Servizi e forniture: programmazione, progettazione ed esecuzione del contratto Consultazione on line dell'avcp

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Servizi e forniture: programmazione, progettazione ed esecuzione del contratto Consultazione on line dell'avcp"

Transcript

1 CONFINDUSTRIA Servizi e forniture: programmazione, progettazione ed esecuzione del contratto Consultazione on line dell'avcp In via preliminare, ringraziamo l Autorità di Vigilanza per averci offerto la possibilità di partecipare alla riflessione sulla fasi a monte e valle della stipulazione del contratto, che riteniamo meritevoli di analisi ed approfondimento, tenuto conto della minore attenzione che alla stesse viene riservata dalla normativa nazionale e comunitaria, che si concentra maggiormente sulla fase dell affidamento, dove è più alto il rischio di contenzioso. Di seguito si evidenziano alcune osservazioni sui profili critici evidenziati dall Autorità da noi ritenuti di maggiore interesse. Le ragioni dell intervento dell Autorità L Autorità ha riscontrato numerose criticità nella fase di esecuzione dei contratti di appalto di servizi e forniture spesso addebitabili a carenze nelle antecedenti fasi di programmazione e di progettazione. Si chiede di voler formulare commenti al riguardo, rispondendo, in particolare, ai seguenti quesiti: 1. Si concorda con l opportunità di emanare le seguenti linee guida? Si prega di motivare le ragioni, soprattutto in caso di risposta negativa. Si esprime un giudizio di favore sull elaborazione di linee guida per i servizi e per le forniture. Sarebbe però utile individuarle per le varie tipologie di servizi e, per ogni tipologia di servizio, a seconda delle aree/impianti/attività/processi/ per i quali e nei quali questi servizi debbono essere svolti; in altre parole, devono essere ben definiti sia i perimetri applicativi sia i livelli qualitativi richiesti ed i relativi sistemi/parametri/indici di controllo e misura delle prestazioni. 2. Si ritiene che le aree problematiche individuate nel presente documento di consultazione siano esaustive dei problemi sperimentati nella propria attività o si ritiene che la eventuale determinazione dovrebbe coprire ulteriori aspetti? Le aree problematiche individuate possono essere considerate sufficienti, purché si tenga in debita considerazione il fatto che per ogni tipologia di servizio possono esserci diversi livelli quali/quantitativi e che quindi la stessa tipologia di servizio può essere declinata/effettuata con modalità diverse in funzione delle necessità del cliente utilizzatore finale. Sarebbe interessante, inoltre, evidenziare l'aspetto legato agli appalti misti e alla convivenza delle due "regolamentazioni". 3. In caso di risposta affermativa al quesito sub 2), quali ulteriori aspetti andrebbero trattati? Come evidenziato poco sopra, si ritiene utile che per ogni tipologia di servizio si debbano evidenziare e predisporre le modalità, i livelli qualitativi e i sistemi di misura specifici del contratto. 4. Si ravvisa l esigenza di estendere l approfondimento delle tematiche esposte nel presente documento anche alla Concessione di Servizi (pur essendo la stessa soggetta solo a poche disposizioni del Codice e relative solo alla procedura di scelta del contraente), al Contratto di disponibilità ovvero ad altre forme di Partenariato pubblico privato (PPP)?

2 Nel caso di PPP nel quale il partner privato abbia un ruolo operativo riteniamo si debba comunque fare riferimento, per quanto riguarda le prestazioni che dovessero essere fornite, alle regole che stiamo esaminando. 5. In particolare su quali temi si auspica un approfondimento anche per questi ultimi istituti? In particolare nel caso del PPP ma anche nel caso di Concessione, la Convenzione deve regolare tutti gli aspetti inerenti le qualità dei servizi prestati con limiti quantitativi e qualitativi. (Ad esempio: le concessioni regolate da Convenzione per i PF nel caso delle costruzioni degli ospedali regolano nel minimo dettaglio tutti i servizi e relative condizioni di controllo quali/quantitativo nonché tutti gli altri aspetti contrattuali ivi incluse le penali ecc). Programmazione L Autorità ritiene che la carenza di programmazione possa generare successive gravi disfunzioni del ciclo di approvvigionamento negli appalti di servizi e forniture e che le relative regole vadano lette alla luce del mutato quadro legislativo costituzionale ed europeo: 1. In quali casi, oltre a quelli di urgenza determinata da eventi imprevisti o imprevedibili e di legislazione sopravvenuta, la programmazione preventiva può rivelarsi inadeguata? La fase di programmazione e progettazione appaiono, a nostro avviso, funzionali a garantire una visione di insieme dell intero ciclo di realizzazione dell appalto. Non riteniamo che ci siano dei casi nei quali la programmazione preventiva possa considerarsi inadeguata. 2. Sareste d accordo a rendere la programmazione nei servizi e nelle forniture obbligatoria? Sì senz'altro; non é corretto che un Ente territoriale non programmi le proprie attività e necessità in termini di forniture e servizi e spese in genere. Come sostenuto dall Autorità, la soluzione di compromesso tra facoltatività e vincolatività del programma annuale può costituire un deterrente verso una virtuosa pianificazione del fabbisogno pubblico. 3. Sareste d accordo a prevedere l obbligo di programmazione, anche nei servizi, su base triennale? Certamente. I servizi potrebbero essere pianificati anche su base pluriennale, superiore ai tre anni, in funzione delle tipologie di interventi e servizi, dal momento che la stessa normativa prevede per i contratti di servizio durate superiori a tre anni. 4. Quali argomenti ritenete siano a favore di una eventuale obbligatorietà? Quali quelli contrari? Riteniamo che non ci siano assolutamente argomenti contrari alla obbligatorietà della programmazione, in analogia a quanto avviene anche per i lavori. 5. Quali sono le criticità più frequentemente riscontrate nella prassi con riguardo agli aspetti procedurali di adozione e di aggiornamento della programmazione? Riteniamo che più che di criticità si debba parlare di carenze strutturali di taluni Enti a procedere singolarmente nella stima del fabbisogno di beni e servizi, forse per le ridotte dimensioni o per l incapacità/volontà degli stessi di riuscire a fare sistema con altri Enti, mettendo in sinergia le strutture operative, al fine di raggiungere le dimensioni adeguate a predisporre una programmazione/ pianificazione.

3 6. Come valutate l eventuale possibilità di estendere l obbligo di programmazione anche alla concessione di servizi di cui all art. 30 del Codice e alla finanza di progetto nei servizi, di cui all art. 278 del Regolamento? Si ritiene che oggi, al di là di quanto stabiliscano le norme, negli interventi citati la programmazione specifica venga effettuata. Progettazione La progettazione per i servizi e le forniture, così come avviene per i lavori, rappresenta una fase fondamentale dell intero processo di acquisto. Una corretta progettazione rappresenta un elemento essenziale per una corretta esecuzione del servizio o della fornitura. Nella progettazione si dovrebbe assumere come riferimento l intero ciclo dell appalto e risulta fondamentale elaborare una stima analitica dei servizi con ricorso a dati parametrici. Si chiede, pertanto, di fornire considerazioni al riguardo, rispondendo anche alle seguenti domande: 1. Si concorda con l esigenza prospettata dall Autorità di dedicare maggiori risorse alla fase di progettazione della gara, quale elemento fondamentale per una corretta esecuzione del servizio o della fornitura? Certamente, si concorda con l esigenza prospettata. Ciò faciliterebbe, tra l altro, anche la predisposizione di un progetto preciso e di dettaglio, che descriva in modo puntuale le prestazioni necessarie a soddisfare specifici bisogni della stazione appaltante, con l opportunità di mettere a gara specifici servizi e non categorie di servizi. 2. Quali sono gli effetti distorsivi di maggior importanza causati dalla predisposizione di atti di gara che identificano categorie anziché specifici servizi? Gli atti di gara per i servizi devono fondamentalmente fare riferimento non solo al tipo di servizio richiesto, ma anche alla tipologia/settore per il quale il servizio deve essere svolto. Ad esempio: una cosa é un servizio di pulizia individuato per uffici e ben altro un servizio di pulizia individuato per un ospedale; altrettanto dicasi per un servizio di informatizzazione piuttosto che tecnologico ovvero di catering. Bisogna pensare ad una corrispondenza integrata "Servizio/Utilizzatore" 3. La finanza di progetto nei servizi, allo stato, è affidata tramite gara informale avente a base di gara la proposta del privato, recante un mero studio di fattibilità, ritenete che anche nei servizi l offerta del promotore debba contenere un progetto? Nei casi in cui la gara di Finanza di Progetto viene proposta sulla base di un "mero studio di fattibilità" riteniamo sia una gara poco seria. La finanza di progetto di per sé é impegnativa, anche economicamente e per periodi abbastanza lunghi, per cui un serio preliminare é importantissimo. Inoltre, è difficile che una gara di finanza di progetto sia afferente solo ed esclusivamente a soli servizi: generalmente é riferita a forniture di beni e prestazioni di servizi con garanzia di risultato qualitativo ed economico. 4. Che livello di dettaglio ritenete che dovrebbe avere la progettazione, laddove fosse, eventualmente, introdotta? Quali aspetti dovrebbe in ogni caso riguardare? Nel caso delle prestazioni di servizi si ritiene che il progetto preliminare debba essere molto articolato con dettagli tecnici ed economici. 5. Come valutereste l eventuale introduzione della progettazione anche per l affidamento della concessione di servizi? Certamente in modo positivo tuttavia andrebbe fatto un approfondimento sulle modalità attraverso le quali l ente sceglie il promotore. Secondo il nostro punto di vista se un Ente intende intervenire in modo organico per realizzare interventi ad esempio di riqualificazione energetica delle proprie strutture funzionali e non ha

4 disponibilità finanziarie e tecniche autonome può trarre benefici dal ricorso al PF. Tuttavia, si ritiene non in linea con le normative europee la procedura prevista per il PF, secondo la quale un proponente sottopone al cliente/amministrazione il progetto preliminare tecnico/economico; l ente lo approva e lo pone in gara, ferme restando le previste clausole di salvaguardia per il promotore, al quale è riconosciuto il diritto di rimborso delle spese sostenute - che spesso sono tutt altro che trascurabili - nel caso in cui risulti aggiudicatario della concessione un soggetto diverso dal promotore. Si sottopone pertanto alla valutazione dell Autorità la proposta di revisione di tale procedura per le concessioni di servizi nei seguenti termini. L'ente che si trovi nella necessità di intervenire per realizzare quanto sopra: a. Effettua una gara per la scelta dei promotori per chiedere una proposta con un progetto preliminare/definitivo tecnico ed economico ovviamente secondo lo schema di contratto posto in gara; oppure, se riceve una proposta da parte di un promotore, effettua una pubblica segnalazione per verificare se vi siano altri soggetti interessati a proporre progetti analoghi dando un tempo ragionevole per la presentazione delle proposte b. Sceglie fra tutte le offerte/proposte pervenute il promotore c. Pone in gara il progetto del promotore prescelto ed aggiudica al migliore. Esecuzione L articolo 300 del Regolamento indica dei parametri in base ai quali il d.e. è un soggetto diverso dal RUP, ma non specifica cosa debba intendersi per particolare complessità né specifica i presupposti per richiedere una pluralità di competenze ovvero l'utilizzo di componenti o di processi produttivi innovativi nonché di elevate prestazioni. È stato proposto un elenco esemplificativo di servizi e forniture che devono essere ritenuti complessi. Si chiede di far pervenire le proprie osservazioni in merito, anche rispondendo ai seguenti quesiti: 1. Quali dovrebbero essere i criteri per individuare la complessità degli affidamenti? In quali casi è indeclinabile l utilizzo di una pluralità di competenze, di componenti o di processi produttivi innovativi, elevate prestazioni? Riferendoci al settore dei soli servizi, si ritiene che le progettazioni non siano in termini generali complesse, mentre richiedono una particolare perizia nel caso in cui si tratti di effettuare interventi di riqualificazione significativi da un punto di vista tecnico, a prescindere dal costo. A nostro parere i compiti del RUP e del d.e. dovrebbero essere comunque distinti a meno dei casi di appalti sotto soglia e nel caso in cui il RUP abbia comunque una competenza di base tecnica. 2. Per quali servizi e forniture ricorrono naturalmente i presupposti per l utilizzo di una pluralità di competenze, di componenti o di processi produttivi innovativi, di elevate prestazioni? Si ritiene che oggi moltissimi servizi richiedano una pluralità di competenze. Un esempio: il Piano di Illuminazione pubblica, che ogni Amministrazione dovrebbe avere, richiede competenze illuminotecniche, architettoniche, trasporti, ambiente, tecnologiche ecc. Oggi la progettazione integrata deve essere vista come il risultato di un gruppo di progettazione, anche se poi il riferimento sarà un soggetto unico che comunque dovrà essere in grado di ricoprire le competenze richieste. 3. Ritenete che, in assenza di qualsiasi previsione, in seno alla vigente normativa, riguardante l esecuzione della concessione di servizi e della finanza di progetto e di altre forme di PPP nei servizi, dovrebbero essere fornite precise indicazioni per quanto concerne la fase esecutiva? Quali

5 problematiche, in particolare, esse dovrebbero riguardare? Si ritiene che la attuale normativa sia sufficiente per poter proporre interventi seri ed aperti alla concorrenza. Purtroppo oggi si rilevano ancora situazioni nelle quali gli Enti Territoriali approvano bandi di gara - in particolare nel caso di PPP nei servizi - che sono assolutamente carenti e non supportati da adeguati dati tecnicoeconomici e finanziari. Ciò determina il moltiplicarsi dei ricorsi, con costi connessi considerevoli e danni diretti ed indiretti per tutto sistema. Questi tipi di gare richiedono assolutamente una seria progettualità a monte, anche se preliminare, per la prima fase di "bando" e, quindi, una altrettanto seria progettazione in fase di offerta/proposta che verrà poi valutata dall'ente dal punto di vista tecnico ed economico. 4. Ritenete che la distinzione di ruoli prevista tra d.e. e RUP, in presenza dei presupposti contemplati dal Regolamento, possa ritenersi principio generale da rispettare anche per i sistemi di affidamento di cui al quesito n. 3). Certamente. Attività di controllo del direttore dell esecuzione. Un corretto controllo dell esecuzione del contratto rappresenta un aspetto fondamentale per perseguire gli obiettivi di cui all art. 2 del Codice. Nel documento, anche sulla base delle migliori pratiche, sono stati segnalati possibili indicatori per valutare la qualità della prestazione. Inoltre, sono state evidenziate talune criticità nella fase di esecuzione del contratto su cui si richiedono commenti, anche rispondendo alle seguenti domande: 1. Ritenete l elenco su cui si dovrebbe incentrare l attività di controllo esaustivo o ritenete che debbano essere considerati ulteriori elementi e/o qualcuno non dovrebbe essere tenuto in considerazione? Si prega di motivare adeguatamente. Riteniamo che sia esaustivo e che contempli gli aspetti fondamentali 2. In quali casi ritenete essenziale un controllo dell esecuzione in itinere? A nostro avviso, nel settore dei servizi, in linea generale, sono ormai previsti contrattualmente controlli diretti ed indiretti oltre che "monitoraggi"/"misurazioni" con strumenti adeguati come nel caso dei servizi energetici. 3. Come valutereste l eventuale previsione di controlli in itinere anche per l esecuzione della concessione di servizi e della finanza di progetto e di altre forme di PPP nei servizi? Ne auspicate la previsione? Riteniamo siano già previsti in moltissimi casi, sia per buone regole ormai recepite dalle Stazioni appaltanti - che prevedono tali modalità - sia per norme vigenti. 4. Quali ritenete che debbano essere le verifiche da effettuare ex ante nell esecuzione dei servizi e delle forniture per consentire, senza alterare le condizioni di concorrenza e di par condicio dei concorrenti, il corretto adempimento delle prestazioni contrattuali? Riteniamo che nel caso degli appalti pubblici le verifiche siano già previste nelle varie fasi del procedimento, secondo la normativa vigente; potrebbero essere oggetto di approfondimento/modifica/semplificazione nel lavoro che dovrà essere svolto dai tavoli in corso con l AVCP. 5. Come si possono tenere in considerazione le modifiche intervenute tra il momento di redazione dei documenti di gara e quello di sottoscrizione del contratto che richiedono ripensamenti sulle caratteristiche del servizio o della fornitura, senza alterare le condizioni di concorrenza e di par condicio dei concorrenti rispetto alla fase di predisposizione delle offerte?

6 I tempi fra l aggiudicazione e la firma del contratto sono solitamente ragionevoli; pertanto non ci si attende che si verifichino ripensamenti sulle caratteristiche del servizio o della fornitura, fatta eccezione per casi eccezionali ed imprevedibili. 6. Quali accorgimenti dovrebbero avere i bandi redatti dalle centrali di committenza per permettere di calibrare le offerte (aggregate) sulle esigenze delle singole amministrazioni che acquisiscono i servizi o le forniture, permettendo al contempo all operatore economico di svolgere il servizio in modo più uniforme possibile? Le Centrali di Committenza redigono generalmente i bandi per tipologie di servizi e per settori finali di utilizzazione senza conoscere - e non potrebbe essere diversamente - le condizioni nelle quali si trovano gli impianti, i processi, le dotazioni tecnologiche di cui dispongono gli Enti destinatari di questi interventi/servizi. Con riferimento, in particolare, ai servizi energetici, si pongono in parallelo obiettivi di efficientamento energetico minimo contrattuale, che difficilmente sono raggiungibili in quanto le situazioni sono assolutamente eterogenee. Inoltre, sono previsti interventi di messa a norma di impianti che non sono qualificabili e quantificabili a priori e che possono essere valutati a posteriori previo sopralluogo e diagnosi, ma che devono essere valutati sulla base di corrispettivi unitari che non consentono di effettuare gli interventi al meglio dal punto di vista tecnico; ciò in quanto gli sconti mediamente praticati sui prezzi unitari fissati sono molto alti e quindi difficilmente si riescono a raggiungere gli obiettivi prefissati. E' un tema, quindi, comunque che richiede approfondimento e che dovrebbe essere affrontato con le Centrali di Committenza e con gli operatori dei singoli settori in primis, quindi, con CONSIP. Corretta esecuzione delle prestazioni e penali Il Regolamento sembrerebbe ammettere penali soltanto per il caso di ritardato adempimento degli obblighi contrattuali; non parrebbe però da escludere una lettura più estensiva della norma. Inoltre, anche per evitare contenziosi, sembra opportuno prevedere esattamente le modalità con cui debbano applicarsi le penali previste. Si chiede di fornire la propria opinione al riguardo, anche rispondendo alle seguenti domande: In premessa, si ritiene opportuno evidenziare che molti contratti prevedono già oggi penali per diverse carenze di forniture/servizi ben identificate ed in taluni casi, bisogna pur dirlo, come nel caso di Consip, tali penali si ritengono "eccessive e vessatorie", in quanto assolutamente non correlate con l'eventuale danno causato. 1. Condividete la posizione secondo cui i documenti contrattuali, pubblicati insieme agli altri atti di gara, possono contemplare anche fattispecie diverse dal ritardo nell adempimento ai fini dell applicazione delle penali? Si richiede di motivare. Riteniamo che nel lavoro che sarà svolto nei tavoli congiunti Autorità /Associazioni si possano evidenziare per le varie tipologie di servizi e per i relativi settori applicativi finali, quali possano essere altre penali ragionevoli rispetto al livello qualitativo richiesto contrattualmente. 2. Concordate che anche nel capitolato tecnico e nello schema di contratto (ovvero nel capitolato amministrativo), pubblicati unitamente al bando ed al disciplinare di gara, debbano essere chiaramente indicati i casi oggetto di penale e le modalità per il relativo esercizio? Nel Capitolato tecnico, per quanto ci risulta da esperienza diretta, nella quasi totalità delle gare sono già previste le penali. E' importante che siano previste, in quanto chi effettua l'offerta deve sapere esattamente a cosa va incontro nel caso di servizi non correttamente eseguiti. 3. Ritenete che gli adempimenti di cui sopra siano esigibili anche per quanto riguarda i contratti relativi alla concessione di servizi, alla finanza di progetto e ad altre forme di PPP nei servizi?

7 Certamente, e lo sono già. Sono previsti anche nelle convenzioni che regolano le concessioni di servizi. 4. Quali indicazioni devono riportare i documenti di gara, relativamente all applicazione delle penali per potersi avere un livello di dettaglio tale che ne garantisca l applicazione, l escussione certa ed in assenza di contenzioso? Le indicazioni devono essere poche, fondamentali, ragionevoli e chiaramente definite anche nei corrispettivi e modalità di escussione, così come devono essere altrettanto chiare le modalità di pagamento ed il rispetto delle condizioni di pagamento da parte dell'ente verso il fornitore. Un aspetto importante è la contestualizzazione tra la penale inflitta e il verificarsi della mancata erogazione del servizio nei termini pattuiti. 5. Considerate che sono attivabili strumenti alternativi alle penali per garantire livelli minimi di qualità della prestazione? Se sì, quali? Quali relativamente ai sistemi di affidamento di cui al quesito n. 3)? Nel caso delle concessioni di servizi riteniamo si possa/debba fare riferimento alla "Carta dei servizi", generalmente parte integrante della Convenzione che regola la concessione quando parliamo di servizi pubblici a rete. Immodificabilità del contratto. Le varianti. La previsione di cause tassative di varianti in corso d esecuzione, anche per gli appalti di servizi e forniture, risponde al generale principio di immodificabilità del contratto. Si chiede di fornire la propria opinione al riguardo, riportando anche le esperienze maturate nell applicazione delle disposizioni richiamate nel presente paragrafo. Si chiede, inoltre di rispondere alle seguenti domande: 1. Ritenete che i casi tassativi di varianti in corso di esecuzione, così come previste dall art. 311 del Regolamento (sostanzialmente mutuate dai lavori), siano funzionali agli appalti di servizi e forniture? Si prega di motivare adeguatamente. Sì riteniamo che i casi tassativi di varianti in corso di esecuzione, sostanzialmente mutuate dai lavori, siano funzionali agli appalti di servizi e forniture. Può accadere infatti che si verifichi la necessità di apportare delle varianti, in quanto i contratti di servizio, ad es. nel settore energia, possono essere contratti pluriennali e quindi é molto probabile che si verifichino alcune delle condizioni previste. 2. Ritenete che siano pertinenti anche per i servizi e le forniture i limiti percentuali di cui ai commi 2 e 3 dell art. 311 del Regolamento, rispettivamente fissati al 20% e al 5%? Il 20% non é contemplato dagli articoli citati. Si ritiene tuttavia utile proporre un incremento della soglia prevista per varianti (5% dell importo originario del contratto) che consenta un miglioramento delle prestazioni di servizi, ad esempio nel caso di interventi mirati all efficienza/ottimizzazione energetica. In questi casi, anche in assenza di disponibilità economiche dell'ente, si potrebbero ammettere varianti sopra la soglia fissata, prevedendo un finanziamento a carico del fornitore, a fronte di una proroga del contratto.

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Con riferimento all oggetto ed a riscontro delle richieste di chiarimenti pervenute a questa Società si osserva quanto segue.

Con riferimento all oggetto ed a riscontro delle richieste di chiarimenti pervenute a questa Società si osserva quanto segue. Torino, lì 21 ottobre 2013 Ai soggetti interessati Prot. n. 10250 Oggetto: Procedura aperta per l affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione di tutti i lavori e forniture necessari

Dettagli

PROCEDURA APERTA SOTTO SOGLIA, AI SENSI DELL ART. 124 DEL D. LGS. 12 APRILE 2006 N

PROCEDURA APERTA SOTTO SOGLIA, AI SENSI DELL ART. 124 DEL D. LGS. 12 APRILE 2006 N FAQ PROCEDURA APERTA SOTTO SOGLIA, AI SENSI DELL ART. 124 DEL D. LGS. 12 APRILE 2006 N.163, PER L AFFIDAMENTO ANNUALE DEL SERVIZIO DI PULIZIA PER LE SEDI DI PERTINENZA DELLA FONDAZIONE LIRICO SINFONICA

Dettagli

RISOLUZIONE N. 117/E

RISOLUZIONE N. 117/E RISOLUZIONE N. 117/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 novembre 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Opere ultrannuali Costi relativi ai SAL liquidati in via provvisoria al subappaltatore Articoli 93

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 5 NOVEMBRE 2015 519/2015/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA - RIF. 222/2014/A - CIG 5748085DC9 - INDETTA IN AMBITO NAZIONALE FINALIZZATA ALLA STIPULA DI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

COMUNE DI PALERMO Ufficio Segreteria Generale Contratti

COMUNE DI PALERMO Ufficio Segreteria Generale Contratti Via S. Biagio n. 4 - c.a.p. 90133 - Fax 091 6112346 e-mail: contratti.@comune.palermo.it; Prot. n.352622 17/04/2014 Allegati n.1 Responsabile del Procedimento D.ssa Rosa Anna Vitale e.mail r.a.vitale@comune.palermo.it;

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali Regolamento per L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali ( approvato con delibera di C.C. n. 17 del 29/07/05) Sommario SOMMARIO... 2

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP 1 RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP L articolo 7, comma 4, del d.l. n. 187/2010 ha sostituito il comma 5 dell articolo 3 stabilendo che, ai fini della

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi

Dettagli

RISOLUZIONE N. 337/E

RISOLUZIONE N. 337/E RISOLUZIONE N. 337/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 01 agosto 2008 Oggetto: Istanza d Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IVA - Operazioni accessorie -

Dettagli

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE ACQUISTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA. Art 1. Oggetto

DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE ACQUISTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA. Art 1. Oggetto DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE ACQUISTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA. Art 1 Oggetto Il presente disciplinare regolamenta le modalità di funzionamento della Centrale Acquisti

Dettagli

Progettazione - Preparazione e gestione procedure di gara

Progettazione - Preparazione e gestione procedure di gara Progettazione - Preparazione e gestione procedure di gara Autori: Federica Bozza, Barbara Mura, Donatella Spiga, Angelo Violi Creatore: Formez, Progetto PARSEC Diritti: MUR Gennaio 2008, 1 edizione Il

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

RISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003

RISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 RISOLUZIONE N.1/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 Oggetto: Istanza d interpello - Art. 11, legge 27-7-2000, n. 212. INPDAP- IVA-Trattamento fiscale applicabile ai mutui

Dettagli

Finanza di progetto e partenariato pubblico privato

Finanza di progetto e partenariato pubblico privato All. A Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Programma di Empowerment delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno Corso Finanza di progetto e partenariato

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI DINO BOGAZZI Direttore Qualità e Organizzazione Consorzio Cooperative Costruzioni e Vicepresidente Settore Costruzioni AICQ 1. Premessa Il

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI, SPESE DI SPONSORIZZAZIONE, SPESE PER RELAZIONI PUBBLICHE, CONVEGNI, MOSTRE, PUBBLICITÀ E RAPPRESENTANZA. ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

COMUNE DI CICCIANO. IV SETTORE POLIZIA MUNICIPALE COMMERCIO CIMITERO Corso Garibaldi 80033 Cicciano http://www.comune.cicciano.na.

COMUNE DI CICCIANO. IV SETTORE POLIZIA MUNICIPALE COMMERCIO CIMITERO Corso Garibaldi 80033 Cicciano http://www.comune.cicciano.na. Registro Generale n 272 del 28/04/2014 Determinazione Settoriale n 40 del 23/04/2014 Oggetto: determinazione a contrarre - indizione gara mediante procedura aperta ai sensi dell articolo 55 del Codice

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMUNE DI PRESEGLIE Provincia di Brescia

COMUNE DI PRESEGLIE Provincia di Brescia COMUNE DI PRESEGLIE Provincia di Brescia DETERMINAZIONE N. 2 Data determinazione 16/01/2014 OGGETTO: DETERMINA A CONTRATTARE COTTIMO FIDUCIARIO AFFIDAMENTO DIRETTO AI SENSI DELL ART.7 DEL REGOLAMENTO COMUNALE

Dettagli

DCO 401/2014/R/com. Osservazioni e proposte ANIGAS. Milano, 6 ottobre 2014

DCO 401/2014/R/com. Osservazioni e proposte ANIGAS. Milano, 6 ottobre 2014 DCO 401/2014/R/com ORIENTAMENTI PER LA DEFINIZIONE DI EVENTUALI ULTERIORI MODIFICHE AL CODICE DI CONDOTTA COMMERCIALE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE, A SEGUITO DELL ENTRATA IN VIGORE

Dettagli

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

CONSIDERATO, ALTRESÌ, CHE:

CONSIDERATO, ALTRESÌ, CHE: DELIBERAZIONE 15 NOVEMBRE 2012 473/2012/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA IN AMBITO NAZIONALE - RIF. GOP 26/11, CIG 225763100A - FINALIZZATA ALLA SELEZIONE DI UNA APPOSITA

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Prot N. 0007364/A32 del 02 ottobre 13 REGOLAMENTO D ISTITUTO PER L ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE CONSIDERATO che le Istituzioni Scolastiche, per l affidamento di lavori, servizi

Dettagli

classe energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A+ 1.5 1.0 0.6

classe energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A+ 1.5 1.0 0.6 105 99260 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2015 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 2 marzo 2015, n. 323 Ulteriori modifiche all'allegato A del d.p.p. 13 luglio 2009,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 110/E

RISOLUZIONE N. 110/E RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.

Dettagli

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

RISOLUZIONE N. 94/E. Roma, 13 marzo 2008

RISOLUZIONE N. 94/E. Roma, 13 marzo 2008 RISOLUZIONE N. 94/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 13 marzo 2008 OGGETTO Istanza di interpello Articolo 11 Legge 27 luglio 2000, n. 212. Servizi relativi ad attività di scommesse resi

Dettagli

ISTITUTO PER L INNOVAZIONE E TRASPARENZA DEGLI APPALTI E LA COMPATIBILITA AMBIENTALE

ISTITUTO PER L INNOVAZIONE E TRASPARENZA DEGLI APPALTI E LA COMPATIBILITA AMBIENTALE Guida operativa ITACA per l utilizzo del criterio d aggiudicazione dell offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti di lavori pubblici di sola esecuzione ROMA, giovedì 20 GIUGNO 2013 1 Le condizioni

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 3 LUGLIO 2014 326/2014/R/GAS MODALITÀ PER IL RIMBORSO, AI GESTORI USCENTI, DEGLI IMPORTI RELATIVI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 29 MAGGIO 2014 236/2014/A AVVIO DI UNA PROCEDURA DI GARA APERTA, IN AMBITO NAZIONALE, FINALIZZATA ALLA STIPULA DI UN CONTRATTO DI APPALTO AVENTE AD OGGETTO LO SVOLGIMENTO DI SERVIZI DI TRADUZIONE

Dettagli

Centrali Uniche di Committenza

Centrali Uniche di Committenza Centrali Uniche di Committenza Si segnalano i primi rilevanti orientamenti adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione 1. Determinazione n. 3 del 25 febbraio 2015 Oggetto: rapporto tra stazione unica

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Seminario. Milano, 9 giugno 2011. Ing. Luciano Brusaferro

IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Seminario. Milano, 9 giugno 2011. Ing. Luciano Brusaferro Seminario IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Milano, 9 giugno 2011 Ing. Luciano Brusaferro 1 RIFERIMENTI LEGISLATIVI Codice Contratti Pubblici D. Lgs. 12 Aprile 2006

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

- b) sotto la colonna Corrispettivo (Euro) risulta una riga vuota si chiede se è da compilare e nel caso a quale corrispettivo si riferisce;

- b) sotto la colonna Corrispettivo (Euro) risulta una riga vuota si chiede se è da compilare e nel caso a quale corrispettivo si riferisce; Direzione generale Servizio Antincendio, Protezione civile e Autoparco PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO, MEDIANTE L ISTITUTO DELL ACCORDO QUADRO AI SENSI DELL ART. 59 COMMA 4 DEL D. LGS. 163/06, PER

Dettagli

Come fare il DUP: soluzioni operative

Come fare il DUP: soluzioni operative via Donatello, 9 - Milano www.farepa.it info@farepa.it Webinar dell 11 Settembre 2015 Come fare il DUP: soluzioni operative Prof. Luca Bisio l.bisio@farepa.it; www.farepa.it; www.lucabisio.it 1. Domanda

Dettagli

Approvvigionamento di beni e servizi

Approvvigionamento di beni e servizi Approvvigionamento di beni e servizi Sistemi e procedure di affidamento A cura dell Ufficio Risorse (ultimo aggiornato del 01/10/2012) Procedure di affidamento ordinarie soprasoglia e sottosoglia La soglia

Dettagli

La normativa in corso dal 01.07.2006 per le coperture assicurative (D.lgs 12 aprile 2006 n. 163)

La normativa in corso dal 01.07.2006 per le coperture assicurative (D.lgs 12 aprile 2006 n. 163) L entrata in vigore del Codice dei Contratti Pubblici Codice de Lise D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 Il nuovo testo unitario sugli appalti pubblici (anche denominato "Codice de Lise", dal nome del presidente

Dettagli

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena)

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE Servizio proponente SUPPORTO AMMINISTRATIVO L.P. DETERMINAZIONE N. 3/LP DEL 10/01/2014 OGGETTO APPALTO DELLA FORNITURA DI CARBURANTI PER

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani

Istituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani Prot. n. 870/VI/10 Venezia-Mestre, 3 marzo 2016 REGOLAMENTO D ISTITUTO PER L ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE Redatto ai sensi dell art. 125, comma 10 del D.Lgs. 12 aprile 2006,

Dettagli

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti Merceologia Importo Amministrazioni statali Amministrazioni regionali i Enti del servizio sanitario

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA DELIBERA N. 1794-28 LUGLIO 2009 - DEL CONSIGLIO DELL ORDINE ARCHITETTI P.P.C. DI VICENZA ATTO DI INDIRIZZO

Dettagli

Newsletter n.83 Gennaio 2011

Newsletter n.83 Gennaio 2011 Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo

Dettagli

Il sistema di valutazione delle prestazioni del Comune di Arzignano. Finalità, metodo e strumenti

Il sistema di valutazione delle prestazioni del Comune di Arzignano. Finalità, metodo e strumenti Il sistema di valutazione delle prestazioni del Comune di Arzignano Finalità, metodo e strumenti 1 1. LE FINALITA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI Il sistema di valutazione delle prestazioni

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

RISOLUZIONE N. 52 /E

RISOLUZIONE N. 52 /E RISOLUZIONE N. 52 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 16 maggio 2014 OGGETTO: Consulenza giuridica Disciplina IVA delle prestazioni, rese alle imprese assicuratrici, di gestione degli attivi a copertura

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente Tabella di correlazione tra l Allegato 2 del D.Lgs 102/2014, la serie UNI CEI EN 16247 (1:2012, 2-3-4:2014) e la UNI CEI EN ISO 50001:2011. Requisiti dell audit energetico, della diagnosi energetica, dell

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

1 di 6 CHIARIMENTI. Risposta:

1 di 6 CHIARIMENTI. Risposta: 1 di 6 CHIARIMENTI Oggetto: SERVIZIO DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA DEL WORK PACKAGE 4 ECONOMIC ASSESSMENT NELL AMBITO DEL PROGETTO BLUE MED CIG n. 0569631A5C. A seguito delle richieste di chiarimenti pervenute

Dettagli

Società Gestione Farmacie s.r.l.

Società Gestione Farmacie s.r.l. Società Gestione Farmacie s.r.l. Piano triennale per la prevenzione della corruzione 2015-2017 Sommario 1. Il concetto di corruzione e il Piano Triennale di prevenzione della corruzione... 3 2. Il Responsabile

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE

DECRETO DEL DIRETTORE DECRETO DEL DIRETTORE N. 265 DEL 20.11.2014 OGGETTO: Ordine diretto nel mercato elettronico per l acquisizione di un software gestionale per la contabilità armonizzata, il patrimonio e la fatturazione

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

Procedura aperta di appalto di servizi per l affidamento del. servizio di cassa dell Istituto Regionale per il Credito alla

Procedura aperta di appalto di servizi per l affidamento del. servizio di cassa dell Istituto Regionale per il Credito alla Procedura aperta di appalto di servizi per l affidamento del servizio di cassa dell Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione I.R.C.A.C. per il periodo 01/01/2015 31/12/2017 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

Dettagli

CONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA

CONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA CONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA REGOLAMENTO CONSORTILE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Il funzionamento tecnico-amministrativo del Consorzio è retto, oltre che dalle disposizioni

Dettagli

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 20 febbraio 2004

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 20 febbraio 2004 CIRCOLARE N. 8/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 20 febbraio 2004 Oggetto:valutazione delle azioni e titoli similari non negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri Omogeneizzazione

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d Argento al Valor Civile BANDO DI GARA Per l affidamento, mediante procedura aperta, della fornitura di materiali medicinali ed altri generi alla Farmacia Comunale

Dettagli

Roma, 30 ottobre 2008

Roma, 30 ottobre 2008 RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione

Dettagli

COMUNE DI GRADO Provincia di Gorizia DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

COMUNE DI GRADO Provincia di Gorizia DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE COMUNE DI GRADO Provincia di Gorizia AREA TECNICA SERVIZIO AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Determinazione nr. 27 Del 16/01/2014 Data esecutività 16/01/2014 OGGETTO: PROCEDURA DI

Dettagli

Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici

Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Circolare Informativa n 21/2013

Circolare Informativa n 21/2013 Circolare Informativa n 21/2013 DURC negativo ed intervento sostitutivo della stazione appaltante e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 6 INDICE Premessa pag.3 1) Intervento

Dettagli

Rubrica Chiarimenti del 2.07.2010

Rubrica Chiarimenti del 2.07.2010 Si forniscono i seguenti chiarimenti: Quesito n.1. Rubrica Chiarimenti del 2.07.2010 Risposta n.1 Gli importi di gara per l acquisto di O 2 liquido / gassoso, considerate anche le quantità richieste, derivano

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

RISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

RISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO RISOLUZIONE N.43 /E Roma, 12 aprile 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica art. 3 d.l. 93 del 2008 e art. 15, lett. b) del Tuir. Detraibilità degli interessi passivi che maturano

Dettagli

Regolamento Disciplina dell analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell impatto della regolamentazione (VIR)

Regolamento Disciplina dell analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell impatto della regolamentazione (VIR) Regolamento Disciplina dell analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell impatto della regolamentazione (VIR) [vedi allegato Relazione AIR Adozione del Regolamento Disciplina dell

Dettagli

Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB

Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad

Dettagli

VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE

VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE COPIA Determinazione n. 147 del 11/03/2013 N. registro di area 17 VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE Assunta nel giorno 11/03/2013 da Laura Dordi Responsabile del Settore ECONOMICO

Dettagli

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved 14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori

Dettagli