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1 Corso di aggiornamento in prevenzione incendi Esodo (DM 03/08/015 S.4) Lorenzo Minatti Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Via G. La Farina 8, Firenze, IT tel : lorenzo.minatti@vigilfuoco.it Firenze 6 Maggio 019

2 Tipologie di esodo (S.4.1) Il progettista sceglie la modalità di esodo per la progettazione Esodo simultaneo: spostamento contemporaneo degli occupanti fino a luogo sicuro / 1

3 Tipologie di esodo (S.4.1) Il progettista sceglie la modalità di esodo per la progettazione Esodo per fasi: l evacuazione degli occupanti fino a luogo sicuro avviene in successione, a partire dal compartimento di primo innesco Necessità di una struttura organizzata in più compartimenti Es: edifici di grande altezza, multisala, grossi complessi di uffici 3/ 1

4 Tipologie di esodo (S.4.1) Il progettista sceglie la modalità di esodo per la progettazione Esodo orizzontale progressivo: spostamento degli occupanti dal compartimento di innesco in un compartimento adiacente capace di contenerli e proteggerli Dimensioni adeguate Necessità di una struttura organizzata in più compartimenti Resistenza al fuoco adeguata Es: ospedali 4/ 1

5 Tipologie di esodo (S.4.1) Il progettista sceglie la modalità di esodo per la progettazione Protezione sul posto: protezione degli occupanti nel compartimento in cui si trovano Es: centri commerciali, aeroporti 5/ 1

6 Livelli di prestazione, criteri di attribuzione, soluzioni progettuali (S.4. - S.4.4) Esodo simultaneo Esodo per fasi Esodo orizzontale progressivo Soluzioni conformi Soluzioni alternative Soluzioni alternative 6/ 1

7 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Sistema d esodo: Insieme delle misure antincendio di salvaguardia della vita che consentono agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro in caso d incendio (G.1.9.1) SISTEMA D ESODO Luoghi sicuri Luoghi sicuri temporanei Vie d esodo Porte lungo le vie d esodo Uscite finali Segnaletica Illuminazione Layout dei posti a sedere Vie d esodo protette Vie d esodo a prova di fumo Vie d esodo esterne Vie d esodo aperte 7/ 1

8 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Luogo sicuro: Pubblica via OPPURE Spazio scoperto esterno alla costruzione Collegato alla pubblica via Non investito dai prodotti della combustione Max irraggiamento sugli occupanti:.5 kw/mq Senza pericolo di crolli Luogo sicuro temporaneo: Spazio scoperto OPPURE Compartimento adiacente a quello da cui avviene l esodo Idoneo a contenere gli occupanti che lo impiegano (0.7 mq/persona deambulante.5 mq/ persona non deambulante) Tale che un luogo sicuro sia raggiungibile in ogni condizione di incendio 8/ 1

9 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Vie d esodo: Percorso senza ostacoli al deflusso che consente agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro dal luogo in cui si trovano Orizzontale (G.1.9.8) con pendenza <5% (corridoi, disimpegni, percorsi in genere..) Verticale con pendenza >5% (rampe, scale..) (G.1.9.9) Corridoio cieco (G ) porzione di via di esodo in cui è possibile l esodo in una sola direzione (indipendentemente dai luoghi sicuri temporanei attraversati ) 9/ 1

10 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Vie d esodo: Percorso senza ostacoli al deflusso che consente agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro dal luogo in cui si trovano Altezza minima Percorsi esclusi m (ammessi brevi tratti di altezza inferiore in locali con presenza occasionale di personale addetto purché segnalati) Scale portatili Scale alla marinara (eccetto locali con presenza occasionale di personale addetto) Ascensori Rampe con pendenza > 8% Scale o marciapiedi mobili* Altro Superfici i non sdrucciolevoli li Il fumo e il calore dell incendio non devono interferire *eccetto quelli progettati secondo il paragrafo S

11 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Vie d esodo: Percorso senza ostacoli al deflusso che consente agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro dal luogo in cui si trovano Scale Rampe Devono essere dotate di corrimano laterale Devono essere dotate di corrimano centrale se più larghe di 40 cm Gradini con alzata e pedata costanti Interrotte da pianerottoli di sosta Pianerottoli di dimensioni pari alla rampa almeno ogni 10 m di lunghezza ed in presenza di accessi ed uscite 11

12 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Vie d esodo: Percorso senza ostacoli al deflusso che consente agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro dal luogo in cui si trovano Via di esodo protetta Via di esodo a prova di fumo Inserita in un vano che costituisce compartimento antincendio La scala protetta deve condurre su luogo sicuro tramite percorso protetto o direttamente Inserita in un vano a prova di fumo* La scala a prova di fumo deve condurre su luogo sicuro tramite percorso a prova di fumo o direttamente *vano costituente compartimento antincendio realizzato in modo da limitare l ingresso di fumo generato da un incendio che si sviluppi in compartimenti comunicanti (G.1.8.6) 1

13 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Vie d esodo: Percorso senza ostacoli al deflusso che consente agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro dal luogo in cui si trovano Via di esodo esterna Via di esodo aperta Inserita in vano esterno all attivitàattività Irraggiamento <.5 kw/mq oppure Distante.5 m dall opera da costruzione e collegata alle porte di piano da passerelle incombustibili oppure Adiacente ad una parete EI30 (proiezione della via m per ogni lato) La scala esterna deve condurre su luogo sicuro tramite percorso esterno o direttamente Via di esodo non classificabile come protetta, a prova di fumo o esterna 13

14 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Porte lungo le vie d esodod Per necessità connesse a particolari esigenze di servizio si possono utilizzare sistemi di controllo e di apertura delle porte. Le modalità di apertura di tali porte rientrano nella strategia t S.5 (S ) 6) Uscite finali: Varchi del sistema di esodo che immettono in luogo sicuro Stesse caratteristiche delle porte lungo le vie di esodo Contrassegnate sul lato verso luogo sicuro con cartello riportante il messaggio Uscita di emergenza, lasciare libero il passaggio 14

15 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Segnaletica d esodod e di orientamento: Installazione di planimetrie dell attività semplificate ad ogni piano in cui sia indicata la posizione del lettore Illuminazione di sicurezza: Deve essere installato un impianto di illuminazione di sicurezza lungo tutto il sistema delle vie d esodo desodo fino a luogo sicuro, qualora l illuminazione lilluminazione possa risultare anche occasionalmente insufficiente a garantire l esodo degli occupanti Norma di riferimento per la progettazione: UNI EN 1838 (o equivalente) 15

16 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Layout dei posti a sedere (fissi e mobili) bl) Organizzazione in settori separati da passaggi: I passaggi tra settori devono essere dimensionati come vie d esodo (paragrafo S.4.8) 16

17 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Layout dei posti a sedere (fissi e mobili) bl) Organizzazione in settori separati da passaggi: I passaggi tra file devonoesserecompresinelcomputodellelunghezzed esodoe delle lunghezze dei corridoi ciechi (paragrafo S.4.8) 17

18 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Layout dei posti a sedere (fissi e mobili) bl) Se le sedute sono ribaltabili, si considerano in posizione ribaltata per il calcolo della larghezza dei passaggi tra file Posti a sedere FISSI 18

19 Caratteristiche del sistema d esodo (S.4.5) Layout dei posti a sedere (fissi e mobili) bl) Se le sedute sono ribaltabili, si considerano in posizione ribaltata per il calcolo della larghezza dei passaggi tra file Posti a sedere MOBILI Ogni settore può avere al massimo 10 file di sedili collegati tra di loro rigidamente La larghezza dei passaggi tra file deve essere superiore a 30 cm E ammesso l uso luso di sedili mobili non collegati rigidamente tra di loro ove si dimostri che l esodo degli occupanti non viene intralciato (es. palchi dei teatri, locali con basso affollamento...) 19

20 Dati per la progettazione del sistema d esodo (S.4.6) La progettazione del sistema d esodo si effettua utilizzando il profilo di rischio e l affollamento per ogni compartimento Profilo di rischio Ogni componente del sistema d esodo (cfr slide n. 7) è dimensionato in funzione del profilo di rischio R vita più gravoso, tra quelli dei compartimenti serviti. 0

21 Dati per la progettazione del sistema d esodo (S.4.6) La progettazione del sistema d esodo si effettua utilizzando il profilo di rischio e l affollamento per ogni compartimento Affollamento Il responsabile dell attività può dichiarare un affollamento inferiore a quello risultante dal calcolo con la densità di affollamento 1

22 Misure antincendio minime per l esodo (S.4.7) Esodo SIMULTANEO Scale d esodo di tipo protetto REI 30 ( a seconda del calcolo in S.). Possono essere di tipo aperto in funzione di questa tabella: Deve essere presente almeno una scala d esodo desodo a prova di fumo (rispetto al resto dell attività) o esterna in questi casi: Piani serviti a quota > 3 m o < -10 m R vita di progetto in D1 o D

23 Misure antincendio minime per l esodo (S.4.7) Esodo PER FASI Scaled esododitipoprotetto REI 30 ( a seconda del calcolo in S.) Deve essere presente almeno una scala d esodo desodo a prova di fumo (rispetto al resto dell attività) o esterna Attività sorvegliata da IRAI con livello III (S.7) Gestione della sicurezza con livelloll II (S.5) Ogni piano dell attività deve essere in un compartimento distinto di livello III (S.3) 3

24 Progettazione dell esodo (S.4.8) Numero minimo di vie d esodod ed uscite indipendenti d Due vie di esodo sono indipendenti quando conducono verso uscite (su luogo sicuro) distinte e l angolo formato dai percorsi rettilinei è > 45 OPPURE i percorsi sono separati con una barriera resistente it t al fuoco (S.) 4

25 Progettazione dell esodo (S.4.8) Numero minimo di vie d esodod ed uscite indipendenti d * In questo caso l affollamento non è necessariamente riferito al compartimento Se viene inserita una sola uscita è possibile che si eccedano le lunghezze massime consentite per i corridoi ciechi Se l edificio ha piani a quota > 54 m (< -5m), i piani fuori terra (interrati) devono avere vie di esodo verticali indipendenti 5

26 Progettazione dell esodo (S.4.8) Numero minimo di vie d esodod ed uscite indipendenti d Compartimento 1: vie di esodo indipendenti Nessun corridoio cieco Compartimento : vie di esodo indipendenti Nessun corridoio cieco Compartimento 3: vie di esodo indipendenti Nessun corridoio cieco 6

27 Progettazione dell esodo (S.4.8) Numero minimo di vie d esodod ed uscite indipendenti d Compartimento 1: vie di esodo indipendenti Nessun corridoio cieco Compartimento : vie di esodo indipendenti Nessun corridoio cieco Compartimento 3: 1 via di esodo 1 corridoio cieco per tutta la via d esodo 7

28 Progettazione dell esodo (S.4.8) Numero minimo di vie d esodod ed uscite indipendenti d Compartimento 1: 1 via di esodo 1 corridoio cieco per tutta la via d esodo Compartimenti a e b: 1 via di esodo 1 corridoio cieco per tutta la via d esodo Compartimento 3: 1 via di esodo 1 corridoio cieco per tutta la via d esodo 8

29 Progettazione dell esodo (S.4.8) Numero minimo di vie d esodod ed uscite indipendenti d Compartimento 1: vie di esodo indipendenti Nessun corridoio cieco Compartimenti a e b: vie di esodo indipendenti Parti delle vie d esodo sono in corridoio cieco Compartimento 3: vie di esodo indipendenti Parti delle vie d esodo sono in corridoio cieco 9

30 Progettazione dell esodo (S.4.8) Lunghezze d esodod e dei corridoi ciechi Valori massimi delle lunghezze d esodo e dei corridoi ciechi (almeno una via di esodo deve rispettare le lunghezze) * Il calcolo delle lunghezze d esodo per il rispetto della tabella va da qualsiasi punto dell attività fino a luogo sicuro temporaneo(anche se poi la via di esodo deve terminare in un luogo sicuro) 30

31 Misure antincendio aggiuntive (S.4.10) Incremento delle lunghezze d esodod con misure aggiuntive: Formula per incremento dei valori massimi delle lunghezze d esodo della tabella precedente: L=(1+δ ) L m tabella Formula per incremento dei valori massimi delle lunghezze dei corridoi ciechi della tabella precedente: L=(1+δ ) L +0.3 L +0.6 L m tabella protetto provafumo (con L protetto +L 5 m) provafumo 31

32 Misure antincendio aggiuntive (S.4.10) Incremento delle lunghezze d esodod con misure aggiuntive: Il fattore δ per l incremento delle lunghezze si calcola sommando i coefficienti della tabella: m 3

33 Esempio di progettazione del sistema d esodo Vedi presentazione con esempio 33

34 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle vie d esodod orizzontali Formula per il calcolo della larghezza L (suddivisibile tra più percorsi): L = n L u n numero degli occupanti che utilizzano la via d esodo L u larghezza unitaria della via d esodo (funzione di R vita di progetto secondo la tabella) 34

35 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle vie d esodod orizzontali Anche se L è suddivisibile tra più percorsi, ogni singolo percorso deve avere larghezza 90 cm Se un compartimento, piano, locale, soppalco necessitano di più di uscite, almeno una deve avere larghezza 10 cm Le porte di locali con affollamento 10 persone (es. camere di alberghi, cfr. RTV alberghi) possono avere larghezza 80 cm Per locali con presenza occasionale di breve durata di personale addetto (es. locali impianti) i singoli percorsi possono avere larghezza 60 cm 35

36 Progettazione dell esodo (S.4.8) Verifica diridondanza d delle vie d esodod orizzontali Deve essere effettuata quando un compartimento, un piano, un soppalco o un locale ha più di una via di esodo orizzontale. La verifica viene effettuata rendendo indisponibile una via di esodo alla volta (a causa di un incendio). La verifica riguarda solo la larghezza L (non la lunghezza delle via di esodo e dei corridoi ciechi) Le vie di esodo a prova di fumo e quelle esterne sono escluse dalla verifica di ridondanza (si considerano sempre disponibili) 36

37 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle vie d esodod verticali Il calcolo dipende dalla procedura di esodo (simultaneo o per fasi). Valgono però queste regole generali: Anche se L è suddivisibile tra più percorsi, ogni singolo percorso deve avere larghezza 10 cm Per locali con presenza occasionale di breve durata di personale addetto (es. locali impianti) i singoli percorsi possono avere larghezza 60 cm La larghezza della via d esodo verticale non può essere inferiore alla massima larghezza di ciascuna delle porte di accesso alla stessa. 37

38 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle vie d esodod verticali (ESODO SIMULTANEO) Formula per il calcolo della larghezza L (suddivisibile tra più percorsi): L = n L u n numero degli occupanti che utilizzano la via d esodo verticale, provenienti da tutti i piani serviti L u larghezza unitaria i della via d esodo d (funzione di R vita di progetto e del numero di tutti i piani serviti secondo la tabella) 38

39 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle vie d esodod verticali (ESODO PER FASI) Formula per il calcolo della larghezza L (suddivisibile tra più percorsi): L = n L u n numero degli occupanti che utilizzano la via d esodo verticale, provenienti da piani serviti anche non contigui di maggiore affollamento L u larghezza unitaria della via d esodo (funzione di R vita di progetto con n. piani serviti secondo la tabella) 39

40 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle vie d esodod verticali Incremento della larghezza unitaria in funzione della tipologia dei gradini: 40

41 Progettazione dell esodo (S.4.8) Verifica diridondanza d delle vie d esodod verticali Deve essere effettuata quando un edificio ha più di una via di esodo verticale. La verifica viene effettuata rendendo indisponibile una via di esodo alla volta (a causa di un incendio). La verifica riguarda solo la larghezza L (non la lunghezza delle via di esodo e dei corridoi ciechi) Le vie di esodo a prova di fumo e quelle esterne sono escluse dalla verifica di ridondanza (si considerano sempre disponibili) 41

42 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle uscite finali Formula per il calcolo della larghezza L (suddivisibile tra più varchi): L = L o + L v L o somma delle larghezze delle vie di esodo orizzontali che adducono all uscita finale, date dalla formula precedente (non quelle in opera!) L v somma delle larghezze delle vie di esodo verticali che adducono all uscita finale, date dalla formula precedente (non quelle in opera!) Ogni singolo percorso deve avere larghezza 90 cm I varchi impiegati da un numero di persone 10 (es. piccole attività di ristorazione) possono avere larghezza 80 cm Per locali con presenza occasionale di breve durata di personale addetto (es. locali impianti) i singoli varchi possono avere larghezza 60 cm 4

43 Progettazione dell esodo (S.4.8) Larghezza delle uscite finali La convergenza dei flussi di persone verso l uscita finale non deve essere ostacolata. Pertanto quando almeno due delle vie di esodo convergenti verso la stessa uscita finale sono impiegate ognuna da un numero di occupanti > 50, deve essere interposta una distanza mtra uscita finale e sbarchi 43

44 Corso di aggiornamento in prevenzione incendi Esodo (DM 03/08/015 S.4) Lorenzo Minatti Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Via G. La Farina 8, Firenze, IT tel : lorenzo.minatti@vigilfuoco.it Firenze 6 Maggio 019

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