STUDIO DI SETTORE SG81U

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STUDIO DI SETTORE SG81U"

Transcript

1 ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG81U

2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attività economiche: Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione, con manovratore; Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile. La finalità perseguita è di determinare un ricavo potenziale tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un impresa. A tale scopo, nell ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell espletamento dell attività. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si è progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto è SG81). Il numero dei questionari inviati è stato pari a I questionari restituiti sono stati 1.017, pari al 57,8% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attività: Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione, con manovratore Numero questionari inviati Numero questionari restituiti % sul totale questionari inviati ,9% Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile ,4% TOTALE ,8% Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 331 questionari, pari al 32,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: ricavi dichiarati maggiori di euro (10 miliardi di lire); quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; presenza di attività secondarie con un incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; errata compilazione delle percentuali relative ai servizi offerti (quadro F del questionario); errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione dei ricavi secondo la durata del contratto (quadro F del questionario); errata compilazione delle percentuali relative alle aree di attività prevalenti (quadro F del questionario); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi è risultato pari a

3 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali 1 ; un procedimento di Cluster Analysis 2. L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto più complessa e meno precisa risulta l operazione di clustering. Per limitare l impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti è stata effettuata a partire dai risultati dell analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse aree di attività svolte, alle tipologie di beni strumentali posseduti, ecc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Il settore in oggetto è in fase di sviluppo, ciò è dovuto principalmente ad un cambiamento culturale delle imprese di costruzioni nei confronti del noleggio, in quanto è sempre più diffusa la consapevolezza che noleggiare non conviene solo in caso di basso utilizzo delle macchine, ma anche per potere rendere più agile e flessibile la propria attività. L analisi - svolta per il settore noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore, e noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile - ha evidenziato la presenza di specializzazioni quali noleggio di macchine per movimento terra, noleggio di macchine per sollevamento e trasporto, noleggio di ponteggi e strutture provvisorie. 1 L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2 La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai fattori dell analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. 3

4 I fattori che caratterizzano principalmente le realtà oggetto di analisi sono: l area di attività prevalente; la dimensione della struttura; la tipologia dei beni strumentali. L area di attività prevalente ha permesso sia di rilevare delle specializzazioni quali noleggio di macchine per movimento terra (incluse le lavorazioni stradali) (cluster 2, 5), per sollevamento e trasporto (cluster 3), di ponteggi e strutture provvisorie (cluster 4), sia di fotografare un insieme di imprese caratterizzate dalla compresenza di diverse tipologie di noleggio (cluster 1). Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere le aziende con una struttura organizzativa e produttiva di dimensioni contenute da quelle più articolate (cluster 5). La tipologia dei beni strumentali ha permesso di distinguere tra le aziende specializzate (cluster 2, 3, 4, 5) e le despecializzate (cluster 1). Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). CLUSTER 1 - IMPRESE DESPECIALIZZATE DI PICCOLE DIMENSIONI NUMEROSITÀ: 115 Le aziende appartenenti al cluster sono caratterizzate dalla despecializzazione delle attività svolte; è infatti presente il noleggio di macchine per: movimento terra (15% dei ricavi in media), sollevamento e trasporto (11%), demolizione (4%), produzione, lavorazione e trasporto di calcestruzzo e malta (16%), altre aree di attività. La piccola dimensione è evidenziata dalla struttura limitata; le superfici destinate allo svolgimento dell'attività sono rappresentate da locali destinati ad officina (12 mq), a magazzino (38 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (76 mq). Si tratta per il 64% dei casi di ditte individuali e per il restante 36% di società ed impiegano in media 2 addetti di cui un dipendente. Il 60% dei ricavi deriva dal noleggio delle macchine con manovratore. La tipologia di clientela prevalente è costituita da imprese di costruzione (pari al 43% dei ricavi), imprese operanti in altri settori (16%) ed imprese di movimento terra (10%). La dotazione dei beni strumentali, coerentemente con l assenza di specifiche specializzazioni, è eterogenea ed esigua. CLUSTER 2 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI PICCOLE DIMENSIONI DI MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORAZIONI STRADALI NUMEROSITÀ: 269 L attività prevalente delle imprese del cluster è rappresentata, per il 94% dei ricavi, dal noleggio di macchine per movimento terra e lavorazioni stradali; il 74% dei ricavi deriva dal noleggio con manovratore. Le aziende presenti nel cluster sono caratterizzate, inoltre, dalle ridotte dimensioni; le superfici riservate allo svolgimento dell'attività sono rappresentate da locali destinati a magazzino (10 mq), ad officina (8 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (73 mq). Le aziende appartenenti al cluster sono per l 87% ditte individuali e nella maggior parte dei casi non dispongono di personale dipendente. La tipologia di clientela è costituita prevalentemente da imprese di costruzione (36% dei ricavi) e imprese di movimento terra (27%). La dotazione strumentale è esigua e costituita da circa 2 macchine per movimento terra e lavorazioni stradali (tra cui escavatori, miniescavatori, pale caricatrici, minipale, ecc.) e da un automezzo per il trasporto. CLUSTER 3 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MACCHINE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO NUMEROSITÀ: 93 Il 91% dei ricavi delle imprese appartenenti al cluster proviene dal noleggio di macchine per il sollevamento e trasporto; il 68% dei ricavi deriva, inoltre, dal noleggio con manovratore. 4

5 Le aziende appartenenti al cluster sono nel 58% dei casi società (il 27% di persone e il 31% di capitali) e nel restante 42% ditte individuali, con una struttura composta in media da 3 addetti, di cui 2 dipendenti. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attività comprendono locali destinati ad uffici (15 mq), a magazzino (76 mq), ad officina (11 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (334 mq). La tipologia di clientela è rappresentata prevalentemente da imprese di costruzioni (48% dei ricavi) e imprese operanti in altri settori (21%). La dotazione strumentale è prevalentemente costituita da: 2 autogru, 1 gru edile a torre, 1 gru edile automontante, 2 piattaforme semoventi e 2 automezzi per il trasporto. CLUSTER 4 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI PONTEGGI E STRUTTURE PROVVISORIE NUMEROSITÀ: 49 Questo cluster si contraddistingue principalmente per la specializzazione nel noleggio di ponteggi e strutture provvisorie (86% dei ricavi). Si tratta di società (il 29% di persone e il 42% di capitali) e di ditte individuali (29%), con una struttura composta da un totale di 3 addetti, di cui 2 dipendenti. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attività sono articolate in locali destinati ad uffici (24 mq), a magazzino (202 mq), ad officina (14 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (532 mq). La tipologia di clientela è costituita per la maggior parte da imprese di costruzione (71% dei ricavi). La dotazione strumentale è prevalentemente costituita da ponteggi tradizionali/fissi (in media mq di superficie coperta), ed, in alcuni casi (16% dei soggetti appartenenti al cluster), da ponteggi autosollevanti/mobili; si evidenzia, inoltre, la presenza di 2 automezzi per il trasporto. CLUSTER 5 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI DI MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORAZIONI STRADALI NUMEROSITÀ: 151 Questo cluster si contraddistingue principalmente per la specializzazione nel noleggio di macchine per movimento terra e lavorazioni stradali (73% dei ricavi) e per la dimensione della struttura; il 69% dei ricavi deriva, inoltre, dal noleggio con manovratore. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attività sono articolate in locali destinati ad uffici di 21 mq, a magazzini di 146 mq, ad officine di 12 mq e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio di 464 mq. Le aziende appartenenti al cluster sono sia ditte individuali (50%) che società (il 35% di persone e il 15% di capitali) con una struttura composta da un totale di 4 addetti, di cui 2 dipendenti. La tipologia di clientela è rappresentata prevalentemente da imprese di costruzione (44% dei ricavi) ed imprese di movimento terra (19%). La dotazione strumentale è consistente ed è costituita prevalentemente da: 2 escavatori, 3 martelli demolitori, 2 miniescavatori, 1 minipala, 1 pala caricatrice ed altre macchine per il movimento terra e le lavorazioni stradali; inoltre sono presenti 3-4 automezzi per il trasporto. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla 3. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). 3 La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significatività statistica. 5

6 E opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si è proceduto ad effettuare un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di normalità economica nell esercizio dell attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. In particolare sono state escluse le imprese che presentano: (costo del venduto 4 + costo per la produzione di servizi) negativo; costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame: valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisto di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti ) resa del capitale = ricavi/valore dei beni strumentali. Per ogni gruppo omogeneo è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 1 al 19 ventile, per i cluster 3, e 4; dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 2 e 5. Per la resa del capitale sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 1 al 19 ventile, per il cluster 4; dal 2 al 18 ventile, per i cluster 1, 2, 3, e 5. Così definito il campione di imprese di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità). Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della funzione di ricavo si è tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla territorialità generale a livello provinciale 6, che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: grado di benessere; 4 Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime rimanenze finali 5 Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all anno in base alle giornate retribuite. numero addetti = (ditte individuali) numero addetti = (società) 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero soci con occupazione prevalente nell impresa + numero amministratori non soci 6 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale. 6

7 livello di qualificazione professionale; struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con la variabile Radice quadrata del valore dei beni strumentali. Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile Radice quadrata del valore dei beni strumentali. Nell allegato 6.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: l Analisi Discriminante 7 ; la stima del ricavo di riferimento. Nell allegato 6.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell Analisi Discriminante. Non si è proceduto nel modo standard di operare dell Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilità; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilità si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo è dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell impresa, ponderata con le relative probabilità di appartenenza. Anche l intervallo di confidenza è ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilità di appartenenza. 7 L Analisi Discriminante è una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attività, attraverso la definizione di una probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. 7

8 ALLEGATO 6.A COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG81U VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1111 1,0907 1,1140 1,2361 1,0913 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,0877 1,4105 1,3000 1,0698 1,2190 Valore dei beni strumentali 0,1760-0,1046 0,2960 0,1382 Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 90, , , ,8277 Spese per acquisti di servizi 0,8687 1,3971 1,4898 1,2361 0,6869 Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) , , , , ,2366 Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) , , , , ,2366 CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 2 della territorialità generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialità generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata - -51, , , , Le variabili contabili vanno espresse in euro. 8

9 ALLEGATO 6.B VARIABILI DELL ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A: Numero delle giornate retribuite per i dirigenti Numero delle giornate retribuite per i quadri Numero delle giornate retribuite per gli impiegati Numero delle giornate retribuite per gli operai generici Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell'impresa Numero dei collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa Numero di amministratori non soci QUADRO B: Mq dei locali destinati ad officina ed assistenza tecnica QUADRO F: Aree di attività prevalenti: Macchine per movimento terra (comprese le lavorazioni stradali) Aree di attività prevalenti: Macchine per sollevamento e trasporto Aree di attività prevalenti: Ponteggi e strutture provvisorie (casseforme, transenne e tribune ) QUADRO G: Costi specifici: Costi per pneumatici Costi specifici: Costi per assicurazione RC Altri dati: Personale specializzato per il trasporto ed il montaggio - numero giornate retribuite QUADRO I: Beni strumentali: Ascensori / montacarichi - Numero Beni strumentali: Autobetoniere - Numero Beni strumentali: Autogru - Numero Beni strumentali: Betoniere - Numero Beni strumentali: Bitumatrici - Numero Beni strumentali: Carotatrici - Numero Beni strumentali: Carrelli elevatori (tradizionali, fuoristrada, telescopici) - Numero Beni strumentali: Dumpers - Numero Beni strumentali: Escavatori - Numero Beni strumentali: Gru edili a torre - Numero Beni strumentali: Gru edili automontanti - Numero Beni strumentali: Gruppi elettrogeni - Numero Beni strumentali: Idropulitrici - Numero Beni strumentali: Centrali di betonaggio - Numero Beni strumentali: Intonacatrici - Numero 9

10 Beni strumentali: Levigatrici - Numero Beni strumentali: Macchine taglia asfalto - Numero Beni strumentali: Martelli demolitori (idraulici, elettrici) - Numero Beni strumentali: Martinetti idraulici - Numero Beni strumentali: Miniescavatori - Numero Beni strumentali: Minipale - Numero Beni strumentali: Miscelatrici - Numero Beni strumentali: Motocompressori - Numero Beni strumentali: Motosaldatrici - Numero Beni strumentali: Nastri trasportatori - Numero Beni strumentali: Pale caricatrici - Numero Beni strumentali: Perforatrici - Numero Beni strumentali: Piastre vibranti - Numero Beni strumentali: Piattaforme semoventi e autocarrate - Numero Beni strumentali: Piegatrici - Numero Beni strumentali: Pompe per calcestruzzo - Numero Beni strumentali: Pompe per drenaggio - Numero Beni strumentali: Ponteggi tradizionali/fissi (mq. di superficie coperta) Beni strumentali: Ponteggi autosollevanti/mobili (altezza massima raggiungibile in mt.) Beni strumentali: Rulli stradali - Numero Beni strumentali: Sabbiatrici Numero Beni strumentali: Spazzatrici Numero Beni strumentali: Trivelle - Numero Beni strumentali: Altre attrezzature da cantiere - Numero Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a t 3,5 - Numero Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t 3,5 e fino a t 12 - Numero Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t 12 - Numero 10

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG46U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG46U ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG46U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG81U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG81U ALLEGATO 17 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG81U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM06B

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM06B ALLEGATO 7 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM06B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

UNICO Modello VG81U. ntrate. genzia. Studio di settore (4) Imprese. QUADRO A Personale addetto all attività

UNICO Modello VG81U. ntrate. genzia. Studio di settore (4) Imprese. QUADRO A Personale addetto all attività 43.99.02 - Noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione o la demolizione 77.32.00 - Noleggio di macchine e attrezzature per lavori edili e di genio civile 77.39.91 - Noleggio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD37U

STUDIO DI SETTORE SD37U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SD37U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SK26U

STUDIO DI SETTORE SK26U ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SK26U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM36U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM36U ALLEGATO 10 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM36U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD16U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD16U ALLEGATO 7 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD16U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

ALLEGATO 3. Nota Tecnica e Metodologica SD24A

ALLEGATO 3. Nota Tecnica e Metodologica SD24A ALLEGATO 3 Nota Tecnica e Metodologica SD24A 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM46U

STUDIO DI SETTORE SM46U ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM46U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG55U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG55U ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG55U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG89U

STUDIO DI SETTORE SG89U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG89U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG55U

STUDIO DI SETTORE SG55U ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG55U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM86U

STUDIO DI SETTORE SM86U ALLEGATO 9 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM86U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD48U

STUDIO DI SETTORE SD48U ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SD48U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM30U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM30U ALLEGATO 9 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM30U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG52U

STUDIO DI SETTORE SG52U ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG52U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG61G

STUDIO DI SETTORE TG61G ALLEGATO 13 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG61G NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

UNICO Modello UG81U. ntrate. genzia. Studio di settore (4) Imprese. QUADRO A Personale addetto all attività

UNICO Modello UG81U. ntrate. genzia. Studio di settore (4) Imprese. QUADRO A Personale addetto all attività 0 Modello UG8U 4.99.0 - Noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione o la demolizione 77..00 - Noleggio di macchine e attrezzature per lavori edili e di genio civile 77.9.9 -

Dettagli

,00 3 Altre attività soggette a studi. giornate retribuite Personale

,00 3 Altre attività soggette a studi. giornate retribuite Personale 03 Modello VG8U QUADRO B Unità locale destinata all esercizio dell attività B00 B0 B0 B03 B04 B05 B06 43.99.0 - Noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione o la demolizione 77.3.00

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG70U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG70U ALLEGATO 9 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG70U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM48U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM48U ALLEGATO 16 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM48U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG41U

STUDIO DI SETTORE SG41U ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG41U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM24U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM24U ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM24U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TM03B

STUDIO DI SETTORE TM03B ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM03B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD15U

STUDIO DI SETTORE SD15U ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SD15U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD45U

STUDIO DI SETTORE SD45U ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SD45U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG60U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG60U ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG60U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG54U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG54U ALLEGATO 9 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG54U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD11U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD11U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD11U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG53U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG53U ALLEGATO 8 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG53U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TM40B

STUDIO DI SETTORE TM40B ALLEGATO 10 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM40B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG73B

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG73B ALLEGATO 12 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG73B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD23U

STUDIO DI SETTORE SD23U ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SD23U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM35U

STUDIO DI SETTORE SM35U ALLEGATO 17 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM35U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UG81U

STUDIO DI SETTORE UG81U ALLEGATO 18 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE UG81U NOLEGGIO DI MACCHINARI PER LA COSTRUZIONE, LA DEMOLIZIONE 792 CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L'obiettivo dell'applicazione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM45U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM45U ALLEGATO 14 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM45U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG61E

STUDIO DI SETTORE TG61E ALLEGATO 11 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG61E NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM81U

STUDIO DI SETTORE SM81U ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM81U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

ALLEGATO 3. Nota Tecnica e Metodologica SM21D

ALLEGATO 3. Nota Tecnica e Metodologica SM21D ALLEGATO 3 Nota Tecnica e Metodologica SM21D 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM25B

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM25B ALLEGATO 8 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM25B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

ALLEGATO 17. Nota Tecnica e Metodologica SG61C

ALLEGATO 17. Nota Tecnica e Metodologica SG61C ALLEGATO 17 Nota Tecnica e Metodologica SG61C 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG38U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG38U ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG38U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TD12U

STUDIO DI SETTORE TD12U ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD12U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

ALLEGATO 10. Nota Tecnica e Metodologica SK20U

ALLEGATO 10. Nota Tecnica e Metodologica SK20U ALLEGATO 10 Nota Tecnica e Metodologica SK20U NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG61B

STUDIO DI SETTORE TG61B ALLEGATO 8 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG61B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM37U

STUDIO DI SETTORE SM37U ALLEGATO 19 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM37U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG78U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG78U ALLEGATO 15 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG78U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM22A

STUDIO DI SETTORE SM22A ALLEGATO 7 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM22A NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TK21U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TK21U ALLEGATO 10 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TK21U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD29U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD29U ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD29U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TK20U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TK20U ALLEGATO 9 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TK20U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM07U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM07U ALLEGATO 8 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM07U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

ALLEGATO 4. Nota Tecnica e Metodologica SD07C

ALLEGATO 4. Nota Tecnica e Metodologica SD07C ALLEGATO 4 Nota Tecnica e Metodologica SD07C 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

ALLEGATO 11. Nota Tecnica e Metodologica SM06C

ALLEGATO 11. Nota Tecnica e Metodologica SM06C ALLEGATO 11 Nota Tecnica e Metodologica SM06C 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG75U

STUDIO DI SETTORE SG75U ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG75U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

ALLEGATO 7. Nota Tecnica e Metodologica SG64U

ALLEGATO 7. Nota Tecnica e Metodologica SG64U ALLEGATO 7 Nota Tecnica e Metodologica SG64U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG93U

STUDIO DI SETTORE SG93U ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG93U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG94U

STUDIO DI SETTORE SG94U ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG94U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM14U

STUDIO DI SETTORE SM14U ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM14U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM24U

STUDIO DI SETTORE SM24U ALLEGATO 10 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM24U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

ALLEGATO 1. Nota Tecnica e Metodologica SG31U

ALLEGATO 1. Nota Tecnica e Metodologica SG31U ALLEGATO 1 Nota Tecnica e Metodologica SG31U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM29U

STUDIO DI SETTORE SM29U ALLEGATO 14 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM29U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

ALLEGATO 7. Nota Tecnica e Metodologica SM27A

ALLEGATO 7. Nota Tecnica e Metodologica SM27A ALLEGATO 7 Nota Tecnica e Metodologica SM27A 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD07A

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD07A ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD07A NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TM03A

STUDIO DI SETTORE TM03A ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM03A NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM22B

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM22B ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM22B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

ALLEGATO 6. Nota Tecnica e Metodologica SG36U

ALLEGATO 6. Nota Tecnica e Metodologica SG36U ALLEGATO 6 Nota Tecnica e Metodologica SG36U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM17U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM17U ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM17U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

ALLEGATO 1. Nota Tecnica e Metodologica SM07U

ALLEGATO 1. Nota Tecnica e Metodologica SM07U ALLEGATO 1 Nota Tecnica e Metodologica SM07U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM35U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM35U ALLEGATO 10 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM35U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

ALLEGATO 15. Nota Tecnica e Metodologica SG61A

ALLEGATO 15. Nota Tecnica e Metodologica SG61A ALLEGATO 15 Nota Tecnica e Metodologica SG61A 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM18B

STUDIO DI SETTORE SM18B ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM18B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG61D

STUDIO DI SETTORE TG61D ALLEGATO 10 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG61D NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG95U

STUDIO DI SETTORE SG95U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG95U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD47U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD47U ALLEGATO 8 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD47U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM28U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM28U ALLEGATO 19 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM28U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

ALLEGATO 5. Nota Tecnica e Metodologica SG35U

ALLEGATO 5. Nota Tecnica e Metodologica SG35U ALLEGATO 5 Nota Tecnica e Metodologica SG35U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD31U

STUDIO DI SETTORE SD31U ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SD31U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM16U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM16U ALLEGATO 14 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM16U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD27U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD27U ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD27U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

ALLEGATO 9. Nota Tecnica e Metodologica SD08U

ALLEGATO 9. Nota Tecnica e Metodologica SD08U ALLEGATO 9 Nota Tecnica e Metodologica SD08U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG57U

STUDIO DI SETTORE SG57U ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG57U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG83U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG83U ALLEGATO 19 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG83U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

ALLEGATO 5. Nota Tecnica e Metodologica SK05U

ALLEGATO 5. Nota Tecnica e Metodologica SK05U ALLEGATO 5 Nota Tecnica e Metodologica SK05U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM15B

STUDIO DI SETTORE SM15B ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM15B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM15B

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM15B ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM15B NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG33U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG33U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG33U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM83U

STUDIO DI SETTORE SM83U ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM83U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD03U

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD03U ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TD03U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SK27U

STUDIO DI SETTORE SK27U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SK27U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

ALLEGATO 6. Nota Tecnica e Metodologica SM16U

ALLEGATO 6. Nota Tecnica e Metodologica SM16U ALLEGATO 6 Nota Tecnica e Metodologica SM16U 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA 1. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM31U

STUDIO DI SETTORE SM31U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM31U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM15A

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM15A ALLEGATO 13 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM15A NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UG46U

STUDIO DI SETTORE UG46U ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE UG46U RIPARAZIONE DI TRATTORI AGRICOLI CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L'obiettivo dell'applicazione dello studio di settore è

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TM44U

STUDIO DI SETTORE TM44U ALLEGATO 13 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM44U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SK19U

STUDIO DI SETTORE SK19U ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SK19U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM21E

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM21E ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM21E NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UD16U

STUDIO DI SETTORE UD16U ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE UD16U CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SM87U

STUDIO DI SETTORE SM87U ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM87U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione

Dettagli