PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA"

Transcript

1 Assessorato Politiche per la Salute PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 A cura di Bruna Borgini e Silvana Borsari Servizio Assistenza territoriale

2 2

3 INDICE Introduzione pag. 5 Spazi giovani pag. 7 Numero progetti attivati pag. 8 Obiettivi dei progetti pag. 8 Destinatari dei progetti pag. 9 Contesti individuati pag. 11 Classi sul totale delle classi target presenti pag. 12 Stima dei ragazzi raggiunti e adulti di riferimento pag. 12 e ore relative ai progetti effettuati Progetti con la modalità della peer education pag. 14 Progetti svolti in collaborazione con scuola/enti pag. 14 Progetti svolti in collaborazione con altri servizi pag. 15 Valutazione dei progetti pag. 15 Modalità di comunicazione dei progetti pag. 16 Progetto regionale w l amore pag.17 Allegato n. 1 Sintesi dei progetti effettuati per Aziende AUSL Piacenza pag. 21 AUSL pag. 23 AUSL Reggio Emilia pag. 26 AUSL Modena pag. 28 AUSL Bologna pag. 30 AUSL Imola pag. 32 AUSL Ferrara pag. 34 AUSL Romagna - Ambito Ravenna pag. 36 AUSL Romagna - Ambito Forlì pag. 38 AUSL Romagna - Ambito Cesena pag. 40 AUSL Romagna - Ambito Rimini pag. 42 Allegato n. 2 Scheda di monitoraggio inviata Allegato n. 3 Note per la compilazione della scheda di monitoraggio Allegato n. 4 Progetti attivati per singolo istituto scolastico e progetti aggregati per tipologia in ambito distrettuale per AUSL 3

4 4

5 Introduzione In mancanza di una legge che preveda, come in altri paesi europei, l attivazione strutturata di percorsi di educazione sessuale nelle scuole, la Regione Emilia-Romagna promuove e sostiene da anni nelle scuole (secondarie di I e II grado), nei corsi e nell extrascuola progetti e interventi di promozione alla salute e prevenzione dell AIDS e altre malattie sessualmente trasmesse con particolare riferimento all educazione affettiva e sessuale. Tali progetti sono organizzati e governati localmente dagli operatori dei servizi sanitari, in collaborazione con scuole, genitori, Enti locali, associazioni, in una visione di comunità educante che promuove il benessere dei giovani, con attenzione particolare a quelli più vulnerabili. Considerata l importanza di conoscere a livello regionale le attività proposte localmente in merito all affettività e sessualità, si è proceduto già nell anno scolastico 2013/2014 ad una ricognizione presso tutti gli Spazi Giovani della Regione dei progetti offerti agli istituti scolastici, corsi ed extrascuola rivolti ai preadolescenti, agli adolescenti e agli adulti di riferimento (insegnanti, genitori, educatori, operatori del territorio) tramite la predisposizione di un questionario. Tutti i progetti di educazione all affettività e sessualità sono stati inseriti inoltre nel Piano Regionale della Prevenzione anno (DGR 771/2015 Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione ) al fine di garantire un migliore governo e monitoraggio sia a livello locale sia a livello regionale. In particolare questi progetti sono inseriti all interno del Programma n. 4 Setting Comunità Programmi per condizione come codice progetto n. 4.4 Educazione all affettività e sessualità che comprende i progetti Spazi Giovani/Consultori Familiari rivolti agli adolescenti, insegnanti e genitori nei corsi di formazione professionale ed nei contesti extra scolastici (Centri di aggregazione giovanile, Centri per le famiglie, centri socio-educativi), e all interno del Programma n. 5 Setting Scuola come codice progetto n. 5.7 Educazione all affettività e sessualità che comprende i progetti Spazi Giovani/Consultori Familiari rivolti ai preadolescenti, adolescenti, insegnanti e genitori delle classi III delle scuole secondarie di I grado e delle classi II delle scuole secondarie di II grado. Il presente report illustra il monitoraggio dei progetti di educazione all affettività e sessualità relativo all anno scolastico 2017/2018: il questionario è stato inoltre predisposto anche per rispondere al monitoraggio richiesto dal Piano Regionale della Prevenzione (vengono raccolti i progetti per singolo istituto scolastico e per tipologie di classi ). I dati sono poi stati anche raggruppati per singoli progetti all interno dello stesso distretto (come nelle precedenti rilevazioni). Le informazioni raccolte riguardano i progetti attivati nei singoli istituti scolastici, l esplicitazione obiettivi dei singoli progetti, il target di riferimento (adolescenti, insegnanti, genitori, educatori, altro), il contesto (scuole secondarie di I grado, scuole secondarie di II grado distinte in ed, corsi ed extrascuola), la tipologia delle classi, il numero di classi, il numero delle classi target presenti, il numero di persone raggiunte dall intervento (distinte in ragazzi/e e adulti), l eventuale collaborazione con scuola/enti e altri servizi, l effettuazione di una valutazione del progetto, il numero di ore per lo svolgimento dei singoli progetti ed il numero di ore complessive per distretto per l organizzazione di tutti i progetti, i progetti svolti con la modalità delle peer education e le modalità utilizzate per la comunicazione dei progetti. 5

6 Il Report contiene un analisi dei progetti a livello regionale ed un focus sul progetto regionale W l amore con un breve commento (da pag 5 a pag 18), l allegato n.1 riporta invece la sintesi dei progetti per Azienda (da pag. 19 a pag.43), l allegato n. 2 la scheda inviata agli Spazi Giovani per la rilevazione dei progetti e la relativa modalità di compilazione (allegato n. 3) e l allegato n. 4 i dettagli dei progetti attivati dagli Spazi Giovani per Azienda (per ogni azienda è presente una scheda con i progetti attivati nei singoli istituti scolastici in ambito distrettuale e un altra scheda dei progetti aggregati per tipologia in ambito distrettuale). Il 6 novembre del 2017 è stata approvata la DGR n Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie per la preservazione della fertilità e la promozione della salute sessuale, relazionale e riproduttiva adolescenti e dei giovani adulti (e relativa circolare esplicativa n. 12 del 15 dicembre 2017), il cui obiettivo è quello di preservare la fertilità femminile e maschile e il benessere sessuale, relazionale e riproduttivo delle/ adolescenti e giovani adulte/i, potenziando e valorizzando le attività dei servizi consultoriali. La Delibera contiene 3 allegati. L allegato n. 1 Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito agli Spazi Giovani consultoriali ha lo scopo di rendere equa in tutto il territorio regionale l offerta di questi servizi alla fascia di popolazione individuata (14-19 anni). Gli SG devono essere presenti in ogni distretto, all interno dei CF o presso le Case della Salute in locali separati o orari differenziati per garantire la riservatezza. L accesso è diretto (senza appuntamento), libero (senza impegnativa del SSN, ricetta rossa o dematerializzata) e senza oneri a carico delle/dei cittadine/i per la fascia di età individuata. Il servizio è inoltre rivolto anche agli adulti di riferimento: genitori, insegnanti, educatrici/ori, allenatrici/ori sportive/i, ecc. Le prestazioni erogate e le aree di attività sono quelle tipiche del Consultorio Familiare: accoglienza, visita ginecologica, visita ostetrica, visita andrologica, visita per contraccezione, prestazioni strumentali, colloquio clinico psicologico per valutazione ed eventuale presa in carico terapeutica, consulenza dell ostetrica per gravidanza, contraccezione, educazione affettiva e sessuale, applicazione della normativa in materia di IVG, consulenza su stili di vita sani L equipe S.G. deve inoltre promuovere e realizzare progetti di educazione alla sessualità ed affettività, di prevenzione della violenza di genere e di prevenzione al maltrattamento e abuso sui minori in integrazione con altri servizi dell AUSL, con Enti ed istituzioni del territorio e con i genitori singoli o associati. L allegato n. 2 Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito agli Spazi Giovani Adulti consultoriali ha invece l obiettivo di informare la popolazione giovanile sull evoluzione della fertilità nel corso della vita e su come proteggerla, evitando comportamenti a rischio; promuovere attivamente stili di vita sani; fornire un assistenza sanitaria qualificata per la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie dell apparato riproduttivo femminile e maschile (endometriosi, MST, varicocele, ecc.); fornire gli strumenti per una pianificazione familiare consapevole. Vengono perciò istituiti gli Spazi Giovani Adulti a livello distrettuale rivolti alla popolazione anni, all interno del consultorio familiare, ad accesso libero (senza impegnativa del medico) tramite appuntamento. L allegato n. 3 Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito all offerta di contraccezione gratuita nei servizi consultoriali ha lo scopo di ostacolare la prevenzione delle gravidanze inaspettate e delle malattie sessualmente trasmissibili promuovendo ed incentivando l utilizzo della contraccezione nei momenti chiave quali l adolescenza, il post partum ed il post IVG. 6

7 L offerta del metodo contraccettivo è accompagnata da un adeguato counselling (sensibilizzazione su promozione della salute riproduttiva, sui corretti stili di vita e sulla prevenzione delle MST) e da un follow-up per il monitoraggio del suo corretto utilizzo. E prevista la gratuità della visita per contraccezione e delle relative prestazioni specialistiche inerenti (l inserimento e rimozione dei dispositivi intrauterini e impianti sottocutanei) e dei metodi contraccettivi ormonali (orali, transdermici e per via vaginale), impianti sottocutanei, dispositivi intrauterini (IUD al rame o con rilascio di progestinico), contraccezione d emergenza (ormonale o IUD al rame) e preservativi femminili e maschili. Le fasce di popolazione alla quali viene garantita la contraccezione gratuita sono tutte le donne e gli uomini di età inferiore ai 26 anni e le donne di età compresa tra i 26 e i 45 anni con esenzione E02 (disoccupazione) o E99 (lavoratrici colpite dalla crisi) nei 24 mesi successivi a un interruzione volontaria di gravidanza o nei 12 mesi dopo il parto. Hanno diritto alla contraccezione gratuita i cittadini italiani, comunitari e stranieri purché iscritti al Servizio sanitario nazionale se residenti e assistiti in Emilia-Romagna e i cittadini stranieri titolari di tessera STP e PSU. Con la DGR n del 9 luglio 2018 è stato previsto anche per l anno 2018 un finanziamento di euro, per le attività di educazione all'affettività e alla sessualità per il tramite Spazi Giovani, al fine di contrastare comportamenti a rischio tipicamente associati all'adolescenza e promuovere un benessere relazionale e sessuale. Il finanziamento è stato ripartito in ragione della popolazione target di riferimento (residenti anni) e del numero di strutture 'Spazio Giovani' attive per Azienda, a cui si sono aggiunti a favore dell'azienda Usl di Bologna per il coordinamento del progetto regionale "W l'amore" rivolto all'educazione socio-affettiva e sessuale dei preadolescenti Spazio Giovani Nell anno 2017 sono presenti in regione 35 Spazi Giovani e vi è almeno uno spazio giovani in ogni distretto ad eccezione dell Ausl di dove è stata fatta la scelta di avere un unico spazio giovani aziendale, in quella di Reggio Emilia dove sono presenti 2 Spazi Giovani (distretto di Reggio Emilia e Castelnovo Né Monti) ed in quella di Piacenza dove sono presenti 2 Spazi Giovani (distretto di Piacenza e Ponente). In alcune realtà (Imola, Ferrara e Ravenna) sono presenti più Spazi Giovani per singolo distretto. Nell anno 2017 gli Spazi sono aperti in media per 7,3 ore settimanali per singola sede, le ore totali settimanali operatori sono pari a (con un valore regionale pari a 5,8 ore ogni residenti ragazzi/e anni). Gli utenti che si sono rivolti agli spazi giovani nell anno 2017 sono e rappresentano il 3,5% di tutti gli utenti afferenti alle strutture consultoriali: 15,4% sono di origine straniera e l 8,0% maschi. Analizzando il numero di utenti per aree di attività, risulta che il 39,8% utilizza il servizio per problemi inerenti la ginecologia/andrologia, segue poi il controllo della fertilità/prevenzione HIV e MST (malattie sessualmente trasmissibili) (33,2%), le problematiche psicorelazionali (9,0%), nascita (6,7%) e IVG (interruzione volontaria di gravidanza 5,5%). Considerando le diverse aree di attività in base alla cittadinanza utenti risulta che la percentuale utenti stranieri è più alta per l area nascita (38,9%) e per l interruzione volontaria di gravidanza (32,4%). Le prestazioni erogate presso gli Spazi Giovani sono state e rappresentano il 4,5% di quelle erogate presso tutte le strutture consultoriali mentre gli accessi sono pari a (4,2% di quelle erogate presso tutte le strutture consultoriali). Complessivamente la maggior parte accessi e delle prestazioni erogate riguarda le seguenti aree di attività: controllo della fertilità (accessi 29,8%, prestazioni 32,1%), 7

8 ginecologia/andrologia (accessi 34,7%, prestazioni 33,9%), problematiche psicologiche relazionali (accessi 19,7%, prestazioni 18,4%), nascita (accessi 8,9%, prestazioni 8,5%) e IVG (accessi 2,9%, prestazioni 3,4%). Numero progetti attivati Nella ricognizione effettuata dagli operatori Spazi giovani della Regione Emilia- Romagna sui progetti di educazione sanitaria risulta che nell anno scolastico 2017/2018 sono stati attivati 144 progetti. Lo stesso progetto presente in distretti diversi all interno di una stessa Azienda è stato conteggiato per il numero di distretti in cui è stato attivato. Considerando invece pari a 1 un progetto ripetuto in diversi distretti all interno di una stessa azienda, risulta che il numero delle tipologie dei progetti in regione è pari a 91. Tutte le analisi riportate in seguite sono effettuate considerando i progetti pari a 144. Il grafico n. 1 riporta il numero dei progetti attivati (144) presso le Ausl della Regione Emilia-Romagna. Per quanto riguarda l AUSL della Romagna sono stati considerati i diversi ambiti territoriali (Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini). Grafico n. 1 Numero dei progetti attivati per Azienda USL Sono stati nelle attività di educazione alla salute 37 distretti su 38 presenti in Regione. Obiettivi dei progetti Gli obiettivi dei progetti sono stati classificati in 8 categorie: ob. 1 conoscenza dei servizi, ob. 2 informazioni su affettività e sessualità, ob. 3 competenze genitoriali, ob. 4 competenze relazionali, ob. 5 prevenzione della violenza di genere, ob. 6 contrasto dei comportamenti a rischio (MST e prevenzione AIDS), ob. 7 il corpo e le modificazioni del corpo in adolescenza in termini transculturali e ob. 8 altro. Ogni progetto prevede il raggiungimento di più obiettivi. Il 94% dei progetti attivati in regione (totali progetti pari a 144) nell anno scolastico 2017/2018 ha come obiettivo la conoscenza dei servizi (ob. 1), l 81% le informazioni su affettività e sessualità (ob. 2), il 78% il contrasto dei comportamenti a rischio (MST e prevenzione AIDS) (ob. 6), il 58% le competenze relazionali (ob. 4), il 36% la prevenzione della violenza di genere (ob. 5), il 35% il corpo e le modificazioni del corpo in adolescenza in termini transculturali (ob. 7), il 10% le competenze genitoriali (ob. 3) e il 17% altro (ob. 8) che comprendono progetti che affrontano temi quali la prevenzione andrologica, 8

9 pornografia, social network, bullismo, alcol/droga e sessualità, nuovi disagi adolescenziali, ecc. (grafico n. 2). Grafico n. 2 Percentuale dei progetti regionali per obiettivi Il grafico n. 3 mostra la percentuale dei progetti attivati per obiettivi nelle Aziende usl. Nell Ausl di, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e nell ambito territoriale di Forlì sono presenti tutti gli obiettivi individuati. Nell Ausl di Piacenza e in quella di Imola vengono trattati tutti gli argomenti eccetto le competenze genitoriali. Nell ambito territoriale di Ravenna vengono trattati tutti gli argomenti eccetto la prevenzione della violenza di genere ed il corpo e le modificazioni del corpo in termini transculturali, in quello di Cesena tutti gli argomenti eccetto le competenze genitoriali e il corpo e le modificazioni del corpo in termini transculturali ed in quello di Rimini tutti gli argomenti eccetto le competenze genitoriali, la prevenzione della violenza di genere ed il corpo e le modificazioni del corpo in termini transculturali. Grafico n. 3 Percentuale dei progetti attivati nelle AUSL per obiettivi Destinatari dei progetti I destinatari dei progetti sono stati individuati in adolescenti, insegnanti, genitori, educatori e altro. Anche in questo caso un singolo progetto poteva essere rivolto a diversi target. 9

10 A livello regionale su 144 progetti effettuati l 86% dei progetti è stato rivolto agli adolescenti, il 49% agli insegnanti, il 25% ai genitori, il 18% agli educatori e l 8% ad altro (esempio operatori del territorio, operatori Spazi giovani) (grafico n. 4). Grafico n. 4 Percentuale dei progetti regionali per target Il grafico sottostante (grafico n. 5) mostra invece la percentuale dei progetti per target nelle singole AUSL. Le Aziende di, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e gli ambiti territoriali di Ravenna, Forlì e Cesena hanno promosso progetti per tutti i destinatari individuati (adolescenti, insegnanti, genitori e educatori). Piacenza non svolge progetti per i genitori, Imola per gli educatori e l ambito territoriale di Rimini per insegnanti e educatori. Grafico n. 5 Percentuale dei progetti attivati nelle AUSL per target 10

11 Contesti individuati I progetti attivati nell anno scolastico 2017/2018 sono stati svolti nel 51% dei casi presso le scuole secondarie di II grado (il 37% presso i ed il 42% presso gli Istituti tecnici/ rispetto al totale dei progetti), il 35% presso le scuole secondarie di I grado, il 16% presso i corsi e il 28% nell extrascuola (grafico n. 6). Si ricorda che un singolo progetto poteva essere svolto in più contesti. Nel grafico n. 7 è riportata la percentuale dei progetti svolti nei vari contesti individuati per Aziende USL e ambiti territoriali dell AUSL Romagna. Le Aziende di Piacenza,, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara e l ambito territoriale di Forlì hanno svolto i progetti in tutti gli ambiti individuati (scuole secondarie di I grado e di II grado, corsi ed extrascuola). L ambito territoriale di Cesena non svolge progetti nell extrascuola, quello di Rimini nelle scuole secondarie di I grado e nell extrascuola mentre quello di Ravenna non effettua progetti nei corsi. Grafico n. 6 Percentuale dei progetti attivati in Regione nei contesti individuati Grafico n. 7 Percentuale dei progetti attivati nelle AUSL nei contesti individuati 11

12 Classi sul totale delle classi target presenti Complessivamente sono state nei progetti di educazione all affettività e sessualità classi su classi target presenti (72%) Il grafico n. 8 riporta la percentuale delle classi raggiunte sul totale delle classi target presenti per ogni AUSL. Per quanto riguarda l AUSL di è da segnalare che la bassa percentuale (34%) delle classi raggiunte è dovuta al fatto che un progetto Meeting giovani si rivolge ad un bacino molto alto, abbassando la percentuale di altri progetti più specifici. Grafico n. 8 Percentuale di classi sul totale delle classi target presenti Stima dei ragazzi raggiunti e adulti di riferimento e ore relative ai progetti effettuati Nell anno scolastico 2017/2018 sono stati in progetti di educazione all affettività e sessualità adolescenti (esclusi gli 864 peer formati), pari al 18,2% della popolazione target (ragazzi/e tra gli anni per Azienda USL di residenza al 31/12/2017). Il grafico n. 9 riporta il numero di adolescenti rispetto alla popolazione target suddiviso per aziende. Si va da un minimo di 4,1% nell ambito territoriale di Cesena dell Ausl Romagna ad un massimo di 49,5% presso l Ausl di Imola. 12

13 Grafico n.9 Percentuale di adolescenti raggiunti sulla popolazione target (14-19 anni al 31/12/2016) Gli adulti di riferimento nei progetti di educazione sanitaria (insegnanti, genitori, educatori e altro) sono pari a Le ore totali dedicate allo svolgimento dei progetti sono circa mentre le ore impiegate per l organizzazione e la preparazione stessi è pari a (totale ore pari a ). A livello regionale le ore per lo svolgimento e la preparazione dei progetti di educazione sanitaria rivolta agli adolescenti e adulti sono pari a 24,5 ogni 100 soggetti. Considerando invece solo le ore per lo svolgimento dei progetti risulta 15,1 ogni 100 soggetti. Il grafico n. 10 riporta la percentuale di ore complessive dedicate (11.718) alle attività di educazione all affettività e sessualità rispetto ai soggetti (adolescenti e adulti di riferimento) per singole aziende. Grafico n. 10 Percentuale di ore per lo svolgimento e la preparazione dei progetti di educazione sanitaria rispetto ai soggetti 13

14 Progetti con la modalità della peer education 26 progetti su 144 sono stati svolti in modalità peer (18%) comprendendo sia l attività svolta dagli operatori Spazi Giovani nella formazione dei peer educator sia l attività stessi nelle scuole. Questa modalità è presente in tutte le Aziende eccetto quella di Reggio Emilia e l ambito territoriale di Forlì dell Azienda Romagna (grafico n. 11). Il numero di peer educator formati nell anno scolastico è pari a 864 di cui il 53,8% è presente presso l Ausl di Modena, 13,5% nell Ausl di, 9,1% in quella di Ferrara, 6,0% presso l Ausl di Imola, 5,8% nell ambito territoriale di Cesena, 4,6% in quello di Ravenna, 3,9% nell Ausl di Bologna, 2,3% nell Ausl di Piacenza e 0,8 % nell ambito territoriale di Rimini. Grafico n. 11 Progetti svolti con e senza modalità peer Progetti svolti in collaborazione con scuola/enti Il grafico n. 12 riporta la percentuale dei progetti in cui gli insegnanti/educatori sviluppano alcuni temi in classe. Il 58% dei progetti regionali (83 progetti su 144) prevede la collaborazione con gli insegnanti. Grafico n.12 Percentuali dei progetti svolti in collaborazione con la scuola 14

15 Progetti svolti in collaborazione con altri servizi Il 51% dei progetti regionali Spazi giovani (74 progetti su 144) avviene in collaborazione con altri servizi (grafico n.13). Ogni progetto poteva prevedere la collaborazione con più servizi. I servizi/enti maggiormente sono il Sert, i Servizi ospedalieri, il Dipartimento di sanità pubblica e il Comune. Per maggiori informazioni sui servizi si vedano le schede riguardanti le singole Aziende (Allegato n.1 e n. 4) Grafico n. 13 Percentuale dei progetti in collaborazione con altri servizi Valutazione dei progetti Su un totale di 144 progetti, il 60% (86 progetti) è stato oggetto di valutazione attraverso questionari di gradimento e/o apprendimento (grafico n. 14). Grafico n. 14 Percentuale dei progetti valutati 15

16 Modalità di comunicazione dei progetti Sono state individuate essenzialmente tre modalità di comunicazione dei progetti: modalità n. 1 prevede che il progetto venga comunicato tramite web (siti istituzionali o social network), la modalità n. 2 tramite lettere/inviti e la modalità n. 3 attraverso incontri pubblici. Ogni progetto può prevedere più modalità di comunicazione. Il 60% dei progetti a livello regionale è stato comunicato Web, il 51% tramite lettere ed invii ed il 28% tramite incontri pubblici (grafico n. 15). Grafico n. 15 Modalità di comunicazione dei progetti 16

17 PROGETTO REGIONALE W L AMORE Il progetto regionale W l amore è un percorso formativo di educazione affettiva e sessuale rivolto ai preadolescenti (studenti tra i 13 ed i 14 anni delle scuole secondarie di primo grado), monitorato e valutato nella sua efficacia con un coordinamento e monitoraggio regionale. Il progetto prende ispirazione da Long Live Love, a cura di Soa Aids Nederland e Rutger WFP, attivo già da 25 anni nelle scuole dei Paesi Bassi e propone un ruolo attivo dei docenti (precedentemente formati) nella trattazione di questi temi con le classi. La peculiarità del progetto W l amore è rappresentata dalla presenza di materiale strutturato (rivista per studenti e manuale per gli insegnanti) che viene utilizzato dagli insegnanti dopo una fase di formazione relativa ai contenuti e alle metodologie del progetto stesso La rivista per studenti è composta da 5 unità di cui le prime quattro sono svolte dagli insegnanti e riguardano i cambiamenti nell adolescenza, i modelli maschili e femminili, le relazioni affettive ed amorose, l autodeterminazione, l assertività ed il rispetto nelle relazioni L ultima unità didattica viene realizzata dagli operatori Spazi Giovani che affrontano argomenti legati alla sessualità, contraccezione e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili. Questo offre la possibilità di conoscere gli Spazi Giovani a loro dedicati, a cui rivolgersi in caso di bisogno di informazioni o consulenze I materiali del progetto olandese (una rivista per studenti e un manuale per insegnanti) sono stati rivisti e adattati al contesto locale e sperimentati per la prima volta nell anno scolastico in tre scuole di Bologna, Forlì e Reggio Emilia ( 207 studenti, 74 docenti formati, 9 operatori Spazi Giovani e 10 educatori dei servizi educativi territoriali) Nell anno scolastico 2017/2018 sono stati 49 istituti scolastici in 16 distretti, 178 classi raggiunte su 244 classi presenti (73% classi raggiunte rispetto alle classi target), ragazzi e adulti di riferimento (insegnanti, genitori, educatori e operatori sanitari). Tutte le Aziende USL eccetto quella di Piacenza e l ambito territoriale di Rimini all interno dell AUSL della Romagna hanno attivato il Progetto W l amore presso gli Istituti Scolastici. Il progetto anche per l anno scolastico 2017/2018 in alcuni distretti della Regione (Modena e Reggio Emilia) è stato attivato nei contesti extrascolastici con la formazione di educatori del territorio che lavorano con gli adolescenti che spesso presentano comportamenti a rischio nell area della sessualità. Il numero educatori formati è ricompreso nei adulti di riferimento riportati sopra. 17

18 Tab. 1 Progetto W l amore anno scolastico 2017/2018 CONTESTO TARGET AUSL Distretti N. istituti scolastici Collaborazione nella con altri servizi scuola presenti nella scuola N. % classi ragazzi raggiunte N. adulti PARMA 2 x x x x % REGGIO EMILIA MODENA Reggio Emilia Scandiano Castelnovo 5 x x x x x x Officina Educativa % Modena Castelfranco Carpi Sassuolo 14 x x x x x Andrologia % Reno BOLOGNABologna 11 x x x x % IMOLA Imola 3 x x x x % FERRAR A Centro Nord 3 x x x x x % Ambito Forlì Forlì 5 x x x x x Dipartimento di Sanità Pubblica, Centro Donna del Comune di Forlì % Ambito Ravenna Lugo Faenza 3 x x x x CAG % Ambito Cesena Rubicone 3 x x x x Ufficio Educazione Salute % REGIONE x x x x x x %

19 ALLEGATO n. 1 SINTESI DEI PROGETTI EFFETTUATI PER AZIENDE 19

20 20

21 AUSL PIACENZA PROGETTI ATTIVATI Sono stati attivati 8 progetti, di 7 tipologie diverse Il progetto Affettività e sessualità è stato svolto nel distretto di Levante e in quello di Piacenza I progetti Sesso e Amore, Sessualità e dintorni e SOS sono stati svolti nel distretto di Piacenza I progetti Laboratorio affettività, Laboratorio Sesso-Amore e Love in School nel distretto di Ponente PROGETTI PER DISTRETTO 1 progetto nel distretto di Levante 4 progetti nel distretto di Piacenza 3 progetti nel distretto di Ponente OBIETTIVI Tutti gli 8 progetti (100%) hanno come obiettivo la conoscenza dei servizi, le informazioni su sessualità e affettività e contrasto dei comportamenti a rischio; 3 progetti (38%) hanno come obiettivo le competenze relazionali; 1 progetto (13%) la prevenzione violenza di genere; 1 progetto (13%) il corpo e le modificazioni del corpo in adolescenza in termini transculturali ed 1 (13%) altro. Nessun progetto ha come obiettivo le competenze genitoriali. TARGET Tutti gli 8 progetti hanno come target gli adolescenti (100%); 5 progetti anche gli insegnanti (63%) e 2 progetti (25%) gli educatori. Nessun progetto ha come target i genitori. CONTESTO e NUMERO di SCUOLE COINVOLTE 4 progetti (50%) sono stati attivati nei licei; 3 progetti (38%) negli istituti tecnici/; 1 (13%) negli istituti secondari di I grado; 1 (13%) nei corsi ed 1 (13%) nell extrascuola. Sono stati 13 istituti scolastici: 1 istituto secondario di I grado, 12 istituti secondari di II grado (7 e 5 istituti tecnici/). E stato inoltre coinvolto 1 corso professionale ed 1 extrascuola. NUMERO CLASSI COINVOLTE, NUMERO CLASSI PRESENTI NELLE SCUOLE COINVOLTE e PERCENTUALE di CLASSI COINVOLTE Le classi nei vari progetti sono 102 su 108 presenti e rappresentano il 74% delle classi target. ORE DIRETTE PER LO SVOLGIMENTO DEI PROGETTI e ORE PER ORGANIZZAZIONE Le ore dirette per lo svolgimento dei progetti sono pari a 287 (40 nel distretto di Levante, 154 nel distretto di Piacenza e 93 in quello di Ponente). Le ore impiegate per l organizzazione sono 35 (10 per il distretto Levante, 15 per quello di Piacenza e 10 per il distretto di Ponente). 21

22 NUMERO RAGAZZI e NUMERO ADULTI COINVOLTI Sono stati raggiunti 950 ragazzi/e Sono stati raggiunti 37 adulti di riferimento COLLABORAZIONE CON SCUOLA/ENTI 4 progetti (50%) su 8 prevedono che gli insegnanti sviluppino alcuni temi in classe COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI 5 progetti (63%) su 8 sono stati attuati in collaborazione con altri servizi NUMERO PROGETTI CON MODALITA PEER 2 progetti (25%) su 8 sono stati svolti con la modalità della peer education NUMERO PEER FORMATI Sono stati formati 20 peer educators VALUTAZIONE DEI PROGETTI 5 progetti (63%) su 8 sono stati oggetto di valutazione COMUNICAZIONE DEI PROGETTI La comunicazione dei progetti è avvenuta tramite la modalità lettere/inviti/mail (modalità 2) e la modalità 1 (Web). PROGETTO REGIONALE W L AMORE L AUSL di Piacenza non ha attivato il progetto presso le scuole secondarie di I grado 22

23 AUSL PARMA PROGETTI ATTIVATI Sono stati attivati 15 progetti, tutti di diverse tipologie I progetti A tu per tu con lo spazio giovani, Amore e Dintorni, In C.E.N.T.R.O, In piazza contro l AIDS, LavorInCorpo, Meeting giovani, W l amore e Incontro di formazione contaminazioni tra movimento e funzioni mentali nell età dello sviluppo, Laboratorio affettività e sessualità, Laboratorio corpo e Laboratorio internet sono presenti nel distretto di I progetti Affettivamente, Il ragazzo coi capelli rosa e Non è amore sono stati effettuati nel distretto Sud Est Il progetto Affettività, sessualità, malattie sessualmente trasmesse e contraccezione nel distretto di Fidenza PROGETTI PER DISTRETTO 11 progetti nel distretto di 3 progetti nel distretto Sud-Est 1 progetto nel distretto di Fidenza nessun progetto nel distretto Valli Taro e Ceno OBIETTIVI 13 progetti su 15 (87%) hanno come obiettivo la conoscenza dei servizi, 10 progetti (67%) il contrasto dei comportamenti a rischio, 9 progetti (60%) le competenze relazionali, 8 progetti (53%) le informazioni su affettività e sessualità, 5 progetti (33%) le informazioni sul corpo e le modifiche in adolescenza in termini transculturali, 4 progetti (27%) la prevenzione della violenza di genere, 3 progetti (20%) altro e 1 progetto (7%) le competenze genitoriali. TARGET 14 progetti (93%) su 15 hanno come target gli adolescenti, 6 progetti (40%) gli insegnanti, 2 (13%) i genitori e 7 (47%) gli educatori CONTESTO e NUMERO SCUOLE COINVOLTE 7 progetti (47%) su 15 sono stati svolti nella scuola secondaria di I grado, 6 progetti (40%) nei, 6 (40%) negli, 3 (20%) nei corsi e 5 (33%) nell extrascuola Sono stati 32 istituti scolastici: 16 istituti secondari di I grado e 17 istituti secondari di II grado (7 e 10 ). Inoltre sono stati 6 corsi NUMERO CLASSI COINVOLTE, NUMERO CLASSI PRESENTI NELLE SCUOLE COINVOLTE e PERCENTUALE di CLASSI COINVOLTE Le classi nei vari progetti sono 209 su 612 presenti e rappresentano il 34% delle classi target (vedi note punto 2) ORE DIRETTE PER LO SVOLGIMENTO DEI PROGETTI e ORE PER ORGANIZZAZIONE Le ore dirette per lo svolgimento dei progetti sono pari a 814 (711 nel distretto di, 60 nel distretto Sud Est e 43 in quello di Fidenza) 23

24 Le ore impiegate per l organizzazione sono nel distretto di NUMERO RAGAZZI e NUMERO ADULTI COINVOLTI Sono stati raggiunti ragazzi/e Sono stati 424 adulti di riferimento COLLABORAZIONE CON SCUOLA/ENTI 10 progetti (93%) su 15 prevedono che gli insegnanti sviluppino alcuni temi in classe COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI 4 progetti (27%) su 15 sono stati effettuati in collaborazione con altri servizi: Unità di strada, Ospedale, Comune di e Neuropsichiatria. NUMERO PROGETTI CON MODALITA PEER 4 progetti (27%) su 15 sono svolti con la modalità della peer education NUMERO PEER FORMATI Sono stati formati 117 peer educator VALUTAZIONE DEI PROGETTI 14 progetti (93%) su 15 sono stati oggetto di valutazione COMUNICAZIONE DEI PROGETTI La comunicazione dei progetti è avvenuta attraverso tutte e tre le modalità individuate (web, lettere/inviti, incontri pubblici). NOTE 1) Per quanto riguarda il progetto A tu per tu con lo spazio giovani gli insegnanti sono in quanto vengono informati talvolta per la prima volta dell'esistenza dello Spazio Giovani e rappresentano altri interlocutori rispetto agli insegnanti referenti della programmazione sulla salute delle Scuole, con i quali lo Spazio Giovani si interfaccia per la parte organizzativa. E un momento importante di raccordo sulle problematiche delle classi, sulla conoscenza dei Servizi (chiedono informazioni sulle differenze ad es. dal CAGE e NPIA, ecc..). 2) Il progetto Meeting Giovani si rivolge a tutte le classi istituti e, per quanto ne coinvolga molte, il bacino complessivo di raffronto è molto alto (36 classi su 373 con una copertura del 10%), pertanto, abbassa la percentuale altri progetti che, essendo più specifici, hanno una copertura che va dal 19% al 100%. 3) La maggioranza delle ore di organizzazione riguardano il progetto Meeting Giovani per il quale vengono impegnate 615 ore, questo perché il progetto prevede l'organizzazione di un evento pubblico della durata di tre giorni che coinvolge numerosi partner ed attori del territorio; le ore sono così ripartite: 250 ore per organizzazione evento, 115 ore per supporto agli insegnanti, 150 ore per attività di tipo tecnico/amministrativo, 60 ore per gestione partnership, 40 ore per approfondimenti metodologici. Anche in questo caso le ore dell'organizzazione complessiva dei progetti sono innalzate in modo esponenziale dal Meeting che è un progetto con una levatura istituzionale, perché non è solo rivolto alle scuole ma anche alle Istituzioni, infatti prevede il coinvolgimento del Comune di, del 24

25 Teatro, ecc... Per quanto riguarda il Meeting anche le ore frontali con i ragazzi potrebbero essere di più perché il progetto prevede un lavoro in classe con gli insegnanti, che non figura nelle ore dirette operatori, ma c'è e non emerge.3) La maggioranza delle ore di organizzazione riguardano il progetto Meeting Giovani per il quale vengono impegnate 615 ore, questo perché il progetto prevede l'organizzazione di un evento pubblico della durata di tre giorni che coinvolge numerosi partner ed attori del territorio; le ore sono così ripartite: 250 ore per organizzazione evento, 115 ore per supporto agli insegnanti, 150 ore per attività di tipo tecnico/amministrativo, 60 ore per gestione partnership, 40 ore per approfondimenti metodologici. Anche in questo caso le ore dell'organizzazione complessiva dei progetti sono innalzate in modo esponenziale dal Meeting che è un progetto con una levatura istituzionale, perché non è solo rivolto alle scuole ma anche alle Istituzioni, infatti prevede il coinvolgimento del Comune di, del Teatro, ecc... Per quanto riguarda il Meeting anche le ore frontali con i ragazzi potrebbero essere di più perché il progetto prevede un lavoro in classe con gli insegnanti, che non figura nelle ore dirette operatori, ma c'è e non emerge. PROGETTO REGIONALE W L AMORE Coinvolti 2 istituti nel solo distretto di, 11 classi raggiunte su 11 classi presenti negli istituti scolastici (100% classi raggiunte rispetto alle classi target), 257 ragazzi e 90 adulti di riferimento 25

26 AUSL REGGIO EMILIA PROGETTI ATTIVATI Sono stati attivati 12 progetti di 5 tipologie diverse Il progetto Affettività e sessualità è presente nel distretto di Correggio, Guastalla, Montecchio, Reggio Emilia e Scandiano Il progetto W l amore è presente nel distretto di Castelnovo Né Monti, Reggio Emilia e Scandiano Il progetto Educazione emotiva, affettiva e sessuale è presente nel distretto di Castelnovo Né Monti e Correggio I progetti W l amore 2.0 educatori e l evento Rassegna cinema e Salute, sono presenti solo nel distretto di Reggio Emilia PROGETTI PER DISTRETTO 2 progetti nel distretto di Correggio 1 progetto nel distretto di Guastalla 1 progetto nel distretto di Montecchio 4 progetti nel distretto di Reggio Emilia 2 progetti nel distretto di Castelnovo Né Monti 2 progetti nel distretto di Scandiano OBIETTIVI 11 progetti (92%) su 12 attivati hanno come obiettivo la conoscenza dei servizi, le competenze relazionali e il contrasto dei comportamenti a rischio, 10 progetti (83%) hanno come obiettivo le informazioni su affettività e sessualità e la prevenzione della violenza di genere, 7 progetti (58%) hanno come obiettivo il corpo e le modificazioni del corpo in adolescenza in termini transculturali e 4 progetti (33%) le competenze genitoriali TARGET 11 progetti (92%) su 12 attivati hanno come target gli adolescenti, 8 progetti (67%) gli insegnanti, 4 progetti (33%) i genitori, 3 progetti (25%) gli educatori ed 1 (8%) gli operatori sanitari CONTESTO e NUMERO SCUOLE COINVOLTE 6 progetti (50%) su 12 sono stati svolti per la scuola secondaria di I grado, 5 (42%) per gli, 5 (42%) per i, 2 progetti (17%) per i corsi e 2 progetti (17%) per l extrascuola. Sono stati 18 istituti: 10 scuole secondarie di I grado e 8 scuole secondarie di II grado (3 e 5 Istituti tecnico/). Sono stati inoltre 2 corsi NUMERO CLASSI COINVOLTE, NUMERO CLASSI PRESENTI NELLE SCUOLE COINVOLTE e PERCENTUALE di CLASSI COINVOLTE Le classi nei vari progetti sono 116 su 161 e rappresentano il 72% delle classi target 26

27 ORE DIRETTE PER LO SVOLGIMENTO DEI PROGETTI e ORE PER ORGANIZZAZIONE Le ore dirette per lo svolgimento dei progetti sono 817 (50 ore nel distretto di Castelnovo Né Monti, 88 ore nel distretto di Correggio, 60 nel distretto di Guastalla, 54 nel distretto di Montecchio, 339 nel distretto di Reggio Emilia e 226 in quello di Scandiano) Le ore impiegate per l organizzazione sono 348 (73 ore nel distretto di Correggio, 135 in quello di Reggio Emilia, 60 ore Scandiano e 80 ore in quello di Castelnovo Né Monti) NUMERO RAGAZZI e NUMERO ADULTI COINVOLTI Sono stati raggiunti ragazzi/e Sono stati 599 adulti di riferimento COLLABORAZIONE CON SCUOLA/ENTI 11 progetti (92%) su 12 prevedono che gli insegnanti sviluppino alcuni temi in classe COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI 6 progetti su 12 (50%) prevedono la collaborazione con altri enti/servizi: Luoghi di Prevenzione, Comune, Associazioni varie, Officina educativa e Tavolo adolescenza NUMERO PROGETTI CON MODALITA PEER Nessun progetto in modalità peer NUMERO PEER FORMATI Nessuno VALUTAZIONE DEI PROGETTI 9 progetti su 12 (75%) sono stati oggetto di valutazione. COMUNICAZIONE DEI PROGETTI La comunicazione dei progetti è avvenuta tramite lettere/inviti (modalità 2) e incontri pubblici (modalità 3) PROGETTO REGIONALE W L AMORE Coinvolti 5 istituti scolastici nei distretti di Castelnovo Né Monti, Reggio Emilia e Scandiano, 25 classi raggiunte su 37 presenti negli istituti scolastici (68% classi raggiunte rispetto alle classi target). Il progetto w l amore è stato inoltre attuato nell extrascuola del distretto di Reggio Emilia. Sono stati complessivamente 504 ragazzi e 425 adulti di riferimento. 27

28 AUSL MODENA PROGETTI ATTIVATI Sono stati attivati 20 progetti, di 5 tipologie diverse Il progetto Conoscere lo Spazio Giovani e il Consultorio familiare è presente nei distretti di Carpi, Mirandola, Modena, Pavullo, Sassuolo e Vignola Il progetto Educazione fra pari in tema di affettività e sessualità e tutela della salute riproduttiva è stato attivato nei distretti di Carpi, Castelfranco Emilia, Modena, Sassuolo, Mirandola, Pavullo e Vignola Il progetto W l amore è presente nel distretto di Carpi, Castelfranco Emilia, Modena e Sassuolo Il progetto W l amore - extrascuola è presente nel distretto di Modena Il progetto Il corpo tra le culture è presente nel distretto di Modena e Carpi PROGETTI PER DISTRETTO 4 progetti nel distretto di Carpi 2 progetti nel distretto di Castelfranco Emilia 2 progetti nel distretto di Mirandola 5 progetti nel distretto di Modena 2 progetti nel distretto di Pavullo 3 progetti nel distretto di Sassuolo 2 progetti nel distretto di Vignola OBIETTIVI Tutti i 20 progetti (100%) hanno come obiettivo le informazioni su affettività e sessualità, 19 progetti (95%) la conoscenza dei servizi, 17 progetti (85%) il contrasto dei comportamenti a rischio, 16 progetti (80%) le competenze relazionali, 13 progetti (65%) la prevenzione della violenza di genere, 8 progetti (40%) il corpo e le modificazioni del corpo in adolescenza in termini transculturali e 2 progetti (10%) le competenze genitoriali. TARGET Tutti i 20 progetti (100%) sono rivolti agli adolescenti, 18 progetti (90%) agli insegnanti, 7 progetti (35%) ai genitori e 2 progetti (10%) agli educatori CONTESTO e NUMERO SCUOLE COINVOLTE 10 progetti (50%) sono stati svolti nella scuola secondaria di I grado, 7 progetti (35%) nei e 9 (45%) negli, 1 progetto (5%) nei corsi e 2 progetti (10%) nell extrascuola Sono stati 63 istituti: 37 scuole secondarie di I grado e 26 scuole secondarie di II grado (8 e 18 ) NUMERO CLASSI COINVOLTE, NUMERO CLASSI PRESENTI NELLE SCUOLE COINVOLTE e PERCENTUALE di CLASSI COINVOLTE Le classi nei vari progetti sono 359 su 390 e rappresentano il 92% delle classi target 28

29 ORE DIRETTE PER LO SVOLGIMENTO DEI PROGETTI e ORE PER ORGANIZZAZIONE Le ore dirette per lo svolgimento dei progetti sono pari a (186 per il distretto di Sassuolo, 420 per quello di Modena, 96 per Pavullo, 127 per Castelfranco Emilia, 140 per Mirandola, 96 per Vignola, 238 per Carpi) Le ore impiegate per l organizzazione sono pari a 1209,5 (240 per Sassuolo, 208 per Modena, 125 per Castelfranco Emilia, 128 per Pavullo, 178,5 per Mirandola, 100 per Vignola e 230 per Carpi) NUMERO RAGAZZI e NUMERO ADULTI COINVOLTI Sono stati raggiunti ragazzi/e. Sono stati raggiunti 895 adulti di riferimento. COLLABORAZIONE CON SCUOLA/ENTI Tutti i 20 progetti (100%) attivati prevedono che gli insegnanti sviluppino alcuni temi in classe COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI 11 progetti (55%) sono stati attuati in collaborazione con altri servizi: Comune, SERT, Sportelli scolastici, Educativa di strada e Servizio di dipendenze patologiche NUMERO PROGETTI CON MODALITA PEER 10 progetti (50%) sono stati effettuati con modalità peer NUMERO PEER FORMATI 465 peer educator formati VALUTAZIONE DEI PROGETTI 15 progetti (75%) sono stati oggetto di valutazione COMUNICAZIONE DEI PROGETTI La comunicazione dei progetti è avvenuta tramite tutte e tre le modalità individuate (Web, lettere/inviti e incontri pubblici) PROGETTO REGIONALE W L AMORE Coinvolti 14 istituti nei distretti di Carpi, Modena e Sassuolo e Castelfranco, 56 classi raggiunte su 60 classi presenti negli istituti (93% classi raggiunte rispetto alle classi target). Il progetto w l amore è stato inoltre attuato nell extrascuola del distretto di Modena. Sono stati complessivamente ragazzi e 529 adulti di riferimento. 29

30 AUSL BOLOGNA PROGETTI ATTIVATI Sono stati attivati 33 progetti, di 13 tipologie diverse Il progetto Adolescenza: crescita, sessualità, affettività è stato attivato nel distretto di San Lazzaro, Reno, Pianura Est, Bologna e Appennino bolognese. Il progetto Uno Spazio per i giovani è stato attivato in tutti i distretti (Bologna, Reno, Appennino bolognese, San Lazzaro, Pianura Ovest e Pianura Est) Il progetto Peer education sessualità e prevenzione AIDS è presente nel distretto di Reno Il progetto Lavorare con gli adolescenti nel distretto di San Lazzaro, Reno, Pianura Ovest, Pianura Est e Bologna. Il progetto Non lo riconosco più è stato attivato nel distretto di San Lazzaro, Pianura Ovest, Pianura Est e Bologna. Il progetto Il piacere del rischio, il rischio del piacere è presente nel distretto Pianura Ovest. Il progetto W l amore è stato attivato nel distretto di Bologna e Reno. Il progetto L amore a colori è stato attivato nel distretto Pianura Ovest, Pianura Est, Bologna e Appennino bolognese. Il progetto Gli adolescenti nel Cinema è presente solo nel distretto di Bologna. l progetti Gruppo aperto genitori adolescenti, Prevenzione oncologica, Parole al vento e una iniziativa del Consiglio comunale sono stati attivati solo nel distretto di Pianura Ovest. PROGETTI PER DISTRETTO 4 progetti nel distretto San Lazzaro 5 progetti nel distretto di Reno, Lavino, Samoggia 9 progetti nel distretto Pianura Ovest 5 progetti nel distretto Pianura Est 7 progetti nel distretto di Bologna 3 progetti nel distretto Appennino bolognese OBIETTIVI 30 progetti (91%) su 33 attivati hanno come obiettivo la conoscenza dei servizi, 27 progetti (82%) le informazioni su affettività e sessualità e il contrasto dei comportamenti a rischio, 3 progetti (9%) le competenze genitoriali, 8 progetti (24%) le competenze relazionali, 2 progetti (6%) la prevenzione della violenza di genere, 16 progetti (48%) il corpo e le modificazioni del corpo in adolescenza in termini transculturali ed 2 progetti (6%) altro. TARGET 26 progetti (79%) su 33 sono rivolti agli adolescenti, 15 progetti (45%) agli insegnanti, 10 progetti (30%) ai genitori, 5 progetti (15%) agli educatori e 6 progetti (18%) ad altro CONTESTO e NUMERO di SCUOLE COINVOLTE 12 progetti (36%) su 33 sono stati attivati per la scuola secondaria di I grado, 9 progetti (27%) per i e 9 (27%) per gli, 6 progetti 30

31 (18%) per i corsi e 14 progetti (42%) per l extrascuola. Un progetto è stato inoltre attivato anche per le scuole primarie. Sono stati 78 istituti: 2 scuole primarie, 46 scuole secondarie di I grado, 30 scuole secondarie di II grado (13 e 17 ) e 13 corsi. NUMERO CLASSI COINVOLTE, NUMERO SCUOLE PRESENTI NELLE SCUOLE COINVOLTE e PERCENTUALE di CLASSI COINVOLTE Le classi sono 446 su 551 classi target e rappresentano l 81% ORE DIRETTE PER LO SVOLGIMENTO DEI PROGETTI e ORE PER ORGANIZZAZIONE Le ore dirette per lo svolgimento dei progetti sono pari a (921 ore per il distretto di Bologna, 231 per Pianura Ovest, 221 per Appennino bolognese, 196 per Reno, Lavino e Samoggia, 204 per San Lazzaro, 211 per Pianura Est) Le ore impiegate per l organizzazione dei progetti sono (404 per il Distretto di Bologna, 91 per Reno, Lavino, Samoggia, 121 per Appennino bolognese, 100 per S. Lazzaro, 105 per la Pianura Ovest e 190 per la Pianura Est). NUMERO RAGAZZI e NUMERO ADULTI COINVOLTI Complessivamente sono stati raggiunti ragazzi/e Complessivamente sono stati raggiunti adulti di riferimento COLLABORAZIONE CON SCUOLA/ENTI 15 progetti (45%) su 33 attivati prevedono che gli insegnanti sviluppino alcuni temi in classe COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI 17 progetti (30%) sono stati attuati in collaborazione con altri servizi: Comune, servizi sociali, quartieri, Dipartimento Sanità pubblica, Sert, varie associazioni, Pediatria di Libera scelta e NPIA. NUMERO PROGETTI CON MODALITA PEER 2 progetti (6%) sono stati eseguiti con modalità peer NUMERO PEER FORMATI 34 peer formati VALUTAZIONE DEI PROGETTI 6 progetti (18%) sono stati oggetto di valutazione COMUNICAZIONE DEI PROGETTI Tutti i progetti dell AUSL di Bologna sono inseriti in catalogo e la comunicazione è avvenuta tramite tutte e tre le modalità individuate (Web, lettere/inviti e incontri pubblici) PROGETTO REGIONALE W L AMORE Coinvolti 11 istituti nei distretti di Bologna e Reno, 39 classi raggiunte su 47 presenti negli istituti scolastici (83% classi raggiunte rispetto alle classi target). Sono stati complessivamente 701 ragazzi e 303 adulti di riferimento. Il progetto è stato inoltre sperimentato in due scuole primarie del distretto di Bologna ( 46 adulti di riferimento). 31

32 AUSL IMOLA PROGETTI ATTIVATI Sono stati attivati 12 progetti. I progetti sono: W l amore, Sbulliamoci, Noi e il cibo, Educazione all affettività e sessualità, Dai gesti alle parole, Progetto antiviolenza: il mio corpo e l altro, Ciclo incontri formativi per insegnanti, Formazione peer antiviolenza, Le nuove frontiere della scienza nella ginecologia ed ostetricia, Vaccinazioni, HIV, MST e Media education, Progetto tutoring per insegnanti. OBIETTIVI Tutti gli 12 progetti (100%) hanno come obiettivo la conoscenza dei servizi, 10 progetti (83%) le competenze relazionali, 5 progetti (42%) hanno come obiettivo la prevenzione della violenza di genere, 6 progetti (50%) il corpo e le modificazioni del corpo in adolescenza in termini transculturali, 3 progetti (25%) le informazioni su affettività e sessualità, 3 progetti (25%) il contrasto dei comportamenti a rischio e 4 progetti (33%) altro (nuovi disagi adolescenziali, vaccini nella prevenzione delle MST). Nessun progetto ha come obiettivo le competenze genitoriali. TARGET 10 progetti su 12 (83%) sono rivolti agli adolescenti (compreso due progetti rivolti ai bambini delle elementari), 4 progetti (33%) agli insegnanti ed 1 progetto (8%) ai genitori. Nessun progetto ha visto il coinvolgimento educatori. CONTESTO e NUMERO di SCUOLE COINVOLTE 3 progetti su 12 (25%) hanno coinvolto le scuole secondarie di I grado (2 progetti anche per le scuole elementari), 7 progetti (58%) i, 9 progetti (75%) gli Istituti tecnici/, 3 (25%) i corsi e 1 (8%) l extrascuola. Sono stati 29 istituti: 8 scuole elementari, 11 scuole secondarie di I grado, 5 e 5. Coinvolto inoltre 1 corso professionale NUMERO CLASSI COINVOLTE, NUMERO CLASSI PRESENTI NELLE SCUOLE COINVOLTE e PERCENTUALE di CLASSI COINVOLTE Le classi nei vari progetti sono 127 su 185 e rappresentano il 69% delle classi target ORE DIRETTE PER LO SVOLGIMENTO DEI PROGETTI e ORE PER ORGANIZZAZIONE Le ore dirette per lo svolgimento dei progetti sono pari a 461 Le ore per l organizzazione dei progetti sono pari a 220 NUMERO RAGAZZI e NUMERO ADULTI COINVOLTI Sono stati raggiunti ragazzi/e Sono stati raggiunti 118 adulti di riferimento COLLABORAZIONE CON SCUOLA/ENTI 4 progetti su 12 (33%) prevedono che gli insegnanti sviluppino alcuni temi in classe 32

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Assessorato Politiche per la Salute PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 A cura di Bruna

Dettagli

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Assessorato Politiche per la Salute PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 A cura di Bruna

Dettagli

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Assessorato Politiche per la Salute PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 A cura di Bruna

Dettagli

All. 1 - Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito agli Spazi Giovani (S.G.) consultoriali (14 19 anni) Obiettivo: rendere equa in tutto

All. 1 - Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito agli Spazi Giovani (S.G.) consultoriali (14 19 anni) Obiettivo: rendere equa in tutto Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie per la preservazione della fertilità e la promozione della salute sessuale, relazionale e riproduttiva degli adolescenti e dei giovani adulti Obiettivo: rafforzare

Dettagli

Applicazione legge 194 /78 in regione Emilia-Romagna

Applicazione legge 194 /78 in regione Emilia-Romagna Applicazione legge 194 /78 in regione Emilia-Romagna Il contesto demografico: popolazione femminile in età fertile Popolazione femminile in età fertile residente in Emilia-Romagna negli ultimi 10 anni

Dettagli

Fate clic per aggiungere testo

Fate clic per aggiungere testo Fate clic per aggiungere testo Progetto W l amore Il Progetto W L'AMORE è un progetto di educazione socioaffettiva e sessuale innovativo: - è rivolto ai preadolescenti delle classi terze delle scuole secondarie

Dettagli

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI GIOVANI (SICO)

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI GIOVANI (SICO) Assessorato Politiche per la Salute INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI GIOVANI (SICO) ANNO 2014 A cura di: Bruna Borgini, Silvana Borsari, Elena Castelli - Servizio Assistenza Territoriale Sergio

Dettagli

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI GIOVANI (SICO)

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI GIOVANI (SICO) Assessorato Politiche per la Salute INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI GIOVANI (SICO) ANNO 2015 A cura di: Bruna Borgini, Silvana Borsari, Elena Castelli - Servizio Assistenza Territoriale Sergio

Dettagli

DONNE CONSAPEVOLI Quali servizi per la Salute, la Sessualità, la Maternità, la Genitorialità

DONNE CONSAPEVOLI Quali servizi per la Salute, la Sessualità, la Maternità, la Genitorialità DONNE CONSAPEVOLI Quali servizi per la Salute, la Sessualità, la Maternità, la Genitorialità I CONSULTORI FAMILIARI Strutture e attività al 31.12.2010 1 Indice 1. Cenni demografici pag. 3 2. Consultori

Dettagli

TABELLE ATTIVITA anno 2014 Fondo regionale per la non autosufficienza

TABELLE ATTIVITA anno 2014 Fondo regionale per la non autosufficienza Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali e per l Integrazione Servizio assistenza territoriale TABELLE ATTIVITA anno 2014 Fondo regionale per la non autosufficienza Allegato 1 Indice tabelle dati

Dettagli

Accordo Regione Emilia-Romagna e Associazioni A.N.M.I.G. A.I.C.G. A.N.V.C.G. U.N.M.S. relativo all applicazione dell art. 57 della Legge 833/1978

Accordo Regione Emilia-Romagna e Associazioni A.N.M.I.G. A.I.C.G. A.N.V.C.G. U.N.M.S. relativo all applicazione dell art. 57 della Legge 833/1978 Assessorato Politiche per la Salute Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Accordo Regione Emilia-Romagna e Associazioni A.N.M.I.G. A.I.C.G. A.N.V.C.G. U.N.M.S. relativo all applicazione dell art.

Dettagli

BUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE

BUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE BUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE Presentazione delle attività dei servizi sanitari e sociali provinciali : Consultori

Dettagli

TABELLE ATTIVITA anno 2017 Fondo regionale per la non autosufficienza

TABELLE ATTIVITA anno 2017 Fondo regionale per la non autosufficienza Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare Servizio assistenza territoriale TABELLE ATTIVITA anno 2017 Fondo regionale per la non autosufficienza Allegato 1 Indice tabelle dati di attività

Dettagli

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Responsabile U.O. Psicologa Adolescenza Dipartimento Salute M entale ASL di Modena Dr. Federica

Dettagli

TABELLE ATTIVITA anno 2013 Fondo regionale per la non autosufficienza

TABELLE ATTIVITA anno 2013 Fondo regionale per la non autosufficienza Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza TABELLE ATTIVITA anno 2013 Fondo regionale per la non autosufficienza Allegato

Dettagli

TABELLE ATTIVITA anno 2016 Fondo regionale per la non autosufficienza

TABELLE ATTIVITA anno 2016 Fondo regionale per la non autosufficienza Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare Servizio assistenza territoriale TABELLE ATTIVITA anno 2016 Fondo regionale per la non autosufficienza Allegato 1 Indice tabelle dati di attività

Dettagli

Cosa sono i consultori? Chi trovi nei consultori? Quali servizi nei consultori? Con sultori familiari

Cosa sono i consultori? Chi trovi nei consultori? Quali servizi nei consultori? Con sultori familiari Cosa sono i consultori? Chi trovi nei consultori? Quali servizi nei consultori? Con sultori familiari Centro Consulenza Giovani Consultori immigrati Funzione di accoglienza Procreazione responsabile Percorso

Dettagli

Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti

Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti SPAZIO GIOVANI E un Centro rivolto agli adolescenti (14-20 anni) e agli adulti del contesto

Dettagli

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Assessorato Politiche per la Salute PROGETTI DI EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E SESSUALITA SVOLTI DAGLI OPERATORI DEGLI SPAZI GIOVANI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 A cura di Bruna

Dettagli

TABELLE ATTIVITA anno 2015 Fondo regionale per la non autosufficienza

TABELLE ATTIVITA anno 2015 Fondo regionale per la non autosufficienza Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare Servizio assistenza territoriale TABELLE ATTIVITA anno 2015 Fondo regionale per la non autosufficienza Allegato 1 Indice tabelle dati di attività

Dettagli

Il Programma Attuativo Annuale Dati di spesa. Prime riflessioni

Il Programma Attuativo Annuale Dati di spesa. Prime riflessioni Il Programma Attuativo Annuale 2011. Dati di spesa. Prime riflessioni Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza.

Dettagli

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per l Immigrazione Sviluppo del Volontariato,dell

Dettagli

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI DONNE IMMIGRATE (SICO)

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI DONNE IMMIGRATE (SICO) Assessorato Politiche per la Salute INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI DONNE IMMIGRATE (SICO) ANNO 2014 A cura di: Bruna Borgini, Silvana Borsari, Elena Castelli - Servizio Assistenza Territoriale

Dettagli

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le con gravissime disabilità DATI AL 31/12/2012 INDICE 1. Premessa 2. complessivo

Dettagli

Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM. Regione Emilia-Romagna

Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM. Regione Emilia-Romagna Progetto realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute - CCM Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM Silvana Borsari

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num del 06/11/2017 Seduta Num. 41

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num del 06/11/2017 Seduta Num. 41 REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num. 1722 del 06/11/2017 Seduta Num. 41 Questo lunedì 06 del mese di novembre dell' anno 2017 si è riunita nella residenza di Padiglione

Dettagli

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI DONNE IMMIGRATE (SICO)

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI DONNE IMMIGRATE (SICO) Assessorato Politiche per la Salute INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEGLI SPAZI DONNE IMMIGRATE (SICO) ANNO 2015 A cura di: Bruna Borgini, Silvana Borsari, Elena Castelli - Servizio Assistenza Territoriale

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli

Dettagli

Claudio Veronesi. Consultori Familiari Dipartimento Cure Primarie Azienda Usl di Bologna

Claudio Veronesi. Consultori Familiari Dipartimento Cure Primarie Azienda Usl di Bologna Claudio Veronesi Consultori Familiari Dipartimento Cure Primarie Azienda Usl di Bologna Legislazioni sull aborto nel mondo Unità operativa 1 : FORMAZIONE OPERATORI SOCIO - SANITARI Analisi delle

Dettagli

Parte II. Altre cause

Parte II. Altre cause Parte II. Altre cause 147 148 9. Diabete mellito (codice ICD IX: 250) Trend dei tassi standardizzati di mortalità in calo dal 1986 Preponderanza di decessi nella popolazione di età superiore a 80 anni

Dettagli

TABAGISMO NELLE DONNE. Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna

TABAGISMO NELLE DONNE. Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna TABAGISMO NELLE DONNE Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna I Consultori Familiari Popolazione target 2.818.892 al 31 dicembre 2013 N. Sedi 233 Professionisti: medici, ostetriche,

Dettagli

ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni)

ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni) Conferenza dei Servizi Portogruaro, 5 maggio 2010 ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni) Consultorio Giovani Attività dei Ser.D Attività per adolescenti con

Dettagli

Consultori familiari

Consultori familiari Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):

Dettagli

Le case della salute

Le case della salute La riorganizzazione delle cure primarie Le case della salute nella Regione Emilia Romagna e nell az. USL di Reggio Emilia M. Pinotti, 06.02.2013 1 Le case della salute in Emilia Romagna Presidio del Distretto

Dettagli

La sua implementazione sul territorio regionale

La sua implementazione sul territorio regionale L'Accordo di collaborazione per la realizzazione di attività di volontariato finalizzate all'integrazione sociale di persone inserite nell'ambito di programmi governativi di accoglienza per richiedenti

Dettagli

ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015

ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015 ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015 S. Borsari B. Borgini Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Assistenza Territoriale Dati di contesto Popolazione femminile

Dettagli

La vaccinazione anti HPV in Emilia-Romagna

La vaccinazione anti HPV in Emilia-Romagna INFEZIONE DA HPV: DALLA DIAGNOSI PRECOCE ALLA PREVENZIONE PRIMARIA La vaccinazione anti HPV in Emilia-Romagna Roma, 27 giugno 2012 Bianca Maria Borrini Servizio Sanità Pubblica Direzione Generale Sanità

Dettagli

REPORT DGR 335/2017. Novembre2018 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA OBIETTIVI. SUPPORTO alle scelte politiche future

REPORT DGR 335/2017. Novembre2018 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA OBIETTIVI. SUPPORTO alle scelte politiche future 1 1 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA REPORT Novembre2018 L Osservatorio, che ha iniziato la propria attività il 18 dicembre 2017, approfondisce ulteriormente la comprensione

Dettagli

1 REPORT DGR 335/2017. Novembre2018 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA OBIETTIVI AZIONI DI COMUNICAZIONE

1 REPORT DGR 335/2017. Novembre2018 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA OBIETTIVI AZIONI DI COMUNICAZIONE 1 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA VIOLENZA DI GENERE IN EMILIA-ROMAGNA 1 REPORT Novembre2018 L Osservatorio, che ha iniziato la propria attività il 18 dicembre 2017, approfondisce ulteriormente la comprensione

Dettagli

Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera

Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera Paola Marmocchi Il miglioramento dei contesti organizzativi nella prevenzione IVG nelle donne straniere

Dettagli

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita Stefania Guidomei Responsabile DATeR Percorso Nascita e

Dettagli

TITOLO DEL PROGETTO. DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani

TITOLO DEL PROGETTO. DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani TITOLO DEL PROGETTO Promozione al Benessere nell Adolescenza (Crescere nel Corpo, nella Mente) PREMESSA Lavorando con

Dettagli

5. I servizi socio-sanitari

5. I servizi socio-sanitari Osservatorio economico,coesione sociale, legalità 3 Rapporto sulla coesione sociale nella provincia di Reggio Emilia 5. I servizi socio-sanitari COMUNE DI REGGIO EMILIA Utenti in carico ai servizi psichiatrici

Dettagli

TABELLA 1 STIMA DEI CONTRIBUTI DA ASSEGNARE PER LA REALIZZAZIONE DEL CICLO FORMATIVO, DESTINATO AL PERSONALE SANITARIO, DEL SEDICESIMO PROGRAMMA

TABELLA 1 STIMA DEI CONTRIBUTI DA ASSEGNARE PER LA REALIZZAZIONE DEL CICLO FORMATIVO, DESTINATO AL PERSONALE SANITARIO, DEL SEDICESIMO PROGRAMMA TABELLA 1 STIMA DEI CONTRIBUTI DA ASSEGNARE PER LA REALIZZAZIONE DEL CICLO FORMATIVO, DESTINATO AL PERSONALE SANITARIO, DEL SEDICESIMO PROGRAMMA AZIENDA SANITARIA A B C D Assegno di Contributo studio spese

Dettagli

L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari

L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari Dai dati alle politiche: la salute degli immigrati in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia Reggio Emilia, Martedì 25 ottobre 2011 L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari S. Borsari, E. Castelli

Dettagli

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado 12 settembre 2016 Corso di formazione Network "Scuole che promuovono salute": scambio di saperi/esperienze per crescere in salute dall infanzia alle scuole secondarie superiori Affettività e sessualità

Dettagli

Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare

Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia Consultorio Familiare I CONSULTORI FAMILIARI - ULSS 20 Via Poloni 1, Verona Via del Capitel 22, Verona Via Siracusa 4d, Verona Via Volturno 20,

Dettagli

Corso di Formazione. Dott. Mauro Croce

Corso di Formazione. Dott. Mauro Croce Corso di LA PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE GIOVANILI: l intervento con l adolescente e i suoi sistemi Dott. Mauro Croce La presente proposta di corso di formazione si inserisce nella programmazione delle

Dettagli

DIREZIONE REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI

DIREZIONE REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOC alla Dgr n. 3914 del 09 dicembre 2008 pag. 1/19 DIREZIONE REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI SCHEDA PROGETTO SPERIMENTALE PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEI CONSULTORI FAMILIARI

Dettagli

APPENDICE N. 3 LE FORME ASSOCIATIVE AI SENSI DELLA L.R. 11/2001 E GLI AMBITI TERRITORIALI DELLE ZONE ANNO 2003

APPENDICE N. 3 LE FORME ASSOCIATIVE AI SENSI DELLA L.R. 11/2001 E GLI AMBITI TERRITORIALI DELLE ZONE ANNO 2003 APPENCE N. 3 LE FORME ASSOCIAIVE AI SENSI DELLA L.R. 11/1 E GLI AMBII ERRIRIALI DELLE ANNO 3 FONE: Regione Emilia-Romagna Assessorato alle Politiche Sociali Assessorato Innovazione amministrativa e istituzionale.

Dettagli

Il Consultorio Familiare

Il Consultorio Familiare Aiutiamoli a vivere La famiglia, grande contenitore e fabbrica di emozioni, affetti, valori, negli ultimi anni vive meno certezze e molti dubbi, con sempre meno tempo per se stessa e per i suoi componenti.

Dettagli

dalla formazione al monitoraggio del Progetto Adolescenza

dalla formazione al monitoraggio del Progetto Adolescenza dalla formazione al monitoraggio del Progetto Adolescenza Mariateresa Paladino, Servizio politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia, Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute

Dettagli

I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006

I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006 I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità Modena 1 marzo 2006 Dal programma salute donna.. favorire un attenzione alla salute femminile

Dettagli

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità DATI AL 31/12/2010 INDICE 1. Premessa

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2016

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2016 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2016 Dicembre 2017 SOMMARIO ANDAMENTO GENERALE DEI CASI... 3 LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Dettagli

azione sui comportamenti a rischio in adolescenza

azione sui comportamenti a rischio in adolescenza XIII Conferenza Nazionale della Rete HPH - Empowerment della Persona 24-25 25-2626 settembre 2009, Reggio Emilia Il sogno di Icaro: una ricerca-azione azione sui comportamenti a rischio in adolescenza

Dettagli

Azienda USL Toscana Centro

Azienda USL Toscana Centro Azienda USL Toscana Centro PIANO ATTUATIVO DGRT 1251/ Interventi regionali per l'educazione alla salute sessuale e riproduttiva e per l'accesso alla contraccezione gratuita ANALISI DEL CONTESTO N consultori

Dettagli

Genitorialità in adolescenza 1 aprile 2017 SILVANA BORSARI BRUNA BORGINI SERVIZIO ASSISTENZA TERRITORIALE

Genitorialità in adolescenza 1 aprile 2017 SILVANA BORSARI BRUNA BORGINI SERVIZIO ASSISTENZA TERRITORIALE Genitorialità in adolescenza 1 aprile 2017 SILVANA BORSARI BRUNA BORGINI SERVIZIO ASSISTENZA TERRITORIALE Alcuni dati.. Gravide totali (residenti e non) Fonte: dati Cedap Emilia Romagna Anno < 18 anni

Dettagli

Regione Emilia Romagna. Progetto avviato nell'anno Ultimo anno di attività : 2013

Regione Emilia Romagna. Progetto avviato nell'anno Ultimo anno di attività : 2013 PROGETTO W l?amore. Progetto di educazione affettiva e sessuale rivolto a insegnanti, genitori, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado Regione Emilia Romagna Progetto avviato nell'anno

Dettagli

A S S E S S O R A T O P O L I T I C H E P E R L A S A L U T E S E R V I Z I O A S S I S T E N Z A T E R R I T O R I A L E

A S S E S S O R A T O P O L I T I C H E P E R L A S A L U T E S E R V I Z I O A S S I S T E N Z A T E R R I T O R I A L E A S S E S S O R A T O P O L I T I C H E P E R L A S A L U T E S E R V I Z I O A S S I S T E N Z A T E R R I T O R I A L E PEDIATRIA DI COMUNITA DATI DI ATTIVITA ANNO 2016 A cura di: Bruna Borgini, Silvana

Dettagli

ADHD in Regione Emilia-Romagna

ADHD in Regione Emilia-Romagna ADHD in Regione Emilia-Romagna Milano, 14 dicembre 2016 Paolo Soli Regione Emilia-Romagna Con la collaborazione di Francesca Ciceri e Michela Cappai Dati Flusso SINPIAER Alessio Saponaro Utenza NPIA 2015

Dettagli

Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2017 Ottobre 2018 SOMMARIO ANDAMENTO GENERALE DEI CASI... 3 LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Dettagli

Indice. Capitolo 1 I bambini, i ragazzi e le famiglie Capitolo 2 L educazione, l istruzione e la formazione... 63

Indice. Capitolo 1 I bambini, i ragazzi e le famiglie Capitolo 2 L educazione, l istruzione e la formazione... 63 Indice Per un welfare condiviso su infanzia e adolescenza... 9 di Anna Maria Dapporto Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di quelle educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente: DETERMINAZIONE n 9432 del 08/07/2014 Proposta: DPG/2014/7141 del 19/05/2014 Struttura proponente: Oggetto: Autorità emanante:

Dettagli

Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana aretina

Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana aretina Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana aretina Responsabile Dott. Ferruccio Sereni Il consultorio nella Casa della Salute Nella Casa della Salute dove i servizi sanitari territoriali

Dettagli

Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza

Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza Referente per quanto comunicato Tel. 0982/491235-44 Fax 0982/427968 e-mail: consultorioamantea@libero.it PROGRAMMA DI ATTIVITA PER L ANNO 2016 Il Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI), adottato con

Dettagli

Bologna 08 Marzo 2018 Dr.ssa Kindi Taila Medico ginecologa Associazione di promozione culturale Deade

Bologna 08 Marzo 2018 Dr.ssa Kindi Taila Medico ginecologa Associazione di promozione culturale Deade Operare sul territorio tra dimensione sanitaria e culturale Domande e risposte sui nuovi bisogni delle donne a 40 anni dalla legge 194/78 nell era della globalizzata e per l autodeterminazione Bologna

Dettagli

W L AMORE COMPIE 5 ANNI

W L AMORE COMPIE 5 ANNI W L AMORE COMPIE 5 ANNI Paola Marmocchi, Loretta Raffuzzi, Eleonora Strazzari «Di che cosa parliamo quando parliamo d amore» Bologna, 17 Dicembre 2018 DA DOVE SIAMO PARTITI Precocizzazione dei rapporti

Dettagli

Servizio di Psicologia Scolastica. Istituto Comprensivo di Casnate con Bernate/ Grandate Scuole d infanzia di Grandate e Casnate con Bernate

Servizio di Psicologia Scolastica. Istituto Comprensivo di Casnate con Bernate/ Grandate Scuole d infanzia di Grandate e Casnate con Bernate Servizio di Psicologia Scolastica Istituto Comprensivo di Casnate con Bernate/ Grandate Scuole d infanzia di Grandate e Casnate con Bernate Le scuole: bacino d utenza o Istituto Comprensivo: 1 Scuola secondaria

Dettagli

Buone prassi. Sintesi lavori gruppi progetto CCM prevenzione IVG

Buone prassi. Sintesi lavori gruppi progetto CCM prevenzione IVG Buone prassi Sintesi lavori gruppi progetto CCM prevenzione IVG Buone prassi percorso IVG - 1 presa in carico da parte di una equipe medico/ostetrica, allargabile successivamente a assistente sociale e

Dettagli

Flusso informativo regionale Pronto Soccorso

Flusso informativo regionale Pronto Soccorso Servizio Sistema Informativo Salute e Politiche Sociali E Servizio Assistenza Ospedaliera Flusso informativo regionale Pronto Soccorso Bologna 29 giugno 2016 Ordine del giorno qqualità dei campi compilati:

Dettagli

La legge 194 e le donne straniere

La legge 194 e le donne straniere FARE MEGLIO: aspetti critici dell interruzione volontaria di gravidanza presso la sala ATER in piazza Pozza 1/C Sabato 9 marzo 2019 La legge 194 e le donne straniere A cura di Silvana Borsari direttrice

Dettagli

PROPONENTI RESP.REG.AMMINISTRATIVA CAMPIONI LORENZO DATA 29/11/04

PROPONENTI RESP.REG.AMMINISTRATIVA CAMPIONI LORENZO DATA 29/11/04 Internos - Atti Amministrativi Carpetta dell'atto con protocollo SCS/04/40831 Quella che segue è una copia di consultazione REGIONE EMILIA ROMAGNA ATTO DEL DIRIGENTE N. 018888 DEL 23/12/2004 DETERMINAZIONE

Dettagli

La Nascita in Emilia Romagna Bologna Il parto: focus sui tagli cesarei. Paolo Accorsi

La Nascita in Emilia Romagna Bologna Il parto: focus sui tagli cesarei. Paolo Accorsi La Nascita in Emilia Romagna Bologna 06.12.2017 Il parto: focus sui tagli cesarei Paolo Accorsi Modalità di parto 68.9% (68,9%) per via vaginale spontanea, range: 57.4-79.2%; 5.0% (4,7%) con parto vaginale

Dettagli

SPORTELLO DI ASCOLTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

SPORTELLO DI ASCOLTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Sistema di Gestione per la Qualità Certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 Certificato N. 005 Prot. N.206/15/F SPORTELLO DI ASCOLTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 L associazione di Solidarietà La

Dettagli

Il Garante incontra i servizi. Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013

Il Garante incontra i servizi. Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013 Il Garante incontra i servizi Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013 Enti gestori 67 enti gestori di servizio Sociale Piacenza 9 Parma 9 Reggio

Dettagli

Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico

Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico 2018-2019 (in attuazione del Piano regionale della Prevenzione 2014-2018) OBIETTIVI Informare i dirigenti scolastici

Dettagli

Il Consultorio Familiare

Il Consultorio Familiare Dipartimento Cure Primarie - Ravenna U.O. Consultori Familiari Il Consultorio Familiare Guida ai Servizi Dipartimento Cure Primarie - Ravenna U.O. Consultori Familiari Il Consultorio Familiare Guida ai

Dettagli

Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole

Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole Il progetto presente nel catalogo Obiettivo salute AUSL Bologna è realizzato con la consulenza scientifica de Il Faro con la collaborazione

Dettagli

Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana

Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana Responsabile Dott. Ferruccio Sereni Il consultorio nella Casa della Salute Nella casa della salute dove i servizi sanitari territoriali

Dettagli

Telefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità

Telefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità INFORMAZIONI PERSONALI MARIA VICIANI Telefono 051-6813673 Fax 051-6813664 e-mail marialuisa.viciani@ausl.bologna.it Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità POSIZIONE RICOPERTA DIRIGENTE PSICOLOGO

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome GREPPI LORETTA Indirizzo VIA XXIII SETTEMBRE 120 CONSULTORIO CELLE) E-mail loretta.greppi@auslromagna.it

Dettagli

Programma regionale Giuseppe Leggieri

Programma regionale Giuseppe Leggieri Programma regionale Giuseppe Leggieri Integrazione tra NPIA e pediatria I percorsi integrati per l adolescenza Luigi Gualtieri UONPIA Cesena I contesti Servizio Materno Infantile Pediatria di Comunità,

Dettagli

Consiglio del Eventi Accreditati

Consiglio del Eventi Accreditati Consiglio del 19.03.2018 Eventi Accreditati ID Titolo Evento Soggetto proponente Giorni Luogo Crediti 1. 25060 Giornata di formazione sui richiedenti asilo LGBTIQ+ Anziani e non solo società cooperativa

Dettagli

SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE : IL CONCORSO REGIONALE

SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE : IL CONCORSO REGIONALE ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE L ASSESSORE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE : IL CONCORSO REGIONALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 INTRODUZIONE La Scuola è il luogo in cui azioni di educazione, formazione,

Dettagli

Le persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco

Le persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco Le persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco Gino Passarini Responsabile Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Bologna, 20 novembre 2013 traccia della presentazione 1. Bambini

Dettagli

PROGETTO Guadagnare salute in contesti di comunitã

PROGETTO Guadagnare salute in contesti di comunitã PROGETTO Guadagnare salute in contesti di comunitã Regione Emilia Romagna Progetto avviato nell'anno 2012 Abstract Obiettivo generale Accrescere e favorire processi di empowerment con conseguente miglioramento

Dettagli

Le graduatorie predisposte saranno rese pubbliche mediante affissione all Albo dell Azienda USL di Imola.

Le graduatorie predisposte saranno rese pubbliche mediante affissione all Albo dell Azienda USL di Imola. (Avviso allegato parte integrante della determinazione n. 13.510 del 3 novembre 2008 del Responsabile del Servizio Assistenza Distrettuale,Medicina Generale, Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari)

Dettagli

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEI CONSULTORI FAMILIARI (SICO)

INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEI CONSULTORI FAMILIARI (SICO) Assessorato Politiche per la Salute INTRODUZIONE AI DATI DI ATTIVITA DEI CONSULTORI FAMILIARI (SICO) ANNO 2014 A cura di: Bruna Borgini, Silvana Borsari, Elena Castelli - Servizio Assistenza Territoriale

Dettagli

Le graduatorie predisposte saranno rese pubbliche mediante affissione all Albo dell Azienda USL di Imola.

Le graduatorie predisposte saranno rese pubbliche mediante affissione all Albo dell Azienda USL di Imola. Allegato n. 1 Incarichi vacanti di continuità assistenziale presso le Aziende USL della Regione Emilia-Romagna. Art.63 dell Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina

Dettagli

CHI SIAMO. Per la SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO. a.s

CHI SIAMO. Per la SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO. a.s CHI SIAMO Il Consultorio UCIPEM Cremona-Fondazione ONLUS è stato fondato nel 1975 da un gruppo di Soci attenti alle problematiche della persona e della famiglia. (Carta dei servizi del Consultorio, 2018)

Dettagli

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PREMESSA L educazione emozionale affettiva è di notevole importanza nel percorso di sviluppo dell'individuo, soprattutto nel periodo della preadolescenza

Dettagli

BEN ESSERE A SCUOLA VANTAGGI DEL PROGETTO DI SISTEMA PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO CARATTERISTICHE QUALIFICANTI

BEN ESSERE A SCUOLA VANTAGGI DEL PROGETTO DI SISTEMA PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO CARATTERISTICHE QUALIFICANTI LICEO REGINA MARGHERITA BEN ESSERE A SCUOLA PROGETTO DI SISTEMA PROMOZIONE DELL AGIO E DI STILI DI VITA SANI VANTAGGI DEL PROGETTO DI SISTEMA Il coordinamento degli interventi ha reso possibile: Diffusione

Dettagli

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N. 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N 2068/2004 Sistema integrato di interventi per le persone con gravissime disabilità DATI AL 31/12/2008 INDICE 1 Premessa 2

Dettagli

Allegato 1 alla nota dell Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia-Romagna prot. n.xxxx del xx/xx/xxxx.

Allegato 1 alla nota dell Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia-Romagna prot. n.xxxx del xx/xx/xxxx. Allegato 1 alla nota dell Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia-Romagna prot. n.xxxx del xx/xx/xxxx. Relazione di sintesi delle iniziative di educazione stradale attivate nell anno scolastico 2012-2013.

Dettagli

SCREENING UDITIVO NEONATALE E PERCORSO CLINICO ED ORGANIZZATIVO PER I BAMBINI AFFETTI DA IPOACUSIA IN EMILIA-ROMAGNA DGR 694/2011

SCREENING UDITIVO NEONATALE E PERCORSO CLINICO ED ORGANIZZATIVO PER I BAMBINI AFFETTI DA IPOACUSIA IN EMILIA-ROMAGNA DGR 694/2011 SCREENING UDITIVO NEONATALE E PERCORSO CLINICO ED ORGANIZZATIVO PER I BAMBINI AFFETTI DA IPOACUSIA IN EMILIA-ROMAGNA DGR 694/2011 TAVOLO REGIONALE DISABILITÀ UDITIVE PER AREA VASTA Compiti -Supportare

Dettagli

Le Case della Salute. Seminario Regionale. cosa abbiamo attivato nel le azioni da mettere in campo nel Clara Curcetti.

Le Case della Salute. Seminario Regionale. cosa abbiamo attivato nel le azioni da mettere in campo nel Clara Curcetti. Seminario Regionale Cure Primarie facciamo il punto e condividiamo le strategie Le Case della Salute cosa abbiamo attivato nel 2011 le azioni da mettere in campo nel 2012 Bologna, 27 gennaio 2012 Clara

Dettagli