Dies a quo della conversione di pensione di invalidità in quella di vecchiaia (Cass. n /2012) commento e testo

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1 Dies a quo della conversione di pensione di invalidità in quella di vecchiaia (Cass. n /2012) commento e testo Staiano Rocchina Diritto.it Massima La conversione della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia non opera automaticamente al compimento dei requisiti anagrafici e contributivi previsti per quest'ultima prestazione, essendo necessario che l'interessato presenti domanda di trasformazione. Ne consegue che, ove l'interessato abbia presentato istanza per la conversione del trattamento previdenziale, la pensione di vecchiaia decorrerà dal giorno successivo a quello della domanda. 1. Questione E stato adito il giudice del lavoro di Roma per ottenere la trasformazione della pensione di invalidità, di cui godeva in base alla normativa precedente a quella della Legge n. 222 del 1984, in pensione di vecchiaia, ai sensi della detta Legge n. 222 del 1984, articolo 1, comma 10; cosa che è stata concessa.

2 Tale sentenza è stata confermata anche in appello, che ha ritenuto sussistente il diritto al mutamento della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia, in assenza nell'ordinamento previdenziale di un principio ostativo in tal senso, a decorrere dalla data di maturazione dei prescritti requisiti anagrafici e contributivi. Avverso tale sentenza ricorre per cassazione l Inps, la Cassazione accoglie il ricorso. Nel caso di specie, non è, infatti, in contestazione il diritto alla trasformazione, ma solo il diritto ad una più remota decorrenza della pensione di vecchiaia), con la declaratoria del diritto della controricorrente alla trasformazione della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia solo a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda di conversione del trattamento previdenziale. 2. Orientamento giurisprudenziale Non è qui in questione il problema della mutabilità del titolo di pensione, già ammessa dalla giurisprudenza di questa Corte con la sentenza delle Sezioni unite n del 4 maggio 2004, che, risolvendo il contrasto creatosi all'interno della sezione lavoro, ha ritenuto possibile la trasformazione della pensione di invalidità (ante L. 222/1984) in pensione di vecchiaia. E' altresì incontestato che per la trasformazione sia necessaria la domanda dell'interessato, giacchè la contribuzione indistinta e globale versata specifica i suoi effetti rispetto ad eventi che si succedono cronologicamente durante il rapporto assicurativo, per cui è coerente con il sistema l'utilizzazione della posizione assicurativa secondo il verificarsi degli eventi, ed anche se l'assicurato ha accettato la prestazione conseguente al verificarsi del primo evento, non per questo perde il diritto alla prestazione prevista per un secondo evento, stante che la prima non ha esaurito il rapporto previdenziale e che i contributi sono versati senza distinzione per tutti i rischi coperti dall'assicurazione.

3 Il problema verte invece sulla decorrenza della trasformazione medesima, e cioè se questa debba determinarsi dal primo giorno del mese successivo alla proposizione della domanda, oppure se, ferma la necessità della domanda, la pensione di vecchiaia debba farsi decorrere retroattivamente, ossia al compimento dell'età pensionabile. 3. Rassegna giurisprudenza La trasformazione della pensione di invalidità acquisita nella vigenza del regime di cui all'art. 10 del R.D.L. 636/1939, in pensione di vecchiaia è consentita solo se sussistono i requisiti assicurativi e contributivi propri di quest'ultima prestazione non essendo utilizzabili a tal fine, figurativamente, i periodi di fruizione della pensione di invalidità senza svolgimento di attività lavorativa ed opera come effetto di una specifica opzione dell'assicurato; ne consegue che il diritto alla conversione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della relativa domanda amministrativa e non dà titolo alla conservazione del più favorevole trattamento economico eventualmente in godimento, essendo ricollegata la trasformazione del titolo alla libera scelta dell'assicurato e non ad automatismi che possano giustificare l'irriducibilità del trattamento. (Cass. civ., Sez. lavoro, 17/02/2011, n. 3855). Titolare di pensione di invalidità nel regime anteriore alla disciplina di cui alla L. 222/1984 ha la facoltà, al raggiungimento dell'età pensionabile e sempre che sussista il requisito contributivo, di richiedere, con apposita domanda, la trasformazione del trattamento goduto in pensione di vecchiaia; ove tale opzione non sia stata esercitata, la trasformazione della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia non può essere successivamente richiesta dagli eredi in relazione a

4 prestazioni pensionistiche già fruite dal titolare del trattamento pensionistico, dovendosi escludere, in mancanza di espressa disposizione, l'estensione alla pensione d'invalidità dell'automaticità della trasformazione prevista per l'assegno di invalidità. (Cass. civ., Sez. lavoro, 06/10/2009, n ). Al compimento dell'età stabilita per il diritto a pensione di vecchiaia, l'assegno di invalidità si trasforma, in presenza dei requisiti di assicurazione e contribuzione, e a domanda, in pensione di vecchiaia. A tal fine, i periodi di godimento dell'assegno nei quali non sia stata prestata attività lavorativa si considerano utili ai fini del diritto e non anche della misura della pensione stessa, pur se l'importo della pensione non potrà comunque essere inferiore a quello dell'assegno di invalidità in godimento al compimento dell'età pensionabile. (Cass. civ., Sez. lavoro, 07/02/2008, n. 2875). Dal beneficio previdenziale previsto per i lavoratori del settore amianto, di cui all'art. 13, comma 8, della L. 257/1992 e successive modificazioni, sono esclusi i titolari di pensione di invalidità con decorrenza anteriore all'entrata in vigore della L. 257/1992, che prima di tale data abbiano compiuto l'età pensionabile, qualora, prima della operatività di detta disposizione, abbiano proposto domanda per trasformare la prestazione in godimento in pensione di vecchiaia ed abbiano, alla data richiesta, tutti i requisiti per godere della pensione di vecchiaia medesima. Sono altresì esclusi dal beneficio per esposizione all'amianto i titolari dell'assegno di invalidità ai sensi dell'art. 1 della L. 222/1984, in godimento prima della entrata in vigore della L. 257/1992, che, prima dell'operatività di detta disposizione, abbiano conseguito tutti i requisiti prescritti per il diritto alla pensione di vecchiaia (Cass. civ., Sez. lavoro, 14/01/2005, n. 622). Closebox

5 ISCRIVITI Checkbox_yes Le novità di Diritto & Diritti Checkbox_yes Diritto.it in pillole Checkbox_yes QuestionidiDirittoDiFamiglia Newsletter Checkbox_no Esprimo il consenso ai sensi del Dlgs 196/2003 Conversione della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia (Cass. n /2012) Corte di Cassazione Sezione civile, lavoro n /2012 del 4/12/2012 Ico_a+ Ico_a Stampa Invia FATTO E DIRITTO Atteso che e' stata depositata relazione del seguente contenuto: "1. (omissis) ha adito il giudice del lavoro di Roma per ottenere la trasformazione della pensione di invalidita', di cui godeva in base alla normativa precedente a quella della Legge n. 222 del 1984, in pensione di vecchiaia, ai sensi della detta Legge n. 222 del 1984, articolo 1, comma 10; 2. Il giudice di primo grado ha accolto la domanda con sentenza che e' stata confermata dalla Corte di appello di Roma, che ha ritenuto sussistente il diritto al mutamento della pensione di invalidita' in pensione di vecchiaia, in assenza nell'ordinamento previdenziale di un principio ostativo in tal senso, a decorrere dalla data di maturazione dei prescritti requisiti anagrafici e contributivi, e cosi', nella specie, dal ;

6 3. Avverso tale sentenza ricorre per cassazione l'inps affidandosi ad un unico motivo cui resiste con controricorso la (omissis); 4. Con l'unico motivo si denuncia violazione della Legge n. 222 del 1984, articolo 1, del Decreto Legge n. 463 del 1983, articolo 8, conv. in Legge n. 638 del 1983, Legge n. 218 del 1952, articolo 2 Decreto Legislativo n. 503 del 1992, articoli 1, 2, 5 e 6 9 R.D.L. n. 636 del 1939 conv. in Legge n del 1939, relativamente alla statuizione con la quale la Corte territoriale ha riconosciuto il diritto dell'interessata alla trasformazione della pensione di invalidita' in pensione di vecchiaia a decorrere dalla data di maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi richiesti per quest'ultima prestazione; 5. Il ricorso e' qualificabile come manifestamente fondato in relazione all'orientamento affermatosi nella giurisprudenza di questa Corte relativamente alle questioni prospettate cfr. ex plurimis Cass. n. 3855/2011, Cass. n /2009, Cass. n /2009 secondo cui "la trasformazione della pensione di invalidita' acquisita nella vigenza del regime di cui al R.D.L. 14 aprile 1938, n. 636, articolo 10 in pensione di vecchiaia e' consentita solo se sussistano i requisiti assicurativi e contributivi propri di quest'ultima prestazione non essendo utilizzabili a tal fine, figurativamente, i periodi di fruizione della pensione di invalidita' senza svolgimento di attivita' lavorativa ed opera come effetto di una specifica opzione dell'assicurato; ne consegue che il diritto alla conversione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della relativa domanda amministrativa e non da titolo alla conservazione del piu' favorevole trattamento economico eventualmente in godimento, essendo ricollegata la trasformazione del titolo alla libera scelta dell'assicurato e non ad automatismi che possano giustificare l'irriducibilita' del trattamento"; in altre parole, "la conversione della pensione di invalidita' in pensione di vecchiaia non opera automaticamente al compimento dei requisiti anagrafici e contributivi previsti per quest'ultima prestazione, essendo necessario che l'interessato presenti domanda di trasformazione. Ne consegue che, ove l'interessato abbia presentato istanza per la conversione del trattamento previdenziale, la pensione di vecchiaia decorrera' dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della istanza medesima". 6. Che ove si condivida il teste' formulato rilievo, il ricorso puo' essere trattato in camera di consiglio ai sensi dell'articolo 375 c.p.c. e dichiarato manifestamente

7 fondato"; Letta la memoria della resistente, che dichiara di "aderire a quanto rilevato e formulato dalla Cassazione in ordine alla questione in esame"; Atteso che il Collegio condivide e fa proprie le considerazioni che precedono e che, pertanto, il ricorso deve essere accolto, conseguendone la cassazione della sentenza impugnata e la decisione nel merito (articolo 384 c.p.c., comma 2), non essendo necessari ulteriori accertamenti di fatto (non e', infatti, in contestazione il diritto alla trasformazione, ma solo il diritto ad una piu' remota decorrenza della pensione di vecchiaia), con la declaratoria del diritto della controricorrente alla trasformazione della pensione di invalidita' in pensione di vecchiaia solo a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda di conversione del trattamento previdenziale; Considerato, infine, che ricorrono giusti motivi, desumibili anche dal recente consolidarsi dell'indirizzo giurisprudenziale cui si e' fatto riferimento, per compensare tra le parti le spese dell'intero giudizio. P.Q.M. La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, dichiara il diritto di (omissis) alla trasformazione della pensione di invalidita' in pensione di vecchiaia solo a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda di conversione del trattamento previdenziale; compensa le spese dell'intero giudizio. Rocchina Staiano Dottore di ricerca; Docente all Univ. Teramo; Docente formatore accreditato presso il Ministero di Giustizia e Conciliatore alla Consob con delibera del 30 novembre 2010; Avvocato. E stata Componente della Commissione Informale per

8 l implementamento del Fondo per l Occupazione Giovanile e Titolare di incarico a supporto tecnico per conto del Dipartimento della Gioventù.

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