ARPAT. Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana

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1 55100 LUCCA Via a. Vallisneri 6 tel , fax dip.lu@arpat.toscana.it P.I. e C.F PROGETTO DENOMINATO SERCHIO RIVER ALIMENTED WELL - FIELDS INTEGRATED REHABILITATION (SERIAL-WELLFIR) TASK 2: Determination of the quantity and transfer mechanisms of the pollutants from surface water to underground water Azione 2.1: Identification and quantification of contamination transfer processes DELIVERABLE D7 (PARTE RELATIVA ALLE ATTIVITA DI COMPETENZA ARPAT) Lucca, 12 agosto 2005

2 INDICE Premessa p. 1 Metodologia p. 4 Risultati Monitoraggio delle acque sotterranee Monitoraggio delle acque superficiali Campionamento e analisi dei terreni p. p. p. p Conclusioni p. 20 Allegati (figure e tabelle) A cura di: Marco Longo Hanno collaborato: Loredana Semplici Cristina Martines

3 PREMESSA Il Dipartimento Provinciale ARPAT di Lucca partecipa operativamente al progetto LIFE - Ambiente Serial-wellfir, in qualità di partner, per lo svolgimento di alcune attività di indagine, tra cui quelle previste dalla Task 2 ( Determination of the quantity and transfer mechanisms of the pollutants from surface water to underground water ) - Azione 2.1 ( Identification and quantification of contamination transfer processes ) del progetto medesimo. Il presente rapporto riassume i risultati del monitoraggio condotto sulle diverse matrici ambientali nell area di studio nel periodo settembre luglio 2005 e, unitamente agli elaborati cartografici prodotti dalla Scuola Superiore S. Anna (SSSA, partner 5), costituisce parte integrante del deliverable D7. La pianificazione del monitoraggio è stata effettuata nell ambito di un sottogruppo tecnico a cui hanno partecipato, oltre ad ARPAT, i partner direttamente o indirettamente impegnati nello svolgimento dell Azione 2.1: Ministero dell Ambiente, GEAL e SSSA. Si è ritenuto opportuno, in questa prima fase dello studio, intensificare le attività di monitoraggio sulla risorsa idrica per conseguire una più adeguata conoscenza dei fenomeni di contaminazione diffusa, limitando il campionamento dei terreni ai soli casi necessari a specifiche esigenze d indagine. L attività di ricerca si è concentrata in particolare sulle acque del fiume Serchio nell ambito dell area allargata d indagine e sulle acque sotterranee nell ambito dell area di dettaglio, coincidente con le aree di rispetto dei campi pozzi idropotabili alimentati dal Serchio: - S. Pietro a Vico; - Salicchi; - S. Alessio; - S. Maria a Colle; - Nozzano-Filettole. L area allargata d indagine e l area di dettaglio, rappresentate in Figura 1, sono state Pagina 1 di 22

4 individuate nel corso della Sub Azione 1.1.1, di competenza del Ministero dell Ambiente, e per maggiori dettagli sulla loro delimitazione ed estensione si rimanda al deliverable D1. Sulla base della conoscenza dei fenomeni di contaminazione derivante dai dati pregressi, dai quali risulta la notevole diffusione della sostanza attiva ad azione erbicida Terbutilazina (CAS ) e del suo metabolita Desetilterbutilazina (CAS ) nelle acque sotterranee e superficiali dell area di studio, le attività analitiche sono state inizialmente finalizzate esclusivamente alla determinazione di residui di fitofarmaci; successivamente, a partire dal mese di aprile 2005, il protocollo di monitoraggio è stato ampliato con la misura della conducibilità e la ricerca degli anioni (fluoruri, cloruri, bromuri, nitrati e solfati) allo scopo di caratterizzare adeguatamente i corpi idrici oggetto di indagine. Nel periodo compreso tra il mese di settembre 2004 e marzo 2005 il monitoraggio delle acque sotterranee è stato condotto con cadenza mensile nei 7 punti di prelievo, tutti ubicati nell area di S. Alessio, già inseriti nel precedente periodo di monitoraggio. Questa scelta ha consentito di non interrompere la serie storica di dati che per alcuni di questi pozzi continua fin dal mese di giugno del Su questa base di dati sarà così possibile valutare l effettiva riduzione dell entità dell inquinamento che rientra tra gli obiettivi principali dell intero Progetto. A partire dal mese di aprile dell anno in corso il numero di punti di prelievo delle acque sotterranee è stato integrato con 32 ulteriori pozzi, ubicati nelle cinque zone dell area di dettaglio, da sottoporre a monitoraggio periodico con cadenza mensile. Per quanto riguarda l area di S. Alessio, al cui interno ricadono 26 dei 39 punti di prelievo, la scelta dei pozzi di monitoraggio è stata attuata seguendo un impostazione metodologica suggerita dalla SSSA, che sarà descritta in seguito. Nelle altre zone, meno problematiche per estensione o per criticità dello stato di contaminazione, il monitoraggio è stato avviato su 13 pozzi idropotabili dei campi pozzi di Salicchi (6), S. Pietro a Vico (2), Nozzano (4) e S. Maria a Colle (1). La Tabella 1 elenca, oltre a tutti i pozzi sottoposti a monitoraggio periodico, alcuni punti di Pagina 2 di 22

5 prelievo presso cui sono stati effettuati occasionalmente campionamenti per particolari necessità d indagine. Per quanto riguarda le acque superficiali, il monitoraggio periodico ha riguardato i punti di prelievo situati lungo il decorso del Serchio in località Ghivizzano, Piaggione, Monte S. Quirico e Ponte S. Pietro (Figura 1). Per queste postazioni è disponibile una serie storica di dati che può consentire di valutare un eventuale tendenza al decremento delle concentrazioni degli inquinanti nel fiume. Sono stati inoltre effettuati occasionali campionamenti in località diverse, in concomitanza con le misurazioni di portata eseguite dall Autorità di Bacino del Serchio. Infine, relativamente al campionamento ed analisi dei suoli, è stato attuato un programma di campionamenti a cadenza trimestrale su 5 appezzamenti di terreno ubicati in località S. Alessio, in passato interessati da fenomeni di inquinamento da fitofarmaci. Pagina 3 di 22

6 METODOLOGIA Programma di monitoraggio acque sotterranee La codifica dei pozzi utilizzati per il monitoraggio delle acque sotterranee si basa sul censimento effettuato nel 2003 nell ambito di uno studio idrogeologico della zona di S. Alessio commissionato dal Comune di Lucca. I pozzi privati sono pertanto identificati con la lettera P seguita dal numero attribuito dal censimento o, nel caso di pozzi non compresi nella precedente rilevazione, da un numero di nuova attribuzione (> 300). I pozzi ad uso idropotabile sono invece identificati dalla denominazione correntemente utilizzata dal gestore (GEAL). I pozzi che rientrano nel monitoraggio di competenza ARPAT sono inoltre identificati con una sigla (da F1 a F12), di norma utilizzata dal personale addetto ai campionamenti. Tutti i pozzi oggetto di monitoraggio periodico o occasionale e le relative denominazioni sono elencati in Tabella 1. I pozzi sottoposti a monitoraggio da ARPAT nel periodo settembre marzo 2005 sono identificati con i codici P4 (F7); P11 (F5); P25 (F3); P44 (F2); P47 (F6); P48 (F1) e P69 (F4). Come accennato in premessa, la scelta degli ulteriori punti di monitoraggio delle acque sotterranee nell area di S. Alessio è stata effettuata tenendo conto della proposta tecnica elaborata da SSSA per l individuazione di una griglia di pozzi il più possibile rappresentativa dell area medesima. A tal fine sono state tracciate 5 linee direzionali sulla base del gradiente del movimento dell acqua di falda, con l obiettivo di individuare pozzi il più possibile vicini alle linee medesime, in corrispondenza dei loro punti di intersezione con le isopieze medie annue. Come rappresentato in Figura 2, per l intersezione più vicina al decorso del Serchio sono stati considerati sufficientemente rappresentativi i 10 pozzi idropotabili degli acquedotti S. Alessio e Pisa-Livorno, monitorati da GEAL. Per quanto riguarda le intersezioni situate più a nord, per la scelta dei pozzi privati da sottoporre a monitoraggio, oltre all ubicazione del pozzo rispetto alle linee direzionali sono Pagina 4 di 22

7 stati considerati altri fattori, quali la funzionalità del pozzo, l accessibilità, la disponibilità da parte dei proprietari e/o utilizzatori ed infine la facilità di attivazione dei punti di captazione per l esecuzione dei campionamenti. Sono stati così inseriti nel programma di monitoraggio complessivamente altri nove pozzi privati, quattro dei quali (P122, P114, P169, P157) sono stati inclusi nel programma GEAL mentre i restanti (P301, P303, P304, P305, P306) completano la rete di monitoraggio di competenza ARPAT. Per quanto riguarda le altre zone comprese nell area di dettaglio, come detto in precedenza, sono stati monitorati da GEAL i pozzi idropotabili situati nei campi pozzi di Nozzano, S. Maria a Colle, Salicchi e S. Pietro a Vico. L ubicazione di questi pozzi è rappresentata nelle Figure 3-6. E stata programmata una periodicità di campionamento mensile per i 23 pozzi idropotabili mentre per i pozzi privati è prevista una serie di 7 campionamenti annuali (gennaio, marzo, maggio, giugno, luglio, settembre, novembre). La frequenza dei campionamenti potrà comunque essere rivista previa valutazione dei risultati ottenuti nel primo anno di monitoraggio. Pagina 5 di 22

8 Metodi analitici per la determinazione dei fitofarmaci in campioni di acque sotterranee e superficiali I campioni prelevati nell ambito del programma di monitoraggio di competenza ARPAT sono stati sottoposti a determinazione multiresiduo di fitofarmaci mediante estrazione in fase solida e analisi in gascromatografia con rivelatori selettivi (NPD e ECD) e in gascromatografia - spettrometria di massa per impatto elettronico, secondo quanto previsto dal metodo APAT IRSA-CNR Manuale 29/2003, n. 5060, La determinazione viene eseguita estraendo i campioni in fase solida su cartucce SPE disponibili in commercio. Le condizioni di estrazione prevedono per le acque sotterranee e superficiali un fattore di concentrazione di 1000 partendo da un volume di ml di campione. Il campione viene prima filtrato e ad esso viene aggiunto metanolo in ragione di 1 ml ogni 100 ml di campione. Si esegue l estrazione in fase solida e l estratto viene concentrato sotto debole corrente d azoto a temperatura non superiore a 40 C; si riprende infine con acetone. Un aliquota della soluzione ottenuta viene iniettata in gascromatografia (rivelatori selettivi a cattura di elettroni ECD e azoto-fosforo NPD). Poiché durante l analisi è possibile riscontrare composti interferenti, la procedura prevede un analisi di conferma in gascromatografia - spettrometria di massa (GC/MS). II metodo è applicabile alle acque di scarico, alle acque superficiali, sotterranee e potabili. La procedura può essere impiegata per la determinazione quantitativa dei 105 composti riportati nella Tabella 2. Per quanto riguarda il protocollo analitico adottato per i campioni del monitoraggio GEAL, le procedure utilizzate sono quelle previste dai metodi IRSA-CNR Q100(1994) 5050A, 5070 e In questo caso i principi attivi ricercati sono generalmente quelli ad azione erbicida riportati nella lista ristretta di Tabella 3, mentre una o due volte l anno, a seconda del pozzo, vengono ricercate le sostanze attive elencate nella lista completa di fitofarmaci, riportata nella stessa tabella. Il limite di quantificazione riportato nei rapporti di prova è di 0,01 µg/l. Pagina 6 di 22

9 Metodo analitico per la determinazione dei fitofarmaci in campioni di terreno La determinazione dei fitofarmaci nei campioni di suolo prelevati si basa su una procedura analitica messa a punto nel 2004 nei laboratori del Dipartimento Provinciale ARPAT di Pistoia (P. Mancini, M. Marvardi e C. Coppi - Metodo di estrazione dei residui di alcuni fitofarmaci da campioni di terreno con tecnica di estrazione accelerata con solvente (ASE) - Bollettino Chimici Igienisti, Parte Scientifica, 03/2004). Il campione viene seccato e addizionato con acqua e terra di diatomee, trasferito in cella di estrazione per ASE e quindi estratto con etil acetato. L estratto è poi analizzato in gascromatografia con rivelatori selettivi (NPD, ECD) e, se necessario, confermato in gascromatografia - spettrometria di massa. I principi attivi ricercati sono quelli riportati in Tabella 4. Pagina 7 di 22

10 RISULTATI Monitoraggio delle acque sotterranee I risultati delle determinazioni analitiche effettuate nel periodo settembre luglio 2005 su campioni di acque sotterranee sono riassunti nelle Tabelle 5 (monitoraggio ARPAT) e 6 (monitoraggio GEAL). Area S. Alessio (Figura 2) I risultati del monitoraggio svolto evidenziano, sia per i pozzi privati che per i pozzi idropotabili, esclusivamente la presenza delle stesse sostanze attive rilevate negli anni precedenti e cioè la Terbutilazina e il suo prodotto di degradazione Desetilterbutilazina, con l unica eccezione del pozzo P305 (F11), nel quale è stata rilevata un elevata concentrazione di Metolaclor (4,71 µg/l) in occasione del campionamento di maggio Il Metolaclor è una sostanza ad azione erbicida impiegata, spesso in associazione con Terbutilazina, per il diserbo in pre-emergenza nella coltivazione del mais. I pozzi denominati: P25 (F3) - P44 (F2) - P47 (F6) - P69 (F4) - P301 (F8) - P304 (F10) - P306 (F12) - P122 - P114 - P157; sono sempre risultati esenti da contaminazione. Per i primi quattro pozzi dell elenco questo dato sostanzialmente conferma i risultati del periodo di monitoraggio antecedente al mese di settembre Per quanto riguarda gli altri pozzi di monitoraggio dell area, i dati disponibili consentono di rilevare gli andamenti nel periodo di osservazione (settembre 2004 luglio 2005) e, ove possibile, di confrontare i valori di concentrazione riscontrati con quelli relativi al precedente periodo di monitoraggio. Pagina 8 di 22

11 Pozzo privato P4 (F7) L andamento della contaminazione indica picchi di concentrazione di Terbutilazina nei mesi di ottobre e novembre 2004, con valori superiori a 0,10 µg/l. Nel 2005 si riscontrano valori di 0,10 e 0,07 µg/l rispettivamente nei mesi di aprile e maggio, in coincidenza con la tempistica degli interventi di diserbo del mais. Considerato il limitato numero di dati relativi al periodo precedente non è possibile trarre conclusioni certe sulla tendenza attuale. Ciò premesso, confrontando infatti la media del periodo maggio - agosto 2004 (± il corrispondente scartotipo), pari a 0,08±0,03 µg/l, con la media del periodo successivo, pari a 0,06±0,04 µg/l, non sembra emergere una tendenza significativa al decremento dei livelli di contaminazione. P4 (F7) 0,20 0,18 Terbutilazina (µg/l) 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 04/05/ /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/ /11/ /12/ /01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/ /07/2005 Pozzo privato P11 (F5) Si evidenzia un andamento della contaminazione coerente con quello rilevato in precedenza, con valori di Terbutilazina compresi tra <0,01 e 0,03 µg/l. Anche in questo caso le Pagina 9 di 22

12 concentrazioni più elevate sono riscontrate nei mesi di ottobre e novembre 2004, mentre non si assiste ad un incremento nel mese di maggio 2005, quando anzi l erbicida risulta assente. Viene confermata la presenza di Desetilterbutilazina in concentrazioni mediamente superiori a quelle del composto non modificato, tendenza già osservata nel periodo precedente. Pozzo privato P48 (F1) Ubicato a breve distanza dalla sponda del Serchio nella zona ovest dell area di S.Alessio, dall esame della nutrita serie storica di dati, disponibili fin dal giugno 2003, risulta essere uno dei pozzi più interessati dall inquinamento, con valori di Terbutilazina sovente superiori a 0,1 µg/l. P48 (F1) 0,28 0,26 Terbutilazina (µg/l) 0,24 0,22 0,20 0,18 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 05/06/ /10/ /02/ /05/ /06/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/ /11/ /12/ /01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/2005 0,04 0,02 0,00 I dati dell attuale monitoraggio confermano il picco autunnale già riscontrato nello stesso periodo in altri pozzi e nell autunno del 2003 nello stesso pozzo, andamento poco correlabile alla tempistica dell uso agronomico del principio attivo. Pagina 10 di 22

13 Risultano inoltre confermati i valori medi di Terbutilazina, in quanto la media riscontrata nel periodo di monitoraggio in corso, pari a 0,10±0,04 µg/l, è praticamente identica a quella registrata nel periodo precedente. Pozzo privato P169 Il pozzo è stato incluso nel programma di monitoraggio curato da GEAL nel mese di aprile Si evidenzia un livello massimo di contaminazione pari a 0,03 µg/l di Terbutilazina in occasione del primo campionamento e l assenza di contaminazione nel mese di giugno. Non si rileva presenza di Desetilterbutilazina. Pozzo privato P303 (F9) I risultati del monitoraggio, anche in questo caso disponibili solo a partire dal mese di aprile 2005, denotano un livello di concentrazione di Terbutilazina che, nel periodo compreso tra maggio e luglio, oscilla tra 0,03 e 0,05 µg/l, dopo il primo campionamento di aprile nel quale non è stata riscontrata la presenza dell erbicida. Anche in questo punto di campionamento è quindi possibile registrare una certa correlazione temporale con gli interventi di diserbo, che comunque andrà confermata sulla base dei prossimi risultati. Non si rileva presenza di Desetilterbutilazina. Pozzo privato P305 (F11) Questo punto di prelievo è stato inserito nel programma di campionamenti curato da ARPAT in occasione dell estensione del piano di monitoraggio delle acque sotterranee attuata nello scorso aprile. Già in occasione del primo campionamento, nelle acque di questo pozzo è stata riscontrata una concentrazione di Terbutilazina pari a 0,11 µg/l. Nei mesi successivi si evidenzia un incremento delle concentrazioni di Terbutilazina, Desetilterbutilazina e, come già accennato in precedenza, di Metolaclor a livelli finora mai registrati nell intera serie storica di dati analitici relativi alle acque sotterranee dell area di S. Alessio. Le concentrazioni massime delle sostanze attive rilevate (Terbutilazina 1,27 µg/l; Pagina 11 di 22

14 Desetilerbutilazina 0,74 µg/l; Metolaclor 4,71 µg/l) e il repentino incremento dei valori tra un campionamento e l altro fanno ipotizzare uno scenario di inquinamento puntuale causato probabilmente da un uso scorretto dei prodotti. P305 (F11) 1,60 1,40 Terbutilazina Desetilterbutilazina 22/07/2005 Concentrazione (µg/l) 1,20 1,00 0,80 0,60 16/05/ /06/ /07/2005 0,40 0,20 22/04/2005 0,00 Ovviamente, in seguito ai riscontri sopra descritti, ARPAT ha predisposto un programma specifico d indagine sulla zona interessata, procedendo ad ulteriori campionamenti sia del pozzo P305 sia di alcuni pozzi ad uso domestico o irriguo ubicati entro un raggio di 200 metri dal pozzo medesimo, al fine di valutare l entità della diffusione dell inquinamento. Sono state pertanto sottoposte ad analisi le acque prelevate nel mese di luglio dai pozzi P133, P137, P195 e P307: i risultati indicano la presenza di Terbutilazina (0,07 µg/l) solamente nel pozzo P133, ubicato ad est del pozzo P305 ad una distanza di circa 50 metri (Figura 2). Parallelamente, sono stati avviati nella zona gli approfondimenti necessari all identificazione delle cause dell inquinamento riscontrato. Pozzi idropotabili S. Alessio e Pisa-Livorno (PI-LI) Pagina 12 di 22

15 Nei pozzi idropotabili denominati S. Alessio 1-5 la Terbutilazina risulta presente pressoché costantemente in concentrazioni che variano tra 0,01 e 0,07 µg/l. Il pozzo mediamente più contaminato risulta il pozzo 1, seguito dai pozzi 2 e 5, mentre il meno contaminato sembra essere il pozzo S. Alessio 4, il più distante dalla sponda fluviale. Per quanto riguarda i pozzi dell acquedotto PI-LI i primi dati disponibili denotano, anche in questo caso, la costante presenza di Terbutilazina, in particolare nel pozzo PI-LI 5 dove si riscontra un massimo di 0,09 µg/l nel mese di luglio. Area Nozzano (Figura 3) Dai dati ad oggi disponibili, i quattro pozzi idropotabili inclusi nel monitoraggio condotto da GEAL (pozzi Nozzano 1, 2, 3 e 4) non risultano essere interessati da fenomeni di inquinamento da fitofarmaci. Area S. Maria a Colle (Figura 4) Anche nell unico pozzo idropotabile dell area, denominato PI-LI 11, si registra assenza di contaminazione da Terbutilazina o da altre sostanze attive. Area Salicchi (Figura 5) Dal mese di aprile 2005 sono inclusi nel monitoraggio periodico GEAL i sei pozzi idropotabili denominati Salicchi 1, 2, 5, 7, 8 e 9. Sono stati inoltre effettuati controlli occasionali sul pozzo Salicchi 4. La presenza di Terbutilazina si attesta su valori compresi tra 0,01 e 0,04 µg/l, mediamente più bassi rispetto a quelli riscontrati nel campo pozzi di S. Alessio. Sebbene il numero di dati disponibili sia ancora piuttosto limitato, è possibile notare che le concentrazioni rilevate nei pozzi più vicini al fiume (Salicchi 1, 2, 4 e 5) sono mediamente più elevate rispetto a quelle dei pozzi 7, 8 e 9, dove non si registrano mai valori di Terbutilazina superiori a 0,02 µg/l. Nel corso del monitoraggio la presenza di Desetilterbutilazina non è mai stata rilevata. Pagina 13 di 22

16 Area S. Pietro a Vico (Figura 6) In occasione dei campionamenti effettuati tra aprile e luglio 2005 in entrambi i pozzi sottoposti a monitoraggio (S. Pietro a Vico 1 e 2) sono state rilevate concentrazioni di Terbutilazina comprese tra 0,02 e 0,05 µg/l, tranne un singolo dato, riferito al campionamento di luglio del pozzo 2, che indica l assenza dell erbicida. La Desetilterbutilazina è sempre risultata assente. Pagina 14 di 22

17 Monitoraggio delle acque superficiali Nel periodo compreso tra settembre 2004 e luglio 2005 ARPAT ha proceduto a campionamenti mensili in corrispondenza delle quattro stazioni di monitoraggio citate in premessa e rappresentate in Figura 1 (Ghivizzano, Piaggione, Monte S. Quirico e Ponte S. Pietro). Oltre a ciò, sono stati effettuati campionamenti occasionali nel mese di giugno in corrispondenza di punti di prelievo ubicati sul fiume Serchio e sul torrente Freddana. Ciò ha comportato l effettuazione di un totale di 48 determinazioni analitiche per la ricerca e la quantificazione dei fitofarmaci presenti nelle acque del Serchio. I risultati ottenuti, riassunti in Tabella 7, indicano che la Terbutilazina è l unica sostanza attiva riscontrata nelle acque superficiali, con una concentrazione massima pari a 0,76 µg/l registrata nel mese di ottobre in località Monte S. Quirico, mentre risulta sempre assente il suo prodotto di degradazione, Desetilterbutilazina. Complessivamente, i risultati del monitoraggio confermano alcune indicazioni fornite dai dati del precedente periodo di monitoraggio, prodotti da ARPAT a partire dal mese di febbraio del 2004, e in particolare: l assenza di contaminazione da Terbutilazina nel tratto di fiume corrispondente alla stazione di monitoraggio di Ghivizzano; l occasionale rilevazione dell erbicida in località Piaggione, in concentrazioni significativamente inferiori rispetto a quelle registrate nelle due stazioni poste più a valle; la sostanziale sovrapponibilità dei dati acquisiti nelle stazioni di Monte S. Quirico e Ponte S. Pietro. Per quanto riguarda queste ultime, oltre al picco dell autunno 2004 prima menzionato si osservano altri andamenti poco correlabili con il periodo di utilizzo agronomico del principio attivo, quale ad esempio l assenza di Terbutilazina nel periodo marzo-aprile Si rilevano inoltre concentrazioni nell ordine di 0,1 µg/l nel periodo gennaio - aprile 2005, l assenza di Terbutilazina nel fiume nei mesi di maggio e giugno e una concentrazione di 0,04 µg/l nel mese di luglio. La serie di dati del monitoraggio ARPAT è ancora troppo limitata per fare considerazioni in Pagina 15 di 22

18 merito alla tendenza dei livelli di inquinamento, essendo necessario un periodo di osservazione di almeno due anni per mediare le consistenti variazioni stagionali osservate. Ciò è possibile attualmente solo per la stazione di Monte S. Quirico, in quanto per essa è disponibile una serie numerosa di rilevazioni, effettuate da GEAL nel corso del 2003, che integra i dati del monitoraggio ARPAT. I dati sono rappresentati nel grafico seguente. Concentrazioni di Terbutilazina rilevate nelle acque del Serchio in località Monte S. Quirico 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 19/03/ /05/ /07/ /09/ /10/ /10/ /07/ /10/ /01/2005 0,00 gen-03 feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03 ott-03 nov-03 dic-03 gen-04 feb-04 mar-04 apr-04 mag-04 giu-04 lug-04 ago-04 set-04 ott-04 nov-04 dic-04 gen-05 feb-05 mar-05 apr-05 mag-05 giu-05 Concentrazione (µg/l) La tendenza al decremento del livello di inquinamento, oltre ad essere visivamente apprezzabile, è nettamente confermata dalla riduzione della media annua delle concentrazioni di Terbutilazina, che passa da 0,37 µg/l nel 2003 a 0,13 µg/l nel Il picco autunnale di concentrazione è evidente anche nel 2003 ed è ancor più consistente rispetto al 2004; è presente anche un picco molto consistente a fine maggio 2003 che invece manca nei periodi primaverili dei due anni successivi. Pagina 16 di 22

19 Nell ipotesi che i valori di concentrazione rilevati potrebbero non essere uno strumento sufficiente per stimare i reali flussi di inquinante nel corpo idrico fluviale, si è ritenuto opportuno integrare tali dati con le portate del fiume rilevate nel periodo corrispondente. Non essendo disponibili le portate in corrispondenza del punto di monitoraggio di Monte S. Quirico, sono state utilizzate le stime di portata relative al punto di misura sito in località Ripafratta, rappresentate nel grafico seguente. Portata del Serchio in località Ripafratta /11/ /11/ /02/ /05/ /11/ /11/ /04/ gen-03 feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03 ott-03 nov-03 dic-03 gen-04 feb-04 mar-04 apr-04 mag-04 giu-04 lug-04 ago-04 set-04 ott-04 nov-04 dic-04 gen-05 feb-05 mar-05 apr-05 mag-05 giu-05 Portata (mc/sec) E opportuno sottolineare che, nel tratto compreso tra il punto di monitoraggio di Monte S. Quirico e il punto di misura di Ripafratta, il Serchio riceve le acque di un certo numero di affluenti, tra cui Fosso La Cerchia, Rio Contesora, Rio di Cerasomma e Fosso Castiglioncello e quindi i dati di portata a cui ci si riferisce potrebbero non essere del tutto rappresentativi dei reali flussi idrici nel luogo di campionamento. I valori di concentrazione sono stati utilizzati per calcolare, a partire dai dati di portata relativi ai giorni di campionamento, i flussi di massa stimati di Terbutilazina che, pur considerando le approssimazioni sopra descritte e l incertezza associata ai dati numerici risultanti, probabilmente consentono di ottenere una stima più attendibile delle dinamiche di trasporto Pagina 17 di 22

20 della sostanza attiva nel Serchio, almeno come tendenza. I flussi di massa così ottenuti, espressi in grammi di Terbutilazina per giorno, sono rappresentati graficamente di seguito. Flussi di massa stimati di Terbutilazina nelle acque del Serchio (Monte S. Quirico) /05/ /10/ /10/ /11/ /02/ /05/ /07/ /10/ /01/ /04/ /05/2005 gen-03 feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03 ott-03 nov-03 dic-03 gen-04 feb-04 mar-04 apr-04 mag-04 giu-04 lug-04 ago-04 set-04 ott-04 nov-04 dic-04 gen-05 feb-05 mar-05 apr-05 mag-05 Flusso di massa (g/giorno) Confrontando gli andamenti con quelli relativi alle concentrazioni è possibile rilevare che: è confermata la tendenza alla riduzione del livello di inquinamento del fiume; il picco della primavera 2003 risulta ancor più evidente; è confermato il picco autunnale del 2003 mentre il picco di concentrazione dell autunno 2004 trova minore riscontro a causa della bassissima portata nel giorno del campionamento; assume rilievo un picco nella primavera del 2004, non registrabile nell andamento delle concentrazioni. Pagina 18 di 22

21 Campionamento e analisi dei terreni Sono stati effettuati campionamenti con cadenza trimestrale (settembre, dicembre, marzo, giugno) su cinque terreni ubicati in località S. Alessio e Monte S. Quirico che in passato erano destinati alla coltivazione del mais ed erano risultati interessati da una rilevante presenza di residui di fitofarmaci (Figura 7), per un totale di 20 campioni analizzati. I risultati, riportati in Tabella 8, indicano che nei terreni controllati, tutti ubicati all interno della zona di salvaguardia ristretta entro un raggio di 250 metri dai pozzi di approvvigionamento idropotabile, non sono più stati rilevati residui di erbicidi o di altre sostanze attive. Nel prosieguo dell indagine, la pianificazione delle attività di controllo dei terreni andrà rivista e finalizzata su tre obiettivi principali: supporto alla realizzazione dell Azione 4.3, nell ambito della quale il controllo dei terreni dei campi sperimentali può fornire importanti indicazioni sulle dinamiche di distribuzione degli inquinanti nelle varie matrici ambientali; approfondimento delle conoscenze sulla contaminazione del sottosuolo in zone particolarmente interessate dai fenomeni di inquinamento, da realizzarsi mediante carotaggi del terreno; verifica di particolari situazioni di inquinamento puntuale a conferma delle indicazioni scaturite dall attività di monitoraggio delle acque sotterranee e superficiali. In realtà questa ultima modalità d intervento è già stata utilizzata per l esigenza di identificare le cause e la dinamica dell evento inquinante che, come descritto in precedenza, si è recentemente manifestato con un repentino incremento delle concentrazioni di Terbutilazina e di Metolaclor nelle acque prelevate dal pozzo di monitoraggio P305 (F11) ubicato nell area di S. Alessio. Pagina 19 di 22

22 CONCLUSIONI A distanza di quasi un anno dall avvio del Progetto e dell Azione 2.1, i dati ricavati dal monitoraggio dell area di studio consentono di delineare un quadro conoscitivo abbastanza approfondito dell evoluzione dei fenomeni di inquinamento. Come più volte sottolineato, la Terbutilazina si conferma di gran lunga il principale fattore di inquinamento nelle matrici ambientali oggetto d indagine. Tuttora problematica appare invece l individuazione delle principali fonti di immissione di Terbutilazina nei corpi idrici superficiali e negli acquiferi sotterranei, ma è logico presumere che la mole di dati oggi disponibili consentirà di orientare meglio le prossime attività di approfondimento, anche alla luce dei risultati scaturiti dall indagine sulle attività antropiche che caratterizzano l area allargata di studio (Azione 3.1). Sulla base dei dati ad oggi disponibili e nei casi in cui il confronto è possibile grazie all esistenza di dati pregressi (come ad esempio per i pozzi P4 e P48), non sembra emergere una tendenza significativa alla riduzione dei livelli di inquinamento nelle acque sotterranee. I campionamenti periodici effettuati sui pozzi idropotabili hanno evidenziato in alcuni casi, in particolare relativi all acquedotto Pisa-Livorno, valori di contaminazione da Terbutilazina prossimi al valore limite di 0,1 µg/l di sostanza attiva, fissato dal D. Lgs. 31/2001 per le acque destinate al consumo umano. Ciò conferma la necessità di mantenere un attento controllo dei pozzi idropotabili non solo per le esigenze generali dello studio sulla diffusione dell inquinamento ma anche per una costante sorveglianza sulla qualità della risorsa idrica erogata. Si osserva invece una netta riduzione dell inquinamento da Terbutilazina a carico delle acque del Serchio: il decremento dei livelli medi di contaminazione nel 2004 è di circa il 65% rispetto ai valori osservati nel 2003 (0,37 µg/l) e i livelli medi relativi al periodo gennaio - luglio 2005 sembrano confermare i dati dello stesso periodo del Sarà necessario osservare con particolare attenzione l evoluzione dell inquinamento nel prossimo periodo autunnale: è infatti confermata nel 2004 la tendenza ad un incremento delle concentrazioni di Terbutilazina nel Serchio nei mesi di settembre e ottobre già osservata nel Pagina 20 di 22

23 corso del I picchi autunnali di concentrazione rappresentano forse le evidenze di più difficile comprensione nel contesto dei risultati ad oggi disponibili, considerando che il periodo di utilizzo in pre-emergenza nella coltivazione del mais è generalmente limitato ai mesi di marzo e aprile. Le ipotesi che al momento appare plausibile formulare in proposito sono le seguenti: tempi di arrivo della Terbutilazina al corpo idrico fluviale maggiori rispetto a quelli prevedibili sulla base delle caratteristiche note del principio attivo; immissioni derivanti dall utilizzo extra-agricolo della sostanza, tuttavia non confermato finora dalle risultanze dell indagine relativa all Azione 3.1 del Progetto Serial-wellfir, effettuata da ARPAT nel periodo novembre luglio 2005 (si veda in proposito il deliverable D14); inoltre non è detto che la dimostrazione di un eventuale impiego extraagricolo possa fornire la spiegazione dei picchi autunnali osservati; immissioni derivanti da un uso improprio di prodotti agrofarmaceutici a base di Terbutilazina e da cattive pratiche di pulizia delle macchine irroratrici e/o di smaltimento dei residui di prodotto non utilizzato. Questa ultima ipotesi sembra avvalorata dalle recenti evidenze, rilevate nell area di S. Alessio, che indicano con tutta probabilità sia l effettiva attuazione di queste pratiche scorrette sia il loro elevato potenziale inquinante a carico delle acque di falda. Tale ipotesi sarebbe inoltre coerente con la rilevazione delle concentrazioni più elevate nei tratti fluviali più prossimi alle zone in cui la coltivazione del mais è praticata: ciò andrà necessariamente confermato mediante l intensificazione del controllo delle acque superficiali già a partire dal prossimo periodo autunnale, con l introduzione di ulteriori punti di monitoraggio nel tratto del Serchio compreso tra il Piaggione e Monte S. Quirico e in alcuni dei principali corsi idrici che affluiscono nel Serchio in tale tratto, tra cui in particolare il torrente Freddana. Dalla valutazione incrociata dei risultati dei monitoraggi delle acque sotterranee e di quelle superficiali sembra emergere che l esistenza di una forte correlazione spaziale e temporale tra Pagina 21 di 22

24 i livelli d inquinamento riscontrati nel Serchio e quelli dei pozzi di monitoraggio più vicini al decorso del fiume, ipotizzata in passato, sia supportata in maniera insufficiente dalle evidenze attualmente disponibili. Se da un lato: è indubbia la coincidenza dei picchi autunnali riscontrati in alcuni pozzi (P4, P48) con quelli rilevati nel fiume; i pozzi idropotabili più vicini al fiume risultano generalmente più contaminati (tendenza abbastanza chiara per il campo pozzi di Salicchi, meno per quello di S. Alessio); l eventuale correlazione esistente non è in grado di consentire un adeguata interpretazione di alcuni andamenti discordanti, quali ad esempio: la costanza con cui si rilevano concentrazioni piuttosto rilevanti di Terbutilazina in alcuni pozzi vicini al fiume (ad esempio S. Alessio 1, PI-LI 5, P48) a fronte dell assenza di contaminazione nel fiume in certi periodi (ad esempio maggio - giugno 2005); l assenza di contaminazione in pozzi idropotabili, quali il PI-LI 11 di S. Maria a Colle, che attingono in prossimità del Serchio in tratti dove il fiume risulta generalmente inquinato. Tutto ciò fa supporre una predominanza di fattori locali nella genesi dell inquinamento riscontrato nei pozzi delle aree di S. Alessio, Salicchi e S. Pietro a Vico, come ad esempio l esistenza di strati di cessione dai quali la Terbutilazina viene rilasciata lentamente e costantemente. Le conferme a questa ipotesi non potranno che essere ricercate nell estensione dell indagine su matrici finora poco indagate, quali i sedimenti fluviali e gli strati ottenuti da carotaggi dei terreni. Pagina 22 di 22

25 ALLEGATI Figura 1 - Area d indagine Figura 2 - Monitoraggio acque sotterranee area S. Alessio Figura 3 - Area campo pozzi di Nozzano Figura 4 - Area campo pozzi di S. Maria a Colle Figura 5 - Area campo pozzi Salicchi Figura 6 - Area campo pozzi di S. Pietro a Vico Figura 7 - Terreni sottoposti a controllo in zona S. Alessio Tabella 1 - Pozzi di monitoraggio acque sotterranee Tabella 2 - Sostanze attive ricercate da ARPAT in acque sotterranee e superficiali e relativi limiti di quantificazione Tabella 3 - Elenco sostanze attive ricercate nel monitoraggio GEAL delle acque sotterranee Tabella 4 - Sostanze attive ricercate da ARPAT in campioni di terreno Tabella 5 - Risultati analitici acque sotterranee (monitoraggio ARPAT) Tabella 6 - Risultati analitici acque sotterranee (monitoraggio GEAL) Tabella 7 - Risultati monitoraggio acque superficiali Tabella 8 - Risultati analitici dei terreni controllati in zona S. Alessio

26 Figura 1 - Area d'indagine Area d'indagine allargata Area di dettaglio Monitoraggio acque superficiali GHIVIZZANO PIAGGIONE S. Pietro a Vico S. Alessio Salicchi Nozzano-Filettole S. Maria a Colle PONTE S. PIETRO MONTE S. QUIRICO Kilometers

27 Figura 2 - Monitoraggio acque sotterranee area S. Alessio Pozzi di monitoraggio Monitoraggio ARPAT Monitoraggio GEAL Linee direzionali P306 (F12) P157 P122 P137 P114 P195 P305 (F11) P304 (F10) P307 P133 P47 (F6) P25 (F3) P69 (F4) P44 (F2) P48 (F1) S. Alessio 4 S. Alessio 3 P169 P303 (F9) P301 (F8) P11 (F5) P4 (F7) PI-LI 5 PI-LI 4 PI-LI 3 PI-LI 2 PI-LI 1 S. Alessio 2 S. Alessio Meters S. Alessio 1

28 Figura 3 - Area campo pozzi di Nozzano Meters Area di dettaglio Pozzi idropotabili Figura 4 - Area campo pozzi di S. Maria a Colle PI-LI Meters

29 Figura 5 - Area campo pozzi Salicchi Meters Area di dettaglio Figura 6 - Area campo pozzi di S. Pietro a Vico Pozzi idropotabili S. Pietro a Vico 2 S. Pietro a Vico Meters

30 Figura 7 - Terreni sottoposti a controllo in zona S. Alessio Terreni controllati Pozzi idropotabili Meters

31 Tabella 1 - Pozzi di monitoraggio acque sotterranee AREA POZZO COORDINATE (GAUSS-BOAGA F.O.) EST NORD UTILIZZO MONITORAGGIO ESECUTORE NOZZANO-FILETTOLE Nozzano idropotabile periodico GEAL 2 NOZZANO-FILETTOLE Nozzano idropotabile periodico GEAL 2 NOZZANO-FILETTOLE Nozzano idropotabile periodico GEAL 5 NOZZANO-FILETTOLE Nozzano idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO PI-LI idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO PI-LI idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO PI-LI idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO PI-LI idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO PI-LI idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO S. Alessio idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO S. Alessio idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO S. Alessio idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO S. Alessio idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO S. Alessio idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO P4 (F7) domestico periodico ARPAT 12 S. ALESSIO P11 (F5) domestico periodico ARPAT 12 S. ALESSIO P25 (F3) domestico periodico ARPAT 12 S. ALESSIO P44 (F2) potabile periodico ARPAT 12 S. ALESSIO P47 (F6) domestico periodico ARPAT 12 S. ALESSIO P48 (F1) potabile periodico ARPAT 11 S. ALESSIO P69 (F4) domestico periodico ARPAT 11 S. ALESSIO P301 (F8) domestico periodico ARPAT 4 S. ALESSIO P303 (F9) domestico periodico ARPAT 4 S. ALESSIO P304 (F10) irriguo periodico ARPAT 4 S. ALESSIO P305 (F11) irriguo periodico ARPAT 5 S. ALESSIO P306 (F12) domestico periodico ARPAT 4 S. ALESSIO P domestico periodico GEAL 4 S. ALESSIO P domestico periodico GEAL 4 S. ALESSIO P domestico periodico GEAL 4 S. ALESSIO P domestico periodico GEAL 4 S. MARIA A COLLE PI-LI idropotabile periodico GEAL 4 S. PIETRO A VICO S. Pietro a Vico idropotabile periodico GEAL 5 S. PIETRO A VICO S. Pietro a Vico idropotabile periodico GEAL 5 SALICCHI Salicchi idropotabile periodico GEAL 5 SALICCHI Salicchi idropotabile periodico GEAL 5 SALICCHI Salicchi idropotabile periodico GEAL 5 SALICCHI Salicchi idropotabile periodico GEAL 5 SALICCHI Salicchi idropotabile periodico GEAL 5 SALICCHI Salicchi idropotabile periodico GEAL 5 S. ALESSIO P domestico occasionale ARPAT 1 S. ALESSIO P irriguo occasionale ARPAT 1 S. ALESSIO P domestico occasionale ARPAT 1 S. ALESSIO P irriguo occasionale ARPAT 1 SALICCHI Salicchi idropotabile occasionale GEAL 2 N. CAMP. TOTALE CAMPIONAMENTI 233

32 Tabella 2 - Sostanze attive ricercate da ARPAT in acque sotterranee e superficiali e relativi limiti di quantificazione SOSTANZA ATTIVA limite di quantificazione (µg/l) SOSTANZA ATTIVA limite di quantificazione (µg/l) ACEFATE 0,01 FENITROTION 0,01 ALACLOR 0,01 FENTION 0,01 ALDRIN 0,01 FENURON 0,01 ATRAZINA 0,01 FLAMPROP-BUTILE 0,01 ATRAZINA DEISOPROPIL- 0,02 FLAMPROP-METILE 0,03 ATRAZINA DESETIL- 0,02 FLUOMETURON 0,01 AZINFOS-ETILE 0,01 FORATE 0,01 AZINFOS-METILE 0,01 FORMOTION 0,01 BENFLURALIN 0,01 FOSALONE 0,01 BROMACILE 0,01 FOSFAMIDONE 0,03 BROMOFOS (METILE) 0,01 IMAZALIL 0,03 BROMOFOS ETILE 0,01 IPRODIONE 0,01 CAPTAFOL 0,03 LAMBDA-CIALOTRINA 0,03 CARBOFENOTION 0,01 LINDANO 0,01 CARBOFURAN 0,03 MALAOXON 0,02 CHLORXURON 0,01 MALATION 0,01 CLORBROMURON 0,05 METALAXIL 0,06 CLOROTALONIL 0,01 METIDATION 0,01 CLORPIRIFOS-METILE 0,01 METOLACLOR 0,01 CLORPROFAM 0,02 METOSSICLORO 0,01 CLOZOLINATE 0,01 MEVINFOS 0,01 DDD P,P- 0,01 MOLINATE 0,01 DDE P,P- 0,01 OMETOATO 0,02 DDT P,P- 0,01 OXADIAZON 0,01 DEMETON-S-METILE 0,03 PARATION 0,01 DESMETRINA 0,01 PARATION-METILE 0,01 DIAZINONE 0,01 PENCONAZOLO 0,01 DICLOBENIL 0,01 PENDIMETALIN 0,01 DICLOFLUANIDE 0,01 PERMETRINA 0,03 DICLORVOS 0,01 PIRIMIFOS ETILE 0,01 DICOFOL 0,01 PIRIMIFOS METILE 0,01 DIELDRIN 0,01 PROCIMIDONE 0,01 DIMETOATO 0,01 PROFAM 0,03 DIURON 0,05 PROMETRINA 0,01 ENDOSULFAN I 0,01 PROPACLOR 0,01 ENDOSULFAN II 0,01 PROPANIL 0,01 ENDOSULFAN SOLFATO 0,01 PROPICONAZOLO 0,01 ENDRIN 0,01 PROPIZAMIDE 0,01 ENDRIN ALDEIDE 0,01 QUINALFOS 0,01 ENDRIN CHETONE 0,01 SIMAZINA 0,01 EPTACLORO 0,01 TEPP 0,05 EPTACLOROEPOSSIDO 0,01 TERBUTILAZINA 0,01 EPTC 0,01 TERBUTILAZINA DESETIL- 0,01 EPTENOFOS 0,01 TERBUTRINA 0,01 ESACLOROCICLOESANO ALFA- 0,01 TETRACLORVINFOS 0,01 ESACLOROCICLOESANO BETA- 0,01 TETRADIFON 0,01 ESACLOROCICLOESANO DELTA- 0,01 TIOCARBAZIL 0,01 ETAFLURALIN 0,01 TRIADIMEFON 0,01 ETION 0,01 TRIAZOFOS 0,01 ETOPROFOS 0,01 TRICLORFON 0,02 FENAMIFOS 0,01 TRIFLURALIN 0,01 FENARIMOL 0,01 VINCLOZOLIN 0,01 FENCLORFOS 0,01

33 Tabella 3 - Elenco sostanze attive ricercate nel monitoraggio GEAL delle acque sotterranee LISTA RISTRETTA (ERBICIDI) Alaclor Diuron Metoxuron Pendimetalin Terbumenton Atrazina Isoproturon Metribuzin Propazina Terbutilazina Cianazina Linuron Molinate Propizamide Terbutilazina-desetil Cloroxuron Metobromuron Monolinuron Quizalofop etile Terbutrina Clortoluron Metolaclor Neburon Simazina Trifluralin LISTA COMPLETA

34 Tabella 4 - Sostanze attive ricercate da ARPAT in campioni di terreno ALACLOR DIFENILAMMINA MONOCROTOFOS ALDRIN DIMETOATO MONOLINURON ATRAZINA DINOSEB OMETOATO ATRAZINA DEISOPROPIL- DISULFOTON OXADIAZON ATRAZINA DESETIL- DITALIMFOS OXADIXIL AZINFOS-ETILE DIURON OXAMIL AZINFOS-METILE ENDOSULFAN I OXICARBOXIN BENALAXIL ENDOSULFAN II OXIFLUORFEN BENFLURALIN ENDOSULFAN SOLFATO PARAOXON-ETILE BINAPACRIL ENDRIN PARAOXON-METILE BITERTANOLO EPTACLORO PARATION-ETILE BROMACILE EPTACLOROEPOSSIDO PARATION-METILE BROMOFOS (METILE) EPTC PENCONAZOLO BROMOFOS ETILE EPTENOFOS PENDIMETALIN BROMOPROPILATO ESACLOROBENZENE PENTACLORONITROBENZENE BUTRALIN ESACLOROCICLOESANO ALFA- PERMETRINA CAPTAFOL ESACLOROCICLOESANO BETA- PERTANE CAPTANO ESACLOROCICLOESANO DELTA- PIRAZOFOS CARBOFENOTION ETIOFENCARB PIRIMIFOS ETILE CARBOFURAN ETION PIRIMIFOS METILE CARBOXIN ETOPROFOS PRIMICARB CLOROXURON FENAMIFOS PROCIMIDONE CIANOFOS FENARIMOL PROCLORAZ CICLOATE FENCLORFOS PROFAM CICLURON FENITROTION PROFENOFOS CIPERMETRINA FENTION PROMECARB CLORBROMURON FENTOATO PROMETON CLORDANO FENURON PROMETRINA CLORFENSON FENVALERATE PROPACLOR CLORFENVINFOS FLAMPROP-ISOPROPILE PROPANIL CLOROBENZILATO FLAMPROP-METILE PROPAZINA CLOROPROPILATO FLUAZIFOP-p-BUTILE PROPICONAZOLO CLOROTALONIL FLUOMETURON PROPIZAMIDE CLORPIRIFOS-METILE FLUVALINATE PROPOXUR CLORPIRIFOS-ETILE FOLPET QUINALFOS CLORPROFAM FONOFOS SIMAZINA CLOROTIAMIDE FORATE SULFOTEP CLORTION FORMOTION TERBUMETON CLOZOLINATE FOSALONE TERBUTILAZINA DAZOMET FOSFAMIDONE TERBUTILAZINA DESETIL- DDD P,P- IMAZALIL TERBUTRINA DDT O,P- IPRODIONE TETRACLORVINFOS DDD O,P- ISOPROPALIN TETRADIFON DDE P,P- KELTANO TIOBENCARB DDT P,P- LINDANO TIOCARBAZIL DELTAMETRINA LINURON TOLCLOFOS-METILE DEMETON-S-METILE MALAOXON TRIADIMEFON DEMETON-S-METILE SULFONE MALATION TRIALLATE DESMETRINA METALAXIL TRIAZOFOS DIAZINONE METAMIDOFOS TRICLORFON DICLOBENIL METIDATION TRIFLURALIN DICLOFLUANIDE METOLACLOR VAMIDOTION DICLORAN METOPROTRIN VINCLOZOLIN DICLORVOS METOSSICLORO DIELDRIN MOLINATE

35 Tabella 5 - Risultati analitici acque sotterranee (monitoraggio ARPAT) 1/3 DATA PRELIEVO terbutilazina (µg/l) desetil terbutilazina (µg/l) metolaclor (µg/l) conducibilità (µs/cm) fluoruri (mg/l) cloruri (mg/l) bromuri (mg/l) nitrati (mg/l) solfati (mg/l) 04/05/2004 0,07 <0,01 <0, /05/2004 0,04 <0,01 <0, /06/2004 0,07 <0,01 <0, /07/2004 0,10 <0,01 <0, /08/2004 0,10 <0,01 <0, /09/2004 <0,01 <0,01 <0, /10/2004 0,13 0,03 <0, /11/2004 0,04 <0,01 <0, /11/2004 0,12 0,04 <0, /12/2004 0,05 <0,01 <0, /01/2005 0,05 <0,01 <0, /02/2005 0,04 <0,01 <0, /03/2005 <0,01 <0,01 <0, /04/2005 0,10 <0,01 <0, /05/2005 0,07 <0,01 <0, < 0,16 15,8 < 0,07 2,2 43,9 10/06/2005 0,02 <0,01 <0, < 0,16 29,2 < 0,07 3,1 80,0 07/07/2005 0,03 <0,01 <0, < 0,16 40,7 0,10 2,9 137,0 05/06/2003 0,01 0,03 <0, /10/2003 0,02 0,03 <0, /02/2004 0,02 0,05 <0, /05/2004 0,02 0,03 <0, /05/2004 0,02 0,05 <0, /06/2004 <0,01 <0,01 <0, /07/2004 0,01 <0,01 <0, /08/2004 <0,01 <0,01 <0, /09/2004 <0,01 <0,01 <0, /10/2004 0,03 <0,01 <0, /11/2004 0,03 <0,01 <0, /11/2004 0,03 0,04 <0, /12/2004 0,02 <0,01 <0, /01/2005 0,02 0,04 <0, /02/2005 0,02 0,04 <0, /03/2005 0,02 0,04 <0, /04/2005 0,02 0,03 <0, /05/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 22,6 < 0,07 8,2 70,5 10/06/2005 <0,01 <0,01 <0, ,16 19,7 < 0,07 5,1 63,0 07/07/2005 <0,01 <0,01 <0, ,26 23,7 < 0,07 7,3 65,6 05/06/2003 <0,01 0,01 <0, /10/2003 <0,01 <0,01 <0, /02/2004 <0,01 <0,01 <0, /05/2004 <0,01 <0,01 <0, /05/2004 <0,01 0,03 <0, /06/2004 <0,01 <0,01 <0, /07/2004 <0,01 0,01 <0, /08/2004 <0,01 <0,01 <0, /09/2004 <0,01 <0,01 <0, /10/2004 <0,01 <0,01 <0, /11/2004 <0,01 <0,01 <0, /11/2004 <0,01 0,02 <0, /12/2004 <0,01 <0,01 <0, /01/2005 <0,01 <0,01 <0, /02/2005 <0,01 <0,01 <0, /03/2005 <0,01 <0,01 <0, /04/2005 <0,01 <0,01 <0, /05/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 24,8 0,07 12,6 70,1 10/06/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 24,7 < 0,07 10,4 71,3 07/07/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 25,1 < 0,07 11,6 72,9 POZZO P4 (F7) P11 (F5) P25 (F3)

36 Tabella 5 - Risultati analitici acque sotterranee (monitoraggio ARPAT) 2/3 DATA PRELIEVO terbutilazina (µg/l) desetil terbutilazina (µg/l) metolaclor (µg/l) conducibilità (µs/cm) fluoruri (mg/l) cloruri (mg/l) bromuri (mg/l) nitrati (mg/l) solfati (mg/l) 05/06/2003 <0,01 <0,01 <0, /10/2003 <0,01 <0,01 <0, /02/2004 <0,01 <0,01 <0, /05/2004 <0,01 <0,01 <0, /05/2004 <0,01 <0,01 <0, /06/2004 <0,01 <0,01 <0, /07/2004 <0,01 <0,01 <0, /08/2004 <0,01 <0,01 <0, /09/2004 <0,01 <0,01 <0, /10/2004 <0,01 <0,01 <0, /11/2004 <0,01 <0,01 <0, /11/2004 <0,01 <0,01 <0, /12/2004 <0,01 <0,01 <0, /01/2005 <0,01 <0,01 <0, /02/2005 <0,01 <0,01 <0, /03/2005 <0,01 <0,01 <0, /04/2005 <0,01 <0,01 <0, /05/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 28,5 0,07 25,9 80,3 10/06/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 28,3 0,08 24,5 78,8 07/07/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 31,2 0,07 30,6 84,4 04/05/2004 <0,01 <0,01 <0, /05/2004 <0,01 <0,01 <0, /06/2004 <0,01 <0,01 <0, /07/2004 <0,01 <0,01 <0, /08/2004 <0,01 <0,01 <0, /09/2004 <0,01 <0,01 <0, /10/2004 <0,01 <0,01 <0, /11/2004 <0,01 <0,01 <0, /11/2004 <0,01 <0,01 <0, /12/2004 <0,01 <0,01 <0, /01/2005 <0,01 <0,01 <0, /02/2005 <0,01 <0,01 <0, /03/2005 <0,01 <0,01 <0, /04/2005 <0,01 <0,01 <0, /05/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 25,6 0,07 11,6 59,8 10/06/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 25,5 0,07 9,4 55,4 07/07/2005 <0,01 <0,01 <0, < 0,16 25,0 0,08 10,8 57,2 05/06/2003 0,16 0,02 <0, /10/2003 0,16 0,03 <0, /02/2004 0,10 0,02 <0, /05/2004 0,08 <0,01 <0, /06/2004 0,06 <0,01 <0, /06/2004 0,06 <0,01 <0, /07/2004 0,08 0,01 <0, /08/2004 0,10 <0,01 <0, /09/2004 0,09 0,03 <0, /10/2004 0,14 0,04 <0, /11/2004 0,19 0,03 <0, /11/2004 0,13 0,03 <0, /12/2004 0,06 <0,01 <0, /01/2005 0,08 <0,01 <0, /02/2005 0,07 <0,01 <0, /03/2005 0,07 <0,01 <0, /04/2005 0,08 <0,01 <0, /05/2005 0,07 <0,01 <0, < 0,16 21,3 < 0,07 3,6 60,1 10/06/2005 0,08 <0,01 <0, < 0,16 24,9 < 0,07 3,3 68,6 POZZO P44 (F2) P47 (F6) P48 (F1)

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