CAMPAGNA CENSIMENTO 2014 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO

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3 PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici CAMPAGNA CENSIMENTO 2014 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO -dal 1 giugno fino al 30 settembre DISPOSIZIONI PER IL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI GENOVA E DEL COMUNE DIGENOVA

4 Incontri informativi In attuazione di: DECRETO PRESIDENTE REPUBBLICA 16 aprile 2013, n. 74 Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n Pubblicato su Gazzetta Ufficiale n. 149 del In vigore dal e DECRETO MINISTERIALE 10 febbraio 2014 Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013. Pubblicato su Gazzetta Ufficiale n. 55 del

5 Con il DPR n. 74/2013 la legge ha esteso alcuni obblighi agli impianti di condizionamento, per la climatizzazione sia estiva che invernale degli ambienti. Come già avviene per gli impianti termici destinati al riscaldamento e funzionanti con una tradizionale caldaia, anche per gli altri tipi di impianti di climatizzazione i responsabili degli impianti devono: far effettuare manutenzioni periodiche e controlli di sicurezza ed efficienza; tenere un libretto di impianto su cui annotare manutenzioni e altri interventi; far inviare periodicamente dalla ditta manutentrice all Ente competente un rapporto di controllo. Il Responsabile degli impianti interessati dovrà inoltre provvedere a dichiarare, all'ente competente in materia di controlli sugli impianti termici (Provincia di Genova/Comune di Genova), l'ubicazione e le principali caratteristiche degli impianti di proprietà o dallo stesso gestiti.

6 Quali sono gli impianti interessati dal censimento 2014? impianti di condizionamento fissi, utilizzati per il solo raffrescamento dell aria nella stagione estiva, di potenza termica utile uguale o maggiore di 12 kw; impianti di climatizzazione fissi a pompa di calore, utilizzati sia per raffrescamento estivo che per riscaldamento invernale, di potenza termica utile uguale o maggiore di 12 kw; sottostazioni di scambio collegate ad un impianto di teleriscaldamento; impianti di cogenerazione (o trigenerazione) che utilizzano il calore residuo per il raffrescamento e/o riscaldamento degli ambienti. ATTENZIONE: NON devono essere dichiarati gli impianti con condizionatori mobili e quelli che abbiano potenza termica utile inferiore a 12 kw, rilevabile dal libretto di uso e manutenzione (sono esclusi ad esempio quelli allacciati a contatore elettrico per utenza domestica con potenza elettrica impegnata fino a 3 kw).

7 ATTENZIONE: Per gli impianti fissi di potenza termica complessiva inferiore a 12 kw ma superiore a 5 kw: vige comunque l obbligo di fare effettuare la manutenzione periodica da Ditta qualificata; vige comunque l obbligo di compilare ed aggiornare il Libretto di impianto.

8 Ulteriori indicazioni per la definizione dell impianto: Se gli impianti sono funzionalmente distinti, non solo per i sistemi di produzione (generatori caldo o freddo), ma anche per quanto riguarda i sistemi di distribuzione, utilizzazione del calore e organi di regolazione, gli impianti verranno individuati separatamente secondo la tipologia cui appartengono, sommando le potenze relative a ciascuna tipologia e considerando le quattro tipologie individuate negli allegati ministeriali II, III, IV, V e cioè : impianti a combustione (gruppi termici) impianti di condizionamento/pompa di calore (gruppi frigoriferi) impianti di teleriscaldamento (sottostazioni scambiatori) impianti di cogenerazione. Sul libretto e sui rapporti di controllo, per ciascun impianto verrà annotata la potenza massima resa per ciascun servizio; in caso di più generatori va considerato il valore più alto fra quelli ottenibili sommando le potenze massime rese dei generatori che possono funzionare contemporaneamente; in caso di generatori che possono funzionare solamente l uno in sostituzione dell altro considerare solo quello avente la potenza utile più elevata.

9 Chi è il responsabile dell impianto? il proprietario dell unità immobiliare; l occupante immobiliare; a qualunque titolo l unità l amministratore nel caso di società o condomini asserviti ad un unico impianto; la ditta terzo responsabile a cui sia stata formalmente delegata la responsabilità, (per impianti di tipo centralizzato).

10 Come aderire alla campagna di censimento 2014? Per semplificare il compito di denuncia, per il territorio della Provincia di Genova è stata indetta una campagna di censimento on-line per l anno 2014, senza alcun onere di spesa. Il censimento è stato predisposto attraverso un portale telematico on-line, disponibile per connessione tramite PC, Smartphone e tablet, che in pochi minuti permette di adempiere all obbligo richiesto. I responsabili di tali impianti potranno dichiarare il proprio impianto, alla Provincia di Genova o al Comune di Genova, compilando uno schema di inserimento dati predisposto e guidato, con generazione automatica di una ricevuta mediante mail. L attivazione della Web-App potrà avvenire digitando il link: QR-CODE dell URL:

11 Per far coincidere il censimento degli impianti di condizionamento con la stagione di abituale funzionamento, corrispondente al periodo estivo, il censimento on-line sarà attivo: dal 1 giugno fino al 30 settembre 2014 Riferimenti: Per informazioni sul censimento: Fondazione Muvita - Telefono censimento.cdz@muvita.it PROVINCIA DI GENOVA - Direzione Ambiente, Ambiti Naturali e Trasporti - Servizio Energia, Aria e Rumore - Ufficio Impianti Termici - Numero verde tel COMUNE DI GENOVA Direzione Ambiente, Igiene, Energia - Settore Ambiente - Ufficio Controllo Impianti Termici Tel (Lunedì - Venerdì dalle 9 alle 12)

12 Come si compila il censimento on-line Il censimento si può effettuare sul portale disponibile on-line all indirizzo: Si dovrà compilare un modulo telematico guidato che, una volta correttamente compilato, genererà una ricevuta di avvenuta registrazione che verrà inviata via al responsabile dell impianto. I dati richiesti riguardano il responsabile, la localizzazione e la tipologia dell impianto.

13 Pagina di scelta tra Comune e Provincia All accesso si aprirà una pagina iniziale, per indirizzare l utente nel sito dell ente competente per territorio: Selezionando il link corrispondente, l utente sarà indirizzato alla pagina del Censimento, rispettivamente del Comune di Genova o della Provincia di Genova.

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21 ISPEZIONI Cambiano le disposizioni stabilite per i controlli, accertamentied ispezioni da parte delle autorità competenti. In particolare: ART. 9 Ispezioni sugli impianti termici Le ispezioni si effettuano su impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale non minore di 10 kw e di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale non minore di 12 kw. L'ispezione comprende una valutazione di efficienza energetica del generatore, una stima del suo corretto dimensionamento rispetto al fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale ed estiva dell'edificio, in riferimento al progetto dell'impianto, se disponibile, e una consulenza sui possibili interventi atti a migliorare il rendimento energetico dell'impianto in modo economicamente conveniente. La stagione termica è fissata dal 1 agosto al 31 luglio dell anno successivo.

22 Per gli impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale compresa tra 10 kw e 100 kw, alimentati a gas, metano o gpl e per gli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale compresa tra 12 e 100 kw l'accertamento del rapporto di controllo di efficienza energetica inviato dal manutentore o terzo responsabile è ritenuto sostitutivo dell'ispezione. Le Regioni o l Autorità competente delegata provvede a: Accertare i rapporti di controllo pervenuti Intervenire nei confronti dei responsabili, nei casi di impianti inefficienti, per i necessari adeguamenti È opportuno richiamare quanto stabilito in merito dall art. 6, comma 3 del DPR 74/2013: Il responsabile o, ove delegato, il terzo responsabile rispondono del mancato rispetto delle norme relative all'impianto termico, in particolare in materia di sicurezza e di tutela dell'ambiente. Pertanto si evidenzia come il rapporto di controllo inviato dal manutentore costituisca una dichiarazione con precisa assunzione di responsabilità.

23 Ai fini degli obiettivi di miglioramento dell efficienza energetica, le ispezioni sono programmate in base ai seguenti criteri e priorità: a) impianti per cui non sia pervenuto il rapporto di controllo di efficienza energetica o per i quali in fase di accertamento siano emersi elementi di criticità; b) impianti dotati di generatori o macchine frigorifere con anzianità superiore a 15 anni; c) impianti dotati di generatori a combustibile liquido o solido con potenza termica utile nominale superiore a 100 kw: ispezioni sul 100 per cento degli impianti, ogni due anni; d) impianti dotati di macchine frigorifere con potenza termica utile nominale superiore ai 100 kw: ispezioni sul 100 per cento degli impianti, ogni quattro anni; e) impianti dotati di generatori a gas con potenza termica utile nominale superiore a 100 kw e impianti dotati di generatori a combustibile liquido o solido con potenza termica utile nominale compresa tra 20 e 100 kw: ispezioni sul 100 per cento degli impianti, ogni quattro anni; f) impianti per i quali dai rapporti di controllo dell efficienza energetica risultino rendimenti inferiori ai limiti fissati nell Allegato B del decreto.

24 Ulteriori competenze ART. 10 -Competenze delle Regioni e delle Province autonome In particolare, in relazione all attività di verifica: Nel disciplinare la materia, le Regioni e le Province autonome, tenendo conto delle peculiarità del territorio, del parco edilizio e impiantistico esistente, delle valutazioni tecnico-economiche concernenti i costi di costruzione e di gestione degli edifici, delle specificità ambientali, del contesto socio-economico e di un corretto rapporto costi-benefici per i cittadini, possono: a)individuare le modalità più opportune per garantire il corretto esercizio degli impianti termici e più efficaci per lo svolgimento delle previste attività di controllo, accertamento e ispezione, anche:

25 1) ampliando il campo delle potenze degli impianti su cui eseguire gli interventi di controllo e le ispezioni, con particolare attenzione agli impianti a combustibile solido; 2) fissando requisiti minimi di efficienza energetica degli impianti termici, migliorativi rispetto a quelli previsti dal presente decreto; 3) differenziando le modalità e la cadenza della trasmissione dei rapporti di efficienza energetica di cui all articolo 8, comma 5; c) assicurare la copertura dei costi necessari per l adeguamento e la gestione del catasto degli impianti termici, nonché per gli accertamenti e le ispezioni sugli impianti stessi, mediante la corresponsione di un contributo da parte dei responsabili degli impianti, da articolare in base alla potenza degli impianti, secondo modalità uniformi su tutto il territorio regionale.

26 In attuazione all attività di ispezione: Istituire un catasto territoriale degli impianti termici, stabilendo contestualmente gli obblighi di cui all art. 9 comma 3 del d.lgs. 192/2006 per i responsabili degli impianti e per i distributori di combustibile. Ovvero: a) i responsabili degli impianticomunicano all'ente competente in materia di controlli sugli impianti termici l'ubicazione e le principali caratteristiche degli impianti di proprietà o dai medesimi gestiti nonché le eventuali successive modifiche significative; b) le società di distribuzione dei diversi tipi di combustibile, a uso degli impianti termici, comunicano all'ente competente in materia di controlli sugli impianti termici, l'ubicazione e la titolarità delle utenze da esse rifornite, al 31 dicembre di ogni anno;

27 Le Regioni che hanno già assunto provvedimenti ai sensi della Direttiva 2002/91/CE, adeguano gradualmente i propri provvedimenti al contenuto del D.P.R. 74/2013. La Regione Liguria con propria Circolare, prot. n. PG/2013/ del 09/08/2013, ha stabilito che fino alla pubblicazione di nuove disposizioni normative regionali, rimangono comunque in vigore le disposizioni già emanate in materia dalla stessa Regione Liguria con deliberazione della Giunta regionale n del 28/11/2008. Pertanto le attuali modalità in materia di certificazione, controllo, accertamento ed ispezione degli impianti termici, si manterranno fino alla emanazione degli opportuni adeguamenti, in attuazione di quanto stabilito dal D.P.R. 74/2013, delle disposizioni regionali (Legge Regionale n. 22/2007 e ss.mm.ii. - Regolamento Regionale n. 6/2012).

28 PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Genova, 14 ottobre 2014

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