I. STORIA DEGLI STUDI E RASSEGNA CRITICA DELLE FONTI
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- Ricardo Casali
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1 PREFAZIONE Questo libro è il naturale compimento di una Tesi di Laurea in Protostoria Europea discussa preso l Università la Sapienza di Roma nel Luglio 2004, che aveva Renato Peroni come relatore a di cui io stesso sono stato il correlatore. La conoscenza con Nicola Ialongo risale oramai a dieci anni fa, quando, ancora studente liceale, partecipava alle prime campagne di scavo della necropoli vestina di Fossa. Quando venne il momento di decidere l argomento della Tesi, la scelta ricadde fin da subito sul Fucino. L idea di uno studio integrale delle evidenze protostoriche nella Piana del Fucino nasceva dall esigenza di mettere ordine in una grande massa di dati, accumulati nel corso degli ultimi cinquant anni, fortemente eterogenei per data, modalità e natura dei rinvenimenti e delle ricerche archeologiche. Il primo grande lavoro di analisi e sintesi generale dei dati protostorici della Marsica risale al 1961, con la pubblicazione dello studio di Renato Peroni sui bronzi del Fucino conservati presso i musei preistorici di Roma e Perugia. A partire dagli anni 50 del secolo scorso la Piana del Fucino è stata oggetto di un intensa ricerca paletnologica prima da parte di Salvatore Puglisi dell Università di Roma, che scoprì e indagò per primo il sito di Ortucchio, poi da parte di Antonio Radmilli e del suo gruppo di ricerca dell Università di Pisa (Giuliano Cremonesi, Carlo Tozzi, Renata Grifoni e Giovanna Radi) a cui si devono le indagini, oltre che delle numerose grotte con frequentazioni che datano dal mesolitico fino alla fine della protostoria, di alcuni dei più importanti siti dell età del bronzo nella zona: lo stesso sito di Ortucchio, Trasacco e Pescina-Le Coste. Le intense e continuate attività di ricerca svolte sul territorio dall Archeoclub della Marsica dagli anni 70 sino a tempi recenti, rese note a più riprese da Umberto Irti in diverse pubblicazioni scientifiche, hanno portato alla scoperta di circa cinquanta siti databili in gran parte tra l età del bronzo e la prima età del ferro, posti intorno al lago in corrispondenza delle sue antiche rive. Le prime ricerche della Soprintendenza Archeologica dell Abruzzo nel Fucino risalgono agli anni 80, con la scoperta dell insediamento palafitticolo delle Paludi di Celano e della sua necropoli di tombe a circolo. Lo scavo di Celano-Paludi ha infine costituito l impulso fondamentale per la costruzione del Museo Nazionale della Preistoria d Abruzzo, presso cui sono confluiti tutti i materiali relativi alla protostoria della Marsica, che in ultima istanza sono stati raccolti, analizzati e sintetizzati da Nicola Ialongo in questo volume. Mentre la Tesi di Laurea era ancora in fase di elaborazione, sono state pubblicate due sintesi preliminari sugli aspetti fondamentali dello studio: le dinamiche insediative (Ialongo N., 2003, Dinamiche insediative nel Fucino durante la protostoria, atti della XXXVI riunione scientifica dell Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Chieti-Celano, settembre 2001, pp ) e l inquadramento crono-tipologico dei materiali protostorici del Fucino (Ialongo N., Cosentino S., d Ercole V., Mieli G., 2005, Il Fucino nella protostoria, in ATTEMA P., NIJBOER A., ZIFFERERO A. (a cura di), 2005, Papers in Italian Archaeology VI. Communities and settlements from the Neolithic to the early Medieval period, proceedings of the 6 th conference of Italian Archaeology, Groeningen, Aprile 2003, vol.1, BAR International Series 1452 (I)). Il libro si articola in quattro sezioni. Ad una rassegna critica delle fonti archeologiche e della storia degli studi segue un catalogo esaustivo dei siti e dei materiali protostorici del Fucino: un corpus tipologico e bibliografico che costituisce la base documentaria dell intero lavoro. La terza sezione si occupa di fornire un adeguato inquadramento crono-tipologico del materiale studiato. Ogni fase archeologica viene trattata separatamente. La cronologia si basa su di una fitta rete di confronti con altri contesti dell Italia centro-meridionale e sull elaborazione, dove possibile, di tabelle statisticocombinatorie. In particolare per il Bronzo Antico, nel presente lavoro si propone una definizione di un orizzonte cronologico ben definito, laddove gli studi precedenti sulle prime fasi della protostoria abruzzese si arenavano sulla mancanza di sufficienti dati editi. Il volume si conclude infine con una lettura diacronica dell evoluzione dei sistemi insediativi nella conca del Fucino e propone una analogia con il bacino dell antico lago Velino, cercando di delineare delle linee comuni ai grandi sistemi perilacustri dell Italia centrale. In conclusione, credo che il libro di Nicola Ialongo, insieme a quello (edito nella stessa collana) di Dora Gatti (GATTI D. 2004, L insediamento di Collelongo Fond Jò nel quadro della sequenza culturale protostorica dell Abruzzo, Grandi contesti e problemi della Protostoria italiana, collana a cura di R. Peroni, ed. All insegna del Giglio, Firenze) costituisca una fondamentale messa a punto dei dati insediamentali protostorici nel Fucino e possa presentarsi come una nuova prospettiva nello studio dei sistemi perilacustri dell Italia centrale. VINCENZO D ERCOLE Direttore del Museo Nazionale della Preistoria d Abruzzo-Celano Roma, 6 gennaio
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3 I. STORIA DEGLI STUDI E RASSEGNA CRITICA DELLE FONTI INTRODUZIONE La Piana del Fucino (AQ) è la sede naturale di un grande lago carsico, prosciugato, nel corso degli ultimi duemila anni, in due occasioni, la prima nel I sec. D. C., ad opera dell imperatore Claudio, la seconda, e definitiva, nel secolo scorso, ad opera di Alessandro Torlonia. L unico vero immissario del Fucino è il fiume Giovenco, che entra nella piana da Nord-Est, costeggiando l odierno abitato di Pescina; il bacino idrico raccoglie inoltre le acque provenienti, da Nord, dal massiccio del Velino-Sirente, e da Sud dai Monti della Marsica. Il sistema lacustre non possiede emissari; il regime lacustre è dunque regolato unicamente dall attività degli sfiatatoi carsici, localizzati ai piedi delle montagne che circondano la piana, soprattutto nella parte meridionale. La mancanza di un sistema di defluizione ha sempre determinato un alta variabilità del livello del lago. Le acque del bacino sono attualmente raccolte da diversi canali secondari posti lungo tutto il perimetro della piana, e condotte verso un canale collettore che le fa defluire all esterno del sistema, attraverso una galleria scavata sotto il Monte Salviano, che chiude la piana ad Ovest. Gli studi degli ultimi anni sulla geologia recente del Fucino, eseguiti da C. Giraudi, permettono di localizzare con una certa precisione la linea di riva del lago nei periodi immediatamente precedenti l ultima bonifica, e di fissarla attorno all isoipsa 660. Considerando l instabilità del regime lacustre, non è possibile stabilirne con precisione la portata durante la protostoria, ma probabilmente non si doveva discostare di molto da quella del secolo scorso (vd. cap. VI). Gli studi di Giraudi hanno inoltre permesso di localizzare con molta precisione le conoidi attive nell area e la posizione dei terrazzi lacustri. Questi ultimi si presentano come dei dislivelli di pochi metri, ma sufficienti ad impedire alle acque del lago di invadere vaste porzioni di territorio. Il lago Fucino, infatti, non è mai stato particolarmente profondo, misurando, nel suo punto più profondo, circa 10 metri. Anche durante episodi di piena, il lago riusciva tuttalpiù ad invadere e impaludare alcune aree pianeggianti a bassa quota (in particolare nella zona tra Ortucchio e Venere dei Marsi, a Sud-Est), ma non raggiungeva mai le aree poste a monte dei terrazzi. 1. GLI SCAVI Le ricerche preistoriche e protostoriche sistematiche hanno inizio negli anni 50: la fitta dispersione di materiale ceramico nella parte di piana antistante l odierno abitato di Ortucchio, determinata dall utilizzo di macchinari agricoli con pescaggio profondo, portò S.M. Puglisi ad aprire un saggio di scavo, che portò alla luce livelli archeologici databili tra l Eneolitico e la prima età del ferro, riferibili a quello che, in seguito, si rivelò il più importante abitato della piana. Gli scavi furono poi portati avanti negli anni 60 e 70 dall Università di Pisa, sotto la direzione di G. Cremonesi (RADMILLI 1977). Sempre all Università di Pisa si deve l indagine delle numerose grotte che si aprono nei monti circostanti alla piana, soprattutto nel versante meridionale. Sebbene la ricerca ponesse l accento soprattutto sulla preistoria, tra il Mesolitico e il Neolitico, e si occupasse solo marginalmente dell età del bronzo, la pubblicazione di questi scavi costituisce certamente il primo contributo, basato su dati stratigrafici, alla definizione della protostoria del Fucino. Recentemente è stato compiuto un riesame dei dati protostorici disponibili per tutte le grotte del Fucino, ad opera di V. d Ercole, G. Mieli e S. Cosentino, con una riedizione grafica del materiale (COSENTINO et alii 2001). Vengono di seguito elencate le grotte che hanno restituito materiale protostorico (la cronologia è quella elaborata nel presente lavoro): A. Grotta di Ciccio Felice (Avezzano) sulle pendici orientali del M.te Salviano (RADMILLI 1956; COSENTINO et alii 2001) Cronologia: BA 1 A, BA 2, BR, BF B. Grotta Continenza (Trasacco) sul versante nord-occidentale del M.te Alto (SORRENTINO 1978; BARRA INCARDONA, GRIFONI CREMONESI 1991; COSENTINO et alii 2001) Cronologia: BM 2 B, BF-I Fe, I Fe I A C. Grotta la Cava (Ortucchio) sul versante nordorientale del M.te Alto (Tozzi, 1962) Cronologia: BA 1 A, BA 1 B, BA 2, BM 2 A, BM 2 B, BF-I Fe, I Fe D. Grotta Maritza (Ortucchio) sulle pendici nord-occidentali del M.te Praticelle (GRIFONI, RADMILLI 1964; SORRENTINO 1978; GRIFONI CREMONESI 1985; COSENTINO et alii 2001) 9
4 IL FUCINO NELLA PROTOSTORIA Fig. 1 Carta geologica della Piana del Fucino (rielaborata da GIRAUDI 1995). Legenda: 1) linea di riva del lago prima dell ultima bonifica; 2) terrazzi lacustri; 3) cordoni litorali; 4) conoidi. Geologic map of the Fucino Plain (edited from GIRAUDI 1995). Legenda: 1) shoreline before last drought; 2) lake s terraces; 3). Cronologia: BA 1 B, BA 2, BM 1-2, BM 2 A, BM 2 B, BF-I Fe, I Fe I A E. Grotta la Punta (Ortucchio) sulle pendici settentrionali del M.te Praticelle (RADMILLI 1959; CREMONESI 1968; COSENTINO et alii 2001) Cronologia: BM 2 A, BM 3, BR, BF-I Fe, I Fe I A F. Grotta dei Porci (o di Ortucchio, Avezzano) sulle pendici nord-orientali del M.te Particelle. Il toponimo corretto è Grotta dei Porci, ma nelle prime pubblicazioni degli scavi fu arbitrariamente cambiato, per questioni di forma, in Grotta di Ortucchio (RADMILLI 1956; CREMONESI 1968; SORRENTINO 1978; COSENTINO et alii 2001) Cronologia: BA 1 A, I Fe Le indagini nei siti sulla piana, dopo l episodio di Ortucchio-strada 28 (vd. scheda nel capitolo successivo) riprendono solo negli anni 80, con la scoperta dei siti di Trasacco 1 (n. 13) e Celano-Paludi (n. 22). Entrambi i siti vengono scoperti da U. Irti in occasione di lavori di sbancamento nella piana e vengono prontamente segnalati alla Soprintendenza Archeologica dell Abruzzo. Il sito di Trasacco 1 è oggetto di scavo da parte dell università di Pisa dalla metà degli anni 80 alla metà degli anni 90, con interventi discontinui. Si tratta di un insediamento protostorico di lunghissima durata (dal BA 2 al I Fe; vd. scheda nel capitolo successivo), probabilmente situato sulla riva del lago, in ambiente asciutto (RADI 1986). Il sito è noto attraverso pochissime pubblicazioni. Lo scavo del sito di Celano-Paludi rappresenta, invece, l inizio delle attività sistematiche della Soprintendenza Archeologica dell Abruzzo nel Fucino, per quanto riguarda la protostoria. Nel 1984, sotto la direzione di V. d Ercole, viene praticato un primo saggio di scavo, in cui si rinviene un nucleo unitario di materiale databile tra il BM1 e il BM 2 A (D ERCOLE 1986). Negli anni successivi viene aperta una vasta area di scavo di circa 3500 mq. Le indagini nel sito mettono in luce una complessa area abitativa costituita da numerosi pali ben conser- 10
5 I. STORIA DEGLI STUDI E RASSEGNA CRITICA DELLE FONTI Fig. 2 Localizzazione delle grotte con materiali protostorici. A) Grotta di Ciccio Felice; B) Grotta Continenza; C) Grotta la Cava; D) Grotta Maritza; E) Grotta la Punta; F) Grotta dei Porci. Caves with protostoric material. A) Grotta di Ciccio Felice; B) Grotta Continenza; C) Grotta la Cava; D) Grotta Maritza; E) Grotta la Punta; F) Grotta dei Porci. vati, ancora infissi nel terreno; la prosecuzione degli scavi permette di riconoscere nel sito una presenza estremamente consistente databile tra il BF 3 e il I Fe I A (vd. capp. successivi). Nell area di scavo venne inoltre scoperta una piccola necropoli di sei tombe a circolo, tutte databili ad un momento terminale del BF 3 (per la bibliografia completa, vedi scheda nel capitolo successivo). Negli anni 90 vengono indagati due nuovi siti, in località già precedentemente segnalate da U. Irti (IRTI 1991): il sito di Pescina-Le Coste (n. 27), sotto la direzione dell Università di Pisa, e il sito di Cerchio-La Ripa (n. 24), sotto la direzione della Soprintendenza (per la bibliografia completa, vedi scheda nel capitolo successivo). Si tratta, in entrambi i casi, di contesti unitari del Bronzo Medio. 2. IL MATERIALE SPORADICO In seguito all ultima bonifica, con il definitivo prosciugamento del lago, vennero in luce numerosissimi reperti prima sommersi, tra i quali spiccano certamente i bronzi protostorici. Questi ultimi furono raccolti inizialmente da collezionisti, ed inseguito confluirono, in gran parte, nelle collezioni preistoriche del Museo Pigorini, a Roma, e del Museo Preistorico di Perugia. Questo materiale fu raccolto da R. Peroni, nel 1961, in una edizione critica integrale (PERONI 1961). Peroni elabora una tipologia formale dei bronzi del Fucino e definisce una cronologia relativa delle forme sulla base di confronti con contesti del resto dell Penisola. Nonostante la cronologia definita da Peroni sia ormai superata, visto l enorme progresso avvenuto nella conoscenza della metallurgia italiana dagli anni 60 ad oggi, il suo lavoro sui bronzi del Fucino resta ancora molto utile per la ricostruzione dei contesti originari, sulla base dei dati di archivio e dello studio delle patine dei manufatti. Il materiale viene infatti diviso in raggruppamenti che, ipoteticamente, potevano costituire contesti unitari, i quali vengono 11
6 IL FUCINO NELLA PROTOSTORIA Fig. 3 Complessi di bronzi attribuibili a contesti tombali. 1-8: Ortucchio; 9-15 Celano. Groups of bronze items from burial contexts. 1-8: Ortucchio; 9-15 Celano. 12
7 I. STORIA DEGLI STUDI E RASSEGNA CRITICA DELLE FONTI interpretati, a seconda della composizione, come ripostigli o sepolture. Parte del materiale è costituita da deposizioni votive, soprattutto spade, appartenenti alle fasi recenti dell età del bronzo. È probabile, infine, che molto del materiale provenga da strati di abitato, sconvolti dai lavori di bonifica del lago. È infatti documentata, nel sito di Celano-Paludi, un altissima frequenza di oggetti in bronzo, dovuta al fatto che la maggior parte degli insediamenti del Fucino si trovava su palafitte, in zone umide; ciò determinava evidentemente una grande difficoltà nel recupero di oggetti di valore smarriti, qualora cadessero in acqua. In questa sede si rende conto della ricostruzione dei contesti, senza però affrontare il problema della cronologia dei materiali. Le uniche indicazioni disponibili riguardo al punto di rinvenimento dei materiali sono quelle del comune di provenienza. Dal momento che nel presente lavoro si prende in esame solo il territorio strettamente legato al lago, non si tratterà dei materiali provenienti dal comune di Goriano Sicoli, i cui confini municipali non toccano la Piana del Fucino. Complessi riferibili a sepolture: Ortucchio 1. Punta di lancia a cannone (Fig. 3.1). 2. Punta di lancia a cannone (Fig. 3.2) 3. Fibula ad arco semplice a doppia piegatura con due noduli. BF 2 (cfr. CARANCINI, PERONI 1999, tav. 28.8, 30.8) (Fig. 3.3). 4. Fibula ad arco costolato con staffa a disco di filo ribattuto. BF 3-I Fe 1 A (cfr. CARANCINI, PERONI 1999, tav ) (Fig. 3.4) 5. Fibula ad arco di violino foliato. BR (Fig. 3.5). 6. Fibula ad arco serpeggiante ad occhio con staffa a disco di filo ribattuto. BF 3-I Fe I (Fig. 3.6). 7. Fibula ad arco serpeggiante ad occhio con staffa a disco di filo ribattuto. BF 3-I Fe I (Fig. 3.7). 8. Ago (Fig. 3.8). Celano 1. Giavellotto tipo Fucino. Lama lanceolata a margini convergenti, pressoché diritti, cannone ad andamento accentuatamente conico. BR-BF 1 (CARANCINI, PERONI 1999, p. 58) (Fig. 3.9). 2. Coltello a codolo tipo Celano. BF 1-2 (BIANCO PERONI 1976, p. 59 ss.; CARANCINI, PERONI 1999, tav ) (Fig. 3.10). 3. Coltello a lama serpeggiante a codolo tipo scoglio del Tonno. BR (BIANCO PERONI 1976, pp ; CARANCINI, PERONI 1999) (Fig. 3.11). 4. Coltello a lama serpeggiante con lingua da presa a margini rialzati. Tipo Matrei A. BR (BIANCO PERONI 1976, pp. 16 ss.; CARANCINI, PERONI 1999, fig ) (Fig. 3.12). 5. Vasetto miniaturistico (Fig. 3.13). 6. Vasetto miniaturistico (Fig. 3.14). 7. Fuseruola biconica (Fig. 3.15). Cerchio 1. Fibula ad arco a doppia piegatura lievemente ingrossato (Fig. 4.1). 2. Armilla (Fig. 4.2). Gioia dei Marsi 1. Punta di lancia a cannone (Fig. 4.3). 2. Giavellotto tipo Fucino. Lama lanceolata a margini convergenti, pressoché diritti, cannone ad andamento accentuatamente conico. BR-BF 1 (CARANCINI, PERONI 1999, p. 58) (Fig. 4.4). Complessi riferibili a ripostigli: Ortucchio 1. Falce a lingua da presa (Fig. 4.5). 2. Coltello a codolo. BF non avanzato (BIANCO PERONI 1976, pp. 54 ss.) (Fig. 4.6) 3. Ascia ad alette (Fig. 4.7). 4. Ascia ad alette (Fig. 4.8). Menaforno (Gioia dei Marsi) Complesso interamente databile al BF 1 (CARANCINI, PERONI 1999). 1. Ascia ad alette (Fig. 4.9). 2. Ascia ad alette (Fig. 4.10). 3. Ascia ad occhio tipo Menaforno. BF 1 (CARANCINI 1984, p 199 ss.; CARANCINI, PERONI 1999, tav ) (Fig. 4.11). 3. LE RICOGNIZIONI DI SUPERFICIE La maggior parte degli abitati noti nella Piana del Fucino proviene da raccolte di superficie. Al dott. Umberto Irti si deve la raccolta della stragrande maggioranza dei dati archeologici protostorici della Marsica. La prima sintesi sulle presenze protostoriche nel Fucino viene pubblicata da Irti nel 1986 (IRTI 1986); in essa viene fornito un quadro complessivo del settore Sud-Est del Fucino, ovvero della zona fra Trasacco e Ortucchio. Nel 1991 viene presentata dallo stesso Irti, nell ambito del convegno Il Fucino e le aree limitrofe nell antichità (IRTI 1991) una sintesi completa di tutte le presenze preistoriche e protostoriche nel territorio marsicano, scoperte e posizionate da lui stesso, con l aiuto dell Archeoclub della Marsica (Fig. 5). L edizione dei siti è corredata da precise localizzazioni di tutte le aree di dispersione del materiale archeologico, aggiunte ad una datazione preliminare di ogni presenza. Essendo questo il corpus su cui fondamentalmente si basa gran parte del presente lavoro, è stato necessario controllare sul campo l attendibilità del posiziona- 13
8 IL FUCINO NELLA PROTOSTORIA Fig : Complessi di bronzi attribuibili a contesti tombali. 1-2: Cerchio; 3-4 Gioia dei Marsi. 5-11: complessi di bronzi riferibili a ripostigli. 5-8: Ortucchio; 9-11: Menaforno. 1-4: Groups of bronze items from burial contexts. 1-2: Cerchio; 3-4 Gioia dei Marsi. 5-11: Groups of bronze items from hoards. 5-8: Ortucchio; 9-11: Menaforno. 14
9 I. STORIA DEGLI STUDI E RASSEGNA CRITICA DELLE FONTI Fig. 5 Carta di distribuzione dei siti pre-protostorici nella Piana del Fucino e nelle aree limitrofe presentata in IRTI Map of the pre-protostoric sites in the Fucino Plain and nearby areas as given by IRTI mento, dell estensione delle aree di dispersione e delle datazioni preliminari fornite da Irti. Ad un controllo a campione, i primi due aspetti si sono rivelati assolutamente affidabili: si è infatti ottenuto un riscontro totale sia della localizzazione che dell estensione dei siti. Per quanto riguarda le datazioni preliminari, esse si sono rivelate, in certa misura, altrettanto corrette. In IRTI 1991, la cronologia dei siti non si basa su una tipologia sistematica, ma sull osservazione della presenza/assenza di indicatori cronologici più o meno comunemente accettati, e vengono annotate secondo la facies archeologica di riferimento (ad es. Protoappenninico = BM 1-2, Appenninico = BM3, etc.). A seguito della definizione della cronologia relativa del Fucino, operata nel presente lavoro, è stato possibile appurare che, laddove Irti indicava la presenza di una certa fase, questa era effettivamente presente. Irti non aveva notato, invece, tutte quelle fasi rappresentate da materiale non palesemente diagnostico, ma che una tipologia formale a maglie strette può riuscire a datare con una certa precisione. Del materiale raccolto da Irti, la grandissima maggioranza è conservato presso il Museo preistorico di Celano. Manca tuttavia il materiale di pochi siti, che non è stato possibile rintracciare. Per le ragioni sopra descritte, sembra lecito, per questi pochi siti, affidarsi alla cronologia proposta in IRTI Le nuove ricognizioni sul territorio, eseguite da chi scrive, sono state finalizzate, più che alla scoperta di nuovi siti, al controllo di quelli già scoperti. Esaurita questa prima fase del lavoro, si è proseguito a controllare le zone che risultavano particolarmente prive di presenze, ed in particolare la zona della spianata di Pescina, un ampia area collinare nel settore Nord-Ovest della piana. Lo scopo era di controllare se il vuoto dell area dipendeva dalla metodologia delle ricognizioni di Irti o se si trattasse di una zona effettivamente spopolata durante la protostoria. Si è quindi deciso di battere intensivamente 15
10 IL FUCINO NELLA PROTOSTORIA Fig. 6 Carta di distribuzione dei siti protostorici nella Piana del Fucino. Legenda: 1) siti i cui materiali sono stati studiati e datati nel presente lavoro; 2) siti i cui materiali non sono stati studiati nel presente lavoro, ma di cui viene fornita una datazione preliminare in IRTI 1991; 3) siti non databili; 4) aree oggetto di recenti ricognizioni di superficie; 5) estensione dell area industriale di Avezzano; 6) estensione ipotetica dell abitato di Ortucchio-strada 28. Map of the protostoric sites in the Fucino Plain. Legenda: 1) sites whose materials have been analized and dated in this study; 2) sites whose materials have not been analized in this study. A preliminary dating for these sites is given by IRTI 1991; 3) non-datable sites; 4) recently surveied areas; 5) Avezzano s industrial area; 6) ipothetic extension of the protostoric village of Ortucchio-strada 28. Elenco dei siti: Sites list: 1) Avezzano-Le Mole 3; 2) Avezzano-strada 6; 3) Paterno-la Chiusa; 4) Avezzano-strada 10; 5) Venere-strada 26; 6) Ortucchio-La Madonnella 1; 8) Ortucchio-strada 28; 9) Ortucchio-strada 29; 10) Ortucchio-La Punta; 11) Ortucchio-Balzone 1; 12) Trasacco-San Rufino 1; 13) Trasacco 1; 14) Trasacco-Il Molino; 15) Luco-strada 45; 17) Avezzano-Le Mole 2; 18) San Pelino-Caruscino; 19) San Pelino-San Martino; 22) Celano-Paludi; 23) Celano- Cave di ghiaia; 24) Cerchio-La Ripa; 27) Venere-Restina; 28) Venere-laghetto Cambise; 29) Pescina-Le Coste; 30) Lecce nei Marsi; 34) Ortucchio-Balzone 2; 35) Ortucchio-Arciprete; 36) Trasacco-San Rufino 2; 37) Trasacco- Volpare; 38) Luco-Passarano; 39) Luco-Pozzo S. Angelo; 44) Luco-Angitia; 45) Avezzano-strada 8; 46) Avezzanostrada 7; 47) Colle Felicetta. una fascia-campione, localizzata tra Aielli e Collarmele (Fig. 6). L area è risultata effettivamente priva di presenze. A conferma di ciò, sono stati rinvenuti diversi frammenti di epoca romana, fatto che esclude problemi legati alla visibilità archeologica. L Area colorata in grigio chiaro nella carta di distribuzione indica l estensione dell odierno centro abitato di Avezzano e del suo complesso industriale. L area in questione è, pertanto, stata esclusa da qualsiasi ricerca di superficie. 16
11 I. STORIA DEGLI STUDI E RASSEGNA CRITICA DELLE FONTI BIBLIOGRAFIA BARRA INCARDONA A., Gli scavi nella Grotta Continenza, in Il Fucino e le aree limitrofe nell antichità, GRIFONI CREMONESI R Atti del I Convegno di Archeologia (Avezzano, novembre 1989), a cura dell Archeoclub della Marsica, Roma, pp BIANCO PERONI V I coltelli nell Italia continentale (Prähistorische Bronzefunde, IX, 12), München. CARANCINI G Le asce nell Italia continentale II (Prähistorische Bronzefunde, IV, 1), München. CARANCINI G., PERONI R L età del bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metallurgica (Quaderni di Protostoria, 2), Perugia. COSENTINO S., D ERCOLE V., L utilizzo delle grotte del Fucino durante la protostoria, in Il Fucino MIELI G e le aree limitrofe nell antichità, Atti del II Convegno di Archeologia (Celano, novembre 1999), Avezzano, pp CREMONESI G Contributo alla conoscenza del Fucino. La Grotta di Ortucchio e la Grotta La Punta, «RSP», XXIII, pp D ERCOLE V Prima campagna di scavo alle Paludi di Celano, in Gli insediamenti perilacustri dell età del bronzo e della prima età del ferro: il caso dell antico Llacus Velinus, Atti dell Incontro di Acquasparta (15-17 novembre 1985) (Quaderni di Protostoria, 1), Perugia, pp GRIFONI R., RADMILLI A.M La Grotta Maritza e il Fucino prima dell età romana, «RSP», XIX, pp GIRAUDI C Evoluzione geologica della piana del Fucino (Abruzzo) negli ultimi anni, in Il Fucino e le aree limitrofe nell antichità, Atti del I Convegno di Archeologia (Avezzano, novembre 1989), a cura dell Archeoclub della Marsica, Roma, pp GIRAUDI C Origine ed evoluzione geologica recente del bacino del Fucino, in E. BURRI (a cura di), Il lago Fucino e il suo emissario, Avezzano, pp IRTI U Gli insediamenti dell età dei metalli nel Bacino del Fucino: ricognizioni di superficie (Atti Soc. Tosc. Sc. Nat. Mem. Ser. A, 93), Pisa, pp IRTI U Insediamenti all aperto del neolitico e dell età dei metalli, in Il Fucino e le aree limitrofe nell antichità, Atti del I Convegno di Archeologia (Avezzano, novembre 1989), a cura dell Archeoclub della Marsica, Roma, pp PERONI R Bronzi dal territorio del Fucino nei Musei Preistorici di Roma e Perugia, «RSP», XVI, pp RADI G Le ricerche nel Fucino: notizie preliminari sull insediamento di Trasacco, in Gli insediamenti perilacustri dell età del bronzo e della prima età del ferro: il caso dell antico Lacus Velinus, Atti dell Incontro di Acquasparta (15-17 novembre 1985), Quaderni di Protostoria, I, Perugia, pp RADMILLI A.M Preistoria e protostoria marsicana. Gli scavi nella Grotta di Ciccio Felice, «RSP», XI, pp RADMILLI A.M Appunti di preistoria marsicana: gli scavi nella Grotta La Punta. Territorio del Fucino (Atti Soc. Tosc. Sc. Nat. Mem. Ser. A, vol. LXX), Pisa, pp RADMILLI A.M Storia dell Abruzzo dalle origini all età del bronzo, Pisa. SORRENTINO C Abruzzo, in A.M. RADMILLI (a cura di), Guida della Preistoria italiana, Firenze. TOZZI C Resti neolitici e sepolture nella grotta La Cava (bacino del Fucino) (Atti Soc. Tosc. Sc. Nat. Mem. Ser., A, vol. LXIX), Pisa, pp
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