E DE D LLE PAR A OL O E
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- Italo Di Gregorio
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1 LE ORME DELLE PAROLE SILVANO TROLESE
2 Illustrazioni: Fulvia Morganti Progetto grafico: Angela Boscardin Marzo
3 Continuità Scuola dell infanzia Scuola primaria Kontinuität Kindergarten - Grundschule Cari bambini e cari genitori, Avete raggiunto un importante traguardo con il completamento della scuola dell infanzia. Adesso sta per iniziare per voi una nuova avventura alla scuola primaria. Vogliamo che questo percorso avvenga con gioia e naturalezza. Abbiamo pensato quindi ad una sorta di kit didattico che comprende anche questo libretto con il testo sia in italiano sia in tedesco L2, che possa facilitare l entrata al gradino superiore e che Vi aiuti ad apprezzare la nuova realtà che andrete ad affrontare. A tutti i bambini quindi buona lettura, buon divertimento da condividere con i genitori e con le nuove maestre e maestri e tanti auguri per questa nuova avventura! Christian Tommasini Vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano Assessore alla Cultura, Istruzione e Formazione in lingua italiana. Nicoletta Minnei Sovrintendente Scolastica 3
4 IN UN TEMPO MOLTO LONTANO, IN UNA CASETTA NELLA FORESTA, VIVEVA UN FAMOSISSIMO MAGO DI NOME ALFA. IL MAGO AVEVA INVENTATO MOLTE COSE, UNA DI QUESTE ERA L IMBUTO. MA COME AVEVA FATTO A SCOPRIRE L IMBUTO? 4
5 UN GIORNO, PASSANDO ACCANTO AL RUSCELLO, ALFA VIDE UN ORSETTO LAVATORE, UN PROCIONE CHE SI LAVAVA LE ORECCHIE CON L ACQUA: IL MAGO SI AVVICINÒ E VIDE CHE RIMANEVANO PIENE DI ACQUA. GUARDÒ IL PROCIONE E D IMPROVVISO CACCIÒ UN URLO CHE FECE SPAVENTARE A MORTE IL POVERO ANIMALETTO CHE SCAPPÒ SUBITO VIA. PERCHÉ ALFA AVEVA URLATO? 5
6 AVEVA URLATO PERCHÉ GLI ERA VENUTA UN IDEA: CON UNA FOGLIA DI QUERCIA ARROTOLATA E INFILATA NELLA BOTTIGLIA POTEVA RIEMPIRLA D ACQUA SENZA SPANDERNE NEANCHE UNA GOCCIA. 6
7 ALFA ERA CONOSCIUTO DA TUTTI GLI ABITANTI DELLA FORESTA. LE DONNE SI RECAVANO DA LUI PER CHIEDERE CONSIGLI, PER FARSI DARE LE RICETTE DELLE SUE PIETANZE. IL MAGO SI ERA STANCATO DI RIPETERE LE SUE RICETTE PER CENTO, DUECENTO VOLTE, ANCHE PERCHÉ LA SUA MEMORIA COMINCIAVA A FARE CILECCA E NON SEMPRE SI RICORDAVA TUTTI GLI INGREDIENTI CHE SERVIVANO PER CUCINARE. 7
8 UN GIORNO SI DIMENTICÒ DI RIPETERE AI CUOCHI DEL REGNO DUE INGREDIENTI PER FARE LA PIZZA: LA MOZZARELLA E IL SALE. IL RE E LA REGINA SI ARRABBIARONO MOLTISSIMO E GLI DISSERO: - SE DOVESSE CAPITARE ANCORA UNA VOLTA, SARÀ SICURAMENTE L'ULTIMA! - 8
9 IL POVERO MAGO USCÌ DAL PALAZZO TRISTE E SENZA FORZE. MENTRE CAMMINAVA, PENSAVA: - COME RIUSCIRÒ A FARE RICORDARE QUELLE RICETTE, TUTTE QUELLE PAROLE? COME FACCIO A PRETENDERE CHE UN UOMO TENGA A MENTE TUTTE QUELLE COSE? - CI VOLEVA DUNQUE UNA SOLUZIONE E AL PIÙ PRESTO! 9
10 ALFA ARRIVÒ NELLA SUA PICCOLA CASA IN MEZZO AL BOSCO ED ENTRÒ NEL LABORATORIO DOVE FACEVA I SUOI ESPERIMENTI. LÀ UN GIORNO AVEVA INVENTATO UNA SPECIE DI STOFFA BIANCA E SOTTILE PER CONFEZIONARE IL SUO VESTITO DI CARNEVALE. MA COME AVEVA FATTO A INVENTARE QUESTO TIPO DI STOFFA? UNA SERA AVEVA PESTATO SUL PAVIMENTO DELLE CORTECCE D ALBERO FINO A RIDURLE IN POLVERE. POI AVEVA ROTTO DELLE BOTTIGLIE D ACQUA, 10
11 STRAPPATO TUTTI I SACCHI DI FARINA E CREATO UNA GRAN MISCUGLIO CON LA CORTECCIA SBRICIOLATA, L ACQUA E LA FARINA. IL MATTINO SEGUENTE IL PAVIMENTO ERA RICOPERTO DA UN SOTTILE STRATO BIANCO. IL GRAN MISCUGLIO SI ERA TRASFORMATO IN UNA SORTA DI STOFFA RIGIDA, CHE PERÒ SI POTEVA ANCHE PIEGARE. IL MAGO ALFA UTILIZZÒ QUESTA STRANA STOFFA PER FARSI UN VESTITO DI CARNEVALE. 11
12 UN MATTINO USCÌ PER LAVARSI IL VISO AL RUSCELLO E VIDE CHE ERA NEVICATO. TUTTO ERA SILENZIOSO E BIANCO, SI VEDEVANO SOLAMENTE ALCUNI PASSERI CHE VOLAVANO VELOCI NELL'ARIA FREDDA E ALCUNI CERBIATTI CHE ZAMPETTAVANO NELLA NEVE. 12
13 RIENTRÒ IN CASA, SI MISE AI PIEDI DEI PEZZI DI PELLICCIA D ORSO PER STARE PIÙ CALDO, E USCÌ DI NUOVO A FARE LA SUA SOLITA PASSEGGIATA MATTUTINA. 13
14 MENTRE GUARDAVA GLI ALBERI RICOPERTI DI NEVE UNA VOLPE GLI PASSÒ ACCANTO, ALFA SI MISE A RINCORRERLA E A FARSI RINCORRERE. DOPO AVERE GIOCATO UN PO', LA VOLPE CORSE VIA LASCIANDO DIETRO DI SÉ LE SUE ORME SULLA NEVE.. 14
15 A QUESTO PUNTO IL MAGO SI FERMÒ E COMINCIÒ A URLARE: - LE ORME, LE ORME! ORA HO CAPITO! TUTTI GLI ANIMALI LASCIANO LE ORME, I MIEI PIEDI LASCIANO LE ORME, ANCHE LE PAROLE DEVONO POTER LASCIARE LE ORME! - LA VOLPE GLI SI AVVICINÒ E, PIANO PIANO CON LA ZAMPA, GLI SPINSE LA TESTA NELLA NEVE. ED ECCO CHE ALFA VIDE LA SUA BOCCA STAMPATA SUL MANTO BIANCO. CON LE DITA TRACCIÒ IL CONTORNO DELLA SUA BOCCA E, STAMPATO SULLA NEVE, COMPARVE UN CERCHIO. AVEVA SCOPERTO LA PRIMA TRACCIA DEL SUONO O. 15
16 TORNATO A CASA PENSÒ: - DOVE POSSO FISSARE QUESTA ORMA? LA NEVE IN PRIMAVERA SI SCIOGLIERÀ SICURAMENTE E LE ORME SCOMPARIRANNO. - IN QUEL MOMENTO ENTRÒ DALLA FINESTRA UN MERLO, CHE SI POSÓ PRIMA SUL TAVOLO, POI SULLA STUFA, POI SUL CARBONE AMMUCCHIATO VICINO AL CAMINO E INFINE SULLA SOTTILE COSA BIANCA. SPICCÒ DI NUOVO IL VOLO PER USCIRE E LASCIÒ LE PROPRIE ORME NERE SU QUELLA STOFFA SCRICCHIOLANTE. ALFA URLÒ NUOVAMENTE: LA SUA FELICITÀ ERA ALLE STELLE. 16
17 QUEL GIORNO QUELLE PICCOLE ORME SIGNIFICAVANO TANTISSIMO, PERCHÉ FINALMENTE DAVANO LA RISPOSTA ALLA SUA DOMANDA: - COME FAR RICORDARE ALLE PERSONE TANTE PAROLE? - CON IL CARBONE, INFATTI, POTEVA TRACCIARE SU QUELLA SPECIE DI STOFFA LE ORME DEI SUONI. COMINCIÒ CON LA O, MA POI NON SEPPE COME ANDARE AVANTI, E COSI CHIAMÒ TUTTI I SUOI AMICI MAGHI. QUANDO FURONO TUTTI INSIEME NELLA SUA CASA, PARLARONO STUPITI DELLA SUA NUOVA SCOPERTA. DECISERO CHE I SEGNI DOVEVANO INVENTARLI LORO E COMINCIARONO A TRACCIARNE ALCUNI SULLA STOFFA: ± MA NESSUNO DI QUESTI PIACEVA AD ALFA. A LUI PIACEVA SOLO LA SUA O DI ORMA. 17
18 IL NOSTRO VECCHIO MAGO CONTINUÒ PER GIORNI E MESI A CERCARE LE ORME DELLE PAROLE. VIDE UNA RANA E PROVÒ A SEGUIRNE IL PROFILO: ED ECCO LA R DI RANA; SEGUENDO I CONTORNI DI UNA MELA, TROVÒ LA M DI MELA E COSI VIA FINO A TROVARLE TUTTE. AVEVA INTANTO TRACCIATO SU QUELLA STOFFA SPECIALE O R M, M MANCAVA PERÒ UN ULTIMO SUONO. SI GUARDÒ INTORNO E VIDE LA TENDA CHE USAVA PER OSPITARE I SUOI AMICI E DECISE CHE QUELLA FORMA ANDAVA BENE PER L ULTIMO SUONO MANCANTE, LA A, CHE ERA ANCHE L ULTIMO SUONO DELLA PAROLA TENDA. AVEVA FINALMENTE TRACCIATO LA SUA PRIMA PAROLA: O R M A. A AVEVA TROVATO UN NUOVO MODO DI RACCOGLIERE TUTTE LE PAROLE DELLE SUE RICETTE E INVENZIONI E, NEI MESI SEGUENTI, LE RACCOLSE SULLA STOFFA. NON DOVEVA PIÙ RICORDARLE TUTTE A MEMORIA. POI PORTÒ TUTTO AL PALAZZO DEL RE E DELLA REGINA E DISSE LORO DI CUSTODIRE TUTTE QUELLE PAROLE IN UN LUOGO SICURO. I DUE REGNANTI, FELICI DI POTERSI FINALMENTE FIDARE, NON PIÙ DELLA MEMORIA DEL MAGO, MA DELLE ORME DELLE SUE PAROLE, LO PREMIARONO E LO NOMINARONO: MAGO SUPREMO DEL REGNO. IN SEGUITO TUTTI IMPARARONO A DECIFRARE LE ORME DELLE PAROLE E A TRACCIARLE. 18
19 IL NOSTRO MAGO SUPREMO AVEVA INVENTATO UNA COSA MOLTO, MOLTO IMPORTANTE: SECONDO VOI CHE COSA AVEVA SCOPERTO ALFA? MA, RIPENSANDOCI BENE, ERA VERAMENTE UN MAGO? 19
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