dell art. 7 del D.Lgs 22/97 e succ. modifiche ed integrazioni, non conterranno policlorodibenzodiossine, policlorodibenzofurani e 5

6 policlorodibenzofenoli in quantità <= a 2.5 p.p.m., policlorobifenile e policlorotrifenile in quantità <= a 25 p.p.m., saranno omogenei e non miscelati a rifiuti diversi; la capacità di massimo stoccaggio è in ogni modo commisurata alla numero di utenti finali utilizzatori dei servizi igienico assistenziali; lo smaltimento avverrà trimestralmente per opera di ditte autorizzate ai sensi del R.R. n 26 del 12/12/2011 punto 4.1 e successive modifiche ed integrazioni. Per il manufatto rilevato esistente in situ è garantito l accesso dall alto per mezzo d apposito pozzetto d ispezione e lo stesso risulta munito di idoneo tubo di ventilazione come per legge. 4. IMPIANTO IDRICO SANITARIO. L impianto idrico sanitario, previsto in ampliamento rispetto a quello già in servizio ed esistente presso l impianto sportivo sarà costituito da: 1. l alimentazione e distribuzione dell acqua potabile; 2. l alimentazione e distribuzione dell acqua per i servizi igienici; Riferimenti normativi R.D. 03/02/1901 n 45; R.D. 23/06/1904 n 369; DPR 03/08/1968 n 1095; Norme tecniche di progettazione Impianto di alimentazione e distribuzione di acqua calda e fredda : UNI 9182; Sistemi di scarico delle acque usate : UNI 9184; Impianto idrico L impianto idrico prenderà origine dalla rete di distribuzione idrica esistente e a servizio del comparto igienico sanitario esistente attraverso collegamento diretto in diramazione. Lo stesso impianto previsto in ampliamento sarà dimensionato in funzione delle caratteristiche di portata necessarie alla distribuzione interna dei nuovi servizi igienico assistenziali previsti in progetto. 6

7 Tubazioni La rete di distribuzione dell acqua, a tutte le utenze sarà realizzata con tubazioni multistrato. Ogni tratto avrà saracinesche di intercettazione per ogni rete di adduzione. Il dimensionamento della rete, sarà effettuato in base al numero di apparecchi sanitari in funzione contemporanea. Apparecchi igienici sanitari Le apparecchiature igienico sanitarie particolarmente pesanti ed adeguate alla funzione cui sono destinate, saranno in porcellana dura vetrificata e completa di rubinetto di intercettazione, serie pesante, scarico libero, sifone a bottiglia, raccordi con squadrette, seconda rubinetteria d intercettazione per ogni pezzo all uscita della tubazione. Dati calcolo portate Per la determinazione del calcolo delle portate dei vari tronchi si è fatto riferimento alle seguenti portate dei singoli rubinetti di erogazione: lavabo 0.1 l/s vaso con cassetta 0.1 l/s Questi valori di portata si riferiscono a pressione a monte: Rubinetti di erogazione pari a bar. La portata delle diramazioni sarà determinata tenendo conto della contemporaneità di utilizzo con i relativi coefficienti tabulati o diagrammi disponibili in letteratura. La velocità dell acqua nelle tubazioni sarà considerata compresa tra 0.6 e 1.6 m/s. Rete di distribuzione La rete di distribuzione sarà realizzata per garantire nel punto di prelievo più sfavorito la minima pressione per il corretto funzionamento delle apparecchiature ( 1.5 bar per rubinetteria e W.C. a cassetta ). I tratti di tubazione principali di alimentazione dei bagni saranno in multistrato con tubazioni senza giunzioni e raccordi a vista. Ogni singolo apparecchio sarà servito da rete di distribuzione per l acqua fredda. Sarà possibile intercettare l alimentazione principale di ogni struttura prefabbricata destinata a servizi igienici per mezzo di un rubinetto a sfera posto a monte dell impianto di distribuzione. 7

8 Le tubazioni a vista fissate ai muri saranno libere di eseguire le dilatazioni termiche e pertanto non dovranno essere bloccate. Per ogni altro particolare si rimanda ai disegni di progetto. Leverano, lì 16/11/2015. I progettisti Arch. Alessandro Lomonaco Ing. Carlo De Lorenzis Arch. Luciano F. Lezzi 8

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