PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE - SAD/SADH
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- Simone Leonardo Borghi
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1 COMUNE DI FILAGO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE - SAD/SADH Approvato con deliberazione di C.C. n 8 del
2 Regolamento SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE Sommario Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 Oggetto Principi Finalità Destinatari Caratteristiche delle Prestazioni Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo Tempi e modalità di erogazione Ammissione al servizio Diritti e doveri dell utenza Sospensione e cessazione del servizio Compartecipazione utenti Modalità di pagamento Casi particolari Trattamento dati personali Abrogazione di norme preesistenti Rinvio Entrata in vigore
3 ART. 1 OGGETTO Il presente regolamento disciplina, nell ambito dei principi dell ordinamento e nel rispetto della normativa, il servizio di Assistenza Domiciliare (SAD/SADH) erogato a favore dei cittadini residenti nel Comune di Filago (Bg). ART. 2 PRINCIPI Il servizio di assistenza domiciliare si ispira ai principi contenuti nella legge quadro sull assistenza n.328/00 e nella L.R. n.3/2008. Il Comune di Filago riconosce i seguenti principi: a) IL VALORE DELLA SALUTE intesa come benessere della persona allorché trova risposta alle esigenze materiali, sanitarie, psicologiche, affettive; b) LA GLOBALITA DELLA PERSONA intesa come necessità di considerarla nella totalità dei suoi aspetti sanitari, psicologici, relazionali; c) L UNICITA della persona umana; d) IL RISPETTO dell autodeterminazione e delle opzioni della persona; e) IL RISPETTO della riservatezza nei principi della legge n. 675, come modificato con D.L. del 28/7/97 n ART. 3 FINALITÀ Il Servizio di Assistenza Domiciliare comunale consiste nell erogazione di in un insieme di prestazioni ed interventi finalizzati al soddisfacimento dei bisogni essenziali della persona ovvero: a) a prevenire gli stati di disagio che determinano esclusione, isolamento, non autosufficienza e quindi l insorgenza di condizioni che rendono inevitabile il ricorso all istituzionalizzazione; b) a favorire il più possibile la partecipazione di altri soggetti che nel territorio, a diverso titolo, attivano risorse per la 3^ età (e non solo), per il comune raggiungimento degli obiettivi sopraccitati; c) ove tale condizione di non autosufficienza si sia generata: a sostenere la permanenza dell anziano nel proprio nucleo familiare impedendo che, per mancanza di interventi idonei si realizzi l emarginazione o l espulsione dal nucleo stesso; a sostenere la famiglia nella convinzione che la stessa costituisca una risorsa fondamentale in ordine alla tutela ed al sostegno dei propri componenti; a recuperare e mantenere le capacità residue della persona attivandone il più possibile le potenzialità; a facilitare l accesso e la fruizione dei servizi da parte dei potenziali utenti; a garantire una organizzazione del servizio, secondo criteri di flessibilità efficienza/efficacia, qualità dell offerta del servizio e verifica costante della stessa.
4 ART. 4 DESTINATARI Possono usufruire del S.A.D. gli anziani e i disabili residenti nel Comune, che si trovino in una delle seguenti condizioni: a) anziani soli o coppia di anziani soli autosufficienti, per i quali siano necessari interventi per il mantenimento dell autonomia psico-fisica-relazionale; b) anziani soli o coppia di anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti; c) disabili parzialmente autosufficienti o non autosufficienti; ART. 5 CARATTERISTICHE DELLE PRESTAZIONI Il S.A.D. predispone interventi in ordine: a) al mantenimento e potenziamento dell autonomia della persona anche evitando interventi che si sostituiscono all utente stesso in attività che egli è in grado, se supportato, di espletare; b) alla messa in atto di prestazioni che, partendo da una puntuale diagnosi sociale, permettono all utente di vivere con sicurezza nel proprio ambiente di vita; c) al supporto alla famiglia sia promuovendone autonome capacità di risposta ai bisogni, sia sostenendola direttamente attraverso l assunzione di funzioni in sua vece impedendo che, per mancanza di interventi idonei, si realizzi l emarginazione o l espulsione dal nucleo stesso; d) all integrazione sociale degli anziani favorendone la fruizione di spazi, ambienti, risorse ed attività rivolte agli altri cittadini tramite aiuto psicologico e sociale nonché aiuto in ordine alla rimozione di ostacoli che si frappongono alla piena fruizione; e) all attivazione di reti di solidarietà sociale nel territorio per favorire l emergere di autonoma capacità di risposta in ordine al miglior inserimento delle persone nel loro territorio; f) all utilizzo sinergico dei servizi sociali con quelli sanitari attraverso la predisposizione di progetti di intervento che, partendo dalla valutazione multidimensionale del bisogno, consentano ad anziani non autosufficienti di trovare risposte adeguate che rispettino la globalità della persona; g) al mantenimento attraverso le azioni sopra citate della permanenza dell anziano non autosufficiente in famiglia e nell ambiente sociale di appartenenza evitando il più possibile il ricorso alle strutture protette, a ricoveri di tipo ospedaliero o in altre strutture sanitarie e a consentire il rientro assistito a domicilio dopo degenze ospedaliere; h) alla promozione, anche attraverso opuscoli o stampati, delle informazioni sul servizio per consentire a tutti le stesse possibilità di accedere al servizio e il possesso di strumenti di conoscenza sulle modalità e i criteri; i) alla promozione, anche attraverso l adozione di strumenti idonei, di attività di verifica sull effettiva rispondenza del servizio offerto, alle aspettative degli utenti sia in ordine alla sua effettiva rispondenza ai bisogni emergenti e potenziali. Gli interventi del Servizio di Assistenza Domiciliare, distinti per tipologie e corrispondenti a specifiche aree di bisogno, sono i seguenti:
5 A) IGIENE PERSONALE: cure igieniche parziali e/o totali; alzata dal letto; vestizione; movimento degli arti invalidi; accorgimenti per una giusta posizione degli arti in condizione di riposo, utilizzo di ausili, corretta deambulazione. B) AIUTO E CURA NELL ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA CASA: pulizia ordinaria dell alloggio della persona assistita al fine di garantire un ambiente di vita igienico, nel rispetto delle abitudini e delle esigenze dell utente coinvolgendolo nelle attività domestiche per mantenere o recuperare autonomia. Dalle prestazioni di igiene ambientale sono da escludere: lavori di pulizia e riordino di locali non abitati dalla persona assistita; qualsiasi intervento sia diretto che indiretto a favore di familiari dalla persona assistita che non usufruiscono del SAD; lavori di pulizia e riordino di soffitte, cantine, spazi quali scale, pianerottoli in uso comune con altri inquilini; qualsiasi tipo di intervento di pulizia e riordino di locali all interno dell alloggio dalla persona assistita dati in affitto anche temporaneo; lavori di pulizia e riordino di cortili e/o giardini, anche se di uso esclusivo dalla persona assistita. C) CURA DELL ALIMENTAZIONE, PREPARAZIONE O FORNITURA DEL PASTO: acquisto degli alimenti quando la persona non è in grado di procurarseli autonomamente, oppure quando è necessario contenere e/o aiutare nell organizzazione degli acquisti (quantità/ qualità); preparazione o fornitura del pasto quando non è possibile coinvolgere l utente o i familiari nella preparazione del pasto o nel caso in cui la cucina non sia idonea. D) INTERVENTI IGIENICO-SANITARI DI SEMPLICE ATTUAZIONE: controllo nell assunzione di farmaci ed effettuazione o cambio di piccole medicazioni, su prescrizione medica; prevenzione delle lesioni da decubito; cura del collegamento fra la persona assistita ed i servizi sanitari territoriali. E) ATTIVITA TENDENTI A FAVORIRE LA VITA DI RELAZIONE: contatto ed eventuale attivazione di servizi sanitari, sociali, culturali e ricreativi e delle strutture amministrative del territorio; contatto ed eventuale attivazione dei servizi pubblici di sostegno domestico (mense, lavanderie, ecc); accompagnamento dell utente per visite mediche o altre necessità, quando questi non sia in grado di recarvisi da solo e non possa provvedere con altri aiuti (familiari, volontari, ecc.); accompagnamento della persona assistita in iniziative di socializzazione e/o di recupero. F) PRESTAZIONI DI SEGRETARIATO SOCIALE (a cura dell Assistente Sociale):
6 informazioni su diritti e pratiche amministrative; informazioni riguardo ad altri servizi socio-sanitari del territorio. ART. 6 SERVIZIO DI TELESOCCORSO E TELECONTROLLO Il servizio di "Telesoccorso e Telecontrollo" può essere considerato un servizio integrativo al servizio di assistenza domiciliare per gli anziani o disabili che vivono in situazioni di particolare isolamento. Il servizio di "Telesoccorso e Telecontrollo" si pone l'obiettivo di facilitare il mantenimento dell'anziano o del disabile nel proprio domicilio e la promozione della sua autonomia nell'ambiente di vita. Il servizio infatti svolge una funzione di prevenzione rispetto al verificarsi di eventi critici che possono portare alla perdita definitiva di autonomia, garantendo all'utente e ai suoi familiari non conviventi l'attivazione immediata di un supporto esterno nel momento in cui ciò si renda necessario. Il servizio è rivolto alle persone che vivono sole, in particolare agli anziani e ai disabili residenti nel Comune di Filago. Il servizio è erogato attraverso l'utilizzo di dispositivi audio e/o video e si avvale di una centrale operativa gestita da ditta/cooperativa specializzata nel settore. Per richiedere il servizio è necessario presentare domanda su apposita modulistica predisposta dall'ufficio Servizi Sociali. L accesso al servizio prevede la disponibilità del richiedente a predisporre una scheda contenente tutte le informazioni necessarie (dati anagrafici, eventuali persone di riferimento, medico curante, eccetera ), indispensabili per l'attivazione e l erogazione. Il servizio di Telesoccorso e Telecontrollo è disciplinato da apposita convenzione, sottoscritta tra Comune e ditta/cooperativa incaricata specializzata nel settore, che stabilisce la tipologia delle prestazioni, i diritti e i doveri dei destinatari, le modalità di erogazione e di pagamento del servizio e ogni altra disposizione ritenuta necessaria. Gli utenti sono tenuti a concorrere al costo del servizio erogato in base al valore I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare di appartenenza, applicando la tabella delle fasce I.S.E.E. di contribuzione approvata dalla Giunta Comunale. Le corrispondenti quote di contribuzione e le eventuali fasce di esenzione sono stabilite annualmente con provvedimento deliberativo dalla Giunta Comunale. La mancata presentazione da parte dell utente fruitore del servizio dell attestazione isee in corso di validità comporta la decadenza dal diritto ad usufruire delle presenti agevolazioni tariffarie e l obbligatorietà a corrispondere il costo intero. ART. 7 TEMPI E MODALITÀ DI EROGAZIONE Il Servizio di Assistenza Domiciliare viene erogato per tutto il corso dell anno, eccetto i giorni festivi, con cadenza settimanale come segue: - dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 18.00;
7 - sabato dalle ore 7.00 alle ore I giorni e gli orari effettivi di ciascun singolo intervento vengono definiti nel Piano Assistenziale Individualizzato appositamente stilato dall Assistente Sociale, in base al bisogno del richiedente. Il servizio di assistenza domiciliare può essere espletato direttamente dal Comune con proprio personale, ovvero mediante ricorso a cooperative sociali regolarmente iscritte all albo regionale, in forma convenzionata con l ufficio di piano (Azienda Speciale Consortile Isola Bergamasca Bassa Valle S. Martino con sede a Bonate Sotto) ovvero in forma voucherizzata. ART. 8 AMMISSIONE AL SERVIZIO A seguito di una segnalazione di un bisogno assistenziale, oppure di una richiesta diretta dell utente o dei suoi familiari/parenti, l Assistente Sociale comunale approfondisce la situazione attraverso un indagine sociale finalizzata alla valutazione della situazione specifica. Se il Servizio di Assistenza Domiciliare è la risposta al bisogno, l interessato (oppure il familiare/parente o l amministratore di sostegno) presenta al Servizio Sociale comunale la richiesta formale di attivazione del servizio domiciliare, comprensiva della documentazione necessaria. L Assistente Sociale comunale definisce il Piano di Assistenza Individualizzato (PAI) entrando nel merito della situazione familiare e coinvolgendo ove possibile i richiedenti. Se il servizio non è erogato direttamente dal Comune con proprio personale, l Ufficio Servizi Sociali invia la richiesta di attivazione del servizio SAD con il progetto di assistenza domiciliare condiviso da tutti gli attori alla cooperativa/ente cui è affidato il compito dell erogazione delle prestazioni. Il coordinatore SAD della cooperativa/ente programma l intervento, individua l operatore ausiliario socio assistenziale adeguato e comunica il nominativo ed anche l orario settimanale dell intervento all Ufficio Servizi Sociali. L assistente sociale comunale, salvi diversi accordi con la cooperativa/ente, si accorda con l operatore ausiliario socio-assistenziale per un momento di presentazione della situazione e con la famiglia della persona assistita per una eventuale visita domiciliare di presentazione presso l utente. L intervento di assistenza domiciliare può essere modificato, solo su indicazione dell assistente sociale comunale, in base alla rivalutazione dei bisogni della persona assistita. Al termine di questa procedura, entro un mese dalla presentazione di tutta la documentazione richiesta, verrà comunicata in forma scritta al richiedente l'ammissione o la non ammissione al servizio. La lettera di ammissione al servizio indicherà in particolare: la data di inizio dell intervento; l'orario e la durata; il tipo di prestazione; la quota di compartecipazione dovuta.
8 ART. 9 DIRITTI E DOVERI DELL UTENZA I rapporti tra il personale e i destinatari del servizio devono essere improntati al reciproco rispetto, esprimersi nelle forme di un comportamento corretto e dignitoso e svolgersi in clima di serena e cordiale collaborazione. Per un migliore svolgimento del servizio, l utente deve attenersi a quanto segue: confermare le prestazioni che gli vengono erogate indicate nel PAI; avvertire l assistente sociale comunale, ovvero il coordinatore del SAD e/o l ausiliario socio-assistenziale nei casi di temporanea assenza dal proprio domicilio; non richiedere al personale prestazioni fuori dall orario di lavoro, né prestazioni non previste nel piano assistenziale concordato; non interpellare privatamente il personale al proprio domicilio. L utente nulla deve al servizio e al personale a lui preposto; secondo le modalità previste dal presente regolamento, l utente è tenuto al pagamento della quota di compartecipazione alla spesa direttamente al Comune di Filago. L utente, qualora non sia pienamente soddisfatto riguardo ai servizi ed agli interventi offerti, può avanzare segnalazioni o suggerimenti riguardo agli aspetti critici e se ritenuto opportuno sporgere reclamo. Le segnalazioni, i reclami e i suggerimenti devono essere presentati direttamente al Responsabile dell Ufficio Servizi Sociali del Comune. ART. 10 SOSPENSIONE E CESSAZIONE DEL SERVIZIO Il servizio di assistenza domiciliare: - cessa in caso di rinuncia dell utente e/o di familiari; - cessa in caso di decesso o ricovero definitivo presso strutture residenziali, qualora i restanti familiari conviventi non necessitino ulteriormente del servizio stesso; - cessa qualora vengano meno i requisiti e/o i motivi d ammissione al servizio; - cessa qualora non vengano più accettate dall utente e/o da suoi familiari le prestazioni previste nel piano assistenziale concordato; - viene sospeso e di seguito cessa in caso di recidiva qualora venga meno il rispetto nei confronti del personale del servizio (aggressioni verbali, molestie, minacce, ecc.); - cessa qualora l utente si assenti più volte durante l orario del servizio senza avere preventivamente avvertito l assistente sociale comunale, ovvero il coordinatore del SAD o l ausiliario socio-assistenziale; Qualora gli utenti non provvedono al pagamento della quota oraria a proprio carico, il Responsabile del Servizio competente, previa diffida scritta, può sospendere il servizio, valutando il singolo caso con il supporto dell assistente sociale comunale. ART. 11 COMPARTECIPAZIONE UTENTI Gli utenti e/o i propri familiari e/o gli altri soggetti che li rappresentano (tutore legale, curatore, soggetti obbligati ai sensi dell art.433 del c.c.) sono tenuti a
9 concorrere al costo del servizio erogato in base alle proprie condizioni economiche. Durante la fase di presentazione della domanda il richiedente viene informato dall assistente sociale in merito alla procedura per la determinazione della quota oraria effettiva di partecipazione ai costi e per il pagamento della stessa. La quota oraria di partecipazione al costo del servizio da parte dell utenza è determinata in base al valore I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare di appartenenza, applicando la tabella delle fasce I.S.E.E. di contribuzione approvata dalla Giunta Comunale. Le corrispondenti quote orarie di contribuzione e le fasce di esenzione sono stabilite annualmente con provvedimento deliberativo dalla Giunta Comunale. La mancata presentazione da parte dell utente fruitore del servizio dell attestazione isee in corso di validità comporta la decadenza dal diritto ad usufruire delle presenti agevolazioni tariffarie e l obbligatorietà a corrispondere il costo orario massimo determinato dalla Giunta Comunale. ART. 12 MODALITÀ DI PAGAMENTO L Ufficio Servizi Sociali provvede con cadenza mensile o bimensile a richiedere ai fruitori del servizio il pagamento delle quote di compartecipazione. Il pagamento della quota di partecipazione al servizio va effettuato mediante versamento presso la Tesoreria Comunale dopo formale richiesta dell Ufficio Servizi Sociali e deve avvenire entro e non oltre il termine di 30 gg. decorrenti dalla data di ricevimento della stessa. ART. 13 CASI PARTICOLARI In situazioni particolari, sulla base della valutazione dell assistente sociale del Comune, la Giunta Comunale si riserva la facoltà di agire in deroga ai precedenti articoli del presente regolamento. Sulla base di motivata relazione dei Servizi Sociali la Giunta potrà disporre, per singoli casi particolari, trattamenti economici diversi da quelli tabellari. In via prioritaria si tiene conto dei seguenti principi fondamentali: condizioni sanitarie e invalidanti della persona assistita; mancanza od insufficienza delle rete parentale e sociale; reddito inferiore al reddito minimo di inserimento (RMI). ART. 14 TRATTAMENTO DATI PERSONALI Il trattamento dei dati di cui al presente regolamento è svolto nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo n.196/2003 e successive modificazioni ed integrazioni.
10 ART. 15 ABROGAZIONE DI NORME PREESISTENTI Sono abrogate tutte le disposizioni comunali vigenti in contrasto od incompatibili con quelle del presente regolamento e in particolare: - il Regolamento del servizio di assistenza domiciliare, approvato con deliberazione del C.C. n. 22 del e ss.mm.ii. ART. 16 RINVIO Per quanto non contemplato nel presente regolamento valgono le norme nazionali e regionali vigenti in materia. ART. 17 ENTRATA IN VIGORE Il presente Regolamento entra in vigore il giorno stesso dell esecutività della deliberazione di approvazione.
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