DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa
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1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R agosto 2011 Comune di Pisa Servizio Istruzione via del Carmine Il tecnico Ing. Stefano Sartor Rev. Nome file Descrizione Redatto Data 00 VRI_Servizio Istruzione Emissione Ing. Stefano Sartor VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 1
2 Indice Valutazione Rischio Incendio Servizio Istruzione OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO Pag DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA E DELL ATTIVITÀ SVOLTA Pag VERIFICA DELLE VIE DI ESODO Pag VALUTAZIONE QUALITATIVA DEL RISCHIO INCENDIO Pag OBIETTIVI DI SICUREZZA DA ASSUMERE Pag Azioni poste in atto per la realizzazione degli obiettivi Pag COMPENSAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO Pag Misure preventive Pag Misure protettive Pag Misure strutturali Pag GESTIONE DELL EMERGENZA Pag CONCLUSIONI E PRESCRIZIONI Pag. 13 ALLEGATO: foto del sopralluogo Pag. 14 VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 2
3 Obiettivi della valutazione Rischio Incendio La valutazione del rischio incendio è fatta per consentire al datore di lavoro di porre in atto i provvedimenti che sono necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori e degli utenti delle strutture dai rischi collegati ad un evento dannoso relativo un possibile incendio. 1. DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA E DELL'ATTIVITÀ SVOLTA La struttura in via del Carmine ospita più attività: al piano terreno è presente la scuola materna mentre al primo ed al secondo piano i locali destinati alla Direzione Attività Educative. L edificio è realizzato in muratura portante ed i solai sono realizzati in latero-cemento con travi in legno (a vista per il solaio del secondo piano). Gli accessi sono così realizzati: piano terreno la scuola materna ha l ingresso dal giardino il quale ha anche un accesso di dimensioni tali da permettere l ingresso di eventuali mezzi di soccorso; primo piano uffici istruzione aperti al pubblico accessibili tramite scala ad uso esclusivo e compartimentata rispetto alla scuola, tale scala è anche dotata di montascale per consentire la salita ai diversamente abili; piano secondo destinato alla dirigente ed ai funzionari della DN Servizi Educativi, tali locali non sono destinati a ricevere il pubblico ed i VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 3
4 dipendenti accedono tramite una scala di servizio con caratteristiche meglio specificate in seguito. Il riscaldamento dell edificio (per i piani terreno e primo) è a fluido caldo ottenuto tramite una centrale termica ubicata nel giardino. Per il piano secondo il riscaldamento (ed in estate il raffrescamento) viene ottenuto tramite n.3 pompe di calore ubicate sulla terrazza a 3 angoli dell edificio; le pompe di calore sono del tipo idronico, scambiano termicamente cioè con una riserva idrica che poi alimenta i ventilconvettori presenti nei singoli locali. L impianto elettrico ha, ad un esame visivo, le separazioni e le protezioni di cui alla legge 46/90. La scala che accede al piano primo ha caratteristiche idonee mentre quella che collega il piano primo al secondo, ha le seguenti caratteristiche: larghezza 85 cm., due rampe, ciascuna di 12 gradini, ogni gradino ha una pedata di 27 ed una alzata di 20. La scala è dotata di parapetto di altezza regolamentare mentre il corrimano è presente solo sul lato esterno (nel lato parete non è presente il corrimano). La scala descritta non risponde ai requisiti di legge (L.13/1989), in particolare eccessiva alzata ed insufficiente pedata. Inoltre in prossimità del pianerottolo intermedio tra le due rampe è presente una trave ad altezza di 1,85mt che può costituire un ostacolo in caso di esodo. Tale scala non VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 4
5 garantisce quindi il sicuro esodo delle persone presenti al secondo piano dell edificio. La direzione presente nell edificio ha stabilito che il pubblico non acceda al piano secondo e che tali locali vengono usati solo da dispendenti senza problemi motori. Il numero dei dipendenti presenti al secondo piano è inferiore a 20. Nonostante le misure poste in essere siano mirate a ridurre il rischio in caso di incendio ed evacuazione non appare in ogni caso ammissibile che un gruppo di lavoratori abbiano come unica via d esodo una scala palesemente non rispondente alla normativa. E necessario programmare la realizzazione di una scala esterna, con larghezza di almeno 120 cm (2 moduli), lasciando l unica scala attualmente presente come scala di servizio riservata al personale. Come misura di prevenzione temporanea può essere installato un corrimano sul lato parete, per entrambe le rampe, costituito da un tubolare fissato alla parete e distante da essa 4 cm. Il tubolare dovrà essere posto ad una altezza compresa tra 80 cm. ed 1 mt. In questo modo si potrà percorrere la scala dalla parte della parete interna in maggior sicurezza rispetto alla situazione attuale. Per quanto riguarda la trave nella quale le persone di alta statura possono urtare è indispensabile installare apposite strisce fluorescenti di colore giallo e nero che segnalino senza dubbio la presenza dell ostacolo. VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 5
6 Sarà inoltre cura della dirigente della struttura formalizzare il divieto assoluto al pubblico ed ai dipendenti con ridotte capacità motorie (anche solo temporanee, come il caso di un gesso o un tutore a seguito di un piccolo infortunio) di accedere al secondo piano. Discorso a parte merita l analisi della scuola materna. Essa è di fatto totalmente indipendente dalla rimanente parte della struttura destinata ad uffici ed è compartimentata mediante strutture e porte di idonea resistenza REI. presso i competenti uffici è presente l esame progetto approvato dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ma non risulta essere stato rilasciato il Certificato di Prevenzione Incendi. Per tale motivo il rischio incendio deve essere tenuto prudentemente più alto fino a che non sarà stato ottemperato questo obbligo di legge. 2. VERIFICA DELLE VIE D ESODO Per quanto riguarda il piano terreno, ove è presente la scuola, considerato anche che è in corso una pratica per l ottenimento del certificato di prevenzione incendi e che le vie d esodo sono state già esaminate, si valutano le vie d esodo conformi alla normativa. Per il piano primo la via d esodo è costituita da un unica scala che però ha larghezza sufficiente per garantire l esodo considerando il numero di persone presenti nella struttura. Al VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 6
7 termine della scala però è presente un corridoio ed un portone in legno tenuto normalmente chiuso. Tale portone rappresenta un grave ostacolo in caso di esodo di emergenza e quindi deve essere tenuto aperto durante l attività degli uffici. Per il piano secondo l unica scala presente non è a norma e quindi deve essere realizzata una scala esterna di larghezza utile pari a 120 cm. 3. VALUTAZIONE QUALITATIVA DEL RISCHIO INCENDIO Tenuto conto: degli affollamenti non elevati; della non sussistenza di pericoli d'incendio derivanti dalla destinazione d'uso dell'edificio; della non sussistenza di pericoli di incendio derivanti dalla presenza di sostanze pericolose (gas e liquidi infiammabili) con particolare riferimento alle loro modalità di manipolazione e stoccaggio; che con apposita procedura, il carico d'incendio sarà ovunque mantenuto limitato e comunque inferiore ai 10 Kg legna equivalente per metro quadro; della non sussistenza di pericoli di incendio derivanti da impianti di processo; della non sussistenza di pericoli di incendio derivanti da lavorazioni; VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 7
8 della non sussistenza di macchine, apparecchiature ed attrezzature comportanti un particolare pericolo di incendio; della non sussistenza di pericolo di incendio connesso con movimentazioni; della non sussistenza di pericoli di incendio derivanti da particolari impianti tecnologici di servizio; della non sussistenza di pericoli di incendio per la presenza di aree a rischio specifico; delle condizioni di accessibilità e viabilità ed in particolare del Lay-out complessivo dell edificio, dell aereazione, della tipologia edilizia, della lunghezza e presenza delle vie di esodo; delle caratteristiche degli impianti elettrici e della presenza delle separazioni e degli isolamenti di cui alle norme; Possiamo procedere alla valutazione dei rischi da incendio tramite un indice che, considerando la probabilità di accadimento ed il danno, dia maggior risalto e priorità ai danni più probabili e di maggior gravità. Nel caso in esame, considerato che le uniche fonti di innesco sono da imputarsi all impianto elettrico, si da la seguente valutazione qualitativa del rischio d'incendio: MEDIO Con l intenzione di rivedere verso il basso tale VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 8
9 classificazione dopo che saranno stati effettuati gli interventi prescritti e sarà stato ottenuto il Certificato di Prevenzione Incendi per la scuola. 4. OBIETTIVI DI SICUREZZA DA ASSUMERE Nella sicurezza antincendio dell'edificio in questione si dovranno perseguire i seguenti obiettivi di sicurezza. 1 ) riduzione delle probabilità di innesco 2 ) riduzione delle conseguenze 4.1 Azioni poste in atto per la realizzazione degli obiettivi sopra esposti 1 ) In relazione alla riduzione della probabilità di innesco: Tutti gli impianti elettrici saranno costantemente mantenuti adeguati alle norme di cui alla Legge n.186 e tali da non costituire pericolo di innesco di incendi. La rispondenza alle norme di sicurezza degli impianti elettrici dovrà essere attestata con le procedure previste dalle norme di cui alla Legge 46/90. In tutto il complesso è imposto il divieto di fumare. Con apposite procedure si curi che il carico di incendio non superi i 10 kg/mq di legna standard. 2 ) In relazione alla riduzione delle conseguenze: Basso carico d'incendio. Sicuro esodo degli occupanti in caso di incendio. VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 9
10 Dotazione di estintori portatili di tipo approvato con capacità estinguente non inferiore a 13A-89B. Essi sono ubicati in prossimità degli accessi e nei pressi delle aree a maggior pericolo in posizione segnalata. Regolare manutenzione degli estintori illuminazione di sicurezza indicante i passaggi, le uscite, i percorsi delle vie di esodo e tale da garantire un livello di illuminazione di almeno 5 lux. L impianto di sicurezza autoalimentato ha autonomia di almeno COMPENSAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO (STRATEGIA ANTINCENDIO) A fronte dei rischi di incendio individuati sono adottate le seguenti misure (in parte già descritte precedentemente): 5.1 MISURE PREVENTIVE Esecuzione degli impianti a regola d'arte, e manutenzione programmata degli stessi. Aerazione degli ambienti. Formazione ed informazione del personale. Presso la struttura costantemente aggiornato sarà presente apposito registro dei controlli. Formalizzare il divieto assoluto di accesso al piano secondo, divieto ascrivibile al pubblico ed ai dipendenti con ridotte capacità motorie (anche VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 10
11 temporanee), a causa della non ottemperanza della scala ai requisiti previsti dalla Legge 13/1989. Tenere aperto il portone di accesso agli uffici durante il normale orario di lavoro in quanto costituisce unica uscita di emergenza per tutto l edificio e si apre in verso contrario all esodo. 5.2 MISURE PROTETTIVE Resistenza al fuoco delle strutture congruente con la classe. Estintori antincendio portatili. Nei corridoi e nei disimpegni si curerà che il carico di incendio non sia superiore a 10 Kg di legna standard a mq. Formazione della squadra preposta alla lotta antincendio ed alla gestione dell'emergenza. Presso la struttura costantemente aggiornato sarà presente apposito registro dei controlli. 5.3 MISURE STRUTTURALI La scala esterna per l accesso ed il sicuro esodo al secondo piano costituisce la misura strutturale più rilevante. Installare corrimano lato parete per entrambe le VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 11
12 rampe della scala che collega il piano primo al secondo, corrimano che dovrà essere posto ad una altezza compresa tra 80 cm. e 100 cm. dalla base. Collocare idonea segnalazione di presenza trave nel pianerottolo intermedio fra le due rampe della scala che collega il piano primo al secondo, mediante installazione di apposite strisce fluorescenti di colore giallo e nero che segnalino appunto la presenza dell ostacolo. 6. GESTIONE DELL'EMERGENZA Si rimanda all apposito documento presente presso la struttura e comunque: La direzione di competenza curerà la manutenzione degli impianti in modo da garantirne costantemente la sicurezza di esercizio. La squadra di emergenza controllerà la fruibilità e le percorribilità delle vie d esodo. Oltre a quanto sopra indicato si dovrà predisporre apposito piano di emergenza di tipo grafico e comportamentale e procedere all informazione ed alla formazione relativa degli addetti all antincendio, all evacuazione ed in generale alla gestione dell emergenza. VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 12
13 7. CONCLUSIONI E PRESCRIZIONI Da quanto sopra esposto, le misure messe in atto e quelle indicate faranno sì che: - la probabilità di innesco di eventuali atmosfere infiammabili risulta alquanto improbabile; - gli occupanti possano lasciare l'edificio in sicurezza; - che le squadre di soccorso possano intervenire in sicurezza. E comunque necessario intervenire per risolvere i problemi strutturali segnalati. Pisa, li Il tecnico Ing. Stefano Sartor VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 13
14 ALLEGATO Alcune foto scattate durante il sopralluogo: Scala di accesso dal 1 al 2 piano Le vie di esodo sono mantenute sgombre, con luci accese nei punti non illuminati dalla luce naturale e con le illuminazioni di emergenza funzionanti (led verde acceso). Presidi antincendio Sono presenti estintori, idranti e rilevatori di fumo collegati con segnale sonoro e luminoso di allarme. VRI-SERVIZIO ISTRUZIONE - REV. 00 DEL PAGINA 14
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