PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA, ARIA E RUMORE

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1 PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA, ARIA E RUMORE Prot. Generale N / 2014 Atto N. 451 OGGETTO: Autorizzazione alle emissioni in atmosfera artt comma 3 D.Lgs.152/2006 parte V. IIT Istituto Italiano di Tecnologia - Via Morego 30 Genova. In data 04/02/2014 il/la sottoscritto/a BRESCIANINI CECILIA ha adottato la Determinazione Dirigenziale di seguito riportata. Visti l Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. Leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del e l Art. 33 dello Statuto della Provincia di Genova; Visto altresì l Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi; SITUAZIONE DI BILANCIO E OSSERVAZIONI DEI SERVIZI FINANZIARI (Art. 31 Regolamento Contabilità) S Importo Prenotazione Impegno Accertamento CIG CUP E Codice Cap Azione N Anno N Anno N Anno Note TOTALE ENTRATE TOTALE SPESE IL FUNZIONARIO RESPONSABILE VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA (ART. 151, COMMA 4, T.U. APPROVATO CON D.LGS N 267/2000). Si attesta la regolarità contabile e l esistenza della copertura finanziaria del presente provvedimento ai sensi dell art. 151, comma 4 del T.U. approvato con D.LGS. n. 267/2000 GENOVA, lì 04 febbraio 2014 IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARIO O SUO DELEGATO

2 Visti La Legge Regionale , n. 18, recante Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia ; il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii. Visto il D.Lgs. 128/2010 che ha modificato il D.Lgs. 152/06 Premesso che La ditta in oggetto indicata rientra nel campo di applicazione dell art 281 comma 3 del DLgs. 152/2006 come modificato dal D.Lgs.128/2010 In data la ditta ha inoltrato istanza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art 269 Dlgs 152/06. La stessa è stata regolarizzata in data In data la Provincia di Genova ha avviato il procedimento di cui all art 269 Dlgs 152/06. In data con nota prot /AT il Comune di Genova, ha fatto presente di ritenere l attività della ditta ITT classificabile come insalubre di II classe, ad emissioni inquinanti limitate. Il Comune ha precisato altresì che agli atti del settore non risultava istruita pratica di igiene industriale. In data la ditta ha integrato la relazione prodotta il riguardante la presenza presso il sito di Via Morego, 30 di sistemi di sicurezza ed emergenza quali sfiati valvole di sicurezza, nonché di un serbatoio per azoto concesso ad ITT in comodato d uso da ditta terza, di cui non era stata data notizia da parte di ITT in sede di istanza alle emissioni in atmosfera In data congiunto è stato effettuato dai Tecnici della Provincia di Genova e della ASL 3 Genovese un sopralluogo presso l insediamento Con nota prot.n del ASL 3 Genovese ha espresso parere igienico sanitario favorevole Con nota prot 28866/At in data il Comune di Genova ha rilasciato parere urbanistico favorevole in data ITT ha prodotto ulteriori integrazioni da concernenti la presenza di armadi aspirati a servizio delle cappe chimiche presenti nei diversi laboratori, di cui di cui non era stata data notizia da parte di ITT in sede di istanza alle emissioni in atmosfera. Iin data ITT ha fornito chiarimenti forniti sugli armadi aspirati. Con nota n del la Provincia di Genova ha inviato a Comune di Genova e ASL 3 Genovese copia della documentazione fatta pervenire dalla ditta il il ITT ha inviato ulteriore documentazione inerente la futura implementazione del gruppo di pompaggio acque della rete idranti, impianto adibito esclusivamente alle emergenze e pertanto, a detta dell azienda, non soggetto ai disposti del Dlgs 152/06. Con la suddetta nota, ITT ha altresì comunicato l avvenuta dismissione del gruppo elettrogeno 1, emissione E6. Atteso che Dagli in possesso dell Amministrazione Provinciale di Genova risulta che L ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA è una Fondazione di diritto privato istituita con l'obiettivo di promuovere l'eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e di favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. La fondazione IIT ha strutturato l'organizzazione delle proprie attività di ricerca in diversi dipartimenti distribuiti sul territorio nazionale, il cui Central Research Lab (CRL) ha sede in Via Morego, 30 Genova. Il CRL è concepito come una struttura dedicata alle attività di ricerca sperimentale con una spiccata propensione alla multidisciplinarietà. Il centro è strutturato su 5 piani e copre complessivamente mq di superficie (inclusi gli spazi esterni) in cui si localizzano diversi laboratori di ricerca e tutte le dotazioni infrastrutturali asservite al funzionamento dell edificio ( centrali termiche, unità di trattamento aria, gruppi elettrogeni di emergenza,...) L ITT di Genova ospita diverse attività di ricerca suddivise in 8 dipartimenti.

3 Nell ambito di tali attività sono svolte le seguenti lavorazioni: Lavorazioni meccaniche di metalli e materiali plastici Trattamenti superficiali Brasatura dolce Sviluppo fotografico e stampa Laboratorio chimico e microbiologico Sono inoltre presenti: 2 generatori di calore con potenza termica del focolare nominale totale di 1674 KW utilizzati nella fase di sterilizzazione ed originanti le emissioni E1 ed E2; 3 generatori di calore con potenza termica del focolare nominale totale di 1956 KW utilizzati per il riscaldamento degli ambienti di lavoro ed originanti le emissioni E3,E4 ed E5 1 gruppo elettrogeno con potenza pari a 2000 KVA 1625 KW alimentato a gasolio utilizzato come alimentazione elettrica di emergenza in caso di mancanza della rete originante l emissione E7; 1 motopompa alimentata a gasolio di potenzialità pari a 21 KW utilizzata per implementare l impianto di estinzione incendio. Preso atto Che in 4 dipartimenti vengono utilizzate nei laboratori chimici e microbiologici, sostanze chimiche cancerogene ricomprese nella tabella A1 dell allegato I alla parte V del Dlgs 152/06. Che ogni dipartimento è dotato delle proprie strutture e di cappe chimiche e biologiche dotate di sistemi di espulsione totale con sistemi di filtrazione HEPA ed a carbone attivo Di quanto affermato da ITT in merito al fatto che la presenza di sostanze chimiche cancerogene ricomprese nella tabella A1 dell allegato I alla parte V del Dlgs 152/06 in emissione sia da ritenersi insignificante e comunque non rilevabile, stante i quantitativi utilizzati su base annua e tenuto altresì conto della natura e della tipologia delle prove eseguite nei laboratori. Di quanto indicato dalla ditta in merito all assenza nelle emissioni derivanti dai sopraccitati laboratori, di sostanze ricomprese nella tabella A2 dell allegato IV alla parte V del Dlgs 152/06. Dell avvenuta dismissione del gruppo elettrogeno 1 originante l emissione E6. Che ad oggi è pertanto presente presso lo stabilimento ITT un solo gruppo elettrogeno di potenza pari a 1625 KW alimentato a gasolio ed originante l emissione E7 Che il suddetto gruppo elettrogeno ha funzione di alimentazione elettrica di emergenza in caso di mancanza di rete. Rilevato che l allegato 1 parte III punto 3 alla parte V del Dlgs 152/06 recante valori di emissione per specifiche tipologie di impianti (motori fissi a combustione interna) stabilisce che non si applicano valori di emissione ai gruppi elettrogeni di emergenza ed agli altri motori fissi a combustione interna funzionanti solo in caso di emergenza sono sottoposti alle disposizioni del titolo I gli impianti termici civili aventi potenza termica nominale uguale o superiore ai 3 MW, come indicato dall art 282 comma I Dlgs 128/2010 Ritenuto che in considerazione di quanto disposto dal punto jj parte I allegato IV alla parte V del Dlgs 128/2010, le attività di lavorazioni meccaniche di metalli e materiali plastici, trattamenti superficiali, brasatura dolce, sviluppo fotografico e stampa non siano da autorizzare ai sensi dell art 269 Dlgs 152/06, in quanto asservite ad attività di ricerca, sperimentazione ed individuazione di prototipi senza emissioni di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, così come individuato dall allegato I alla parte V del Dlgs 152/06. le emissioni derivanti dai laboratori chimici in uso presso ITT non siano da autorizzare ai sensi dell art 269 Dlgs 152/06 in quanto derivanti da laboratori di analisi e ricerca, dai quali non si hanno emissioni di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, così come individuato dall allegato I alla parte V del Dlgs 152/06. in base a quanto dichiarato da ITT in sede di istanza ai sensi dell art 269 Dlgs 152/06, anche le emissioni

4 derivanti dai laboratori chimici e microbiologici appartenenti ai dipartimenti D3, NBT, Nanostructure- clean room, nanochimica non dovrebbero essere soggette ad autorizzazione di cui all art 269 Dlgs 152/06, in quanto, pur utilizzando nel ciclo operativo sostanze chimiche cancerogene ricomprese nella tabella A1 dell allegato I alla parte V del Dlgs 152/06, la presenza di sostanze chimiche cancerogene ricomprese nella tabella A1 dell allegato I alla parte V del Dlgs 152/06 in emissione sarebbe da ritenersi insignificante e comunque non rilevabile, stante i quantitativi utilizzati su base annua e tenuto altresì conto della natura e della tipologia delle prove eseguite nei laboratori. in merito sia necessario prescrivere l effettuazione di un collaudo analitico atto a dimostrare quanto asserito da ITT non siano da autorizzare gli impianti di aspirazione che si attivano in particolari fasi (quali ad esempio l apertura di vani stoccaggio gas) in quanto assimilabili a sfiati adibiti alla protezione ed alla sicurezza degli operatori, come indicato dall art 272 comma 5 Dlgs 128/2010. il gruppo elettrogeno di potenza pari a 1625 KW ed alimentazione a gasolio originante l emissione E7 sia da autorizzare ai sensi dell art 269 Dlgs 152/06, in quanto avente potenza termica superiore a 1 MW. il suddetto gruppo elettrogeno, essendo deputato ad entrare in funzione esclusivamente in caso di emergenza, non sia soggetto a valori limite, come indicato dal Ministero dell ambiente con propria nota DVA del il gruppo elettrogeno in argomento non sia soggetto ad autorizzazione unica di cui al DPR 53/1998 in quanto non operante in continuo sia necessario prescrivere l adozione di un registro sul quale annotare le ore di funzionamento del suddetto gruppo elettrogeno, onde dimostrare che lo stesso non opera in continuo. le emissioni derivanti dalla motopompa alimentata a gasolio di potenzialità pari a 21 KW utilizzata per implementare l impianto di estinzione incendio, non siano da autorizzare ai sensi dell art 269 Dlgs 152/06, in quanto rientranti tra quelle previste dal punto bb) parte I allegato IV alla parte V del Dlgs 152/06 non siano da autorizzare ai sensi dell art 269 Dlgs 152/06 i due generatori di vapore originanti l emissione E1 utilizzati nella fase produttiva di sterilizzazione e quindi potenzialmente ricompresi nei dispositivi di cui al titolo I del Dlgs 152/06, in quanto alimentati a metano con potenza termica del focolare nominale totale di 1674 Kw e pertanto rientranti al punto dd) parte I allegato IV alla parte V del Dlgs 152/06. rientrino nei disposti di cui al titolo II del Dlgs 128/2010 gli impianti termici civili impiegati per il riscaldamento degli ambienti di lavoro (emissioni E3,E4 ed E5), stante la loro potenza termica del focolare nominale totale pari a 1956 KW e quindi rientrante nei disposti del già citato art 282 comma 1 Dlgs 128/2010 Preso atto della relazione istruttoria 210/2013 in atti della certificazione n del 31 ottobre 2013 della Prefettura di Genova ai sensi del D.P.R.252 del per quanto in premesse specificato di: D I S P O N E autorizzare ai sensi dell art 269 comma 7 Dlgs 152/06 le emissioni derivanti dallo stabilimento della Ditta ITT di Via Morego, 30 Genova, nell osservanza delle seguenti prescrizioni: 1) La ditta dovrà predisporre apposito registro preventivamente vistato dalla Provincia di Genova su cui annotare le ore di utilizzo del gruppo elettrogeno originante l emissione E7. Tale registro dovrà essere conservato presso lo stabilimento per almeno tre anni dall ultima registrazione per gli eventuali controlli da parte dell ente competente. 2) Entro 90 giorni dalla data di adozione del presente provvedimento di autorizzazione, dovranno essere eseguite verifiche analitiche alle emissioni derivanti dai laboratori chimici e microbiologici appartenenti ai dipartimenti D3, NBT, Nanostructure- clean room, nanochimica atte a dimostrare l assenza in emissione dei seguenti inquinanti:

5 - Cadmio e suoi composti, espressi come Cd; - Cobalto suoi composti, espressi come Co; - Nichel e suoi composti, espressi come Ni; - idrazina - esametilfosforo triamide 3) Le verifiche analitiche di cui al precedente punto 2) dovranno essere eseguite con l utilizzo delle seguenti metodiche analitiche: Manuale U.N.I.CHIM. n. 158/1988 Norma UNI EN ISO :2001 Norma UNI EN 15259:2008 Norma UNI EN : 2003 Manuale Unichim 723/1986 o UNI EN :2004 Boh? Misure alle emissioni. Strategie di campionamento e criteri di valutazione. Misure alle emissioni. Determinazione della velocità e della portata di flussi gassosi convogliati per mezzo del tubo di Pitot. Emissioni da sorgente fissa. Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione Emissione da sorgente fissa. Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni metodo manuale gravimetrico. Emissioni da sorgente fissa. Determinazione dell emissione totale di metalli Idrazina. Esametilfosforo triamide 4) L utilizzo di metodi alternativi a quelli indicati al precedente punto 3) dovrà essere preventivamente concordato con la Provincia di Genova prima dello svolgimento della suddetta attività di controllo. 5) Entro 30 giorni dalla data di esecuzione dei prelievi analitici di cui al precedente punto 2) la Ditta dovrà inviare alla Provincia di Genova i referti analitici del collaudo stesso. di trasmettere copia del presente provvedimento alla Società ITT di Via Morego, Genova di trasmettere altresì copia del presente provvedimento, per il controllo dei dispositivi imposti, all ARPAL; di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Genova e alla ASL 3 Genovese Il Gestore dell impianto dovrà presentare domanda di rinnovo dell autorizzazione secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento medesimo o altrimenti ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni. Il Dirigente Responsabile Dr.ssa Cecilia Brescianini

6 Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell art. 151, comma 4, del TUEL d.lgs 267/2000 o dell art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 04 febbraio 2014 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 04 febbraio 2014 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all Albo Pretorio On Line della Provincia dal 06 febbraio 2014 al 21 febbraio 2014