SANIT 2008 La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale

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1 ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE SANIT 2008 La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale Direzione III Servizio Assessorato Sanità Giuseppe Sechi Rita Masala 24 Giugno 2008 La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 1

2 Razionale1 Deliberazione della Giunta Regionale n. 29/2 del 5 luglio 2005 Piano Nazionale della Prevenzione (Intesa Stato-Regioni, Province Autonome 23 marzo 2005) Approvazione del Piano Regionale di Prevenzione La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 2

3 Razionale 2 Il Piano regionale dei servizi sanitari pone tra i suoi obiettivi la realizzazione sull'intero territorio regionale dei programmi di screening oncologici. Tali programmi devono raggiungere un elevato indice di copertura e devono garantire il controllo di qualità del test in tutte le sue fasi. La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 3

4 Razionale 3 Non esistevano iniziative strutturate di screening organizzato. Le ASL avevano esperienze sporadiche che hanno interessato i tumori femminili. La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 4

5 Progetti di screening 1 Screening del carcinoma della cervice uterina Popolazione target: n Donne di età anni Screening del carcinoma della mammella Popolazione target: n Donne di età anni Screening del carcinoma del colon retto Popolazione target: n uomini e donne di età anni Iscritti all anagrafe sanitaria della ASL (residenti o domiciliati) La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 5

6 Progetti di screening 2 Progetto 1livello 2 livello 3 livello Screening del carcinoma della cervice uterina Pap-test Ogni 3 anni colposcopia Trattamento lesioni Screening del carcinoma della mammella Mammografia Ogni 2 anni Approfondimenti diagnostici Trattamento lesioni Screening del carcinoma del colon retto FOBT Ogni 2 anni colonscopia Trattamento lesioni La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 6

7 A livello regionale 1 Sono state costituite le commissioni regionali che hanno coinvolto gli esperti ed i rappresentanti delle associazioni e delle università. Per aspetti particolari, quali la comunicazione e la formazione, hanno operato gruppi ristretti delle commissioni. E stato formato il Nucleo di Valutazione e Monitoraggio per gli screening oncologici per la valutazione dei risultati delle attività di screening. La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 7

8 A livello regionale 2 E stata concordata la collaborazione con i Presidenti delle Associazioni Provinciali dei titolari di farmacia (screening colon-retto) Nell accordo integrativo con la Medicina Generale è previsto un ruolo attivo del MMG per gli screening oncologici La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 8

9 A livello locale Sono stati costituiti i comitati aziendali per gli screening oncologici E stato individuato il Centro screening, il personale dedicato ed il referente aziendale. Sono state realizzate iniziative di informazione e di formazione. La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 9

10 Azioni comuni 1 La Regione ha avviato azioni a livello centrale allo scopo di fornire indirizzi e strumenti uniformi alle ASL: Informatizzazione del sistema di gestione e monitoraggio delle chiamate per i tre screening mediante l acquisizione di un unico sistema integrato (Screening 2000 vers. C/S). Formazione del personale coinvolto a vari livelli nello screening. > componenti delle commissioni regionali e del nucleo di valutazione, > operatori e componenti dei comitati aziendali, > ostetriche, anatomopatologi, citotecnici e biologi. Acquisizione per l intero territorio regionale di endoscopi, monitors, strumentazioni e kits per la FOBT La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 10

11 Azioni comuni 2 La stipula di una convenzione con POSTEL affinché le ASL potessero usufruire di un servizio integrato di produzione e gestione delle comunicazioni erogato da POSTEL, e del recapito a cura di Poste Italiane. Ricezione del file con i nominativi e con gli indirizzi dei soggetti da sottoporre a monitoraggio sulla base del campione identificato dalla ASL. Costituzione di una banca dati e verifica degli indirizzi Stampa, imbustamento e spedizione con posta prioritaria e/o posta massiva delle lettere di invito allo screening. Ricezione del file indicante i nominativi e gli indirizzi delle persone che andranno ricontattate per un sollecito ed aggiornamento della banca dati. Stampa, imbustamento e spedizione con posta prioritaria e/o posta massiva della comunicazione di esito negativo. La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 11

12 Azioni comuni: Comunicazione 1 La definizione del piano di comunicazione regionale e le indicazioni per la predisposizione dei piani di comunicazione aziendali. Sono stati adottati in parte gli strumenti proposti nella campagna nazionale di sensibilizzazione agli screening curata dal Ministero della Salute in collaborazione con la Lega Italiana Lotta ai Tumori LILT. La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 12

13 Azioni comuni: Comunicazione 2 Strumenti della comunicazione: Opuscolo informativo Lettere di invito Pieghevoli sui tre screening Locandine Spot radio e TV Conferenze stampa Siti internet Incontri ed eventi di coinvolgimento della la popolazione target Partecipazione a programmi televisivi, seminari informativi rivolti agli operatori coinvolti nei programmi di screening (MMG, farmacisti, ecc.) La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 13

14 Azioni comuni: Comunicazione 3 Centro Screening Programma regionale per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina Data (Denominazione) via... telefono fax Gent.ma Nome e Cognome Indirizzo Cap. città paese Gentile Signora., la sua A.S.L. nell ambito del progetto degli screening oncologici promosso dalla Regione Sardegna, ha organizzato un controllo mediante Pap Test di tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Basta infatti un esame semplice ed indolore del collo dell utero (Pap Test) per evidenziare la presenza di alcune lesioni a rischio di degenerazione. Curando queste alterazioni si evita l insorgenza di tumori. Un ostetrica Le farà il Pap Test, l esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico curante. Se ne avrà bisogno Le rilasceremo un certificato per giustificare l assenza da lavoro. La invitiamo ad effettuare l esame seguendo le indicazioni sotto indicate. ALCUNE COSE IMPORTANTI DA RICORDARE: Faccia il Pap Test quando ha finito le mestruazioni da almeno tre giorni e non ha perdite di sangue. Nei due giorni prima dell esame non abbia rapporti sessuali. Nei tre giorni precedenti non usi ovuli, creme o lavande vaginali. Può fare il Pap Test anche se è in gravidanza. LE ABBIAMO FISSATO UN APPUNTAMENTO PER IL GIORNO: ALLE ORE.. PRESSO PER SPOSTARE L APPUNTAMENTO PUÒ TELEFONARE AI NUMERI DALLE ORE ALLE ORE Cordiali saluti Il Responsabile del programma di screening Ai sensi del D.Lgs196/2003 la ASL n di, re sponsabile del trattamento dei dati, informa che i Suoi dati personali, anche di natura sensibile, verranno trattati esclusivamente per effettuare le indagini diagnostiche richieste, per lo svolgimento di attività di studio e ricerca e per l ordinaria gestione amministrativa, solo per il tramite di personale autorizzato e nel pieno rispetto della normativa vigente e delle misure minime di sicurezza previste. In ogni momento la ASL n di..sarà a Sua disposizione per fornirle qualsiasi tipo di informazione riguardo alle modalità di trattamento dei Suoi dati, e le garanzie di sicurezza adottate, rivolgendo una semplice richiesta alla Segreteria Organizzativa del Centro Screening. La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 14

15 Organizzazione 1 Screening carcinoma mammella Screening carcinoma Colon retto Screening Cervicocarcinoma e carcinoma colorettale ASL capofila. Al fine di: superare le difficoltà di avvio delle altre ASL realizzare un progetto strutturato di screening capace di continuare nel tempo mantenere gli standard di qualità previsti dalle Linee Guida Nazionali La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 15

16 Organizzazione 2 Nel corso dell anno 2007 è stato riorganizzato lo screening. Sono stati stipulati accordi fra le Asl 1 e 2, le Asl 3 e 4 e le Asl 5, 6 e 7. AREE VASTE ASL 3 - ASL 4 In proposito ogni Asl si è impegnata a far partire in tempi brevi almeno uno screening. ASL 3 - ASL 4 ASL 5 ASL 6 ASL 7 ASL 8 La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 16

17 In Sardegna 1 Situazione attuale screening : ASL 1 Sassari Attivato lo screening del tumore della mammella ASL 2 Olbia In avvio (30 giugno) lo screening del tumore della mammella ASL 3 Nuoro Attivato lo screening del cervicocarcinoma Attivato lo screening del tumore della mammella ASL 4 Lanusei Attivato lo screening del cervicocarcinoma ASL 5 Oristano In avvio lo screening del cervicocarcinoma ASL 6 Sanluri Attivato lo screening del cervicocarcinoma ASL 7 Carbonia In avvio lo screening del cervicocarcinoma ASL 8 Cagliari Attivato lo screening del cervicocarcinoma La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 17

18 In Sardegna 2 Campagna di Comunicazione Cagliari 27 Giugno 2008 > Conferenza Stampa > Avvio su tutto il territorio regionale Spot radio-televisivi Opuscolo informativo diffuso con settimanali/quotidiani Locandine/Pieghevoli Sito Internet Incontri/Seminari La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 18

19 Criticità Limitata o nessuna esperienza in avvio > organizzativa > tecnica- professionale > personale dedicato > strumentazioni-attrezzature > assenza di centri di eccellenza o di riferimento Difficoltà logistiche ed organizzative > Dispersione del territorio Nessuna esperienza precedente in programmazione e coordinamento interaziendale > Collaborazione vs competitività Emarginazione strutture universitarie La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 19

20 Opportunità Tensione comune delle ASL con la Regione e in tutte le fasi di attuazione dei programmi in una continua revisione e verifica dei programmi Collaborazione delle ASL con la Regione per la formazione continua degli operatori dedicati agli screening Partecipazione e interesse da parte degli operatori Software unico screening predisposto per l integrazione con SiSAR > Medir > RRT > SIO > Rencam La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 20

21 Sviluppi futuri 1. Garantire una migliore qualità del test di I livello nello screening Ca Cervice (prelievo su strato sottile) 2. Promuovere la digitalizzazione dei programmi di screening mammografico 3. Promuovere ed avviare un programma di valutazione della qualità dei centri coinvolti nello screening Ca Colon-Retto 4. Evoluzione del sistema informativo degli screening e sua integrazione con il Sistema Informativo Sanitario Epidemiologico Regionale La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 21

22 GRAZIE PER L ATTENZIONE Giuseppe Sechi Rita Masala La programmazione regionale alla luce della pianificazione nazionale 22

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