Incidenti rilevanti. Premessa Obiettivi generali Modalità d intervento Strategie
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2 L ambiente in Ticino 2 Incidenti rilevanti Foto: TiPress Premessa Obiettivi generali Modalità d intervento Strategie Descrizione dei provvedimenti Aziende industriali e depositi e attività con organismi Vie di comunicazione Trasporto di merci pericolose in condotte Preparazione degli interventi delle forze esterne Valutazione complessiva dell efficacia Necessità di nuovi provvedimenti.4 < Lotta contro incidenti con sostanze chimiche pericolose 119 Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo 2003
3 L ambiente in Ticino 2 Incidenti rilevanti Premessa.1 Obiettivi generali L impiego di sostanze chimiche e organismi in quantitativi significativi è spesso abbinato a un rischio d incidente rilevante. Con l adozione di provvedimenti alla fonte come pure con la pianificazione e l allestimento di piani d intervento specifici si vogliono evitare incidenti dalle gravi conseguenze per le persone e per l ambiente..1.1 Modalità d intervento La sicurezza chimica e ambientale è disciplinata dall Ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti OPIR che specifica i criteri d assoggettamento per le aziende, gli impianti e le vie di comunicazione. L applicazione dell Ordinanza compete di regola al Cantone per l adozione delle misure preventive necessarie e l organizzazione d intervento necessaria per combattere efficacemente gli incidenti coinvolgenti sostanze chimiche pericolose. Per determinate infrastrutture (vie di comunicazione A2 e FFS, impianti militari e il gasdotto), le misure preventive sono determinate dalla Confederazione in stretta collaborazione con i servizi tecnici cantonali. Il detentore degli impianti abbinati a potenziale di pericolo rilevante deve quindi adottare tutta una serie di misure di sicurezza standard e determinare in seguito, in base a valutazioni del rischio dell attività (> volume 1, capitolo.1.2), le conseguenze sulle persone e sull ambiente al di fuori del perimetro aziendale che potrebbero scaturire da incidenti. In caso di conseguenze non sopportabili il detentore sviluppa e adotta un pacchetto di misure tra loro armonizzate tali da garantire un rischio residuo accettabile per la popolazione residente e per l ambiente. Queste misure possono essere di tipo costruttivo, tecnico, gestionale o organizzativo. La sicurezza all interno delle aziende medesime è regolata da altre disposizioni..1.2 Strategie Operativamente gli interventi si basano su due pilastri. Il primo consiste nel promuovere misure preventive per abbassare il più possibile e proporzionalmente il rischio di incidenti con sostanze chimiche e organismi presso gli impianti stazionari e sulle vie di comunicazione. Ciò significa ridurre sia la frequenza di tali incidenti che l entità delle conseguenze di quelli che avvengono. Il secondo consiste nel pianificare e organizzare gli interventi per i casi d incidente che comunque possono ancora capitare. In particolare si tratta di preparare il personale e le attrezzature d intervento e di definire le procedure per un intervento coordinato ed efficace Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo 2003
4 L ambiente in Ticino 2 Incidenti rilevanti Descrizione dei provvedimenti.2 Aziende industriali e depositi e attività con organismi A partire dal 1986 in Ticino sono stati rilevati i dati concernenti le sostanze chimiche, rispettivamente gli organismi, depositati o utilizzati, in funzione di una valutazione della sicurezza ambientale. Oltre alle installazioni sono state inventariate anche le misure gestionali adottate dai detentori degli impianti per ridurre il rischio, nonché allestiti i «Piani d intervento». Questi dati sono aggiornati in continuo. Alla fine del 2001 esistevano sul territorio 1 impianti stazionari assoggettati alle disposizioni dell OPIR. Per tutti questi impianti è stata eseguita una valutazione del rischio, sulla base della quale sono stati decisi gli interventi necessari per abbassare il rischio d incidente a un livello d accettabilità. Il rischio d incidente è caratterizzato dal potenziale di pericolo chimico e dalla frequenza che tale incidente possa avvenire..2.1 Vie di comunicazione La Legge federale sulla protezione dell ambiente e l OPIR regolano la sicurezza delle strade e della ferrovia nel loro insieme. Non si occupano invece degli standard di sicurezza che i singoli mezzi di trasporto (veicoli, vagoni, cisterne ecc.) e le infrastrutture devono garantire. Questa esigenza è oggetto di altre disposizioni (SDR, RSD, Legge sulla circolazione, disposizioni concernenti il materiale rotabile e le infrastrutture ecc.). La sicurezza della strada o della linea ferroviaria dipendono evidentemente anche dalla sicurezza dei singoli veicoli o convogli che vi circolano. La competenza decisionale ed esecutiva OPIR per la ferrovia e l autostrada è della Confederazione (ferrovia, autostrada)..2.2 > Uscita di emergenza nella galleria Mappo-Morettina
5 L ambiente in Ticino 2 Incidenti rilevanti Per le vie di comunicazione le valutazioni e gli interventi di riduzione del rischio sono per loro natura più complessi e non sono ancora stati ultimati. Inoltre, sui livelli di sicurezza da raggiungere, esistono divergenze di obiettivi tra i responsabili delle diverse istanze coinvolte. Per conoscere le sostanze pericolose trasportate su ferrovia si fa capo alle informazioni, peraltro solo a carattere statistico globale e non di dettaglio, forniti dalle ferrovie medesime e dalle dogane. Per i trasporti su strada, per avere altri dati sulle merci trasportate oltre a quelli delle dogane, sono effettuate ispezioni periodiche dei veicoli in transito. L incidente dell ottobre 2002 nella galleria del Gottardo ha messo in evidenza la necessità di un migliore coordinamento a livello preventivo e di intervento, attualmente in fase di approfondimento e realizzazione. I Piani d intervento per l autostrada A2 e per la strada Quartino-Ascona sono stati preparati e distribuiti agli enti di primo intervento. Gli stessi sono in fase di realizzazione per la rete ferroviaria. Trasporto di merci pericolose in condotte La sicurezza del gasdotto tra Genestrerio e Lugano rientra nel campo d applicazione OPIR solo per quanto concerne il coordinamento degli interventi per fare fronte a un possibile incidente. Si tratta di un compito affidato al Cantone. Le scelte di sicurezza tecniche e l adozione di misure preventive, per contro, competono alla Confederazione che coinvolge il Cantone nelle decisioni di merito. Una valutazione del rischio OPIR è stata effettuata con i partner interessati. Come risultato principale si è potuto concludere che il collettore principale ad alta pressione è sicuro. Per contro la sfera di accumulo ubicata a Lugano- Cornaredo, utilizzata per fare fronte alle punte di consumo, presenta un potenziale di pericolo non trascurabile. La sfera sarà eliminata nei prossimi anni e la riserva di metano sarà accumulata nel cunicolo di collegamento delle Aziende Industriali di Lugano (AIL) tra Canobbio e Vezia. Per il gasdotto sono in fase di preparazione la pianificazione e i piani d intervento per tutto il tracciato esistente. Per la rete di distribuzione a bassa pressione non è necessaria una valutazione ai sensi dell OPIR. Data l infiammabilità e l esplosività del metano, la gestione della sicurezza è stata articolata prioritariamente sull adozione sistematica di misure tecniche riconosciute..2.3 Preparazione degli interventi delle forze esterne L intervento in caso di incidente chimico o batteriologico è stato delegato alla Federazione dei corpi pompieri ticinesi mediante una convenzione con il Dipartimento del territorio. Sulla base di questo accordo sono stati realizzati due centri di soccorso chimico, assegnati ai Corpi pompieri di Bellinzona e di Lugano, un centro regionale di soccorso chimico a Chiasso, il centro d intervento del Gottardo e tre centri di soccorso a Biasca, Locarno e Mendrisio (> volume 1, capitolo.4). I centri comprendono il personale istruito e preparato per l intervento e le attrezzature speciali per trattare le sostanze chimiche. Le attività per garantire un intervento efficace e coordinato sono state basate su un concetto chimico (C), avallato dall esecutivo cantonale nel 1995, e si inseriscono nell organizzazione modulare degli stati maggiori di catastrofe cantonali. Quale Centrale d allarme per tutto il Cantone, prevista dalla Legge federale sulla protezione dell ambiente, è stato fissato il Comando della polizia cantonale (telefono n 117). Per il personale dei centri di soccorso e per i corpi pompieri in genere sono organizzati regolarmente corsi di formazione e istruzione basati su un concetto cantonale sviluppato dalle parti interessate e approvato dal Consiglio di Stato Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo 2003
6 L ambiente in Ticino 2 Incidenti rilevanti Valutazione complessiva dell efficacia.3 Nel 1996 il numero di impianti stazionari soggetti all OPIR era ancora di 145. La diminuzione ai 1 attuali è dovuta, in parte, alla conversione o cessazione di alcune attività e, in parte, alla riduzione dei quantitativi di sostanze depositate o utilizzate effettuate nell ambito dei risanamenti richiesti per ridurre il rischio. Per 83 dei 1 impianti, gli interventi richiesti sono stati portati a termine e il rischio residuo è considerato accettabile. Per gli altri 19, le procedure di riduzione del rischio non sono ancora concluse (stato ). Queste 18 situazioni comprendono 7 impianti industriali, 5 piste di ghiaccio, 2 piscine comunali, 3 impianti di depurazione delle acque e 1 deposito di sostanze chimiche. Per le aziende a carattere sia industriale che artigianale, i provvedimenti costruttivi e gestionali adottati, una maggiore sensibilità e migliori conoscenze presso i responsabili e gli operatori hanno contribuito a un sensibile aumento della sicurezza. Si tratta di una situazione che però può cambiare rapidamente a causa delle modifiche che intervengono nelle aziende a ritmi frequenti, dell evoluzione tecnica oppure di sviluppi nel modo di affrontare il tema dei rischi. Per le aziende non assoggettate all OPIR, la valutazione della sicurezza e la richiesta di misure di prevenzione è stata effettuata con riscontro positivo nell ambito dei controlli coordinati compiuti dalla Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo per verificare i diversi aspetti di protezione dell ambiente: aria, acqua, rifiuti speciali ecc.. Per le vie di comunicazione la situazione è meno ben definita. Per le strade, gallerie e strade ferrate, fatta eccezione di quelle di recente costruzione, mancano per esempio in parte, le strutture per contenere eventuali liquidi nocivi o, nelle gallerie, per assicurare l evacuazione di gas tossici o per permettere l uscita in sicurezza delle persone. La sicurezza sulle vie di comunicazione e in particolare nelle lunghe gallerie come quelle AlpTransit, del Gottardo e del Ceneri, rimane un argomento fortemente di attualità alla luce dei recenti gravi incidenti. L Organizzazione d intervento cantonale per fare fronte a incidenti che coinvolgono sostanze chimiche pericolose è sempre più oberata con nuovi compiti. Si denota quindi una crescente carenza di personale specializzato, disponibile in continuazione. Anche la formazione e la disponibilità del personale d intervento si sta rilevando insufficiente per la ristrettezza dei mezzi a disposizione. La sicurezza chimica e ambientale è affrontata da numerose istanze federali e cantonali con finalità diverse, spesso con un coordinamento delle attività insufficiente. 123 Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo 2003
7 L ambiente in Ticino 2 Incidenti rilevanti Necessità di nuovi provvedimenti.4 La sorveglianza continua degli impianti stazionari rimane un esigenza inderogabile. Per le vie di comunicazione, gli enti e le istanze direttamente interessate stanno sviluppando e adottando singolarmente dei provvedimenti che, per garantire la loro massima efficacia e ottimizzare gli interventi anche dal profilo economico, dovranno però essere integrati in concetti di sicurezza globale, per ora spesso assenti. Per le forze d intervento occorre attivare una progressiva e profonda riorganizzazione del settore d intervento chimico cantonale. La riorganizzazione, che considera in particolare una parziale professionalizzazione delle forze e un nuovo concetto di formazione, è attualmente in fase di elaborazione. La definizione del rischio residuo accettabile (probabilità e gravità di un eventuale incidente) non è evidentemente solo una scelta tecnica ma di altra natura. Per valutare l accettabilità di un rischio si usano le indicazioni di massima dell ufficio federale dell ambiente, delle foreste e del paesaggio. Risulta quindi auspicabile la costituzione di un gruppo (commissione) che valuta se il rischio residuo è compatibile con i rischi che la società ritiene di assumere. Probabilità, potenziali di pericolo e rischio sono concetti complessi, spesso non univoci per la popolazione e gli enti interessati. È quindi da sviluppare un appropriato dialogo sulla percezione del rischio con attività di sensibilizzazione e informazioni mirate. Per garantire un approccio globale al problema della sicurezza è da potenziare il coordinamento continuo delle diverse attività. Quest obiettivo sarà ripreso dal gruppo di lavoro cantonale in materia di sicurezza chimica. Per gli eventi catastrofici anche se poco probabili, quali gli atti di terrorismo con agenti chimici, biologici o radioattivi o lo sviluppo di malattie altamente contagiose, la Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo dovrà garantire un supporto tecnico nell ambito dell Organizzazione cantonale degli Stati Maggiore di Catastrofe che considera i preparativi logistici, la formazione degli enti di primo intervento e l interazione tra gli stessi. 124 Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo 2003
8 L ambiente in Ticino 2 Incidenti rilevanti > Corpi dei pompieri: una componente impor tante della protezione contro gli incidenti chimici 125 Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo 2003
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