RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO
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- Emma Viviani
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2 INDICE 1- GENERALITA RETI DI ADDUZIONE DELL ACQUA RETI DI SCARICO SERVIZI IGIENICI IMPIANO IDRICO ANTINCENDIO RETI DI IDRANTI IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE INCENDI...7 RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 1
3 1- GENERALITA La presente relazione si riferisce al progetto della ristrutturazione della rete di adduzione idrica per l impianto sanitario e di smaltimento delle acque reflue, a servizio dell edificio posto in Empoli in via L. da Vinci angolo via Neri a servizio della scuola elementare Leonardo da Vinci. Il fabbricato è costituito da tre piani fuori terra. Il piano terra dell edificio non è completamente adibito ad edificio scolastico, infatti, la maggior parte dei locali sono destinati ad ospitare il Centro Trovamici che ha ingresso indipendente e impianti indipendenti. A tale piano, gli unici locali a servizio della scuola, sono l ingresso che ospita il vano scale e l ascensore e ulteriori due locali dei quali uno adibito a palestra. Il piano primo è principalmente destinato a servizi generali infatti, a tale piano troviamo gli uffici per la direzione scolastica, la cucina, locali mensa, sala riunioni, un locale tecnico a servizio degli impianti e due aule. Da tale piano è possibile accedere ad ulteriori locali appartenenti al fabbricato attiguo anch essi a servizio della dirigenza scolastica. Il secondo piano è completamente destinato ad ospitare aule. Il piano terra a servizio della scuola non ha locali bagno, il piano primo ha i seguenti locali: Cucina all interno del quale è prevista l installazione di un lavello e una lavastoviglie Bagno alunni all interno del quale è prevista l installazione di due lavabo, quattro WC Un bagno HD all interno del quale è prevista l installazione di un lavabo e un WC Un bagno docenti all interno del quale è prevista l installazione di un lavabo e un WC. Il piano secondo ha i seguenti servizi: Due bagni alunni all interno del quale è prevista l installazione di due lavabo e cinque WC ciascuno Un bagno HD all interno del quale è prevista l installazione di un lavabo e un WC RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 2
4 Un bagno docenti all interno del quale è prevista l installazione di un lavabo e un WC. Il dimensionamento del sistema di smaltimento delle acque scure è stato realizzato considerando la portata delle apparecchiature idriche delle quali è prevista l installazione e i coefficienti di contemporaneità suggeriti in letteratura. 2- RETI DI ADDUZIONE DELL ACQUA Il progetto prevede il rifacimento della distribuzione idrica ai vari servizi a partire dal montante di piano primo preveniente dal contatore e il rifacimento degli scarichi fino al convogliamento nella colonna principale esistente. Dal montante proveniente dal contatore si dirameranno varie linee di adduzione idrica in multistrato. In tale locale sarà posizionato lo scaldabagno a gas attualmente posizionato in un locale bagno e utilizato per i servizi della cucina e un bollitore elettrico. Lo scaldabagno continuerà a produrre acqua calda per le utenze di cucina mentre il bollitore elettrico servirà tutti i lavabo dei locali bagno di piano primo e secondo. La distribuzione interna sia nei bagni degli uffici che in quello del locale industriale sarà realizzata con tubazione multistrato PEX-AL-PEX. A valle del bollitore elettrico sarà installata una valvola miscelatrice al fine di portare alle utenze finali acqua miscelata. Per il dimensionamento delle tubazioni facenti parte della rete di adduzione dell acqua si è considerato una erogazione di: Acqua fredda Acqua calda lavabo 0,1 l/s 0.1 l/s Lavastovigli e 0,1 l/s 0.2 l/s Lavello 0.2 l/s 0.2 l/s RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 3
5 Consideriamo separatamente le diramazioni dalla tubazioni principali dei vari piani otteniamo: PIANO PRIMO Zona cucina Lavastoviglie Acqua fredda 1 x 0.2= 0.2 l/s Acqua calda Lavello 1 x 0.2 = 0.2 l/s 1 x 0.2 = 0.2 l/s Totale 0.4 l/s 0.2 l/s PIANO PRIMO Zona bagno alunni e docenti Acqua fredda Acqua calda lavabo 4x 0,1 = 0.4 l/s 4 x 0,1 = 0.4 l/s 5x 0,1 = 0.5 l/s Totale 0.9 l/s 0.4 l/s PIANO SECONDO Zona bagno alunni grande e bagno docenti Acqua fredda 6x 0,1 = 0.6 l/s Acqua calda Totale 0.6 l/s 0.6 l/s PIANO PRIMO Zona bagno alunni e HD Acqua fredda Acqua calda lavabo 6x 0,1 = 0.6 l/s 6 x 0,1 = 0.6 l/s 6x 0,1 = 0.6 l/s Totale 1.2 l/s 0.6 l/s RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 4
6 Considerando le portate di progetto in relazione alle portate totali per gli edifici destinati ad scuole e centri sportivi, sono state dimensionate le tubazioni delle reti di distribuzione con il metodo delle velocità massime consentite. I diametri delle tubazioni sono visualizzabili nelle tavole di progetto allegate. 3- RETI DI SCARICO SERVIZI IGIENICI Gli scarichi dei sifoni dei singoli apparecchi sanitari saranno raccolti da due reti indipendenti di smaltimento (acque chiare ed acque scure) che confluiranno in coppie di colonne discendenti in polietilene ad alta densità. Ognuna di esse sarà dotata di una propria colonna di ventilazione; le due colonne di ventilazione proseguiranno in copertura ove saranno dotate di cappellotti esalatori e di converse di protezione dei fori di attraversamento del solaio. Si è ritenuta sufficiente la presenza di una ventilazione primaria per ogni colonna di scarico. Non essendo possibile risalire ai passaggi delle tubazioni di scarico attuali, si è realizzata una probabile ipotesi progettuale in relazione alle posizioni attuali dei locali bagno e delle fosse settiche. In fase di direzione lavori risulta, tuttavia, probabile una variazione delle linee di scarico. Lo scarico delle acque usate per il tipo di utenza in oggetto risulta caratterizzato da periodi di deflusso brevi e discontinui. Per il calcolo del totale di acque usate (Qt) che affluiscono in una colonna o in un collettore si è eseguita la somma dei singoli valori specifici di scarico secondo i tipi di apparecchi allacciati. Si sono considerati: lavabo Lavello da cucina 0,5 l/s 0,8 l/s 2,5 l/s Lavastoviglie 0,8 l/s RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 5
7 Mediante la formula riduttiva delle contemporaneità si è determinato il carico ridotto (Qr), cioè il carico probabile contemporaneo, che per appartamenti e uffici può essere considerato Q [ l / s] = 0,7 Q [ l / s] r t Quindi secondo il sistema di ventilazione scelto e la pendenza possibile si sono determinati i rispettivi diametri di colonna e collettori. 4- IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO Tale scuola è classificata di tipo 1 ai fini antincendio pertanto rientra nell elenco delle attività soggette al controllo da parte dei VV.F. In particolare l attività in esame è la n 85 dell elenco delle attività soggette secondo il D.M. 16/02/1982. A servizio è presente anche la centrale termica con potenzialità di 375 WK a gas metano di rete e pertanto è presente anche l attività 91. Risulta presentata ed approvata la pratica per il parere favorevole rilasciato dal comando provinciale dei VVF di Firenze in data 22 maggio RETI DI IDRANTI Tale pratica approvata prevede un sistema idrico antincendio a naspi alimentato direttamente dal pubblico acquedotto. In ragione della pressione idrica presente al contatore e alla portata del contatore stesso può essere che tale alimentazione diretta dall acquedotto non sia sufficiente a garantire la pressione minima di 1,5 bar ai tre naspi sfavoriti, come prevede la normativa vigente. Pertanto in sede di direzione lavori, in ragione del contatore che il gestore del servizio idrico consentirà di installare, si dovrà verificare la necessità di servire l impianto da un gruppo di pompaggio ausiliario con adeguato serbatoio in grado di garantie l approvvigionamento idrico di 105 l/m per almeno 60 minuti. La rete di distribuzione dell acqua fredda raggiungerà l edificio attraverso una rete interrata realizzata con tubazioni in FeZn bitumato. RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 6
8 In particolare, dal gruppo di misura ubicato in prossimità del cancello esterno del resede di pertinenza affacciato su via Neri partirà un tubazione di FeZn bitumata di diametro 2 1/2 posata sotto terra fino a raggiungere l attacco esterno UNI 70 M/F per collegarsi alla motopompa dei VV.F. e da lì in un cavedio esterno che verrà realizzato per la posa degli impianti. Nel cavedio verrà posizionata una tubazione in FeZn con diametro 2 1/2 che raggiungerà il controsoffitto di piano primo da quale partirà l intera distribuzione dell impianto antincendio. Infatti da tale controsoffitto si raggiungeranno il naspo di piano terra, i naspi di piano primo e i naspi di piano secondo. 6- IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE INCENDI Nei locali Segreteria, ufficio segrateria e nel deposito di materiale solido combustibile al piano rpimo verranno installati rilevatori di fumo. La centralina di controllo di tale impianto sarà posizionata in prossimità dell accesso al piano primo nelle vicinanaze del centralino dello stesso piano. Le linee di distrubuzione di tale impianto correranno in tubazioni di PVC rigido e pesante aggraffate al solaio di piano rpimo all interno del controsoffitto. Tali tubazioni saranno ad uso esclusivo dell impianto antincendio. Il Tecnico Dott. Ing. Luca Bartolini RELAZIONE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 7
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