Eco new farmers. Modulo 2 Suolo e ciclo degli elementi. Sezione 4 Letame e sostanze nutritive supplementari

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1 Eco new farmers Modulo 2 Suolo e ciclo degli elementi Sezione 4 Letame e sostanze nutritive supplementari

2 Modulo 2 Suolo e ciclo degli elementi Sezione 4 Letame e sostanze nutritive supplementari 1. Introduzione Nelle sezioni precedenti abbiamo visto l'importanza della rotazione delle colture per l apporto di sostanze nutritive. Questa sezione esaminerà alcune altre pratiche che gli agricoltori biologici utilizzano per la fornitura di sostanze nutritive. Per la nutrizione delle piante l'agricoltura biologica mira a lavorare con i cicli naturali dei nutrienti. Per mantenere o aumentare la fertilità del suolo utilizza, per quanto possibile, le risorse rinnovabili e, solo in caso di necessità, altri materiali specifici. In conformità con la normativa UE, ci sono tre opzioni preferite per la gestione della fertilità del suolo e l apporto di sostanze nutritive. Si tratta delle rotazioni colturali, dell utilizzo di reflui di allevamento biologico e dell utilizzo di altri materiali organici provenienti sempre da aziende biologiche. 2. Nutrienti 2.1. Fonti delle sostanze nutritive Ci sono diverse fonti di nutrienti nelle aziende miste (produzione vegetale e animale). Le principali sono naturalmente il letame aziendale ed il letame compostato (Figura 1). Di compostaggio parleremo nella Sezione 5. Altre fonti di nutrienti sono i liquami e gli escrementi di animali al pascolo. I residui colturali sono importanti per le aziende miste, ma soprattutto per le aziende senza allevamento.

3 Fig.1. Letame fresco da animali al pascolo e letame compostato Raccogliere il letame ed i reflui zootecnici è importante per prevenire l inquinamento, ma anche per garantire all azienda una fonte preziosa di nutrienti. Per esempio il contenuto di potassio nei reflui zootecnici è particolarmente alto Compostaggio del letame e dei fanghi Per la gestione efficace dei nutrienti, è importante comprendere i fattori che influenzano la composizione del letame e dei fanghi. È anche importante sapere quali fattori influenzano la perdita di sostanze nutritive durante la stoccaggio e l applicazione in campo e la quantità e qualità del letame e dei fanghi provenienti dai diversi allevamenti (Figura 1). Fig.1. Diversi fattori possono provocare la perdita di nutrienti, durante la produzione e lo spargimento del letame. La gestione dell allevamento e del letame influisce sul contenuto di nutrienti sia nella fase di produzione che in quella di applicazione in campo. Per esempio: la dieta e la qualità dei mangimi influiscono non solo sulla quantità dei nutrienti prodotti ma anche sul rapporto tra feci e urina; la scelta tra sistemi basati sull utilizzo del letame con lettiera o sull utilizzo dei liquami influisce sul contenuto finale di nutrienti;

4 la perdita di nutrienti durante lo stoccaggio e lo spargimento in campo varierà se si usa letame con lettiera oppure liquami. Come pure varierà a seconda del metodo e del tempo di spargimento in campo Produzione di letame Al fine di capire quanto letame potrà essere prodotto in azienda, è necessario sapere approssimativamente quanto letame viene prodotto mediamente da ogni animale. La quantità di letame e la sua composizione varia a seconda delle specie di bestiame e del sistema di allevamento adottato. Ad esempio, una mucca da latte produce quasi 10 tonnellate di letame, rispetto alle 4 tonnellate di una scrofa su lettiera, che scendono a meno di 1 tonnellata se non si usa lettiera. Un migliaio di galline ovaiole producono invece oltre 41 tonnellate di letame (pollina) I nutrienti nel letame Riportiamo di seguito alcuni valori medi che possono dare un'indicazione utile sui nutrienti del letame (Tabella 1). Sulla base del peso fresco, il letame aziendale ha una maggiore concentrazione di nutrienti rispetto ai liquami. Il contenuto di potassio del letame suino e bovino è simile, ma il letame suino contiene più azoto e fosforo. Tabella 1. Contenuti medi di nutrienti totali del letame proveniente da un allevamento biologico Sostanza secca (%) Azoto (N) Fosforo (P 2 O 5 ) Potassio (K 2 O) Zolfo (SO 3 ) Magnesio (MgO) Letame solido (Kg/t) Letame da bovini ,3 1.6 Letame da maiali Fanghi/liquami (Kg/m 3 ) da bovini Letame e fanghi sono una risorsa molto preziosa. Fino all 80% di azoto e fosforo somministrati agli animali, e fino al 97% del potassio, passano direttamente attraverso l'animale e finiscono nel letame! Tuttavia, non tutti i nutrienti che finiscono nel letame sono in forme immediatamente disponibili per le colture. Solo circa il 25% dell'azoto e il 60% del fosforo nel letame è disponibile nel corso

5 dell'anno di applicazione. Per i liquami, circa il 60% del azoto e il 50% del fosforo è disponibile nell'anno di applicazione. La massima conservazione delle sostanze nutritive del letame è molto importante; da essa dipende infatti non solo la produzione agricola, ma anche il miglioramento della struttura del suolo, e la riduzione al minimo dell'impatto ambientale. Questo vale per tutte le fasi: raccolta, stoccaggio e utilizzo finale. Limitare le perdite e le dispersioni durante lo stoccaggio è imperativo per prevenire l'inquinamento ambientale. Le perdite di azoto, fosforo e potassio possono avvenire in diverse fasi del processo di gestione del letame, e in modi diversi. L'azoto si perde sotto forma di gas durante lo stoccaggio e lo spargimento in campo. L'azoto può anche essere perso per lisciviazione dai cumuli di letame e dopo la diffusione. La principale via di perdita di potassio si ha per lisciviazione dai cumuli di letame. Le perdite di fosforo sono invece causate principalmente da dispersione dopo lo spargimento del letame in campo. Fig.2. L azoto si perde in forma gassosa durante lo stoccaggio ed il fosforo si disperde dopo l applicazione in campo del letame Origine del letame Il letame e la sostanza organica prodotta in azienda rappresentano la principale fonte di fertilità del suolo e di fornitura di nutrienti (Figura 3). La sostanza organica proveniente da altre aziende agricole rappresenta comunque una buona alternativa. Vi è la possibilità di attivare collaborazioni tra le aziende biologiche con allevamento e quelle senza. L azienda senza allevamento può infatti fornire paglia e foraggio e ricevere in cambio letame. Chiaramente questo deve essere economicamente conveniente e dipende quindi in buona parte anche dai costi di trasporto.

6 Azienda di produzione vegetale FORAGGIO scambio LETAME Allevamento Fig.3. Gli scambi di letame e foraggio tra aziende biologiche possono essere fonte di nutrienti ed assicurare un suolo bilanciato in aziende con e senza allevamento. Qualora le richieste di nutrienti non possano essere soddisfatte all interno dell azienda o collaborando con altre aziende biologiche, possono essere usati come fonti supplementari di nutrienti alcuni concimi organici o minerali (Tabella 2). Tuttavia, ci sono alcune restrizioni sull origine e sulla quantità di concimi utilizzabili. Lo stallatico deve provenire solo da allevamenti estensivi, dove gli animali vengono nutriti con una dieta priva di OGM e devono essere rispettati i limiti di concentrazione di metalli. In tutti i casi per il letame e altri materiali organici, le applicazioni non devono superare una media aziendale di 170 chilogrammi di azoto per ettaro all'anno. Se necessario, le quantità di stoccaggio devono essere ridotte per conformarsi a questa norma. Un'attenta gestione consente di ricavare il massimo apporto di nutrienti da letame, fanghi e compost. Si riducono anche le perdite gassose e di lisciviazione. Per ottenere i migliori risultati, è importante applicare lo stallatico quando è più probabile che l assorbimento da parte delle colture sia più alto e, conseguentemente, le perdite più basse. La perdita di ammoniaca in fase di spargimento può essere ridotta fino al 90% incorporando i liquami entro le 6 ore dallo spargimento in campo o il letame entro le 24 ore. Tavola 2. Fonti di letame permesse o escluse Permesse Allevamento estensivo Allevamenti alimentati con foraggio Escluse Allevamento intensivo Factory farming Allevamenti alimentati con foraggi OGM Fanghi di depurazione Per i liquami, il contenuto in sostanza secca ha anche un effetto importante sulle perdite. Queste sono più alte quando è maggiore il contenuto di sostanza secca, come nel caso dei liquami lasciati a lungo sulla superficie del terreno.

7 Andrebbero inoltre evitate le applicazioni autunnali e invernali e se si sparge il letame sui seminativi andrebbero poi incorporati nel terreno il più presto possibile, per ridurre al minimo le perdite Altre fonti di nutrienti Se non si riesce a soddisfare il fabbisogno nutrizionale delle colture con la sola sostanza organica, si può ricorrere ad altri materiali fertilizzanti. Questi prodotti sono elencati nella regolamentazione ufficiale del biologico e vanno selezionati sulla base di diversi criteri: rischio di contaminazione, grado di lavorazione del prodotto, effetto sulla microbiologia del suolo, solubilità. L origine del prodotto è anche importante. Per esempio il nitrato del Cile non è consentito, anche se si tratta di un prodotto naturale, a causa del degrado ambientale derivante dalla sua estrazione. Limitazioni vi sono anche per l'uso di alcuni di questi materiali. Molti di essi possono essere utilizzati solo previa autorizzazione dell'organizzazione di controllo, sulla 'base di un bisogno riconosciuto'. Questo normalmente significa che l ente di certificazione richiederà un campione di pianta o un analisi del terreno, per verificare la scarsa disponibilità di nutrienti prima di rilasciare l autorizzazione all uso. 3. Analisi del suolo L analisi del suolo deve essere effettuata regolarmente dall azienda, in quanto fornisce una buona indicazione se i nutrienti disponibili sono adeguati per la crescita delle piante o è necessario un apporto supplementare. Ci sono diversi metodi di effettuare le analisi del suolo ma quasi tutti usano estrazioni chimiche per avere un'indicazione dei nutrienti disponibili per le piante. Sfortunatamente questi metodi sono in grado di stimare solo la disponibilità di nutrienti a lungo termine, o la capacità dei microrganismi del suolo di fornire nutrienti per la pianta.

8 I metodi di analisi chimica sono comunemente usati per il fosforo, potassio e magnesio. Per aiutare a interpretare correttamente le concentrazioni delle diverse sostanze nutritive disponibili nel terreno, vengono utilizzati indice o scale descrittive. Il metodo ADAS è comunemente usato ad esempio in Inghilterra e Galles. Indice (ADAS) Table 3. Il metodo ADAS una scala descrittiva per interpretare le concentrazioni dei differenti nutrienti disponibili nel suolo Descrizione (SAC) Rendimento dei nutrienti apportati con Colture vegetali Seminativi e prati 0 Molto basso Altamente consigliato Altamente consigliato 1 basso Altamente consigliato probabile 2 moderato consigliato sconsigliato 3 alto possibile nullo 4 alto sconsigliato nullo 5 alto nullo nullo Alcuni prodotti sono soggetti a restrizioni imposte dagli organismi di certificazione del biologico. Ad esempio, fosfati naturali da roccia possono essere utilizzati purché abbiano un contenuto di cadmio inferiore a 90 mg per kg di fosfato. Il solfato di potassio può essere utilizzato in caso di necessità riconosciuta, se il contenuto di argilla del suolo è inferiore al 20%. Il carbonato di calcio può essere utilizzato come prodotto di calcinazione purché sia di origine naturale. 5. Riassunto Questo paragrafo completa la sezione sulla gestione del letame e delle sostanze nutritive supplementari. Avete imparato a conoscere le fonti di nutrienti preferite dall agricoltura biologica: ove possibile, gli agricoltori biologici usano sempre sostanze nutrienti da fonti rinnovabili, se questo non è possibile si utilizzano altre forme come ad es. fosfato di roccia, e anche, come ridurre al minimo le perdite di sostanze nutritive da concimi e rifiuti organici attraverso un'attenta gestione e le buone pratiche come il compostaggio.

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