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1 TRIBUNALE CIVILE DI TERMINI IMERESE SEZIONE LAVORO RICORSO EX ART. 414 C.P.C. CON CONTESTUALE ISTANZA EX ART. 151 C.P.C. della Prof.ssa Pinuccia Botta, nata a Palermo il 3 settembre 1977, C.F. BTTPCC77P43G273O e residente in Castelbuono (PA), via Isnello, n. 35/bis, rappresentata e difesa, giusta procura in calce al presente atto, sia congiuntamente sia disgiuntamente, dall Avv. Stefano Polizzotto (C.F. PLZSFN69R26G797X, fax , pec stefano.polizzotto@cert.avvocatitermini.it) e dall Avv. Rossana Ingrassia Strano (C.F. NGRRSN87R48G273C, fax n , pec rossanaingrassiastrano@pecavvpa.it) ed elettivamente domiciliata presso lo studio del primo in Castelbuono (PA), via Mario Levante n. 1-bis cap CONTRO 1 - Ricorrente- - il Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca, in persona del Ministro pro-tempore e attuale rappresentante legale, con sede in Roma, Viale Trastevere, 76/a C.A.P.00153, rappresentato e difeso ex lege dall Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui Uffici in Palermo, via Alcide De Gasperi, n C.A.P è elettivamente domiciliato; - Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, in persona dell attuale rappresentante legale, con sede in Palermo, via Fattori, n. 60 C.A.P , rappresentato e difeso ex lege dall Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui Uffici in Palermo, via Alcide De Gasperi, n C.A.P è elettivamente domiciliato; - Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia - Ufficio VI - Ambito Territoriale per la Provincia di Caltanissetta e Enna, in persona dell attuale rappresentante legale, con sede in Caltanissetta, via Nino Martoglio, n. 1 C.A.P , rappresentato e difeso ex lege dall Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui Uffici in Palermo, via Alcide De Gasperi, n C.A.P , è elettivamente domiciliato; - Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia - Ufficio I Ambito Territoriale per la

2 Provincia di Palermo, in persona dell attuale rappresentante legale, con sede in Palermo, via San Lorenzo, n. 312/g C.A.P , rappresentato e difeso ex lege dall Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui Uffici in Palermo, via Alcide De Gasperi, n C.A.P , è elettivamente domiciliato; -Resistenti- E NEI CONFRONTI DI - DI TUTTI I DOCENTI ISCRITTI NELLE GRADUATORIE DI MOBILITÀ PER IL TRASFERIMENTO INTERPROVINCIALE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PER L ANNO SCOLASTICO 2016/2017, degli ambiti territoriali della Provincia di Caltanissetta e degli Ambiti territoriali della Provincia di Palermo, classe di concorso A033- Educazione Tecnica nella Scuola Media; - potenziali resistenti - PER L ANNULLAMENTO E/O DISAPPLICAZIONE - dell art. 6 del CCNI mobilità a.s. 2016/2017 nella parte in cui distingue, per i trasferimenti ed i passaggi, le fasi B (in cui sono state previste ulteriori tre sotto-fasi B1, B2 e B3) e C, considerandole autonome e distinte; - dell allegato 1 al CCNI mobilità a.s. 2016/2017 nella parte in cui, per l ordine delle operazioni di mobilità, tiene conto delle fasi B (in cui sono state previste ulteriori tre sotto-fasi B1, B2 e B3) e C, considerandole autonome e distinte; - dell O.M. MIUR n. 241 del 8 aprile 2016 nella parte in cui per l ordine delle operazioni di mobilità tiene conto delle fasi B (in cui sono state previste ulteriori tre sotto-fasi B1, B2 e B3) e C, considerandole autonome e distinte; - degli esiti della mobilità interprovinciale della scuola secondaria di I grado per l anno scolastico 2016/2017 per le Provincie di Caltanissetta e Palermo, nei termini di seguito indicati; - degli esiti della mobilità interprovinciale della scuola secondaria di I grado per l anno scolastico 2016/2017 per la Provincia di Caltanissetta, nella parte in cui la ricorrente è stata assegnata all ambito 04 Sicilia in cui sono disponibili soltanto n. 2 posti per la classe di concorso A033, ma in scuole CPIA di Caltanissetta Enna (corsi a 2

3 funzionamento serale) la cui preferenza, tuttavia, non è stata espressa dall odierna ricorrente nella domanda di mobilità; PER IL RICONOSCIMENTO - del diritto della ricorrente ad essere assegnata presso uno degli ambiti territoriali della Provincia di Palermo o in subordine di Caltanissetta su posto comune; CON CONSEGUENTE CONDANNA delle Amministrazioni convenute a ripetere le operazioni di mobilità propedeutiche all assegnazione della sede definitiva spettante all odierna ricorrente, previa correzione degli esiti della mobilità nei termini di seguito indicati; NONCHÉ PER L ATTRIBUZIONE della corretta sede di servizio in uno degli ambiti territoriali della Provincia di Palermo o in subordine di Caltanissetta su posto comune. FATTO 1. La Prof.ssa Pinuccia Botta per effetto della Legge n. 107/2015 ed a seguito dello scorrimento della graduatoria ad esaurimento (GAE) in cui si trovava inserita, con contratto individuale a tempo indeterminato del 25 novembre 2015, è stata assunta dall Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia quale docente di ruolo nella scuola secondaria statale di I per l insegnamento di Educazione Tecnica Nella Scuola Media - classe di concorso A033, con decorrenza giuridica dal 1 settembre 2015 ed economica dalla data di effettiva assunzione in servizio (cfr. doc. 1). Per disciplinare la procedura di mobilità nazionale straordinaria prevista dall art. 3 comma 108 della L. n. 107/201, in data 8 aprile 2016 è stato sottoscritto il CCNI per la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l anno 2016/2017, il quale all art. 6 ha individuato quattro fasi e numerose sotto-fasi per l assegnazione dei posti, distinguendo varie categorie di docenti e, precisamente, quelli assunti entro l anno scolastico 2014/2015 e quelli assunti nell anno scolastico 2015/2016 (cfr. doc. 2). Come verrà evidenziato in diritto, tale distinzione in fasi oltre che essere palesemente incostituzionale per contrasto con gli artt. 3, 51 e 97 Cost., è stata disciplinata in violazione del disposto di cui al citato comma 108 della L. n. 107/

4 L odierna ricorrente nel presentare la domanda di mobilità per l a.s. 2016/2017 (cfr. doc. 3), ai fini dell assegnazione definitiva dell ambito, ha espresso preferenza solo per posto comune, escludendo, quindi, esplicitamente, la sua disponibilità ad insegnare in scuole per adulti e serali, carcerarie e ospedaliere, così come previsto dall art. 9 dell O.M. n. 241 MIUR del 8 aprile 2016 (cfr. doc.4). Tale circostanza è stata, peraltro, confermata anche nella notifica della domanda di convalida dell USP di Palermo che, da un lato ha riconosciuto il punteggio di 32 punti per servizio, esigenze di famiglia e titoli generali + punti 6 per il comune di ricongiungimento al coniuge, dall altro ha dato atto che l odierna ricorrente ha espresso preferenza solo per posto comune (cfr. doc. 5). Tuttavia, terminate le operazioni di mobilità nazionale l odierna ricorrente è rientrata nella fase C ed è stata illegittimamente assegnata all ambito territoriale della Provincia di Caltanissetta n. 04 Sicilia, in luogo di uno degli Ambiti territoriali della Provincia di Palermo (Sicilia n ). Ed, infatti, per effetto della illegittima previsione delle fasi della mobilità, negli Ambiti territoriali della Provincia di Palermo (Sicilia n ) risultano inseriti docenti rientrati nelle fasi B e C a cui, comunque, è stato attribuito un punteggio inferiore a quello della prof.ssa Botta (cfr. estratto graduatoria nazionale della mobilità a.s. 2016/2017 per la Provincia di Palermo doc. 6; cfr. estratto graduatoria nazionale della mobilità a.s. 2016/2017 per la Provincia di Caltanissetta ed Enna doc. 7). A ciò si aggiunga che l odierna ricorrente, non solo non è stata assegnata in uno degli ambiti della Provincia di Palermo, ma pur essendo stata assegnata all ambito territoriale della provincia di Caltanissetta, n. 04 Sicilia, in cui erano presenti soltanto n. 2 posti liberi per la classe di concorso A033, è stata chiamata a prendere servizio in scuole CPIA, ossia in scuole per adulti e serali (cfr. notifica assegnazione su sede scolastica del 24 agosto 2016 doc. 8) Ne consegue l illegittimità di tale assegnazione per effetto del mal funzionamento del c.d. algoritmo utilizzato per la mobilità nazionale, atteso che l odierna ricorrente nel presentare la domanda di mobilità, ai fini dell assegnazione definitiva dell ambito, ha 4

5 espresso preferenza solo per posto comune, escludendo esplicitamente, la disponibilità ad insegnare in scuole per adulti e serali (cfr. domanda di mobilità Doc. 3). Per completezza va, inoltre, precisato che ad oggi la Prof.ssa Botta, per effetto dell accoglimento della domanda di assegnazione provvisoria, espleta servizio nella Provincia di Palermo e, precisamente, presso la Scuola Media di Caccamo (cfr. doc. 9). Ciò giustifica la proposizione del presente ricorso innanzi a codesto Ecc.mo Tribunale del Lavoro, in cui ricade la sede di servizio (Caccamo) dell odierna ricorrente. Alla luce dei fatti esposti, risulta evidente l illegittimità dell operato delle Amministrazioni intimate, che costringe l odierna ricorrente a proporre il presente ricorso. DIRITTO I. IN ORDINE ALLA ILLEGITTIMA SUDDIVISIONE IN FASI E SOTTO-FASI DELLE OPERAZIONI DI MOBILITÀ. 1. Come evidenziato in punto di fatto il CCNI mobilità a.s. 2016/2017, all art. 6 e la relativa O.M. MIUR n. 241 del 8 aprile 2016, hanno previsto la suddivisione in quattro fasi A, B, C e D, a loro volta distinte in sotto-fasi, autonome e distinte che si susseguono secondo un preciso ordine (cfr. tabella che riassume le fasi della mobilità a.s. 2016/ doc. 10). In particolare, per ciò che ci interessa, per le fasi B (in cui sono state previste ulteriori tre sotto-fasi B1, B2 e B3) e C, è stato previsto quanto segue: La Fase B della mobilità riguarda: - Assunti prima del 2015 che chiedono trasferimento interprovinciale; - Assunti prima del 2015 che chiedono contemporaneamente trasferimento interprovinciale e passaggio di cattedra/ruolo; - Assunti da GM 2012 con piano assunzioni legge 107/2015, sia in fase B che in fase C; Fase C della mobilità riguarda: - Tutti gli assunti in fase B e C da GAE con legge 107/2015. Ogni fase ha precedenza sulla successiva indipendentemente dal punteggio. 5

6 Quindi se un docente partecipa alla fase B con 30 punti avrà, comunque, la precedenza su un docente che partecipa alla fase C con 40 punti. Per effetto di tale previsione, che è palesemente incostituzionale ed illegittima, l odierna ricorrente è stata illegittimamente assegnata nella fase C all ambito territoriale Sicilia n. 04 della Provincia di Caltanissetta, mentre avrebbe dovuto essere assegnata ad uno degli Ambiti territoriali della Provincia di Palermo (Sicilia n ), in cui risultano inseriti docenti con punteggio inferiore. Ed invero, il CCNI mobilità ha previsto quattro fasi in ordine successivo per le operazioni di mobilità distinguendo categorie di docenti; facendo ciò, tuttavia, è stata posta in essere una palese disparità di trattamento tra docenti basata solo, come evidenziato sopra, sull anno (ante e post 2015) e sulle modalità di assunzione (per concorso o da GAE). Tale previsione, non ha tenuto conto del fatto che i docenti, a prescindere dalle modalità e tempi di assunzione, sono tutti dipendenti pubblici e che per la mobilità occorre tenere conto esclusivamente del punteggio posseduto dagli stessi per i titoli valutabili, unico criterio valido, trasparente e non discriminatorio. Tale irragionevole sistema ha dato vita a delle situazioni paradossali per cui docenti con svariati anni di servizio, oltre che di età, si sono visti assegnare degli ambiti territoriali molto distanti dalla propria città di residenza, mentre docenti idonei al concorso 2012 o assunti entro l anno scolastico 2014/2015, con pochissimo servizio o addirittura senza servizio, sono stati assegnati presso ambiti territoriali situati nella propria città di residenza o in prossimità della stessa. Si è quindi palesemente verificata un'inspiegabile, illegittima ed ingiustificata disparità di trattamento tra docenti, con particolare riferimento a coloro che sono stati assunti nelle fasi B e C della mobilità. La prima sperequazione certamente consiste nell'avere dato priorità agli assunti ante 2014/2015 sempre da GAE, che hanno potuto partecipare alla prima fase B1 dei trasferimenti con diritto ad ottenere anche la titolarità su scuola, contrariamente ai docenti, tra i quali l odierna ricorrente, sempre assunti da GAE ma nell anno scolastico 6

7 2015/2016, che hanno potuto partecipare soltanto alla fase C della mobilità. La seconda sperequazione consiste nel fatto che gli assunti in fase B e C da GM (graduatoria di merito) del concorso 2012 in forza della L. n. 107/2015, ai fini della mobilità, sono stati ingiustamente ed illegittimamente inseriti nella fase B3, che precede la fase C della mobilità in cui hanno partecipato i docenti assunti in fase B e C da GAE (da graduatorie ad esaurimento), tra i quali l odierna ricorrente. La terza sperequazione consiste nel fatto che ai docenti assunti da GM del concorso 2012 è stata data la possibilità di confermare la sede di titolarità su uno degli ambiti della provincia provvisoriamente assegnata o partecipare alla mobilità per uno degli ambiti della Provincia di titolarità (Fase B della mobilità); ai docenti assunti da GAE, invece, è stata negata tale possibilità ed hanno potuto solamente partecipare ed essere assegnati su uno degli ambiti delle 100 province indicate, secondo l'ordine di preferenza nella relativa domanda di mobilità (Fase C della mobilità). E' evidente, quindi, che gli assunti da GAE sono stati ingiustamente scavalcati e subordinati a tutte le altre categorie di docenti sopra indicate, con gravissima disparità di trattamento. Ciò è avvenuto senza il rigoroso rispetto delle norme di legge (anche contro le stesse disposizioni della Legge 107/2015) e della Costituzione, il rispetto della posizione lavorativa dei docenti, corrispondente all'inserimento pluriennale nella GAE provinciale ed espressa dal punteggio, nonché contraddittoriamente rispetto alla già avvenuta incardinazione dei ricorrenti nelle sedi assegnate in sede di differimento, che questi docenti avrebbero avuto il diritto di conservare. Orbene, secondo una interpretazione costituzionalmente orientata ai sensi degli artt. 3 e 97 dei commi 100 e 108 della L. n. 107/2015: - si sarebbe dovuto procedere all'assunzione scorrendo entrambe le graduatorie GM e GAE, e poi, solo a parità di punteggio, si sarebbero dovute applicare le preferenze previste dalla legge. Una diversa interpretazione significherebbe applicare il criterio della c.d. collocazione in "CODA", riconosciuta incostituzionale dalla Consulta nella sentenza 41/2011, in quanto viola il fondamentale principio di uguaglianza di cui all'art. 7

8 3 della Costituzione; - in fase di mobilità nazionale straordinaria di cui al CCNI 2016/2017, che rileva ai fini del presente ricorso, non si sarebbe dovuta effettuare la distinzione tra fase B (all interno della quale ci sono altre tre sotto-fasi: B1, B2 e B3) e fase C, perché ciò discrimina i docenti in base all anno (ante e post 2015) e alle modalità di assunzione (per concorso o da GAE), mentre si sarebbe dovuto tenere conto soltanto del punteggio posseduto. Tale comportamento ha certamente determinato una violazione del diritto europeo in materia di non discriminazione, costituito dalle direttive dell UE contro la discriminazione, nonché dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali (CEDU). In particolare, l articolo 14 e il protocollo n. 12, vietano le discriminazioni e precisamente, per ciò che interessa nel caso di specie, il trattamento sfavorevole di dipendenti a scapito di altri che si trovano in situazione analoga. Peraltro, avere previsto nella mobilità nazionale per l a.s. 2016/2017 la distinzione tra fase B (all interno della quale ci sono altre tre sotto-fasi: B1, B2 e B3) e fase C, che si basa sull anno (ante e post 2015) e sulle modalità di assunzione dei docenti (per concorso o da GAE), contrasta con l attuale assetto normativo e con i principi costituzionali di uguaglianza (art. 3 Cost.), buon andamento della pubblica amministrazione (art. 97 Cost.) e di accesso agli uffici pubblici in condizioni di parità (art. 51 Cost.). Ove, per mera ipotesi, si ritenesse che la distinzione in fasi ai fini della mobilità trovi fondamento nella L. n. 107/2015 e precisamente nell art. 3, commi 100 e 108, tale disciplina e quella di attuazione prevista nel CCNI mobilità 2016/2016 e nell O.M. MIUR del 8 aprile 2016 sarebbero certamente da considerare costituzionalmente illegittima per violazione degli art. 3, 51 e 97 della Costituzione, in quanto si consentirebbe una mobilità differenziata tra soggetti che si trovano nelle medesime condizioni, che verrebbero trattati in modo differente, non tenendosi conto del c.d. principio della meritocrazia: soggetti che hanno maturato un punteggio maggiore 8

9 verrebbero collocati in coda rispetto agli altri docenti già assunti e con un punteggio inferiore. Diversamente opinando si perverrebbe ad una interpretazione della vigente normativa senz altro contraria ai principi di eguaglianza e d imparzialità della p.a. (artt.3 e 97 Cost.), non essendovi ragione per discriminare, sia in sede di mobilità che ai fini della ricostruzione di carriera, tra servizi aventi per legge la medesima dignità e le medesime caratteristiche. La predetta illegittimità costituzionale, invero, è stata già sottoposta ad una prima valutazione del TAR del Lazio Roma, che, in considerazione della stessa, ha deciso di sospendere interinalmente l'ordinanza ministeriale n. 241/2016, che disciplina la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l'anno scolastico 2016/2017, nella parte in cui prevede deroghe e posizioni di privilegio e precedenza con disparità di trattamento, in attesa della decisione sul merito della causa (cfr. ord. Cautelare TAR Lazio, sez. III bis del 23 giugno 2016 Cfr. allegato n. 11). Le diverse fasi della mobilità, infatti, hanno sovvertito l'ordine di merito che deve regolare le graduatorie finalizzate ai movimenti per mobilità, con la conseguenza che hanno ottenuto il trasferimento per mobilità insegnanti con punteggi bassissimi a scapito di quelli con punteggi notevolmente più alti, con palese violazione del principio di cui all'art. 97 Cost. L'accesso alla mobilità è stato disposto a favore di candidati meno meritevoli in violazione del principio di buon andamento della PA. In altri termini, considerare ai fini della mobilità prioritari l anno (ante 2015) e le modalità di assunzione, rispetto al punteggio posseduto dai docenti immessi in ruolo e che, dunque, si trovano nella medesima condizione determina una evidente disparità di trattamento e violazione dei principi costituzionali sopra indicati. Alla luce delle superiori considerazioni e secondo una interpretazione costituzionalmente orientata ai sensi degli artt. 3 e 97 dei commi 100 e 108 della L. n, 107/2015, come sopra indicata, l odierna ricorrente avrebbe dovuto essere trasferita ed assegnata ad uno degli Ambiti territoriali della Provincia di Palermo 9

10 (Sicilia n ), in cui sono stati inseriti, per effetto della illegittima previsione delle fasi della mobilità (Fasi B e C), docenti con punteggio inferiore a quello della prof.ssa Botta. In via subordinata, previamente ritenendone la non manifesta infondatezza e la rilevanza, si solleva la questione di legittimità costituzionale dell art. 3, commi 100 e 108 della L. n. 107/2015, dell art. 6 Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l'a.s. 2016/2017, sottoscritto nell'anno 2016 il giorno 8 del mese di aprile, e dell art 2 dell O.M. n. 241 del 8 aprile 2016, nella parte in cui tali disposizioni, per l ordine delle operazioni di mobilità, tengono conto di quattro fasi A, B, C, D, ed in particolare per ciò che rileva ai fini del presente ricorso delle fasi B e C, autonome e distinte che si susseguono, per violazione degli art. 3, 51 e 97 della Costituzione. II. IN ORDINE ALLA VIOLAZIONE DELL ART. 11 DEL CCNI PER LA MOBILITÀ DEL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA PER L ANNO 2016/2017 E DELL ART. 9 O.M. MIUR N. 241 DEL 8 APRILE 2016 POSTE IN ESSERE DALLE AMMINISTRAZIONI CONVENUTE. Come già evidenziato in punto di fatto, il CCNI per la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l anno 2016/2017, nonché l Ordinanza ministeriale n. 241 del MIUR dell 8 aprile 2016 hanno previsto la possibilità per tutti i docenti partecipanti alla procedura di indicare delle preferenze nell apposita sezione del modulo-domanda. In particolare, l art. 11 del CCNI mobilità a.s. 2016/2017, avente ad oggetto le Modalità di assegnazione ai corsi per l istruzione e la formazione dell età adulta su centri territoriali previsti dal D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263 nella scuola primaria e secondaria di I grado, prevede espressamente che I movimenti a domanda sui posti per l'istruzione e la formazione dell'età adulta nella scuola primaria e nella secondaria di I grado sui centri territoriali previsti dal D.P.R.29 ottobre 2012 n. 263 vengono disposti soltanto se gli interessati ne avranno fatta esplicita richiesta nel modulo domanda. 10

11 Nella fase A del movimento di cui all'art. 6 gli interessati potranno utilizzare gli specifici codici riportati sui Bolletini Ufficiali delle scuole pubblicati sulla rete Intranet; in tale fase l'assegnazione viene disposta anche d'ufficio secondo quanto previsto dal presente contratto. Nelle fasi successive l'assegnazione potrà avvenire solo per coloro che avranno dichiarato la loro disponibilità per tali tipologie di posti. Ebbene, anche l art. 9 della citata O.M. n. 241/2016, al 3 comma, ha previsto che Nelle fasi B, C e D del movimento possono essere espressi i codici sintetici di ambiti e province; possono inoltre essere espresse, le seguenti disponibilità: A) Istruzione degli adulti, che comprende: Corsi serali degli istituti di secondo grado; Centri territoriali riorganizzati nei centri provinciali per l'istruzione degli adulti ai sensi di quanto disposto dal D.P.R. 29 ottobre 2012 n. 263 (corsi per l'istruzione e la formazione dell'età adulta). Sezioni carcerarie, B) Sezioni ospedaliere L'indicazione delle disponibilità valgono per l'assegnazione agli ambiti nei quali sono presenti tali tipologie di scuole, senza tale specifica disponibilità non è possibile l'assegnazione a tali scuole e pertanto gli eventuali posti disponibili su ambito territoriale riferibili alle tipologie indicate non vengono considerati utili ai fini del trasferimento su ambito per quanti non abbiano esplicitamente indicato tali disponibilità. In altri termini, ai sensi del citato CCNI e dell O.M. n. 241/2016, per ottenere il trasferimento in un corso serale, i docenti, in via indispensabile, avrebbero dovuto farne esplicita richiesta nelle preferenze espresse in domanda. Nel caso di specie, la Prof.ssa Botta, in sede di compilazione della domanda di mobilità per l a.s. 2016/2017 ha esplicitamente indicato la sua preferenza a prestare servizio solo su posto comune, negando esplicitamente la disponibilità ad insegnare in scuole per adulti e serali, carcerarie e ospedaliere, di cui all art. 9 dell O.M. MIUR n. 11

12 241 del 8 aprile 2016 (cfr. doc. 3). Tale circostanza, peraltro, risulta confermata anche nella notifica della domanda di convalida emessa dell USP di Palermo (cfr. doc. 5), laddove a pag. 4 nell apposito spazio previsto per il Tipo di posto da considerare per il trasferimento risulta la preferenza espressa dalla ricorrente Solo posto comune. Ebbene, terminate le operazioni di mobilità nazionale, la ricorrente è rientrata nella fase C ed è stata illegittimamente assegnata all ambito territoriale della Provincia di Caltanissetta n. 04 Sicilia, in luogo di uno degli Ambiti territoriali della Provincia di Palermo (Sicilia n ), in cui sono stati assegnati docenti con punteggio inferiore. Ma circostanza ancora più grave è che la Prof.ssa Botta, nonostante avesse espresso nella domanda di mobilità la preferenza ad insegnare solo su posto comune, è stata chiamata a prendere servizio proprio in scuole C.P.I.A., ossia in scuole per adulti e serali, ciò in palese violazione di quanto previsto sia dall art. 11 del CCNI per la mobilità a.s. 2016/2017, sia dall art. 9 della O.M. n. 241 del MIUR dell 8 aprile In altri termini, le Amministrazioni scolastiche intimate, nell assegnazione della ricorrente alla scuola C.P.I.A. di Caltanissetta, non solo hanno ignorato il diniego espresso dalla stessa esplicitamente in domanda di mobilità ad insegnare in scuole per adulti e serali, carcerarie e ospedaliere, ma hanno, altresì, agito in palese violazione di quanto previsto all art. 11 del CCNI per la mobilità a.s. 2016/2017 nella parte in cui prevede che I movimenti a domanda sui posti per l'istruzione e la formazione dell'età adulta nella scuola primaria e nella secondaria di I grado sui centri territoriali previsti dal D.P.R.29 ottobre 2012 n. 263 vengono disposti soltanto se gli interessati ne avranno fatta esplicita richiesta nel modulo domanda, nonché all art. 9, comma 3 della Ordinanza Ministeriale, nella parte in cui prevede che senza tale specifica disponibilità non è possibile l'assegnazione a tali scuole. Ne consegue l illegittimità di tale assegnazione per effetto del mal funzionamento del c.d. algoritmo utilizzato per la mobilità nazionale, atteso che l odierna ricorrente nel presentare la domanda di mobilità, ai fini dell assegnazione 12

13 definitiva dell ambito, ha espresso preferenza solo per posto comune, escludendo, quindi, esplicitamente, la disponibilità ad insegnare in scuole per adulti e serali. Alla luce delle su esposte considerazioni appare palese che l assegnazione della Prof.ssa Botta alla scuola C.P.I.A. di Caltanissetta è totalmente illegittima, in quanto in contrasto con le disposizioni di cui all art. 11 del CCNI per la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l anno 2016/2017 e dell art. 9 della O.M. MIUR n. 241 del 8 aprile Per tali motivi, deve essere dichiarato l annullamento dell assegnazione della ricorrente su C.P.I.A. scuola serale per adulti, con conseguente assegnazione della ricorrente, in forza del primo motivo di ricorso, in uno degli Ambiti territoriali della Provincia di Palermo (Sicilia n ), nei quali risultano illegittimamente inseriti docenti rientrati nelle fasi B e C con punteggio inferiore rispetto a quello della prof.ssa Botta; in via subordinata, qualora dovesse essere confermata l assegnazione della ricorrente nell ambito territoriale della Provincia di Caltanissetta ed in accoglimento del presente motivo di ricorso, la stessa dovrà essere riassegnata su posto comune, così come espresso nelle preferenze di cui alla domanda di mobilità a.s. 2016/2017. Alla luce delle superiori considerazioni VOGLIA CODESTO ECC.MO TRIBUNALE - fissare l udienza di comparizione delle parti; - accogliere il presente ricorso, perché fondato in fatto e in diritto e per l effetto: - accertare e dichiarare l illegittimità e la conseguente nullità e/o inefficacia dell art. 6 del CCNI mobilità a.s. 2016/2017 nella parte in cui distingue, per i trasferimenti ed i passaggi, le fasi B (in cui sono state previste ulteriori tre sotto-fasi B1, B2 e B3) e C, considerandole autonome e distinte; - accertare e dichiarare l illegittimità e la conseguente nullità e/o inefficacia dell allegato 1 al CCNI mobilità a.s. 2016/2017 nella parte in cui, per l ordine delle operazioni di mobilità, tiene conto delle fasi B (in cui sono state previste ulteriori tre sotto-fasi B1, B2 e B3) e C, considerandole autonome e distinte; - accertare e dichiarare l illegittimità e la conseguente nullità e/o inefficacia dell O.M. MIUR n. 241 del 8 aprile 2016 nella parte in cui per l ordine delle operazioni di 13

14 mobilità tiene conto delle fasi B (in cui sono state previste ulteriori tre sotto-fasi B1, B2 e B3) e C, considerandole autonome e distinte; - accertare e dichiarare l illegittimità e la conseguente nullità e/o inefficacia degli esiti della mobilità interprovinciale della scuola secondaria di I grado per l anno scolastico 2016/2017 per le Provincie di Caltanissetta e Palermo, assegnando l odierna ricorrente ad uno degli ambiti della Provincia di Palermo, in accoglimento del primo motivo di ricorso, o in subordine ad uno degli ambiti della Provincia di Caltanissetta su posto comune; - accertare e dichiarare l illegittimità e la conseguente nullità e/o inefficacia degli esiti della mobilità interprovinciale della scuola secondaria di I grado per l anno scolastico 2016/2017 per la Provincia di Caltanissetta, nella parte in cui la ricorrente è stata assegnata all ambito 04 Sicilia in cui sono disponibili soltanto n. 2 posti per la classe di concorso A033, ma in scuole CPIA di Caltanissetta Enna (corsi a funzionamento serale), mentre avrebbe dovuto essere assegnata su posto comune; - condannare le Amministrazioni convenute a ripetere le operazioni di mobilità propedeutiche all assegnazione della sede definitiva spettante all odierna ricorrente in uno degli ambiti territoriali della provincia di Palermo o, in subordine, di Caltanissetta su posto comune, previa correzione degli esiti della mobilità; - in via subordinata, previamente ritenendone la non manifesta infondatezza e la rilevanza, sollevare la questione di legittimità costituzionale dell art. 3 commi 100 e 108 della L. n. 107/2015, dell art. 6 Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l' a.s. 2016/2017, sottoscritto nell'anno 2016 il giorno 8 del mese di aprile, e dell art 2 dell O.M. MIUR n. 241 del 8 aprile 2016, nella parte in cui le disposizioni, per l ordine delle operazioni di mobilità, tengono conto di quattro fasi A, B, C, D, ed in particolare delle fasi B e C, autonome e distinte che si susseguono, per violazione degli art. 3, 51 e 97 della Costituzione. IN VIA ISTRUTTORIA Si producono i seguenti documenti: 1) Contratto di lavoro a tempo indeterminato del 25 novembre 2015; 2) copia del CCNI per la mobilità del personale docente del 8 aprile 2016; 14

15 3) copia domanda di mobilità territoriale per la scuola secondaria di I grado per l a.s. 2016/2017 corredata da Allegato D scuola secondaria, dichiarazione personale esigenze familiari e dichiarazione titoli generali; 4) copia dell O.M. MIUR n. 241 del 8 aprile 2016; 5) notifica domanda di trasferimento interprovinciale per la scuola secondaria di I grado per l a.s. 2016/2017 con punteggio riconosciuto; 6) estratto graduatoria nazionale della mobilità a.s. 2016/2017 per la Provincia di Palermo, e per la Provincia di Caltanissetta; 7) notifica assegnazione su sede scolastica del 24 agosto 2016; 8) graduatoria assegnazione provvisoria, classe di concorso A033; 9) Tabella che illustra la suddivisione in fasce A, B, C e D delle operazioni di mobilità, a.s. 2016/2017; 10) copia dell Ordinanza cautelare T.A.R. Lazio, sez. III bis; 11) copia del documento di identità e del codice fiscale. Con vittoria di spese competenze ed onorari. In merito al versamento del contributo unificato si dichiara che ai sensi dell art. 152 disp. Att. C.p.c. il valore della causa è indeterminato e, pertanto, il predetto contributo è dovuto in misura pari ad 259,00. Salvis iuribus Palermo, 21 ottobre 2016 Avv. Stefano Polizzotto ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE ALLA NOTIFICAZIONE EX ART. 151 C.P.C. I sottoscritti procuratori, rappresentanti e difensori della prof.ssa Pinuccia Botta e in forza della procura alle liti in calce al presente ricorso ex art. 414 c.p.c., con contestuale istanza ex art. 151 c.p.c., PREMESSO CHE 15

16 - il ricorso ha ad oggetto l'impugnazione delle graduatorie definitive della mobilità a.s. 2016/2017, previa loro disapplicazione, relativamente alla classe di concorso A033, aventi ad oggetto il trasferimento interprovinciale per la scuola secondaria di I grado a seguito di suddivisione dei docenti partecipanti in quattro autonome fasi A, B, C ed, previste dal citato CCNI per la mobilità a.s. 2016/2017 e dall O.M. MIUR n. 241 dell 8 aprile 2016; - le Amministrazioni scolastiche hanno erroneamente assegnato la ricorrente all ambito territoriale della provincia di Caltanissetta, n. 04 Sicilia scuola CPIA, in luogo di uno degli ambiti territoriali della Provincia di Palermo (Sicilia 17-22) o della Provincia di Caltanissetta su posto comune; - ai fini dell'integrale instaurazione del contraddittorio, il ricorso in oggetto deve essere notificato a tutti i docenti potenzialmente controinteressati, ossia tutti i docenti inseriti nella graduatoria definitiva degli Ambiti Territoriali della Provincia di Caltanissetta e della Provincia di Palermo (17-22) per la classe di concorso A033 della scuola secondaria di I grado, che sarebbero scavalcati dall odierna ricorrente; RILEVATO CHE - la notifica del ricorso nei modi ordinari sarebbe impossibile, non soltanto per il grande numero di destinatari, ma soprattutto per l'impossibilità di identificare i docenti stessi; - il Giudice adito può autorizzare, ai sensi dell'art. 151 c.p.c., che la notificazione avvenga con qualsiasi altro mezzo idoneo, tra cui la pubblicazione in via telematica, in considerazione anche di particolari esigenze di celerità; - la giurisprudenza amministrativa e lavorista si è espressa, in diverse occasioni, in senso favorevole, quale forma alternativa a quella tradizionale per pubblici proclami ex art. 150 e 151 c.p.c. per la pubblicazione del testo del ricorso sul sito internet del ramo di amministrazione interessata; - nel caso in oggetto, l'amministrazione interessata è il MIUR il cui sito internet dedicato alla pubblicazione dei ricorsi per pubblici proclami è 16

17 nonché l'ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, gli Uffici Scolastici Provinciali di Caltanissetta ed Enna e di Palermo negli appositi siti internet. I sottoscritti procuratori formulano istanza affinché codesto Ecc.mo Tribunale, valutata l'opportunità di autorizzare la notificazione ai sensi dell'art. 151 c.p.c., con modalità diverse da quelle stabilite dalla Legge, in alternativa alla tradizionale notifica per pubblici proclami mediante inserimento nella G.U. Tutto ciò premesso, rilevato e considerato, VOGLIA CODESTO ECC.MO TRIBUNALE AUTORIZZARE la notificazione del ricorso ai potenziali controinteressati evocati in giudizio, tramite pubblicazione del testo integrale del ricorso e del decreto di fissazione udienza sul sito internet del MIUR, nonché sul sito internet dell'ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e degli Uffici Scolastici Provinciali di Caltanissetta ed Enna e di Palermo; invece alle Amministrazioni convenute mediante notifica con mezzi ordinari. Palermo, 21 ottobre 2016 Avv. Stefano Polizzotto 17