RELAZIONE CONCLUSIVA PRIMO ANNO. Dottorato Scienze e Tecnologie della terra e dell ambiente XXIX ciclo a.a.2013/2014
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- Luigina Blasi
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1 RELAZIONE CONCLUSIVA PRIMO ANNO Dottorato Scienze e Tecnologie della terra e dell ambiente XXIX ciclo a.a.213/214 Proponente: Dott.ssa Marcella Sconamila - [MAT. 2/162/62864] (tutor: P. Pittau) Tema progetto: ricostruzione della storia vegetazionale della Sardegna negli ultimi 1. anni inquadrata nel contesto climatico regionale. Titolo tesi: Vegetational history of Sardinia during the Holocene (1. BP) Ricostruzione dell evoluzione vegetazionale della Sardegna nell Olocene. Lingua: inglese
2 ATTIVITA SVOLTE NEL CORSO DEL PRIMO ANNO. Una parte consistente del 1 anno è stata dedicata allo studio, il reperimento dei dati bibliografici riguardanti lo stato delle conoscenze basate sui diagrammi pollinici e gli indicatori paleoclimatici dell Olocene dell area mediterranea. Una seconda parte, da poco iniziata, è stata dedicata ad affrontare dal vivo l argomento oggetto della mia tesi. Voglio premettere che la chiusura del laboratorio di palinologia dal principio di febbraio 214 e la negata disponibilità anche a Monserrato di un laboratorio con cappa per acido fluoridrico mi ha impedito di iniziare lo studio di nuovi campioni. Lo svincolo dell utilizzo, arrivato pochi giorni orsono, consentirà finalmente di avviare le nuove analisi. Nel frattempo, dal mese di luglio, d accordo con il tutor, ho eseguito nuovi preparati trasparenti sui residui dei sondaggi S1 ed S2 del Portocanale, sondaggi già studiati precedentemente da AM. Porcu, per approfondire e dettagliare i dati di parti di sondaggio. A ottobre è stato finalmente possibile collaudare il nuovo carotiere ed è iniziata la campagna di sondaggi, cui seguirà l anno prossimo (215) l analisi e studio degli archivi. In dettaglio, la mia attività ha compreso: 1. La fase iniziale è consistita nel riordino della collezione palinologica del dipartimento comprendente più di 5 specie della flora sarda. Parte dei preparati monofiorali sono stati fotografati per l allestimento di schede ritenute utili per il riconoscimento. 2. Acquisizione dell abilità nel riconoscimento pollinico. Lo svolgimento di quest attività, sommata alle fasi precedenti, ha richiesto qualche mese. 3. Conoscenza dello stato dell arte relativo al progetto di ricerca. Ho effettuato la ricerca bibliografica dei lavori che focalizzavano le variazioni vegetazionali e le implicazioni climatiche del territorio peninsulare ed insulare degli ultimi 1. anni. La ricerca è stata inoltre estesa al Plio- Pleistocene del Mediterraneo centrale per avere la dinamica del quadro fito- geografico nel ripetuto transito glaciale- interglaciale. 4. Preparazione di attività seminariali relative a studi vegetazionali e climatici nel Pleistocene e Olocene (introdotte da un abstract scritto in lingua inglese) del Mediterraneo centrale.
3 5. Corsi didattici. Sono stati da me seguiti i corsi: Doing scientific research (4 CFU) lingua inglese (con l acquisizione del livello B2) 3 CFU due seminari 2 CFU short course relativo ai sistemi dunali con escursioni (Dott. S. Andreucci) - 3 CFU Stratigrafia dei bacini sedimentari (Prof. L. Lecca) Terminerà il 18 gennaio - 6 CFU 6. Studio palinologico di campioni selezionati dai sondaggi S1 ed S2, di cui sopra. Il contenuto palinologico è stato determinato e fotografato. I residui conservati nell Archivio del Laboratorio sono stati trattati con ultrasuoni, montati su vetrino e analizzati al microscopio ottico in contrasto di fase. 7. Nel mese di Giugno e Luglio 214 ho collaborato alla stesura del lavoro presentato al IX European Palaeobotanical and Palynological Congress (Padova, 25 settembre 4 Ottobre, 214). 9. Esecuzione di carotaggio presso la località Stangioni Su Sali (Chia). A Ottobre è stato effettuato il primo campionamento con carotaggio in uno dei siti selezionati nel progetto: lo stagno Stangioni Su sali a Chia. Sono state prelevate 3 m di sedimento, a margine dello stagno (lato est). 1. Le carote sono state poi refrigerate, in attesa di preparazione in laboratorio e successiva analisi.
4 DESCRIZIONE DEI CAMPIONI ANALIZZATI E RISULTATI. Sono stati analizzati i campioni provenienti dalla località San Paolo (presso Santa Gilla); essi sono stati prelevati nel corso di 2 sondaggi: S1: intervallo - 13 m / - 28,5 m S2: intervallo - 22,4 m; - 3,9 m In particolare sono stati finora da me analizzati i seguenti campioni: 3341 (S2: profondità: - 24,4 m; datazione: nell intervallo 7/77 a circa) 3344 (S2:profondità: - 27,4 m; datazione: circa 8 a* 3345 (S2: profondità: - 28,4 m; datazione: 84 circa* 3346 (S2: profondità: - 29,4 m; datazione: 87circa* 3359 (S1: profondità: - 28,5 m: 84 circa*) *ottenute in base al tasso di sedimentazione medio (1m/377 anni)
5 Di seguito i dati, riportati nel seguente diagramma pollinico: Abies Arbutus unedo Cedrus Ceratonia Cupressaceae Ericaceae Pinus Pistacia Quercus Aloperus Asphodelus Asteraceae Chenopodiaceae Inula Listera ovata Plantago Ruppia Silene Thymelliaceae Spore Thelygonum Dinoflagellati Fungi Indeterminati Sam1 Sam2 Sam3 Sam4 Sam I dati, per ora parziali, sono da integrare alle curve già note (A.M. Porcu) per poter avere un quadro più dettagliato in prossimità dell Optimum climatico, che sarà fatto a breve. Nell ambito della collaborazione al lavoro portato al Congresso, ho contribuito allo studio dei preparati eseguiti su sedimenti in contesti di interesse archeologico della Sardegna centrale e meridionale e comprendenti un intervallo temporale dal Neolitico antico al Fenicio Punico (da 7 23 B.P.). Di seguito riporto i risultati dello studio fatto in collaborazione. Sono stati correlati i cambiamenti vegetazionali con i proxy climatici a partire dal 9654 cal BP fino al 2 BP., sulla base del core stratigrafico, di dati micropaleontologici ed evidenze geomorfiche, in due aree: il Golfo di Cagliari e il Golfo di Oristano. I campioni sono stati datati ricorrendo al metodo del radiocarbonio AMS. Sono state comparate, in una successione di 3 m, le variazioni del δ 18 O e del δ 13 C con le associazioni di foraminiferi bentonici e la curva del livello del mare. La più antica vegetazione analizzata (9654 ca BP) è rappresentata da Pinus silvestris/pinaster, Betulaceae ed Ericales; i valori negativi isotopici indicano un alta temperatura delle acque superficiali. Successivamente, si sono alternate fasi aride e fasi umide. Tra il 77 cal BP si verifica un miglioramento climatico, indicato dall espansione della macchia ad Ericaceae e da specie di foresta, mentre intorno al 774 cal BP il record pollinico è rappresentato dall abbondanza da specie legate a climi più aridi e freschi (vegetazione aperta con chenopodi
6 e piante erbacee); nella Sardegna meridionale la vegetazione arborea è rappresentata da Pinus, mentre il record pollinico della Sardegna centrale comprende Alnus, Corylus, Juglans, Juniperus e Quercus. Intorno al 48 cal BP, si verificò un picco della foresta decidua a Quercus. Successivamente, l Eneolitico e l età del Bronzo furono caratterizzate da Pistacia ed Ericaceae oltre che dall abbondanza di chenopodi, erbe e graminae. Infine, durante la Little Ice Age era presente una vegetazione a chenopodi ed erbacee.
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