Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 14 settembre 2015 (OR. en)

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1 Conseil UE Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 14 settembre 2015 (OR. en) 11926/15 LIMITE PUBLIC CLIMA 98 ENV 560 ONU 109 DEVGEN 159 ECOFIN 699 ENER 325 FORETS 32 AGRI 470 MAR 95 AVIATION 97 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio Consiglio n. doc. prec.: 11536/15 CLIMA 94 ENV 523 ONU 104 DEVGEN 149 ECOFIN 682 ENER 305 FORETS 25 AGRI 441 MAR 90 AVIATION 91 Oggetto: Progetto di conclusioni del Consiglio sulla preparazione della 21ª sessione della conferenza delle parti (COP 21) della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e dell'11ª sessione della riunione delle parti del protocollo di Kyoto (CMP 11) (Parigi, 30 novembre - 11 dicembre 2015) - Adozione 11926/15 hio/va/s 1 DG E 1B LIMITE IT

2 I. INTRODUZIONE 1. Alla conferenza di Durban sui cambiamenti climatici (28 novembre - 9 dicembre 2011) le parti hanno approvato il pacchetto di Durban, ossia hanno deciso di prorogare il protocollo di Kyoto fino al 2020 e di creare la piattaforma di Durban per un'azione rafforzata, orientando quindi i lavori in due direzioni: un processo, da sviluppare al più tardi entro il 2015, mirante all'elaborazione di un protocollo, un altro strumento giuridico o un documento concordato avente efficacia giuridica nell'ambito della convenzione, che sia applicabile a tutte le parti, e un altro processo volto ad accrescere il livello di ambizione in materia di mitigazione nel periodo fino al Le conferenze di Doha, Varsavia e Lima hanno proseguito i lavori su questi due filoni operativi della piattaforma di Durban per un'azione rafforzata. 3. Nel corso del 2015 si sono svolte a Ginevra in marzo e a Bonn in giugno e agosto/settembre sessioni negoziali dell'unfccc; un'ultima sessione, prima della conferenza di Parigi sul clima, è prevista dal 19 al 23 ottobre. 4. Le presenti conclusioni espongono i principali elementi della posizione dell'ue in vista della conferenza di Parigi concentrandosi sui principali risultati perseguiti: un accordo di Parigi giuridicamente vincolante, in grado di mantenere il mondo sulla buona strada per conseguire l' obiettivo di un aumento inferiore ai 2 C, decisioni che consentano la piena attuazione dell'accordo di Parigi e ulteriori progressi sul rafforzamento dell'ambizione in materia di mitigazione pre Si prevede che il Consiglio ECOFIN adotti delle conclusioni sui finanziamenti per il clima il 10 novembre A seguito della riunione del Coreper dell 11 settembre 2015, la presidenza ha preparato un progetto riveduto, che figura nell allegato della presente nota /15 hio/va/s 2 DG E 1B LIMITE IT

3 II. QUESTIONI IN SOSPESO Le questioni rimaste in sospeso riguardano un obiettivo a lungo termine in materia di mitigazione (punto 3), un eventuale aumento dell'ambizione in materia di mitigazione per il 2030 da parte dell'ue e dei suoi Stati membri (punto 7), un meccanismo relativo all'ambizione (punto 10, quarto trattino) e i finanziamenti per il clima (punti 5 e 14). 1 Obiettivo a lungo termine in materia di mitigazione (punto 3) In precedenti conclusioni il Consiglio ha tradotto l'obiettivo dei 2º C in percorsi di riduzione globale delle emissioni: picco nel 2020, con una riduzione del 50% entro il 2050 rispetto al 1990, e successivo proseguimento della riduzione. Il testo attuale tiene conto dell'aggiornamento più recente presentato lo scorso anno dal gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) nella sua quinta relazione di valutazione che utilizza come base di riferimento il 2010 e precisa che le emissioni globali di gas a effetto serra dovranno essere vicine allo zero o inferiori nel La maggior parte delle delegazioni desidera mantenere il testo poiché riflette l'attuale posizione dell'ue con una versione aggiornata dell'anno di riferimento. Un gruppo di delegazioni vorrebbe utilizzare l'intera gamma come proposto dall'ipcc: riduzioni globali del 40-70% entro il 2050 rispetto al La maggior parte delle delegazioni è favorevole o aperta all'idea di includere nel testo del punto 3 una visione a lungo termine della decarbonizzazione globale/ neutralità climatica. Eventuale aumento dell'ambizione in materia di mitigazione per il 2030 da parte dell'ue e dei suoi Stati membri (punto 7) Alcune delegazioni desiderano segnalare che l'ue ed i suoi Stati membri mantengono la possibilità di aumentare il livello dell'ambizione in materia di mitigazione anche mediante l'utilizzazione di meccanismi del mercato internazionale, nel contesto di un accordo globale sul clima. Un gruppo di delegazioni è contrario a tale segnale. 1 Riserve di esame: Commissione: punto 9, quarto trattino; Commissione/PL: punto /15 hio/va/s 3 DG E 1B LIMITE IT

4 Meccanismo relativo all'ambizione (punto 10, quarto trattino) Poiché l obiettivo finale dei negoziati internazionali sul clima è mantenere realizzabile l'obiettivo dei 2ºC, è estremamente importante includere un meccanismo dinamico relativo all'ambizione in materia di mitigazione nell'accordo di Parigi. La maggior parte delle delegazioni può accettare il testo attuale, precedentemente concordato a livello di gruppo "Questioni ambientali internazionali" (cambiamenti climatici). Alcune delegazioni preferirebbero riformulare questo trattino al fine di precisare che anche le parti con un impegno di 10 anni devono partecipare pienamente a questo processo quinquennale (mentre non devono ripresentare un impegno esistente) e/o sottolineare che si dovrebbe applicare il principio di non regressione, ossia che qualsiasi nuovo impegno non sia inferiore ai precedenti livelli di impegno. Finanziamenti per il clima (punti 5 e 14) Sulla base delle discussioni in sede di Coreper, la presidenza propone di inserire un nuovo punto 5 e un riferimento al Fondo verde per il clima nel punto 14. Tutte le delegazioni hanno mantenuto una riserva d'esame. III. CONCLUSIONE Si invita il Consiglio "Ambiente" del 18 settembre 2015 a esaminare le questioni in sospeso e ad adottare le conclusioni /15 hio/va/s 4 DG E 1B LIMITE IT

5 ALLEGATO Preparazione della 21ª sessione della conferenza delle parti (COP 21) della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e dell'11ª sessione della riunione delle parti del protocollo di Kyoto (CMP 11) (Parigi, 30 novembre - 11 dicembre 2015) - Conclusioni del Consiglio - Il Consiglio dell'unione europea, 1. SOTTOLINEA l'importanza decisiva della conferenza di Parigi del 2015 come pietra miliare storica per il rafforzamento dell'azione collettiva globale e l'accelerazione della transizione globale verso una società a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici. Urgenza e necessità di un'azione globale 2. RILEVA con preoccupazione i risultati contenuti nella quinta relazione di valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC); SOTTOLINEA che il riscaldamento globale è inequivocabile e che è estremamente probabile che l'influenza dell'uomo sia la causa predominante del riscaldamento osservato sin dalla metà del 20 secolo. 3. METTE IN RISALTO che, conformemente ai recenti risultati dell'ipcc, per rimanere al di sotto dei 2 ºC, le emissioni globali di gas a effetto serra devono ridursi di almeno il 60% rispetto ai livelli del 2010 entro il ed essere prossimi allo zero o inferiori nel 2100; a questo proposito, FA RIFERIMENTO alla recente dichiarazione del G7 al castello di Elmau; RICORDA l'obiettivo dell'ue, nel quadro delle riduzioni necessarie secondo l IPCC da parte dei paesi sviluppati nel loro insieme, di ridurre le emissioni dell'80-95% entro il 2050 rispetto al In linea con i precedenti risultati dell IPCC secondo cui le emissioni globali di gas a effetto serra dovranno essere ridotte almeno del 50 % entro il 2050 rispetto al 1990 (cfr. doc /14, punto 2) /15 hio/va/s 5

6 Risultati di Parigi 4. PONE L'ACCENTO sull'importanza di approvare alla conferenza di Parigi: i) un accordo ambizioso e duraturo giuridicamente vincolante nell'ambito dell'unfccc ("accordo di Parigi") e applicabile a tutte le parti che affronti, in modo equilibrato ed economicamente conveniente, aspetti quali mitigazione, adattamento, finanziamenti, sviluppo e trasferimento di tecnologia, creazione di capacità, trasparenza dell'azione nonché sostegno e che contenga ambiziosi impegni di mitigazione stabiliti a livello nazionale; ii) un pacchetto completo di decisioni per consentire l'attuazione dell'accordo di Parigi e delineare accordi provvisori prima della sua entrata in vigore; iii) una decisione sul rafforzamento dell'ambizione in materia di mitigazione globale pre-2020, supportata dal programma d'azione di Lima-Parigi. 5. SOTTOLINEA che i risultati di Parigi dovrebbero inviare un segnale forte in materia di finanziamento al fine di sostenere i paesi poveri e vulnerabili e consentire la transizione verso economie resilienti a basse emissioni di gas a effetto serra. Ulteriori sviluppi nel RILEVA la notevole mole di lavoro ancora da realizzare per raggiungere i risultati di Parigi; È PREOCCUPATO per la mancanza di progressi sostanziali sul testo di negoziato fino ad ora; INCORAGGIA i copresidenti del Gruppo ad hoc sulla piattaforma di Durban per un azione rafforzata a preparare un testo di negoziato riveduto e conciso contenente le opzioni principali sulla base delle opinioni espresse dalle parti, in vista di un proficuo e tempestivo impegno ministeriale prima della conferenza di Parigi /15 hio/va/s 6

7 Contributi previsti stabiliti a livello nazionale (INDC) 7. SI COMPIACE della presentazione, ad oggi, dei contributi previsti stabiliti a livello nazionale; SOTTOLINEA che il 6 marzo 2015 l UE e i suoi Stati membri hanno presentato il loro INDC, che costituisce un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni nazionali di gas a effetto serra almeno del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990; ESORTA tutte le parti che non l'hanno ancora fatto a proporre INDC equi e ambiziosi il più presto possibile nelle prossime settimane; a questo proposito, SI RALLEGRA delle opportunità di dialoghi di facilitazione sul livello dello sforzo aggregato verso l'obiettivo di restare al di sotto dei 2º C, anche attraverso la prossima relazione di sintesi dell'unfccc e il forum sugli INDC che si terrà a Rabat, Marocco, il 12 e 13 ottobre Accordo di Parigi 8. PRENDE ATTO della comunicazione della Commissione intitolata "Il protocollo di Parigi - Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020" quale contributo per formulare una visione da parte dell UE e dei suoi Stati membri in vista della conferenza di Parigi. 9. PROPONE che l accordo di Parigi giuridicamente vincolante a livello internazionale: - offra una visione a lungo termine della necessaria trasformazione verso economie a basse emissioni e resilienti ai cambiamenti climatici nel corso di questo secolo; - consenta la partecipazione di tutte le parti e l'impegno degli attori non statali; - abbia la forma di un protocollo al fine di sancire la più forte espressione della volontà politica e garantire prevedibilità e stabilità; - entri in vigore dopo la ratifica da parte di un numero cospicuo di parti che rappresentino un livello significativo di emissioni in modo da garantire che l'accordo di Parigi sia veramente globale ed efficace /15 hio/va/s 7

8 Mitigazione 10. PROPONE che l accordo di Parigi: - fissi un obiettivo globale di mitigazione a lungo termine conformemente all'obiettivo di restare al di sotto dei 2º C; - contenga impegni di mitigazione equi, ambiziosi e quantificabili di tutte le parti, conformemente ai principi dell'unfccc applicati in funzione delle diverse situazioni nazionali e dell'evoluzione delle realtà e capacità economiche; - preveda che tutte le parti devono sottoscrivere, mantenere e attuare tale impegno di mitigazione; - contenga un dinamico meccanismo quinquennale di ambizione in materia di mitigazione in cui tutte le parti sono tenute a rivedere e presentare o ripresentare impegni nuovi, esistenti o aggiornati; - contenga procedure semplificate per il rinnovo e l adeguamento verso l alto degli impegni di mitigazione; - includa un regime di conformità che promuove un attuazione tempestiva ed efficace; - garantisca flessibilità per i paesi con minime capacità. Adattamento 11. PROPONE che l'adattamento debba costituire la parte centrale di un accordo di Parigi equilibrato che: - impegni tutte le parti in termini di pianificazione, preparazione e risposta agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, di integrazione dell'adattamento nei processi di sviluppo nazionali e di comunicazione delle esperienze al fine di conseguire uno sviluppo sostenibile resiliente ai cambiamenti climatici; - inviti tutte le parti a rafforzare il monitoraggio, la comunicazione, la condivisione delle informazioni e la cooperazione allo scopo di accrescere l'efficacia degli interventi di adattamento; - contenga un approccio dinamico e iterativo per accrescere costantemente l efficacia delle misure di adattamento e della loro attuazione; - contribuisca ad aiutare tutti i paesi, soprattutto quelli più poveri e particolarmente vulnerabili, a conseguire uno sviluppo sostenibile resiliente ai cambiamenti climatici; - sottolinea che azioni ambiziose sia in materia di mitigazione che di adattamento, inclusa un'efficace riduzione del rischio di catastrofi, sono essenziali per gestire e ridurre il rischio di effetti negativi dei cambiamenti climatici, affrontando anche il rischio di perdite e danni /15 hio/va/s 8

9 12. RICORDA il documento presentato dall'ue e dai suoi Stati membri riguardo alle imprese dell'unione europea nella pianificazione dell'adattamento. Utilizzo dei mercati 13. EVIDENZIA che l'accordo di Parigi dovrebbe permettere l'utilizzo internazionale dei mercati, a condizione di applicare norme di contabilizzazione comuni e rigorose che assicurino di mantenere l'integrità ambientale e tutti gli impegni di mitigazione e di evitare la doppia contabilizzazione, e prevedere meccanismi di mercato che promuovano un'azione di mitigazione rafforzata ed efficiente in termini di costi che comporti un contributo netto agli sforzi di mitigazione a livello mondiale e contribuisca allo sviluppo sostenibile. Finanziamenti 14. RIAFFERMA che l'ue e i suoi Stati membri sono e restano impegnati ad aumentare gradualmente la mobilitazione dei finanziamenti per il clima nel contesto di interventi significativi di mitigazione e di un'attuazione trasparente, al fine di apportare il proprio contributo all'obiettivo dei paesi sviluppati di mobilitare congiuntamente, entro il 2020, 100 miliardi all'anno di dollari USA attingendo ad un ampia varietà di fonti pubbliche e private, bilaterali e multilaterali, incluse le fonti alternative di finanziamento; in tale contesto RICORDA le sue conclusioni del 7 novembre 2014 sui finanziamenti per il clima; RIBADISCE il suo forte sostegno a favore del Fondo verde per il clima e ATTENDE con interesse la rapida assegnazione di finanziamento iniziale; SOTTOLINEA che le disposizioni dell'accordo di Parigi sui finanziamenti per il clima devono essere dinamiche e in grado di adattarsi alle nuove realtà e necessità rispecchiando l'evoluzione delle capacità e delle responsabilità delle parti; FA RIFERIMENTO inoltre alle prossime conclusioni che adotterà sui finanziamenti per il clima /15 hio/va/s 9

10 Trasparenza e responsabilità 15. SOTTOLINEA che l'accordo di Parigi deve prevedere un regime rigoroso basato su regole comuni, che comprenda norme sulla trasparenza e la responsabilità applicabili a tutte le parti, pur riconoscendo che la loro applicazione varierà a seconda del tipo di impegno, in funzione delle capacità e delle situazioni nazionali delle parti; METTE IN RISALTO che tale regime dovrebbe prevedere l'uso di parametri comuni, rispettare le più recenti linee guida dell'ipcc e avvalersi dell'esperienza acquisita nell'ambito dell'unfccc. 16. EVIDENZIA che l'accordo di Parigi dovrebbe prevedere per tutte le parti un quadro contabile e di rendicontazione trasparente per le emissioni e gli assorbimenti riguardanti il settore dell uso del suolo, che promuova una gestione sostenibile del suolo, sulla base delle decisioni pertinenti già in vigore nell'ambito dell'unfccc. Adempimento congiunto 17. CONFERMA che l UE e i suoi Stati membri hanno intenzione di adempiere congiuntamente agli impegni assunti ai sensi dell accordo di Parigi; ACCOGLIE CON FAVORE l intenzione della Norvegia e dell Islanda di partecipare a tale adempimento congiunto. Altri aspetti 18. SOTTOLINEA l'importanza dei seguenti aspetti: diritti umani, parità di genere, approccio attento a una prospettiva di genere, giusta transizione della forza lavoro, posti di lavoro dignitosi, istruzione e sensibilizzazione nonché garanzia della sicurezza alimentare nel contesto dell'azione per il clima /15 hio/va/s 10

11 Applicazione dell'accordo di Parigi 19. PROPONE l'adozione di un pacchetto completo di decisioni sostanziali, oltre a un programma di lavoro tecnico, nel corso della conferenza di Parigi per sviluppare ulteriormente norme, modalità e procedure riguardanti, fra l'altro, la trasparenza e la responsabilità per quanto concerne gli impegni di mitigazione, anche per il settore dell'uso del suolo, nonché l'utilizzo internazionale dei mercati, da completare entro il 2017, allo scopo di consentire l'applicazione dell'accordo di Parigi. Rafforzamento dell'ambizione globale pre RIBADISCE che l'ue e i suoi Stati membri stanno già applicando l'emendamento di Doha al protocollo di Kyoto; METTE IN RISALTO la determinazione dell'ue e dei suoi Stati membri a completare il processo di ratifica dell'emendamento di Doha nel terzo trimestre del 2015, e INVITA le altre parti a farlo per garantirne la rapida entrata in vigore; in tale contesto SOTTOLINEA l'esigenza di adottare, in occasione della conferenza di Parigi, le norme di attuazione per il secondo periodo di adempimento del protocollo di Kyoto come concordato a Varsavia e a Lima. 21. EVIDENZIA che tutte le parti devono agire per colmare il divario esistente in materia di mitigazione pre-2020; RICORDA i progressi compiuti nell'ambito del Gruppo ad hoc sulla piattaforma di Durban nell'individuare opportunità per rafforzare l ambizione in materia di mitigazione pre-2020 in settori che presentano un elevato potenziale di mitigazione, in particolare efficienza energetica, energie rinnovabili, REDD+, inquinanti climatici a vita breve, emissioni a monte di metano, HFC, crediti all esportazione e riforma delle sovvenzioni per i combustibili fossili; SOTTOLINEA l importanza della cooperazione multilaterale, in particolare attraverso il programma d azione di Lima-Parigi, volta a individuare e accelerare le azioni in tali settori; al riguardo PONE L'ACCENTO sull'importanza di coinvolgere e cooperare con gli attori non statali; SOTTOLINEA l'importanza di proseguire e intensificare i lavori di rafforzamento dell'ambizione in materia di mitigazione pre-2020 al di là della conferenza di Parigi e di garantire continuità dell'attenzione politica per le opzioni che presentano un elevato potenziale di mitigazione collegando l'esame tecnico delle opzioni in materia di mitigazione a eventi periodici ad alto livello basati sul programma d'azione di Lima-Parigi /15 hio/va/s 11

12 22. EVIDENZIA che l'esame delle opportunità che presentano un elevato potenziale di mitigazione continua ad essere rilevante al di là del 2020 e può contribuire al processo volto ad accrescere nel tempo l'ambizione globale nel quadro dell'accordo di Parigi. 23. RICONOSCE la necessità di promuovere la costante attuazione delle decisioni esistenti nell'ambito dell UNFCCC; SI RALLEGRA al riguardo della conclusione dei negoziati REDD+. Altri sviluppi 24. Pur rilevando che l accordo di Parigi dovrebbe affrontare la questione delle emissioni in tutti i settori oggetto di regolare revisione e che è opportuno che la contabilità e la rendicontazione delle emissioni restino nell ambito dell'unfccc, SOTTOLINEA che l IMO, l'icao e il protocollo di Montreal dovrebbero disciplinare quanto prima, in modo efficace e conforme all'obiettivo di un aumento della temperatura inferiore ai 2º C, le emissioni di gas a effetto serra generate rispettivamente dal trasporto marittimo e aereo internazionale e dalla produzione e dal consumo di HFC. 25. ACCOGLIE CON FAVORE i risultati della conferenza di Addis Abeba che rafforza il quadro per finanziare lo sviluppo sostenibile e gli strumenti di attuazione dell'agenda universale 2030 per lo sviluppo sostenibile; ATTENDE CON INTERESSE l'imminente vertice ONU che adotterà l'agenda "Trasformare il nostro mondo: agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile" al fine di affrontare la sfida universale dell'eliminazione della povertà e dello sviluppo sostenibile e confermare l'importanza della lotta ai cambiamenti climatici come elemento chiave per far fronte a tale sfida /15 hio/va/s 12

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