La manutenzione elettrica fattore strategico per la continuità del servizio: aspetti normativi
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- Mariangela Palma
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1 Sezione Trentino - Alto Adige Südtirol Seminario tecnico La manutenzione elettrica fattore strategico per la continuità del servizio: aspetti normativi Relatore Gastone Guizzo AEIT TAA Università di Trento, 26 maggio
2 LA MANUTENZIONE COME OBBLIGO DI LEGGE: PRINCIPALI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE GENERALI D. Lgs. n. 81/08 e D.Lgs. n.106/09 Testo unico sulla sicurezza sul lavoro Titolo I Principi comuni, Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Art. 15 Misure generali e di tutela-lettera z): la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alle indicazioni dei fabbricanti. Titolo II Luoghi di lavoro, Capo I Disposizioni generali Art. 64 Obblighi del datore d i lavoro e): gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento. segue 2
3 LA MANUTENZIONE COME OBBLIGO DI LEGGE: PRINCIPALI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE GENERALI Titolo III Uso delle apparecchiature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, Capo III Impianti e apparecchiature elettriche Art. 80 Obblighi del datore di lavoro: 3. A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro adotta le misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti, ad individuare i dispositivi di protezione collettivi ed individuali necessari alla conduzione in sicurezza del lavoro ed a predisporre le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza raggiunto con l adozione delle misure di cui al comma 1. 3-bis. Il datore di lavoro prende, altresi le misure necessarie affinchè le procedure di uso e manutenzione di cui al comma 3 siano predisposte ed attuate tenendo conto delle disposizioni legislative vigenti, delle indicazioni contenute nei manuali d uso e manutenzione delle apparecchiature ricadenti nelle direttive specifiche di prodotto e di quelle indicate nelle pertinenti norme tecniche 3
4 LA MANUTENZIONE COME OBBLIGO DI LEGGE: PRINCIPALI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE GENERALI D.P.R. 22 ottobre 2001 n. 462 Capo II Impianti elettrici di messa a terra e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche - Art. 4 Verifiche periodiche Soggetti abilitati 1. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell impianto. Capo III Impianti in luoghi con pericolo di esplosione - Art. 6 Verifiche periodiche Soggetti abilitati 1. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell impianto. 4
5 LA MANUTENZIONE COME OBBLIGO DI LEGGE: PRINCIPALI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE GENERALI D.P.R. 22 gennaio 2008, N Art. 8 Obblighi del committente o del proprietario, comma 2 Il proprietario dell impianto adotta le misure necessarie per conservare le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l uso e la manutenzione predisposte dall impresa installatrice dell impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate. Codice Civile Art Tutela delle condizioni di lavoro L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. 5
6 LA MANUTENZIONE COME OBBLIGO DI LEGGE: PRINCIPALI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTI SPECIFICI Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco Attività turistico-alberghiere Edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche ed archivi Edifici di interesse storico-artistico destinati a musei, gallerie, esposizione e mostre Luoghi di pubblico spettacolo e di intrattenimento Edifici scolastici Distributori stradali di GPL per autotrazione 6
7 PRINCIPALI NORME TECNICHE UNI, UNI EN, UNI ISO, UNI EN ISO, ISO CEI: Norme di prodotto: CEI EN (CEI 17-44), CEI EN (CEI ), CEI EN , ecc. Norme/guide impianti: CEI 64-8/3, Guida 64-50, Guida 64-57, Guida 0-10 CEI EN (CEI 99-2), CEI EN (CEI 99-3) Guida CEI 99-4, Guida CEI 99-5 CEI 0-15, CEI Norme di esercizio: CEI EN (CEI 11-48), CEI Impianti BT Impianti MT, AT Impianti BT, MT, AT Del. AEEEGSI n. 646/15 TIQE
8 FINALITA DELLA MANUTENZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnicogestionali e dei lavori necessari per conservare in buono stato di efficienza e soprattutto di sicurezza l impianto stesso. SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI; DISPONIBILITA (affidabilità, manutenibilità e supporto logistico) DEGLI IMPIANTI ELETTRICI segue 8
9 FINALITA DELLA MANUTENZIONE La disponibilità di un impianto è un fattore strategico per la competitività delle imprese perché consente: efficienza produttiva e qualità dei prodotti, incrementando il rapporto qualità/prezzo salvaguardia di un bene (impianto elettrico). La disponibilità (D) di un impianto può essere definita mediante la seguente relazione: D=TMBF/(TMBF+TMRG) dove: TMBF: tempo medio di buon funzionamento TMRG: tempo medio di riparazione guasti. Evitare di influire negativamente sulla continuità e qualità del servizio pubblico. 9
10 LA MANUTENZIONE SECONDO LA NORMA ISO del La visione Asset Management: livelli, funzioni e obiettivi
11 LA MANUTENZIONE SECONDO LA NORMA ISO del Struttura dell Asset Management
12 ESEMPI DI ALCUNE PRINCIPALI CAUSE DI GUASTO Infiltrazioni di acqua nella cabina 12
13 ESEMPI DI ALCUNE PRINCIPALI CAUSE DI GUASTO Fenomeno di tracking 13
14 ESEMPI DI ALCUNE PRINCIPALI CAUSE DI GUASTO Fenomeno di tracking 14
15 ESEMPI DI ALCUNE PRINCIPALI CAUSE DI GUASTO Fenomeno di tracking 15
16 ESEMPI DI ALCUNE PRINCIPALI CAUSE DI GUASTO Cattivo confezionamento dei terminali 16
17 Conseguenze causate da microinterruzioni (buchi di tensione e interruzioni transitorie) Costo annuo stimato dovuto alle microinteruzioni: settori osservati: utenti senza protezione contro le microinterruzioni, mediana dei costi: 267,8 M /anno (minimo 252,1 M /anno, massimo 296,3 M /anno) settori potenzialmente sensibili (ma non osservati): 315,8 M /anno costi indiretti totali annui (costo UPS, ecc.): 196,8 M /anno 449 M /anno (nell ipotesi che i settori sensibili non osservati abbiano costi nulli) 809 M /anno N.B.: i valori sono riferiti a moneta dell anno 2006 fonte:qualità del servizio elettrico-regole attuali e prospettive, M. Delfanti, R. Vailati, F. Villa, TuttoNormel luglio
18 Conseguenze causate da microinterruzioni (buchi di tensione e interruzioni transitorie) Costo diretto medio per ogni microinterruzione Settore Costo ( /kw) Auto e automotive 2,9 Plastica 2,2 Tessile 3,2 Carta 1,0 Raffinerie 13,3 Metallurgia 3,3 Minerali non metalliferi 0,9 Alimentare 5,9 Chimica 0,5 Macchine elettriche 10,6 Tutti i settori 2,8 N.B.: i valori sono riferiti a moneta dell anno 2006 fonte:qualità del servizio elettrico-regole attuali e prospettive, M. Delfanti, R. Vailati, F. Villa, TuttoNormel luglio
19 PROGETTAZIONE DELLA MANUTENZIONE Criteri di progettazione della manutenzione Raccolta informazioni Beni (censimento, costi di sostituz., costo disservizio, manutenibilità, manuali, schemi, ecc.) Piani di produzione (per individuare disponibilità per eseguire gli interventi) Risorse Definizione politica aziendale Selezione dei beni (secondo criteri di sicurezza e tecnico/ economici): beni da non manutenere/manutenere) Scelta della politica di manutenz. (effetti del guasto sulla sicurezza del personale, sull ambiente, sulla produttività, ecc., manutenibilità, convenienza economica: beni critici/non critici). Definizione piano di manutenzione Definizione e quantificazione delle risorse necessarie Controllo economico Informazioni di ritorno 19
20 ATTIVITA CHE CONDIZIONANO LA MANUTENZIONE disponibilità dell impianto accessibilità dei componenti disponibilità di materiale di ricambio strumentazione necessaria documentazione tecnica formazione del personale programmazione degli interventi 20
21 IL PIANO DI MANUTENZIONE Il piano di manutenzione, programma nel tempo gli interventi, individua ed assegna le risorse necessarie. Per la stesura del piano di manutenzione, occorre tenere in considerazione numerosi fattori, fra i quali: documentazione tecnica manuali dei costruttori di apparecchiature rischi relativi agli interventi da eseguire disponibilità di DPI, attrezzi e strumenti specifiche esigenze di continuità di servizio dell impianto livello di competenza del personale eventuale adozione di sistemi automatici di rilevazione e segnalazione dei guasti se l attività viene svolta all interno/esterno dell azienda Schede operative - riportanti le operazioni di controllo/ manutenzione - procedure di lavoro - DPI, attrezzature, strumenti - periodicità - competenze professionali degli operatori 21
22 PRINCIPALI NORME TECNICHE CEI 0-15, : Manutenzione delle cabine elettriche MT/BT dei clienti/utenti finali CEI 78-17, : Manutenzione delle cabine elettriche MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali 22
23 Manutenzione cabine elettriche dei clienti/utenti finali Norme CEI di riferimento Utenti MT con requisiti semplificati secondo del. AEEGSI 646/15, art. 39 (*) Norma CEI 0-15 Cabine MT/MT ed MT/BT, escluse quelle del punto precedente Norma CEI (*): potenza in prelievo 400 kw e IMS con fusibili o IVOR o interruttore equivalente e con protezione almeno per la corrente di corto circuito, unico trasformatore di P n 400 kva e collegamento in cavo di lunghezza 20 m. 23
24 Manutenzione cabine elettriche dei clienti/utenti finali Applicazione delle Norma CEI 0-15 L attività di manutenzione eseguita nella cabina degli utenti MT con requisiti semplificati, deve essere riportata su un registro costituito dalle schede riportate nella Norma CEI 0-15 e con la stessa periodicità prevista dalla Norma stessa. In particolare: IMS con fusibili: schede F, S, QMT, TR-L (o TR-S) IVOR con protezione per la sola corrente di c.to c.to: schede F, IVOR, QMT, TR-L (otr-s) Interruttore equivalente con protezione per la sola corrente di c.to c.to: schede F, ISV o ISF6, QMT, TR-L (otr-s) Scheda: F: esame del fabbricato, S: sez., IMS e fusibili MT, QMT: quadro MT, TR-L : trasformatore in olio, TR-S: trasformatore a secco, IVOR: interruttore a volume olio ridotto, ISV: interruttore sotto vuoto, ISF6: interruttore in SF6. 24
25 Manutenzione cabine elettriche dei clienti/utenti finali Applicazione della Norma CEI Cabine MT/MT ed MT/BT, siano esse dedicate alla produzione di energia elettrica sia di tipo passivo, compresi gli impianti di produzione BT di utenze connesse in MT, escluse le cabine con le caratteristiche di cui al punto precedente. 25
26 Manutenzione cabine elettriche dei clienti/utenti finali Scopo delle Norme CEI fornire orientamenti sugli interventi necessari per mantenere le cabine MT/BT in stato di: - sicurezza - efficienza; definire i profili delle figure (personale) addette alla manutenzione; fornire orientamenti sulla formazione del personale; definire le caratteristiche dell impresa appaltatrice. N.B.: Non rientrano negli interventi di manutenzione, tutte le manovre di esercizio e messa in sicurezza necessarie per poter eseguire gli interventi di manutenzione 26
27 Manutenzione cabine elettriche dei clienti/utenti finali Norma CEI 78-17: profili delle figure (personale) addetto alla manutenzione: MANUTENTORE: Persona fisica o giuridica che ha responsabilità complessiva della manutenzione; in particolare degli aspetti di sicurezza, tecnici, e gestionali/amministrativi. Il manutentore può eseguire o fare eseguire, dal proprio personale o da terzi, operazioni manutentive manuali e/o strumentali sugli impianti di cabine MT/MT e/o MT/BT. ADDETTI ALLA MANUTENZIONE: Persone alle dipendenze (o incaricate) del (dal) manutentore che eseguono le operazioni manutentive, manuali e/o strumentali, degli impianti di cabine MT/MT e/o MT/BT. 27
28 Manutenzione cabine elettriche dei clienti/utenti finali Norma CEI 78-17: profili delle figure (personale) addetto alla manutenzione: il manutentore deve essere un PES e possedere almeno i requisiti previsti per il Preposto ai Lavori (PL); gli addetti alla manutenzione che eseguono lavori elettrici devono possedere i requisiti previsti per le Persone Esperte (PES) o per le Persone Avvertite (PAV); gli addetti alla manutenzione che non eseguono lavori elettrici rientrano tra le Persone Comuni (PEC). I requisiti richiesti e la classificazione del personale, sono quelli previsti dalla Norma CEI
29 Manutenzione cabine elettriche dei clienti/utenti finali Norma CEI 78-17: profili delle figure (personale) addetto alla manutenzione: Caratteristiche impresa appaltatrice: deve essere abilitata e possedere i requisiti previsti DM 37/08 e s.m.i.; Il Datore di lavoro/committente deve scegliere l impresa e verificare l idoneità tecnico professionale del personale di quest ultima come richiesto dall art. 26 del D.Lgs 81/08 e s.m.i.. Formazione del personale: la formazione minima prevista riguarda i contenuti delle schede dell Allegato B della Norma stessa. Una formazione più completa consiste nell illustrazione di quanto riportato nei manuali della casa costruttrice dei componenti presenti in impianto. 29
30 Pianificazione e programmazione della manutenzione Se durante ispezione si riscontrano criticità che: riguardano la sicurezza sono causa di guasti immediati e/o gravi Intervento immediato Start Impresa appaltatrice è anche RI? SI Redige schede manutenzione (es. Allegato B Norma CEI 78-17) NO RI del committente redige schede manutenzione (es. allegato B Norme CEI 78-17) Conservazione delle schede: proprietario dell impianto e/o gestore dell impianto elettrico Periodo di conservazione: almeno quello previsto dai provvedimenti legislativi, se esistenti, oppure pari alla periodicità maggiore prevista nelle schede 30
31 Schede di manutenzione Norma CEI 0-15, Scheda F: esame del fabbricato 31
32 Schede di manutenzione Norma CEI 78-17, Scheda n.6 IMS-F N.B.: Consultare le schede dei costruttori, se esistenti o reperibili. Gli interventi si eseguono a seguito di esame visivo e/o strumentale Fusibili MT-Verifiche/operazioni: fissaggio e dispositivo di sgancio dei fusibili e rispondenza della taglia all'ultimo progetto Sez.-Sez. sotto carico-verifiche/operazioni: esame a vista delle parti attive e pulizia Sez.-Sez. sotto carico-fusibili MT- Verifiche/interventi: controllo dell'integrità delle parti isolanti e pulizia Sez.-Sez. sotto carico-fusibili MT- Verifiche/interventi: controllo e regolazione delle trasmissioni Sez.-Sez. sotto carico-fusibili MT- Verifiche/interventi:controllo generale e condizioni di installazione Periodicità massima (anni) 6 Simulazione apertura IMS-F per intervento fusibili 1 Sez.-Sez. sotto carico-verifiche/interventi:pulizia 7 e lubrificazione di tutti i meccanismi Sez.-Sez. sotto carico- 8 Verifiche/interventi:controllo distanze dai contatti Sez.-Sez. sotto carico- 9 Verifiche/interventi:controllo stato di usura dei contatti Sez.-Sez. sotto carico- 10 Verifiche/interventi:funzionalità dei blocchi e interbl. elettrici e meccanici e manovre relative Sez.-Sez. sotto carico- 11 Verifiche/interventi:ingrassaggio contatti fissi e mobili con esclusione di quelli d'arco Sez.-Sez. sotto carico- 12 Verifiche/interventi:inserzione delle lame di contatto IMS e ST Sez.-Sez. sotto carico-fusibili MT- 13 Verifiche/interventi:verifica serraggio delle connessioni Esito complessivo degli interventi periodici Esito Sigla addetto manutenz. Data Esito Sigla addetto Data Esito manutenz. Sigla addetto manutenz. Data Note 32
33 Verifiche periodiche SPG, SPI Norme CEI 0-16; V SPG (*) e SPI: ogni anno: verifica regolazioni delle protezioni, esito su scheda 10, allegato U. ogni 5 anni: verifica con cassetta prova relè. I risultati dovranno essere inviati al Distributore in formato elettronico come definito dal Distributore stesso. (*): sono escluse gli utenti con DG-SPG con i requisiti semplificati. Norme CEI SPI: ogni 5 anni: - impianto con P 11,08 kw: verifica con cassetta prova relè; - impianto con P 11,08 kw o con SPI integrato: verifica con cassetta prova relè o tramite funzione di autotest. I risultati dovranno essere inviati al Distributore in formato elettronico come definito dal Distributore stesso. segue 33
34 Verifiche periodiche SPG, SPI Del. AEEGSI 786/2016/R/EEL del 22 dicembre 2016 Campo di applicazione: SPI degli impianti connessi in MT o in BT con P 11,08 kw Scadenza verifiche quinquennali 1/1/2010 1/7/2012 1/8/2016 Data entrata in esercizio impianto di produzione Entro l ultima data tra: - 30/9/ anni dall ultima verifica documentata (*) Entro l ultima data tra: - 31/3/ anni dall entrata in esercizio - 5 anni dall ultima verifica documentata (*) Entro 5 anni dall entrata in esercizio Entro l ultima data tra: - 31/12/ anni dall ultima verifica documentata (*) (*): verifica effettuata prima del 23/12/2016 (data di entrata in vigore della del. 786/16) segue 34
35 Verifiche periodiche SPG, SPI Del. AEEGSI 786/2016/R/EEL del 22 dicembre 2016 Mancato invio risultati verifiche al Gestore di rete Gestore di rete invia sollecito entro un mese dalla scadenza SI UT esegue verifiche entro 1 mese? ok NO Gestore di rete avvisa GSE che sospende incentivi, fino al ricevimento risultato verifiche N.B.: In ogni caso il Gestore di rete ha la facoltà di scollegare dalla rete l impianto di produzione inadempiente, dopo due mesi da un ulteriore preavviso 35
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