PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE DELLE RISORSE PER LA

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1 1 di 28 PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE DELLE RISORSE PER LA RISERVA SECONDARIA DI POTENZA ED IL BILANCIAMENTO Storia delle revisioni Rev.02 11/12/06 Introduzione di nuove modalità di calcolo dei programmi e delle quantità accettate in esito alla fase di gestione in tempo reale del MSD Eliminazione di obblighi non direttamente inerenti l oggetto del documento Rev.03 25/05/08 Introduzione di nuove modalità di calcolo dei programmi e delle quantità accettate in esito alla fase di gestione in tempo reale del MSD Introduzione di nuove modalità di calcolo della variazione di potenza in aumento Elaborato Collaborazioni Verificato Approvato E. Fiorino M.A. Sidoni F. Del Pizzo

2 2 di 28 INDICE 1. OGGETTO LISTA DEGLI ACRONIMI DATI E INFORMAZIONI RILEVANTI AI FINI DELLO SVOLGIMENTO DELLA FASE DI GESTIONE IN TEMPO REALE DEL MSD RISORSE PER IL SERVIZIO DI BILANCIAMENTO DATI TECNICI DELLE UNITÀ DI PRODUZIONE ABILITATE UTILIZZATI AI FINI DEL BILANCIAMENTO Limiti delle fasce di funzionamento e Semibanda ai fini del bilanciamento Potenza massima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di energia Potenza minima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di energia Fasce di funzionamento valide ai fini del bilanciamento Semibanda di riserva secondaria Potenza Massima di fascia ai fini del bilanciamento Potenza Minima di fascia ai fini del bilanciamento Potenza massima e minima dell unità di produzione ai fini del bilanciamento Variazione di potenza delle unità di produzione Dati tecnici utilizzati ai fini del calcolo della variazione di potenza Calcolo della variazione di potenza in aumento Calcolo della variazione di potenza in diminuzione SELEZIONE DELLE RISORSE PER IL BILANCIAMENTO CALCOLO DEL PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO UNITÀ INDISPONIBILI AL BILANCIAMENTO UNITÀ DISPONIBILI AL BILANCIAMENTO Calcolo del programma modificato non fattibilizzato Calcolo del programma vincolante modificato Osservazione circa il calcolo del PVM relativamente allo spegnimento di UP termoelettriche non turbogas COMUNICAZIONI AGLI UTENTI DEL DISPACCIAMENTO COMUNICAZIONI INERENTI IL SERVIZIO DI RISERVA SECONDARIA DI POTENZA COMUNICAZIONE DI ESCLUSIONE DAL BILANCIAMENTO COMUNICAZIONE DI REVOCA DI UN ORDINE DI DISPACCIAMENTO... 23

3 3 di COMUNICAZIONE DI LIMITAZIONE DELLA POTENZA MINIMA E MASSIMA COMUNICAZIONE GENERICA QUANTITÀ ACCETTATE PER IL SERVIZIO DI BILANCIAMENTO PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO E CORRETTO CALCOLO DEL PROGRAMMA VINCOLANTE IN POTENZA TECNICAMENTE CONGRUO CALCOLO DELLA QUANTITÀ ACCETTATA PER IL BILANCIAMENTO RISORSE PER IL RACCORDO TRA I GIORNI CONTIGUI... 27

4 4 di OGGETTO Il presente documento riporta la descrizione delle attività inerenti e connesse alla fase di gestione in tempo reale del Mercato per il servizio di dispacciamento, ai fini della gestione del servizio di riserva secondaria di potenza e del servizio di bilanciamento LISTA DEGLI ACRONIMI MSD UdD UP UPA Mercato per il servizio di dispacciamento Utente del Dispacciamento Unità di Produzione UP Abilitata

5 5 di DATI E INFORMAZIONI RILEVANTI AI FINI DELLO SVOLGIMENTO DELLA FASE DI GESTIONE IN TEMPO REALE DEL MSD Ai fini dello svolgimento della fase di gestione del Mercato per il servizio di dispacciamento Terna si avvale: - dei dati tecnici delle unità di produzione registrati nel Registro delle unità di produzione, come eventualmente modificati a seguito di comunicazioni di variazioni temporanee dei dati tecnici degli utenti del dispacciamento; - delle informazioni circa l indisponibilità al servizio di dispacciamento delle unità di produzione abilitate, come comunicate dagli utenti del dispacciamento ; - delle offerte di prezzo presentate sul Mercato per il servizio di dispacciamento dagli utenti del dispacciamento; - dei risultati della fase di programmazione del Mercato per il servizio di dispacciamento: Semibande di riserva secondaria approvvigionate dalle unità di produzione abilitate (valori orari); Semibande di riserva secondaria disponibili dalle unità di produzione abilitate (valori orari); Programmi vincolanti delle unità di produzione abilitate (valori quartodorari); Programmi vincolanti delle unità di produzione non abilitate (valori orari).

6 6 di RISORSE PER IL SERVIZIO DI BILANCIAMENTO 3.1. DATI TECNICI DELLE UNITÀ DI PRODUZIONE ABILITATE UTILIZZATI AI FINI DEL BILANCIAMENTO Limiti delle fasce di funzionamento e Semibanda ai fini del bilanciamento Potenza massima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di energia A seguito di limitazioni comunicate da Terna e/o delle limitazioni per vincoli di energia, la potenza massima della fascia di funzionamento, è calcolata secondo le seguenti modalità: in cui: PMAX ( t) lim itata = Min ( PSMAX ( t), PMAXLIM ( t), PMAX _ ENE) PSMAX(t) è la potenza massima della fascia, come definita in RUP o aggiornata in RUP dinamico, valorizzata al tempo t; PMAXLIM(t) è la potenza massima cui la UP è stata eventualmente limitata da Terna, vedi sezione 6.4, valorizzata al tempo t; PMAX_ENE è la potenza massima limitata per la disponibilità di energia che può essere prodotta dalla UP, nel caso di UP idroelettriche o idroelettriche di produzione e pompaggio, ipotizzando di utilizzare tutta l energia disponibile per la produzione in Potenza minima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di energia A seguito di limitazioni comunicate da Terna e/o delle limitazioni per vincoli di energia, la potenza minima della fascia di funzionamento, è calcolata secondo le seguenti modalità: in cui: PMIN( t) lim itata = Max ( PSMIN ( t), PMINLIM ( t), PMIN _ ENE)

7 7 di 28 PSMIN(t) è la potenza minima della fascia, come definita in RUP o aggiornata in RUP dinamico, valorizzata al tempo t; PMINLIM(t) è la potenza minima cui la UP è stata eventualmente limitata da Terna, vedi Sezione 6.4, valorizzata al tempo t; PMIN_ENE è la potenza minima limitata per la disponibilità di energia che può essere assorbita dalla UP, nel caso di UP idroelettriche di produzione e pompaggio, ipotizzando di utilizzare tutta l energia disponibile per l assorbimento in Fasce di funzionamento valide ai fini del bilanciamento Ai fini del bilanciamento e del calcolo del programma vincolante modificato saranno considerate valide solo le fasce di funzionamento, in cui risulti soddisfatto il seguente criterio di congruenza: PMIN( t) PMAX ( t) limitata limitata Semibanda di riserva secondaria Ai fini del bilanciamento, in ciascuna fascia di funzionamento, le UPA dovranno mettere a disposizione al tempo t, la semibanda di riserva secondaria SB(t) valutata come di seguito descritto. Unità senza messaggi di riserva secondaria o con messaggi validi di riserva secondaria A Programma SB(t) è pari al valore minimo tra: la quantità assegnata alla UP in fase di programmazione MSD; il valore comunicato attraverso RUP dinamico, in corrispondenza alla fascia e dell intervallo temporale che include t, qualora presente; la semibanda presente in RUP per l assetto associato alla fascia, qualora non presente il valore comunicato attraverso RUP dinamico. Unità con messaggi validi di riserva secondaria Inserisci SB(t) è pari al valore minimo tra:

8 8 di 28 la quantità assegnata alla UP in fase di programmazione MSD, qualora maggiore di zero; il valore comunicato attraverso RUP dinamico, in corrispondenza alla fascia e dell intervallo temporale che include t, qualora presente; la semibanda presente in RUP per l assetto associato alla fascia, qualora non presente il valore comunicato attraverso RUP dinamico. Unità con messaggi validi di riserva secondaria Sospendi SB(t) è pari a zero. Qualora la fascia di funzionamento abbia ampiezza inferiore al doppio della semibanda di regolazione secondaria: si considera: limitata limitata PMAX ( t) PMIN( t) < 2 SB( t) SB ( t) = Potenza Massima di fascia ai fini del bilanciamento La potenza massima ai fini del bilanciamento della fascia di funzionamento è calcolata secondo le seguenti modalità: in cui: PMAX 1 BIL limitata MAX ( t) = PMAX ( t) SB( t) Δ, + il termine moltiplicativo di correzione Δ MAX,+1 è definito pari a uno se: la fascia è quella corrispondente alla massima delle potenze massime di fascia; gli assetti di funzionamento associati alle fasce e +1 sono differenti; il termine moltiplicativo di correzione Δ MAX,+1 è pari a zero altrimenti Potenza Minima di fascia ai fini del bilanciamento La potenza minima ai fini del bilanciamento della fascia di funzionamento è calcolata secondo le seguenti modalità:

9 9 di 28 BIL limitata MIN PMIN( t) = PMIN( t) + SB( t) Δ, 1 in cui: il termine moltiplicativo di correzione Δ MIN,-1 è definito pari a uno se: la fascia è quella corrispondente alla minima delle potenze minime di fascia; gli assetti di funzionamento associati alle fasce e -1 sono differenti; il termine moltiplicativo di correzione Δ MIN,-1è pari a zero altrimenti Potenza massima e minima dell unità di produzione ai fini del bilanciamento La potenza massima e la potenza minima dell UPA ai fini del bilanciamento sono rispettivamente la massima delle potenze massime di fascia e la minima delle potenze minime di fascia, valutate esclusivamente tra le fasce di funzionamento valide: PMAX ( t) BIL BIL ( PMAX ( t ) FasceValide = MAX ) PMIN( t) BIL BIL ( PMIN( t ) FasceValide = MIN ) Variazione di potenza delle unità di produzione Dati tecnici utilizzati ai fini del calcolo della variazione di potenza Al fine del calcolo del tempo necessario ad effettuare variazioni di potenza rispetto ad una potenza data sono utilizzati i dati tecnici associati alle fasce di potenza, di cui alle Regole per il dispacciamento, in particolare (avendo ordinato le fasce in senso crescente con la potenza minima delle fasce stesse e indicando con 1 la fascia più bassa): PSMIN è la potenza minima della -ma fascia di funzionamento; PSMAX è la potenza massima della -ma fascia di funzionamento; GRAD è il gradiente di potenza a salire della -ma fascia di funzionamento;

10 10 di 28 GRAD è il gradiente di potenza a scendere della -ma fascia di funzionamento (preso in ogni caso con il segno positivo); TAV Tempo di avviamento della fascia -ma (min); TAR Tempo di arresto della fascia -ma (min); TRAMPA 1 Tempo di rampa associato alla fascia 1 (min). Qualora, al tempo in esame, per l UP vi siano variazioni dei dati tecnici comunicate attraverso RUP dinamico, sono utilizzati direttamente i dati associati alla fascia - ma. Qualora non vi siano variazioni, sono utilizzati i dati definiti nel RUP per l assetto associato alla -ma fascia (Assetto ). In quest ultimo caso (in assenza quindi di variazioni), per quanto concerne il tempo di avviamento TAV 1 ed il tempo di arresto TAR 1 relativi alla prima fascia di funzionamento si ha che: se la potenza minima della prima fascia è >0, il corrispondente tempo di avviamento TAV 1 ed tempo di arresto TAR 1 sono rispettivamente il tempo di avviamento TAVA ed il tempo di arresto TARA, definiti in RUP per l assetto associato alla fascia di funzionamento 1, Assetto 1. se la potenza minima della prima fascia è 0, TAV 1 e TAR 1 sono pari a zero. Sempre nel caso siano utilizzati i dati RUP (in assenza quindi di variazioni), per quanto concerne il tempo di avviamento TAV ed il tempo di arresto TAR, per le fasce successive alla prima (>1) si ha che: se l assetto delle due fasce consecutive è differente (Assetto -1 Assetto ), il corrispondente tempo di avviamento TAV ed tempo di arresto TAR 1 sono rispettivamente il tempo di cambio assetto in aumento definito in RUP per l assetto Assetto. se invece l assetto delle due fasce consecutive è il medesimo (Assetto -1 = Assetto ) TAV e TAR sono pari a zero.

11 11 di Calcolo della variazione di potenza in aumento Il tempo necessario ad effettuare variazioni di potenza in aumento rispetto ad una potenza data sono calcolati assumendo che: Il tempo necessario per effettuare un incremento di potenza ΔP all interno della fascia di potenza, è pari a ΔP /GRAD ; Il tempo necessario per trasferirsi dalla fascia -1 alla fascia (se >1) è pari a TAV + (PSMIN - PSMAX -1 )/[(GRAD + GRAD -1 )/2; Se PSMIN 1 è maggiore o uguale a zero, il tempo necessario per trasferirsi da zero alla potenza minima PSMIN 1 è pari a TAV 1, mentre non è applicabile altrimenti. Per le unità termoelettriche diverse da turbogas a ciclo aperto, il tempo necessario per effettuare l incremento di potenza da zero alla potenza minima è pari al minore valore tra TAV 1 e TRAMPA 1. Ipotizzando che l unità di produzione si trovi al tempo iniziale a potenza zero (se la potenza minima è 0) oppure alla potenza minima (se questa è <0), la rampa di presa di carico fino alla potenza massima è dunque descritta da una spezzata con i seguenti punti di snodo all interno delle fasce di funzionamento, illustrata in Figura 1: tt _ Min 0 min(trampa 1,TAV 1 ), per le unità termoelettriche diverse da turbogas a ciclo aperto tt _ Min 0 0, in tutti gli altri casi tt _ Min 1 TAV 1 tt _ Max 1 tt _ Min 1 + (PSMAX 1 -PSMIN 1 )/GRAD 1. tt _ Min tt _ Max -1 + TAV + (PSMIN -PSMAX -1 )/[(GRAD + GRAD -1 )/2] tt _ Max tt _ Min + (PSMAX -PSMIN )/GRAD.

12 12 di 28 tt _ MinN tt _ MaxN-1 + TAV N + (PSMIN N -PSMAX N-1 )/[(GRAD N + GRAD N-1 )/2] tt _ Max N tt _ Min N + (PSMAX N - PSMIN N )/GRAD N in cui: tt _ Min è il tempo a cui la UP raggiunge l estremo inferiore della -ma fascia. tt _ Max è il tempo a cui la UP raggiunge l estremo superiore della -ma fascia. Potenza (MW) Figura 1 PSMAX 2 PMAX Fascia 2 PSMIN 2 PSMAX 1 Fascia 1 PSMIN 1 PMIN 0 t Min(TAV1, PSMAX 1 PSMIN 1 TAV 2 + PSMAX 2 PSMIN 2 TRAMPA1) GRAD 1 PSMIN 2 PSMAX GRAD 2 1 TAV 1 ( GRAD 1 + GRAD 2) / Calcolo della variazione di potenza in diminuzione Il tempo necessario ad effettuare variazioni di potenza in diminuzione rispetto ad una potenza data sono calcolati assumendo che:

13 13 di 28 Il tempo necessario per effettuare un decremento di potenza ΔP all interno della fascia di potenza, è pari a ΔP /GRAD ; Il tempo necessario per trasferirsi dalla fascia alla fascia -1 (se >1) è pari a TAR + (PSMIN - PSMAX -1 )/[(GRAD + GRAD -1 )/2; Se PSMIN 1 è maggiore o uguale a zero, il tempo necessario per trasferirsi dalla potenza minima PSMIN 1 a zero è pari a TAR 1, mentre non è applicabile altrimenti. Ipotizzando che l unità di produzione si trovi al tempo iniziale alla potenza massima, la rampa di rilascio di carico fino a zero (se la potenza minima è 0) oppure alla potenza minima (se questa è <0) è dunque descritta da una spezzata con i seguenti punti di snodo all interno delle fasce di funzionamento, illustrata in Figura 2: tt _ Max N 0 tt _ Min N tt _ Max + (PSMAX N N - PSMIN N )/GRAD N.... tt _ Max tt _ Min +1 + TAR +1 + (PSMIN +1 -PSMAX )/[(GRAD + +1 GRAD )/2] tt _ Min tt _ Max + (PSMAX -PSMIN )/GRAD.. tt _ Max 1 tt _ Min 2 + TAR 2 + (PSMIN 2 -PSMAX 1 )/[(GRAD + GRAD 2 1 )/2] tt _ Min 1 tt _ Max 1 + (PSMAX 1 -PSMIN 1 )/GRAD 1 tt _ 0 tt _ Min 1 + TAR 1 in cui: tt _ Max è il tempo a cui la UP raggiunge l estremo superiore della -ma fascia.

14 14 di 28 tt _ Min è il tempo a cui la UP raggiunge l estremo inferiore della -ma fascia. tt _ 0 è il tempo a cui la UP raggiunge la potenza pari a zero (non applicabile se la potenza minima dell UP è <0). Figura 2 4. SELEZIONE DELLE RISORSE PER IL BILANCIAMENTO Qualora si renda necessario il ricorso al servizio di bilanciamento con determinati requisiti di tempestività, Terna seleziona la risorsa più economica secondo l algoritmo di seguito descritto che elabora l ordine di merito delle unità abilitate. Quali dati di ingresso all algoritmo, il Terna specifica: il tempo dal quale deve iniziare l azione di bilanciamento. l orizzonte temporale entro cui deve essere completata l azione di bilanciamento;

15 15 di 28 la quantità di cui deve essere variata la produzione QPB, rispetto ai programmi vincolanti delle UP, ai fini del ripristino dell equilibrio tra immissioni e prelievi; l area geografica su cui selezionare le UP per la copertura della variazione di produzione, tenuto conto delle congestioni di rete, anche potenziali. Per la generazione dell ordine di merito, viene risolto un problema di ottimo vincolato avente quale funzione obiettivo la minimizzazione degli esborsi per l impiego delle risorse di bilanciamento: in cui: Min j j PB X X j è la quantità accettata con segno 1, in MW, per la tipologia di risorsa j, j secondo lo schema di cui al seguito, presentata dalla unità di produzione abilitata al bilanciamento. PB j è il prezzo per la tipologia di risorsa j, secondo lo schema di cui al seguito, presentata dalla unità di produzione abilitata al bilanciamento. Le tipologie di risorsa nelle quali è suddivisa l energia disponibile al servizio di bilanciamento sono di seguito descritte. Bilanciamento Tipologia di risorsa A salire Tipologia j + Vendita in tempo reale a revoca dell eventuale acquisto in fase di programmazione Tipologia j ++ Altre vendite in tempo reale Prezzo offerto Prezzo offerto in acquisto dall unità Prezzo offerto in vendita dall unità 1 Le quantità accettate con segno sono positive se riferite alle tipologie + e ++, negative se riferite alle tipologie di risorse - e --

16 16 di 28 A scendere Tipologia j - Acquisto in tempo reale a revoca dell eventuale acquisto in fase di programmazione Tipologia j -- Altri acquisti in tempo reale Prezzo offerto in vendita dall unità Prezzo offerto in acquisto dall unità NOTA. Le tipologie di risorse di tipo + e - non possono essere contemporaneamente presenti La Potenza P dell UP è legata alle quantità accettate X j dalla seguente relazione: = ( ) + P P Vinc Potenza X j j dove P _ Vinc _ Potenza è il programma vincolante in potenza dedotto dal programma vincolante (in energia), esito della fase di programmazione del MSD: P _ Vinc _ Potenza( t) [ MW ] = 4 P _ Vinc _ Energia( q. o. t) [ MWh] con t istante generico e q.o.t. quarto d ora che include l istante t. Il problema è soggetto ai seguenti vincoli: Copertura della quantità di potenza da bilanciare j X j = QPB in cui QPB è la quantità di potenza da bilanciare. Rispetto della quantità offerta: { ( ) ( ) } + 0 X max 0, P P_ VInc_ Potenza ++ 0 X 0 X min 0, P P_ VInc_ Potenza 0 X MA { ( ) ( ) } MA

17 17 di 28 ) MA in cui ( P è la potenza media nel periodo orario contenente il tempo cui l azione di bilanciamento si riferisce e corrispondente alla quantità di energia risultante dal programma aggiornato cumulato della UPA. Rispetto dei vincoli dinamici: in cui + δ P e δp X δp j + j δ P sono rispettivamente l incremento e il decremento massimo di potenza per la UP, rispetto al programma vincolante, calcolati: a partire dal programma vincolante modificato della UP, calcolato al tempo iniziale del bilanciamento; considerando la possibilità di variazione di produzione delle UP, determinata come descritto nella Sezione 3.1.3, nell orizzonte temporale assegnato. Localizzazione: Sono incluse nel calcolo le sole UPA localizzate nelle zone territoriali utili, tenuto conto delle sezioni di rete congestionate nonché della direzione dei transiti nella sezione stessa. Nel caso di congestioni intrazonali, si tiene inoltre conto della localizzazione della UPA sulla rete e della differente efficacia delle unità nel rimuovere la congestione. Una volta selezionate le offerte costituenti la soluzione del problema di ottimo vincolato, le offerte accettate sono aggregate per UPA in modo da determinare la potenza a cui l unità stessa deve portarsi. 5. CALCOLO DEL PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO 5.1. UNITÀ INDISPONIBILI AL BILANCIAMENTO Qualora al tempo T l UP sia indisponibile al bilanciamento, il programma vincolante modificato PVM(T) è pari al programma vincolante in potenza al medesimo tempo PV(T).

18 18 di UNITÀ DISPONIBILI AL BILANCIAMENTO Qualora al tempo T l UP sia disponibile al bilanciamento, il programma vincolante modificato PVM(T) è calcolato come descritto nella presente sezione Calcolo del programma modificato non fattibilizzato Quale primo passo, Terna determina il programma modificato non fattibilizzato PVM NF (T) come segue: Se non vi sono comandi antecedenti a T, il programma modificato non fattibilizzato è pari al programma vincolante in potenza al medesimo tempo. Se al tempo T vi è un ordine di dispacciamento in esecuzione, cioè se T cade nell intervallo tra il tempo iniziale T INI ed il tempo finale T FIN di un ordine di dispacciamento, il programma modificato non fattibilizzato PVM NF (T) è calcolato assumendo che la UP si muova: Dalla potenza PV(T INI ) + ΔP(T INI ) al tempo T INI Alla potenza PV(T FIN ) + ΔP(T FIN ) al tempo T FIN secondo il profilo di potenza descritto nelle Sezioni e Se al tempo T l ultimo ordine di dispacciamento impartito prima di T è già stato completato 2, cioè se T è posteriore o uguale al tempo finale TFIN di tale ordine, il programma modificato non fattibilizzato PVM NF (T) è pari a: PV(T FIN ) +ΔP(T FIN ) PV(T) +ΔP(T FIN ) per gli ordini Stai per gli ordini Mantieni differenza Calcolo del programma vincolante modificato Sia in presenza che in assenza di ordini di dispacciamento precedenti al tempo in esame T, il programma vincolante modificato PVM(T) viene calcolato a partire dal programma modificato non fattibilizzato PVM NF (T), tenuto conto dei dati tecnici 2 L ultimo ordine di dispacciamento emesso è quello con il valore di TFIN più alto tra tutti quelli con T FIN T

19 19 di 28 della UP dichiarati in RUP ed eventualmente aggiornati in tempo reale per mezzo del RUP dinamico : Qualora l unità di produzione sia di tipo termoelettrico differente da turbogas: o se al tempo T l ultimo ordine di dispacciamento impartito prima di T, con tempo finale T FIN, è già stato completato; o se PVM NF (T FIN ) 1 MW; Allora: PVM(T)= 0 Qualora PVM NF (T) superi la potenza massima ai fini del bilanciamento PMAXBIL, calcolata in accordo alla Sezione 3.1.2, PVM(T) è pari a tale potenza; Qualora PVM NF (T) sia inferiore alla potenza minima ai fini del bilanciamento PMINBIL, calcolata in accordo alla Sezione 3.1.2, si ha che: se l unità è di tipo idroelettrico di produzione e pompaggio, PVM(T) è pari a tale potenza; se l unità è di tipo termoelettrico differente da turbogas: o Se al tempo T non vi sono precedenti ordini o Se al tempo T vi è un ordine di dispacciamento in esecuzione caratterizzato da ΔP(T FIN ) 0: PVM(T) = 0 se PVM NF (T) 1 MW PVM(T) = PMIN BIL se PVM NF (T) > 1 MW o Se al tempo T vi è un ordine di dispacciamento in esecuzione caratterizzato da ΔP(T FIN ) > 0 3 : PVM(T) = PVM NF (T) o se PVM NF (T FIN ) > 1 MW - se l ultimo ordine impartito prima di T è del tipo Mantieni Differenza : PVM(T) = 0 se PV(T) 1 MW e ΔP(T FIN ) 0 3 Cioè in presenza di un ordine di dispacciamento di avviamento dell unità di produzione termoelettrica

20 20 di 28 PVM(T) = PMIN BIL se PV(T) > 1 MW o ΔP(T FIN ) > 0 - se l ultimo ordine impartito prima di T è del tipo Stai : PVM(T) = PMIN BIL se PVM NF (T) > 1 MW se l unità è di altro tipo (incluse le UP termoelettriche turbogas e le UP idroelettriche di sola generazione): PVM(T) = 0 se PVM NF (T) 1 MW PVM(T) = PMIN BIL se PVM NF (T) > 1 MW Qualora PVM NF (T) sia compreso tra la potenza massima ai fini del bilanciamento PMAX BIL e la potenza minima ai fini del bilanciamento PMIN BIL, si ha che: se il programma PVM NF (T) non cade all interno o al bordo di una delle fasce di funzionamento della UP, ma tra la fascia di funzionamento e la fascia di funzionamento +1, ed al tempo T non vi è un ordine di dispacciamento in esecuzione, PVM(T) è posto pari a: o PMAX(T) BIL se il programma PVM NF (T) è più prossimo alla fascia di funzionamento ; o PMIN(T) BIL +1 se il programma PVM NF (T) è più prossimo alla fascia di funzionamento +1 o equidistante da PMAX(T) BIL e PMIN(T) BIL +1 ; altrimenti il programma il programma vincolante modificato PVM(T) è pari a PVM NF (T) Osservazione circa il calcolo del PVM relativamente allo spegnimento di UP termoelettriche non turbogas Con riferimento alla prosecuzione di ordini di dispacciamento di tipo Mantieni differenza impartiti ad unità termoelettriche differenti dai turbogas disponibili al bilanciamento, l algoritmo di calcolo del PVM implica che tali unità dovranno eseguire lo spegnimento e restare spente qualora esplicitamente richiesto da Terna al tempo T FIN (PV(T FIN ) +ΔP(T FIN ) 1 MW).

21 21 di 28 Se invece non vi è stata richiesta esplicita di spegnimento con l ultimo ordine ricevuto, le unità termoelettriche diverse dai turbogas e disponibili al bilanciamento dovranno autonomamente procedere allo spegnimento esclusivamente qualora il programma vincolante preveda che l unità sia spenta al tempo T in esame (cioè PV(T) minore o uguale della soglia di tolleranza di 1 MW) E l ultimo ordine di dispacciamento ricevuto era a scendere (cioè ΔP(T FIN ) < 0) ovvero di riportarsi a programma (cioè ΔP(T FIN ) = 0). restare alla potenza minima ai fini del bilanciamento PMIN BIL nei casi rimanenti, ovvero se il programma vincolante non prevede lo spegnimento (cioè PV(T) maggiore della soglia di tolleranza di 1 MW) O se l ultimo ordine di dispacciamento ricevuto era a salire (cioè ΔP(T FIN ) > 0). 6. COMUNICAZIONI AGLI UTENTI DEL DISPACCIAMENTO Terna, durante lo svolgimento della fase di gestione in tempo reale del MSD, ai fini della fornitura del servizio di bilanciamento e di riserva secondaria di potenza in tempo reale, può dare comunicazioni agli UdD titolari di unità di produzione abilitate. Il contenuto delle stesse è descritto nel seguito, ad eccezione degli ordini di dispacciamento COMUNICAZIONI INERENTI IL SERVIZIO DI RISERVA SECONDARIA DI POTENZA Terna, con riferimento al servizio di riserva secondaria di potenza, può dare le seguenti comunicazioni: Inserimento La comunicazione reca indicazione dell unità di produzione cui la comunicazione si riferisce, della data e ora in cui deve avvenire l inserimento.

22 22 di 28 L unità di produzione indicata dovrà rendere disponibile alla regolazione secondaria frequenza/potenza una semibanda di riserva secondaria pari: al valore approvvigionato in fase di programmazione, se non nullo; al valore registrato nel RUP, come eventualmente aggiornato a seguito di comunicazioni di variazioni temporanee di dati tecnici, altrimenti. Sospensione La comunicazione reca indicazione dell unità di produzione cui la comunicazione si riferisce, della data e ora di inizio e di fine del periodo di sospensione. L unità di produzione indicata non è più tenuta, nel periodo di sospensione, a rendere disponibile la semibanda di riserva secondaria approvvigionata in fase di programmazione del Mercato per il servizio di dispacciamento o richiesta con un precedente messaggio di inserimento. A programma La comunicazione reca indicazione dell unità di produzione cui la comunicazione si riferisce, della data e ora in cui deve essere di ripristino del servizio. L unità di produzione indicata deve rendere disponibile la semibanda di riserva approvvigionata nella fase di programmazione del Mercato per il servizio di dispacciamento COMUNICAZIONE DI ESCLUSIONE DAL BILANCIAMENTO Tenuto conto della disponibilità complessiva delle risorse, Terna può comunicare alle UP che mantengano stabilmente (ovvero per un periodo superiore a 60 ) uno scostamento non giustificato e significativo (superiore al 15%) tra la potenza immessa in rete ed il valore richiesto, l esclusione dal servizio di bilanciamento. Terna può altresì escludere dal bilanciamento UPA, per motivi di sicurezza del sistema elettrico, quali la presenza di congestioni di rete su cui l unità è particolarmente influente. La comunicazione di esclusione dal bilanciamento reca indicazione: dell unità di produzione cui la comunicazione si riferisce; della data e ora di inizio e di fine del periodo di esclusione;

23 23 di 28 della motivazione della esclusione. Qualora la data di fine del periodo di esclusione non sia valorizzata, si intende che la UP rimane esclusa dal bilanciamento sino a che Terna non invia un messaggio di riammissione al bilanciamento, e comunque non oltre il termine della giornata corrente COMUNICAZIONE DI REVOCA DI UN ORDINE DI DISPACCIAMENTO Terna procede a revoca di un ordine di dispacciamento già inviato mediante invio di una comunicazione di revoca di un ordine di dispacciamento. La comunicazione di revoca di un ordine di dispacciamento reca indicazione: dell unità di produzione cui la comunicazione si riferisce; della data e ora di inizio e di fine del periodo cui la revoca si riferisce; del codice univoco dell ordine di dispacciamento cui la revoca si riferisce COMUNICAZIONE DI LIMITAZIONE DELLA POTENZA MINIMA E MASSIMA Ai fini della gestione in sicurezza del sistema elettrico, Terna può limitare l intervallo di funzionamento delle UP abilitate. La comunicazione di limitazione della potenza massima e minima reca indicazione: dell unità di produzione cui la comunicazione si riferisce; la data e ora di inizio e fine del periodo di limitazione; il limite alla potenza massima PMAXLIM o minima PMINLIM immessa in rete dall unità, ai fini del calcolo del bilanciamento; la motivazione della limitazione. La limitazione della potenza decade trascorso il periodo di limitazione o a seguito della comunicazione della revoca della limitazione da parte di Terna COMUNICAZIONE GENERICA Terna può altresì inviare agli UdD titolari di unità di produzione abilitate comunicazioni il cui contenuto non è predefinito relativamente a disposizioni non codificate.

24 24 di QUANTITÀ ACCETTATE PER IL SERVIZIO DI BILANCIAMENTO 7.1. PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO E CORRETTO Ai fini della definizione delle quantità accettate per il bilanciamento e la riserva secondaria di potenza, si calcola il "Programma Vincolante Modificato e Corretto" (PVMC) per effetto dell azione della riserva secondaria di potenza: PVMC ( T ) = PVM ( T ) + 2 SB ( T ) * ( L 50%) 100% In cui : PVM(T) è il programma vincolante modificato dell unità al tempo T. * MSDexante RUP SB ( T ) = min [ SB ( T) ; SB ( T )] SB MSDexante (T) è la semibanda di riserva secondaria dell unità al tempo T come di seguito calcolata: se la UP non ha ricevuto comunicazioni inerenti la riserva secondaria o l ultima comunicazione ricevuta al tempo T è di tipo A programma, è il valore di semibanda approvvigionata in esito alla fase di programmazione del MSD; se l ultima comunicazione al tempo T è del tipo Sospensione, è pari a 0; se l ultima comunicazione al tempo T è del tipo Inserimento, è il valore di semibanda risultante dalla fase di programmazione ex-ante qualora maggiore di zero, ovvero il valore di semibanda dichiarato nel RUP, come eventualmente modificato sul RUP dinamico, con riferimento all assetto associato alla fascia di funzionamento corrispondente al PVM(T), ovvero alla fascia di funzionamento più vicina al PVM(T) nel caso in cui questo non appartenga ad una fascia di funzionamento valida. SB RUP (T) è il valore di semibanda dichiarato nel RUP con riferimento all assetto associato alla fascia di funzionamento corrispondente al PVM(T);

25 25 di 28 L (%) è il livello al tempo T dell'opportuno regolatore centralizzato frequenza/potenza (Continente/Sicilia/Sardegna), a seconda della collocazione geografica della unità di produzione, arrotondato all unità CALCOLO DEL PROGRAMMA VINCOLANTE IN POTENZA TECNICAMENTE CONGRUO Il programma vincolante in potenza PV al tempo T viene ricondotto al Programma Vincolante in potenza tecnicamente congruo PV TC, tale da essere tecnicamente congruente con i dati tecnici della UP dichiarati in RUP ed eventualmente aggiornati in tempo reale per mezzo del RUP dinamico : se l unità al tempo T è indisponibile al bilanciamento si ha PV(T) = PV TC (T) altrimenti qualora PV(T) superi PMAX TC, la potenza massima tecnicamente congrua, di seguito definita PV TC (T) è pari a tale potenza; qualora PV(T) sia inferiore a PMIN TC, la potenza minima tecnicamente congrua, di seguito definita PV TC (T) si ha che: o se l unità è di tipo idroelettrico di produzione e pompaggio, PV TC (T) è pari a tale potenza; o se l unità è di altro tipo: PV TC (T)=0, PV TC (T) = PMIN TC, se PV(T) 1 MW se PV(T) > 1 MW qualora PV(T) sia compreso tra PMAXTC e PMINTC, si ha che: o se il programma PV(T) non cade all interno o al bordo di una delle fasce di funzionamento della UP, PV TC (T) è posto pari all estremo più prossimo di una fascia di funzionamento o al bordo della fascia superiore se il programma risulta equidistante dai bordi delle fasce di funzionamento adiacenti; o altrimenti il programma PV(T) è congruente con i dati tecnici dell UP e PV TC (T) è pari a PV(T).

26 26 di 28 PMAX TC e PMIN TC sono calcolate in accordo alle modalità di definizione, rispettivamente, della potenza massima e della potenza minima dell unità ai fini del bilanciamento, di cui alle Regole per il dispacciamento, poste le seguenti assunzioni aggiuntive: non considerando le limitazioni comunicate da Terna; considerando pari a zero la semibanda di unità con messaggi validi di riserva secondaria Inserisci CALCOLO DELLA QUANTITÀ ACCETTATA PER IL BILANCIAMENTO Per ogni unità di produzione, le quantità accettata in vendita (Q_Accettata VENDITA ) ed in acquisto (Q_Accettata ACQUISTO ) in ogni quarto d ora sono: Q _ ACCETTATA Q _ ACCETTATA in cui: VENDITA ACQUISTO = = PVMC > PVTC ( PVMC( T ) PV ( T) ) PVTC > PVMC ( PV ( T ) PVMC( T ) ) TC PV TC (T) è il programma vincolante in potenza tecnicamente congruo dell unità calcolato all inizio del minuto T PVMC(T) è il Programma Vincolante Modificato e Corretto dell unità calcolato all inizio del minuto T. La sommatoria nella quantità accettata in vendita è estesa ai soli minuti T in cui PVMC(T) è maggiore di PV TC (T). La sommatoria nella quantità accettata in acquisto è estesa ai soli minuti T in cui PVMC(T) è minore di PV TC (T). TC

27 27 di RISORSE PER IL RACCORDO TRA I GIORNI CONTIGUI Ai fini del raccordo tra giorni contigui (D-1, D), di cui all art del Codice di rete, Terna elabora e comunica alle sole unità di produzione abilitate per le quali siano state accettate quantità sul MSD, ad esclusione delle unità di pompaggio e produzione strategiche, il seguente ordine di bilanciamento per raccordo tra giorni contigui : potenza iniziale: PVM(T INI ) e T INI = del giorno D-1 potenza finale: PV(T FIN ) + ΔP(T FIN ) e T FIN = ΔT dove ΔP(T FIN ) = 0 ΔT = tempo minimo impiegato dall UPA per raggiungere un punto di funzionamento appartenente al programma vincolante, supponendo che l unità stessa si muova secondo il profilo di potenza descritto nelle sezioni continuazione MANTIENI DIFFERENZA Nei tempi T in cui è in esecuzione la rampa di raccordo di tra giorni contigui sopra descritta, le quantità accettate ai fini del bilanciamento di cui alla sezione 7.3 sono corrette per tenere conto di quote di mancato raccordo non indotte da MSD.

28 28 di 28 Al solo fine di agevolare la consultazione si esemplifica il punto precedente nella successiva figura

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