PROGETTO RILIEVO DELLE OPERE DI CAPTAZIONE

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di CUNEO COMUNE di VINADIO ISTANZA DI : CONCESSIONI IN SANATORIA DI DERIVAZIONE DI ACQUA PUBLICA DA ACQUE SORGIVE COMMITTENTE: COMUNE DI VINADIO PROGETTO RILIEVO DELLE OPERE DI CAPTAZIONE ALLEGATO A2 Cuneo, 23/01/2017 Il tecnico redattore STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO C.so A. Santorre di Santarosa n. 40 cap CUNEO cell tel/ fax danilo.degio@libero.it p.e.c. danilo.degioanni@ingpec.eu C.F. DGN DNL 77C01 D205N p. IVA IDR. 01/15/033

2 INDICE INDICE PREMESSA Oggetto della domanda di concessione La normativa: Regolamento 2/R Considerazioni sullo progetto rilievo delle opere AIE Dati caratteristiche tecnico costruttive e equipaggiamento BESMORELLO Dati caratteristiche tecnico costruttive e equipaggiamento BORBONE Dati caratteristiche tecnico costruttive e equipaggiamento LENTRE (SEVELA) Dati caratteristiche tecnico costruttive e equipaggiamento RIO FREDDO Dati caratteristiche tecnico costruttive e equipaggiamento SAN BERNOLFO Dati caratteristiche tecnico costruttive e equipaggiamento STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 1

3 1. PREMESSA 1.1. OGGETTO DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE La presente domanda di concessione in sanatoria di derivazione da acque sorgive riguarda 6 sorgenti ubicate nel territorio del comune di Vinadio, richiedente il Comune di Vinadio. Si mette in evidenza che si tratta di domanda di concessione in sanatoria in quanto le 6 sorgenti sono già utilizzate da molti anni dal Comune di Vinadio a servizio degli utienti ubicati nel territorio comunale medesimo. seguire. A seguito di accordi intercorsi con gli uffici tecnici provinciali, è stato chiarta la procedutra da Si è fatto pertanto riferimento Decreto del Presidente della Giunta Regionale 9 marzo 2015, n. 2/R: Regolamento regionale recante: Abrogazione del regolamento 14 marzo 2014, n. 1/R e revisione della disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica di cui al regolamento regionale 29 luglio 2003, n. 10/R (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61). La domanda di concessione di acque sorgive in santoria è stata equiparata a una domanda di nuova concessione. Nel paragrafo successivo si riporta la parte IV del regolamento. La presente relazione risulta essere l allegato A 2. Progetto rilievo delle opere di captazione. Lo studio è stato suddiviso in capitoli riguardanti le varie sorgenti LA NORMATIVA: REGOLAMENTO 2/R Di seguito si riporta la parte IV del regolamento 2/R Regolamento regionale recante: Abrogazione del regolamento 14 marzo 2014, n. 1/R e revisione della disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica di cui al regolamento regionale 29 luglio 2003, n. 10/R (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61), approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale 9 marzo PARTE IV, ALLEGATI TECNICI ALLA DOMANDA DI CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DA ACQUE SORGIVE Sezione I. NUOVA CONCESSIONE Il progetto dell opera di captazione per uso diverso da quello domestico deve essere redatto sulla base di un accurata indagine idrogeologica e deve essere finalizzato ad ottenere il miglior utilizzo delle emergenze della falda con le massime garanzie a livello ambientale. Alla domanda di concessione di derivazione da acque sorgive per uso diverso da quello domestico devono essere allegati: A 1. Lo studio idrogeologico A 2. Il progetto dell opera di captazione A 3. La scheda del catasto derivazione idriche A 4. Convenzione di couso, ove richiesta STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 2

4 A 5. Documentazione del versamento dell acconto delle spese istruttorie A 1. Studio idrogeologico Lo studio idrogeologico da allegare alla domanda di concessione di derivazione delle acque sorgive descrive l assetto idrogeologico e fornisce indicazioni sugli aspetti geologici e geomorfologici del territorio nel quale è prevista la captazione. Tale studio idrogeologico interessa un area avente indicativamente il raggio di almeno un chilometro dall opera di captazione e comunque di ampiezza tale da consentire la caratterizzazioni richieste. Nel caso di più punti di emergenza le distanze sono calcolate a partire dalle sorgenti più esterne. Nella valutazione preliminare sull estensione dell area da investigare, sono comunque prioritariamente considerati gli eventuali limiti idrogeologici. Gli elaborati cartografici sono presentati a scala adeguata ai tematismi rappresentati e riportati su stralci della Carta Tecnica Regionale alla 1: Lo studio Idrogeologico di una sorgente deve essere volto ad approfondire le conoscenze su: 1) L inquadramento geologico strutturale comprensivo della caratterizzazione della litologia superficiale; 2) L identificazione geografica ed idrogeologica, quest ultima contenente almeno le seguenti informazioni: - La classificazione idrogeologica della sorgente (per limite di permeabilità, per soglia di permeabilità, per affioramento della superficie piezometrica); - La tipologia della struttura acquifera (acquifero fratturato, acquifero carsico, acquifero poroso, acquifero e permeabilità mista); - L identificazione cartografica del bacino di alimentazione della sorgente; - La stima degli apporti meteorici che esso riceve nel tempo (dati sulle precipitazioni pertinenti l area di alimentazione ricavati da stazioni meteorologiche esistenti sulla zona, da stazioni limitrofe o da stazioni installate appositamente); - Le condizioni generali di infiltrazione nel sottosuolo ed il modello concettuale di circolazione idrica sotterranea verso l emergenza; - Uno studio particolareggiato alla scala 1:2.00 delle principali caratteristiche della zona di emergenza tramite un rilevamento geologico di dettaglio e eventuali prospezioni geofisiche e/o sondaggi geognostici esplorativi; - Definizione del regime idrologico della sorgente (misure di portata, temperatura e chimismo per n arco di tempo il più lungo possibile); - La qualità di base delle acque che si intendono captare (analisi chimiche pregresse e nuove) e la valutazione dello stato chimico in base all Allegato 1 del d. lgs. 152/1999; sulla base di questi dati si dovrà giungere alla stima del quantitativo d acqua disponibile annualmente per lo sfruttamento e sulla qualità dell acqua stessa; 3) La descrizione degli usi prevalenti del suolo in un intorno significativo e l eventuale tipologia delle aree urbanizzate nello stesso intorno; 4) I processi geomorfici caratteristici, gli eventuali dissesti ed i possibili fenomeni di subsidenza in atto che possono interessare l opera di captazione, al fine di assicurare alla stessa un efficace protezione da eventuali frane e da fenomeni di intesa erosione ed alluvioni. Limitatamente ai prelievi ad uso potabile di acque sorgive erogate a terzi mediante impianti di acquedotto che rivestono carattere di pubblico interesse lo studio Idrogeologico è integrato dall individualizzazione e localizzazione dei centri di pericolo, come definiti dall articolo 21 del d.lgs. 152/1999 e dalla normativa regionale attuativa; l area da indagare si configura come una porzione di cerchio di raggio inferiore a duecento metri con centro nel punto di captazione, che si estende idrogeologicamente a monte dell emergenza ed è delimitata verso valle dall isoipsa passante per captazione; anche in questo caso nella valutazione preliminare sull estensione dell area da investigare sono comunque considerati gli eventuali limiti idrogeologici. STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 3

5 A 2. Progetto dell opera di captazione Il progetto dell opera di captazione deve contenere la relazione tecnica con corografia ed elaborati grafici e le specifiche tecniche. Tale progetto deve contenere: + il comune e, se nota, la località in cui è ubicata l opera di captazione; + la carta catastale alla scala comunque non inferiore a 1:2.000, con indicazione della particella interessata e dell ubicazione della captazione; + l estratto della sezione della Carta Tecnica Regionale alla scala 1: sulla quale dovrà essere riportata l ubicazione della captazione; + la quota misurata del piano-campagna dove verrà costruita l opera di captazione ( in metri s.l.m.); + i tipi d uso previsti delle acque sotterranee captate e la durata di esercizio della captazione (continua o periodica); in particolare: - Per l uso potabile deve essere illustrata e giustificata a effettiva necessità quantitativa sulla base della popolazione servita e la scelta delle fonti di approvvigionamento deve risultare coerente con la pianificazione di settore; - Per l uso agricolo di tipo irriguo deve essere dimostrato il fabbisogno lordo delle colture agrarie in relazione alle caratteristiche pedo-climatiche delle zone da irrigare, al tipo di coltura, all estensione della superficie da irrigare rappresentata su mappa catastale o su Tecnica Regionale, ai sistemi irrigui impegnati; il fabbisogno irriguo lordo e netto dovrà essere quantificato sulla base dell apposita metodologia approvata con deliberazione della Giunta regionale; - Per l uso di produzione di beni e servizi devono essere specificate la natura del processo produttivo e le relative quantità d acqua impiegata; deve essere altresì descritto il modo nel quale l acqua viene impiegata nel processo produttivo, documentando l utilizzo delle tecnologie che permettono di massimizzare risparmio idrico; - Per l uso zootecnico deve essere precisato il tipo di allevamento, il numero di capi per i quali è dimensionato l edificio che li ospita; - Per tutti gli altri usi, deve essere documentata la congruità del volumi di prelievo richiesti in relazione agli utilizzi previsti; - La portata massima che si intende derivare espressa in litri al secondo e volume medo annuo espresso in metri cubi; - Le principali caratteristiche tecnico-costruttive dell opera di captazione ed il relativo progetto in allegato; + l equipaggiamento dell opera di captazione (misuratore di portata o registratore di volume da installare nei casi previsti dalle norme vigenti). A 3. Scheda del catasto derivazioni idriche Il proponente deve allegare all istanza la scheda del catasto delle derivazioni idriche, preferibilmente su supporto informatico, utilizzando il formato standard stabilito dall Amministratore regionale. A 4. Convenzione di couso Ove richiesto, si applicano le medesime disposizioni illustrate al punto A 11 degli allegati alla istanza di concessione. A 5. Documentazione del versamento dell acconto delle spese istruttorie. Il proponente deve allegare all istanza copia delle ricevute attestanti il versamento dell acconto relativo alle spese istruttoria previste in relazione alla tipologia di istanza. STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 4

6 1.3. CONSIDERAZIONI SULLO PROGETTO RILIEVO DELLE OPERE Le sorgenti sono già utilizzate da vari anni e la presente domanda è di concessione in sanatoria. Pertanto le opere di captazione sono già esistenti ed è stato effettuato un rilievo delle varie opere, con le redazione di piante, sezioni e prospetti in scala 1: 20. E stata anche redatta una documentazione fotografica delle varie opere. Di seguito si riporta l elenco delle tavole di rilievo: Tav. 01 CTR Tav. 02 legenda P.R.I. Tav. 03 AIE Tav. 04 BESMORELLO Tav. 05 BORBONE Tav. 06 LENTRE (SEVELA) Tav. 07 RIO FREDDO Tav. 08 SAN BERNOLFO Di seguito si riporta un riassunto con le caratteristiche fisiche e idrologiche principali delle sorgenti in sanatoria. località sorgente quota [m. s.l.m.] coordinate (Sist. Rif. WGS84 UTM 32N) estremi catastali Lat. Long. Foglio mappale Q max [l/s] Portata derivata Qmed [l/s] Vol. annuo [m 3 ] N. utenti serviti (abit. Residenti + fluttuazioni) AIE BESMORELLO BORBONE LENTRE (SEVELA) RIOFREDDO SAN BERNOLFO STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 5

7 2. AIE 2.1. DATI Comune: Vinadio Località: Aie (Vallone Sant Anna) Estremi catastali: Foglio 40 mapp. 29 Quota: 1407 m s.l.m. n. utenti serviti: 203 portata massima derivata [l/s]: 2,0 volume medio annuo [m 3 ]: approssimabile a CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE E EQUIPAGGIAMENTO La sorgente è costituita da due fabbricati in c.a. e rivestiti in pietra. Le dimensioni lorde in piante sono 4,25 m x 2,15 m con altezza massima 1,77 m (Aie soprana) e 4,20 m x 2,85 m con altezza massima 2,97 m (Aie sottana). Le dimensioni parziali sono ricavabili dalle tavole di rilievo. La copertura in entrambi i casi è realizzata con soletta in c.a.. Il fabbricato a monte risulta solo di transito della tubazione. Lo spessore dei muri in c.a è 0,25 m e il rivestimento in pietra è 0,25 m. La presa è effettuata tramite tubazione drenante in ghisa D = 140 mm. Dal fabbricato a monte il transito verso il fabbricato a valle avviene con tubazione in ghisa D=250 mm. Sono presenti tre vasche nel fabbricato di valle (Aie Sottana). E presente un tubo di troppo pieno in PVC D = 80 mm, uno scarico per la fontana esterna (acciaio D = 1,5 ) e la tubazione verso la distribuzione in PEAD D= 63 mm. Non sono presenti strumenti di misurazione. STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 6

8 3. BESMORELLO 3.1. DATI Comune: Vinadio Località: Besmorello (Vallone dell Ischiator) Estremi catastali: Foglio 46 mapp. 14 Quota: 1492 m s.l.m. n. utenti serviti: 364 portata massima derivata [l/s]: 16,0 volume medio annuo [m 3 ]: approssimabile a CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE E EQUIPAGGIAMENTO La sorgente è costituita da un fabbricato in c.a. e rivestito in pietra. Le dimensioni lorde in pianta sono 3,80 m x 2,65 m con altezza massima 2,50 m. Le dimensioni parziali sono ricavabili dalle tavole di rilievo. La copertura è realizzata con soletta in c.a. Lo spessore dei muri in c.a è 0,22 m e il rivestimento in pietra è 0,18 m. La presa è effettuata tramite 5 tubazioni drenanti in PVC D = 140 mm. Sono presenti 2 vasche e una zona (verso la porta di ingresso) con il passaggio delle tubazioni. E presente un tubo di troppo pieno in PVC D = 120 mm, un tubo di scarico in PVC D = 100 mm e la tubazione verso la distribuzione in PEAD D= 90 mm. Tra le due vasche è presente uno stramazzo non tarato. STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 7

9 4. BORBONE 4.1. DATI Comune: Vinadio Località: Vallone di Borbone Estremi catastali: Foglio 14 mapp. 25 Quota: 1130 m s.l.m. n. utenti serviti: 159 portata massima derivata [l/s]: 1,8 volume medio annuo [m 3 ]: approssimabile a CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE E EQUIPAGGIAMENTO La sorgente è costituita da un fabbricato scavato nella roccia, vicino a una cascata e rivestito internamente in c.a. (solo parzialmente). La pianta di progetto dell opera di presa è presso il comune di Vinadio (nella documentazione fotografica è riportata una foto del deisegno). Le dimensioni lorde in pianta sono 2,80 m x 2,15 m con altezza massima 2,80 m. Le dimensioni parziali sono ricavabili dalle tavole di rilievo. Lo spessore dei rivestimento in c.a è 0,25 m. La presa è effettuata tramite 2 sorgenti da roccia e una sorgente da roccia che emerge dal rivestimento in c.a. E presente una unica vasca nella roccia e rivestita nel fondo in c.a. E presente un tubo di troppo pieno in ghisa D = 110 mm, e la tubazione verso la distribuzione in acciaio D= 150 mm. Non sono presenti strumenti di misurazione. STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 8

10 5. LENTRE (SEVELA) 5.1. DATI Comune: Vinadio Località: Lentre (Vallone Neraissa) Estremi catastali: Foglio 6 mapp. 252 Quota: 1260 m s.l.m. n. utenti serviti: 11 portata massima derivata [l/s]: 0,7 volume medio annuo [m 3 ]: approssimabile a CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE E EQUIPAGGIAMENTO La sorgente è costituita da un pozzetto in c.a. prefabbricato e chiusino sommitale in ghisa. Le dimensioni lorde in pianta sono 1,18 m x 0,88 m con altezza massima 2,15 m. Le dimensioni parziali sono ricavabili dalle tavole di rilievo. I modulo prefabbricati in c.a. hanno uno spessore di 9 cm.. La presa è effettuata tramite una tubazione drenante in PEAD D = 63 mm. E presente un tubo di troppo pieno in PEAD D = 63 mm, un tubo di scarico di fondo in PEAD D = 63 mm e la tubazione verso la distribuzione in PEAD D= 63 mm. Non sono presenti strumenti di misurazione. 6. RIO FREDDO 6.1. DATI Comune: Vinadio Località: Vallone Rio Freddo Estremi catastali: Foglio 39 mapp. 71 Quota: 1676 m s.l.m. n. utenti serviti: 754 portata massima derivata [l/s]: 6,0 volume medio annuo [m 3 ]: approssimabile a STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 9

11 6.2. CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE E EQUIPAGGIAMENTO La sorgente è costituita da 3 opere di presa: una vasca in accio inox prefabbricata e rivestita in pietra (1 sorgente) e due fabbricati in c.a. e riv estiti in pietra (2 sorgente e 3 sorgente). 1 sorgente Le dimensioni lorde in pianta sono: 1,40 m x 0,50 m con altezza massima 0,50 m. La copertura è realizzata con chiusino in acciaio inox, analogo alla vasca. La presa è effettuata tramite 3 tubazioni drenanti in acciaio D = 90 mm. E presente un tubo di troppo pieno in acciaio D = 120 mm e la tubazione verso la distribuzione in acciaio D= 90 mm. 2 sorgente La sorgente è costituita da un fabbricato in c.a. e rivestito in pietra. Le dimensioni lorde in pianta sono 4,10 m x 2,55 m con altezza massima 2,60 m. Le dimensioni parziali sono ricavabili dalle tavole di rilievo. La copertura è realizzata con soletta in c.a. Lo spessore dei muri in c.a è 0,25 m e il rivestimento in pietra è 0,25 m. La presa è effettuata tramite 3 tubazioni drenanti in PVC D = 100 mm. Sono presenti 2 vasche e una zona (verso la porta di ingresso) con il passaggio delle tubazioni. Sono presenti due tubi di troppo pieno in ferro D = 100 mm, un tubo di scarico in ferro D = 80 mm e la tubazione verso la distribuzione in ferro D= 120 mm. Tra le due vasche è presente uno stramazzo non tarato. 3 sorgente La sorgente è costituita da un fabbricato in c.a. Le dimensioni lorde in pianta sono 4,00 m x 2,00 m con altezza massima 2,07 m. Le dimensioni parziali sono ricavabili dalle tavole di rilievo. La copertura è realizzata con soletta in c.a. Lo spessore dei muri in c.a è 0,30 m. La presa è effettuata tramite 5 tubazioni drenanti in PVC D = 100 mm. Sono presenti 2 vasche e una zona (verso la porta di ingresso) con il passaggio delle tubazioni. Sono presenti due tubi di troppo pieno in ferro D = 120 mm, e la tubazione verso la distribuzione in ferro D= 120 mm. Non sono presenti strumenti di misurazione. STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 10

12 7. SAN BERNOLFO 7.1. DATI Comune: Vinadio Località: San Bernolfo Estremi catastali: Foglio 49 mapp. 11 Quota: 1750 m s.l.m. n. utenti serviti: 9 portata massima derivata [l/s]: 2,0 volume medio annuo [m 3 ]: approssimabile a CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE E EQUIPAGGIAMENTO La sorgente è costituita da un fabbricato in c.a. e rivestito in pietra. Le dimensioni lorde in pianta sono 3,75 m x 2,52 m con altezza massima 2,00 m. Le dimensioni parziali sono ricavabili dalle tavole di rilievo. La copertura è realizzata con soletta in c.a. Lo spessore dei muri in c.a è 0,25 m e il rivestimento in pietra è 0,25 m. La presa è effettuata tramite una tubazioni drenante in PVC D = 160 mm. Sono presenti 2 vasche e una zona (verso la porta di ingresso) con il passaggio delle tubazioni. Sono presenti due tubi di troppo pieno in ferro D = 80 mm, e la tubazione verso la distribuzione in PEAD D= 63 mm. Tra le due vasche è presente uno stramazzo non tarato. CUNEO lì IL TECNICO REDATTORE dott. ing. Danilo DEGIOANNI STUDIO TECNICO DEGIOANNI ing. DANILO Pag. 11

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