Croce Rossa Italiana - Emilia Romagna
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- Adriana Guidi
- 8 anni fa
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1 Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA LA CROCE ROSSA ITALIANA II Componenti e Organizzazione
2 OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere l organizzazione della Croce Rossa Italiana e le sue Componenti
3 Croce Rossa Italiana Le Attività sono tante: E noi quanti siamo? Come ci organizziamo? Come ci comportiamo?
4 LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE 1. Il Corpo Militare 2. Le Infermiere Volontarie 3. I Volontari del Soccorso 4. Il Comitato Nazionale Femminile 5. I Pionieri 6. I Donatori di Sangue
5 LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Il Corpo Militare E costituito da personale, inquadrato militarmente, che veste la divisa dell Esercito Italiano. E nato con il compito di assicurare l attività della C.R.I. in tempo di guerra. Ha mantenuto la configurazione militare anche in tempo di pace Dipende dal Ministero della Difesa, è organizzato dai centri di mobilitazione territoriali dell Esercito Italiano
6 LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Le Infermiere Volontarie In possesso di Diploma di scuola media secondaria, seguono un corso della durata di due anni. In Italia prestano la loro opera nei campi profughi, negli ospedali, nelle zone disastrate in ambulatori di emergenza. Si occupano di persone vittime di soprusi morali e fisici. Partecipano alle missioni di pace del nostro esercito. Sono ausiliarie delle Forze Armate.
7 LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Il Comitato Nazionale Femminile Composto unicamente da personale femminile, è di solito presente nei Comitati Locali dei capoluoghi di provincia.
8 . Attività: LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Il Comitato Nazionale Femminile Servizi socio-assistenziali, ospitalità, integrazione sociale e culturale Collaborazione all organizzazione e rifornimento dei magazzini CRI Organizzazione delle distribuzione generi alimentari dell Unione Europea Promozione corsi per Fund Raising (Raccolta Fondi)
9 I Pionieri LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE A differenza delle altre componenti possono iscriversi anche ragazze e ragazzi minorenni (età da minino 8 a massimo 25 anni). La loro presenza nelle scuole facilita l opera di proselitismo e diffusione degli ideali di C.R. tra i giovani
10 I Pionieri LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE L organizzazione,la struttura, la mission e le attività peculiari dei Pionieri sono disciplinate dal Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Componente Giovanile della C.R.I ( O.C 31 del 2 febbraio 2009 ) Attività: Educazione dei giovani ai valori del Movimento della Croce Rossa. Attività verso le fasce giovani della società. La loro opera si rifà al PROGETTO ASSOCIATIVO, Carta d identità della componente il cui Motto è: Educare per partecipare, partecipare per agire, agire per Migliorare Le attività si suddividono in Aree d intervento cioè: Pace, Salute,Servizio nella Comunità, Cooperazione Internazionale. Sviluppo
11 LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE I Donatori di sangue Poco conosciuta nell Italia settentrionale, per la capillare presenza di altre associazioni (AVIS, ADAS, ecc.), è maggiormente rappresentata ed attiva nel centro-sud del nostro paese. Attività: Promuove la cultura della donazione del sangue, e della sicurezza del donatore e del ricevente Donazione sangue, volontaria, gratuita e periodica
12 LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE I Volontari del Soccorso Ultima nata, nella sua veste moderna, tra le componenti ma la più numerosa, attiva e capillarmente diffusa: gruppi con Volontari in Italia Volontari in Emilia Romagna Erede diretta della tradizione storica delle prime squadre di soccorso, organizzate dal dott. Castiglioni, Medico dello storico Comitato Milanese (1866).
13 LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE I Volontari del Soccorso Attività: Emergenza Sanitaria, Pronto Soccorso, Trasporto Infermi, anche in Protezione Civile (Promozione, Organizzazione, Svolgimento, Coordinamento) Organizzazione e Promozione Tecniche di Rianimazione Cardio- Polmonare per laici Simulazioni di tecniche di Intervento Sanitario Promozione Attività Soccorso Organizzato
14 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA Gli organi Struttura a Piramide su base Territoriale: Locale Provinciale Regionale Nazionale Contributo Locale alle scelte strategiche fino al livello Nazionale Formati tramite elezioni democratiche ad ogni livello: Elettori: Soci Attivi Eleggibili: Soci Attivi Cariche: Non cumulabili (I rappresentanti del Corpo Militare sono nominati, non eletti) Compiti: Strategia e Pianificazione Gestione Coordinamento e Controllo Promozione
15 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA Le categorie dei SOCI a) ORDINARI Adesione ai principi fondamentali di Croce Rossa e allo statuto Versamento della quota sociale annuale b) ATTIVI Appartenenza ad una Componente Volontaristica Impegno a svolgere gratuitamente, in maniera organizzata e con carattere continuativo, un attività intellettuale o materiale per la C.R.I. Versamento della quota sociale annuale I Soci ATTIVI Sono gli unici che possono governare l Associazione (elettori/eleggibili)
16 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA Le categorie dei SOCI c) BENEMERITI Cittadini, Enti, Aziende, Associazioni particolari prestazioni o elargizioni in favore della C.R.I. d) ONORARI Cittadini, Enti, Aziende, Associazioni eccezionali meriti in campo socio-sanitario o umanitario
17 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA L elettorato degli Organi Amministrativi locali Sono titolari di elettorato attivo (Elettori): i Soci Attivi da almeno un anno (*) Sono titolari di elettorato passivo (Eleggibili): i Soci Attivi da almeno un anno (*), maggiorenni (*) Si diventa Soci Attivi lo stesso giorno del superamento dell esame del Corso di accesso alla C.R.I (data d incorporazione).
18 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA La Struttura Organizzativa Comitato Centrale (Roma) Comitato Regionale (Bologna) Comitato Regionale Comitato Provinciale (Parma) Comitato Provinciale (MO.RE.PC.ecc) Comitato Locale ( ) Comitato Locale () Soci Attivi (Di tutte lecomponenti)
19 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA Le funzioni Comitato Locale / Provinciale - Regionale Nazionale (Soci Attivi) (Delegati) Presidente Rappresentanza Rapporti con l Esterno Convocazione e Presidenza Consigli e Assemblee Assemblea dei Soci Attivi / Delegati ELEGGE: Presidente Membri del Consiglio Direttivo ( Delegati Ass. Provinciali ) ( Delegati Ass. Regionale ) Approva i Bilanci Linee Generali di Sviluppo Consiglio Direttivo Predisposizione Bilanci Programmi e Piani di Attività 3 E : Efficacia, Efficienza, Economia
20 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE ASSEMBLEA LOCALE SONO I SOCI ATTIVI DI TUTTE LE COMPONENTI. PRESIDENTE ELETTO DALL ASSEMBLEA DEI SOCI ATTIVI. CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE. 6 CONSIGLIERI ELETTI DA E TRA I SOCI ATTIVI. VERTICI DELLE COMPONENTI LOCALI.
21 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA ASSEMBLEA PROVINCIALE (Delegati) COMITATO PROVINCIALE DELEGATI ELETTI DALLE ASSEMBLEE LOCALI, tra i soci attivi (1 ogni 50 soci) VERTICI DI COMPONENTE PROV.LI PRESIDENTE ELETTO DALL ASSEMBLEA DEI DELEGATI PROVINCIALI. CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE. 6 CONSIGLIERI ELETTI TRA E DA I DELEGATI PROVINCIALI. VERTICI PROV. DELLE COMPONENTI.
22 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO REGIONALE ASSEMBLEA REGIONALE (Delegati) DELEGATI ELETTI DALLE ASSEMBLEE LOCALI, tra i soci attivi (1 ogni 50 soci) VERTICI DI COMPONENTE REGIONALI. PRESIDENTE ELETTO DALL ASSEMBLEA DEI DELEGATI REGIONALI. CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE. 6 CONSIGLIERI ELETTI TRA E DA I DELEGATI REGIONALI. VERTICI REGIONALI COMPONENTI.
23 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO NAZIONALE ASSEMBLEA NAZIONALE DELEGATI ELETTI DALLE ASSEMBLEE REGIONALI (1 ogni 1000 soci) OLTRE A: PRESIDENTE NAZ. VICE PRESIDENTE NAZ. PRESIDENTI REGIONALI VERTICI DI COMPONENTE NAZIONALI. PRESIDENTE ELETTO DALL ASSEMBLEA DEI DELEGATI NAZIONALI (INTEGRATA DAI PRESIDENTI PROVINCIALI E LOCALI) CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE. 6 MEMBRI ELETTI TRA E DA I DELEGATI NAZIONALI. VERTICI NAZIONALI DI COMPONENTE.
24 ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Provinciale di Parma 4 Gruppi (che dipendono da esso) Parma (C.M IIVV C.N.F PIO - VdS) Fidenza (VdS - PIO) Berceto (VdS) Monchio d C. (VdS) 10 Comitati Locali (che hanno autonomia propria) Bedonia (VdS PIO C.N.F) Soragna (VdS - PIO) Medesano (VdS - PIO) Sorbolo (VdS - PIO) Ponte Taro (VdS - PIO) Scurano (VdS - PIO) San Secondo (VdS - PIO) Tizzano (VdS - PIO) Fontanellato (VdS - PIO) Palanzano (VdS - PIO) I
25 ORGANIZZAZIONE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Riferimenti Gerarchici e Responsabilità Presidente Nazionale Ispettore Nazionale Ispettore Regionale Ispettore Provinciale Ispettore Di Gruppo Volontario
26 ORGANIZZAZIONE COMPONENTI VOLONTARISTICHE La Struttura Organizzativa Ispettorato Nazionale Ispettorato Regionale Emilia Romagna Ispettorato Provinciale Parma Ispettorato di Gruppo () Le unità operative dei VOLONTARI sono i GRUPPI, (VVdS-PIO-C.N.F..-D.S.) I Gruppi fanno capo al Comitato territorialmente competente. I VOLONTARI appartengono ad un solo Gruppo, Operano all interno di esso e, previa autorizzazione, su tutto il territorio nazionale. Volontario
27 ORGANIZZAZIONE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Provinciale Assemblea Provinciale (2 per anno) Ispettore Provinciale Ispettori Locali Strategie e Programmi Elezione Ispettore Provinciale Ispettore Provinciale Rappresentanza Provinciale Presiede Assemblea Coordina Attività Responsabile Attività Vicario Provinciale Collaboratori Esperti
28 ORGANIZZAZIONE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Locale Assemblea Locale (3 per anno) Ispettore Locale di COMPONENTE Strategie e Programmi Elezione Ispettore Locale + 2 Vice Ispettori Ispettore Locale Rappresentanza Locale Presiede Assemblea Coordina Attività Responsabile Attività 2 Vice Ispettori (di cui 1 Vicario) Collaboratori Esperti Volontari
29 ORGANIZZAZIONE COMPONENTI VOLONTARISTICHE Ispettore di Gruppo Eletto dal Gruppo Vice Ispettore (2) Rappresenta il Gruppo e lo coordina Cura rapporti interni (alla Componente) E titolare dei provvedimenti disciplinari Entra di diritto nel consiglio locale E membro delle assemblee: Provinciale-Regionale-Nazionale Risponde per il suo Gruppo a: Presidente dell Unità ed all Ispettore Provinciale Può avvalersi di collaboratori esperti Per le attività del Gruppo Collaborano al coordinamento del gruppo Il Vicario fa le veci dell Ispettore in sua assenza Se dimissionario viene sostituito Dall ispettore (senza elezione) Partecipano con l Ispettore Eletti dal Gruppo alla programmazione da sottoporre All Assemblea
30 REGOLAMENTO COMPONENTI VOLONTARISTICHE Titolo Primo: Disposizioni Generali Incorporazione, Formazione, Elettorato, Idoneità, Doveri e Diritti, Assicurazione, Qualifica, Disciplina, Trasferimenti Titolo Secondo: Ordinamento delle Componenti Organi Nazionali, Regionali, Provinciali, Locali Commissariamento Titolo Terzo: Norme Elettorali Titolo Quarto: Attività Specialistiche delle Componenti
31 RESPONSABILITA DEL VOLONTARIO C.R.I INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO PUBBLICO SERVIZIO Attività rientrante nella sfera di interesse dello Stato, da questo regolamentata e gestita, ma svolta tramite una associazione, anche sotto forma di convenzione PUBBLICO SERVIZIO svolto dalla CRI Qualsiasi attività svolta per conto dello Stato e regolamentata da apposita convenzione IN PRATICA Il servizio di emergenza-urgenza, la protezione civile, il trasporto infermi, e qualsiasi altra attività convenzionata con gli enti locali
32 RESPONSABILITA del VOLONTARIO C.R.I INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO DOVERI Obbligo di denuncia Obbligo del segreto professionale Obbligo d intervento Obbligo di discrezionalità (Privacy)
33 RESPONSABILITA del VOLONTARIO C.R.I INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO DIRITTI Aggravante in caso di reato contro l incaricato di Pubblico Servizio
34 Regolamento Componenti Volontaristiche Coperture Assicurative Nell espletamento delle attività: Responsabilità Civile Malattie contratte in servizio Infortuni occorsi o danni subiti Altri rischi: Ritiro o sospensione patente per cause di servizio Danni arrecati a terzi Spese legali, se citato in giudizio per motivi di servizio Spese legali, per tutela in merito alle cariche rivestite relative al presente Regolamento, se citato per motivi di servizio
35 Il Modello di Volontariato della Croce Rossa Volontariato L azione di volontariato nella Croce Rossa coinvolge non solo la persona che si propone come volontaria nella Istituzione, ma anche la propria istituzione, che deve garantire che suddetta azione si sviluppi in un contesto favorevole per entrambi. Possiamo concretizzare il modello di volontariato che vogliamo nella Croce Rossa in due principi basilari: Capace Disponibile
36 Il Modello di Volontariato della Croce Rossa Capace Per svolgere in maniera adeguata la sua azione, il volontariato della Croce Rossa deve essere convenientemente formato, quindi essere ben disposto ad impegnarsi per migliorare la sua formazione.
37 Il Modello di Volontariato della Croce Rossa Disponibile S intende per disponibilità al volontariato non solo il tempo di cui si può aver bisogno per sviluppare la sua azione, ma anche la capacità di contrarre compromessi con l Istituzione: formazione, partecipazione, assunzione di nuove responsabilità e nuovi compiti. Flessibilità!
38 La nostra Azione sul campo
39 FINE
40 APPROFONDIMENTI
41 LEGGE N 266/91 legge sul volontariato 2. Attività di volontariato. 1. Ai fini della presente legge per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. 2. L'attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall'organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l'attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse. 3. La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l'organizzazione di cui fa parte.
42 LEGGE N 266/91 legge sul volontariato 3. Organizzazioni di volontariato. 1. E' considerato organizzazione di volontariato ogni organismo liberamente costituito al fine di svolgere l'attività di cui all'articolo 2, che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti. 2. Le organizzazioni di volontariato possono assumere la forma giuridica che ritengono più adeguata al perseguimento dei loro fini, salvo il limite di compatibilità con lo scopo solidaristico. 3. Negli accordi degli aderenti, nell'atto costitutivo o nello statuto, oltre a quanto disposto dal codice civile per le diverse forme giuridiche che l'organizzazione assume, devono essere espressamente previsti l'assenza di fini di lucro, la democraticità della struttura, l'elettività e la gratuità delle cariche associative nonché la gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti, i criteri di ammissione e di esclusione di questi ultimi, i loro obblighi e diritti. Devono essere altresì stabiliti l'obbligo di formazione del bilancio, dal quale devono risultare i beni, i contributi o i lasciti ricevuti, nonché le modalità di approvazione dello stesso da parte dell'assemblea degli aderenti. 4. Le organizzazioni di volontariato possono assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo esclusivamente nei limiti necessari al loro regolare funzionamento oppure occorrenti a qualificare o specializzare l'attività da esse svolta. 5. Le organizzazioni svolgono le attività di volontariato mediante strutture proprie o, nelle forme e nei modi previsti dalla legge, nell'ambito di strutture pubbliche o con queste convenzionate.
43 Obbligo di Denuncia (Art. 331 Codice Penale) l incaricato di pubblico servizio ha l obbligo giuridico di denunciare qualunque fatto o situazione che abbia le caratteristiche del reato perseguibile direttamente dal giudice, senza bisogno della denuncia della parte lesa. Esempi: Aggressioni Violenze La denuncia è obbligatoria anche quando non si sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito o vi sia incertezza sul tipo di reato e sul fatto che questo sia perseguibile d'ufficio. il comune cittadino è obbligato a denunciare solo i seguenti reati: Contraffazione monete contro la personalità dello Stato per i quali è previsto l ergastolo Detenzione, furto, smarrimento di armi o esplosivi Illeciti sportivi
44 Art. 326 Codice Penale: Obbligo del segreto professionale Per segreto si deve intendere una notizia che non è destinata ad essere pubblicata, che non deve essere divulgata perché se resa nota, sicuramente, produrrà un danno alla persona interessata o ad un suo famigliare. la persona incaricata di pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, comunque abusando delle sue qualità, rivela notizie d ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Art. 17 Regolamento Componenti Volontaristiche C.R.I. Sospensione per massimo 6 mesi. Eccezioni: condivisione per ragioni professionali con i colleghi o durante le lezioni testimonianza o descrizione dei fatti all autorità giudiziaria
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