RIFACIMENTO PONTE SUL TORRENTE CHIARÒ DI PRESTENTO PIANO DI MANUTENZIONE E FASCICOLO DELL OPERA. Il manuale d'uso contiene le seguenti informazioni:
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- Claudia Fadda
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2 Sommario INTRODUZIONE... 1 CONTENUTI... 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI IN PROGETTO... 3 PREMESSA... 3 ISPEZIONI ED INTERVENTI DI MANUTENZIONE... 4 E PERIODICITÀ CONSIGLIATA... 4 Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera (Ai sensi del D.M , art. 10.1)... 5 RISCHI POTENZIALI DEI LAVORI DI MANUTENZIONE... 7 INTRODUZIONE Il presente Piano di Manutenzione viene redatto in attuazione al D.Lgs. 163/2006 ed in conformità all art. 38 del D.P.R. n. 207/2010; tale documento comprende anche il Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera previsto dalle D.M al punto 10.1 e dalla relativa circolare n. 619 del 2 febbraio Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l attività di manutenzione dell intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l efficienza ed il valore economico. Il piano di manutenzione assume contenuto differenziato in relazione all'importanza e alla specificità dell'intervento, ed è costituito dai seguenti documenti operativi, salvo diversa motivata indicazione del responsabile del procedimento: a) il manuale d'uso; b) il manuale di manutenzione; c) il programma di manutenzione. Il manuale d'uso si riferisce all'uso delle parti significative del bene, ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l insieme delle informazioni atte a permettere all utente di conoscere le modalità per la migliore utilizzazione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. Il manuale d'uso contiene le seguenti informazioni: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate; 1
3 b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione; d) le modalità di uso corretto. Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti significative del bene ed in particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di assistenza o di servizio. Il manuale di manutenzione contiene le seguenti informazioni: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione delle risorse necessarie per l'intervento manutentivo; d) il livello minimo delle prestazioni; e) le anomalie riscontrabili; f) le manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente; g) le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato. CONTENUTI Il Fascicolo dell Opera ha la funzione duplice di informare sui rischi e sulle misure, specificando quelle già in dotazione dell opera, che si devono adottare durante l esecuzione di interventi ulteriori sull opera (generalmente manutenzioni, ma non solo). Il presente piano di manutenzione non contiene il manuale d uso, considerata l assenza di impianti elettromeccanici; considerato poi il limitato numero di interventi di manutenzione previsti, il manuale di manutenzione ed il programma di manutenzione sono stati riuniti in un unica sezione. Si riportano contestualmente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui saranno esposti i lavoratori negli interventi manutentivi, pertanto con la redazione del presente documento lo scrivente adempie gli obblighi di redazione del Fascicolo dell Opera (art. 91 comma 1 lettera b) D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.). Nella presente documento non sono presi in considerazione i rischi propri insiti nello svolgimento dell attività lavorativa di manutenzione in quanto gli stessi e le misure di prevenzione e protezione per le specifiche attività devono essere perfettamente conosciuti dal personale addetto, in quanto già valutati secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.e i. o all interno di piani di sicurezza che dovranno essere eventualmente realizzati. 2
4 Il personale di ditte incaricate, in conformità con quanto previsto dall art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.e i. agirà in virtù della propria valutazione dei rischi o del Piano di Sicurezza adeguati ai contenuti del presente fascicolo dell opera. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI IN PROGETTO Il progetto prevede la demolizione del ponte esistente, compresa la pila centrale, e la realizzazione di un impalcato in cemento armato precompresso di II categoria a campata unica, con schema statico di trave in semplice appoggio e luce di calcolo tra gli appoggi di 11,20 m. L impalcato viene realizzato affiancando delle travi prefabbricate di sezione rettangolare 70x40 cm, disposte affiancate; superiormente è prevista una soletta collaborante in c.a. di 20 cm di spessore. La sezione trasversale dell impalcato è larga complessivamente 7.37 m, comprensiva di cordoli laterali. Le spalle dell impalcato saranno costituite da muri in calcestruzzo armato larghi 60 cm e alti 300 cm circa, le cui fondazioni saranno protette dall erosione da una platea di spessore 20 cm che sarà gettata sul fondo dell alveo e collegherà, così, le due spalle tra loro. Ai bordi del ponte, sui cordoli in cemento armato verranno poste delle barriere stradali Classe H2 Bordo Ponte, in acciaio rivestito in legno, aventi oltre alla necessaria robustezza anche un gradevole aspetto estetico. Il nuovo ponte consentirà un migliore deflusso delle acque del torrente Chiarò. Si prevede, infatti, l eliminazione della pila esistente, con conseguente aumento della sezione idraulica ed eliminazione del rischio che eventuali rami trasportati dalle piene possano ulteriormente ostruire la sezione. PREMESSA Le opere prese in considerazione nel presente documento richiedono ispezioni ed interventi manutentivi semplici che vengono qui di seguito descritti. Il ponte dovrà essere ispezionato annualmente, per accertare la stabilità degli elementi strutturali, comprese le barriere stradali; le parti in legno dovranno essere trattate dopo quattro anni: verranno carteggiate e successivamente su di esse verranno applicate due mani di impregnante. In seguito tale intervento dovrà essere ripetuto ogni due o tre anni. Alcuni mesi dopo la fine dei lavori si effettuerà un ispezione per verificare la presenza di eventuali cedimenti del fondo stradale nei tratti di raccordo con la viabilità esistente ed eventualmente si provvederà ad effettuare le necessarie ricariche. 3
5 Nel corso delle periodiche ispezioni si osserverà anche l alveo per verificare l eventuale presenza di materiali al suo interno in corrispondenza del ponte che ostruirebbero il deflusso delle acque e si deciderà quando e come intervenire. Sarà opportuno effettuare questa ispezione anche dopo il verificarsi di fenomeni meteorici di forte intensità, durante i quali la portata di piena del torrente potrebbe trascinare materiali in misura maggiore, i quali potrebbero accumularsi in corrispondenza del ponte. Ovviamente l eliminazione della pila centrale della vecchia struttura ha migliorato la sezione di deflusso in corrispondenza del ponte e di conseguenza i problemi succitati dovrebbero presentarsi in misura minore rispetto al passato. N.B.: Sarà necessario istituire un registro dove annotare tutte le verifiche e gli interventi effettuati periodicamente, e le eventuali comunicazioni sulle anomalie riscontrate e le conseguenti riparazioni o sostituzioni eseguite. ISPEZIONI ED INTERVENTI DI MANUTENZIONE E PERIODICITÀ CONSIGLIATA n. ATTIVITA ISPEZIONE INTERVENTO 1 RICARICA MANTO STRADALE 2 RIMOZIONE GHIAIA E RAMI DALL ALVEO 3 4 VERIFICA DELLA STABILITÀ ELEMENTI STRUTTURALI (INCLUSI PARAPETTI E CORRIMANI) VERNICIATURA E TRATTAMENTO DEI CORRIMANI E DEI PARAPETTI Ogni anno (operaio specializzato) 2 volte l anno (operaio generico) Ogni anno (personale tecnico) Ogni anno (operaio specializzato) All occorrenza (ditta specializzata) All occorrenza (operaio generico) All occorrenza (ditta specializzata) Ogni 2/3 anni (operaio qualificato) 4
6 Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera (Ai sensi del D.M , art. 10.1) DESCRIZIONE DELL ELEMENTO STRUTTURALE: Opere di fondazione in cemento armato. Elementi del sistema edilizio atti a trasmettere al terreno le azioni esterne e il peso proprio della struttura LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI Resistenza ai carichi e alle sollecitazioni previste in fase di progettazione. MODALITA DI CONTROLLO Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomali che precedano fenomeni di cedimenti strutturali. PERIODICITA Annuale. PROBLEMI RISCONTRABILI Formazione di fessurazioni o crepe. Corrosione delle armature. Disgregazione del copriferro con evidenza barre di armatura POSSIBILI CAUSE Alternanza di penetrazione e di ritiro dell acqua. TIPO DI INTERVENTO (in ogni caso consultare preventivamente un tecnico strutturale). Riparazioni localizzate delle parti strutturali. Ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato. Protezione dei calcestruzzi da azioni disgreganti. Protezione delle armature da azioni disgreganti. STRUMENTI ATTI A MIGLIORARE LA CONSERVAZIONE DELL OPERA Vernici, malte e trattamenti speciali. Prodotti contenenti resine idrofuganti e altri additivi specifici. DESCRIZIONE DELL ELEMENTO STRUTTURALE: Opere di elevazione in cemento armato. Elementi del sistema edilizio aventi il compito di resistere alle azioni verticali ed orizzontali agenti sulla parte di struttura fuori terra e di trasmetterle alle opere di fondazione. LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI Resistenza ai carichi e alle sollecitazioni previste in fase di progettazione. Adeguata resistenza meccanica a compressione. Buona resistenza termica ed un elevata permeabilità al passaggio del vapor acqueo. Adeguata resistenza al fuoco. 5
7 CARATTERISTICHE MINIME DEI MATERIALI Calcestruzzo: Rck minimo: 30 N/mmq. MODALITA DI CONTROLLO Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomali che precedano fenomeni di cedimenti strutturali. PERIODICITA Annuale. PROBLEMI RISCONTRABILI Insorgere di efflorescenze o comparsa di muffe. Formazione di fessurazioni o crepe. Corrosione delle armature. Disgregazione o deterioramento del cemento con conseguente perdita degli aggregati. Movimenti relativi fra i giunti. Formazioni di bolle d aria. POSSIBILI CAUSE Alternanza di penetrazione e di ritiro dell acqua. TIPO DI INTERVENTO (in ogni caso consultare preventivamente un tecnico strutturale). Riparazioni localizzate delle parti strutturali. Ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato. Protezione dei calcestruzzi da azioni disgreganti, Protezione delle armature da azioni disgreganti. STRUMENTI ATTI A MIGLIORARE LA CONSERVAZIONE DELL OPERA Vernici, malte e trattamenti speciali. Prodotti contenenti resine idrofuganti e altri additivi specifici. 6
8 RISCHI POTENZIALI DEI LAVORI DI MANUTENZIONE n. INTERVENTO RICARICA MANTO STRADALE RIMOZIONE GHIAIA E RAMI DALL ALVEO VERIFICA DELLA STABILITÀ ELEMENTI STRUTTURALI (INCLUSI PARAPETTI E CORRIMANI) VERNICIATURA E TRATTAMENTO DEI CORRIMANI E DEI PARAPETTI RISCHI POTENZIALI Investimento da automezzi Presenza di vipere, zecche, tagli, contusioni, abrasioni. Investimento da automezzi, caduta dall alto, annegamento. Investimento da automezzi, polveri, affaticamento ATTREZZATURE E/O PROCEDURE DI SICUREZZA Formazione (corsi obbligatori per lavori in presenza di traffico veicolare), segnaletica, indumenti ad alta visibilità, impiedo di movieri per gestione del traffico Impiego di DPI in genere, impiego di attrezzi di lavoro idonei e sicuri. Indumenti ad alta visibilità, apposizione di segnaletica, impiego di DPI in genere, formazione. Indumenti ad alta visibilità, apposizione di segnaletica, impiego di DPI in genere, formazione acquisizione corretta postura nell esecuzione del lavoro. 7
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