CONTROLLI INTEGRATI IN AGRICOLTURA SITI CLIENT B.O. REFRESH MANUALE UTENTE

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1 S-SIN-CABA-C SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO NAZIONALE CONTROLLI INTEGRATI IN AGRICOLTURA SITI CLIENT B.O. REFRESH MANUALE UTENTE Redatto Luca Mazzola Verificato Alessandro D Agata Approvato Alberto Bignotti ABACO ABACO ABACO Lista di distribuzione Mariano Laghezza Stefano Sansone Maria Antonietta Del Moro Mauro Segnalini Vincenzo Palmisano Alberto Iori Corrado Corradi Carmela Quaranta Roberto Storti SERV GIS GIS GIS GIS ABACO ABACO ABACO ABACO 1 di 80

2 INDICE 1. INTRODUZIONE PREMESSA SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI REGISTRO DELLE MODIFICHE ACRONIMI E GLOSSARIO MODALITÀ DI COLLOQUIO FUNZIONALITÀ GENERALITÀ UTENTI VINCOLI FUNZIONI ELEMENTARI Login Finestra principale Caricamento di un foglio da un elenco di lavorazione Caricamento in grafica di uno strato logico Menù contestuale di uno strato logico Gestione dei layers Gestione delle isole Gestione dell area di lavoro Gestione delle particelle caricate Gestione delle Unità Arboree Funzioni generali di Editing Grafico Editing Grafico Particelle Agricole Editing Grafico di uso del suolo e piante Editing Grafico Refresh Appendice 1: Altri comandi di menù Appendice 2: Sfondi aggiuntivi Appendice 3: Controlli ed automatismi in fase di editing Appendice 4: Tasti di comando rapido (Shortcut) Appendice 5: Opzioni di calibrazione Appendice 6: Ricerca e correzione eccezioni per foglio Appendice 7: Elenco Guida di Lavorazione Appendice 8: Migrazione di un foglio da un comune ad un altro Appendice 9: Importazione particelle da Riordino Fondiario Appendice 10: Lavorazioni Refresh Appendice 11: Procedura di collaudo Approfondimento Refresh Appendice 12: Software di Ritaglio Refresh CODICI E MESSAGGI di 80

3 1. INTRODUZIONE 1.1. PREMESSA Nel presente manuale utente vengono illustrate le modalità di utilizzo del funzioni di SITI CLIENT B.O. REFRESH SCOPO Il documento ha lo scopo di illustrare le modalità di utilizzo del software di SITI CLIENT B.O. REFRESH CAMPO DI APPLICAZIONE Software di SITI CLIENT B.O. REFRESH RIFERIMENTI Codice Documento S-SIN-CABA-D S-SIN-CABA-B Piano di test Specifica meccanografica 1.5. REGISTRO DELLE MODIFICHE N Revisione Descrizione Autore Data Emissione 1 Prima Emissione LUCA MAZZOLA 30/11/ ACRONIMI E GLOSSARIO Abbreviazione utilizzata Nome completo B.O. S.W. Back Office Software 3 di 80

4 2. MODALITÀ DI COLLOQUIO Il modulo software SITIClient B.O. Refresh è una applicazione Desktop realizzata in C++. Viene quindi eseguita localmente sul computer dell utente. Per poter accedere all applicazione è necessario autenticarsi utilizzando un utenza attivata sul modulo SSO, con profilo Back-Office. L applicazione colloquia con un componente server denominato DbGIS per quanto concerne l accesso e la modifica dei dati presenti sul DB. La comunicazione tra client e server avviene tramite protocollo HTTP standard. 4 di 80

5 3. FUNZIONALITÀ 3.1. GENERALITÀ L applicazione SITIClient PU consente di facilitare la compilazione del piano colturale annuale interagendo direttamente con la base dati LPIS mediante un interfaccia di editing grafico vettoriale. Assunto che il modello territoriale del territorio condotto da un soggetto sia coerente alla data con la realtà e, se diverso, il produttore o un suo tramite abbia provveduto ad eseguire e completare l istanza di riesame per un suo corretto adeguamento, allora questo modulo software consentirà all operatore di digitalizzare direttamente dall applicazione, le aree su cui intende eseguire specifiche colture, automaticamente il software gli propone le colture ammissibili in base all utilizzabilità del suolo ed in base ovviamente ad eventuali schedari già censiti sul sistema. Completata l interazione per la definizione del piano colturale di dettaglio, l operatore potrà scegliere d importare il piano, automaticamente scomposto per parcella di riferimento, all interno del proprio fascicolo o domanda di contributi UTENTI Gli utenti che utilizzeranno questo modulo applicativo saranno gli operatori addetti alle lavorazioni back office aventi le necessarie autorizzazioni VINCOLI Diritti di esecuzione e consultazione sulla base dati FUNZIONI ELEMENTARI Login Lanciato SITIClient B.O. Refresh tramite l apposita icona si presenterà all utente l interfaccia principale dell applicazione; cliccare nello spazio che definisce la finestra grafica per effettuare il login. Si aprirà la maschera (dbgis Login) riportata nell immagine seguente: 5 di 80

6 Inserire Nome utente e Password e cliccare su Login per effettuare l accesso, o Annulla per uscire. Sotto la casella di testo per l inserimento della password è collocato il flag Salva Password, che spuntato eviterà di dover digitare nuovamente la pwd ad un accesso successivo. Il pulsante Help fornisce informazioni di vario tipo sul server DbGIS e la connessione. Cliccando sul pulsante Profilo utente e password sarà possibile accedere all applicazione per la gestione delle password e di altre utilità Finestra principale La finestra principale dell applicativo si presenta come segue: L interfaccia di accesso è costituita da: 1) Barra dei menu; 2) Barra degli strumenti; 3) Lista degli starti logici; 4) Lista dei layers; 5) Finestra grafica. 1) Barra dei menù Contiene i comandi principali del software (login, uscita, gestione sfondi aggiuntivi, comandi di visualizzazione ed editing, comandi relativi alle lavorazioni, ecc ) 6 di 80

7 FILE: consente, tramite il comando Login nel sottomenù di inserire username e password per dare il via alla sessione di lavoro; Impostazioni consente si salvare o caricare in un file.dat le impostazioni di visualizzazione degli elementi vettoriali e raster che verranno caricati in finestra grafica; tramite il comando reset verranno visualizzate le impostazioni standard di di SITIClient BO. Perché vengano reimpostati i settaggi di base Apri messaggi consente di accedere al modulo G.U.R.L. Message in a Bottle; Esci è invece possibile uscire dalla lavorazione; SITIClientBo si chiuderà automaticamente. LAVORAZIONE: è possibile eliminare un poligono di sospensione del suolo tramite il comando Cancella poligono di sospensione selezionato (previa attivazione del layer LAV- Sospensioni e selezione del poligono di suolo da cancellare); con il comando Svuota Vassoio Utente è possibile eliminare i nominativi accodati nel vassoio utente; Apri finestra di lavorazione, consente di accedere all'elenco guida di lavorazione, le cui funzioni sono descritte più nel dettaglio nell'appendice n 7. Info punto 3D permette di visualizzare sullo schermo la finestra Inclinazione Terreno: cliccando ora su un qualsiasi punto dell'ortofoto riportata in finestra grafica, i campi della finestra si riempiranno con le informazioni riguardanti lo stesso, coordinate, pendenza e direzione della massima pendenza. Facendo clic con il tasto destro del mouse la finestra si nasconderà, fino a una nuova selezione. Info superficie 3D consente di aprire un visualizzatore tridimensionale della zona in finestra grafica. Per il funzionamento e le opzioni offerte dall applicazione fare riferimento al manuale d uso dedicato. Info foglio permette di visualizzare le finestra pop-up Info, che riporta codice nazionale, nome del comune, foglio e tavola che intersecano il punto selezionato. 7 di 80

8 SFONDI AGGIUNTIVI: le funzioni di questo menù sono spiegate dettagliatamente nell'appendice n 2. VISUALIZZA: il menù si compone di numerose opzioni. Info GIS consente di aprire una finestra pop up in grado di fornire numerose informazioni in merito agli elementi GIS oggetto di selezione in finestra grafica, siano essi particelle GIS, Particelle CXF, suoli, ecc. Cerca oggetto consente l'identificazione di una particella tramite l inserimento di una serie di parametri; la funzione cerca oggetto viene trattata in maniera più approfondita nell appendice n 1 Altri comandi di menù ; Campiture consente di accendere o spegnere le campiture del in finestra grafica; la funzione cerca oggetto viene trattata in maniera più approfondita nell appendice n 1 Altri comandi di menù ; Maschera per coltura consente di creare, una volta selezionato un codice varietà, una maschera che nasconde, in finestra grafica, tutti i poligoni aventi codice coltura differente da quello impostato come riferimento. L opzione Attiva apre la finestra di selezione del codice coltura da escludere dalla mascheratura; appena confermato il codice la finestra si chiuderà automaticamente e verrà applicata la maschera in finestra grafica; Disattiva consente di disattivare la maschera; selezionando l opzione Imposta codice attivo si richiama la finestra di selezione del codice coltura per effettuare una nuova selezione. Evidenzia suolo con Unità arboree: vengono evidenziati i poligoni di uso del suolo collegati ad una unità arborea. Lavorazioni BO e layers aggiuntivi: consente di effettuare il caricamento dello strato logico Layers aggiuntivi; tramite click destro del mouse è possibile accedere al relativo menù contestuale e alle due opzioni in esso proposte : apri nuovo layer; chiudi layer. Selezionando apri nuovo layer verrà visualizzata la finestra riportata di seguito: 8 di 80

9 Nella finestra è riportato un elenco dei layers aggiuntivi. Selezionando il layer da caricare e cliccando ok esso verrà immediatamente visualizzabile nella lista dei layers. La seconda opzione visibile dal menù contestuale, Chiudi layer, consente selezionare e chiudere e quindi eliminare dalla lista il layer selezionato. Per confermare la chiusura effettuare la selezione e cliccare su Ok. Griglia densità: selezionando questa opzione verrà visualizzato uno slide riportante una scala di valori da 0 a 20. Da qui sarà possibile impostare la densità della griglia, ovvero di un impianto regolare di alberi/cespugli su una particella. La griglia occupa l intera finestra grafica. Mostra/Nascondi elenco layers consente di accendere o spegnere in finestra grafica il menù riferito ai layers con le relative opzioni. Mostra/Nascondi comandi di zoom: consente di accendere o spegnere in finestra grafica il menù riferito agli zoom con le relative opzioni. Mostra/Nascondi Vettoriale: consente di nascondere in maniera massiva tutti gli strati vettoriali attivi in finestra grafica. PLUGINS: menù riservato a plugins esterni di sviluppo futuro; al momento non è prevista EDITINGS: Start editing consente di accedere all interfaccia di editing per particelle, uso del suolo, variazione catastale e suolo su elenco; Configura contiene numerose opzioni: le funzioni Poligono da linea START/STOP sono spiegate in maniera dettagliata nell'appendice n 1 Altri comandi di menù. Azioni da eseguire prima dell edit consente di configurare alcuni comportamenti del software in fase di editing. Layers da ricaricare dopo editing permette di impostare, mediante l attivazione di flag. Quali saranno i layers ricaricati e visualizzati in finestra grafica una volta terminata la fase di editing; Pulitura micro poligoni consente di effettuare in automatico una pulitura di poligoni di dimensioni eccessivamente ridotte. Disegna assegnando codice attivo: se attivato consente di assegnare automaticamente un codice di uso del suolo al poligono di nuova editazione; 9 di 80

10 Aggrega dopo assegnazione codice: se due poligoni di uso del suolo confinanti su di una stessa particella hanno lo stesso codice varietà vengono aggregati automaticamente. Caricamento Rapido Layer Aggiuntivi: questo comando apre direttamente la finestra di Elenco layers aggiuntivi, senza bisogno di dover passare per il menù contestuale dello strato logico Layers aggiuntivi. Controlli Suolo/Particelle permette di compiere un'analisi di completezza sulle particelle del foglio in cui vengono indicati superficie, codice e tipo di problematicità; cliccando sugli appositi pulsanti è possibile evidenziare e zoomare sulla particella interessata; Undo consente di annullare un'operazione eseguite sui limiti di foglio e di particelle, mentre Redo ripete il comando, sempre su limiti foglio e particelle. Topologia consente di accedere ad un sottomenù tramite il quale svolgere numerose operazioni di miglioramento topologico a livello di particelle (tra cui anche risoluzione di sovrapposizioni) e di limite foglio. Sovrapposizioni - Evidenzia sovrapposizioni particelle: consente di evidenziare e selezionare le particelle che presentino delle sovrapposizioni; - Risolvi sullo strato Suolo: risolve le sovrapposizioni sullo strato uso del Suolo per i poligoni selezionati effettuando un ritaglio. - Risolvi sullo strato lim Particelle: risolve le sovrapposizioni sullo strato Particelle per i poligoni selezionati effettuando un ritaglio; - Risolvi sullo strato refresh: risolve le sovrapposizioni sullo strato refresh per i poligoni selezionati effettuando un ritaglio. Ritaglia limite particelle correnti su part esterne: il comando consente di effettuare il ritaglio delle particelle che vengono sovrapposte a quelle dei fogli esterni adiacenti. Migliora topologia particelle: migliora la topologia delle particelle eliminando sfridi o altre irregolarità. Migliora topologia suolo: migliora la topologia del suolo eliminando sfridi o altre irregolarità. Maggiora area di edit alla prossima editazione: Sblocca area di editazione apre una maschera in cui inserire l'id Lock da sbloccare, in modo da poter proseguire le lavorazioni. Particelle: riporta una serie di comandi da utilizzare durante lavorazioni inerenti procedure di riordino fondiario e di migrazione di particelle tra due fogli. Elenco Particelle cancellate in censuario P30 generate: Cambia foglio ai limiti particella selezionati: per l applicazione di questo comando fare riferimento all appendice n 8 (Migrazione foglio d a un comune ad un altro). Cancella limiti particelle selezionate: entrati nella sessione di editing, selezionando una o più particelle e utilizzando questo comando verranno eliminati i limiti GIS della/e particella/e. Cancella limiti particella che toccano il poligono di riordino selezionato: per maggiori dettagli sull utilizzo di questo comando fare riferimento all appendice n 9 (Importazione particelle da un riordino fondiario). Cancella limiti particella che toccano il poligono di riordino selezionato (almeno 50%): per maggiori dettagli sull utilizzo di questo comando fare riferimento all appendice n 9 (Importazione particelle da un riordino fondiario). Piante: il sottomenù consente di creare un poligono attorno ad un gruppo di piante; al momento della chiusura del poligono, le piante comprese al suo interno verranno eliminate. 10 di 80

11 Salvataggio temporaneo: consente di effettuare un salvataggio progressivo delle lavorazioni refresh completate. È possibile selezionare tra due opzioni: Carica Refresh Salva refresh TIPO DI CALIBRAZIONE: consente di selezionare varie opzioni di calibrazione, tra cui il tipo (da 1 a quattro punti o smooth applicato ai triangoli), di attivare la finestra di calibrazione, e di salvare i punti di origine e destinazione. REFRESH: il sottomenù si compone di quattro voci; Popola quadri (solo quelli da analizzare); Popola quadri (reset di tutti quelli selezionati); Carica suolo avente fonte diversa da refresh. Marker di collaudo consente di collocare, tramite click del mouse all interno della finestra grafica marker (rappresentato da un punto di colore rosso; prima del salvataggio si rende necessaria la compilazione di una scheda, nella quale, oltre a specificare il foglio di collocamento del marker andranno inserite eventuali note, necessarie per il corretto inserimento del marker stesso; tramite l opzione Rimuovi marker e la sua selezione in finestra sarà possibile eliminare il punto collocato in precedenza.?: consente di accedere ad una serie di opzioni di vario genere; il pulsante Configura consente di accedere ad Abaco Configurator: il BO verrà chiuso e comparirà l interfaccia del software di configurazione (per ulteriori informazioni fare riferimento allo specifico manuale utente); Caricamento ECW vecchio stile effettua il caricamento delle ortofoto in singoli quadri; è attivabile tramite flag. Ultimo tempo di caricamento ortofoto restituisce la statistica sul tempo impiegato per la visualizzazione dell ortofoto; Ultimo foglio caricato mostra in una finestra pop up il codice nazionale e il numero dell ultimo foglio caricato in grafica dalla lista degli strati logici; Legenda tasti funzione rapidi apre una finestra con una lista dei tasti rapidi di funzione, e l indicazione del momento di utilizzo (sempre o soltanto in fase di editing); Legenda Codici CORINE: verrà visualizzata una finestra pop-up riportante l elenco dei codici Corine con la relativa descrizione; il comando Informazioni su SITIClientBO visualizza un serie di informazioni quali versione del software, server e porta di connessione, utente connesso e provenienza delle ortofoto caricate (es.: locale o remoto). Vengono indicate, nella parte bassa della finestra, l insieme delle funzioni svolte dal software: Refresh, editing catastale, Editing suolo, Riordino fondiario, Istanza di riesame, Variazioni catastali, Gestione back office. 2) Barra degli strumenti Contiene alcuni pulsanti corrispondenti ad altrettante funzionalità del software (login, selezione foglio da lavorare, comandi relativi alla fase di editing ). Ricerca e zooma su di un oggetto: consente di ricercare e zoomare su un oggetto di vario tipo: 11 di 80

12 Particella by ID consente di ricercare una particella tramite il suo ID univoco; Particella Lista consente di selezionare una particella tramite una serie di filtri (Codice fiscale comune, Sezione Comunale, Foglio catastale); Particelle in vassoio permette di selezionare e caricare le particelle presenti all interno del vassoio utenti. Fogli in vassoio mette in lista degli strati logici i fogli presenti all interno del vassoio utente; Quadrante by ID consente di selezionare e zoomare su un elemento (quadrante) della griglia di lavorazione del suolo refresh; Quadrante by lista consente di selezionare e zoomare su di un quadrante estratto da una lista di ID, in formato CSV (riportante il solo campo ID del quadrante) o Shape; Soggetti consente di selezionare un CUAA dall elenco tramite una serie di filtri e caricarlo in lista di lavorazione. Calibrazione: consente un accesso rapido al menù di calibrazione e alle sue opzioni (selezione del n punti di calibrazione, visualizza zione della finestra di calibrazione e salvataggio e caricamento dei punti di calibrazione); Misura: tramite il tracciamento di un poligono per punti successivi è possibile svolgerne la misurazione di superficie e perimetro; Occhiali: questa funzione consente di spegnere tutti gli strati vettoriali attivi in finestra grafica; Imposta delta xy ortofoto: consente di accedere alla finestra di gestione degli shift dell ortofoto caricata, oltre ad alcune altre impostazione della stessa (luminosità, contrasto e saturazione); Imposta annualità ortofoto: consente di accedere alla finestra di selezione e caricamento dell ortofoto principale e delle seconda e terza; Visualizza ortofoto (1): consente di ricaricare in finestra grafica l ortofoto selezionata come prima; Visualizza ortofoto (2) e (3): con i due pulsanti è possibile caricare in finestra grafica le relative ortofoto associate; 12 di 80

13 Start editing: il pulsante permette di accedere alla modalità di editing per particelle, suolo e suolo refresh; Salva sessione di edit: l icona consente di effettuare il salvataggio delle lavorazioni effettuate in fase di editing; Annulla editing: consente di annullare le modifiche apportate a suolo o limiti particella in fase di editing; Controlli editing: l icona consente di accedere alla finestra di controllo di congruenza della copertura di suolo refresh sui poligoni particella caricati in finestra grafica. 3) Lista degli strati logici Riporta l elenco degli strati logici del software, sui quali possono essere effettuate diverse operazioni (caricamento in grafica, zoom, attivazione tematismi ed etichette ) utilizzando i comandi presenti sopra la lista oppure i comandi del menù contestuale che si apre cliccando col tasto destro su un singolo strato. Gli strati logici principali previsti dal software sono: Comuni vista Fogli vista Particelle Suolo Piante Isole Aggiuntivi Variazioni catastali Sospensioni Area di lavoro Elementi del territorio Marker di collaudo GIS Cover Griglia Refresh Alcuni strati logici vengono visualizzati nella lista solamente se caricati, come ad esempio quelli relativi ad un Utente, ai Fogli in lavorazione o ai relativi CXF. Anche questi strati logici saranno provvisti di uno specifico menù contestuale attivabile cliccando il tasto destro del mouse. 13 di 80

14 4) Sezione di selezione delle entità Questa sezione è destinata alla visualizzazione e alla selezione di singole entità e si compone di quattro schede, selezionabili mediante le tabsheet situate nella parte bassa: Layers: Mostra l elenco dei layer attivabili/disattivabili sulla grafica Isole: Mostra l elenco delle isole aziendali presenti nella vista corrente Selez.: Mostra un insieme di varie informazioni inerenti il poligono (particella, suolo, ecc.) selezionato. Part.: Mostra l elenco di tutte le particelle (da lavorare e non) presenti nella vista corrente A seconda della scheda selezionata, sopra la lista delle entità saranno disponibili alcuni pulsanti corrispondenti ad altrettante funzioni attivabili sull entità selezionata. N.B.: Si noti che sulla lista delle entità è sempre possibile applicare la selezione multipla di più righe combinando opportunamente i tasti SHIFT e CTRL con il click del mouse. 5) Finestra grafica E la finestra di lavoro in cui possono essere visualizzati e selezionati i vari oggetti grafici e le ortofoto. All interno della finestra a scomparsa con le opzioni di zoom, sono attivabili i seguenti comandi: Zoom in Zoom out Zoom finestra Zoom precedente Zoom Ortofoto NB: i comandi di zoom in e zoom out possono essere eseguiti anche tramite la rotella di scroll del mouse; con una rotazione in avanti si eseguirà lo zoom in, all indietro lo zoom out. Immediatamente sotto è presente la finestra di gestione dei layers, come quella riportata i figura: 14 di 80

15 Tramite le icone collocate a fianco del nome del layer sarà possibile svolgere varie operazioni: Consentirà di attivare o disattivare visivamente il layer all interno della finestra grafica; l icona a forma di sole indicherà layer acceso, il cerchietto rosso layer spento; Consentirà di zoomare al livello del layer selezionato; Aprirà una finestra per la gestione delle impostazioni grafiche del layer selezionato (colore dei riempimenti e delle linee di contorno, trasparenze, spessori, ecc.) NB: seleziionando i layer all interno della finestra (verranno evidenziati in blu), verranno attivati per la selezione sui singoli elementi presenti in grafica. Nell angolo in alto a sinistra della finestra grafica vengono sempre visualizzate le istruzioni sulle operazioni da eseguire (a seconda dei comandi selezionati di volta in volta) e l indicazione del layer corrente (tra parentesi quadre): Si noti che per selezionare gli oggetti sulla grafica è sufficiente cliccare su di essi. La selezione è incrementale, nel senso che ad ogni click viene aggiunta la nuova entità alla selezione corrente. Per annullare la selezione attuale (singola o multipla), è sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse in un punto qualsiasi della finestra grafica, oppure utilizzare il pulsante sezione di selezione delle entità (scheda Layers). presente nella Caricamento di un foglio da un elenco di lavorazione E possibile caricare un foglio (e i relativi strati correlati) selezionandolo dall elenco di lavorazione delle segnalazioni effettuate da utenti. Per fare ciò cliccare e selezionare l opzione Fogli in vassoio, oppure cliccare su pulsante dalla barra degli strumenti; si aprirà una finestra come quella riportata nella figura seguente: 15 di 80

16 Per visualizzare i fogli in elenco di lavorazione cliccare il pulsante Leggi Vass. Fogli. Una volta terminata la selezione, premere il pulsante OK per caricare il foglio nella lista degli strati logici. Esiste la possibilità di effettuare una ricerca per soggetto cliccando sul pulsante e selezionando l opzione Soggetti dal menù a tendina: si aprirà una finestra riportante alcune opzioni di filtraggio, tra le quali una per Provincia di riferimento e una per stato di lavorazione (Tutti i soggetti/soggetti aperti), più due campi opzionali Filtro denominazione e Filtro cuaa. Nel caso il vassoio utenti sia stato popolato dal portale web, cliccando sul pulsante Leggi vassoio verranno visualizzati all'interno della finestra tutti i soggetti segnalati e da sottoporre a lavorazione. Selezionando a questo punto un soggetto e cliccando sul pulsante Soggetto in lista verrà inserito all'interno della lista degli strati logici e avrà anch'esso un proprio menù contestuale Caricamento in grafica di uno strato logico Per caricare in grafica le entità di uno strato logico possono essere utilizzati i seguenti comandi: Carica un nuovo strato logico nella lista (comune, foglio o riordino) CXF) Pulisce la lista degli strati logici (funziona solamente per i fogli dei comuni e per i relativi Carica lo strato selezionato effettuando uno zoom della vista su di esso Carica lo strato selezionato, preservando la vista corrente 16 di 80

17 Rimuove dalla grafica lo strato selezionato Si noti che gli strati correlati a un foglio (particelle, suoli, isole aziendali, poligoni sospensione) vengono caricati per via topologica, ossia vengono caricate esclusivamente le entità appartenenti allo strato che ricadono all interno della vista corrente sulla finestra grafica. Di conseguenza, è evidente che maggiore sarà lo zoom, più veloce sarà il caricamento della grafica, mentre più ci si allontana più il caricamento risulterà lento (perché aumenta il numero di entità da visualizzare). Al caricamento di un foglio in grafica, vengono caricate di default le sole isole da lavorare e viene attivata l etichetta relativa al tipo di isola (ACC=Accoppiata, DIS=Disaccoppiata) Menù contestuale di uno strato logico Ad ogni strato logico è associato uno specifico menù contestuale, attivabile cliccando con il tasto destro del mouse in corrispondenza dello strato stesso. Come detto, il menù contestuale è specifico e differenziato per ogni strato logico; vediamo brevemente le opzioni offerte a seconda dei vari strati: Foglio: il menù contestuale si compone delle seguenti voci - Carica CXF: consente di caricare, sia nella lista degli strati logici che nella finestra grafica, il file CXF corrispondente al foglio in lavorazione; andando a far parte della lista degli strati logici, il Cxf avrà anch esso un proprio menù contestuale, approfondito in seguito; - Calibrazione: il sottomenù di questa voce presenta quattro opzioni, Apri per calibrazione e Applica calibrazione al limite foglio; selezionando la prima si aprirà una finestra sulla quale svolgere il processo (i vari comandi e funzioni sono spiegati nell'appendice n 5 Opzioni di calibrazione ), mentre con la seconda, una volta effettuata una calibrazione soddisfacente, si scriverà la nuova georeferenziazione del limite foglio; Aggiungi indicazioni di georiferimento consente di applicare uno shift all ortofoto, o mediante spostamento lungo gli assi x e y o tramite selezione di due punti in grafica; tramite l opzione Consulta indicazioni di georiferimento è possibile visualizzare i quadri di georiferimento e le indicazioni dei punti di spostamento. 17 di 80

18 - Fai scadere: il comando Fai scadere le particelle che non esistono in censuario consente di eliminare le particelle che hanno subito variazioni catastali e che quindi non si presentano nella forma riportata nel layer particelle; sarà poi necessario correggere il layer in fase di editing; Fai scadere tutte le particelle del foglio consente di eliminare tutte le particelle del foglio selezionato; Fai scadere il limite foglio consente di eliminare il limite del foglio; è possibile accertarsi della riuscita dell operazione ricaricando il limte foglio in finestra grafica tramite l apposito pulsante. - Elenco Guida: consente di visualizzare un'interfaccia riassuntiva dello stato del foglio caricato (numero particelle complessivo, numero particelle in anomalia, numero particelle condotte, da lavorare, ecc.) dalla quale è possibile avere accesso ad altre funzioni del software (per maggiori dettagli vedi appendice n 7 Elenco guida di lavorazione ); - Editing (richiede scrivi foglio): questa voce contiene numerose opzioni utili alla lavorazione del limite foglio e alla sua georeferenziazione nel caso sia segnalato come riportante eccezioni; l'elenco e l'uso delle voci del sottomenù sono illustrati nell'apposita appendice (n 5 Ricerca e correzione di eccezioni per foglio ); - Scrivi limite foglio: questa voce del menù contiene opzioni di scrittura e salvataggio per le operazioni di editing sul Limite Foglio, ed è anch'essa descritta con maggior precisione nell'appendice n 5. - Elenco particelle del foglio: attivando questo comando si apre una finestra che elenca tutte le particelle del foglio caricato, con una breve descrizione di eventuali anomalie presenti (es: NO GIS); cliccando su di una particella in elenco questa verrà selezionata e zoomata automaticamente nella finestra grafica; cliccando il pulsante Info consente di aprire un link con la finestra Info Particelle, mentre Doc visualizza eventuali documenti allegati alla particella; - Vedi particelle del CUAA: dopo avere immesso un CUAA, consente di visualizzare le particelle di sua conduzione presenti all'interno del foglio selezionato; tali particelle vengono evidenziate nella finestra grafica con la stessa puntinatura delle particelle da lavorare, escludendo tutte le altre; - Vedi particelle del foglio: consente di visualizzare all'interno della finestra grafica solamente le particelle ricadenti all'interno del foglio che si sta lavorando; - Seleziona particelle del foglio: tramite questo comando è possibile selezionare contemporaneamente tutte le particelle del foglio caricato; questo comando risulta utile quando si vanno ad applicare modifiche catastali massive (es, comando Importa tutto il file CXF). - Prepara area per lavorazione refresh: consente di svolgere in automatico tutte le lavorazioni propedeutiche alla lavorazione del suolo refresh; per ulteriori dettagli vedi appendice n 10 Lavorazioni refresh. N.B.: Se si carica l area di lavoro verrà popolata la lista delle entità corrispondente alla scheda P.Lav. (Particelle dell area di lavoro), mentre se si caricano le isole verrà popolata la lista della scheda Blocks (Isole aziendali). 18 di 80

19 CXF: il menù contestuale si attiva soltanto una volta caricato il layer CXF dal menù contestuale dello strato logico Foglio, e si compone delle seguenti voci: - Etichetta: sono disponibili le opzioni Etichetta num. Particella, che consente di attivare il tematismo riportante il numero di ciascuna particella del layer CXF, e Nessuna etichetta, che disabilita il comando precedente; - Elenco particelle del CXF: selezionando questa opzione si aprirà una finestra riportante l'elenco delle particelle del CXF; selezionando una particella dalla lista essa verrà evidenziata automaticamente sulla finestra grafica; - Calibrazione: è presente un ulteriore sottomenù composto di quattro voci; Apri Calibrazione, rimanda al programma esterno di calibrazione, da effettuarsi secondo le medesime procedure utilizzate per il limite foglio e le particelle e descritte nell'apposita appendice; Reset Calibrazione, consente di azzerare la situazione di calibrazione effettuata tramite il software esterno e visualizzata tramite il comando Preview Calibrazione; Preview Calibrazione consente, una volta effettuate le operazioni di calibrazione su software esterno e su SITIClientBO, di visualizzare nella finestra grafica una anteprima dei risultati ottenuti; Salva Calibrazione, consente di salvare le modifiche apportate alla georeferenziazione del layer CXF tramite le operazioni di calibrazione; graficamente, viene confermata la preview di calibrazione; - Start edit particelle CXF corrente: consente di entrare in editing catastale senza bisogno di effettuare la selezione di alcuna particella. - Scrivi il limite CXF come limite FOGLIO: tramite questo comando è possibile rendere il limite del foglio riportato su CXF, il limite del foglio corrente; ricaricando lo strato logico del foglio, si noterà la traslazione del limite fino alla perfetta corrispondenza con la georeferenziazione del limite foglio CXF. Comuni vista: lo strato logico consente di caricare il layer dei confini comunali dell'area visualizzata nella finestra grafica; il menù contestuale non presenta opzioni. Comune: caricando un singolo limite comunale, esso verrà visualizzato in grafica e nella lista degli strati logici; il menù contestuale per uno strato logico di questo tipo presenta tre opzioni: - Zoom estensione che consente di effettuare uno zoom sulla finestra grafica per l intera estensione dello strato logico (ossia viene interamente visualizzato il limite comunale); - Lista CXF consente di visualizzare la lista dei CXF del comune in lista; facendo click su di un foglio CXF e premendo il tasto Seleziona, esso verrà inserito nella lista degli strati logici; - Lista fogli consente di visualizzare l elenco dei fogli che costituiscono il comune caricato in lista; evidenziando un foglio con click e premendo il pulsante seleziona, il foglio verrà inserito nella lista degli strati logici. 19 di 80

20 Fogli vista: vengono caricati i limiti dei fogli ricadenti nell area visualizzata nella finestra grafica. Il menù contestuale riporta cinque voci: - Vedi particelle del CUAA consente di visualizzare le particelle facenti riferimento ad un medesimo CUAA e presenti nei limiti fogli caricati; il CUAA è selezionabile da un elenco che verrà visualizzato in una finestra pop up una volta invocato il comando: dopodiché cliccare su OK per visualizzare le particelle o Annulla per uscire; - Vedi particelle dei Fogli selezionati, consente di visualizzare in finestra grafica solamente le particelle GIS dei fogli adiacenti a quello in lavorazione: è innanzitutto necessario selezionare il layer Fogli vista dalla Tab. Layers, e cliccare con il tasto sinistro in finestra grafica all'interno dei limiti dei fogli di cui si vogliono visualizzare le particelle; quindi lanciare il comando dal menù contestuale di Fogli vista; - Seleziona particelle dei fogli selezionati, consente di effettuare una selezione di tutte le particelle di un foglio, purché sia caricato e quindi selezionabile all'interno della finestra grafica e abbia già le particelle caricate; - Metti in elenco i fogli evidenziati consente di inserire nella lista degli strati logici i fogli precedentemente evidenziati (selezionare Fogli vista da elenco layer e cliccare sui fogli desiderati); - Evidenzia le tavole anomale consente di evidenziare (con trasparenza blu) le tavole considerate in anomalia dal sistema. Particelle: Il menù contestuale dello strato logico presenta numerose opzioni: - Apri per Calibrazione permette di accedere al software per effettuare operazioni di calibrazione; vedi anche appendice n 5 Opzioni di calibrazione ; - Etichetta consente di visualizzare/nascondere le etichette relative al numero di particella: per attivarle selezionare l opzione Etichetta Num. particella; per disattivarle cliccare su Nessuna etichetta. - Elenco Guida (tutte le particelle visibili) consente di visualizzare l'elenco guida di lavorazione (appendice n 7 Elenco Guida di Lavorazione ) per t utte le particelle comprese all'interno della finestra grafica; - Elenco Guida (solo particelle selezionate) consente di accedere all'elenco (appendice n 7 Elenco Guida di lavorazione ) guida inerente solamente alle particelle oggetto di una selezione. - Informazioni fonte dato: consente di ottenere informazioni inerenti all'origine dei poligoni delle particelle indicate. Dopo aver selezionato una o più particelle e cliccato sul comando Informazione Fonte Dato, si aprirà una finestra dove da un menù a tendina sarà possibile scegliere uno dei quattro seguenti ordinamenti di informazioni: 20 di 80

21 Particella Fonte Layer; Particella Layer Fonte; Fonte Particella Layer; Layer Fonte Particella; Cliccando sui vari nodi della struttura ad albero, contrassegnati dall icona, sarà possibile esplorare il livello successivo di informazione. - Informazioni sulle date: selezionando una o più particelle e lanciando il comando di informazione sulle date si aprirà la finestra riportata in figura: 21 di 80

22 Cliccando sul pulsante Analizza oggetti selezionati verrà popolata la lista Elenco delle particelle. Sotto la lista viene riportato l ammontare delle particelle selezionate (nell esempio 3) Nella tabella di destra viene indicata la cronologia dell oggetto selezionato dalla lista: partendo dal basso sono riportate le date in cui sono state apportate variazioni inerenti a catasto, centroide, limite particella, usi del suolo, piante e Unar. Cliccare su chiudi per uscire dalla finestra. Suolo: il menù contestuale si costituisce delle seguenti quattro voci. Apri per Calibrazione: consente di effettuare la calibrazione del layer suolo, come spiegato nell'appendice n 5 Opzioni di calibrazione ; Tematismo: il menù contestuale consente di attivare/disattivare il tematismo relativo all intervallo temporale di lavorazione (VERDE = suolo lavorato nelle ultime 24 ore; ROSSO = suolo lavorato più di 24 ore fa); Etichetta: consente di visualizzare/nascondere le etichette relative al codice varietà di ogni poligono di uso del suolo; per attivarle selezionare l opzione Etichetta Cod. Varietà ; per disattivarle cliccare su Nessuna etichetta. Informazione fonte dato: tramite questo comando, previa selezione di uno o più poligoni di uso del suolo, è possibile visualizzare l'origine dei dati degli elementi selezionati. Si aprirà una nuova finestra (come quella presa in esame per lo strato logico Particelle) dove nella parte superiore si trova un menù a tendina dal quale selezionare tra i quattro ordinamenti seguenti: Particella Fonte Layer; Particella Layer Fonte; Fonte Particella Layer; 22 di 80

23 Layer Fonte Particella; Piante: lo strato logico non presenta alcun menù contestuale. Isole: il menù contestuale consente di evidenziare le isole facenti riferimento ad un determinato CUAA (Evidenzia Isole CUAA), da inserire nell'apposita maschera. Le isole interessate dalle ricerca saranno evidenziate da una bordatura bianca; Aggiuntivi: il menù contestuale presenta due opzioni. - Apri nuovo layer: lanciando il comando verrà visualizzata una finestra riportante l elenco dei layers aggiuntivi selezionabili per una determinata area. Una volta selezionato tramite click il layer che si desidera caricare cliccare su OK. - Chiudi layer: viene visualizzata la stessa finestra utilizzata nella fase di caricamento e riportante l elenco dei layers aggiuntivi; una volta selezionato tramite click il layer che si desidera chiudere cliccare su OK. Variazioni Catastali: tramite le opzioni di questo strato logico è possibile intervenire sulle particelle in cui in fase di Front Office da portale LPIS siano state introdotte variazioni catastali; il sottomenù presenta cinque opzioni. - Elenco variazioni per comune: dà accesso ad una finestra in cui inserire gli estremi (codice fiscale comune, nome, codice IstatP e codice nazionale) per la ricerca di particelle da modificare; una volta identificata la particella e la lavorazione aperta, è possibile procedere alla lavorazione tramite i consueti pulsanti di lavorazione catastale; per tornare alla finestra in cui è indicato lo stato delle particelle da modificare, selezionare la seconda opzione del menù contestuale; - Riapri scheda variazione particella: consente di tornare alla finestra in cui è indicato lo stato delle particelle da modificare; - Carica documentazione allegata (lav. corrente) consente di visualizzare la documentazione allegata (sia su software esterno che all'interno della finestra grafica); l'immagine caricata avrà un suo layer specifico, Doc. Particella; - Apri documentazione per calibrazione su software esterno rende possibile calibrare, secondo le modalità descritte nell'apposita appendice, il documento cartografico allegato alla richiesta di modifica catastale della particella; - Applica calibrazione documentazione, consente la georeferenziazione della documentazione caricata al layer particelle in base alle impostazioni della calibrazione; a questo punto, una volta effettuate le lavorazioni necessarie a livello di GIS particelle in fase di editing e dopo aver salvato, è possibile chiudere la lavorazione tornando alla finestra delle variazioni e premere il pulsante Chiudi variazione (nella colonna esito apparirà a questo punto la scritta chiusa ). 23 di 80

24 Sospensioni: lo strato logico non presenta menù contestuali. Area di lavoro: il menù contestuale dell'area di lavoro presenta numerose opzioni di scelta: - Scarica proposte uso suolo: consente di scaricare proposte grafiche di uso del suolo che verranno visualizzate nella finestra grafica; una proposta di uso è costituita da un poligono georeferenziato al quale è abbinata un'etichetta indicante la destinazione colturale di quell'area; tale proposta viene formulata in fase di Front Office tramite il portale LPIS, per il cui funzionamento si rimanda ad altro manuale; - Evidenzia GIS Lavorazioni (filtro sui limiti che vedo): consente di visualizzare, all'interno della finestra grafica e nella Tab. P.Lav. l'insieme delle particelle che presentano eccezioni riferite all'area visibile al livello di zoom attivo in quel momento; - Evidenzia GIS Lavorazioni (preso da filtro di lavorazione): consente di visualizzare, sia graficamente che nella Tab. P.Lav. le particelle che presentano eccezioni riferite soltanto al foglio caricato in un determinato momento; - Evidenzia GIS Lavorazioni (CUAA): consente di visualizzare solamente le particelle che presentano eccezioni e facenti riferimento al CUAA da inserire nell'apposita maschera; - Elenco particelle (filtro sui limiti che vedo): oltre a svolgere le medesime funzioni del comando Evidenzia GIS Lavorazioni (filtro sui limiti che vedo), apre una finestra riportante varie informazioni sulle particelle da lavorare, dalla quale si può accedere direttamente alle opzioni di editing a seconda del tipo di particella da trattare (P30 o P25-4). Sempre dalla finestra Elenco particelle in lavorazione è possibile visualizzare (se presente) la documentazione inerente ad una particella selezionata, o accedere a lavorazioni catastali sulla medesima; - Elenco particelle (prese da filtro di lavorazione): il comando funziona esattamente come il precedente Elenco particelle (filtro sui limiti che vedo), con la sola differenza che le particelle elencate in grafica e nella finestra Elenco particelle in lavorazione si riferiscono soltanto al foglio caricato e attivo; - Elenco Particelle (CUAA); Elementi territoriali: lo strato logico riporta elementi caratteristici del territorio considerato, quali terrazzamenti, siepi, muri a secco, ecc. Il menù contestuale si compone delle opzioni: - Inserisci nuovo elemento: l opzione consente di tracciare nuovi poligoni corrispondenti alle unità territoriali presenti. Tramite click sinistro è possibile collocare vertici consecutivi del poligono, mentre per chiudere l editing cliccare il tasto destro del mouse. Si aprirà a questo punto l interfaccia riportata nell immagine seguente, nella quale selezionare da menù a tendina Tipo di elemento e Codice, e in cui digitare le Eventuali note nella casella di testo dedicata. 24 di 80

25 - Cancella elemento: il comando consente di eliminare un elemento territoriale oggetto di selezione. GIS Cover: lo strato logico, una volta caricato, consente la visualizzazione del suolo continuo del comune selezionato; lo strato logico GIS cover non presenta menù contestuali. Marker di collaudo: il menù contestuale presenta due opzioni; Aggiungi Marker, per inserire in finestra grafica tramite un click un marker di collaudo con relative note; Rimuovi Marker per eliminare un marker da un foglio. Griglia: lo strato logico consente la gestione della griglia per la lavorazione degli usi del suolo refresh; si compone di due opzioni: - Evidenzia per stato lavorazione: consente di visualizzare, all interno ci ciascuna cella della griglia, un label riportante lo stato della cella stessa (da analizzare, da lavorare, ecc.). - Togli evidenziazione: consente di spegnere le label indicanti lo stato delle celle della griglia di lavorazione suolo refresh. Refresh: il menù contestuale dello strato logico Suolo Refresh presenta le quattro opzioni seguenti: - Tematismo codifica agricola: i poligoni di uso del suolo refresh vengono tematizzati con campiture di colore diverso a seconda del codice coltura; - Tematismo per codifica estesa: i poligoni di uso del suolo refresh vengono tematizzati con campiture di colore diverso a seconda del codice di refresh esteso; - Nessun tematismo: spegne i tematismi attivi sullo strato suolo refresh; - Attiva label codice: per ogni poligono viene visualizzata in finestra grafica la label riportante il relativo codice coltura; - Nessuna label: spegne le label attive sullo strato suolo refresh. 25 di 80

26 Gestione dei layers Selezionando la scheda Layers nelle tabsheet di selezione delle entità, è possibile attivare/disattivare i layer da visualizzare sulla finestra grafica. Per fare ciò, selezionare il layer desiderato e premere il pulsante per attivarlo o disattivarlo, a seconda dello stato in cui si trova; la lampadina colorata indicherà il layer acceso, mentre se ombreggiata il medesimo sarà spento. Lo stato del layer è riportato anche sul lato destro della finestra nella forma on/off, utilizzata anche per indicare se sul layer sia attivo il comando di snap. Nella scheda dei layer sono inoltre disponibili i seguenti comandi: Consente di attivare/disattivare lo SNAP sul layer selezionato (utilizzabile solo in fase di editing); Effettua uno zoom nella finestra grafica sull estensione del layer selezionato; Consente di selezionare nella finestra grafica le entità che ricadono all interno della box di selezione disegnato; Apre la finestra pop-up riportante le info particella. Allo stato attuale tale funzionalità è disponibile esclusivamente per i layer Particelle (Informazioni particella), Isole (Informazioni Isola) e Shapefile (informazioni alfanumeriche dell entità selezionata); Annulla tutte le selezioni attive sulla parte grafica. 26 di 80

27 Gestione delle isole Selezionando la scheda Isole nella sezione di selezione delle entità si accede alla lista delle isole aziendali caricate in grafica. Nella lista vengono riportate tutte le isole caricate per il foglio corrente (vedi menù contestuale relativo al Foglio), con il relativo Identificativo, la superficie in mq, il codice del comune, il tipo di lavorazione (F=Fotointerpretazione; C=Campo; S=Satellite), il tipo di isola (ACC=Accoppiata; DIS=Disaccoppiata) e lo stato di lavorazione dell isola (L=Lavorata; N=Non lavorata; S=Sospesa). N.B.: Un isola viene considerata: LAVORATA: Se tutte le particelle che la compongono sono state lavorate; NON LAVORATA: Se almeno una delle particelle che la compongono non è stata lavorata; SOSPESA: Se tutte le particelle che la compongono sono state lavorate e almeno una di esse risulta sospesa. Nella scheda Blocks sono inoltre disponibili alcuni comandi, tutti relativi alla specifica entità selezionata nella lista delle isole: Effettua uno zoom sull entità selezionata (con una scala tale da non far risultare sgranata l ortofoto) e seleziona automaticamente l entità sulla grafica; Seleziona all interno della lista l entità (o le entità, in caso di selezione multipla) selezionata sulla grafica, in modo da poter agire su di essa (o su di esse) con gli altri comandi disponibili; Ricarica in lista e in grafica le Isole presenti all interno dell area correntemente visualizzata; Apre una tabella riassuntiva inerente le Unità Arboree (Unar) presenti all'interno dell'isola; vengono riportanti un elenco delle particelle che costituiscono l'isola, il totale di Unità Arboree, suolo e piante, oltre a strumenti di Editing per le Unar; Gestione dell area di lavoro Selezionando la scheda Selez. nella sezione di selezione delle entità si accede ad un interfaccia riassuntiva delle proprietà dell elemento oggetto di selezione. Le proprietà varieranno a seconda del tipo di oggetto selezionato: pertanto gli elementi costituenti la lista per una particella si differenzieranno dagli elementi delle isole o di un poligono di uso del suolo. Alcune proprietà sono impostabili eseguendo un doppio click sulla stringa. Di lì sarà possibile assegnare un valore per digitazione o, come nel caso degli usi del suolo, da apposite finestre di selezione. Nella scheda Selez. sono inoltre disponibili alcuni comandi, tutti relativi alla specifica entità selezionata nella lista delle particelle dell area di lavoro: Apre la finestra di info detail in merito all elemento oggetto di selezione in finestra grafica. Esempio riportato nell immagine seguente: 27 di 80

28 Consente di evidenziare l oggetto selezionato all interno della finestra grafica Consente di caricare la documentazione allegata alla particella oggetto di selezione Gestione delle particelle caricate Selezionando la scheda Part. nella sezione di selezione delle entità si accede alla lista di tutte le particelle attualmente caricate (quindi non soltanto quelle appartenenti all area di lavoro!). Nella lista vengono riportate tutte le particelle attualmente caricate (ad esempio attraverso il comando Carica isole del menù contestuale relativo al Foglio), con i relativi estremi catastali (comune, foglio, particella, subalterno). Nella scheda Part. sono inoltre disponibili alcuni comandi, tutti relativi alla specifica entità selezionata nella lista delle particelle dell area di lavoro: Effettua uno zoom sull entità selezionata (con una scala tale da non far risultare sgranata l ortofoto) e seleziona automaticamente l entità sulla grafica Seleziona all interno della lista l entità (o le entità, in caso di selezione multipla) selezionata sulla grafica, in modo da poter agire su di essa (o su di esse) con gli altri comandi disponibili Ricarica in lista e in grafica le Particelle presenti all interno dell area correntemente visualizzata Consente di accedere alla sezione di gestione delle unità arboree associate all entità selezionata (in questo caso occorre selezionare una sola particella!) lista Apre la finestra di visualizzazione delle informazioni relative alla Particella selezionata sulla Consente di caricare la documentazione allegata alla particella oggetto di selezione. 28 di 80

29 Gestione delle Unità Arboree Per accedere alla sezione di gestione delle unità arboree, selezionare una particella nella lista corrispondente alla scheda Part., quindi premere il pulsante. Si aprirà una finestra contenente la lista delle unità arboree presenti sulla particella selezionata: Da questa finestra è possibile: 1. Visualizzare ed eventualmente modificare i dettagli di una unità arborea Selezionare una unità arborea dalla lista e premere il pulsante Dettagli unità per accedere alla scheda dell unar: 29 di 80

30 All interno della scheda è possibile visualizzare tutti i dettagli relativi all unità arborea ed eventualmente modificarli. I parametri di dettaglio impostabili per ogni singola unità arborea sono i seguenti (quelli riportati in grassetto sono obbligatori): Anno impianto Superficie (in mq) Flag piante supplementari Numero di piante totali Numero di piante produttive Sesto su fila (in cm) Sesto tra file (in cm) Tipo di impianto Tipologia piante Forma di allevamento Destinazione produttiva Codice regione Poligono suolo collegato (selezionando un poligono suolo dalla lista, questo viene automaticamente evidenziato sulla grafica) Gruppo piante collegato (selezionando un gruppo di piante dalla lista, queste vengono automaticamente evidenziate sulla grafica) Codice varietà Una volta terminato, premere OK per confermare le eventuali modifiche apportate, oppure Annulla per annullarle. 2. Cancellare una unità arborea presente nella lista Selezionare una unità arborea dalla lista e premere il pulsante Cancella unità per rimuoverla. N.B: non è possibile annullare questa operazione, quindi tramite un messaggio verrà chiesta conferma prima di procedere nell'eliminazione dell'unar selezionata. 3. Creare una nuova unità arborea Selezionare la tipologia di unità arborea dall apposita combo: 30 di 80

31 Quindi premere il pulsante Crea unità per accedere alla scheda Unar in cui inserire tutti i parametri relativi all unità arborea (anno impianto, superficie, numero piante, sesti, varietà, ecc ): Una volta terminato l input dei dati dell unità arborea, premere OK per confermare l inserimento, oppure Annulla per annullare. Terminate le operazioni sulle unità arboree, premere Salva nella finestra principale per confermare le eventuali modifiche apportate (modifica dati unità esistenti, cancellazione unità, creazione nuove unità), oppure premere Annulla per annullare tutte le modifiche e ripristinare la situazione precedente. N.B.: Si noti che tutte le eventuali modifiche apportate alle unità arboree associate alla particella rimangono in locale e non vengono effettivamente memorizzate sul sistema centrale finché non si preme il pulsante Salva della finestra principale di gestione delle unità arboree. 4. Proporzionare superfici UNAR vitate ai poligoni di uso del suolo assegnati Questo comando può essere utilizzato quando due o più UNAR insistono sullo stesso poligono di uso del suolo vigneto. Selezionare la prima UNAR e cliccare il pulsante Dettagli Unità. Una volta avuto accesso alla finestra Dettagli Unità Arborea, deselezionare la check box Superficie Automatica collocata nella parte in alto a destra. Associare la UNAR al poligono di suolo a vite (codice 410) e confermare premendo il tasto OK. Ripetere l'operazione per le rimanenti UNAR da associare al poligono di suolo 410. Dall'interfaccia principale Elenco unità arboree effettuare il salvataggio premendo Salva; cliccare Correzioni Riproporziona vigneti rispetto ai poligoni collegati. 31 di 80

32 Si noterà che le superfici delle UNAR varieranno; la loro somma ora corrisponderà e non potrà superare la superficie del poligono uso suolo vite della particella in esame. Verrà comunque mantenuta la proporzione tra le superfici UNAR esistente prima dell'operazione di proporzionamento appena effettuata. Premere Salva per confermare le modifiche effettuate Funzioni generali di Editing Grafico Per accedere alla sezione di editing grafico di particelle, suoli, piante e refresh, cliccare sul pulsante, situato sulla barra degli strumenti, e selezionare una delle tre opzioni elencate: - Parcelle agricole; - Uso del suolo; - Refresh. N.B.: Si noti che prima di entrare in fase di editing è necessario aver selezionato e caricato in grafica (almeno una volta) una specifica annualità di ortofoto, che verrà memorizzata come annualità di riferimento per la lavorazione. Se ciò non è stato fatto, verrà visualizzato un messaggio di warning e non sarà possibile accedere alla fase di editing: N.B.: Prima di entrare in editing è anche necessario selezionare le isole o le particelle su cui si intende lavorare, in caso contrario sarà visualizzato un messaggio di warning: 32 di 80

33 Per fare ciò, selezionare il layer isole o particelle dalla lista dei layers e selezionare sulla grafica una o più isole o particelle; la lavorazione effettuata verrà salvata esclusivamente all interno delle isole selezionate, il che significa che anche se si modifica il suolo esterno alle isole, tali modifiche verranno perse. Una volta entrati in fase di editing verrà visualizzata una barra verticale aggiuntiva sul lato destro della finestra grafica, differenziata a seconda dell elemento per il quale si andrà ad effettuare l editing. Durante la fase di editing di un poligono (suolo, overlay) è possibile effettuare l undo dell ultimo vertice disegnato, cliccando sul pulsante < (è possibile visionare l elenco dei tasti rapidi di funzione dal menù? Legenda tasti funzione rapidi. Una volta terminata la fase di lavorazione, per uscire dalla fase di editing sono disponibili i seguenti comandi: Salva tutte le lavorazioni effettuate ed esce dalla fase di editing Annulla tutte le lavorazioni effettuate ed esce dalla fase di editing N.B.: Una volta salvate le lavorazioni effettuate durante la fase di editing, il software procederà a verificare una per una tutte le particelle coinvolte nelle lavorazioni, marcandole automaticamente come lavorate, nel caso in cui l uso del suolo sia stato completato, oppure come da lavorare, nel caso in cui l uso del suolo non risulti completo. Nei prossimi paragrafi verranno illustrate nel dettaglio le modalità di lavorazione specifiche per i quattro possibili strati GIS: limite particella, suolo, piante, refresh Editing Grafico Particelle Agricole Cliccando su e selezionando l opzione Particelle agricole si accede alla sezione di editing dei limiti di particella. In questa sezione sono disponibili diverse funzionalità, quali lo spostamento dei vertici e la cancellazione di una o più particelle: Consente di modificare il limite catastale di una particella, spostando un vertice o un segmento per volta; 33 di 80

34 Consente di modificare il limite catastale di una particella, attraverso un operatore di calamita che fonde i vertici vicini in un unico punto indicato sulla grafica (calamita vertice); Applica la procedura di pulizia delle geometrie alle particelle selezionate Consente di disegnare una nuova particella, disegnando un nuovo limite manualmente o ricavandola dal file CXF riferito alla particella; il sottomenù presenta le seguenti opzioni: - Disegna nuovo limite (ritagliato sui limiti esistenti) - Disegna nuovo limite (ritaglia i limiti esistenti) - Ricava da CXF - Importa tutto il file CXF - Importa da Riordino Fondiario Permette di fondere due o più particelle adiacenti una volta che sono state selezionate; Consente di tagliare la particella in più parti, creando una poligonale attraverso una serie di punti da collocare cliccando con il tasto sinistro; per dare invio è necessario cliccare con il tasto destro; Consente di assegnare il numero alle particelle nella fase di editing; Permette di accedere al menù di calibrazione della particella oggetto dell'edting; Editing Grafico di uso del suolo e piante Cliccando su e selezionando l opzione Uso del suolo si accede alla sezione di editing dei poligoni di uso del suolo: N.B.: E importante osservare che per poter applicare i comandi di editing deve essere selezionato come Layer corrente il suolo. Per fare ciò, occorre selezionare tale layer dalla lista layer o dalla finestrella Layers in finestra grafica. Nella sezione di editing del suolo sono presenti i seguenti comandi per la lavorazione dei poligoni di utilizzo del suolo: Consente di disegnare un nuovo poligono di uso del suolo, ritagliando i poligoni già presenti sul nuovo poligono disegnato Consente di disegnare un nuovo poligono di uso del suolo, ritagliandolo sui i poligoni già presenti 34 di 80

35 Consente di cancellare i poligoni di uso del suolo selezionati sulla grafica Consente di tagliare un poligono di uso del suolo esistente in due o più parti, disegnando una polilinea che interseca il poligono in corrispondenza dei punti da ritagliare Consente di accorpare in un unico poligono due o più poligoni selezionati sulla grafica Consente di importare un poligono di uso del suolo, ossia di disegnarlo automaticamente ricavandolo da uno dei seguenti layer: - Da layer isola - Da layer particelle - Da layer area di lavoro - Da layer suolo refresh - Da layer poligoni GPS(ritaglia importato) - Da layer poligoni GPS(ritaglia suolo presente) - Da layer proposte suolo - Da layer shapefile (ritaglia importato) - Da layer shapefile (ritaglia suolo presente) - Buffer suolo* - Ricava suolo da piante selezionate** Verranno importati esclusivamente i poligoni del layer in oggetto selezionati sulla grafica. Tali poligoni saranno poi ritagliati sugli eventuali poligoni di uso del suolo già presenti, che verranno dunque preservati durante l operazione di importazione. Nel caso dei poligoni GPS è possibile scegliere se ritagliare i poligoni da importare o quelli preesistenti, selezionando la rispettiva voce di menù: Da layer poligoni GPS (ritaglia importato) oppure Da layer poligoni GPS (ritaglia suolo presente). * Tramite la funzione Buffer Suolo non si realizza una vera e propria importazione come per i casi precedenti; utilizzando tale comando, dopo aver selezionato un poligono di uso del suolo, sarà possibile digitare l'ampiezza in cm del buffer da realizzare attorno al poligono stesso. Nel caso il nuovo poligono generato dalla funzione esca dai limiti della particella verrà ritagliato in automatico. ** Consente di generare automaticamente un poligono di uso del suolo ricavandolo da un gruppo piante. Per utilizzare tale comando, è necessario innanzitutto selezionare un gruppo di piante dalla scheda Piante della finestra di editing, dopodiché cliccando sul comando in oggetto verrà generato automaticamente il poligono suolo che costituisce l'ingombro delle piante selezionate. Si noti che tale poligono verrà automaticamente ritagliato sugli eventuali suoli già esistenti. N.B.: Per disegnare un poligono occorre effettuare un click col tasto sinistro del mouse per ogni nuovo vertice del poligono. Per terminare il disegno premere il tasto destro (il poligono verrà chiuso automaticamente: non è necessario ribattere il primo vertice!). In particolare, ogni poligono di uso del suolo disegnato verrà ritagliato automaticamente sullo strato vettoriale delle particelle, pertanto poligoni di uso del suolo che non ricadono su alcuna particella non saranno salvati. 35 di 80

36 Man mano che si selezionano sulla grafica uno o più poligoni di uso del suolo verranno riportati nei campi della scheda di gestione delle particelle selezionate i seguenti valori: Codice: Codice varietà dei poligoni selezionati: se tutti i poligoni presentano il medesimo codice, questo verrà visualizzato con il suo valore, in caso contrario verrà visualizzato un segno + ad indicare che i poligoni selezionati presentano codici differenti Data inizio validità: riporta la data di inizio di validità del poligono selezionato Superficie (Mq) : Superficie complessiva dei poligoni selezionati Perimetro: Perimetro del poligono selezionato Stato colt.: Stato di coltivazione dei poligoni selezionati: se tutti i poligoni presentano il medesimo stato di coltivazione, questo verrà riportato all interno del campo, in caso contrario verrà visualizzato un segno + ad indicare che i poligoni selezionati presentano stati di coltivazione differenti N.B.: Per annullare la selezione corrente di poligoni sulla grafica, oltre a premere il pulsante destro del mouse è possibile utilizzare il pulsante Pulisci sel. E possibile impostare (o modificare) il codice varietà di uno o più poligoni selezionati sulla grafica eseguendo doppio click sulla label Codice, nella finestra di gestione delle particelle selezionate: Una volta selezionato il codice varietà desiderato nella lista di destra, premendo il pulsante Scegli verrà impostato tale codice per tutti i poligoni selezionati sulla grafica (premere invece Annulla per annullare l impostazione del codice). In modo del tutto analogo, è possibile impostare (o modificare) anche lo stato di coltivazione listato al disotto del campo Stato colt.: 36 di 80

37 Si aprirà una finestra in cui sarà possibile selezionare da una lista lo stato di coltivazione desiderato: premendo il pulsante Scegli verrà impostato tale valore per tutti i poligoni selezionati sulla grafica (premere invece Annulla per annullare l impostazione dello stato di coltivazione). Sono poi presenti una serie di pulsanti da utilizzare nella parte di editing delle piante. Nella sezione di editing delle piante sono presenti i seguenti comandi per la lavorazione della puntinatura relativa alle piante: Consente di creare un nuovo gruppo di piante, disegnando manualmente le singole piante sulla grafica. Al termine della fase di input grafico (che avviene mediante la pressione del tasto destro del mouse), le piante disegnate costituiranno un nuovo gruppo piante Consente di cancellare uno o più gruppi piante selezionati sulla grafica. N.B.: Si noti che per selezionare un determinato gruppo piante è sufficiente cliccare su uno dei punti (piante) appartenenti al gruppo in questione Consente di generare automaticamente sulla grafica le piante che ricadono all interno di una determinata particella, sulla base del riconoscimento automatico della puntinatura sull ortofoto. Tale funzione si basa sull algoritmo di conteggio automatico delle piante, anche detto olicount. N.B.: Per poter utilizzare questa funzione è necessario attivare come layer corrente il layer delle particelle e selezionare sulla grafica una specifica particella, sulla quale verrà applicato l algoritmo di generazione automatica delle piante. Consente di riunire in un unico gruppo piante due o più gruppi selezionati sulla grafica Consente di suddividere le piante selezionate sulla grafica tra i poligoni suolo presenti, costituendo un nuovo gruppo piante per ogni poligono suolo intersecato. 37 di 80

38 Consente di generare automaticamente un impianto regolare. Dopo aver premuto il pulsante, verrà richiesto di indicare un punto sulla grafica che rappresenterà l angolo superiore sinistro dell impianto, quindi sarà possibile attraverso un apposita interfaccia specificare la rotazione in gradi dell impianto, il delta x e y (in metri) rispetto al punto indicato sulla grafica, il numero di righe e colonne che compongono l impianto e i sesti su fila e tra file (in metri): Durante il settaggio dei parametri verrà visualizzata sulla grafica una preview dell aspetto finale dell impianto. N.B.: Per disegnare un gruppo di piante occorre effettuare un click col tasto sinistro del mouse per ogni nuova pianta del gruppo. Per terminare il disegno premere il tasto destro del mouse. In particolare, ogni gruppo di piante disegnato verrà ritagliato automaticamente sullo strato vettoriale delle particelle, pertanto eventuali piante che non ricadono su alcuna particella non saranno salvate. Man mano che si selezionano sulla grafica uno o più gruppi di piante (si noti che cliccando una singola pianta verrà automaticamente selezionato l intero gruppo a cui la pianta appartiene), verranno riportati nei campi di destra i seguenti valori: ID particella Se_Row_id N. pol. sel.: N totale di gruppi di piante selezionati sulla gr afica Codice: Codice varietà associato ai gruppi di piante selezionati sulla grafica: se tutti i gruppi di piante presentano il medesimo codice, questo verrà visualizzato con il suo valore, in caso contrario verrà visualizzato il codice dell ultimo gruppo di piante selezionato. Data di inizio validità Num. punti: Numero totale di piante (punti) appartenenti ai gruppi selezionati sulla grafica N.B.: Per annullare la selezione corrente di gruppi di piante sulla grafica, oltre a premere il pulsante destro del mouse è possibile utilizzare il pulsante Pulisci sel. 38 di 80

39 E possibile impostare (o modificare) il codice varietà di uno o più gruppi di piante selezionati sulla grafica, eseguendo doppio click sul nome del campo Codice: Una volta selezionato il codice varietà desiderato nella lista di destra, premendo il pulsante Scegli verrà impostato tale codice per tutti i gruppi di piante selezionati sulla grafica (premere invece Annulla per annullare l impostazione del codice) Editing Grafico Refresh Cliccando su suolo refresh. e selezionando l opzione Refresh, si accede alla sezione di editing dello strato di NB: per poter accedere al menù di editing è necessario che sia caricata in grafica la griglia relativa alla zona su cui desidera intervenire per disegnare il suolo refresh. Per eseguire tale operazione, caricare lo strato logico Griglia tramite i pulsanti o. Nella barra sul lato destro della finestra verranno visualizzate una serie di icone: : disegna un poligono ritagliandolo su poligoni di uso del suolo già presenti; : disegna un poligono ritagliandolo su poligoni di uso del suolo già presenti; : cancella il poligono di suolo refresh selezionato; : taglia un poligono di suolo; 39 di 80

40 : unisce poligoni, per selezione o parità di codice coltura; : annulla l ultima operazione eseguita; : ripete l ultima operazione eseguita Appendice 1: Altri comandi di menù In questa appendice verranno riportati i comandi di menù non esplicitamente trattati nelle varie sezioni del manuale. RICERCA Consente di effettuare una ricerca e contemporaneamente uno zoom sulla grafica per uno specifico oggetto. Sono disponibili sei tipologie di ricerca: - Particella by id: Ricerca una particella in base al suo identificativo (ID PARTICELLA): - Particella lista: Ricerca una particella sulla base degli estremi catastali. Viene innanzitutto richiesto di inserire gli estremi catastali del foglio: 40 di 80

41 Dopodiché sarà possibile selezionare la particella dalla lista delle particelle disponibili per il foglio precedentemente selezionato: - Particelle in vassoio: Mostra l elenco delle particelle in vassoio; evidenziando una particella e cliccando si Info verrà aperta la finestra pop up delle Info Particella; cliccando Scegli il software caricherà in automatico il foglio e evidenzierà e centrerà in finestra grafica la particella; cliccando su Annulla, infine, si uscirà dal vassoio utente. - Fogli in vassoio: selezionando l opzione è possibile caricare nella lista degli strati logici l elenco dei fogli inseriti nel vassoio dall utente corrente. Ogni strato logico avrà quindi il relativo menù contestuale. 41 di 80

42 - Quadrante by ID: selezionando questa opzione, verrà visualizzata la finestra di ricerca riportata in figura: Inserendo la stringa riportante l ID di identificazione del quadrante della griglia e cliccando su ok, e l elemento verrà selezionato in finestra grafica, purché lo strato logico Griglia sia caricato. - Soggetto by CUAA: Ricerca tutti i fogli nei quali sono presenti particelle facenti riferimento ad uno stesso CUAA (Codice Univoco Azienda Agricola). Per dare il via alla ricerca è necessario inserire il codice CUAA: A questo punto, una volta dato l'ok, nella lista degli strati logici verranno visualizzati tutti i fogli che interessano il CUAA inserito precedentemente, mentre all'interno della finestra grafica se ne caricherà soltanto uno; è possibile passare da un foglio all'altro selezionandoli nella lista e caricandoli come di consueto. Per la visualizzazione e la lavorazione delle particelle aventi il medesimo CUAA, è possibile utilizzare i comandi descritti precedentemente nelle aree dedicate ai menù contestuali degli strati logici Foglio e P. Lav. Accendi/Spegni campiture In ogni momento è sempre possibile attivare o disattivare sulla grafica le campiture selezionate, utilizzando le voci di menù Visualizza Campiture Spegni o Accendi Appendice 2: Sfondi aggiuntivi In SITIClientBO è possibile configurare sfondi aggiuntivi da visualizzare sulla grafica. In particolare, è possibile aggiungere due tipologie di sfondi aggiuntivi: ortofoto locali e shapefile Per utilizzare ortofoto presenti in locale sulla macchina su cui si utilizza SITIClientBO è necessario innanzitutto configurare il percorso delle ortofoto selezionando la voce di menù Sfondi Aggiuntivi Imposta percorso ortofoto in locale: 42 di 80

43 Selezionare il percorso in cui si trovano le ortofoto locali, che devono esser state opportunamente preparate per SITIClientBO, facendo attenzione ad impostare la directory root in cui sono situate le cartelle contenenti le differenti versioni delle ortofoto. N.B.: L impostazione delle ortofoto locali viene memorizzata dall applicazione e sarà nuovamente disponibile al successivo accesso. A questo punto, selezionando il comando Imposta annualità, nell elenco delle ortofoto disponibili compariranno anche le voci delle ortofoto locali impostate, contraddistinte dalla descrizione Locale : 43 di 80

44 Si ricorda che è possibile impostare fino a 4 differenti versioni di ortofoto, selezionandole tra quelle remote e quelle locali. E possibile caricare in grafica uno shapefile presente in locale, selezionando la voce di menù Sfondi Aggiuntivi Shapefile Carica da disco. Verrà richiesto di selezionare dal filesystem il file da caricare, quindi sarà aggiunto un nuovo layer denominato Shapefile nella sezione dei Layer e verrà visualizzato lo shape sulla grafica: N.B.: Allo stato attuale l applicazione supporta shapefile di tipo poligonale e puntuale. Attraverso la voce di menù Sfondi Aggiuntivi Shapefile Localizza shapefile caricato sarà sempre possibile centrare e zoomare sulla grafica lo shapefile, nel caso ci si sia spostati in una zona differente. La medesima operazione può anche essere effettuata utilizzando il comando (Zoom estensione layer) presente nella sezione di selezione dei Layer (occorre aver prima selezionato Shapefile come layer corrente) Per visualizzare le eventuali informazioni alfanumeriche associate allo shapefile, selezionare una o più entità sulla grafica dopo aver impostato Shapefile come layer corrente, quindi premere il pulsante (Informazioni entità selezionata) della sezione di selezione dei Layer: 44 di 80

45 Per rimuovere lo shapefile dalla grafica utilizzare la voce di menù Sfondi Aggiuntivi Shapefile Cancella da video Appendice 3: Controlli ed automatismi in fase di editing Durante la fase di editing grafico vengono applicati alcuni controlli e automatismi che verranno descritti dettagliatamente nel corso di questa sezione. Tra parentesi viene indicato in quale fase della sessione di editing i controlli/automatismi vengono applicati (es.: disegno, salvataggio, ecc ). 1. Ritaglio di suolo e piante sui limiti delle particelle catastali (DISEGNO) Tutti i poligoni di uso del suolo ed i gruppi piante disegnati vengono automaticamente ritagliati sui limiti delle particelle catastali, pertanto le entità che non ricadono su alcuna particella non vengono salvate. 2. Controllo di assegnazione dei codici varietà a suolo e piante (SALVATAGGIO) Al momento del salvataggio, l applicativo controlla se sono stati assegnati i codici varietà a tutti i poligoni di uso del suolo e ai gruppi di piante disegnati durante la sessione di editing appena conclusa. Nel caso vi siano entità senza codice assegnato, verrà visualizzato un warning che costringerà l utente ad assegnare i codici rimanenti prima di procedere al salvataggio: 45 di 80

46 3. Controllo completamento uso del suolo (SALVATAGGIO) Al momento del salvataggio, l applicativo verifica per ogni particella coinvolta nella sessione di editing grafico se è stato completato il relativo uso del suolo, e marcherà automaticamente come lavorate le particelle completate. 4. Controllo isole a condizionalità (SALVATAGGIO) In fase di salvataggio dei poligoni di uso del suolo, l applicativo verifica se siano state effettuate modifiche a poligoni che ricadono su Isole sottoposte a controllo di Condizionalità (è possibile verificarlo attivando l etichetta AMMI/COND sullo strato logico delle Isole). In tal caso, verrà visualizzato un warning che richiede se sono stati effettuati tutti i controlli necessari per la condizionalità (es.: editing dello strato di overlay relativo alla condizionalità): Se si risponde Si verrà confermato il salvataggio della sessione di editing grafico, in caso contrario verrà rimandato il salvataggio e si potranno apportare nuove modifiche prima di provare a salvare nuovamente. 5. Algoritmo di rimozione degli sfridi (DISEGNO) Durante la fase di disegno e/o ritaglio di poligoni (uso del suolo) viene applicato automaticamente un algoritmo di rimozione degli sfridi, che elimina tutti i poligoni aventi superficie inferiore ai 20 mq. N.B.: Può capitare che durante la fase di editing l applicativo avvisi che è stato modificato il suolo esterno alle isole, anche se non è stata realmente effettuata un operazione di questo tipo. Ciò è dovuto al fatto che, in certi casi, un operazione di editing può far scattare l automatismo di rimozione degli sfridi su poligoni esterni all area che si sta effettivamente lavorando. 46 di 80

47 Tale messaggio non deve dunque allarmare, ma deve essere semplicemente considerato un avviso che notifica l entrata in funzione dell automatismo di eliminazione degli sfridi Appendice 4: Tasti di comando rapido (Shortcut) Per la navigazione all interno della finestra grafica o l attivazione di alcune funzioni di menù, oltre ai pulsanti disponibili sulla toolbar grafica possono essere utilizzate le seguenti shortcut da tastiera: +: Aumenta la dimensione del buffer usato per disegnare le strade - : Diminuisce la dimensione del buffer usato per disegnare le strade GIU: SU: Diminuisce opacità seconda ortofoto Aumenta opacità seconda ortofoto C: Spegne/accende il layer refresh G: Mostra la griglia densità K: Mostra un cerchio del diametro dello spessore della strada A: Zoom in Z: Zoom out Q: Visualizza prima ortofoto \: Visualizza seconda ortofoto R: Visualizza terza ortofoto P: Carica layer particelle se è già caricato lo spegne/accende O: Attiva/disattiva la funzione occhiali (accende/spegne tutti i vettoriali) 2: Copia codice dal poligono selezionato e lo rende attivo 3: Sceglie un codice dalla lista, lo rende attivo e, se in editazione, lo assegna gli eventuali poligoni selezionati 1: Assegna codice attivo ai poligoni selezionati S: Attiva/Disattiva funzionalità poligono da linea D: In modalità refresh controlla se il layer refresh è attivo, e se non lo è lo rende attivo; se invece il layer refresh è già attivo imposta la modalità di disegno con ritaglio; in modalità editing tradizionale attiva il comando di disegno sul suolo. E: Cancella gli eventuali poligoni refresh selezionati 47 di 80

48 F: Se in modalità refresh attiva la modalità di disegno ritagliato; in modalità editing tradizionale attiva il comando di disegno ritagliato sul suolo T: Se in modalità refresh attiva il comando di taglio refresh; in modalità editing tradizionale attiva il comando taglio suolo U: Unisce i poligoni refresh selezionati in un unico poligono V: Carica suolo non refresh N: Attiva/disattiva lo snap sul layer suolo W: Mostra il menù zoom predefiniti <: Undo dell ultimo vertice disegnato Spazio: Carica suolo non refresh tematizzandolo sulla base della sorgente (CAMPO, CONTROLLI, DOCUMENTAZIONE) CTRL: Tenendolo premuto e muovendo il mouse effettua un PAN sulla finestra grafica SHIFT: grafica Tenendolo premuto e muovendo il mouse effettua uno ZOOM (in/out) sulla finestra È possibile visualizzare una lista degli short cut presenti in SITIClient B.O., selezionando dalla barra dei menù? Legenda tasti di funzione rapidi Appendice 5: Opzioni di calibrazione Nel caso i layer attivati presentino una corrispondenza approssimativa, o vere e proprie sovrapposizioni, è possibile effettuarne uno spostamento tramite operazioni di calibrazione. E' possibile accedere alle opzioni di calibrazione attraverso il comando dei menù contestuali degli strati logici da lavorare; tale comando è disponibile per gli strati Particelle (Part.), Suolo, Variazioni Catastali (Var. Cat.) e, una volta caricati, per il foglio in lavorazione e per il relativo CXF. Le impostazioni generali della calibrazione possono essere settate dalla barra dei comandi tramite il tasto : si aprirà un menù a tendina dal quale selezionare il tipo di calibrazione da effettuare (da 1 a 4 punti o smooth vincolata su triangoli), se visualizzare o meno la finestra di calibrazione, oltre che ad accedere alle opzioni di salvataggio e caricamento dei punti di calibrazione. 1. Calibrazione Particelle 48 di 80

49 Dal menù contestuale dello strato logico particelle selezionare Calibrazione Apri per Calibrazione su software esterno; si aprirà una finestra riportante il layer Particelle del foglio in lavorazione. Oltre alla barra dei menù e alle consuete opzioni di Zoom compaiono altri due semplici menù: LAYERS, attraverso il quale è possibile accendere/spegnere i layer visualizzati in finestra a seconda delle esigenze di lavorazione; PICK POINTS, che consente di effettuare la calibrazione vera e propria e che si costituisce dei seguenti comandi: consente di editare un punto di origine o destinazione; consente di spostare un punto di calibrazione, selezionandolo e trascinandolo; tramite questo pulsante è possibile rimuovere un punto di calibrazione alla volta, sia di origine che di destinazione; elimina un'intera serie di punti di calibrazione, distinguendo tra punti di origine e destinazione; disattivato nel sistema di calibrazione esterno, in SITIClient BO consente di passare dalla selezione tra punti di origine e destinazione; 49 di 80

50 consente di riportare i punti di origine collocati nel software esterno di calibrazione alla finestra principale di SITIClient B.O. cliccandolo si ha accesso alla finestra di scelta del numero di punti con i quali effettuare la calibrazione. Per iniziare le operazioni di calibrazione, è necessario stabilire il numero di punti da utilizzare: per settare questo parametro selezionare dalla barra dei menù Calibrazione Tipo di Calibrazione e in seguito il numero di punti, da 1 a 4. Per procedere a collocare i punti di calibrazione selezionare il comando, dopodichè cliccare sul punto desiderato sulla finestra grafica; ripetere la stessa operazione per ogni punto che si desidera collocare, anche a seconda dell'impostazione selezionata al menù Tipo di Calibrazione. Una volta collocati i punti di origine tramite il software esterno è necessario riportarli all'interno della schermata grafica di SITIClientBO: dalla barra dei menù selezionare Calibrazione Torna punti a SitiClient. I punti di calibrazione, indicati all'interno di cerchietti di colore giallo, sono ora visibili nella finestra grafica di partenza; si è aperto, inoltre, il menù Pick Points, identico a quello sul quale si è appena operato sul software esterno; Ora è sufficiente indicare, nell'ordine, i punti di destinazione del layer sulla finestra grafica; l'operazione è analoga a quella svolta in precedenza: dopo aver selezionato, cliccare il punto in cui si vuole spostare il primo punto di origine; il punto di destinazione corrispondente viene indicato all'interno di un cerchietto grigio. Ripetere l'operazione fino a far corrispondere ad ogni punto di origine un punto di destinazione. Dopo aver selezionato tutte le particelle del foglio in lavorazione (Seleziona particelle del foglio dal suo menù contestuale) entrare in fase di Editing tramite il pulsante Particelle agricole e cliccare il pulsante ; Cliccare sul comando Applica (Tutte); Salvare per confermare l'operazione ed uscire dalla fase di editing., selezionare l opzione Potrebbe comparire un messaggio di errore che nel caso ci fossero delle particelle che a seguito della calibrazione si sovrappongano. Esistono strumenti di correzione: selezionare tutte le particelle dal menù contestuale del foglio che si sta lavorando con il comando Seleziona particelle del foglio; dalla barra dei menù selezionare Editing Sovrapposizioni Risolvi allo strato lim Particelle; Ora è possibile salvare correttamente. Per fare scomparire la finestra Pick Points al termine delle operazioni di calibrazione selezionare Lavorazione Calibrazione Visualizza/Nascondi finestra. 2. Calibrazione Limite Foglio 50 di 80

51 Dal menù contestuale del foglio caricato selezionare Calibrazione Apri per Calibrazione su Software esterno; una volta apertasi la finestra con il software esterno, nella quale sarà visualizzato solamente il limite di foglio, ripetere le operazioni descritte nel paragrafo precedente per ricreare una serie di punti di origine di destinazione riportati a SITIClientBO. Terminata la posa dei punti di destinazione, selezionare dal menù contestuale del foglio attivo Calibrazione Applica calibrazione al limite foglio. Se la calibrazione è avvenuta correttamente, per salvare la modifica effettuata, selezionare, sempre dal menù contestuale del foglio interessato Calibrazione Scrivi limite foglio. Esiste la possibilità di scrivere il Limite del Foglio prendendo come riferimento il limite del CXF; è sufficiente, una volta caricato il CXF del foglio di lavoro, andare nel suo menù contestuale e selezionare Scrivi il limite CXF come limite FOGLIO. Se non dovesse apparire nessuna variazione nella finestra grafica ricaricare lo strato logico del foglio. 3. Calibrazione Uso del Suolo Dal menù contestuale dello strato logico Suolo selezionare Calibrazione Apri per Calibrazione; si aprirà una finestra con il software esterno di calibrazione, nella quale sarà riportato l'intero layer di uso del suolo visionato nella finestra grafica di SITIClientBO. Anche in questo caso ripetere le operazioni di collocamento dei punti di origine e destinazione. 4. Calibrazione CXF Assicurarsi che sia caricato il CXF del foglio in lavorazione (menù contestuale foglio Carica CXF); dal menù contestuale del CXF caricato selezionare Apri per Calibrazione su software esterno; una volta apertasi la finestra grafica di calibrazione procedere con la procedura di assegnazione dei punti di origine e destinazione descritta in precedenza. Terminata la collocazione dei punti di destinazione nella finestra grafica di SITIClientBo, entrare nel menù contestuale dello strato logico CXF e selezionare Preview di Calibrazione; nel caso la calibrazione effettuata risulti soddisfacente, editare con la voce successiva, Salva Calibrazione, oppure tornare a spostare i punti di destinazione con gli appositi strumenti e provare una nuova preview. Salvataggio e caricamento dei punti di calibrazione Per salvare i punti di calibrazione posizionati all'interno della finestra grafica di SITIClientBO selezionare dalla barra dei menù Lavorazione Calibrazione Salva punti di calibrazione. Si aprirà una finestra di salvataggio nella quale nominare il file e stabilire la posizione in cui salvarlo; terminando tali operazioni e dando invio verrà prodotto un file che tiene in memoria la posizione dei punti di calibrazione. Il file potrà essere ricaricato, sullo stesso foglio, cliccando su Lavorazione Calibrazione Carica punti di calibrazione. 51 di 80

52 Appendice 6: Ricerca e correzione eccezioni per foglio Nel caso che alcuni fogli siano segnalati come inesatti, e riportanti errori di georeferenziazione come sovrapposizione di confini, SITIClientBO consente di selezionarli e apportare le correzioni più opportune. È possibile selezionare il foglio e caricarlo cliccando il pulsante e scegliendo l opzione Foglio; all apertura dell interfaccia di selezione completare i campi indicando regione, provincia, comune e foglio. Una volta comparso il foglio nella lista degli strati logici, esso verrà automaticamente visualizzato e centrato in finestra grafica. Per vedere il tipo di errori (in genere sovrapposizioni con i limiti di fogli adiacenti), è necessario caricare lo strato logico Fog. Verranno visualizzati i limiti di tutti i fogli visibili nella finestra grafica. Esempio di intersezioni tra più fogli Per accedere alle opzioni di lavorazione sui limiti del foglio selezionato è necessario aprire il menù contestuale del foglio stesso e selezionare la voce Editing. Il menù a tendina riporta i seguenti comandi: Risolvi intersezioni: risolve errori sul catasto austriaco; Sposta vertici: consente di muovere i vertici del limite foglio selezionato; Ritaglia foglio corrente su fogli esterni: il limite del foglio selezionato viene ricavato ritagliandolo dal limite dei fogli adiacenti; Disegna nuova tavola: consente di disegnare, collocando una serie di punti consecutivi, una nuova tavola e di numerarla; 52 di 80

53 Semplifica limite foglio: consente di semplificare il limite del foglio tramite una riduzione del numero dei vertici che costituiscono il poligono.; Rimuovi buchi: il comando consente di correggere, riempire eventuali buchi rimasti all interno del foglio da lavorazioni precedenti. Per apportare una correzione ad un caso come quello indicato nell'immagine precedente, in cui si verificano intersezioni tra i limiti dei fogli, è necessario effettuare una riscrittura del limite del foglio selezionato, che può avvenire a seguito di una calibrazione del foglio stesso o dei fogli confinanti, a seconda delle valutazioni che l'operatore effettuerà caso per caso. Avendo già affrontato le procedure di calibrazione all'appendice 5, ci si concentrerà ora sulle opzioni di ritaglio su fogli esterni e di editing dei vertici. Per ritagliare il nuovo limite foglio dai limiti dei fogli esterni è necessario innanzitutto caricare, oltre al foglio da lavorare, anche lo strato logico Fog (tutti i fogli). Selezionare in seguito dall'elenco dei layer fogli vista, e cliccare sul foglio oggetto di lavorazione, del quale si evidenzierà la superficie in blu. Selezione di foglio da lavorare della vista corrente A questo punto utilizzando il comando Ritaglia foglio corrente su fogli esterni, è possibile notare la variazione del limite del foglio, sempre riportato in colore giallo; è necessario confermare l'operazione appena effettuata tramite il comando Scrivi limite foglio; ricaricando ora lo strato logico Lav., si aggiornerà graficamente la lavorazione appena 53 di 80

54 effettuata, e andrà a scomparire il vecchio limite oggetto di intersezione. È possibile correggere il limite del foglio anche muovendone i vertici in modalità di editing: per accedervi selezionare il comando Sposta vertici; i vertici del limite foglio verranno contrassegnati da un punto giallo. Cliccando sul punto e trascinandolo con lo spostamento del mouse sarà possibile variarne la posizione. Per creare nuovi vertici, selezionare un punto su uno dei lati del foglio e trascinare nel punto desiderato; si genererà un nuovo vertice sempre contrassegnato come i precedenti. Anche in questo caso, per rendere definitive le modifiche apportate in editing, è necessario selezionare il comando Scrivi limite foglio, e ricaricare lo strato logico Lav. per visualizzarle graficamente. Riscrittura del limite foglio da CXF Tra le varie possibilità rese disponibili dai file CXF del catasto, esiste quella della riscrizione del limite foglio. Innanzitutto è necessario caricare il CXF del foglio sul quale si sta lavorando (menù contestuale del foglio Carica CXF), per poi eseguire il comando Scrivi il limite CXF come limite FOGLIO; a questo punto, ricaricando lo strato logico del foglio corrente il limite verrà riscritto (nel consueto colore giallo) sopra al limite del CXF Appendice 7: Elenco Guida di Lavorazione Dal menù contestuale dello strato logico Foglio, è possibile accedere alla finestra Elenco Guida, che riassume la situazione del foglio preso in considerazione. La finestra assomiglierà a quella dell'immagine seguente: 54 di 80

55 Tramite i sei check box situati in alto a sinistra è possibile decidere quale tipo di particelle debba essere mostrato all'interno dell'elenco particelle una volta selezionata la Tab corrispondente nella parte bassa della finestra; sarà possibile escludere o visualizzare, nell'ordine: - Anomale (tab Anom.): elenca le particelle che presentano delle anomalie; - Conduzione (tab Cond.): elenca solamente le particelle condotte; - Da Lavorare (tab Da lav.): elenca solamente le particelle da lavorare; - Storico lav (tab Lav.): elenca le particelle lavorate; - Proposte (tab Prop.): elenca le particelle che dispongano di proposte grafiche o file CXF utilizzabili ad esempio per la risoluzione delle anomalie; - Documentate (tab Doc.): elenca le particelle che riportino allegata documentazione. Agendo sul menù a tendina riportato nel box Filtri, è possibile svolgere un filtraggio per tipo di anomalia; i tipi di anomalie selezionabili variano a seconda di quelle effettivamente presenti tra le particelle del foglio da lavorare. L'Elenco particelle riporta varie informazioni (Id, sezione, n particella, ecc.) delle particelle rif erite alla Tab oggetto di selezione in un determinato momento; nel box grgio scuro riportato a fianco delle Tab vienes egnalato il numero complessivo di particelle elencate in base alla Tab selezionata. L'unica tab non disattivabile con i check box visti in precedenza è la prima, Tutte, che elenca la totalità delle particelle presenti nel foglio. Per selezionare una particella è necessario cliccare sulla stessa all'interno dell'elenco; verrà evidenziata in blu l'intera riga corrispondente. 55 di 80

56 A questo punto si andrà a popolare il box Dettaglio con informazioni più specifiche sulla particella selezionata, come ad esempio il tipo di eccezione, il codice CUAA del conduttore, il richiedente la lavorazione, ecc. Non è detto che queste informazioni vengano sempre riportate interamente, alcune possono essere omesse a seconda dello stato della particella. Il pulsante Aggiorna Lista consente di aggiornare l'elenco particelle a seguito di eventuali lavorazioni, in modo da vedere la situazione più recente per il foglio corrente. Tramite Evidenzia è invece possibile selezionare e zoomare su una particella GIS in finestra grafica, previa selezione della stessa all'interno dell'elenco particelle. Selezionando una particella e cliccando il pulsante destro del mouse, si aprirà un menù come quello riportato in figura: Il comando Metti in lista il Foglio, consente di inserire il foglio contenente la particella selezionata nella lista degli strati logici; questo comando risulta utile quando si accede all'elenco Guida dal menù contestuale di un CUAA inserito nella lista degli strati logici. 56 di 80

57 Cerca nel CXF caricato permette di di evidenziare e zoomare una particella su un CXF caricato nella lista degli strati logici dopo averla selezionata nell'elenco particelle; questo comando risulta utile nella risoluzione delle anomalie P-30. Edit Inserisci limite particella consente di ricavare dalla particella CXF, una volta identificata e selezionata, il limite particella GIS. Una volta importato è sufficiente effettuare il salvataggio. Unità Arboree permette di accedere alla finestra Elenco Unità Arboree, dalla quale è possibile intervenire sulle UNAR. Le ultime due voci sono di Info e consentono di accedere alla pagina di Informazioni particella e quella dei Documenti allegati alla particella Appendice 8: Migrazione di un foglio da un comune ad un altro Prima di considerare la serie di operazioni necessarie alla migrazione di un foglio da un comune ad un altro, può essere utile ricordare la gerarchia delle entità generalmente coinvolte in questa operazione: Comune (catastale); Sezione (catastale); Foglio (catastale); Tavola (GIS). È necessario che le sezioni comunali e i fogli su cui si vuole andare ad operare esistano; se non fosse presente qualche foglio o sezione, è possibile provvedere al loro inserimento tramite il software SITIClientBO_Admin. FASE 1: AGGIORNAMENTO LIMITE PARTICELLE Il primo step per eseguire questa operazione è di inserire in lista il comune di origine del foglio, tramite il pulsante. Inserire il nome del comune selezionandolo con il criterio di ricerca preferito dall'interfaccia che si presenta all'utente. Quando il nome del comune viene listato fare click con tasto destro su di esso in modo da visualizzarne il menù contestuale, e da questo selezionare Lista Fogli; comparirà una lista di tutti i fogli che costituiscono il comune di origine. Selezionare il foglio che si desidera migrare e premere il pulsante Seleziona. A questo punto il foglio selezionato verrà messo in lista e verrà visualizzato all'interno della finestra grafica. Fare click destro sul nome foglio in lista (si aprirà il suo menù contestuale): eseguire Vedi particelle del foglio. All'interno della finestra grafica compariranno le particelle presenti nel GIS per il foglio selezionato. Sempre dal menù contestuale del foglio da migrare cliccare su Seleziona Particelle del Foglio, che verranno selezionate e retinate in azzurro. 57 di 80

58 Entrare in editing grafico cliccando il pulsante e selezionando l opzione Particelle agricole; Tornare al menù contestuale del foglio e scegliere Seleziona Particelle del Foglio. Dalla barra del menù principale selezionare Editing Particelle Cambia foglio ai limiti particella selezionati. Si aprirà una maschera di ricerca tramite la quale ricercare il nome, la sezione e il foglio del comune di destinazione. Procedere fino a raggiungere il foglio di destinazione e premere OK. Eseguire il salvataggio dell'editing cliccando il tasto. Ricaricare lo strato grafico per verificare le modifiche effettive apportate. FASE 2: AGGIORNAMENTO LIMITE TAVOLE Per eseguire l'aggiornamento delle tavole sui limiti foglio è possibile usare i comandi grafici del GIS offerti da SITIClient BO e illustrati nell'appendice n 6. Un altro sistema è quello di utilizzare SITIClient BO_Admin, che contiene l'utilità Migra tavola da un foglio ad un altro. FASE 3: AGGIORNAMENTO DEI CENTROIDI. Per eseguire l'aggiornamento dei centroidi utilizzare il software SITIClient BO_Admin; dopo aver immesso le credenziali di accesso, eseguire i seguenti comandi: 2) Fogli 3) Migra centroidi senza limite da un foglio ad un altro. Inserire i dati di comune, sezione e foglio di origine e destinazione e premere e confermare (Y). FASE 4: RIVERSARE I DATI SUL DATABASE CONTROLLI. Terminate le modifiche è necessario allineare la base dati dei controlli oggettivi, per evitare che l'allineamento notturno CONTROLLI LPIS annulli le lavorazioni appena eseguite. Per eseguire questa operazione utilizzare il software CopiaGIS. 58 di 80

59 Appendice 9: Importazione particelle da Riordino Fondiario SitiClientB.O. consente di importare particelle da layer di riordino fondiario. Per eseguire una operazione di questo tipo è necessario, innanzitutto, mettere in lista il Riordino. Cliccare sull'icona OK. ; si aprirà la finestra Aggiungi entità: selezionare il Tipo 5, Riordino, e premere Si aprirà un'ulteriore finestra nella quale inserire per digitazione nel campo libero il Codice Riordino. Selezionando OK, il Riordino corrispondente al codice immesso verrà elencato in lista. A questo punto esisterà uno strato logico di riordino che, come gli altri, è dotato di un proprio menù contestuale che consentirà di accedere a tutte le opzioni di lavorazione. È possibile accedere a tale menù facendo clic destro sul nome dello strato in lista. Una volta avuto accesso al menù contestuale, per prima cosa è necessario selezionare la voce Imposta comune da lavorare; si aprirà una finestra contenente un elenco di tutti i comuni interessati dal riordino inserito, con indicato il codice IstaC e il numero di particelle, come illustrato in figura: 59 di 80

60 Selezionare uno dei comuni elencati e cliccare su Scegli. Una volta chiusasi la finestra di Dialog e tornati alla schermata principale del programma, caricare in finestra grafica il layer del riordino appena selezionato cliccando il tasto. N.B.: per istruzioni in merito al caricamento all'interno del sistema dei layer di riordino, fare riferimento al documento Tracciato Riordino Fondiario, pubblicato sul Portale Progetti SIN. Si visualizzeranno le particelle del riordino, come da immagine: 60 di 80

61 Caricando lo strato logico Comuni posso avere un'idea della referenziazione geografica del layer di riordino, e della sua precisione. Nel caso il riordino sia georeferenziato in maniera totalmente errata, è possibile svolgere una prima operazione di calibrazione per portare le nuove particelle all'interno del limite comunale GIS desiderato. Per far questo accedere al menù contestuale del riordino e selezionare Modalità Visualizzazione Limite comunale. Verrà visualizzato nella finestra grafica il limite del comune interessato dal riordino (su layer di Riordino fondiario). A questo punto è necessario cercare e caricare il GIS del comune. È possibile procedere cliccando il tasto e il Tipo 1, Comune, e nella finestra che si aprirà effettuare la ricerca tramite i codici Istatp e Istatc (nel caso dell'esempio 007 e 067). Una volta caricati entrambi i limiti comunali (Riordino e GIS), è possibile effettuare una calibrazione, anche di massima (come quella ad un punto), per riportare limite comune e particelle del riordino alla stessa georeferenziazione di limite comune e particelle GIS. Una volta posizionati almeno un punto di origine ed uno di destinazione, per applicare la calibrazione selezionare, da menù contestuale dello strato riordino, Applica Calibrazione. Se la calibrazione può considerarsi soddisfacente, sempre dal medesimo menù contestuale selezionare Salva Calibrazione. Nel caso la calibrazione applicata non sia buona e si voglia procedere alla modifica del posizionamento punti per tentarne una nuova, selezionare Reset Calibrazione. A questo punto è possibile tornare alla visualizzazione delle particelle del riordino da Modalità visualizzazione Limite Particelle. 61 di 80

62 Ora passeremo a lavorare maggiormente nel dettaglio. Può tornare utile, innanzitutto, pulire dalla vista del layer del riordino, le particelle già importate in lavorazioni effettuate in precedenza. Per svolgere tale operazione selezionare, da menù contestuale di riordino, Togli Particelle già processate ; le particelle già processate si spegneranno immediatamente. Tale operazione può essere opportunamente ripetuta al termine dell'importazione di ogni gruppo di particelle da riordino, o nel caso si effettuasse un caricamento di tutto il layer Riordino. L'importazione delle particelle dal layer di riordino fondiaro è da effettuare a gruppi di particelle, che saranno selezionati a discrezione del fotointerprete a seconda dei vari casi.. Zoomare su un'area più ristretta sulla quale si andrà ad agire ed eventualmente migliorarne la calibrazione lavorando con maggiore precisione (adottando anche calibrazioni a più punti). Ricordarsi che è sempre necessario salvare la calibrazione per rendere effettive le modifiche. Essendo il riordino uno strato esterno comunale, non arriva con l'informazione del foglio in cui verranno compresi i poligoni delle particelle che verranno importati; è pertanto necessario creare una relazione tra layer GIS fogli e Layer di Riordino Fondiario per la zona di lavorazione selezionata. Per svolgere tale operazione caricare prima di tutto lo strato logico Fogli, che verranno visualizzati in finestra grafica. Per effettuare l'assegnazione selezionare, da menù dello stato logico Riordino, Assegna foglio a riordino; il comando lavorerà solamente sui poligoni di riordino e sui fogli visualizzati in finestra grafica. 62 di 80

63 Per entrare nella fase di editing vero e proprio, è necessario selezionare i poligoni che si desiderano importare dal layer Riordino fondiario (previa selezione di LAV Riordino dal Tab Layers). Sempre da menù riordino, selezionare a questo punto la voce Start Edit Riordino (selezione). Si aprirà la finestra di editing e verranno caricati in finestra grafica i layers GIS Particelle e Suolo. Selezionare nuovamente i poligoni di Riordino da importare, singolarmente tramite click con tasto sinistro del mouse o tramite box di selezione (attivabile tramite il tasto ). Dal menù principale selezionare: Editing Particelle Cancella lim. part. che toccano pol. riordino sel. (almeno 50%). Saranno eliminati tutti i limiti delle particelle che ricadono almeno per il 50% all'interno dei poligoni di riordino da importare. I limiti particella che verranno conservati dovranno essere interpretati e corretti (o eliminati) caso per caso a discrezione dell'operatore. Importare i poligoni selezionando, dalla tab Particelle della finestra di Editing, Disegna Nuova Particella Importa da Riordino Fondiario. I limiti particella importati saranno ora di colore blu come i comuni limiti delle particelle GIS. Il suolo verrà ritagliato automaticamente dal layer Suolo Continuo (merge tra Suolo Refresh e Suolo). Una volta importati i limiti particella e spento il layer Riordino, sta all'operatore valutare se possa essere utile applicare comandi di correzione (come ad esempio Topologia Migliora topologia Particelle) o se sia necessario procedere manualmente. Procedere con il salvataggio dell'editazione cliccando sull'icona. 63 di 80

64 A questo punto si chiuderà la finestra di editing e rimarranno selezionate le particelle appena importate sul layer Riordino Fondiario; da menù contestuale applicare Marca particelle come Processate. Ricaricare lo strato logico Riordino. Si torneranno a vedere tutte le particelle di riordino comprese nella finestra grafica. Utilizzando ora il comando Togli particelle già processate, si spegneranno solamente quelle già lavorate, comprese quelle oggetto dell'ultimo editing appena conclusosi. Può essere utile parlare anche del comando Seleziona lim. Part., che si trova nel menù contestuale del Riordino fondiario. È necessario selezionare uno o più poligoni dal layer riordino. Caricato lo strato logico GIS Particelle in finestra grafica, applicando il comando Seleziona lim. Part. Verranno evidenziate e selezionate tutte le particelle del layer GIS intersecanti il poligono di riordino scelto in precedenza Appendice 10: Lavorazioni Refresh N.B.: Per le parti propedeutiche alla lavorazione refresh inerenti al caricamento dei fogli nel vassoio utente, da eseguire con il software SAL Refresh, fare riferimento all apposito manuale utente. La presente appendice tratta esclusivamente le procedure di editing da svolgersi mediante l utilizzo di SITIClient BO Refresh. 64 di 80

65 Una volta eseguito il login in SITIClientBO, per iniziare l interpretazione degli usi del suolo refresh su fogli messi in lavorazione tramite SAL Refresh, è innanzitutto necessario procedere al loro caricamento; per svolgere tale operazione, selezionare, dalla barra degli strumenti: (Ricerca e zooma su di un oggetto) Fogli in vassoio Il foglio verrà caricato nella finestra grafica e inserito nella lista degli strati logici: Dopo aver effettuato le varie operazioni utili all attività di foto interpretazione (adattamento dello zoom, caricamento dell ortofoto, ecc.), è necessario procedere secondo gli step successivi: 1) Selezionare, dal menù degli strati logici Griglia: caricare la griglia selezionando l icona ; la griglia verrà immediatamente visualizzata all interno della finestra grafica. Sempre dallo strato logico Griglia accedere al suo menù contestuale (tramite click destro) e selezionare l opzione Evidenzia per stato lavorazione. A questo punto la griglia verrà campita in giallo e all interno di ogni cella una stringa di testo fornirà un informazione sul suo stato di lavorazione. Tendenzialmente, per un foglio inserito in vassoio per essere lavorato, gli elementi della griglia saranno in stato Da Analizzare. Per non visualizzare lo stato di lavorazione refresh, selezionare l altra opzione del menù contestuale di Griglia, Nessuna evidenziazione. 65 di 80

66 2) Selezionare la voce GIS Griglia dalla tab layers o dal menù a scomparsa dei layers presente in finestra grafica; a questo punto selezionare tramite click i quadri che si vuole procedere ad editare. I quadri selezionati verranno evidenziati con un ispessimento delle linee che li definiscono; la selezione è cumulativa, ed è possibile annullarla (quindi deselezionare tutto) tramite click con il tasto destro del mouse. Andando ad effettuare la selezione delle celle da inserire in lavorazione, è necessario tenere presente un buffer di un quadrante adiacente all'area di lavorazione. 3) A questo punto è possibile procedere alla preparazione dell'area di editing selezionando, dalla barra del menu Refresh Popola quadri (solo quelli da analizzare) I quadranti elaborati passeranno dallo stato da analizzare allo stato da lavorare, come riportato nell immagine seguente: 66 di 80

67 4) Seleziono uno o più quadranti della griglia (a questo punto in stato da lavorare ), rispettando la condizione che essi per poter essere lavorati devono essere circondati da quadranti elaborati, ovvero quadranti che sono passati dallo stato da analizzare allo stato da lavorare. Scorciatoia: dopo aver caricato i fogli dal vassoio, è possibile velocizzare il processo di preparazione dei quadranti e popolamento quadri: selezionare foglio tasto destro prepara area per lav. Refresh. Si è pronti direttamente alla fase di editing. E possibile caricare i quadranti su cui effettuare la procedura Refresh partendo da un file shp della griglia che copra la zona di interesse. Per caricare lo shapefile accedere al menù Refresh e selezionare l opzione Popola quadri da lista ID. Si aprirà una finestra di esplorazione per l indicazione del percorso locale dello shp file. Selezionato il file inizierà una procedura di caricamento, della quale si potranno consultare i progressi tramite un indicatore circolare collocato in finestra grafica. Terminata l elaborazione verranno visualizzati tutti i quadri intersecanti il foglio di interesse già elaborati e quindi in stato da lavorare. Per partire con la vera e propria fase di editing dei poligoni di uso del suolo refresh, selezionare a questo punto il pulsante: (Start editing) Refresh Dopo un breve tempo di caricamento, verrà effettuato uno zoom sull area da lavorare; sul lato destro della finestra grafica verrà visualizzata la barra dei pulsanti di editing; la schermata principale del software sarà quindi simile alla seguente: 67 di 80

68 La barra con i pulsanti di editng si compone dei seguenti comandi: Disegna poligono (ritagliato); Disegna poligono (ritaglia); Cancella poligono; Taglia poligono; Unisci i poligoni scelti; Annulla l ultima operazione; Ripeti l ultima operazione. Una volta disegnato il poligono selezionarlo, l assegnazione del codice avviene come nel semplice editing di uso del suolo, ovvero attivando la tabsheet Selez. e compilando il campo Cod Varietà; la selezione del codice avviene come di consueto dalla finestra Selezione Codice, raggiungibile tramite doppio click sul campo Cod Varietà: 68 di 80

69 Dopo aver completato la lavorazione del quadrante, prima del salvataggio, è consigliabile effettuare il Controllo di Congruenza, che è possibile lanciare cliccando sull icona o da menù: Editing Controlli solo/particelle Nella finestra compare la lista dei poligoni refresh sfuggiti all assegnazione di codice colturale o all estensione del codice generico: 69 di 80

70 Selezionare un poligono dall Elenco poligoni suolo tramite click del mouse. È possibile filtrare il contenuto dell elenco per codice generico selezionato da menù a tendina Filtro. Tramite il tasto Zoom, il poligono oggetto di selezione verrà zoomato e centrato nella finestra grafica del software; il pulsante Zoom + Sel centrerà, zoomerà e selezionerà in grafica il poligono (riempiendolo con una campitura rossa). Premendo il tasto 3, verrà aperta una finestra di assegnazione dei codici di dettaglio Corine: il menù ad albero dei codici sarà aperto automaticamente nel punto corrispondente al codice generico assegnato al poligono; nell esempio in figura, la gamma di codici corrispondenti ad un di suolo generico di codice 660 (manufatti): Il pulsante Seleziona consentirà di selezionare la particella in grafica. Per quei poligoni esterni all'area di lavorazione (che derivano ad esempio da un'operazione di taglio di un poligono che occupa in parte il quadrante di lavorazione), che ci appaiono comunque in lista, si può scegliere di analizzarli in un secondo momento (entrando cioè nel quadrante di appartenenza) per salvare il foglio però è necessario toglierli dalla lista selezionandoli e premendo il pulsante Visto. Tale funzione verrà utilizzata più estesamente per quei poligoni di suolo in cui l'operatore non può intervenire (bloccati e accettati a priori dal BO), tali poligoni appaiono campiti in verde. Nella lista di controllo compaiono solo i poligoni che necessitano di approfondimento Refresh (secondo codice corine), nel caso in cui si presentino poligoni eleggibili (666, 651, 655 ecc..) essi riportano nel campo problema la dicitura: Suolo da controllare cod.7, e sono quei suoli con codice 7 (Siti Client V1), ovvero quelli per i quali non c'è corrispondenza tra ortofoto e dichiarazione (suoli in cui sono avvenuti reimpianti o espianti in tempi successivi al volo di riferimento). I suoli che appaiono con superficie pari a zero e dicitura Suolo non refresh non caricato avvisano che la lavorazione è stata effettuata senza caricare dati ancillari relativi al suolo derivante da lavorazioni back office. 70 di 80

71 Se sono stati lasciati buchi nel foglio: il pulsante Riempi area non coperta permette di creare un poligono che colma i vuoti con un poligono che dovrà essere lavorato con opportuni tagli e codifiche da parte dell'operatore. Il bottone visto consente di saltare il poligono proposto dal controllo congruenza; il poligono verrà considerato come risolto e non comparirà ad un ulteriore analisi del controllo congruenza. Il pulsante Avvia slideshow consente di visualizzare in finestra grafica, una volta impostato un filtro, tutti i poligoni presenti nell Elenco poligoni suolo. Contemporaneamente alla selezione e visualizzazione di un poligono in finestra grafica, nel caso ad esso sia stato assegnato un codice generico di uso del suolo, viene mostrato il menù Selezione codice a livello di dettaglio Corine. Nel caso il poligono non abbia ancora assegnato alcun codice è possibile definirlo. Per uscire dallo slide show selezionare il comando Annulla: si verrà rimandati all interfaccia principale della finestra Controlli di congruenza. Nella parte bassa della finestra dei Controlli di congruenza sono presenti i comandi Avvia controllo, che permette di rilanciare il controllo. Il pulsante OK consente di uscire dalla finestra Controlli congruenza Appendice 11: Procedura di collaudo Approfondimento Refresh La procedura di collaudo viene svolta in fasi alternate sui software SAL Refresh e SITIClient BO. Tali sw di riferimento sono disponibili tramite installazione del setup di SITIClient B.O. Refresh. Le figure interessate dalla procedura di collaudo sono l operatore fotointerprete, che svolge operazioni di fotointerpretazione/approfondimento dei codici sui fogli da lavorare, oltre alle eventuali correzioni, e quella del collaudatore, avente il compito di visionare il lavoro di fotointerpretazione e di segnalare eventuali imprecisioni/inesattezze tramite una serie di opportuni strumenti. La prima fase consiste nell estrazione di un campione di fogli tramite il sw SAL Refresh da parte del collaudatore. Per accedere alla sezione di estrazione di fogli per il collaudo effettuare il login al SW SAL Refresh, selezionare tramite click una tra le province di competenza (o caricarne una nel caso la relativa lista non ne contenga), cliccare su Configurazioni e quindi selezionare Estrazione per collaudo. 71 di 80

72 Si aprirà una finestrella pop up che illustrerà i parametri dell estrazione automatica: L'estrazione del campione è un meccanismo molto semplice che data la provincia estrae randomicamente un certo numero di fogli da collaudare. Intervenendo direttamente sulla tabella GISPARAMS presente sul DB, è possibile configurare i 4 parametri fondamentali per il funzionamento della procedura, ovvero la percentuale e il numero minimo di comuni da estrarre e la percentuale e il numero minimo di fogli da estrarre (coll_perc_comu, coll_nume_comu, coll_perc_fogl, coll_nume_fogl). La procedura prima estrae n comuni (dove n è il maggiore tra la percentuale di comuni da estrarre sul totale della provincia e il numero minimo di comuni da estrarre) e da questi estrae m fogli (dove m è il maggiore tra la percentuale di fogli da estrarre sul totale del comune e il numero minimo di fogli da estrarre). L'estrazione viene materializzata nella tabella ELENCHI_FOGLI_COLLAUDO. Se un foglio viene selezionato manualmente per il collaudo finisce sempre nella stessa tabella quindi essa contiene a tutti gli effetti la lista dei fogli da collaudare. 72 di 80

73 Il caricamento manuale all interno della tabella ELENCHI_FOGLI_COLLAUDO può essere svolto dal sw SAL Refres selezionando uno o più fogli e invocando il comando Aggiungi ai fogli da collaudare; tale opzione è disponibile dal menù contestuale dei fogli visualizzabile con click destro del mouse o dal menù Foglio. A questo punto il processo di controllo e collaudo si sposta su SITIClient B.O. Il collaudatore dovrà caricare e visualizzare uno ad uno i fogli estratti per il collaudo. Il marker di collaudo è lo strumento che consente al collaudatore di comunicare con il fotointerprete.il collaudatore piazza un punto per indicare ai fotointerpreti un errore. Questo punto è legato strettamente ad un foglio e possiede una nota liberamente editabile dal collaudatore per descrivere l'errore. È possibile introdurre un marker di collaudo selezionando: Refresh Marker di collaudo Aggiungi Marker. Dopo aver cliccato in finestra grafica sul punto in cui si desidera effettuare l inserimento, si aprirà un finestrella come quella riportata nell immagine seguente, nella quale compilare obbligatoriamente le note di supporto al fotointerprete prima di confermare cliccando su OK. Una volta collocato, il marker verrà visualizzato come un cerchietto di colore rosso (giallo se selezionato) presente all interno della finestra grafica. 73 di 80

74 Sempre su SITIClient BO, il fotointerprete dovrà andare a correggere i punti segnalati dai marker di collaudo dal collaudatore. Per visualizzare il collocamento dei marker, sarà necessario caricare l apposito strato logico (Marker coll.) in finestra grafica. Selezionando un marker, nella tab Selez è possibile visualizzare le note inserite dal collaudatore al momento della creazione del marker. 74 di 80

75 Il collaudatore dovrà scorrere tutti i marker presenti sul foglio e controllare che l'errore segnalato sia stato risolto, se così è stato può rimuovere il marker (la rimozione comporta l'archiviazione del dato, non la sua cancellazione). È possibile rimuovere i marker di collaudo, previa selezione, dal menù Refresh Marker di collaudo Rimuovi marker. Le ultime tre fasi descritte (collocamento marker, correzione, rimozione marker), possono avvenire in maniera consequenziale e in genere a breve distanza temporale l una dall altra. La procedura di collaudo si sposta nuovamente su SAL Refresh: il collaudatore accede all applicazione e per i fogli da collaudare e, tramite il comando Cambia stato, è possibile far passare il foglio di stato in Collaudato. Prima di effettuare tale variazione, il sw svolgerà alcuni controlli, e nello specifico: 1) per il Collaudo approfondito verrà verificato che non esistano marker attivi su foglio e che la Scheda di collaudo sia stata compilata e abbia esito positivo; inoltre il campo relativo ai marker deve indicare che sono corretti. 2) per il Collaudo standard verrà verificato che non esistano marker attivi sul foglio; non è obbligatoria la compilazione della Scheda di collaudo, ma se è stata compilata deve riportare esito positivo. Anche in questo caso il campo relativo ai marker deve indicare che sono corretti. Nel caso il collaudo abbia esito positivo i fogli possono essere sottoposti alla procedura di ritaglio REFRESH Appendice 12: Software di Ritaglio Refresh Il software Ritaglio Refresh consente di effettuare il ritaglio dello strato Refresh sulle singole particelle catastali di una determinata area territoriale. È possibile accedere all applicazione da: Start Tutti i programmi SITIClient BackOffice Admin Avvia Ritaglio Refresh.exe Verrà visualizzata l interfaccia d accesso, come quella riportata nell immagine seguente: 75 di 80

76 Una volta inserito Nome Utente e Password premere Login per effettuare l accesso all applicazione. Il pulsante Help consentirà di visualizzare una serie di informazioni in merito al server dbgis di connessione e alla versione di Ritagli Refresh in uso. Flaggando salva password all accesso successivo alla digitazione dello username verrà proposta automaticamente la password. Cliccando sul pulsante Profilo utente e password sarà possibile accedere all applicazione per la gestione delle password e di altre utilità. Effettuato il login verrà visualizzata la finestra di selezione del tipo di elenco: Selezionare una delle opzioni proposte e cliccare Conferma per accedere alla schermata principale dell applicazione. 76 di 80

77 La finestra principale riporta una barra dei menù e una finestra in cui verrà visualizzata la struttura ad albero degli elementi territoriali (RitRefresh Regione Provincia Comune). La barra dei menù presenta le seguenti opzioni: FILE: consente di uscire dall applicazione tramite il comando Esci. FOGLI: permette di avviare la procedura di ritaglio tramite il comando Ritaglia. ERRORI: consente la consultazione dei messaggi d errore tramite le opzioni Consulta Log e Svuota Log.?: visualizza la finestra pop-up inerente alle informazioni ID Ritagli Refresh Una volta esplorato completamente l albero degli elementi territoriali, esso avrà una struttura che apparirà come quella riportata in figura: 77 di 80

78 È possibile selezionare una Provincia o un Comune, a seconda dell unità territoriale sulla quale effettuare il ritaglio, cliccandoci sopra. NB: l applicazione non svolgerà il ritaglio di fogli o comuni il cui stato di lavorazione (consultabile tramite l applicazione SAL Refresh ) sia diverso da COLLAUDATO/DA PUBBLICARE. Cliccando il pulsante Ritaglia nell immagine sottostante: si aprirà la finestra di Ritaglio Fogli, come quella riportata Il campo Data ritaglio, consente di selezionare una tra le varie coperture di ortofoto in modo da assegnare la data del quadro selezionato al ritaglio. Non è possibile variare manualmente la data di ritaglio ma solo abbinando una specifica copertura di ortofoto. È prevista la possibilità di ritagliare su una tabella di test (tramite l apposito flag) salvando la lavorazione su TMP_SITISUOLO_CUT piuttosto che su SITISUOLO. Ritaglia solo questi ID consente di inserire gli ID dei soli fogli che si desidera ritagliare. 78 di 80

79 Per avviare il ritaglio premere il pulsante Ritaglia. Una barra di progressione mostrerà lo stato di avanzamento della procedura di ritaglio per il comune selezionato. Al disotto della barra viene riportato il numero di foglio oggetto del ritaglio sul totale dei fogli da processare; sul lato destro sono invece elencate alcune tempistiche di esecuzione. Stop consentirà di arrestare il ritaglio in qualsiasi momento; verranno riportate le informazioni relative allo stato di avanzamento della procedura al momento dell arresto. Al termine un messaggio comunicherà la riuscita dell operazione di ritaglio della provincia/comune. 79 di 80

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