Legge Stabilità 2017: interventi in materia pensionistica

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1 Legge Stabilità 2017: interventi in materia Roberto Ruffato Responsabile Area Relazioni Industriali

2 APE Anticipo a garanzia RITA Rendita Integrativa Temporanea Anticipata ANTICIPO PENSIONE Abolizione penalizzazioni CUMULO PERIODI ASSICURATIVI Cumulo contributi versati in più gestioni LAVORI USURANTI Modifiche OPZIONE DONNA - Modifiche PART TIME PER I LAVORATORI PROSSIMI ALLA PENSIONE DI ANZIANITÀ Risorse finanziarie

3 APE Anticipo a garanzia DAL 1 MAGGIO 2017 AL 31 DICEMBRE 2018 APE volontaria: si basa su un prestito bancario che copre il periodo che va dalla richiesta al pensionamento Il lavoratore dovrà restituire il prestito mediante trattenuta sulla futura pensione per 20 anni APE sociale: erogazione di un indennità non superiore a euro mese con oneri a carico dello stato Il lavoratore percepirà una pensione senza trattenute APE volontaria APE aziendale: integrata da contributo dell azienda che volontariamente si accorda con il lavoratore per versare all INPS una somma che integri il montante contributivo NECESSARIO DPCM ATTUATIVO

4 APE VOLONTARIA Permette di anticipare la pensione di vecchiaia tramite un prestito bancario Spetta agli iscritti alle gestioni previdenziali obbligatorie Almeno 20 anni di anzianità contributiva L importo della pensione deve essere almeno 1,4 volte il trattamento minimo Alla maturazione dell età pensionabile viene liquidata la pensione Dalla pensione viene trattenuto l importo dell APE per 20 anni APE SOCIALE Permette di anticipare la pensione di vecchiaia tramite l erogazione di un indennità Spetta agli iscritti alle gestioni previdenziali obbligatorie, se rientranti in determinate categorie Da 30 a 36 anni di anzianità contributiva a seconda della categoria di appartenenza Alla maturazione dell età pensionabile viene liquidata la pensione

5 APE Aziendale APE aziendale: il datore di lavoro, l ente bilaterale o il fondo di solidarietà, possono, previo accordo individuale con il lavoratore, incrementare il montante contributivo individuale maturato dal lavoratore Consente di coprire ai fini previdenziali il periodo di percezione dell APE, con conseguente incremento della futura pensione La misura della contribuzione è determinata in maniera analoga alla contribuzione volontaria (aliquota di finanziamento prevista per la contribuzione obbligatoria calcolata sull importo medio della retribuzione imponibile percepita nell anno precedente la data della domanda) Il versamento all INPS va effettuato in unica soluzione

6 RITA Rendita Integrativa Temporanea Anticipata Dal 1 maggio 2017 e fino al 31 dicembre 2018 i lavoratori che hanno i requisiti per accedere all Ape volontaria possono finanziare l anticipo pensionistico utilizzando, in tutto in parte, quanto accumulato in forme di previdenza complementare

7 ANTICIPO PENSIONE Abolizione penalizzazioni Dal 2018 abolite le penalizzazioni per chi va in pensione prima dei 62 anni di età

8 CUMULO PERIODO ASSICURATIVI Valorizzazione dei contributi versati in più gestioni per raggiungere la pensione di vecchiaia o anticipata Interessa tutti i lavoratori Misura strutturale

9 LAVORI USURANTI Semplificazione normativa in vigore Eliminazione finestre mobili e sospensione dell adeguamento dei requisiti alla speranza di vita Interessa quei lavoratori che hanno svolto attività usuranti o di notte per almeno la metà della vita lavorativa o per 7 anni negli ultimi 10

10 OPZIONE DONNA Conclusione della sperimentazione per l accesso alla pensione con 57 anni (58 per le autonome) Nel 2015 non si applica l adeguamento alla speranza di vita (3 mesi) La misura consente l accesso alle donne nate nell ultimo trimestre del 1958 (o 1957)

11 PART TIME PER I LAVORATORI PROSSIMI ALLA PENSIONE DI ANZIANITÀ La legge n. 208/2015 aveva introdotto, per i lavoratori del settore privato assunti con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato e che maturano entro la fine del 2018 il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia, la possibilità di ridurre l orario di lavoro in misura compresa tra il 40% e il 60%, per un lasso di tempo non superiore al periodo intercorrente tra la data di concessione del beneficio e la data di maturazione del diritto alla pensione. A fronte della riduzione dell orario, il dipendente riceverà da parte del proprio datore di lavoro una somma, non gravata da oneri fiscali e previdenziali, corrispondente alla contribuzione ai soli fini pensionistici relativa alla prestazione lavorativa non effettuata. Ridotti i fondi stanziati: da 120 a 20 milioni per il 2017, da 60 a 10 milioni per il 2018