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1 Approvati con deliberazione del C.C. n. 130 del 27/12/2000 COMUNE DI MONZUNO Provincia di Bologna CRITERI PER LA RICHIESTA E L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Pubblicati all Albo Pretorio per 15 giorni dal al In vigore dal INDICE Art. 1 Finalità

2 Art. 2 Destinatari Art. 3 Procedura di ammissione Art. 4 Modalità organizzativa del servizio Art. 5 Prestazioni Art. 6 Operatori Art. 7 Rapporti con il volontariato Art. 8 Contribuzione Art. 9 Fornitura pasti a domicilio Art. 10 Cessazione o sospensione dal servizio Art. 11 Controlli Art. 1 - FINALITA I presenti criteri per la richiesta e l erogazione del Servizio di Assistenza Domiciliare sono volti a prevenire e rimuovere le situazioni di bisogno, di emarginazione e di disagio favorendo il più possibile il mantenimento ed l inserimento della persona nel proprio nucleo familiare e comunque nel normale ambiente di vita, purché residente nel Comune di Monzuno.- Art. 2 - DESTINATARI Il servizio di assistenza domiciliare è rivolto prevalentemente ad anziani non autosufficienti

3 ed a persone per le quali venga accertata l impossibilità di assistenza da parte di familiari o parenti, per garantire un supporto alle famiglie favorendo la permanenza della persona al loro interno.- L accesso al servizio è stabilito secondo le modalità di cui all art. 3 dei presenti criteri considerando le priorità di seguito indicate: a) persona parzialmente autosufficiente che vive sola; b) persona non autosufficiente convivente con anziani; c) persona non autosufficiente convivente con figli o altri familiari; d) persona parzialmente autosufficiente convivente con anziani; e) persona parzialmente autosufficiente convivente con anziani, figli o altri familiari. A parità di situazione restano comunque da preferirsi le persone in condizioni economiche più svantaggiate.- Qualora le domande siano eccedenti, rispetto alle risorse disponibili, viene predisposta, dal Servizio Sociale, una lista di attesa.- Art. 3 - PROCEDURA DI AMMISSIONE La persona o il familiare o altro soggetto interessato che intende richiedere il servizio presenta domanda su apposito modulo all Ufficio Assistenza del Comune o all Assistente Sociale.- Successivamente l Assistente Sociale, in collaborazione con l Assistente Domiciliare, effettua una prima visita presso l abitazione del richiedente.- In seguito a tale visita, in collaborazione con gli operatori di base e in accordo con l Amministrazione Comunale, l Assistente Sociale stabilisce se prendere in carico l utente e definisce il piano di intervento individuale, in relazione alle risorse disponibili e in ottemperanza ai presenti criteri.- Va precisato che l Assistente Sociale deve valutare complessivamente la situazione della persona che richiede l assistenza per definirne i reali bisogni, a volte nascosti dietro richieste diverse.- In seguito a tale valutazione verrà predisposto un programma preciso anche al di là delle richieste fatte, che sia funzionale alle finalità di cui al punto 1 ) dei presenti criteri.- L Ufficio Assistenza, nel rispetto dei principi stabiliti dalla Legge nr. 241/90, comunica all interessato l esito della domanda, le modalità operative del servizio, compresa la quota di contribuzione a carico dell utente.- L utente o chi per esso deve approvare o sottoscrivere il piano di intervento e l accettazione della relativa quota di contribuzione.- Art. 4 - MODALITA ORGANIZZATIVE DEL SERVIZIO L Assitente Sociale è il referente del Servizio di Assistenza Domiciliare, con compiti di coordinamento tecnico-organizzativo degli interventi.- L Assistente Sociale, in collaborazione con gli Assistenti Domiciliari, sulla base dei casi presi in carico, formula un programma di interventi settimanali, che prevede anche la predisposizione e aggiornamento della cartella personale dell utente e la compilazione giornaliera di apposite schede in cui vengono registrati gli interventi effettuati.- Periodicamente viene effettuata una verifica del programma di interventi preceduta da un

4 sopralluogo domiciliare per valutare il lavoro svolto e stabilire se proseguire o meno l erogazione del servizio.- Il collettivo degli operatori, coordinati dall Assistente Sociale, effettua un incontro settimanale per la presentazione di nuovi casi, la verifica periodica dei progetti individuali di intervento, uno scambio di informazioni sulle diverse situazioni e la discussione circa questioni generali inerenti il servizio.- L orario di funzionamento del servizio è indicativamente il seguente: tutti i giorni feriali, nella fascia oraria dalle 7.30 alle ore In relazione al piano di intervento individuale possono essere effettuate prestazioni anche in orario pomeridiano.- Art. 5 - PRESTAZIONI Il servizio deve fornire prestazioni che si rivolgono alla persona e al suo ambiente abitativo.- Dette prestazioni devono essere complessivamente le seguenti: A) Aiuto per il governo della casa: a) riordino del letto e della stanza; b) pulizia dell alloggio con esclusione degli ambienti non adibiti ad abitazione; c) cambio della biancheria ed utilizzo del servizio di lavanderia ove esista; d) preparazione e/o aiuto per il pranzo e per gli acquisti e fornitura dei pasti a domicilio ove sia prevista.- B) Aiuto nelle attività della persona su se stessa: a) alzare da letto; b) pulizia personale - aiuto nel bagno; c) vestizione; d) nutrizione e/o aiuto nell assunzione dei pasti. C) Aiuto a mantenere l autosufficienza nelle attività giornaliere: a) aiuto per una corretta deambulazione; b) aiuto nel movimento degli arti invalidi con esclusione delle prestazioni di riabilitazione motoria; c) accorgimenti per una giusta posizione degli arti in condizioni di riposo; d) aiuto nell uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, camminare, mangiare da soli, ecc.. Questi compiti di aiuto possono essere integrativi di una attività riabilitativa avviata in strutture sanitarie di riabilitazione (poliambulatori, day hospital, palestre di riabilitazione).- D) Interventi igienico-sanitari di semplice attuazione sotto il controllo ed in collaborazione con le figure professionali competenti: a) controllo nell assunzione dei farmaci ed effettuazione o cambio di piccole medicazioni su prescrizione medica con esclusione di prestazioni medico-infermieristiche;

5 b) prevenzione piaghe da decubito; c) collegamento fra l anziano ed i servizi sanitari territoriali.- E) Interventi tendenti a favorire la vita di relazione, la mobilità, la socializzazione in collaborazione con gli altri operatori: a) ricerca di forme solidaristiche (vicini, amici, volontari, ecc..) b) rapporti con le strutture ricreative e culturali del territorio per favorire una partecipazione dell utente del servizio; c) partecipazione alle attività ricreative e socializzanti che si svolgono all interno delle strutture protette.- F) Prestazione di segretariato sociale in collaborazione con l assistente sociale: a) informazioni su diritti e pratiche, riscossioni su delega (pensioni, assegni, ecc..) b) informazioni sugli altri servizi del territorio; c) accompagnamento dell utente per visite mediche od altre necessità quando questi non sia in grado di recarvisi da solo o non possa provvedere con altri aiuti (familiari, volontari, ecc..) G) Altre prestazioni a carattere socio-assistenziale che si rendessero necessarie per il corretto svolgimento del servizio. Il servizio deve avere la caratteristica della massima flessibilità organizzativa, seppure precisamente programmato, al fine di effettuare interventi anche temporanei o di sospendere servizi non necessari (ricoveri, temporanea presenza di familiari, ecc..) Art. 6 - OPERATORI Le prestazioni di cui al precedente art. 5 sono fornite da operatori in possesso dell attestato di qualifica regionale di Addetto all Assistenza di Base coordinate dall Assistente Sociale.- Le prestazioni domiciliari di natura sanitaria, comprese quelle infermieristiche, secondo le disposizioni regionali, sono erogate dai presidi territoriali competenti, nel quadro dell organizzazione integrata dei servizi sanitari e sociali.- L Assistente Sociale esercita funzioni di programmazione, coordinamento e controllo delle prestazioni fornite all utenza nell ambito del Servizio di Assistenza Domiciliare.- Art. 7 - RAPPORTI CON IL VOLONTARIATO Il Servizio di Assistenza Domiciliare può avvalersi della collaborazione degli obiettori di coscienza in servizio sostitutivo civile, distaccati dal Ministero competente presso il Comune. Il Servizio inoltre può avvalersi della collaborazione prestata dalle organizzazioni di volontariato di cui alla Legge n. 266/91, con le quali il Comune può convenzionarsi in conformità alla vigente normativa. L attività del volontariato non può essere considerata sostitutiva dell intervento di

6 assistenza domiciliare, ma come integrazione o sostegno dell intervento medesimo.- Tale attività si riferisce prevalentemente dove non è chiesto un alto grado di specializzazione e di professionalità, ma soprattutto adeguate motivazioni e disponibilità ad operare in senso solidaristico.- Le aree di intervento devono riguardare soprattutto la socializzazione, la prevenzione, la promozione e l integrazione sociale ed in particolare: Segnalazione di anziani in stato di bisogno Attività di socializzazione Accompagnamento a visite mediche Spese e piccole commissioni Lavori di piccola manutenzione Appoggio psicologico all anziano ed alla famiglia Compagnia, ecc.. Attività ludiche. I volontari, singoli o associati, debbono comunque garantire sia la continuità, sia la qualità del loro impegno.- In ogni caso l attività del volontariato dovrà essere coordinata dall Assistente Sociale che periodicamente effettua incontri di coordinamento e di verifica con i volontari.- Art. 8 - CONTRIBUZIONE Per le prestazioni rese dal Servizio di Assistenza Domiciliare l assistito è tenuto a corrispondere una quota definita da apposite tabelle annualmente deliberate dal Consiglio Comunale.- La quota a carico dell utente è comunicata contestualmente al provvedimento di ammissione al servizio ed è determinata tenendo conto della situazione economica dell assistito, calcolata in base al D.Lgs. 109/98.- In attesa di applicazione definitiva di questa norma il Comune definirà i criteri di applicazione sperimentale più vicini a tale normativa.- La quota di contribuzione è bimestrale e deve essere corrisposta, in forma posticipata, mediante versamento su conto corrente postale, tramite bollettino che verrà consegnato mensilmente all utente.- In caso di mancato pagamento si procederà secondo le forme previste per la riscossione coattiva delle entrate patrimoniali in conformità al D.P.R. 28/01/1998, n Art. 9 - FORNITURA PASTI A DOMICILIO Nell ambito del Servizio di Assistenza Domiciliare, è prevista la possibilità di fornire pasti a domicilio alla seguente tipologia di utenza: anziani ed adulti soli non in grado di provvedere alla preparazione del pasto; anziani ed adulti non autosufficienti, i cui familiari non sono in grado di provvedere alla preparazione dei pasti a causa di impegni lavorativi o perchè anch essi in condizioni di non autosufficienza.-

7 L interessato o chi per esso, deve presentare domanda di ammissione al servizio, su apposito modulo, all Ufficio Assistenza del Comune.- L ammissione al servizio è disposta dall Assistente Sociale con le medesime modalità stabilite per il Servizio di Assistenza Domiciliare al precedente art. 3.- L utente corrisponde all Amministrazione Comunale il costo del pasto, da determinarsi con successivo atto deliberativo, rivedibile annualmente.- Il pasto viene erogato, dal lunedì al venerdì, ( al venerdì può essere consegnato il pasto anche per il sabato ) dal mese di settembre al mese di luglio.- Solo in situazioni eccezionali si potrà considerare la possibilità di fornire il pasto anche nel mese di agosto e nei periodo di sospensione dell attività scolastica.- Art CESSAZIONE O SOSPENSIONE DAL SERVIZIO La cessazione dal servizio può avvenire: per rinuncia o decesso dell utente; per ricovero presso case protette o istituti privati; cambi di residenza; qualora l ammissione fosse temporanea e nel frattempo non si siano evidenziati motivi di prosecuzione; La sospensione del servizio può avvenire: per assenza temporanea dell utente per ammissione temporanea in struttura ( protetta, riabilitativa ); qualora si renda necessaria l ammissione al servizio di casi più gravi, di somma urgenza, non risolvibili con una riorganizzazione del servizio stesso.- In caso di ricovero ospedaliero dell utente il servizio non è da ritenersi sospeso.- Art CONTROLLI Sono demandate al Responsabile del Servizio interessato funzioni di collaborazione e di verifica sull andamento del servizio, in stretta relazione con l Assistente Sociale.- Si potrà procedere altresì a verifiche periodiche su richiesta dell Amministrazione Comunale o dell utenza.- L Amministrazione Comunale si riserva comunque di predisporre autonomamente interventi temporanei anche delle Assistenti di Base, del volontariato, del servizio mensa, ecc., per risolvere situazioni d urgenza, qualora non sia possibile il confronto preventivo con l Assistente Sociale (per ferie, malattia, ecc..).- Gli interventi saranno successivamente confrontati con l Assistente Sociale e potranno essere interrotti, proseguire o essere modificati a seconda della valutazione complessiva del caso.

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