EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD16U

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1 ALLEGATO 7 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD16U

2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all interno del settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l evoluzione dello studio di settore SD16U Confezione su misura di vestiario. Oggetto dello studio è l attività economica rispondente al codice ATECOFIN 2004: Confezione su misura di vestiario. La finalità perseguita è di determinare un ricavo potenziale tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un impresa. A tale scopo, nell ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell espletamento dell attività. L evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli Studi di Settore per il periodo d imposta I contribuenti interessati sono risultati pari a Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 394 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati: ricavi dichiarati maggiori di euro; quadro B (unità locali destinate all esercizio dell attività) non compilato; quadro C (modalità di svolgimento dell attività) non compilato; quadro D (elementi specifici dell attività) non compilato; quadro F (elementi contabili) non compilato; presenza di attività secondarie con un incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attività quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti; errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia clientela (quadro C); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attività (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative alla lavorazione (quadro D); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è risultato pari a IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: 2

3 una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali 1 ; un procedimento di Cluster Analysis 2. L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto più complessa e meno precisa risulta l operazione di clustering. Per limitare l impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti è stata effettuata a partire dai risultati dell analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il modello ad eccezione dei dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, alle diverse modalità di espletamento dell attività (tipologia di attività, specializzazione e lavorazione), ecc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare dieci gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I principali aspetti strutturali delle imprese considerate nell analisi sono: - dimensione della struttura; - specializzazione produttiva; - tipologia di lavorazione. Il fattore dimensionale ha permesso di differenziare le imprese con struttura organizzativa e produttiva di più grandi dimensioni (cluster 5 e 9) da quelle di dimensioni più contenute. L analisi ha permesso di identificare le seguenti specializzazioni produttive: - maglieria (cluster 1); - sartoria femminile (cluster 2); 1 L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2 La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai fattori dell analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. 3

4 - abiti da sposa (cluster 3 e 5); - sartoria maschile (cluster 7); - camiceria (cluster 8); - divise (cluster 10). La tipologia di lavorazione ha consentito di evidenziare un gruppo di imprese che svolge l attività di rimessa a misura e riparazione (cluster 4). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall analisi, salvo segnalazione contraria, l indicazione di valori numerici riguarda valori medi. CLUSTER 1 LABORATORI DI PRODUZIONE E RIPARAZIONE DI MAGLIERIA NUMEROSITÀ: 187 Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (91% dei soggetti) con una struttura composta da 2 addetti; le superfici destinate esclusivamente all'attività sono costituite da 44 mq di produzione. L attività prevalente è rappresentata da sartoria femminile (68% dei ricavi) e sartoria maschile (24%) con specializzazione nella maglieria (87% dei capi prodotti). La tipologia di clientela è costituita soprattutto da privati (43% dei ricavi) e società associazioni o enti (37%). I soggetti appartenenti al cluster effettuano sia la lavorazione a ciclo completo (38% dei ricavi), sia quella a ciclo parziale (38%) che la rimessa a misura e riparazione (23%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 2 macchine per cucire normali o a più aghi ed 1 macchina taglia e cuci. CLUSTER 2 LABORATORI SPECIALIZZATI NELLA SARTORIA FEMMINILE NUMEROSITÀ: 750 Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (93% dei soggetti) nelle quali generalmente il titolare non si avvale di personale dipendente. Le superfici destinate esclusivamente all'attività sono costituite da 30 mq di produzione; nel 21% dei casi si ricorre all uso promiscuo dell'abitazione. La tipologia di attività prevalente è la sartoria femminile (92% dei ricavi) con specializzazione in capispalla (37% dei capi prodotti), abiti da cerimonia (34%), camiceria (14%) ed abiti da sposa (10%). La clientela è rappresentata quasi esclusivamente da privati (92% dei ricavi). I soggetti del cluster effettuano la lavorazione a ciclo completo (84% dei ricavi) con una dotazione di beni strumentali formata da 2 macchine per cucire normali o a più aghi, 1 macchina taglia e cuci ed 1 macchina per stiratura. CLUSTER 3 SARTORIE SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ABITI DA SPOSA NUMEROSITÀ: 334 Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (82% dei soggetti) con una struttura composta da 2 addetti di cui 1 dipendente. Le superfici destinate esclusivamente all'attività sono costituite da 39 mq di produzione e 25 mq di esposizione; nel 36% dei casi sono presenti locali di vendita. La sartoria femminile è l attività principale (93% dei ricavi) con specializzazione nella produzione di abiti da sposa (77% dei capi prodotti) e di abiti da cerimonia (14%). La tipologia di clientela è rappresentata quasi esclusivamente da privati (95% dei ricavi). 4

5 I soggetti del cluster effettuano principalmente la lavorazione a ciclo completo (77% dei ricavi) con una dotazione di beni strumentali costituita da 2 macchine per cucire normali o a più aghi, 1 macchina taglia e cuci e 1 macchina per stiratura. CLUSTER 4 LABORATORI DI RIPARAZIONE NUMEROSITÀ: 569 Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (96% dei soggetti) costituite quasi esclusivamente dal titolare che opera su 25 mq di laboratorio. L attività prevalente è la rimessa a misura e riparazione (87% dei ricavi) di capi di sartoria femminile (60%) e maschile (36%) ed in particolare di capispalla, abiti da cerimonia, camiceria e pigiameria. La tipologia di clientela è rappresentata prevalentemente da privati (88% dei ricavi). La dotazione di beni strumentali è formata da 1 macchina per cucire normale o a più aghi, 1 macchina taglia e cuci e 1 macchina per stiratura. CLUSTER 5 SARTORIE DI PIÙ GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI ABITI NUMEROSITÀ: 41 DA SPOSA E DA CERIMONIA Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (51% dei soggetti) e società di persone (37%) con una struttura composta da 5 addetti di cui 3 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici ed 1 specializzato. Le superfici destinate esclusivamente all'attività sono costituite da 113 mq di produzione, 79 mq di esposizione, 77 mq di deposito e 59 mq di vendita. La tipologia di attività è rappresentata in larga misura da sartoria femminile (83% dei ricavi) con specializzazione negli abiti da sposa (56% dei capi prodotti), capispalla (22%) e abiti da cerimonia (12%). La clientela è formata in prevalenza da privati (78% dei ricavi). I soggetti del cluster effettuano la lavorazione a ciclo completo (64% dei ricavi), quella a ciclo parziale (19%) e la rimessa a misura e riparazione (17%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 4 macchine per cucire normali o a più aghi, 2 macchine per stiratura, 1 macchina taglia e cuci e 1 macchina accessoria per rifinitura. Le imprese del cluster partecipano 11 giorni l anno a fiere e mostre e 3 giorni a sfilate. CLUSTER 6 PICCOLE SARTORIE CHE EFFETTUANO RIPARAZIONI E CONFEZIONE PER SOCIETÀ, NUMEROSITÀ: 320 ASSOCIAZIONI O ENTI Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (92% dei soggetti) costituite quasi esclusivamente dal titolare che opera su una superficie di 36 mq di laboratorio; nel 22% dei casi si ricorre all uso promiscuo dell'abitazione. L attività rientra nell ambito della sartoria femminile (72% dei ricavi) ed in misura minore in quello della sartoria maschile (24%) con una specializzazione ripartita tra capispalla (47% dei capi prodotti) e camiceria (28%). La clientela è rappresentata prevalentemente da società, associazioni o enti (81% dei ricavi). I soggetti del cluster effettuano sia la rimessa a misura e riparazione (41% dei ricavi), sia la lavorazione a ciclo parziale (36%) che la lavorazione a ciclo completo (24%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 2 macchine per cucire normali o a più aghi, 1 macchina taglia e cuci e 1 macchina per stiratura. 5

6 CLUSTER 7 LABORATORI SPECIALIZZATI NELLA SARTORIA MASCHILE NUMEROSITÀ: 588 Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (92% dei soggetti) costituite quasi esclusivamente dal titolare che opera su una superficie di 30 mq di laboratorio. L attività prevalente è la sartoria maschile (92% dei ricavi) con specializzazione in capispalla (77% dei capi prodotti). La clientela è rappresentata quasi esclusivamente da privati (92% dei ricavi). I soggetti del cluster effettuano soprattutto la lavorazione a ciclo completo (86% dei ricavi) e marginalmente la rimessa a misura e riparazione (10%) con una dotazione di beni strumentali formata da 2 macchine per cucire normali o a più aghi ed 1 macchina per stiratura. CLUSTER 8 CAMICERIE NUMEROSITÀ: 213 Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (87% dei soggetti) con una struttura composta da 2 addetti. Le superfici destinate esclusivamente all'attività sono di 33 mq di produzione; nel 27% dei casi sono presenti locali di vendita. Le principali tipologie di attività sono la sartoria maschile (63% dei ricavi) e la sartoria femminile (33%) con una specializzazione nel comparto della camiceria (90% dei capi prodotti). La clientela è rappresentata in prevalenza da privati (83% dei ricavi). I soggetti del cluster effettuano soprattutto la lavorazione a ciclo completo (77% dei ricavi) con una dotazione di beni strumentali formata da 2 macchine per cucire normali o a più aghi, 1 macchina taglia e cuci, 1 macchina per stiratura e 1 macchina accessoria per rifinitura. CLUSTER 9 SARTORIE DI PIÙ GRANDI DIMENSIONI CHE REALIZZANO CAPI PER SOCIETÀ, NUMEROSITÀ: 120 ASSOCIAZIONI O ENTI Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (66% dei soggetti) e società di persone (22%) con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici, 1 operaio specializzato ed 1 dipendente a tempo parziale. Le superfici destinate esclusivamente all'attività sono di 146 mq di produzione e 27 mq di deposito. L attività prevalente è la sartoria femminile (64% dei ricavi) e secondariamente quella maschile (30%) con una specializzazione nei comparti della camiceria (38% dei capi prodotti), capispalla (37%) e maglieria (11%). La tipologia di clientela è rappresentata essenzialmente da società, associazioni o enti (76% dei ricavi). I soggetti del cluster effettuano sia la lavorazione a ciclo parziale (48% dei ricavi) che quella a ciclo completo (47%) con una dotazione di beni strumentali costituita da 10 macchine per cucire normali o a più aghi, 3 macchine taglia e cuci, 3 macchine accessorie per rifinitura e 2 macchine per stiratura. 6

7 CLUSTER 10 SARTORIE SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE E RIPARAZIONE DI DIVISE NUMEROSITÀ: 176 Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (89% dei soggetti) costituite quasi esclusivamente dal titolare che opera su una superficie di 32 mq di laboratorio; nel 19% dei casi si ricorre all uso promiscuo dell'abitazione. La tipologia di attività è rappresentata dalla sartoria maschile (79% dei ricavi) con una specializzazione nel comparto delle divise e uniformi (61% dei capi prodotti) e capispalla (31%). La clientela è composta da società, associazioni o enti (69% dei ricavi) e privati (20%). I soggetti del cluster effettuano sia la lavorazione a ciclo completo (46% dei ricavi), sia la rimessa a misura e riparazione (31%) che la lavorazione a ciclo parziale (23%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 2 macchine per cucire normali o a più aghi ed 1 macchina per stiratura. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla 3. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si è proceduto ad effettuare un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di normalità economica nell esercizio dell attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. In particolare sono state escluse le imprese che presentano: (costo del venduto 4 + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell attività in esame: valore aggiunto per addetto = (ricavi costo del venduto costo per la produzione di servizi spese per acquisti di servizi) /(numero addetti ); 3 La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significatività statistica. 4 Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci rimanenze finali 5 Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all anno in base alle giornate retribuite. Le frequenze relative ai non dipendenti sono state normalizzate all anno in base alla percentuale di lavoro prestato (ad eccezione dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa e degli Amministratori non soci ). 7

8 indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino 6 /ricavi) 365; margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività dell impresa) /ricavi] 100. Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 2 al 20 ventile, per i cluster 1, 3, 5, 8 e 9; dal 2 al 19 ventile, per i cluster 2, 4, 6, 7 e 10. Per l indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 1 al 19 ventile, per il cluster 3; fino al 19 ventile per i cluster 1, 2, 4, 7 e 8;. non sono stati effettuati tagli per i cluster 5, 6, 9 e 10. Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 1 al 20 ventile, per tutti i cluster. Così definito il campione di imprese di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità). Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della funzione di ricavo si è tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività. numero addetti = (persone fisiche) numero addetti = (società) 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale + numero familiari diversi che prestano attività nell impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi. numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero familiari diversi che prestano attività nell impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi + numero soci con occupazione prevalente nell impresa + numero soci diversi + numero amministratori non soci 6 Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2 8

9 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla territorialità generale a livello comunale 7 che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: grado di benessere; livello di qualificazione professionale; struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con la variabile logaritmo in base 10 del valore dei beni strumentali. Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile logaritmo in base 10 del valore dei beni strumentali. Nell allegato 7.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: l Analisi Discriminante 8 ; la stima del ricavo di riferimento. Nell allegato 7.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell Analisi Discriminante. Non si è proceduto nel modo standard di operare dell Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilità; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilità si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo è dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell impresa, ponderata con le relative probabilità di appartenenza. Anche l intervallo di confidenza è ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilità di appartenenza. 7 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale. 8 L Analisi Discriminante è una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attività, attraverso la definizione di una probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. 9

10 ALLEGATO 7.A COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER4 CLUSTER5 Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi 1,1890 1,2610 1,2110 1,0566 1,0726 Spese per acquisti di servizi 1,4503 1,7471 1,5767 2,9600 1,6591 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività d impresa Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa, Associati in partecipazione diversi, Soci con occupazione prevalente nell impresa, Soci diversi (numero normalizzato) Collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale e Familiari diversi che prestano attività nell impresa (numero normalizzato) TD16U 1,0509 1,2285 1,3509 0,9062 1, , , , , , , , , , ,4872 Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi per valori uguali o inferiori a , Valore dei beni strumentali elevato 0, Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali 2.797, , , , ,3847 CORRETTIVO TERRITORIALE da applicare al Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali: Gruppo 3 della territorialità generale Aree ad elevata urbanizzazione con notevole grado di benessere, istruzione superiore e caratterizzate da sistemi locali con servizi terziari evoluti CORRETTIVO TERRITORIALE da applicare al Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali: Gruppo 2 della territorialità generale Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali, Gruppo 5 della territorialità generale Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata - Le variabili contabili vanno espresse in euro , ,

11 COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO VARIABILI CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 CLUSTER 9 CLUSTER 10 Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi 1,0666 1,1763 1,1896 1,0641 1,1710 Spese per acquisti di servizi 1,0840 2,2873 2,4543 2,8287 2,4983 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività d impresa Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa, Associati in partecipazione diversi, Soci con occupazione prevalente nell impresa, Soci diversi (numero normalizzato) Collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale e Familiari diversi che prestano attività nell impresa (numero normalizzato) TD16U 1,2741 1,2416 0,9995 1,0912 1, , , , , , Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi per valori uguali o inferiori a ,9468 0, Valore dei beni strumentali elevato 0, , Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali 3.021, , , ,5265 CORRETTIVO TERRITORIALE da applicare al Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali: Gruppo 3 della territorialità generale Aree ad elevata urbanizzazione con notevole grado di benessere, istruzione superiore e caratterizzate da sistemi locali con servizi terziari evoluti CORRETTIVO TERRITORIALE da applicare al Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali: Gruppo 2 della territorialità generale Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali, Gruppo 5 della territorialità generale Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata - Le variabili contabili vanno espresse in euro ,

12 ALLEGATO 7.B VARIABILI DELL ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Numero giornate retribuite: Dirigenti Numero giornate retribuite: Quadri Numero giornate retribuite: Impiegati Numero giornate retribuite: Operai generici Numero giornate retribuite: Operai specializzati Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo parziale Numero giornate retribuite: Apprendisti Numero giornate retribuite: Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine Numero giornate retribuite: Lavoranti a domicilio QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Mq dei locali destinati alla produzione Mq dei locali destinati a deposito Mq dei locali destinati ad esposizione Mq dei locali destinati alla vendita (contigui alla produzione) QUADRO C DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Tipologia clientela: Privati Tipologia clientela: Società, associazioni o enti QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Tipologia di attività: Sartoria maschile Tipologia di attività: Sartoria femminile Specializzazione: Capospalla Specializzazione: Camiceria e pigiameria Specializzazione: Maglieria Specializzazione: Divise e uniformi Specializzazione: Costumi teatrali Specializzazione: Abiti da sposa Specializzazione: Abiti da cerimonia Lavorazione: Ciclo completo Lavorazione: Rimessa a misura e riparazioni QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Beni strumentali: Macchine per cucire normali o a più aghi Beni strumentali: Macchine taglia e cuci Beni strumentali: Macchine per stiratura Beni strumentali: Macchine accessorie per rifinitura 12

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