Dott. Ing. Massimo Monopoli Studio Simax s.r.l. Rimini 22 marzo 2019

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1 Dott. Ing. Massimo Monopoli Studio Simax s.r.l. Rimini 22 marzo 2019

2 Agenda Applicazione del DM 37/08 Norma CEI 64-8 impianti nelle unità immobiliari

3 Decreto 37/08 Articolo 1 Campo di applicazione 1. Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d uso, collocati all interno degli stessi o delle relative pertinenze: 2. Gli impianti di cui al comma 1 sono classificati come segue: a) Impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l automazione di porte, cancelli e barriere; b) Impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere; c) Impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali; d) Impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie; e) Impianti per la distribuzione e l utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali; f) Impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili; g) Impianti di protezione antincendio. 3

4 Legge v Art. Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d arte. v Art. 2 I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d arte. La presente legge, munita dei sigilli dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. È fatto d obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. 4

5 Decreto 37/08: Articolo 8 Obblighi del committente 1. Il committente è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti, ad imprese abilitate ai sensi dell'articolo Il proprietario dell'impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l uso e la manutenzione predisposte dall impresa installatrice dell impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate. Resta ferma la responsabilità delle aziende fornitrici o distributrici, per le parti dell impianto e delle relative componenti tecniche da loro installate o gestite. 5

6 Articolo 3 Imprese abilitate Decreto 37/08 1. Le imprese, iscritte nel registro delle imprese o nell Albo provinciale delle imprese artigiane, sono abilitate all esercizio delle attività di cui all articolo 1, se l imprenditore individuale o il legale rappresentante ovvero il responsabile tecnico da essi preposto con atto formale, è in possesso dei requisiti professionali 2. Il responsabile tecnico di cui al comma 1 svolge tale funzione per una sola impresa e la qualifica è incompatibile con ogni altra attività continuativa. 6

7 Articolo 4 Responsabile tecnico Decreto 37/08 I requisiti tecnico-professionali sono, in alternativa, uno dei seguenti: a. Diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una università statale o legalmente riconosciuta; b. Diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria relativa al settore delle attività, seguiti da un periodo di inserimento, di almeno due anni continuativi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore. Il periodo di inserimento per le attività di cui all articolo 1, comma 2, lettera d. è di un anno; c. Titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno quattro anni consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore. Il periodo di inserimento per le attività di cui all articolo 1, comma 2, lettera d) è di due anni; d. Prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di attività cui si riferisce la prestazione dell operaio installatore per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell apprendistato e quello svolto come operaio qualificato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all articolo 1. 7

8 Decreto 37/08 Articolo 5 Progettazione degli impianti 1. Per l installazione, la trasformazione e l ampliamento degli impianti di cui all articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), è redatto un progetto. 2. Fatta salva l osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto,, è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell impresa installatrice. 8

9 Decreto 37/08: Articolo 5 Progettazione degli impianti v Limiti oltre i quali il progetto è redatto da un professionista iscritto all albo professionale secondo la specifica competenza tecnica rif. comma 2 art. 5 Impianto LetteraRequisito edifici Limiti Elettrico A Condominio Potenza contrattuale> 6kW Elettrico A Unità immobiliare ad uso abitativo Potenza contrattuale> 6kW o superficie > 400 m2 Elettrico A Unità immobiliare ad uso commerciale Potenza contrattuale> 6kW o superficie > 200 m2 Elettrico A Tutti Alimentazione > 1000 V Elettrico A Tutti Impianti elettrici realizzati con lampade fluorescenti a catodo freddocon potenza complessiva maggiore di 1200 VA resa dagli alimentatori Elettrico A Luoghi soggetti a normativa specifica CEI: Tutti Luoghi a maggior rischio in caso di incendio Ambientiad uso medico, Luoghicon pericolo di esplosione Protezione scariche atmosferiche A Tutti Volume > 200 m3 Impiantielettronici B Tutti In caso di coesistenza con impianti elettrici soggetti a progettazione a cura di un libero professionista Canne fumarie C Tutti Canne fumarie collettive ramificate Impiantidi condizionamento C Tutti Potenza > frigorie/h(46,512 kw) Impianto adduzione gas E Tutti Potenza > 50 kw Impianto adduzione gas E Tutti In caso di canne fumarie collettive ramificate Impianto rilevazione incendi G Soggetto al rilascio del CertificatoPrevenzione Incendi Tutti Impianto rilevazione incendi G Tutti Numerodi rilevatori > 10 Rete idranti o sprikler G Soggetto al rilascio del CertificatoPrevenzione Incendi Tutti Rete idranti G Tutti Numero di idranti > 4 9

10 Decreto 37/08: Art. 7 Dichiarazione di conformità v Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell impianto, l impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità. Di tale dichiarazione, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto. 10

11 Art. 7 Dichiarazione di conformità Decreto 37/08 v v Nei casi in cui il progetto è redatto dal responsabile tecnico dell impresa installatrice, l elaborato tecnico è costituito almeno dallo schema dell impianto da realizzare, inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d opera. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell intero impianto. Nella dichiarazione e nel progetto, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell impianto. 11

12 Art. 7 Dichiarazione di conformità Decreto 37/08: v Nel caso in cui la dichiarazione di conformità, non sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto è sostituito Per gli impianti eseguiti prima dell entrata in vigore del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza, resa da un professionista iscritto all albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, sotto personale responsabilità, in esito a sopralluogo ed accertamenti, ovvero, per gli impianti, non soggetti a progettazione da parte di un professionista, da un soggetto che ricopre, da almeno 5 anni, il ruolo di responsabile tecnico di un impresa abilitata Della dichiarazione di rispondenza, non è disponibile alcun modello ministeriale, è consigliabile quindi predisporre un modello di dichiarazione contenente tutte le informazioni anagrafiche richieste nella prima parte del modello della dichiarazione di conformità ed allegare oltre al progetto, il verbale di verifica. 12

13 Documentazione impianti tecnologici v Il seguente diagramma fornisce una indicazione dei documenti validi in funzione della data di nuova realizzazione degli impianti e dei successivi ampliamenti, trasformazioni o manutenzioni straordinarie. Dichiarazione di correttaposa secondo la modulistica WFF per tutti gli impianti ad esclusione degli impianti elettrici, negli edifici non residenziali, occupati da attività soggette al rilascio del CPI ai sensi del DM 16/02/1982 Dichiarazionedi rispondenza ai sensi del DM 37/08 per tutti gli impianti in tutti gli edifici a firma del Responsabile Tecnico dell Impresa installatrice con più di 5 anni di anzianità o a firma di un progettista con più di 5 anni di anzianità in caso di impianto di cui al art 5 comma 2 DM 37/08 Dichiarazionesostitutiva di atto notorio ai sensi del DPR 392/94 13/03/1990 Legge 46 Dichiarazione di conformità ai sensi della legge 46/90 per tutti gli impianti negli edifici residenziali e per gli impianti elettrici in tutti gli altri edifici DM 20/02/ /12/1991 DPR /03/2008 DM 37 Dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 per tutti gli impianti per tutti gli edifici Oggi 13

14 Dichiarazione di conformità 14

15 Dichiarazione di conformità 15

16 Dichiarazione di conformità v v Tra i fattori che distinguono le dichiarazioni di conformità correttamente compilate dalle altre, vi è senz altro la corretta individuazione delle norme tecniche applicabili. In Italia le norme tecniche sono emanate dal CEI (per il comparto elettrico ed elettronico) e dall UNI. v Le norme possono essere riferite a: v Impianti, realizzazione e metodi di verifica (es. CEI 64-8 per gli impianti utilizzatori BT) Prodotti (es. CEI per i centralini ad uso domestico e similare) Procedure (es. CEI per la gestione del rischio elettrico) La corretta applicazione della norma tecnica è considerata «presunzione di applicazione della Regola dell arte» come indicato dalla legge 186/1968 e come ribadito sia dalla legge 46/90 che dal successivo DM 37/08, senza tralasciare il testo unico per la sicurezza D.lgs. 81/08 16

17 Norme di riferimento v La seguente tabella mostra le norme di riferimento per alcuni impianti soggetti al DM 37/08 Impianto Norma riferimento impianto Norma riferimento Verifiche Elettrico BT CEI 64-8 CEI 64-8 parte 6 (guida CEI 64-14) Elettrico MT CEI EN CEI EN (art. 11) Elettrico MT Impianto di terra CEI EN CEI EN (artt. 8-9) Gas < 35 kw Gas > 35 kw UNI 7129 UNI UNI 7129 UNI UNI Rilevazione fumi UNI 9795 UNI Rete idranti Sprinkler UNI UNI UNI (artt. 9-10) UNI (art. 19) AllarmeEVAC EN EN

18 Dichiarazione di conformità v Relazione con la tipologia dei materiali Denominazione del componente Modello, tipo o sigla Nome del costruttore Marcatura CE Conforme alla regola dell arte Marchio IMQ (o altri Marchi UE) Altra documentazione v v v Tra i documenti spesso mancanti nella dichiarazione di conformità vi è la «Relazione con la tipologia dei materiali». La figura a lato è presa direttamente dalla guida CEI 0-3 Allegato F e mostra come possa essere realizzata molto semplicemente in forma tabellare. Il consiglio è di aggiungere il campo «norma di riferimento». 18

19 Dichiarazione di conformità v Relazione con la tipologia dei materiali v Vediamo un esempio pratico di compilazione di tabella relativa alla relazione con la tipologia dei materiali. v La tabella sottostante è un esempio dei maggiori componenti l impianto elettrico con i relativi riferimenti normativi Denominazione componente Campo di applicazione Modello, tipo o sigla Nome del costruttore Marcatura CE Conformità alla regola dell arte Marchio IMQ Norma di riferimento Altra documentazion e Interruttoriautomatici Magnetotermici Domestico e similare System pro M compact ABB X X CEI EN Catalogo ABB Interruttori automatici Magnetotermici Industriale Tmax/Emax ABB X CEI EN Catalogo ABB Interruttori automatici differenziali Domestico e similare System pro M compact ABB X X CEI EN Catalogo ABB Interruttori di manovra sezionatori Tutti i settori OTC ABB X CEI EN Catalogo ABB Contattori Domestico e similare ESB ABB X X CEI EN Catalogo ABB Contattori Industriale AF - ABB X CEI EN Catalogo ABB Relè passo passo Domestico e similare E 290 ABB X X CEI EN Catalogo ABB Centralino Domestico e similare Mistral ABB X X CEI 23/49 Catalogo ABB Serie civile Domestico e similare Mylos Chiara ABB X X CEI Catalogo ABB Quadri elettici Domestico e similare Codice quadro Installatore X CEI 23/51 Dichiarazione Quadri elettici Industriale Codice quadro Installatore X CEI EN Dichiarazione Cavi Tuttii settori FG16OM16 Vari X CEI UNEL Catalogo costruttore 19

20 Dichiarazione di conformità Quadri elettrici v Un discorso a parte deve essere fatto per i quadri elettrici, in quanto, come indicato nell elenco precedente, anche utilizzando tutti i componenti forniti da ABB, il costruttore è per definizione colui che «appone la targa sul quadro» ovvero che si assume la responsabilità di fornire il componente progettato, assemblato, cablato, testato e munito delle dovute marcature e targhe, a regola d arte. v Le principali norme di riferimento sono : o CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali o CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare 20

21 Agenda Applicazione del DM 37/08 Norma CEI 64-8 impianti nelle unità immobiliari

22 Classificazione degli impianti v Dal punto di vista normativo, la pubblicazione della VII edizione della CEI 64-8 nel giugno 2012 ha rappresentato un punto di svolta per la realizzazione degli impianti residenziali in quanto ha definitivamente recepito la classificazione degli impianti su 3 livelli già introdotta con la variante 3 alla VI edizione pubblicata nel febbraio del 2011: Livello 1: livello minimo previsto dalla Norma CEI 64-8 Livello 2: per unità immobiliari con una maggiore fruibilità degli impianti, tenuto anche conto delle altre dotazioni impiantistiche presenti. Livello 3: per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie ed innovative (domotica). 22

23 Impianti a livelli Numerodei circuiti 6,8 Tabella A Livello 1 Livello 2 Livello 3 4 Per ambiente 5 Punti Prese 1 Punti luce 2 Prese radio/ TV Punti Prese 1 Punti luce 2 Prese radio/ TV Punti Prese 1 Punti luce 2 Prese radio/ TV Perogni locale (ad es. camera da letto, 8 < A 12m 2 12 < A 20m 2 4 [1] 5 [2] soggiorno studio, ecc) 10 A > 20m 2 6 [3] Ingresso Angolo cottura 2(1) 3 2(1) 3 1 3(2) 3 1 Locale cucina 5(2) (2) (3) Lavanderia Locale da bagno o doccia Locale servizi (WC) Corridoio 5m > 5m Balcone/ terrazzo A 10m Ripostiglio A 1m Cantina/ soffitta Box auto Giardino A 10m Per appartamento 5 Area 5 Numero Area 5 Numero Area 5 Numero 50 < A 75m < A 75m < A 75m < A 125m < A 125m < A 125m 2 5 A 50m2 2 A 50m2 3 A 50m2 3 A > 125m 2 5 A > 125m 2 6 A > 125m 2 7 Protezione contro le sovratensioni (SPD) secondo CEI e CEI 64-8 Sezione 534 Prese telefono e/o dati SPD all arrivo linea se necessari per rendere tollerabile SPD all arrivo linea se necessari per rendere tollerabile SPD nell impiantoai fini della protezione contro le il rischio 1 il rischio 1 sovratensioni oltre a quanto stabilito per i livelli 1 e 2. A 50m 2 50 < A 100m 2 A > 100m 2 Dispositivi per I illuminazione di sicurezza 7 A 100m A > 100m 2 Ausiliarie impianti per risparmio Campanello, citofonoo videocitofono energetico A 50m 2 50 < A 100m 2 A > 100m Campanello, videocitofono, antiintrusione, controllo carichi, ad esempio relè di massima corrente. A 50m 2 50 < A 100m 2 A > 100m Campanello, videocitofono, antiintrusione, controllo carichi, interazione domotica 23

24 Classificazione degli impianti v Come si può vedere dalla tabella della norma, il livello dell impianto dipende da diversi fattori tra cui il numero di punti presa (intese come scatole: 3 prese in un unica scatola equivalgono ad un punto presa) e di punti luce (gruppi di luci comandati da un unico circuito). Un fattore importante nella definizione del livello risultano essere gli ausiliari o impianti per il risparmio energetico. v Ne deriva che il titolo di impianto domotico ossia di livello 3, viene assegnato agli impianti in possesso di almeno 4 tra le seguenti funzioni elencate a titolo esemplificativo e non esaustivo: antiintrusione, controllo carichi, gestione comando luci, gestione temperatura (se non è prevista una gestione separata), gestione scenari (tapparelle, ecc.), controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio (UNI 9795), se non è prevista gestione separata, sistema antiallagamento e/o rilevazione gas 24

25 Protezione del montante condominiale v In ogni punto dell impianto devono essere garantite 3 funzioni fondamentali Sezionamento Comando Protezione v Per protezione si intende Protezione contro i contatti (diretti ed indiretti) Protezione contro le sovracorrenti (sovraccarichi e cortocircuiti) Protezione contro le sovratensioni 25

26 Dispositivo generale DG v Ai sensi della norma CEI 0-21 a valle del contatore possono essere installati fino a 3 interruttori in parallelo (DGL) ad esempio per la protezione dei circuiti del Box e della cantina. v Ogni interruttore dovrà garantire la protezione contro il cortocircuito e contro i contatti indiretti. 26

27 Dispositivo generale DG v Il DG (o i DGL) dovrà garantire la protezione contro il cortocircuito e contro i contatti indiretti. v Se non si potrà garantire che il montante condominiale non sia in classe II bisognerà provvedere all installazione di una protezione differenziale (meglio 300 ma selettivo). 27

28 Sezione del montante v La norma CEI 64 consiglia di contenere la caduta di tensione totale, nel punto più sfavorito dell impianto, al di sotto del 4 %. v In funzione delle dimensioni dell appartamento, si suggerisce di mantenere la caduta di tensione sul montante al di sotto del 2% v La tabella indica la lunghezza del cavo di sezione S, che provoca una caduta di tensione dell 2% alla corrente nominale dell interruttore, con cos φ 0,9. Sez cavo/inom ,31 33,84 27,08 21,15 16, ,52 55,61 44,49 34,76 27, ,08 87,27 69,81 54,54 43, ,86 135,88 108,71 84,93 67, ,51 185,21 148,17 115,75 92, ,03 244,82 195,86 153,02 122, ,22 340,98 272,78 213,11 170,49 28

29 Regole comuni v Gli impianti devono essere dimensionati in modo che l utente possa stipulare un contratto con potenza contrattualmente impegnata fino a 3 kw in unità abitative di superficie fino a 75 m2 e di 6 kw per superfici superiori. v I cavi devono essere sfilabili, ad eccezione di elementi prefabbricati o precablati. A tal fine il diametro interno dei tubi protettivi di forma circolare deve essere almeno pari a 1,5 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi che essi sono destinati a contenere, con un minimo di 16 mm. 29

30 Regole comuni v La sezione del montante, che collega il contatore all unità abitativa, non deve essere inferiore a 6 mm². v Ad esclusione dei circuiti ausiliari o di segnale, l entra-esci sui morsetti delle prese è ammesso soltanto all interno della stessa scatola oppure tra due scatole successive 30

31 Regole comuni v Ogni unità abitativa deve essere dotata di uno o più quadri di distribuzione e di un interruttore generale, facilmente accessibile all utente. v Al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio, la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno 2 interruttori. v L eventuale interruttore differenziale alla base del montante deve garantire la selettività totale nei confronti delle protezioni differenziali a valle. A tal fine si raccomanda anche l uso di interruttori differenziali caratterizzati da una aumentata resistenza contro gli scatti intempestivi secondo le indicazioni del costruttore e/o di interruttori differenziali dotati di SRD (dispositivi di richiusura automatica) 31

32 Regole comuni v Per permettere successivi ampliamenti, i quadri devono essere dimensionati per il 15 % in più dei moduli installati, con un minimo di due moduli. v Il quadro di arrivo (principale) dell unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall impianto di terra dell edificio, al fine di permettere la corretta messa a terra degli eventuali SPD tramite un opportuno mezzo di connessione. 32

33 Regole comuni v Tutte le prese TV devono avere accanto almeno una presa energia. Inoltre, almeno una delle prese TV dell intera unità immobiliare richieste nella Tabella A, deve avere accanto la predisposizione (posa tubi e scatole) per totale 6 prese energia. Se in luogo della predisposizione di cui sopra, si installa un numero di punti prese equivalente questi vengono conteggiati ai fini del numero minimo di punti prese richiesti nei locali. v Il comando, situato all interno, di punti luce esterni (balconi, terrazze, giardini) e in generale per tutti quelli non direttamente visibili, deve essere associato a una spia di segnalazione, che può essere integrata nel comando medesimo, atta a segnalare lo stato di acceso dell apparecchio comandato. 33

34 Esempio di impianto elettrico v Consideriamo un quadrilocale di 130 m2 composto da Ingresso Sala 3 camere Angolo cottura 2 bagni 2 disimpegni 2 balconi v Infissi 6 finestre 1 ingresso 34

35 Schema elettrico v Livello 1 35

36 Schema elettrico v Livello 2 36

37 Schema elettrico v Livello 3 37

38 Dotazione impiantistica Livello 1 38

39 Dotazione impiantistica Livello 2 39

40 Dotazione impiantistica Livello 3 40

41 Dotazione impiantistica - confronto Ambiente Ingresso Angolo cottura Sala (S > 20 m 2 ) Disimpegno 1 5m Disimpegno 2 5m Camera 1 ( 12 m 2 > S> 20 m 2 ) Camera 2 ( 12 m 2 > S> 20 m 2 ) Camera 3 ( 8 m 2 > S> 12 m 2 ) Bagno 1 Bagno 2 Ripostiglio Balcone 1 Balcone 2 Totale appartamento Livello Punti presa Punti Luce Presa rete o telefonica 1 punto di 2 punti di 3 punti di comando comando comando Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv 1 1 Liv 2 1 Liv 3 1 Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv Liv TV Motorizzazione tapparelle 41

42 Consistenza impianto antintrusione v Descrizione impianto antintrusione 1 volumetrico per stanza con finestre più ingresso: totale 6 Centrale di allarme con collegamento GSM / scheda di rete (telegestione) Tastiera 1 sirena per interno 1 sirena per esterno 42

43 Regolazione di temperatura v Secondo il DPR la regolazione climatica deve avere le seguenti caratteristiche. siano presenti,, almeno una centralina di termoregolazione programmabile per ogni generatore di calore e dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zone che, per le loro caratteristiche di uso ed esposizione possano godere, a differenza degli altri ambienti riscaldati, di apporti di calore solari o comunque gratuiti. 43

44 Controllo carichi v Viene previsto un dispositivo per l interruzione momentanea di 4 carichi non prioritari (es. lavatrice, lavastoviglie condizionatore) che vengono ripristinati quando i consumi lo consento. 44

45 Diffusione sonora v Si prevede un sistema per la gestione di 5 zone: 2 per la sala 1 per ogni camera 45

46 Confronto prezzi Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 3 domotico qta prezzo uni prezzo tot qta prezzo uni prezzo tot qta prezzo uni prezzo tot qta prezzo uni prezzo tot Int. Gen. E centralino Montante punti presa punto luce 1 comando punto luce 2 comandi punto luce 3 comandi Presa telefonica Rete dati TV Citofono Campanello Totale impianto elettrico Motorizzazione tapparelle Impianto antintrusione Gestione carichi Diffusione sonora Regolazione climatica Totale impianti Integrazione dei sistemi impianto elettrico rispetto a livello 1 totale impianti rispetto a livello 1 Impianto elettrico rispetto a livello precedente totale impianti rispetto a livello precedente impossibile impossibile parziale ( ) completa ( ) 100% 127% 166% 217% 100% 204% 353% 393% 100% 131% 130% 100% 173% 112% 46

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