PIANO MIRATO DI PREVENZIONE SICUREZZA DELLE MACCHINE
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1 PIANO MIRATO DI PREVENZIONE SICUREZZA DELLE MACCHINE Quinto di Treviso 04/10/2018 dott. Piergiorgio Tagliapietra Tecnico della Prevenzione - SPISAL ULSS 2
2 L approccio ispettivo (procedure dettagliata presente nella sezione trasparenza del sito spisal ulss 9) Intervento diffuso su tutte le attrezzature aziendali Verifica conformità Verifica funzionamento componenti di sicurezza Verifica dell appropriatezza dei DPI in uso rispetto ai rischi residui presenti
3 Scheda di valutazione: Protezione delle attrezzature di lavoro dai rischi meccanici La scheda è stata organizzata per una analisi estesa delle problematiche relative alla corretta gestione dei rischi legati alle macchine. Ricalca le modalità di analisi che adottano gli operatori chiamati a fare le verifiche. In fase di vigilanza possono essere rilevate situazioni che sono al di fuori degli aspetti trattati nella scheda e che saranno comunque oggetto di valutazione.
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5 Come è costruita la scheda. Sezione 1 Corretta installazione e uso secondo le previsioni del costruttore. Sezione 2 Omologazioni Prima verifica Verifiche periodiche del fabbricante. Sezione 3 Controlli e manutenzione. Sezione 4 Ripari (fissi- mobili interbloccati regolabili). Sezione 5 Dispositivi di comando, arresto di emergenza. Sezione 6 Procedure per registrazione, anomalie, manutenzione, etc. Sezione 7 Formazione addestramento dei lavoratori abilitazioni. Sezione 8 Particolari aspetti connessi alle attrezzature per il sollevamento e la movimentazione merci.
6 Problematiche più ricorrenti riscontrate in sede di vigilanza: Rimozione dei ripari e/o elusione dei ripari mobili interbloccati e di altri dispositivi di protezione (barriere optoelettroniche etc.). Uso improprio delle attrezzature. Macchine/impianti costruiti senza i necessari componenti di sicurezza Macchine/impianti autocostruiti o assemblati in proprio non certificati e privi di adeguate protezioni. Mancanza di adeguate istruzioni all uso in sicurezza (libretto e formazione). Problematiche di formazione del personale. Confidenza e scarsa percezione del rischio da parte di operatori.
7 Sezione 1 Corretta installazione e uso secondo le previsioni del fabbricante
8 Sezione 1 Corretta installazione e uso secondo le previsioni del fabbricante Targhetta identificativa dell unità di pressatura con l indicazione di incorporarla in altre macchine prima di utilizzarla Unità di pressatura utilizzata senza incorporarla Comando a pedale per l avviamento
9 Cosa si trova!?
10 Cosa si trova!?
11 Sezione 2 Omologazioni Prima verifica e Verifiche periodiche
12 Sezione 2 Omologazioni Prima verifica e Verifiche periodiche Montacarichi autocostruito Causa di incidente a tre lavoratori che stavano trasportando una macchina Industriale. Importanza delle omologazioni e verifiche periodiche che non sono un incombenza burocratica ma.. VERIFICA SOSTANZIALE E CORRETTA MANUTENZIONE
13 Sezione 3 Controlli e manutenzione
14 Sezione 3 Controlli e manutenzione La manutenzione è un processo 1.Pianificazione (valutazione dei rischi) 2.Risorse necessarie 3.Formazione, informazione addestramento 4.Attribuzione degli incarichi 5.Individuazione delle azioni e modalità esecutive (chi, cosa e come) 6.Definizione della periodicità per interventi programmabili 7.Registrazione MANTENIMENTO SICUREZZA
15 Cosa si trova!?
16 Cosa si trova!?
17 Cosa si trova!?
18 Cosa si trova!?
19 Cosa si trova!?
20 Cosa si trova!?
21 Sezione 4 Ripari
22 Dobbiamo partire dal concetto generale che tutti gli Organi mobili e lavoratori che presentano pericolo, devono essere protetti. Sezione 4 Ripari
23 Cosa si trova!?
24 Cosa si trova!?
25 Sezione 4a Ripari Fissi Riparo mantenuto nella sua posizione di chiusura: A - o in modo permanente (es. saldatura) B - o per mezzo di elementi di fissaggio (es. viti) che richiedono l uso di un utensile per la loro rimozione Per quanto possibile non deve rimanere al suo posto in mancanza dei fissaggi B A
26 Sezione 4a Ripari Fissi Cosa si trova!?
27 Sezione 4 b Ripari mobili interbloccati La funzione di questo tipo di riparo diventa per qualcuno un ostacolo alla esecuzione del lavoro. La soluzione più semplice diventa la manomissione come qui evidenziato.
28 Cosa si trova!?
29 Cosa si trova!?
30 Cosa si trova!?
31 Possibile soluzione
32 Poi però capita che
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34 oppure che
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37 Cosa si trova!?
38 Sezione 5 Dispositivi di comando, arresto di emergenza
39 Cosa si trova!?
40 Più aumenta la complessità e l estensione degli impianti, sempre maggiore rilievo assumono gli organi di comando degli stessi. Esclusione delle sicurezze in fase di regolazione; Possibilità che altri facciano partire singoli movimenti delle macchine: Problema della liberazione da materiali di organi lavoratori e di controllo che fanno riavviare gli impianti; Mai (o quasi) il ripristino di una sicurezza deve riavviare il moto di singole funzioni o di impianti complessi. Sezione 5 Dispositivi di comando, arresto di emergenza
41 Cosa si trova!?
42 Sezione 5 Dispositivi di comando, arresto di emergenza
43 Sezione 6 Procedure per registrazione, anomalie, manutenzione, etc.
44 Sezione 7 Formazione addestramento dei lavoratori e abilitazioni.
45 Sezione 7 Formazione addestramento dei lavoratori e abilitazioni. Gli accordi Stato Regioni del 2011 e 2012 hanno stabilito percorsi formativi per lavoratori relativamente ai rischi generali di mansione riferita al comparto di appartenenza e mirati all uso di determinate attrezzature e macchine pericolose. Una corretta informazione diventa fondamentale ai fini della responsabilità in caso di infortunio. È importante trasmettere la conoscenza del rischio e consolidarne la giusta percezione. Corsi tenuti sui luoghi di lavoro e con moduli pratici. Problema false attestazioni e corsi certificati ma non effettuati. Qualità dei formatori.
46 Sezione 8 Particolari aspetti connessi alle attrezzature per il sollevamento e la movimentazione merci (accessori di sollevamento, percorsi)
47 Cosa si trova!?
48 La soluzione
49 Sezione 8 Particolari aspetti connessi alle attrezzature per il sollevamento e la movimentazione merci (accessori di sollevamento, percorsi)
50 Sezione 8 Particolari aspetti connessi alle attrezzature per il sollevamento e la movimentazione merci (accessori di sollevamento, percorsi) Il carrello elevatore non deve essere usato come ponte mobile e sollevabile.
51 PIANO MIRATO DI PREVENZIONE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
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53 Come è costruita la scheda. Sezione 1 Marcatura e documentazione: istruzioni, informazione, formazione e addestramento Sezione 2 Valutazione dei rischi individuazione per fase lavorativa, idoneità per rischio, priorità protezioni collettive, ergonomia, interferenza, limiti di protezione Sezione 3 Fornitura, assegnazione individuale Sezione 4 Uso corretto da parte dei lavoratori Sezione 5 Conservazione, manutenzione, sostituzione, pulizia, riconsegna, scadenza Sezione 6 - Segnaletica Sezione 7 Idoneità sanitaria, valutazioni del medico competente, caratteristiche individuali
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55 SCEGLIERE DI USARE IL DPI GIUSTO Censimento e Valutazione di tutti i rischi di ciclo e fuori ciclo (manutenzioni, messe a punto, pulizie, materie prime, prodotti e sottoprodotti) Individuazione, progettazione e realizzazione delle misure di protezione collettive: Tecniche (attrezzature, impianti, sostanze) Organizzative (ambienti, persone, procedure) Procedurali (modalità di esecuzione) Valutazione dei rischi residui: Natura Livelli Durata L unica base corretta per fare scelte adeguate circa l adozione e l uso dei DPI è un buon DVR!
56 Non dimentichiamo che un DPI adatto può fare la differenza tra la vita e la morte
57 ..e la segnaletica!? GRAZIE PER L ATTENZIONE
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