COMUNE DI AREZZO. Loc. Policiano

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1 STUDIO DI GEOLOGIA, IDROGEOLOGIA E GEOTECNICA Dott. Geol. Giovanni CAPACCI Via B. Tanucci n (52100) Arezzo Tel/Fax Mailto:capacci@technet.it COMUNE DI AREZZO Loc. Policiano RELAZIONE DI FATTIBILITA GEOLOGICA RELATIVA AI TERRENI INTERESSATI DAL PIANO DI RECUPERO DELLA FATTORIA DI POLICIANO, NEL COMUNE DI AREZZO Dootttt.. Geeooll.. Giioovvaannii Caappaaccccii Ottobre 2014 CODICE FISCALE CPCGNN65D06A390T PARTITA IVA

2 1. PREMESSA Oggetto della presente relazione è l indagine di fattibilità geologica relativa ai terreni interessati dal Piano di Recupero del complesso denominato Fattoria di Policiano, in Loc. Policiano, Comune di Arezzo L area interessata dal Piano ricade nei terreni inseriti nel Foglio n 76/B delle mappe comunali, all interno delle particelle 54, 60, 356, 357, 498. Lo studio è stato svolto su incarico della Sig.ra Orietta Carpi Bono. Gli elaborati progettuali risultano a firma dell Arch. Simone Baldini. La relazione verrà svolta in conformità a quanto disposto dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 25 Ottobre 2011, n. 53/R Regolamento di attuazione dell Art. 62 della L.R. 3 gennaio 2005 n.1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche. La relazione terrà conto delle esperienze maturate in ambito applicativo della ex DPGR del 27 Aprile 2007, n. 26/R ed ancor prima della Legge Regionale del 17/04/1984 n.21 e della ex Del.CR 12/2/1985 n. 94, del suo Allegato n 1 Indagini geologico-tecniche di supporto alla pianificazione urbanistica. Si terrà inoltre conto di quanto indicato e prescritto nel seguente quadro normativo: D.M. 14 gennaio 2008: "Nuove" Norme Tecniche per le Costruzioni. Deliberazione Giunta Regionale Toscana 11 maggio 2009 n. 387; DPGR Toscana 9 Luglio 2009 n. 36/R; Documento esplicativo ed applicativo sugli articoli 6-7 del Regolamento DPGR 36/R/2009 Deliberazione N. 72 del Consiglio Regionale Toscano del (Legge Regionale 3 Gennaio 2005, n.1 - Norme per il Governo del Territorio - Approvazione del Piano di Indirizzo Territoriale PIT). L area in oggetto non risulta sottoposta a Vincolo Idrogeologico (RDL n. 3267). Lo studio di fattibilità si é articolato nelle seguenti fasi: - Sintesi delle conoscenze: sopralluoghi mirati alla ricostruzione dell inquadramento geologico, geomorfologico, idraulico ed idrogeologico; analisi dei vincoli, ricerche di cartografie tematiche di riferimento, ricerca di prove geognostiche e di dati presenti nell area, etc. - Analisi ed approfondimenti: Sono in particolar modo stati presi in considerazione i seguenti aspetti: - Elementi geologici e strutturali; - Elementi litologico-tecnici; - Elementi geomorfologici; - Aspetti idraulici; - Aspetti Idrogeologici; - Elaborazione dei dati, stesura delle Cartografie tematiche, Valutazione delle pericolosità, svolgimento del rapporto conclusivo contenente la fattibilità degli interventi. 2

3 Si è provveduto in tal senso a ricostruire la seguente cartografia tematica, prevista dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 25 Ottobre 2011, n. 53/R: Carta Geologica e Carta Geomorfologica; Carta Litologico-tecnica e Carta dei Sondaggi e dei dati di base; Carta delle Aree allagabili; Carta Idrogeologica e Carta delle aree con Problematiche idrogeologiche; Carta delle aree a Pericolosità geomorfologica; Carta delle aree a Pericolosità idraulica; Carta della Fattibilità geologica ed idraulica. Si fa presente che ai sensi dell Art. 3, comma 3, del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 25 Ottobre 2011, n. 53/R limitatamente agli aspetti sismici delle indagini geologiche, il Comune non effettua gli studi di microzonazione sismica di cui all allegato A al presente regolamento in sede di formazione dei piani attuativi e dei piani complessi di intervento e delle loro relative varianti. Nella presente fase di studio non è stata pertanto svolta la Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS), né la conseguente carta delle Aree a Pericolosità sismica e della Fattibilità sismica. 2. RELAZIONE DI FATTIBILITA a) Carta Geologica e Geomorfologica L area si pone a ridosso della S.R. N. 71 Umbro-Casentinese, all interno della Frazione di Policiano. Il comparto si colloca ad una quota pari a 288 m.s.l.m. in un contesto caratterizzato da modeste pendenze. Le acque di ruscellamento della zona sono convogliate a valle, nel reticolo fluviale grazie ad un efficace sistema di fossi campestri che nel tempo è stato mantenuto attivo e privo di vegetazione infestante. I valori anche se modesti di pendenza riescono a convogliare agevolmente le acque meteoriche in direzione degli assi di drenaggio incanalato. Visti i tratti geomorfologici dell area sono da escludersi problematiche dovute ad effetti gravitativi in atto o quiescenti. L asse di drenaggio più importante della zona risulta il Rio di Policiano ed il Fosso delle Fontanelle, entrambi appartenenti al reticolo idrografico di pertinenza del Canale Maestro della Chiana, il quale scorre ad occidente del sito, al centro della propria vallata, drenando le proprie acque in direzione di Arezzo. L area è caratterizzata dall affioramento dei terreni di Conoide di deiezione (simbolo Cd nella allegata Carta geologica). Tali depositi, riferibili al Olocene, sono caratterizzati da ciottoli e ghiaia, frammisti in una matrice sabbioso argillosa. La coltre alluvionale Olocenica giace al di sopra ed in discordanza stratigrafica rispetto al substrato litoide costituito dalla Formazione delle Arenarie di M. Cervarola. 3

4 Le rocce appartenenti alla Formazione del Cervarola affiorano ad oriente del sito, in coincidenza della dorsale arenacea che delimita nell area la val di Chiana. Le Arenarie di M. Cervarola sono costituite da un alternanza regolare di arenarie torbiditiche fini e marne siltose. Gli strati presentano spesso un equivalenza tra parte arenacea e pelitico-marnosa. Le arenarie, che dal punto di vista petrografico sono da ascriversi alla categoria delle grovacche litiche, mostrano la presenza di granuli detritici di dolomite. Il bedrock arenaceo è intercettato nell area di intervento a profondità pari a circa 20 m. Dal punto di vista delle Cartografie che analizzano la Geomorfologia locale ed il rischio geologico si rileva che: Carta delle aree a pericolosità geomorfologica relativa al Piano Strutturale Comunale, adeguamento al 26/R: L area risulta inserita in pericolosità media, Classe G.2 si veda l estratto allegato. Carta delle aree a pericolosità sismica locale relativa al Piano Strutturale Comunale, adeguamento al 26/R: Pericolosità sismica locale elevata, Classe S.3 si veda l estratto allegato. Carta delle Fattibilità relativa al Regolamento Urbanistico Comunale: Classi di fattibilità G2, I1, S3; In parte della zona di intervento le classi di fattibilità sono da attribuire mediante abaco. Carta della Pericolosità geomorfologica ed idraulica relativa al PTCP di Arezzo: Aree di fondovalle non soggette a fenomeni gravitativi o ad esondazione e/o ristagno di acque accertati. P.AI. Autorità di bacino del Fiume Arno, Pericolosità Geomorfologica Stralcio 141: PF1. IFFI Banca dati frane e coperture della Regione Toscana: Nessuna frana attiva e/o quiescente segnalata nell area. b) Carta litologico- tecnica e dei sondaggi dati di base Dal punto di vista litotecnico, nell area soggetta a Piano di Recupero affiora l Unita A3 costituita da Successioni conglomeratiche ghiaioso-sabbioseargillose, prevalentemente incoerenti con livelli parzialmente diagenizzati. Per caratterizzare in via preliminare il sottosuolo dell area dal punto di vista litologico e geomeccanico abbiamo provveduto a reperire dati e informazioni sul sottosuolo dell area in esame. Per quanto riguarda l indagine diretta nel lotto sono stati fatti aprire due pozzetti esplorativi mediante escavatore meccanico, valutando in via speditiva le caratteristiche geomeccaniche dei terreni mediante l uso continuativo sui campioni estratti di un pocket penetrometro e di uno scissometro. L unità affiorante è sempre costituita da terreni compatti con buoni valori di resistenza meccanica. Il complesso dei dati è riportato nel sottostante elenco. 4

5 DATI SUL SOTTOSUOLO DELL AREA Esito dei pozzetti esplorativi L esito dei saggi geognostici è stato univoco e ha mostrato le seguenti risultanze: Da m: Terreno vegetale argilloso sabbioso. Da m: Limi sabbiosi e argille sabbiose con frammisto abbondante ciottolame di origine arenacea. Non sono state osservate venute d acqua sino a fondo scavo. Stratigrafie di pozzi La stratigrafia è stata estratta dal Data base della Provincia di Arezzo (Servizio Acque e Demanio idrico). Pozzo A (Codice Provincia di Arezzo ) Stratigrafia: 0-20 m: Limi sabbiosi con ciottoli; m: Alternanza di arenarie marne e siltiti. L ubicazione dei saggi e delle colonne stratigrafiche è riportata nella Carta dei Sondaggi e dei dati di base. L esame dei dati in nostro possesso mostra la presenza di terreni di sottosuolo caratterizzati da buone prerogative geotecniche: sono sempre assenti livelletti decimetrici caratterizzati dalla resistenza nulla o mediocre. Il rilevamento dell area non ha evidenziato edifici per civile abitazione che mostrano lesioni o fessure causate da cedimenti differenziali in atto. In base a quanto sopra riportato ci sembra sussistano nell area le condizioni geotecniche e litotecniche favorevoli alla realizzazione in sicurezza dell intervento in oggetto. Si rileva la presenza di un bedrock litoide collocato a modesta quota, pari a circa 20 m. A livello di progetto esecutivo, in base ad una puntuale indagine geognostica si provvederà a focalizzare ulteriormente e definitivamente le caratteristiche geomeccaniche del sottosuolo, fornendo tutti i parametri utili alla progettazione dell opera. c) Carta delle Aree allagabili Al fine di evidenziare per l area la probabilità o propensione all allagabilità, abbiamo optato per accertare la presenza di notizie storiche e cartografiche di inondazioni o insufficienze di drenaggio che abbiano coinvolto il sito, valutando la sua collocazione morfologica rispetto ai corsi d acqua limitrofi. In sintesi abbiamo preso in considerazione: - Gli aspetti relativi alla recente Deliberazione N. 72 del Consiglio Regionale Toscano del e quanto maturato in ambito applicativo della ex DCR 230/94 ex DCR 12/00. - Quanto riportato nelle Cartografie inerenti il Rischio idraulico ad oggi a disposizione. - Gli esiti dei sopralluoghi svolti. 5

6 Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla recente Deliberazione N. 72 del Consiglio Regionale Toscano del ed alla ex DCR 230/94 ex DCR 12/00, particolare si rileva che: - Ai sensi della Deliberazione N. 72 del Consiglio Regionale Toscano del le opere in esame vanno a ricadere esternamente all ambito di Tutela A1 e non contrastano con le prescrizioni in merito contenute dalla normativa in oggetto. - L area risulta in modesto rilievo, quindi in posizione favorevole rispetto ad ogni fosso torrentizio adiacente. Dal punto di vista del Rischio Idraulico la Cartografia Comunale relativa evidenzia quanto segue: - Carta delle aree a Pericolosità idraulica relativa al Piano Strutturale Comunale adeguamento al 26/R: l area viene classificata a pericolosità bassa I.1 si veda lo stralcio allegato. - PTCP di Arezzo, Carta della Pericolosità idraulica: Nessuna criticità idraulica o episodi di ristagno segnalati nell area interessata dal piano di recupero si veda lo stralcio allegato. - P.A.I. (Piano Stralcio Assetto Idrogeologico) Stralcio 141: Nessuna criticità segnalata. - Carta degli ambiti fluviali relativa al Piano strutturale: L area risulta esterna ad Ambito fluviale A e B ai sensi della ex DCR 230/94, ex DCR 12/00. - Carta della aree allagate relativa al Piano Strutturale: Nessuna testimonianza di esondazione e/o ristagno segnalati. In base a sopralluoghi svolti si rileva come l area soggetta ad intervento non risulti affossata, ma anzi in leggero rilievo, rispetto ai solchi torrentizi limitrofi, e sia opportunamente drenata da fossi campestri che frazionano i fondi. L analisi qualitativa relativa all aspetto idraulico ed alla propensione alla allagabilità del sito non evidenzia quindi problematiche di tipo idraulico. d) Carta Idrogeologica e Carta delle aree con Problematiche idrogeologiche Nell area è presente un acquifero, dotato di permeabilità media. La tavola d acqua riprende a modesta profondità la morfologia superficiale e i corsi d acqua locali si comportano da assi di drenaggio delle acque di sottosuolo. Le linee di deflusso sotterraneo risultano orientate verso il quadrante Sudoccidentale. Il livello statico rilevato in un pozzo posto in area adiacente risulta pari a -8.0 m. Al di sotto dell acquifero alluvionale è presente quello avente sede nel bedrock arenaceo, dotato di permeabilità secondaria, per fratturazione dei banchi arenacei profondi. Non è stata rilevata alcuna problematica di tipo idrogeologico. e) Liquefazione dei terreni La zona esaminata risulta caratterizzata da un livello di falda superficiale con profondità della soggiacenza rilevata pari a circa 8 m rispetto al piano di campagna. 6

7 I terreni costituenti la coltre alluvionale sovrastante il bedrock litoide risultano però a granulometria grossolana. Sono assenti inoltre fasce di sottosuolo caratterizzate dalla presenza di sabbie immerse poco addensate con granulometria uniforme (Seed, Lee 1966), litologie cioè maggiormente soggette alla liquefazione dei terreni. I terreni in esame risultano cioè esterni ai fusi granulometrici suscettibili di liquefazione come indicato dalle NTC Sussiste pertanto una delle 5 condizioni previste dalle NTC 2008 per le quali può essere omessa la verifica alla liquefazione dei terreni. Visto quanto espresso si conclude quindi che il sottosuolo dell area esaminata, in virtù della natura e granulometria dei terreni affioranti, nonché del contesto geomorfologico, non sia suscettibile di liquefazione dei terreni. f) Carta delle aree a Pericolosità Geomorfologica Ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 25 Ottobre 2011, n. 53/R Regolamento di attuazione dell Art. 62 della L.R. 3 gennaio 2005 n.1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche, si ritiene che l area interessata dal Piano evidenzi la presenza della seguente Classe di Pericolosità Geomorfologica: Pericolosità Geomorfologica G2 Pericolosità media. L area risulta infatti caratterizzata da elementi geomorfologici e litologici connotati da una bassa propensione al dissesto. g) Carta delle aree a Pericolosità Idraulica Lo studio idraulico di tipo qualitativo, svolto nella presente relazione e in precedenza documentato, ha escluso criticità legate ad esondazioni e ristagni dei corsi d acqua limitrofi. In base a quanto riportato nella carta delle aree a Pericolosità idraulica del Piano strutturale, adeguamento al 26/R, ci pare adeguato attribuire all area in esame parte la Classe di pericolosità Idraulica bassa (I.1). h) Note conclusive (Carta della Fattibilità geologica ed idraulica) Ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 25 Ottobre 2011, n. 53/R, si procederà di seguito ad attribuire le Classi di fattibilità geologica ed idraulica per gli interventi previsti dal Piano di Recupero. Dal punto di vista della fattibilità geologica ci pare adeguata per l intero comparto la Classe Fg2 : Fattibilità con normali vincoli. Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia. Ai sensi del DPGR 53/R nelle situazioni caratterizzate da pericolosità geologica media le condizioni di attuazione sono indicate in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. 7

8 In relazione alla Classe di Fattibilità geologica rilevata si prescrive pertanto che, ai sensi del DPGR 36/R e NTC 2008, a livello di svolgimento dei progetti esecutivi delle opere previste dal Piano debba essere eseguita una adeguata campagna di indagine geognostica che permetta un idoneo dimensionamento delle opere fondali delle strutture in progetto, e di verificare ancora più nel dettaglio all interno del lotto la profondità del bedrock sismico e lo spessore della coltre di alterazione superficiale ad esso sovrastante. Si fa presente che ai sensi dell Art. 3, comma 3, del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 25 Ottobre 2011, n. 53/R limitatamente agli aspetti sismici delle indagini geologiche, il Comune non effettua gli studi di microzonazione sismica di cui all allegato A al presente regolamento in sede di formazione dei piani attuativi e dei piani complessi di intervento e delle loro relative varianti. Nella presente fase di studio non è stata pertanto svolta la Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS), né la conseguente carta delle Aree a Pericolosità sismica e della Fattibilità sismica. Dal punto di vista della Fattibilità Idraulica, visto quanto sino ad ora esposto, e visto l oggetto del Piano in relazione a quanto indicato nell abaco di fattibilità del Regolamento Urbanistico comunale, si prescrive le seguente classe di fattibilità: Classe Fi1 : Fattibilità senza particolari limitazioni. La Classe è attribuibile a situazioni caratterizzate da pericolosità bassa sulle quali non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità come ad esempio in caso di aree collinari o montane per le quali non vi siano notizie storiche di inondazioni o siano in situazioni favorevoli di alto morfologico. In questi casi per le previsioni urbanistiche e infrastrutturali non sono necessarie prescrizioni specifiche dovute a limitazioni di carattere idraulico. Arezzo, Dott. Geol. Giovanni CAPACCI Allegati: - Corografia in scala 1:25.000; - Estratto di Planimetria catastale; - Carta della delle aree a pericolosità geologica, idraulica e sismica relative al Piano Strutturale, adeguamento al 26/R Stralcio della Carta della Fattibilità relativa al Regolamento Urbanistico; - Carta Geologica e Carta Geomorfologica; - Carta Litologico-tecnica e Carta dei sondaggi e dei dati di base - Carta delle Aree allagabili; - Carta Idrogeologica e Carta delle aree con Problematiche idrogeologiche; - Carta delle aree a Pericolosità geomorfologica; - Carta delle aree a Pericolosità idraulica; - Carta della Fattibilità geologica ed idraulica. 8

9 Corografia generale 1: COMUNE DI AREZZO Località Policiano Area in esame

10 PLANIMETRIA CATASTALE SCALA 1:2.000 Comune di Arezzo Località Policiano Foglio n. 76/B particelle n. 54, 60, 356,357, 498 Area interessata dal Piano di recupero

11 Carta delle Aree a Pericolosità geomorfologica Relativa al Piano Strutturale Comunale Adeguamento al 26/R Carta delle Aree a Pericolosità Idraulica Relativa al Piano Strutturale Comunale Adeguamento al 26/R G.2 I.1 Classe G.2 - Pericolosità Media Carta della Pericolosità Sismica locale Relativa al Piano Strutturale Comunale Adeguamento al 26/R Classe I.3 - Pericolosità Idraulica bassa Carta della Fattibilità relativa al Regolamento Urbanistico Comunale S.3 S.3 Pericolosità sismica locale elevata Classi di Fattibilità: G2, I1, S3 - (in parte da esprimersi con abaco)

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14 COMUNE DI AREZZO Località Policiano CARTA DELLE AREE ALLAGABILI Area interessata dal Piano di Recupero Carta delle Aree a Pericolosità Idraulica Relativa al Piano Strutturale Comunale Adeguamento al 26/R Carta della Pericolosità idraulica estratta dal P.T.C.P di Arezzo Carta degli Ambiti fluviali estratta dal Piano Strutturale di Arezzo Classe I.1: Pericolosità idraulica bassa Nessuna criticità, anche potenziale, segnalata L area risulta esterna agli Ambiti A e B ai sensi della ex DCR 230/94 ex DCR 12/00, ed esterna all'ambito di Tutela A1 definito dalla Deliberazione N. 72 del Consiglio Regionale Toscano del Carta delle aree allagate estratta dal Piano Strutturale di Arezzo Autorità di Bacino Fiume Arno - Stralcio141 Perimetrazione aree con pericolosità idraulica Nessuna esondazione e/o ristagno segnalati Nessuna pericolosità attribuita Vista aerea dell area in esame

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