SOCIETÀ PER AZIONI AUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA

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5 SOCIETÀ PER AZIONI AUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA Sede legale in Verona - Via Flavio Gioia, 71 Capitale Sociale ,00 interamente versato BILANCIO ESERCIZIO 2009 Assemblea Ordinaria Società iscritta alla C.C.I.A.A. di Verona - Repertorio Economico Amministrativo n /1952 Certificata UNI EN ISO 9001: :2004 SA 8000:2001 BS OHSAS 18001:2007 3

6 CAPITALE SOCIALE COMPOSIZIONE AL 31/12/2009 ENTI PUBBLICI N. AZIONI VALORE QUOTA NOMINALE PARTECIPAZIONE MILANO PROVINCIA 1 72,30 0, % COMUNE ,00 4, % C.C.I.A.A 1 72,30 0, % ,60 4,75% BERGAMO (1) PROVINCIA ,40 2, % COMUNE ,00 0, % C.C.I.A.A ,70 1, % ,10 4,85% BRESCIA PROVINCIA ,10 5, % COMUNE ,00 3, % C.C.I.A.A ,00 1, % ,10 10,74% VERONA PROVINCIA ,10 4, % COMUNE ,00 4, % C.C.I.A.A ,30 1, % ,40 11,07% VICENZA PROVINCIA ,70 8, % COMUNE ,00 3, % C.C.I.A.A ,30 1, % ,00 13,92% PADOVA PROVINCIA ,40 5, % COMUNE ,00 3, % C.C.I.A.A ,20 1, % ,60 10,74% VENEZIA PROVINCIA ,00 0, % COMUNE ,00 0, % C.C.I.A.A ,10 1, % ,10 1,76% TOTALE ENTI PUBBLICI ,90 57,83% RE.CONSULT INFRASTRUTTURE S.R.L. (2) ,00 20, % EQUITER S.P.A ,50 6, % MILANO SERRAVALLE-MILANO TANGENZIALI S.P.A ,70 5, % COMPAGNIA ITALIANA FINANZIARIA S.R.L. (2) ,90 5, % BANCA POP. DI VERONA S. GEM. E S.PROSPERO S.P.A ,00 2, % SOCIETÀ DELLE AUTOSTRADE DI VE E PD PER AZIONI ,30 1, % PARCAM S.R.L ,70 0, % BANCA POP. DI VICENZA Soc. Coop. per Azioni ,00 0, % FONDAZ. CASSA DI RISPARMIO DI VR-VI-BL-AN ,00 0, % SOCIETÀ ITALIANA PER CONDOTTE D ACQUA S.p.A ,00 0, % TOTALE PRIVATI ,10 42,17% TOTALE GENERALE ,00 100,00% (1) il il Comune di Bergamo ha venduto n az. a Re.Consult Infrastrutture S.r.l; il il Comune di Bergamo ha venduto n az. a C. I. F. S.r.l.; il il Comune di Bergamo ha venduto n. 816 az. alla CCIAA di Bergamo; il il Comune di Bergamo ha venduto n. 817 az. alla CCIAA di Bergamo; il il Comune di Bergamo ha venduto n az. a Re.Consult Infrastrutture S.r.l; il il Comune di Bergamo ha venduto n az. alla C.I.F. S.r.l. (2) il Re.Consult Infrastrutture S.r.l. ha venduto n az. a C.I.F. S.r.l.; il Re.Consult Infrastrutture S.r.l trasferisce n az. alla C.I.F. S.r.l. 4

7 SOCIETÀ PER AZIONI AUTOSTRADA BRESCIA-VERONA-VICENZA-PADOVA SEDE IN VERONA AVVISO DI CONVOCAZIONE I Soci della S.p.A. Autostrada Brescia - Verona - Vicenza - Padova sono convocati in Assemblea Ordinaria in prima convocazione per il giorno 17 Giugno 2010 alle ore 9.00, presso la Sede Legale in Verona, Via Flavio Gioia n. 71 per trattare il seguente ordine del giorno: 1. Bilancio chiuso al 31 dicembre 2009, Relazione sulla Gestione del Consiglio di Amministrazione, Relazione del Collegio dei Sindaci e Relazione della Società di certificazione del bilancio e di controllo contabile: deliberazioni conseguenti. 2. Bilancio consolidato 2009 e relazioni accompagnatorie. 3. Nomina del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell art. 15 dello statuto sociale per gli esercizi finanziari Nomina del Collegio dei Sindaci ai sensi dell art. 26 dello Statuto sociale per gli esercizi finanziari Determinazione dei compensi spettanti ai componenti del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi finanziari ai sensi dell art. 21 dello statuto sociale. 6. Determinazione dei compensi spettanti ai componenti del Collegio dei Sindaci per gli esercizi finanziari ai sensi dell art. 26 dello statuto sociale. 7. Conferimento dell incarico di revisore legale dei conti per gli esercizi finanziari e determinazione del compenso ai sensi dell art bis del c.c. e del Decreto Legislativo n. 39 del Qualora l Assemblea Ordinaria in prima convocazione non fosse validamente costituita per insufficienza del numero legale, essa è fin d ora convocata in seconda convocazione per venerdì 18 Giugno 2010, alle ore presso la stessa Sede Legale in Verona, Via Flavio Gioia n. 71. Ai sensi dell art c.c. e dell art. 10 dello Statuto Sociale hanno diritto di intervenire all Assemblea gli Azionisti che siano legittimati all esercizio del diritto di voto. Gli azionisti che non siano già iscritti nel libro dei Soci dovranno depositare le loro azioni presso la sede sociale almeno il giorno precedente l Assemblea. I Soci che hanno diritto di intervenire all Assemblea possono farsi rappresentare da altra persona, ai sensi dell art c.c. e dell art. 11 dello statuto sociale. Verona, 28 Maggio 2010 Per il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IL PRESIDENTE (dott. Attilio Schneck) Avviso di convocazione, anticipato via e spedito a tutti i Soci con lettera raccomandata A.R. datata 31 Maggio

8 CARICHE SOCIALI ESERCIZI Consiglio di Amministrazione (1) SCHNECK DOTT. ATTILIO (2) CAVALLI ARCH. ALBERTO GAMBARI RAG. RINO MARIO CORSINI PROF. PAOLO (3) CASARIN DOTT. VITTORIO BAZZONI DOTT. RAFFAELE MINA AVV. ANDREA (5) ALBONETTI ING. MASSIMO (4) PAGANI RAG. MAURIZIO RIGOTTI DOTT. ALBERTO Presidente Vice Presidente Consigliere Delegato Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Comitato Direttivo (6) SCHNECK DOTT. ATTILIO CAVALLI ARCH. ALBERTO GAMBARI RAG. RINO MARIO CASARIN DOTT. VITTORIO Presidente Vice Presidente Consigliere Delegato Consigliere Collegio Sindacale GRANDE DOTT. RAFFAELE Presidente Rappr. Min. dell Economia PINTO DOTT. RUGGIERO Sindaco effettivo Rappr. ANAS S.p.A. CHECCHETTO RAG. ALFREDO Sindaco effettivo COSSU DOTT. LEONARDO Sindaco effettivo INSAM RAG. LEONE Sindaco effettivo Rappr. Enti Pubblici CASALINI DOTT. GIORGIO Sindaco supplente ROSSI DOTT. ANDREA Sindaco supplente Segretario del Consiglio di Amministrazione CHIARI DOTT. BRUNO Direttore Generale LEPORE DOTT. CARLO (1) Consiglio di Amministrazione nominato dall Assemblea dei Soci il 21/11/2007, a seguito dell adeguamento dello Statuto Sociale alla Legge Finanziaria (2) Nominato ai sensi dell art c.c. dal Consiglio di Amministrazione in data 10/04/2008 e in pari data eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione, in sostituzione della dimissionaria Prof.ssa Manuela Dal Lago. (3) Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 30 Gennaio 2009, prende atto delle dimissioni rassegnate da Consigliere dal Prof. Paolo Corsini con missiva del 19 Gennaio (4) Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 23 Ottobre 2009, prende atto delle dimissioni rassegnate da Consigliere dall Ing. Massimo Albonetti con missiva del 19 Settembre (5) Nominato dall Assemblea dei Soci del 4 Giugno (6) Nominato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 9 Maggio

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11 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Parte generale Partecipazioni azionarie Rapporti con le Istituzioni Rete Autostradale Gestione del Personale Patrimonio immobiliare e legale Investimenti programmati Manutenzioni Servizi Incidentalità Sistemi informatici e telecomunicazioni Conclusioni e proposte

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13 PARTE GENERALE Contesto macroeconomico generale Contesto economico settoriale (trasporti) Contesto aziendale specifico Prospettive di continuità aziendale Informazioni su rischi ed incertezze Informazioni su ambiente e personale Convenzione Unica: iter approvativo Piano Finanziario Project financing Riorganizzazione societaria del Gruppo Infrastrutture e gestione autostradale Carta dei servizi Certificazioni aziendali Modello organizzativo ex D.lgs. 231/01 Risultati gestionali Fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell esercizio Evoluzione prevedibile della gestione Principi generali di redazione del bilancio (art c.c., 2 comma) Altre informative (art c.c.)

14 Parte generale Signori Azionisti, occorre preliminarmente precisare che la presente Assemblea è stata convocata nel maggior termine di centottanta giorni dalla chiusura dell esercizio 2009 previsto dalla legge e dall art. 13 dello Statuto Sociale e ciò sia in funzione della redazione del bilancio consolidato e sia per particolari esigenze emergenti. La predetta scelta è stata assunta nell ottica, costantemente perseguita, di comunicare nel modo più ampio, trasparente e veritiero possibile l andamento economico, patrimoniale e finanziario dell esercizio. A tale riguardo deve essere comunicato che la scelta è stata operata anche nell ottica dell ipotetica definizione con ANAS dell istruttoria per l aggiornamento alla data attuale del Piano Economico Finanziario. Alla data di approvazione del presente bilancio di esercizio l istruttoria è ancora in corso per cui l effetto di tale aggiornamento troverà conseguente applicazione a partire dal bilancio dell esercizio Inoltre la necessità di dover aggiornare i piani industriali di alcune società del Gruppo ha suggerito di posticipare la data di approvazione del bilancio per poter disporre di maggiori elementi sui quali poter esprimere le valutazioni delle partecipazioni controllate. Per tali motivazioni la Società ha ritenuto di avvalersi di un tempo maggiore per la convocazione dell assemblea degli azionisti. Va, inoltre, considerato il particolare contesto economico finanziario generale per meglio garantire al lettore del bilancio un informativa in grado di far comprendere la situazione dell impresa e del suo andamento gestionale. Tale difficile situazione economica, protrattasi per tutto il corso del 2009 e nei primi mesi del presente esercizio, ha richiesto una maggiore attività di aggiornamento e contestualizzazione di alcuni piani industriali per adeguarli al rinnovato contesto economico gestionale. L ambito d azione, caratterizzato da un sistema economico sempre più globalizzato, che impone l adozione da parte di tutti i soggetti economici più significativi di criteri di rappresentazione economico-finanziari secondo principi contabili internazionali in alcuni casi per specifica ed obbligatoria disposizione normativa ha consigliato analoga iniziativa con riferimento al bilancio consolidato. In tale scenario non sempre favorevole deve invece essere considerato il positivo riscontro relativo allo sbloccarsi della situazione di incertezza con riferimento alla rideterminazione della scadenza della concessione. Tale incertezza è stata definitivamente risolta a seguito di comunicazione da parte dell Ente Concedente che, in data 4 novembre 2009, ha rappresentato quanto riferito dal Dipartimento per le Politiche Comunitarie circa l archiviazione della procedura di infrazione avvenuta da parte della Commissione Europea nella riunione dell 8 ottobre Con tale comunicazione, quindi, si è conclusa la presunta irregolarità nella rideterminazione delle scadenze concessorie nei confronti di alcune concessionarie autostradali italiane tra cui la nostra, permettendo di guardare al futuro con un orizzonte di lungo periodo e ponendo nel contempo le basi per poter dar corso agli impegni di investimento previsti nel piano economico finanziario. Considerando il delicato ed incerto contesto economico, il Consiglio di Amministrazione, dimostrando unità e continuità di intenti in quest ultimo anno del triennio di riferimento, ha perseguito gli obiettivi che si era preposto. Infatti, nel dare corso alle strategie pianifi- 12

15 cate e puntualmente illustrate in occasione delle precedenti Assemblee, ha garantito il conseguimento di apprezzabili traguardi ponendo, nel contempo, solide basi per lo sviluppo e per la realizzazione delle importanti opere programmate sul territorio lombardo veneto, realizzando una considerevole parte degli investimenti previsti nel vigente piano economico-finanziario. Inoltre ha affrontato tematiche quali la riorganizzazione societaria di Gruppo al fine di aumentare la focalizzazione gestionale dell attività derivante dalla concessione rispetto ad altre iniziative non concessorie, così come richiesto dall Ente Concedente e indirettamente previsto dalla nuova Convenzione Unica, l efficientamento operativo e la definizione del contratto di lavoro integrativo a quello nazionale, l assunzione di un modello organizzativo volto a prevenire la commissione di reati penali societari. Tali argomentazioni sono maggiormente trattate nei successivi paragrafi di questa Relazione sulla Gestione. Anche sotto l aspetto economico, si sono realizzati risultati in linea con le previsioni; infatti, si evidenzia che il bilancio al 31 dicembre 2009 presenta un risultato positivo di euro al netto della posizione fiscale pari ad euro Contesto macroeconomico generale La lettura del presente bilancio deve essere contestualizzata alla luce del quadro macroeconomico generale all interno del quale la Società si è trovata ad operare, sia con riferimento al core business dei trasporti autostradali che alle attività e aree nelle quali il Gruppo opera nel perseguimento della propria mission. In particolare l esercizio 2009 si è caratterizzato per un andamento negativo della maggior parte degli indicatori macroeconomici generali che già nel precedente esercizio avevano manifestato una tendenza negativa. Tale andamento si è mantenuto nel corso di tutto il 2009 tanto da chiudere l esercizio con indicatori che descrivevano una situazione di incertezza economica che non ha visto grossi segnali di inversione pur con l esplicarsi degli interventi sia a livello comunitario che nazionale a sostegno dell economia, dell occupazione, della finanza, del credito alle famiglie e pur promuovendo un programma di stabilità per il Paese caratterizzato dall adozione di una molteplicità di misure su più fronti e per un arco temporale di medio-lungo periodo. Il Prodotto Interno Lordo nazionale (PIL) degli ultimi esercizi è risultato il seguente: anno 2006 anno 2007 anno 2008 anno ,0% 1,5% -1,3% -5,0% Fonte: Banca d Italia Bollettino Economico aprile 2010, n. 60 Appendice statistica (Tavola 2.1 pag. 43). In tale contesto anche altri indicatori risultano negativi nel 2009: importazioni esportazioni spesa delle investimenti totali totali famiglie in macchinari e attrezzature -14,5% -19,1% -1,8% -12,1% Fonte: Banca d Italia Bollettino Economico aprile 2010, n. 60 (pag. 22). 13

16 Contesto economico settoriale (trasporti) In uno scenario di siffatto tenore, caratterizzato dal generale calo di tutti gli indicatori macroeconomici, anche il Settore Trasporti ha risentito di tali effetti nel corso del 2009 che confermano quanto già verificatosi nel precedente esercizio in cui i segnali negativi erano emersi in modo consistente. In generale la congiuntura economica sfavorevole in cui si trova il Paese non ha favorito ulteriore mobilità di merci e persone. Tale considerazione è confermata anche dalle evidenze a livello settoriale nazionale per il 2009 dove la contrazione si è generata in tutte le componenti tipiche del sistema (navale, ferroviario, aereo, stradale, ). Il trasporto terrestre, in particolare, ha subito una contrazione sia per il traffico ferroviario che stradale, leggermente mitigata dal traffico autostradale di veicoli pesanti (trasporto merci) che si è mantenuto sui livelli negativi minori rispetto a quelli verificatesi negli altri comparti nel corso dell esercizio Situazione migliore e leggermente invertita invece per l andamento del traffico autostradale leggero che dopo i primi mesi negativi ha registrato, sostanzialmente, uno stabile andamento nel corso dell anno con una variazione complessivamente positiva anche se su valori modesti (Federtrasporto Indagine congiunturale sul settore dei trasporti II semestre 2009). Contesto aziendale specifico Da un analisi dei dati di traffico esposti nell apposita sezione della presente Relazione sulla Gestione si può constatare come le considerazioni macroeconomiche e settoriali sopra esposte si riflettano anche nel contesto aziendale, in modo pieno per quanto attiene il traffico pesante mentre in maniera parziale per il traffico leggero. Alla luce della composizione e tipologia del flusso veicolare che interessa le tratte autostradali in concessione alla Società, particolare attenzione deve essere posta alla componente commerciale del traffico che riflette più marcatamente le evoluzioni dello scenario economico generale. In particolare si evidenziano le variazioni dei volumi di traffico e gli introiti netti complessivamente riscossi i cui valori sono esposti sinteticamente nelle seguenti tabelle: Variazione % volumi di traffico rispetto anno precedente (veicoli km) Traffico A4 + A31 anno 2009/08 anno 2008/07 % peso% % peso% Veicoli leggeri +1,68% 73,68% -1,14% 71,48% Veicoli pesanti -8,94% 26,32% -2,02% 28,52% Totale veicoli -1,35% -1,39% Elaborazione dati a cura di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. Introiti netti da pedaggio (valori assoluti e variazione % rispetto anno precedente) Introiti A4 + A31 anno 2009 anno 2008 differenza% valori assoluti peso% valori assoluti peso% Veicoli leggeri ,97% ,03% +0,50% Veicoli pesanti ,03% ,97% -10,58% Totale ,94% Elaborazione dati a cura di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. 14

17 Prospettive di continuità aziendale Il presente bilancio, alla luce del difficile contesto economico che ha caratterizzato l esercizio appena trascorso e che viene confermato parzialmente per i primi mesi del presente esercizio 2010, ha richiesto un attenta valutazione circa le prospettive di continuità aziendale come richiesto dai principi nazionali di redazione del bilancio di esercizio e dai principi internazionali adottati dalla Società per la predisposizione del bilancio consolidato (IAS n. 1, paragrafi nn ). Con riferimento alla prospettiva futura, è opportuno far presente che la Società si trova nella condizione di dover realizzare un importante piano di investimenti a fronte di un rapporto convenzionale che ad oggi risulta approvato per legge (Legge n. 101 del 7/6/2008). Gli effetti di suddetta concessione, dopo essere stati sospesi dall Ente Concedente, a seguito dell avvenuta archiviazione della procedura di infrazione comunitaria in seno alla Commissione Europea e della comunicazione dell Ente Concedente stesso in data 4 novembre 2009 hanno iniziato a prodursi essendo venute meno tutte le formalità che ne ostacolavano la piena esecutività. La formale comunicazione di archiviazione della procedura sopra riferita e l esplicarsi degli effetti della nuova Convenzione Unica, unitamente al revisionato piano economico-finanziario, rappresentano ora le condizioni base affinché l obiettivo di mediolungo termine di realizzazione del piano di investimenti possa trovare naturale esecuzione e permettano agli amministratori di tracciare la base per una nuova fase della vita societaria caratterizzata dal prolungato periodo di gestione dell infrastruttura autostradale. Le prospettive di continuità aziendale quindi vengono rafforzate dall eliminazione delle incertezze circa la conclusione dell iter approvativo legato alla concessione e dalla previsione della nuova scadenza della concessione al Pur senza negare una certa apprensione per la flessione dei volumi di traffico dei mezzi pesanti registrati nel corso dell esercizio 2009, confermati ancora nei primi mesi del 2010, non si ravvisano dubbi circa il permanere delle prospettive di continuità aziendale connesse al contesto congiunturale avverso stante il mantenimento di tutti i fattori che contribuiscono a realizzarle: incremento del flusso di traffico legato alla componente leggera, attenuazione della flessione del flusso veicolare legato alla frazione di traffico pesante, previsione di un adeguato livello di ricavi, predisposizione di adeguati piani di efficientamento operativo e gestionale, apertura e ampliamento delle linee di credito utili per l assolvimento degli obblighi convenzionali di investimento, fidelizzazione del management e del personale dipendente, ecc. Siffatta considerazione, con gli opportuni aggiustamenti legati alla presenza della Società nei diversi settori merceologici nei quali è attivo il Gruppo, possono essere estese anche alle società partecipate che direttamente o indirettamente sono legate alla concessione autostradale. Diverse riflessioni si concentrano sulla quota parte di business che è generata su ambiti non concessori e con il mercato esterno al Gruppo. Tale valutazione, però, è opportuno venga contestualizzata all effettivo peso che le attività non concessorie e verso l esterno generano nel complessivo quadro di riferimento di Gruppo. Nella tabella seguente si riportano i livelli di fatturato totale generato con indicazione percentuale della parte direttamente o indirettamente legata alla concessione o al Gruppo. 15

18 Fatturato generato con riferimento alla concessione o al Gruppo Società partecipata Fatturato(*) di cui riferito di cui riferito (valori in euro) alla concessione ad attività non e/o al Gruppo (%) concessorie (%) Serenissima Costruzioni S.p.A % 1% Globalcar Service S.p.A % 60% Acufon S.p.A % 98% Serenissima SGR S.p.A % 99% Serenissima Trading S.p.A % 18% Res Gestione Immobiliare S.r.l % 57% Res Abano Terme S.r.l % 100% Res Sviluppo Immobiliare S.r.l % 72% Altre società controllate % 61% Elaborazione dati a cura di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. (*) I valori esposti si riferiscono alle voci A 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni, A 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione e A 5) Altri ricavi e proventi dei rispettivi prospetti di Conto Economico redatto secondo i principi contabili nazionali così come esposti nei singoli bilanci delle società. Particolare riguardo è stato posto alle valutazioni legate al settore immobiliare e dei servizi di information technology (IT) in cui è attivo il Gruppo attraverso rispettivamente la subholding di riferimento Real Estate Serenissima S.p.A. e Serenissima Brescia Padova Holding S.p.A. In tali due ambiti lo scenario di riferimento ha determinato una variazione delle prospettive di business per alcune iniziative che impattano direttamente sul mercato. Talune operazioni oggetto di particolare attenzione trovano riscontro negativo indiretto attraverso prudenti valutazioni circa il mantenimento di valore di iscrizione delle partecipazioni stesse. Per una più approfondita visione del settore dell information technology si rinvia a quanto ampiamente illustrato nella Relazione sulla Gestione del bilancio civilistico e consolidato di Infragruppo S.p.A. e di Infracom Italia S.p.A. Informazioni su rischi ed incertezze Con riferimento alle informazioni inerenti i rischi e le incertezze legate all attività di gestione della Società e del Gruppo si possono distinguere tali elementi in rischi e incertezze di natura interna (rischi connessi ad efficacia/efficienza operativa, a deleghe e a definizione di ruoli, alla professionalità delle risorse umane, all integrità morale dei dipendenti e degli attori della Società, alla corretta informativa interna a supporto delle decisioni, alla dipendenza da un numero limitato di fornitori, ecc.) od esterna (rischi connessi al mercato, alla normativa, alla concorrenza, al contesto politico-sociale, ad eventi catastrofici, ecc.). Nella prima categoria di rischi e con specifico riferimento al contesto in cui la Società opera si possono annoverare i rischi connessi alla perdita di efficienza determinata dall assunzione di costi e procedure gestionali che comportino costi non previsti o maggiori rispetto quanto preventivato. Tale evenienza è da ricollegare alla possibilità che si verifichino eventi di dimensione e portata tale da non permettere un adeguata previsione o che si verifichino con una scansione temporale tale da generare effetti più che proporzionali al loro verificarsi. Una diversa gamma di rischi di natura interna può essere realmente rappresentata dai c.d. rischi informativi. Trattasi di rischi connessi all assunzione di decisioni da parte degli organi gestionali societari sulla base di informazioni che potrebbero risultare parziali, non tempestive e non adeguatamente strutturate per le finalità per le quali vengono poste in essere. Un ulteriore rischio connesso alla categoria dei rischi interni è ravvisabile nella scelta di mantenere un limitatissimo, se non unico, ventaglio di fornitori per alcuni servizi e forni- 16

19 ture di natura specifica o ritenuti strategici per il complesso delle attività aziendali. Tale situazione è potenzialmente riscontrabile per taluni servizi di information technology esternalizzati a società partecipate sia per poterli meglio sviluppare nel tempo sia per godere di economie gestionali altrimenti non raggiungibili. Per i rischi interni segnalati la Società ha da tempo avviato specifiche attività di monitoraggio volte a limitarne gli effetti. In particolare per il primo rischio è stato posto in essere e costantemente sviluppato un sistema di controllo dei costi interni (tra l altro imposto pure dall Ente Concedente) volto a tener sotto controllo il volume di costi sostenuti rispetto a quelli preventivati nel piano finanziario di supporto alla convenzione. In merito al rischio di inadeguata informativa, commisurato nel tempo a seguito dello sviluppo dimensionale del Gruppo e delle attività dallo stesso gestite, gli amministratori hanno deciso di implementare attività informative e di reporting da e verso tutte le società controllate attraverso una duplice azione: la prima mirante a dotarsi di una struttura appositamente dedicata al controllo di gestione di gruppo ; la seconda finalizzata a sviluppare, attraverso l Organo Amministrativo, un regolamento di Gruppo che disciplini la gestione dei rapporti interni allo stesso, la gestione dei flussi informativi ed eviti l assunzione e/o gestione del rischio connessi ai processi decisionali individuali. Queste attività sono da considerarsi come naturale prosecuzione, sul versante gestionale, del processo di definizione di un modello di gestione aziendale volto a prevenire i rischi di reati societari come previsto dalla Legge 231/2001 e più in generale a dotarsi di una struttura di gestione corretta, efficiente e adeguata al contesto di riferimento. Con riguardo invece alla ristrettezza di soggetti fornitori di beni e servizi di carattere tecnologico tale rischio viene costantemente monitorato attraverso l attività svolta da apposita struttura interna alla Capogruppo che sovraintende a tale ambito attraverso una continua ricerca e confronto delle attività svolte con analoghe attività proposte da differenti soggetti presenti nel mercato. Tra i rischi di natura esterna, invece, si sottolineano soltanto quelli di mercato. Tali rischi, stante l assenza di competitors nel mondo della gestione delle infrastrutture di trasporto, sono riconducibili alla potenziale impossibilità di realizzazione delle infrastrutture stesse o di forti ritardi nel loro complessivo completamento per il venir meno di alcuni presupposti fondamentali. Nello specifico si evidenzia il permanere di una obbligazione solidale (di cui la quota attribuibile alla Società ammonta a euro per capitale e spese accessorie) rappresentata da un operazione put che prevede l acquisto da parte della Società del diritto di cessione del credito a cui è collegata la conversione in capitale sociale della Società nei confronti della quale il credito è stato concesso. L esercizio della put è riconosciuto ad un istituto bancario al verificarsi di alcune condizioni connesse al mancato raggiungimento di alcuni obiettivi prestabiliti in fase di erogazione del finanziamento stesso ad una società collegata per l operazione di concentrazione del pacchetto azionario di controllo di Infracom Italia S.p.A. Il valore di tale credito ammonta complessivamente ad euro 135,5 milioni oltre ad eventuali interessi e spese ripartibile tra alcuni soggetti partecipanti all iniziativa di cui la quota parte attribuibile alla Società è collegata alla percentuale di partecipazione. Il rischio relativo è rappresentato dalla potenziale difficoltà del soggetto detentore del credito stesso di rivalersi nei confronti degli altri soggetti partecipanti all iniziativa. Al riguardo si segnala come la collegata Infragruppo S.p.A. sta finalizzando, con l istituto di credito, un riscadenziamento del debito per il quale ha già raggiunto un accordo sulla nuova scadenza prevista al 7/4/2013. Con tale prospettiva si definisce anche uno scenario di più ampio respiro circa le prospettive di continuità aziendale, considerato il fatto che il riconoscimento di un allungato orizzonte temporale del finanziamento implica necessariamente la positiva valutazione prospettica riguardo la produzione dei flussi finanziari necessari per la sua copertura. 17

20 In qualsiasi caso, se anche si verificasse il presupposto quadro di rischio, non si ravviserebbero elementi tali da compromettere la prosecuzione della vita della Società in quanto, anche ipotizzando l assunzione integrale del debito a seguito dell esercizio della opzione put, non verrebbe compromessa la capacità finanziaria globale della Società e del Gruppo oltre che la capacità di adempiere ai propri obblighi finanziari e convenzionali nei confronti degli stakeholders. Informazioni su ambiente e personale Lo sviluppo dell attività aziendale ha impatti importanti anche a livello ambientale per quanto riguarda i processi di progettazione e costruzione dell infrastruttura ma anche per quanto attiene la gestione stessa, spesso influenzata da variabili non controllabili in primis dalla Società. Relativamente al primo punto si sottolinea la costante attenzione agli aspetti di tutela ambientale già nelle fasi di ideazione e progettazione delle nuove opere da realizzare, attraverso un attenta valutazione dell impatto ambientale (minor impatto visivo, riduzione dei disagi in fase realizzativa, ecc.), un equilibrato inserimento nel contesto territoriale in cui l opera verrà ad insistere (mitigazione ambientale, utilizzo di materiali locali e di riciclo dove possibile, ecc.), la predisposizione di tutti gli accorgimenti finalizzati al risparmio di territorio e recupero energetico. Relativamente agli aspetti gestionali, invece, l attenzione all ambiente opera su un duplice piano a seconda che vi sia un controllo delle variabili gestionali o meno. Infatti, laddove possono essere predisposti piani di manutenzione, ripristino, gestione di particolari attività legate all esercizio dell infrastruttura e del traffico la Società opera nel pieno rispetto sia delle normative ambientali che degli obiettivi volontari stabiliti nel processo di certificazione ambientale. Maggiore attenzione è invece posta alle variabili non controllabili che, in taluni casi (incidenti autostradali), possono avere riflessi notevoli in tema ambientale. In questi casi l intervento gestionale agisce per limitare i danni generati all ambiente redigendo dei piani di pronto intervento mirati al singolo evento e appositamente predisposti per far fronte a variabilità e imprevedibilità degli effetti connessi all evento dannoso. Si rimanda all apposita sezione della presente relazione sulla gestione per una maggiore e più dettagliata definizione degli aspetti ambientali. Relativamente alle indicazioni sul personale vengono di seguito riportate le informazioni legate alla composizione e turnover, alla formazione, alla salute e sicurezza. Composizione del personale a tempo indeterminato dirigenti impiegati di cui impiegati operai Totale a tempo parz.le Numero dipendenti al 31 dicembre Età media (anni) 53,75 47,85-44,64 47,37 Anzianità lavorativa media (anni) 21,37 18,71-15,02 18,16 Elaborazione dati a cura di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. Turnover Totale Assunzioni Mutamento Dismissioni Totale dipendenti mansione pensionamenti dipendenti al cessazioni al Contratto a tempo indeterminato: dirigenti impiegati operai Elaborazione dati a cura di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. 18

21 Formazione del personale a tempo indeterminato Ore di formazione Spese Incidenza Incidenza di formazione su valore su costi del (euro) della produz. (%) personale (%) Formazione personale a tempo indeterminato ,030% 0,177% Elaborazione dati a cura di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. Salute e sicurezza Malattia Infortunio Maternità Altro (ore) (ore) (ore) (ore) Assenza del personale dipendente Elaborazione dati a cura di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. Si evidenzia inoltre che le attività aziendali sono svolte dal personale all interno di un contesto di certificazione volontaria sulla qualità (UNI EN ISO 9001:2008), sull ambiente (UNI EN ISO 14001:2004), sulla responsabilità sociale (UNI EN ISO 8000:2008) e sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro (British Standard OHSAS 18001:2007). Convenzione Unica: iter approvativo Nel contesto dell attività tipica della concessione autostradale si segnala che nel corso dell esercizio, con comunicazione del 4/11/2009 da parte dell Ente Concedente ANAS S.p.A. che riferiva l avvenuta archiviazione della procedura di infrazione in seno alla Commissione Europea, si è concluso di fatto il lungo iter di approvazione della Convenzione Unica. A seguito di tale sblocco è ripresa concretamente l azione volta a dare seguito agli impegni di investimento previsti nel piano finanziario e si è dato avvio alle fasi amministrative di sviluppo dello stesso. In questo scenario si è sostanziata anche la rideterminazione del termine concessorio entro il quale dovranno svilupparsi i relativi impegni ed investimenti. Inoltre, con lo sblocco della delicata situazione d incertezza circa la conclusione dell iter procedurale della revisione del vigente piano finanziario, che ha determinato per la maggior parte dell esercizio il protrarsi di un profilo convenzionale incerto, si è risolta anche la problematica limitazione della capacità giuridico-finanziaria di realizzazione degli investimenti infrastrutturali comunque avviati e si è potuto dar corso alla ricerca di ulteriori linee di credito. Contemporaneamente si è avviata ed è in itinere la procedura di aggiornamento dello stesso piano in quanto il protrarsi del periodo di soluzione della complessa sopra descritta vicenda ha determinato la necessità di dover ridefinire la tempistica di sviluppo degli investimenti oltre che l aggiornamento di tutti i valori nel piano contenuti in base alla situazione di fatto maturata nei 2 anni trascorsi dal momento di approvazione della Convenzione Unica e dei suoi allegati (luglio 2007) al momento di inizio di efficacia. Piano Finanziario L attività della Società è prevalentemente orientata alla realizzazione delle previsioni di investimento contenute nel rapporto convenzionale e nell allegato Piano Finanziario. A fronte dell incertezza circa l esplicarsi dell efficacia del nuovo Piano Finanziario del 2007, sottoscritto e approvato tramite legge nel giugno del 2008 come sopra richiamato, la Società ha comunque dato regolarmente corso agli investimenti previsti e per valori di notevole impatto economico anche nel periodo precedente la comunicazione di avvenuta archi- 19

22 viazione della procedura di infrazione presso la Commissione Europea. Tale possibilità si è resa effettiva dal fatto che non erano ancora stati raggiunti i valori di spesa e di investimento indicati nel Piano Finanziario , parte dei quali sono stati inglobati nel Piano Finanziario a seguito di revisione dello stesso. Nel corso del 2009 sono stati realizzati investimenti in beni devolvibili per circa 211 milioni di Euro la maggior parte dei quali inerenti la realizzazione della Valdastico Sud. Per maggiori dettagli sull attività di investimento si rinvia all apposita sezione della Nota Integrativa. Da parte dell Ente Concedente, a fronte di una prima fase di rallentamento dell attività di approvazione dei decreti di riconoscimento degli importi da spendere per i singoli lotti di investimento, si è potuto notare un accelerazione nell ultima parte dell anno 2008 e soprattutto nei primi mesi del In totale per la Valdastico Sud sono stati approvati n. 24 lotti (di cui n. 8 nel 2009 e n. 1 nel 2010) per un valore complessivo di euro (di cui euro nel 2009 ed euro nel 2010). Per quanto riguarda le fonti finanziarie a supporto degli investimenti, nel corso del 2009 si sono mantenute attive due linee di credito temporaneamente aperte per dar modo di strutturare un finanziamento complessivo da avviare con la realizzazione degli investimenti previsti nel nuovo Piano Finanziario e di importo adeguato al fabbisogno stesso. Per una di queste due linee di finanziamento a fine esercizio è stata chiesta e ottenuta una proroga della scadenza per il tempo necessario alla conclusione della procedura di riunificazione delle stesse in un finanziamento con scadenza e importo aggiornato al nuovo scenario di investimenti e in grado di permettere la finanziabilità degli investimenti stessi per il periodo di definizione del finanziamento complessivo a lunga scadenza in grado di garantire uno scenario di finanziabilità dell intera previsione di piano. Project financing Per quanto attiene la partecipazione della Società ad iniziative vocate a realizzare nuove infrastrutture con la procedura del project financing, merita particolare attenzione l iniziativa denominata Superstrada Pedemontana Veneta. La Società detiene in questo progetto il 30% del capitale della Società promotrice Pedemontana Veneta S.p.A, appositamente costituita negli anni passati. Tale iniziativa è volta a promuovere la realizzazione e la gestione del collegamento tra l autostrada A4 nel comune di Montecchio Maggiore (Vi) e l autostrada A27 in comune di Spresiano (Tv). Si ricorda che la gara si è conclusa nel 2007 con l acquisizione della concessione tramite l esercizio della prelazione esercitata in sede finale di gara. Gli anni 2008 e 2009 sono stati impegnati nella difesa dei ricorsi promossi dal concorrente SIS, sia al Tar che al Consiglio di Stato. I vari ricorsi si sono conclusi in data marzo 2009 a favore del consorzio concorrente SIS. La Società ha peraltro promosso altri due ricorsi, l uno al TAR Veneto l altro al TAR Lazio, in ordine a carenza di requisiti da parte del nuovo aggiudicatario. I due ricorsi sono ancora pendenti ed in attesa di essere esaminati, presumibilmente entro il secondo quadrimestre Riorganizzazione societaria del Gruppo Nel corso del corrente anno il Consiglio di Amministrazione ha riproposto e sviluppato maggiormente il percorso di gestione e riorganizzazione industriale, operativa e societaria del Gruppo attraverso l individuazione di un veicolo societario denominato Serenissima Holding S.p.A. destinato a ricevere il conferimento delle partecipazioni societarie del Gruppo. Tale determinazione deve essere sviluppata anche a seguito della sottoscrizione con l Ente 20

23 Concedente Anas S.p.A. in data 9/7/2007 dello schema di nuova Convenzione Unica, della emanazione della nuova normativa introdotta dalla Legge 286/2006 e s.m.i. (nuova disciplina regolatoria in tema di concessioni autostradali) e, da ultimo, dalla circolare CIPE n. 39 del 15/06/2007 che ha indotto una sostanziale separazione gestionale e finanziaria tra le attività oggetto di concessione e le altre non soggette a regolamentazione convenzionale. Questo insieme normativo, particolarmente efficace nei suoi elementi sanzionatori in caso di inadempienze, rende indifferibile la revisione delle complessive strategie societarie ed imprenditoriali delineate nel corso dei primi anni 2000 prevalentemente orientate a garantire la continuità della Società indipendentemente dalla vita del rapporto convenzionale. In particolare le considerazioni strategiche sopra richiamate dovrebbero rifocalizzarsi su due direttrici di impegno: implementare il progetto riorganizzativo (anche attraverso la ridefinizione dei contenuti di oggetto sociale, di governance e di organizzazione di realtà oggi esistenti) trasferendo in seno all individuato veicolo societario che in una prima fase rimarrebbe direttamente e totalmente controllato dalla Società tutte le partecipazioni industriali (non legate alla concessione da vincoli legislativi diretti o indiretti), ivi comprese le finanze di progetto; la società Capogruppo continuerebbe a svolgere un ruolo attivo nell attività di direzione e coordinamento, seppur mediato dall holding, delle partecipazioni stesse; avviare le procedure utili alla dismissione/valorizzazione delle iniziative non devolvibili considerate non più strategiche e, in quanto tali, in grado di generare risorse finanziarie da dedicare alternativamente alla realizzazione degli investimenti previsti nel Piano Finanziario sotteso alla nuova convenzione o, in subordine, al sostegno delle iniziative imprenditoriali considerate strategiche tra le quali si annoverano le avviate finanze di progetto; avviare le azioni propedeutiche alla scissione della concessionaria dalle attività industriali definendo i passi da compiere per rendere concreto tale progetto di separazione gestionale. In tale contesto, seppur sinteticamente illustrato, è da evidenziare la tipicità rappresentata dalla società interamente controllata Serenissima Costruzioni S.p.A. che, occupandosi della realizzazione di parte degli investimenti previsti nel più volte citato Piano Finanziario di Autostrada Brescia-Padova S.p.A. in forza di affidamenti diretti ai sensi di legge, si sostanzia quale modulo organizzativo della società stessa ed è quindi destinato a permanere direttamente sotto la direzione ed il controllo della medesima. In merito alla tematica di gestione e valorizzazione delle società e delle partecipazioni costituenti il Gruppo, il Consiglio di Amministrazione per alcune di queste, considerata la necessità di dover procedere a svalutazioni resesi necessarie per adeguare i valori contabili a livelli ritenuti maggiormente espressivi delle relative attività sottostanti, sta valutando l eventuale sussistenza di possibili responsabilità. Infrastrutture e gestione autostradale È doveroso segnalare che la Società, in ottemperanza alla Legge 447/95 e successivi decreti attuativi, ha elaborato il Piano di contenimento ed abbattimento del rumore che ha interessato tutto il tracciato della rete in concessione. Tale piano è stato inviato alle due Regioni e ai 56 Comuni coinvolti nel tracciato in concessione oltre che al Ministero Ambiente e all ANAS. Il Piano prevede una serie di interventi di bonifica acustica per un importo stimato di euro 148,7 milioni, da realizzare nell arco di 15 anni. La rilevanza dell intervento è stata confermata anche da ANAS che il 15 aprile 2010 ha espresso parere favorevole sull ammissibilità dell investimento e sulle linee guida tecnico-economiche precedentemente inviate per l ottenimento dello stesso. Sul versante della sicurezza della circolazione autostradale che sul tratto di competenza della A4 gestito dalla Società presenta punte di criticità per congestione di traffico aumen- 21

24 tato dal 1992 (anno di definitiva apertura della terza corsia) ad oggi di circa l 80% con la sola flessione registrata a partire dal Novembre 2008 e proseguita fino ad oggi per la frazione del traffico pesante la Società ha sempre operato con il massimo impegno sulle base delle direttrici già delineate negli scorsi esercizi, ed in particolare: conferma delle iniziative in project financing per nuove infrastrutture autostradali e stradali (collegamento delle tangenziali lombardo-venete, tratto autostradale Cremona- Mantova-Mare Adriatico quale prolungamento della Torino-Piacenza-Cremona, Pedemontana Veneta) da ritenersi indispensabili per creare un sistema autostradale con percorsi intersecanti ed alternativi all attuale asse autostradale Milano-Venezia giunto ormai ai limiti della saturazione; mantenimento del divieto di sorpasso per i mezzi pesanti sulle tratte autostradali più sensibili; campagna di educazione sulla sicurezza stradale condotta da personale esperto e preparato della Società, direttamente nelle scuole medie superiori, laddove la testimonianza diretta del personale che opera quotidianamente in autostrada suscita molto interesse, così come il materiale didattico che viene distribuito durante le lezioni, compreso un cd rom appositamente realizzato che conduce gli studenti in viaggi virtuali in autostrada; attenzione, sperimentazione e messa in esercizio di strumenti di monitoraggio del traffico e di informazione sempre più avanzati tecnologicamente ed efficaci per il perseguimento degli scopi proposti; adesione alla Carta Europea di sicurezza stradale. Si è mantenuta, inoltre, l efficace attività di manutenzione effettuata sulle infrastrutture e quella di assistenza continuata a favore degli utenti autostradali da parte del personale della Società addetto al Centro Operativo, al servizio della Viabilità e al servizio Helpy. Si ricorda, a tale riguardo, che il servizio degli Ausiliari della Viabilità svolge attività di pattugliamento continuo e di pronto intervento mediante l impiego di otto equipaggi con due addetti ciascuno e con la disponibilità di mezzi operativi adeguatamente attrezzati; lo stesso servizio garantisce la sorveglianza sui tratti autostradali e stradali di competenza ed interventi tempestivi in caso di necessità. Il servizio di cortesia denominato Helpy, unico nel panorama autostradale, effettua servizio giornaliero di pattugliamento fra le ore 6 e le ore 22, avvalendosi di speciali mezzi attrezzati e di equipaggi appositamente e specificatamente preparati che sono in grado di fornire informazioni di tipo viabilistico, commerciale e turistico all utenza e di intervenire a supporto di esigenze anche di carattere personale degli utenti in difficoltà. Particolare importanza riveste, per la sicurezza del traffico, l attività svolta esclusivamente in autostrada dalla Polizia Stradale la quale, operando in piena sinergia con il Centro Operativo autostradale e con i servizi degli Ausiliari della Viabilità e Helpy, garantisce l efficacia degli interventi anche e soprattutto in occasione di eventi di grave perturbazione della circolazione autostradale. In merito è doveroso esprimere apprezzamento per l encomiabile attività svolta dalla Polizia Stradale e dal personale addetto ai servizi autostradali della Società. Carta dei servizi La Società, anche in ottemperanza alla Convenzione con l ANAS e come avviene dal 2000, ha predisposto per il 2009 la Carta dei Servizi Autostradali, importante strumento di regolamentazione del rapporto utente-società concessionaria, che contiene l indicazione dei servizi erogati, dei relativi standard e delle modalità in uso per la tutela dell utente. Da evidenziare come nel 2009 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l emanazione di una specifica Direttiva (n. 102 del ) e l Anas poi con una serie di incontri con l Aiscat abbiano incentrato l attenzione su questo aspetto con l obiettivo di regolamentare la 22

25 materia e armonizzare per quanto possibile l intero comparto autostradale. La Società ha predisposto la versione 2010 della Carta dei Servizi in conformità alle sopracitate direttive. Certificazioni aziendali La Società ha superato positivamente gli audit periodici per il rinnovo o il mantenimento delle certificazioni conseguite negli anni precedenti: UNI EN ISO 9001:2008 sistema qualità; UNI EN ISO 14001:2004 sistema di gestione ambientale; SA 8000:2008 responsabilità sociale. BS OHSAS 18001:2007. Le certificazioni citate si applicano a tutte le attività aziendali ed in particolare a: gestione dei servizi autostradali con assistenza al traffico, esazione dei pedaggi, assistenza commerciale e manutenzione di infrastrutture ed impianti stradali, progettazione e direzione lavori di costruzione di infrastrutture stradali. A dieci anni dall avvio del processo certificativo si può affermare che esso ha costituito una scelta strategica importante per favorire il miglioramento dell efficacia aziendale e del servizio agli utenti. Nell ambito delle politiche finalizzate al miglioramento della circolazione autostradale è stata altresì rinnovata la certificazione del Livello Qualitativo della Sicurezza Autostradale. La Società, inoltre, ha predisposto per il quarto anno consecutivo il Bilancio di Sostenibilità, in quanto strumento idoneo a rendere strutturale il dialogo ed i rapporti con tutti gli interlocutori. Nel Bilancio di Sostenibilità sono infatti rese visibili, oltre alle performance economiche, anche quelle sociali e ambientali. Il documento è stato distribuito in oltre 230 copie a Soci, Istituzioni, Enti Pubblici, Concessionarie, ecc. ed è disponibile nel sito web aziendale per la consultazione di dipendenti, utenti e qualsiasi persona interessata. Dal 2008 la Società pubblica per i dipendenti un notiziario aziendale denominato Serenissima Informa con lo scopo di favorire una maggiore conoscenza delle varie attività aziendali e far crescere il senso di appartenenza. Ad oggi sono stati pubblicati 4 numeri che hanno tra l altro informato circa le vicende societarie, i sistemi certificativi, l attività formativa, la salute e sicurezza, l attività dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la responsabilità sociale. Modello organizzativo ex D.lgs. 231/01 Il Consiglio di Amministrazione, in data , ha approvato il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/08 unitamente al Codice Etico. Come è noto il D.lgs. 231/01 ha introdotto nell ordinamento giuridico italiano la disciplina della responsabilità penale degli enti, secondo la quale le società possono essere ritenute responsabili e conseguentemente sanzionate, in relazione a taluni reati commessi nel loro interesse o vantaggio, da chi amministra, dirige o rappresenta la società stessa o da loro collaboratori. La responsabilità della Società è tuttavia esclusa se, prima della commissione di reati nei confronti della Pubblica Amministrazione, societari, ecc., sia stato adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire i reati stessi. Il controllo dell applicazione del Modello è affidato ad un Organismo di Vigilanza indipendente, nominato dal Consiglio di Amministrazione. A seguito dell entrata in vigore dell art. 9 della legge 3 agosto 2007 n. 123 e del D.lgs. 81/08, che hanno allargato l applicazione del decreto anche alla sicurezza (omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro), la Società ha esteso anche in questo ambito 23

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