SEZIONE S9 OPERATIVITA ANTINCENDIO
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- Geronima Pinto
- 5 anni fa
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1 S.9.1 Premessa Scopo: agevolare l effettuazione di interventi di soccorso dei vigili del fuoco in tutte le attività Si rammenta che il requisito essenziale n. 2 della Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CEE (ora Regolamento UE n. 305/11), inerente la «Sicurezza in caso d incendio» si pone tra gli obiettivi generali, quello di prendere in considerazione la sicurezza delle squadre di soccorso, che poi indirettamente contribuisce anche alla salvaguardia delle persone ed alla tutela dei beni 1
2 S.9.2 Livelli di prestazione 2
3 S.9.3 Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione 3
4 S.9.3 Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione 4
5 S.9.4 Soluzioni Progettuali S Soluzioni conformi per il livello II Deve essere permanentemente assicurata la possibilità di avvicinare mezzi di soccorso antincendio adeguati al rischio d'incendio agli accessi presso i piani di riferimento dei compartimenti di ciascuna opera da costruzione dell'attività. Di norma la distanza dei mezzi di soccorso dagli accessi non dovrebbe essere superiore a 50 m. In caso di attività progettata per i livelli di prestazione I o II di resistenza al fuoco previsti nel capitolo S.2, la distanza di cui al comma 1 non deve comunque essere inferiore alla massima altezza dell'opera da costruzione. Tale distanza deve essere segnalata mediante un cartello UNI EN ISO 7010-M001 o equivalente riportante il messaggio Costruzione progettata per livello di prestazione di resistenza al fuoco inferiore a III 5
6 S.9.4 Soluzioni Progettuali S Soluzioni conformi per il livello III Devono essere rispettate le prescrizioni previste per le soluzioni conformi del livello di prestazione II In assenza di protezione interna della rete idranti nelle attività a più piani fuori terra o interrati, deve essere prevista la colonna a secco di cui al paragrafo S.9.5 In assenza di protezione esterna della rete idranti propria dell'attività, deve essere disponibile almeno un idrante collegato alla rete pubblica raggiungibile con un percorso massimo di 500 m dai confini dell'attività; tale idrante deve assicurare un'erogazione minima totale di 300 litri/minuto 6
7 S.9.4 Soluzioni Progettuali S Soluzioni conformi per il livello IV Devono essere rispettate le prescrizioni previste per le soluzioni conformi del livello di prestazione III Al fine di accedere tramite percorsi interni a tutti i locali, deve essere assicurata una delle seguenti possibilità per raggiungere tutti i piani dell'attività: accostabilità dell'autoscala dei Vigili del fuoco a tutti i piani presenza di percorsi verticali protetti (es. scala d'esodo protetta) presenza di percorsi esterni (es. scale d'esodo esterne) 7
8 S.9.4 Soluzioni Progettuali S Soluzioni conformi per il livello IV In funzione della geometria dell'attività, devono essere soddisfatte le prescrizioni di cui alla seguente tabella 8
9 S.9.4 Soluzioni Progettuali S Soluzioni Alternative Sono ammesse soluzioni alternative per tutti i livelli di prestazione Al fine di dimostrare il raggiungimento del livello di prestazione il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.6 9
10 S.9.5 Colonna a secco La colonna a secco consente ai Vigili del fuoco di evitare di effettuare stendimenti di tubazioni flessibili lungo i percorsi di accesso e le vie di esodo verticali dell'attività La colonna a secco deve essere progettata, realizzata e mantenuta a regola d arte, secondo quanto prescritto dalle specifiche regolamentazioni, dalle norme di buona tecnica e dalle istruzioni fornite dal fabbricante All'estremità esterna di ciascuna colonna a secco, in genere presso l'accesso all'attività, è installato un attacco di mandata per autopompa dei Vigili del fuoco 10
11 S.9.5 Colonna a secco In corrispondenza dei singoli piani delle vie d'esodo verticali, deve essere installata una valvola manuale di intercettazione con attacco DN 45, munita di tappo di chiusura. Le valvole in corrispondenza dei piani devono essere facilmente accessibili e protette dagli urti e non devono costituire elemento di ostacolo all esodo 11
12 S.9.5 Colonna a secco Tubazione rigida metallica che percorre verticalmente le opere da costruzione di norma all interno di ciascuna via di esodo verticale 12
13 S.9.5 Colonna a secco Per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio della colonna a secco, si devono impiegare le indicazioni di cui alla seguente tabella: 13
14 S.9.5 Colonna a secco Gli attacchi di mandata per autopompa per la colonna a secco devono: essere posizionati in modo che sia consentito il sicuro collegamento della motopompa dei Vigili del fuoco ai dispositivi stessi; essere contrassegnati in modo da permettere l immediata individuazione dei dispositivi mediante cartelli recanti la seguente dicitura: 14
15 S.9.6 Riferimenti 15
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