Arch. Ramona Lazzaroni COLLEGIO MANZONI INTERVENTO STRAORDINARIO PER RIPRISTINO COPERTURA IMMOBILE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO
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1 Stazione appaltante Responsabile del settore Responsabile del procedimento Oggetto Prestazione COMUNE DI MERATE - PROVINCIA DI LECCO SETTORE IV - TECNICO SERVIZIO LAVORI PUBBLICI P.za degli Eroi, Merate (LC) C.F./P.Iva Tel Fax llpp@comune.merate.lc.it Arch. Ramona Lazzaroni Arch. Ramona Lazzaroni COLLEGIO MANZONI INTERVENTO STRAORDINARIO PER RIPRISTINO COPERTURA IMMOBILE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO Commessa COLLEGIO MANZONI INTERVENTO STRAORDINARIO PER RIPRISTINO COPERTURA IMMOBILE Elaborato Rev Data SC 00 22/10/ N01 RELAZIONE TECNICA Descrizione illustrativa con valutazione arresto alla caduta (D.D.G. 14/01/2009, n Regione LOMBARDIA) Progettisti SNAP INGEGNERIA SRL Roma, Via G DE SANTIS tel fax segreteria@samaconsultingsrl.it pec: snapsrl@legalmail.it Roma, 24/10/17 SNAP INGEGNERIASRL SNAP INGEGNERIA SRL Legale Rappresentante - Amministratore Unico Progettista Direttore Tecnico Ing Valeria Tarquinio Arch. Francesco Palumbo Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma n Ordine degli Architetti di Roma n Via Collegio Manzoni - Pag. 1
2 INDICE Lavoro... pag. 3 Committenti... pag. 3 Responsabili... pag. 3 Descrizione della copertura... pag. 4 Percorso di accesso alla copertura... pag. 6 Accesso alla copertura... pag. 6 Transito ed esecuzione dei lavori in copertura... pag. 8 Elaborati grafici allegati... pag. 9 Planimetria... pag. 10 Via Collegio Manzoni - Pag. 2
3 LAVORO CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Tipologia intervento in copertura: OGGETTO: Destinazione attuale dell'immobile: Redazione dell'elaborato affidato a: Manutenzione straordinaria mediante interventi non strutturali COLLEGIO MANZONI INTERVENTO STRAORDINARIO PER RIPRISTINO COPERTURA IMMOBILE Servizio Progettista Obbligo di nomina del Coordinatore alla Sicurezza in fase di Progettazione/Esecuzione (L'intervento rientra nei casi previsti dall'art.90, c.3 o c.4 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) Indirizzo del CANTIERE: Località: Via Collegio Manzoni CAP: Merate (LC) Telefono / Fax: COMMITTENTI DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Comune di Merate Indirizzo: P.zza degli Eroi, 3 CAP: Merate (LC) Telefono / Fax: nella Persona di: Nome e Cognome: Ramona Lazzaroni Qualifica: Responsabile UNico del Procedimento Indirizzo: P.zza Degli Eroi 3 CAP: Merate (LC) Telefono / Fax: Codice Fiscale: RESPONSABILI Progettista: Nome e Cognome: Francesco Palumbo Qualifica: Architetto Indirizzo: Via Giuseppe De Santis, 3 CAP: ROMA (RM) Telefono / Fax: segreteria@samaconsultingsrl.it pec: fra.palumbo@pec.archrm.it Codice Fiscale: PLMFNC64S30A345O Direttore dei Lavori: Nome e Cognome: Francesco Palumbo Qualifica: Architetto Indirizzo: Via Giuseppe De Santis, 3 CAP: ROMA (RM) pag.3
4 Telefono / Fax: segreteria@samaconsultingsrl.it pec: fra.palumbo@pec.archrm.it Codice Fiscale: PLMFNC64S30A345O Coordinatore della Sicurezza: Nome e Cognome: Francesco Palumbo Qualifica: Architetto Indirizzo: Via Giuseppe De Santis, 3 CAP: ROMA (RM) Telefono / Fax: segreteria@samaconsultingsrl.it pec: fra.palumbo@pec.archrm.it Codice Fiscale: PLMFNC64S30A345O DESCRIZIONE DELLA COPERTURA Tipologia: Struttura: Calpestabilità: Pendenza della copertura: Area di intervento: Falda Lignea Totale per sola manutenzione (non posa di materiale) Inclinata (15%<P<50%) Totale Descrizione: Copertura linea a capriate con piccola e grande orditura in legno e sotto manto con pannelli ISOMAX o ISOTETTO. Manto di copertura in coppi e laterizi. pag.4
5 PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA Di seguito si riportano le soluzioni progettuali adottate per la realizzazione del percorso di accesso alla copertura per i successivi lavori di manutenzione. Soluzioni Progettuali PERMANENTI Percorso Percorso che serve a raggiungere il punto di accesso alla copertura. Si dovrà accedere dall interno della Scuola nei vari punti previsti dal Regolamento scolastico. Arrivare al punto di accesso al sottotetto e percorrerlo internamente nelle varie direzioni ove presenti i lucernari Segnaletica nei punti di accesso Segnaletica disposta nei punti di accesso alla copertura riportante informazioni sull'uso dei dispositivi anticaduta. In ogni punto di accesso lucernario tipo velux sarà posta una targa con indicazione del tipo di gancio da utilizzare. Misure preventive e protettive: Segnalazione ostacoli fissi nei percorsi - Gli ostacoli fissi, presenti nei percorsi, che per ragioni tecniche non possono essere eliminati sono chiaramente segnalati e, se del caso, protetti. Illuminazione artificiale dei percorsi - I percorsi in condizioni di scarsa o assente illuminazione naturale, hanno un illuminamento artificiale conforme alle norme tecniche. I corpi illuminanti sono installati in modo da prevenire i rischio d urto. Dimensioni dei percorsi - I percorsi sono stati dimensionati in relazione ai carichi di esercizio, tenendo conto dei prevedibili ingombri di materiali e di utensili da trasportare, con larghezza non inferiore a 0,60 metri per il solo transito dell operatore. I percorsi hanno un altezza libera superiore a 1,80 metri rispetto al piano di calpestio. Lati dei percorsi aperti prospicienti il vuoto - I percorsi sono protetti contro il rischio di caduta nei lati prospicienti il vuoto o esposti verso superfici sfondabili. Altezza libera dei percorsi in presenza di vincoli costruttivi - L'altezza libera dei percorsi orizzontali e verticali è stata ridotta in presenza di vincoli costruttivi non eliminabili. Caratteristiche piani di calpestio dei percorsi - I piani di calpestio dei percorsi hanno le seguenti caratteristiche: a) sono in materiale antisdrucciolo; b) i piani di calpestio collocati all esterno hanno una conformazione tale da evitare l accumulo di fango e la formazione di lamine d acqua; c) i piani di calpestio grigliati hanno maglie non attraversabili da una sfera di 35 mm quelli, invece, sovrastanti luoghi con permanenza o passaggio di persone hanno maglie non attraversabili da una sfera di 20 mm; d) tutte le superfici di calpestio garantiscano un adeguata portata in relazione ai carichi previsti (persone, attrezzature e materiali). Segnaletica nei punti di accesso - Nella zona di accesso alla copertura si prevede l'apposizione di idonea cartellonistica identificativa, da cui risulti l obbligo di utilizzo di sistemi di arresto della caduta, l identificazione e la posizione dei dispositivi fissi a cui ancorarsi, le modalità di ancoraggio, il numero di utilizzatori. Punto 4, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Soluzioni Progettuali PROVVISORIE Non si prevede un percorso di accesso alla copertura del tipo provvisorio. Dovrà avvenire dall interno ed utilizzare gli accessi (lucernari) indicati nella planimetria. pag.5
6 ACCESSO ALLA COPERTURA Di seguito si riportano le soluzioni progettuali adottate per la realizzazione dell'accesso alla copertura nei successivi lavori di manutenzione. Soluzioni Progettuali PERMANENTI Apertura orizzontale/inclinata Apertura orizzontale o inclinata che permette, alla fine di un percorso interno, l'accesso dell'operatore in copertura con utensili da lavoro e materiali. Sono installate delle finestre lucernario del tipo velux come quelle previste in capitolato speciale d appalto. Apertura rettangolare orizzontale/inclinata Apertura rettangolare, orizzontale o inclinata, che permette, alla fine di un percorso interno, l'accesso dell'operatore in copertura con utensili da lavoro e materiali. Idem c.s. Misure preventive e protettive: Dimensioni aperture orizzontali o inclinate - Le apertura orizzontali o inclinate di accesso al sottotetto di forma non rettangolare è dimensionata sui prevedibili ingombri di materiale e attrezzature da trasportare e comunque con una superficie non inferiore a 0,50 mq. Punto 1, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Caratteristiche dei serramenti - I serramenti delle aperture di accesso non presentano parti taglienti o elementi sporgenti; il sistema di apertura dell anta è agevole e sicuro. Ante delle aperture orizzontali o inclinate - L'accesso dalle aperture orizzontali non comporta la rimozione dell'anta dalla sede in cui è incernierata allo stipite ed il sistema di connessione dell'anta allo stipite è tale da impedire il distacco accidentale dell'anta in posizione di apertura. L'anta è inoltre provvista di meccanismo tale da evitare l'investimento improvviso e incontrollato del soggetto che apre. Punto 1, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Dimensioni aperture orizzontali o inclinate rettangolari - Le aperture orizzontali o inclinate a sezione rettangolare, per l'accesso alle coperture, hanno una superficie libera di passaggio non inferiore a 0,5 metri quadrati, con lato inferiore di larghezza minima di 0,70 metri. Punto 1, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Dimensioni aperture orizzontali o inclinate rettangolari (vecchia costruzione) - Le aperture orizzontali o inclinate a sezione rettangolare, per l'accesso alle coperture, hanno il lato inferiore maggiore o uguale a 0,65. Punto 1, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Soluzioni Progettuali PROVVISORIE Non si prevede un accesso alla copertura del tipo provvisorio pag.6
7 TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA Di seguito si riportano le soluzioni progettuali adottate per il transito e l'esecuzione dei lavori in copertura per i successivi lavori di manutenzione. Soluzioni Progettuali PERMANENTI Ancoraggio UNI EN 795 Tipo A Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di ancoraggio stazionari, durante l'utilizzo, e con la necessità di ancoraggio o elemento di fissaggio per fissarlo alla struttura. Valutazione Caduta Caduta consentita: Trattenuta - DPI di collegamento: Cordino UNI EN DPI operatore: Cintura - Lunghezza cordino (LC): 2.00 m - Lunghezza braccio operatore (LBO): 0.30 m massimo. Gancio da tetto UNI EN 517 Tipo A Ganci da tetto UNI EN 517 progettati per essere fissati su coperture inclinate per assicurare operatori durante il transito in copertura e fissare i carichi. Sui ganci del tipo A è possibile applicare un carico solo in una direzione (solitamente la linea di pendenza della falda). Valutazione Caduta Caduta consentita: Trattenuta - DPI di collegamento: Cordino UNI EN DPI operatore: Cintura - Lunghezza cordino (LC): 2.00 m - Lunghezza braccio operatore (LBO): 0.60 m Linea di ancoraggio UNI EN (non installata in questo edificio) Linea di ancoraggio flessibile con inclinazione maggiore orizzontali di 15 inutilizzabile con un dispositivo anticaduta mobile per assicurare operatori durante il transito in copertura. Valutazione Caduta Caduta consentita: Arresto - DPI di collegamento: Cordino UNI EN DPI operatore: Imbracatura - Lunghezza cordino (LC): 2.00 m - Caduta frenata (CF): 1.00 m Linea di ancoraggio UNI EN 795 Tipo C (non installata in questo edificio) Dispositivo di ancoraggio che impiega una linea di ancoraggio flessibile che devia dall'orizzontale che devia dall'orizzontale di non più di 15. Valutazione Caduta Caduta consentita: Arresto - DPI di collegamento: Cordino UNI EN DPI operatore: Imbracatura - Lunghezza cordino (LC): 2.00 m - Caduta frenata (CF): 1.00 m pag.7
8 Linea di ancoraggio UNI EN 795 Tipo C Dispositivo di ancoraggio che impiega una linea di ancoraggio flessibile che devia dall'orizzontale che devia dall'orizzontale di non più di 15. Valutazione Caduta Caduta consentita: Trattenuta - DPI di collegamento: Dispositivo guidato UNI EN DPI operatore: Imbracatura - Lunghezza cordino (LC): 1.00 m - Lunghezza braccio operatore (LBO): 0.30 m - Fine corsa (fc): in funzione della lunghezza della falda che sarà indicata nelle targhette apposte sulla linea. f.t 4.00 Lungo tutte le linee vita installate sono presenti targhette con indicate: fine corsa = m per ogni singola tratta. Lc= lunghezza cordino : m In questo modo l operatore dovrà selezionare il braccio a seconda della linea alla quale va ad agganciarsi. Misure preventive e protettive: Dispositivi di ancoraggio - I dispositivi di ancoraggio (linee di ancoraggio, punti di ancoraggio, ganci di sicurezza): sono dislocati in modo da procedere in sicurezza su qualsiasi parte della copertura, a partire dal punto di accesso, fino al punto più lontano; sono chiaramente identificabili per forma e/o colore o con altro mezzo analogo; sono accessibili in modo da consentire l ancoraggio senza rischio di caduta; posseggono i requisiti previsti dalla norma UNI EN 795; garantiscono nel tempo le necessarie caratteristiche di resistenza e solidità; saranno oggetto di periodiche verifiche e manutenzioni a cura del proprietario dell immobile secondo le indicazioni del costruttore. Degli interventi eseguiti sarà effettuata regolare registrazione. Punto 4, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Punti di ancoraggio - L impiego di dispositivi di ancoraggio puntuali o ganci di sicurezza da tetto è consentito solo per brevi spostamenti o laddove le linee di ancoraggio risultino non installabili per le caratteristiche dimensionali, strutturali o morfologiche delle coperture, ovvero per contrasto con norme di tutela riguardanti l immobile interessato dall intervento. Dispositivi di ancoraggio - I dispositivi di ancoraggio (linee di ancoraggio, punti di ancoraggio, ganci di sicurezza): sono dislocati in modo da procedere in sicurezza su qualsiasi parte della copertura, a partire dal punto di accesso, fino al punto più lontano; sono chiaramente identificabili per forma e/o colore o con altro mezzo analogo; sono accessibili in modo da consentire l ancoraggio senza rischio di caduta; garantiscono nel tempo le necessarie caratteristiche di resistenza e solidità; saranno oggetto di periodiche verifiche e manutenzioni a cura del proprietario dell immobile secondo le indicazioni del costruttore. Degli interventi eseguiti sarà effettuata regolare registrazione. Punto 4, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Dispositivi di ancoraggio permanenti - I dispositivi di ancoraggio (linee di ancoraggio, punti di ancoraggio, ganci di sicurezza): sono dislocati in modo da procedere in sicurezza su qualsiasi parte della copertura, a partire dal punto di accesso, fino al punto più lontano; sono chiaramente identificabili per forma e/o colore o con altro mezzo analogo; sono accessibili in modo da consentire l ancoraggio senza rischio di caduta; posseggono i requisiti previsti dalla norma UNI EN 795; garantiscono nel tempo le necessarie caratteristiche di resistenza e solidità; saranno oggetto di periodiche verifiche e manutenzioni a cura del proprietario dell immobile secondo le indicazioni del costruttore. Degli interventi eseguiti sarà effettuata regolare registrazione. Punto 4, Allegato del D.D.G. 14/01/2009 n. 119 Soluzioni Progettuali PROVVISORIE Non si prevedono elementi per il transito e l'esecuzione di lavori in copertura del tipo provvisorio pag.8
9 ELABORATI GRAFICI ALLEGATI Negli elaborati grafici allegati risultano indicate: 1) L area di intervento; 2) L ubicazione e le caratteristiche dimensionali dei percorsi e degli accessi; 3) Il posizionamento degli elementi protettivi e dei dispositivi anticaduta per il transito e l esecuzione dei lavori in copertura; 4) I dispositivi di protezione collettiva e/o individuali previsti; 5) L altezza libera di caduta su tutti i lati esposti ad arresto caduta; 6) I bordi soggetti a trattenuta, ad arresto caduta, a manutenzione operata dal basso; 7) Le aree della copertura non calpestabili; 8) Le aree libere in grado di ospitare le soluzioni provvisorie prescelte; 9) Le misure relative al recupero in caso di caduta; 10) La presenza di eventuali linee aeree o impianti tecnologici; 11) Misure di sicurezza e sistemi di arresto di caduta. pag.9
10 2.05 m Tipo C P1 M1 Tipo C Tipo C P1 M1 P1 M1 Tipo C P1 M1 Tipo C M1 LEGENDA DELL' ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA D.P.I. PREVISTI PROCEDURE 1 - PERCORSO DI ACCESSO alla COPERTURA Percorso Transito D.P.I. anticaduta Dispositivo anticaduta principale PERCORSO VERSO L'ALTO 3 - TRANSITO in COPERTURA ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO UNI EN COPERTURA caratteristiche COPERTURA CONTIGUA NON OGGETTO DI INTERVENTO 5 - VALUTAZIONE DEI RISCHI BORDO AD ARRESTO CADUTA A B C D P ~= 000% Lf ~= metri Esempio: Il percorso verticale di accesso non presenta ostacoli e pericoli d altezza Esempio: Il transito in copertura è reso sicuro da un sistema anticaduta costituito da linee orizzontali flessibili e ancoraggi puntuali Esempio: Imbracatura e cintura di posizionamento PERCORSO ORIZZONTALE PERCORSO DI ACCESSO VERTICALE scale UNI EN 131-1, UNI EN LINEA DI ANCORAGGIO ORIZZONTALE FLESSIBILE UNI EN 795 ANCORAGGIO PUNTUALE UNI EN 795 PRATICABILE PIANA - INCLINATA - FORTEMENTE INCLINATA - CURVA LINEA DI PENDENZA DELLA FALDA (P=percentuale di pendenza Lf=lunghezza falda) BORDO PROTETTO (Parapetto) BORDO RAGGIUNGIBILE DAL BASSO (d=distanza raggiungibile in sicurezza) Esempio: Dispositivo di tipo guidato su linea di ancoraggio flessibile UNI EN dotato di sistema di blocco sulla corda di assicurazione PERCORSO VERSO IL BASSO AREA LIBERA PER PERCORSO NON PERMANENTE LINEA DI ANCORAGGIO ORIZZONTALE RIGIDA UNI EN 795 GANCIO DA TETTO UNI EN 517 AREA SFONDABILE CALPESTABILE MINIMA DISTANZA LIBERA DI CADUTA BORDO A TRATTENUTA AREA A RISCHIO PARTICOLARE CON PRESCRIZIONI Accesso Misure di recupero Dispositivo anticaduta ausiliario 1 Ai n 1 > 0,50 mq PIANTA ACCESSO in COPERTURA PUNTO DI ACCESSO INTERNO SU SUPERFICIE INCLINATA LINEA DI ANCORAGGIO VERTICALE/INCLINATA FLESSIBILE UNI EN SUCCESSIONE DI ANCORAGGI UTILIZZATI COME PERCORSO PERCORSO VERTICALE DI TRANSITO (Scale) Ae n 1 Distanza RAGGIUNGIBILE in trattenuta Misurata sulla falda Distanza CALPESTABILE in trattenuta Misurata sulla falda Av n 1 PUNTO DI ACCESSO > 0,70 x 1,20 m INTERNO SU SUPERFICIE VERTICALE n pers. Esempio: L'accesso alla copertura avviene attraverso i punti indicati nella planimetria Esempio: E' ammessa la possibilità di arresto caduta essendo l'area per prestare soccorso raggiungibile da parte di pubblico intervento entro i termini raccomandati (30 minuti) Esempio: Doppio cordino UNI EN 354 di lunghezza massima 2.0 m. Prod Mod PUNTO DI ACCESSO ESTERNO LINEA DI ANCORAGGIO VERTICALE/INCLINATA RIGIDA (ex UNI EN 352.1) ANDATOIE - PASSERELLE - PIANI DI CAMMINAMENTO ABACO (Produttore - Modello - n Persone - Classe o Tipo) SCHEMA Installazione e Uso Bordo 43 Bordo 44 Bordo 42 Bordo 45 Bordo 41 Bordo 40 Bordo 39 Bordo 38 Lf = 4.90 m Lf = 4.90 m 6.10 m 3.25 m 8.50 m Lf = 7.10 m Lf = 7.10 m Bordo 72 P1 Tipo C M m 4.20 m Lf = 7.50 m m Bordo 46 P1 Tipo C M1 Bordo m Lf = 7.20 m Lf = 6.90 m P1 Tipo C M m Bordo 49 Lf = 6.30 m Bordo m Lf = 7.50 m Lf = 7.20 m accesso in copertura Lf = 6.90 m Bordo 51 P1 Tipo C M1 Lf = 7.25 m Bordo 73 Bordo 75 Bordo 70 Lf = 7.85 m m fc lc 1.00 Bordo 52 Lf = 7.85 m m Lf = 7.25 m Bordo 74 Lf = 6.20 m Bordo 69 P1 Tipo C M1 Bordo m Bordo 68 Lf = 6.20 m Bordo 67 Lf = 9.60 m Bordo 66 Bordo m m Bordo m Bordo 62 Bordo m 0.50m Lf = 9.60 m Bordo m Bordo m Lf = 9.60 m Bordo m 5.00 m P = 0% Lf = 0.00 m Bordo 55 Bordo m Bordo 58 P = 0% Lf = 0.00 m 4.05 m P = 0% Lf = 0.00 m Bordo 57 Bordo 56 pag.10
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