Guida operativa. RAEE fotovoltaici - Istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati
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- Viola Bello
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1 Guida operativa RAEE fotovoltaici - Istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati GSE Gestore dei Servizi Energetici Spa Dicembre 2015
2 Le nuove regole del GSE L obiettivo della Guida è di fornire indicazioni tecniche ed analitiche sul documento pubblicato nel portale GSE il 14 dicembre 2015 «Istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati» ai sensi del D.lgs. 49/2014. L analisi si riferisce unicamente ai RAEE professionali ovvero dei RAEE fotovoltaici provenienti da impianti con potenza di picco superiore a 10 kw. Il regolamento disciplina, tra gli altri, le modalità e le procedure relative alla gestione della quota trattenuta dal GSE a garanzia della copertura dei costi di ritiro e smaltimento dei moduli fotovoltaici incentivati con il conto energia. Le disposizione di applicano agli impianti che beneficiano dei seguenti meccanismi: I Conto Energia (DM 28 luglio 2005 e DM 6 febbraio 2006); II Conto Energia (DM 19 febbraio 2007); III Conto Energia (DM 6 agosto 2010); IV Conto Energia: gli impianti entrati in esercizio fino al 30 giugno 2012 e tutti gli impianti rientranti nel Titolo IV - impianti a concentrazione (DM 5 maggio 2011); V Conto Energia: gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e impianti a concentrazione (DM 5 luglio 2012). Il GSE precisa che gli impianti incentivanti con in IV conto energia entrati in esercizio dal 1 luglio 2012 e gli impianti incentivati con il V conto energia, ad eccezione delle citate fattispecie, non sono soggetti alla trattenuta della quota in quanto, ottemperando alle disposizione dei relativi decreti di incentivazione ed al Disciplinare Tecnico ( ) per l accesso alle tariffe incentivanti, hanno già «indirettamente» aderito ad un sistema collettivo o consorzio in grado di garantire il corretto recupero e smaltimento dei moduli a fine vita. Il GSE precisa altresì che gli impianti non incentivati con le tariffe del Conto Energia sono esclusi dalla nuova regolazione. Pertanto gli impianti che beneficiano di altri meccanismi di incentivazione, come Scambio sul Posto, Prezzi Minimi Garantiti, SEU e detrazioni fiscali, non saranno soggetto al deposito. Il GSE ricorda come, ai sensi della normativa vigente, la responsabilità della gestione dei rifiuti resta in capo al detentore nell intera catena di trattamento. Sono vietati l abbandono o il deposito incontrollato. L obbligo di smaltimento previsto dalla normativa permane anche alla scadenza del periodo di incentivazione. 2 di 30 Offerta Tecnica Gara n Pag. 1
3 Gli adempimenti normativi Il detentore di RAEE fotovoltaico professionale deve conferire tale rifiuto, tramite un sistema individuale, un collettivo, di un consorzio, un soggetto abilitato alla gestione dei codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) o di un traportatore, ad un impianto di trattamento autorizzato ( ). Il finanziamento delle attività di raccolta, traporto, trattamento, recupero e smaltimento ambientalmente compatibile, è a carico del: Detentore del RAEE, per pannelli immessi nel mercato prima del 12 aprile 2014 (RAEE storici); Del produttore del AEE, per pannelli immessi nel mercato dopo il 12 aprile 2014 (RAEE nuovi). In entrambi i casi il detentore o soggetto responsabile dell impianto, procede al trasferimento del modulo dismesso ad un impianto di trattamento. Entro 6 mesi dalla consegna del rifiuto deve trasmettere al GSE: dichiarazione di avvenuta consegna del RAEE derivante dal pannello fotovoltaico incentivato in Conto Energia appositamente compilata e firmata; copia del formulario di identificazione dei rifiuti (FIR); certificato di avvenuto trattamento/recupero rilasciato dall impianto di trattamento. A seguito della verifica del corretto svolgimento delle procedure di smaltimento tramite la documentazione presentata, il GSE provvede a restituire la quota trattenuta. In caso di sostituzione il soggetto responsabile può richiedere all installatore/distributore il ritiro, in ragione di uno contro uno, del modulo sostituito. La documentazione da trasmettere al GSE in questo caso è al medesima di quella in caso di dismissione con l aggiunta di: copia dello schedario di carico e scarico rilasciato dall installatore/distributore (ove previsto dalla norma). Successivamente il soggetto responsabile deve caricare sul portale GSE i dati relativi al nuovo pannello. A valle della verifica documentale, il GSE provvede a restituire la quota trattenuta relativa al RAEE smaltito e trattiene la quota per il nuovo modulo. Le procedure saranno gestite tramite portale informatico appositamente predisposto. In ultima istanza un detentore di RAEE professionali può demandare le attività di recupero e smaltimento al GSE, che utilizzerà in tal caso il deposito trattenuto per adempiere al corretto svolgimento delle attività, con la facoltà di richiedere un eventuale quota aggiuntiva nel caso in cui il deposito non sia sufficiente alla completa gestione delle operazioni. 3 di 30 Offerta Tecnica Gara n Pag. 2
4 La quota trattenuta La quota trattenuta dal GSE è pari a 10 /pannello per RAEE professionali. Il valore della quota può essere aggiornato dal GSE su base annua a seguito di una serie di considerazioni rispetto, ad esempio, al possibile miglioramento del processo di recupero e smaltimento. Tale aspetto è tuttavia definito in modo puramente qualitativo, non viene infatti definita una modalità di aggiornamento che preveda una misurazione oggettiva e rappresentativa dei costi reali per le attività di recupero e smaltimento. In tal senso si ritiene tale approccio deficitario in termini di trasparenza. Non viene altresì definita la casistica in cui il GSE, a valle dell eventuale asseverazione di una forte diminuzione dei costi reali per il recupero e lo smaltimento dei moduli, preveda un rimborso parziale della quota già depositata in eccesso rispetto al valore aggiornato. Il GSE specifica inoltre come dal 15 anno di incentivazione, la quota può essere soggetta a rimodulazione di tipo puntuale, ovvero specifica su base impianto, in considerazione delle specifiche caratteristiche (localizzazione, tecnologia, distanza impianto di trattamento, ecc.). La quota trattenuta costituisce un deposito fruttifero, che in caso di restituzione, viene corrisposto maggiorato degli interessi maturati annualmente secondo i tassi di mercato del periodo di riferimento. Tale aspetto, sicuramente positivo in quanto permette di limitare la perdita di valore da un punto di vista finanziario, risulta tuttavia essere al momento non chiaro nella definizione del parametro di riferimento per quantificare i «tassi di mercato». Si comprende chiaramente come l applicazione del tasso Euribor ovvero del rendimento dei BTP a 10 anni posso risultare in una capitalizzazione del deposito significativamente diversa. La quota è trattenuta annualmente a valere dal primo pagamento annuo della tariffa incentivante a partire dall 11 anno e per i successivi 10. La quota annua si calcola con una formula che esprime un andamento decrescente nel caso dei RAEE professionali. A titolo esemplificativo si riporta di seguito la stima del deposito totale e delle singole quota annuali per 3 impianti fotovoltaici «tipo» di potenza pari a 999 kw con moduli di potenza pari a 240 Wp, 220 Wp e 180 Wp. Pot. modulo Deposito tot. 11 anno 12 anno 13 anno 14 anno 15 anno 16 anno 17 anno 18 anno 19 anno 20 anno 240 Wp Wp Wp Dall esempio si deduce come il deposito totale trattenuto nel corso dei 10 anni ad un impianto da 1 MW possa rientrare un range che va da fino a Tale modalità di valorizzazione del deposito risulta quindi maggiormente penalizzante per gli impianti con moduli di «vecchia generazione», caratterizzati da una bassa potenza di picco. 4 di 30 Offerta Tecnica Gara n Pag. 3
5 Impianti e considerazioni finali Da un punto di vista finanziario l impatto risulta essere non trascurabile. Si comprende come nel caso di un impianto che si trovi un una situazione finanziaria non ottimale, un tale esborso di cassa possa creare un impatto da non sottovalutare rispetto ai covenant dei contatti di finanziamento o del flow-to-equity per la distribuzione dei dividendi. Fondamentale inoltre per comprendere il reale impatto finanziario risulta la modalità di definizione del tasso di interesse applicato al deposito, che non risulta essere chiarito nel regolamento del GSE. A livello esemplificativo si riporta di seguito il possibile impatto finanziario che si potrebbe generare per i tre impianti «tipo» da 1 MW considerati in precedenza, assumendo siano entrati in esercizio ad inizio del Dalla simulazione effettuata si è stimato come l impatto finanziario sul valore attuale di un impianto fotovoltaico da 1 MW, assumendo un rendimento dell equity dell 8% ed un tasso di capitalizzazione del deposito del 3%, possa essere rilevante arrivando ad una perdita di valore fino a quasi 9.000, indicativamente circa l 1% del valore attuale dell Equity. Ovviamente assumendo un tasso di rendimento del deposito inferiore ovvero un rendimento per gli azionisti superiore, la perdita di valore tende ad incrementare. Si specifica come tali stime siano state effettuate assumendo la non deducibilità dell importo della quota, considerandola da un punto di vista fiscale come ricavo sospeso, che alimenta un credito verso il GSE. Su tale aspetto va da sé ci saranno dei chiarimenti da parte della normativa fiscale. Qualora la quota possa invece essere contabilizzata come un costo ovvero un accantonamento in un fondo, questo potrebbe risultare deducibile, portando quindi ad una diminuzione dell imposizione fiscale. L impatto finanziario risulterebbe quindi inferiore, in quanto parzialmente compensato dalla minore tassazione. In conclusione, dall analisi svolta del regolamento si riportano le seguenti considerazioni: La modalità di aggiornamento delle quota non risulta essere trasparente, non viene inoltre definita la possibilità di un rimborso parziale qualora la quota sia rivista al ribasso in futuro; Manca un incentivo per gli operatori che intendano esercire gli impianti dopo la fine del periodo di diritto alle tariffe incentivanti (e.g. revamping); Non è stato definito in modo chiaro il tasso di interesse di riferimento per la capitalizzazione del deposito fruttifero; La quota non è stata differenziata per le diverse tecnologie (silicio cristallino, film sottile, etc.); Non risultano essere state previste (per ora?) trattenute «forzose» in altri paesi Europei. 5 di 30 Offerta Tecnica Gara n Pag. 4 Pot. modulo Deposito tot. Deposito + Delta Valore 240 Wp Wp Wp
6 Per maggiori informazioni ed approfondimenti rivolgersi a: Giuseppe Mastropieri, Managing Partner Lorenzo Nardon, Senior Analyst REA Srl - Reliable Energy Advisors Head office via Milazzo, 17 Bologna Italy Branch office S.P. 231 Km Modugno (BA) Italy
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