ELENCO ALLEGATI DOMANDA A.I.A.
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- Ottavia Marrone
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1 ELENCO ALLEGATI DOMANDA A.I.A. (in rosso le precisazioni e/o i dettagli richiesti) Allegato A: Copia della domanda Allegato B: Report modulistica on-line Allegato E: Relazione tecnica su CD (in formato word) Allegato F: Sintesi non tecnica della relazione Allegato G: Relazione sistema produzione energetica (se esistente) con relativa planimetria scarichi atmosferici (indicare, fra l altro, i dati tecnici nominali dichiarati dal costruttore) Allegato H: Valutazione integrata dell inquinamento consumi energetici ed interventi Allegato I: Elenco autorizzazioni allegate e copia delle stesse Allegato I1: Comunicazione POA/PUA in formato cartaceo (è possibile comunicare il numero del procedimento SIARL senza inviare la copia cartacea) Allegato I2: PUA informatizzato (non più previsto dalla norma vigente) Allegato I3: Elenco dei terreni in uso ai fini dell Utilizzazione Agronomica Allegato I4: Planimetria terreni in uso ai fini dell Utilizzazione Agronomica in scala 1:2000 o 1:10000 (solo se non inseriti in POA/PUA precedenti, già agli atti di questa Provincia) Allegato I5: Autorizzazione dell impianto di digestione anaerobica, se esistente Allegato I6: Schema a blocchi dell attività Allegato L: Elenco degli elaborati grafici Allegato L1: Stralcio (in formato almeno A3) della Carta Tecnica Regionale in scala 1: (con evidenziato il complesso IPPC e il raggio di 500 ml dal perimetro dello stesso) Allegato L2: Stralcio del PRG/PGT vigente e di quello eventualmente adottato, per tutti i Comuni ricompresi nel raggio di riferimento di 500m dal perimetro aziendale (timbrato in originale dal Comune e relativa legenda completa di tutte le aree indicate entro tale raggio) Allegato L3: Planimetria in scala 1:100 con destinazione d uso delle aree interne del complesso e indicazione delle linee produttive e delle apparecchiature Allegato L4: Schema del sistema di smaltimento delle acque reflue e meteoriche in scala 1:100 (con individuazione di eventuali servizi igienici produttivi e loro sistema di smaltimento delle acque reflue) Allegato L5: Documentazione della stima delle emissioni elaborate con il sistema informatico ERICA (allegare le stampe di tutte le tabelle e dei grafici sia per lo scenario attuale sia per quello futuro, anche nel caso di identica corrispondenza) Allegato L6: Piano di zonizzazione acustica dei Comuni ricompresi nel raggio di riferimento di 500m dal perimetro aziendale (se non disponibile allegare dichiarazione da paret del Comune o del gestore attestante la non disponibilità del Piano) Allegato L7: Planimetria generale del complesso in scala 1:500 (indicare ubicazione deposito temporaneo rifiuti) Allegato L8: Altro (es. documenti relativi alla gestione rifiuti, ecc.) Si richiede inoltre di fare particolare attenzione nel verificare la congruenza dei dati dichiarati fra POA/PUA, SIARL, modulistica on-line, ERICA e relazione tecnica.
2 SCHEMA RELAZIONE TECNICA A.1 INQUADRAMENTO DEL COMPLESSO E DEL SITO A Inquadramento e descrizione del sito Descrivere brevemente il sito AIA indicando, fra l altro, anche le seguenti informazioni obbligatorie: - Data di inizio attività - Indicazione degli eventuali ampliamenti, descrivendo dettagliatamente e singolarmente a cosa si riferiscono, la data di realizzazione, gli atti autorizzativi ottenuti (esclusione o autorizzazione alla V.I.A. o, in alternativa, D.I.A., Permesso di costruire) - Tipologia di attività IPPC svolta - Tipologia delle attività ritenute connesse all attività IPPC, motivandone la connessione. A.1.2 Inquadramento del complesso Con riferimento alla planimetria in scala 1:100 (o equipollente) riportante la destinazione d uso delle aree interne del complesso, dare una breve descrizione delle stesse, in particolare indicare il numero di stalle, i magazzini, i ricoveri attrezzi, le strutture di preparazione degli alimenti, le strutture di stoccaggio, impianti di biogas, ecc. A.1.3 Inquadramento geografico-territoriale - Indicare il comune (o i comuni) nei quali ricade il perimetro del complesso A.I.A. e la sua collocazione geografica mediante coordinate Gauss-Boaga. - Indicare eventuali altri comuni ricadenti entro il raggio di 500 ml dal perimetro del complesso A.I.A. (come individuato su CTR 1:10000) - Per tutti i comuni interessati dalle specifiche sopra riportate indicare tutte le destinazioni urbanistiche desumibili dall estratto del PRG/PGT del comune di riferimento e chiaramente riscontrabili dalla relativa legenda allegata alla documentazione A.I.A., indicando le relative distanze rispetto al perimetro del complesso A.I.A. (es. Zona D1 - Produttiva esistente e di completamento - a 250 ml) - Indicare tutti i comuni coinvolti nella distribuzione degli effluenti di allevamento, come riscontrabili nel POA/PUA allegato A.1.4 Criticità ambientali del sito Evidenziare la presenza di siti di interesse comunitario, piani ambientali specifici (aria, acqua, parchi, PAI, PLIS, ecc.). B. QUADRO PRODUTTIVO B.1 Suini e/o avicoli B.1.1 Capacità produttiva Indicare: - il numero di posti calcolato sulla base delle strutture stabulative disponibili (e non effettivamente e permanentemente dismesse), riferendosi alle norme per il rispetto del benessere animale (ad es. per i suini d.lgs. n. 53/2004 e n. 122/2011, per polli da carne d.lgs n. 181/2010) oppure, in mancanza di specifiche norme, al massimo numero dei capi accasati per singolo ciclo nell arco degli ultimi anni di attività. - il numero dei capi mediamente allevati e il Peso Vivo medio allevato, come desumibili dal POA allegato alla documentazione A.I.A.. B.1.2 Strutture di stabulazione Descrivere schematicamente per ogni stalla il relativo sistema di stabulazione (nel caso di sistemi diversi nell ambito della stessa stalla suddividerla in reparti), le categorie e il relativo numero di animali associati ad ogni sistema di stabulazione B.1.3 Produzione di effluenti
3 Indicare complessivamente (ovvero sommando anche i volumi derivanti da eventuali allevamenti non A.I.A. ritenuti comunque connessi) il volume dei reflui prodotti, comprese le acque meteoriche e di lavaggio impianti, distinti fra liquami e letami e come desumibili dal POA allegato alla documentazione A.I.A.. Indicare inoltre, se del caso, i volumi di effluente ceduto e/o acquisito, coerentemente a quanto indicato nel relativo POA. B.1.4 Sistemi di rimozione Descrivere schematicamente per ogni stalla il relativo sistema di rimozione dei reflui, il percorso degli stessi verso vasche di rilancio e/o vasche/platee di stoccaggio (nel caso di sistemi diversi nell ambito della stessa stalla suddividerla in reparti), le categorie e il relativo numero di animali associati ad ogni sistema di rimozione. B.2 Attività connesse (allevamento di altre categorie di animali) B.2.1 Capacità produttiva Indicare: - il numero di posti calcolato sulla base delle strutture stabulative disponibili (e non effettivamente e permanentemente dismesse), riferendosi, se presenti, alle norme per il rispetto del benessere animale. - il numero dei capi mediamente allevati e il Peso Vivo medio allevato, come desumibili dal POA allegato alla documentazione A.I.A.. B.2.2 Strutture di stabulazione Descrivere schematicamente per ogni stalla il relativo sistema di stabulazione (nel caso di sistemi diversi nell ambito della stessa stalla suddividerla in reparti), le categorie e il relativo numero di animali associati ad ogni sistema di stabulazione. B.2.3 Produzione di effluenti Può essere tralasciata tale descrizione in quanto, come richiesto al punto B.1.3, è già ricompresa nell ambito complessivo delle attività di allevamento. B.2.4 Sistemi di rimozione Descrivere schematicamente per ogni stalla il relativo sistema di rimozione dei reflui, il percorso degli stessi verso vasche di rilancio e/o vasche/platee di stoccaggio (nel caso di sistemi diversi nell ambito della stessa stalla suddividerla in reparti), le categorie e il relativo numero di animali associati ad ogni sistema di rimozione. B.3 Attività connesse (colture praticate) B.3.1 Capacità produttiva Descrivere brevemente le colture e le pratiche agronomiche direttamente svolte dall azienda e quelle eseguite conto terzi, indicando in particolare: - la S.A.U. aziendale (riferendosi al fascicolo aziendale) B.4 Consumo idrico Descrivere il ciclo interno delle acque ad uso del complesso A.I.A., in particolare indicando: - il numero di pozzi ad uso irriguo (come individuati su CTR 1:10.000), riscontrabili dalla documentazione autorizzativa allegata; - il numero di pozzi ad uso zootecnico (come individuati in planimetria, riportando le distanze da strutture di stabulazione e/o di stoccaggio) riscontrabili dalla documentazione autorizzativa allegata; - l indicazione di eventuali altri sistemi di approvvigionamento (es. acquedotto); - l indicazione schematica dei consumi idrici (mc/anno) distinti fra irrigui, zootecnici, civili e il relativo criterio di calcolo (stima, misura mediante contatore, ecc.).
4 B.5 Consumo di energia Identificare il consumo complessivo di energia dell azienda per le diverse fonti utilizzate (gasolio, gpl, metano, energia elettrica,...). B.6 Produzione di energia Descrivere brevemente le caratteristiche dell impianto di produzione di energia precisando anno di costruzione ed eventuali autorizzazioni già conseguite o in via di rilascio. Precisare inoltre se l energia prodotta supera o meno il fabbisogno aziendale riportando schematicamente i dati tecnici nominali di produzione di energia (termica ed elettrica) secondo quanto dichiarato dal costruttore, espressi in Watt (o multipli). N.B.: non si deve indicare in tale contesto l energia termica prodotta da motori normalmente impiegati nelle attività aziendali o l energia elettrica prodotta da generatori di corrente utilizzati per far fronte ad eventuali black-out. C. QUADRO AMBIENTALE C.1 Emissioni C.1.1 Rifiuti Indicare schematicamente tutti i rifiuti prodotti in azienda, distinti per codice CER, riportando per gli stessi l ubicazione e le modalità di stoccaggio del deposito temporaneo (es. tipo di pavimentazione, copertura, sistemi di contenimento, ecc.) e il relativo sistema di gestione in applicazione della normativa vigente. Indicare la gestione delle carcasse, precisando modalità di deposito e ritiro. Indicare la gestione delle acque generate dalla sanificazione degli automezzi e/o delle stalle (qualora tali interveneti generino accumulo) C.1.2 Scarichi idrici Acque reflue domestiche (servizi igienici annessi all attività produttiva) mediante subirrigazione Per lo scarico delle acque reflue domestiche (inferiori a 50 abitanti equivalenti*) breve descrizione del sistema di raccolta e dimensionamento, verificando preventivamente le seguenti condizioni: ubicazione in zona non servita dalla pubblica fognatura o che lo scarico non è allacciabile alla medesima (fornire dichiarazione da parte del Comune); essere al di fuori della zona di rispetto dei punti di captazione della risorsa idrica sotterranea destinata al consumo umano erogata mediante acquedotto che, salvo diversa individuazione comunale, ha un estensione di 200 m di raggio (fornire dichiarazione da parte del Comune) ubicazione in zona distante non meno di 1 km dalla linea di costa dei laghi; Riportare in planimetria (in scala adeguata): localizzazione planimetrica del servizio igienico, fossa Imhoff, pozzetto di ispezione e distanze della sub-irrigazione da pozzi e corpi idrici; pianta e sezione vasca Imhoff; pianta e sezione pozzetto di ispezione (eventualmente pozzetto di cacciata); pianta e sezione quotata, rispetto al piano di campagna ed alla falda (tra base trincea e prima falda distanza minima di un metro), del sistema di dispersione con trincee di sub-irrigazione; Riportare nella relazione tecnica le seguenti informazioni per ogni singolo scarico: scarico n coordinate dati catastali Gauss Boaga foglio mappale X Y abitanti equivalenti* portata (m 3 /anno) * N.B.: 1 abitante equivamente = 1 abitante residente oppure 3 salariati/dipendenti/operai Precisare inoltre la presenza di autorizzazioni già rilasciate (e allegate) o richieste (allegare domanda di richiesta). Acque meteoriche
5 - Indicare il sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sistemi di raccolta, convogliamento, scarico, ecc. Scarico in corpo idrico superficiale (C.I.S.) Indicare la presenza di scarichi in C.I.S. descrivendone la natura, l ubicazione in planimetria con l indicazione del relativo atto autorizzativo rilasciato. C.1.3 Gestione reflui zootecnici Descrivere dettagliatamente le modalità di raccolta, separazione e stoccaggio dei reflui zootecnici. Precisare eventuali trattamenti (es.: separazione, utilizzo di enzimi, digestione anaerobica, strippaggio, ecc.) e loro finalità. Descrivere i sistemi di distribuzione e le tecniche già adottate al fine di ridurre le problematiche collegate a tale pratica (interramento, fertirrigazione, ecc.). C.1.4 Emissioni sonore Evidenziare la classificazione acustica del territorio, entro i 500 ml dal perimetro del complesso A.I.A., allegando la Zonizzazione Acustica comunale (se non presente allegare dichiarazione del Comune o del gestore attestante la non disponibilità del Piano di Zonizzazione Acustica). In particolare individuare tutte le classi acustiche rilevate in cartografia e desumibili dalla relativa legenda allegata al Piano. C.1.5 Emissioni al suolo Indicare le modalità di contenimento e le misure adottate per prevenire potenziali sversamenti o perdite di reflui e/o sostanze. In particolare fare riferimento all analisi delle strutture di convogliamento e stoccaggio reflui e alle modalità di distribuzione degli stessi. C.1.6 Emissioni in atmosfera Erica Descrivere sinteticamente le fonti principali di emissione da allevamento e le modalità di compilazione del programma Erica, in particolare indicando quali interventi sono stati presi in considerazione nella stesura della versione futura dello scenario. Motivare e/o giustificare scostamenti rilevanti rispetto ai valori indicati da Erica per l azienda standard e di riferimento. Altre emissioni Indicare eventuali emissioni derivanti da attività di cui agli artt. 269 e 272 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Nel caso siano presenti tali attività fornire descrizione dettagliata del sistema di lavorazione indicando eventuali sistemi di contenimento delle emissioni e le modalità in essere o previste per garantire un adeguato grado di efficienza dell impianto. Cappe, caldaie e sistemi di riscaldamento in generale Indicare eventuali sistemi di riscaldamento in atto, distinguendoli per tipologia (numero, modello, potenza unitaria)e combustibile utilizzato. Eventuali sistemi fissi dovranno trovare riscontro in planimetria. Sulla base delle potenze istallate e/o altri fattori condizionanti verificare la necessità di richiedere il Certificato Prevenzione Incendi (CPI) o analoga documentazione prevista ai sensi di legge. D QUADRO INTEGRATO D.1 sistema di contenimento delle emissioni e applicazione delle MTD Riferirsi fedelmente alla tabella indicata nel D.D.S. n.1800 del 20/02/2006 (BURL 3 suppl. Straordinario al n. 9 del 03/03/2006), riportando unicamente, per le diverse sezioni della tabella, le tipologie ricorrenti nel complesso A.I.A. in esame. Indicare a margine eventuali strutture di stabulazione non codificate nella tabella suddetta precisando eventuali sistemi già in atto o previsti per avvicinare tali strutture ad un sistema equiparabile MTD. Precisare inoltre sistemi di gestione dell allevamento o di riduzione delle emissioni già applicati e riconducibili a MTD (es. coibentazione strutture, utilizzo di sistemi di abbeverata antispreco, sistemi naturali di ventilazione dei ricoveri, ecc.).
6 E QUADRO DI MONITORAGGIO E.1 Chi effettua l automonitoraggio Indicare cognome e nome del responsabile dell automonitoraggio ovvero dichiarare che lo stesso è effettuato dal gestore del complesso A.I.A.. E.2 Proposta parametri da monitorare Riferirsi al Piano di Monitoraggio proposto da ARPA Impegni proposti dal gestore Riassumere gli impegni che il gestore intende assumere per la riduzione degli impatti derivanti dall attività oggetto di Autorizzazione Integrata Ambientale. Tali impegni dovranno trovare riscontro nelle diverse sezioni della relazione tecnica predisposta e/o della modulistica allegata. COMPILAZIONE MODULISTICA ON-LINE N.B.: I DATI INSERITI NELL ON-LINE DEVONO TROVARE CORRISPONDENZA CON QUELLI DESCRITTI NELLA RELAZIONE TECNICA E/O SUL POA/PUA Compilare le tabelle previste dalla modulistica on-line tralasciando eventuali campi non attinenti rispetto all attività svolta.
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Schema Relazione Tecnica AIA Cat. IPPC 6.6 A. QUADRO TERRITORIALE A.1 Inquadramento e descrizione del sito Descrivere brevemente del fondo e del centro aziendale, la sua storia, con l'indicazione delle
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