Distribuzione spaziale e lotta di precisione ad alcuni fitofagi dannosi ai frutteti e alla vite

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Eloisa Orsini
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1 Distribuzione spaziale e lotta di precisione ad alcuni fitofagi dannosi ai frutteti e alla vite Andrea Sciarretta, Pasquale Trematerra Dipartimento SAVA Università del Molise, Campobasso sciarretta@unimol.it

Agricoltura di precisione consiste nell applicazione di tecnologie,

variabilità associata agli aspetti della produzione agricola" (Pierce e

-ridurre i costi; -preservare le risorse naturali.

2 Agricoltura di precisione consiste nell applicazione di tecnologie, principi e strategie per una gestione spaziale e temporale della variabilità associata agli aspetti della produzione agricola" (Pierce e Nowak, 1999) obiettivi -ottimizzare l impiego di fattori produttivi; -ridurre i costi; -preservare le risorse naturali. lavorazioni del terreno; semina; concimazione; irrigazione; difesa della coltura

Lotta mirata (precision targeting) Utilizzo di metodi statistici spazialmente espliciti per definire la distribuzione di un infestante con una sua

deve coprire tutta l area investigata per essere sicuri che l intera diversità ecologica sia rappresentata nel campionamento Ugualmente importante

3 Lotta mirata (precision targeting) Utilizzo di metodi statistici spazialmente espliciti per definire la distribuzione di un infestante con una sua minima conoscenza a priori al fine di fornire delle procedure semplici e documentabili per minimizzare gli interventi diretti dilotta Monitoraggio deve coprire tutta l area investigata per essere sicuri che l intera diversità ecologica sia rappresentata nel campionamento Ugualmente importante sapere dove èpresente un infestante e dove non è presente per poter ottimizzare l intervento di lotta (Brenner et al., American Entomology)

4 Monitoraggio l origine delle infestazioni nell agro-ecosistema considerato, sia all interno che all esterno delle colture prese in esame; la localizzazione degli hot spot e la loro dinamica temporale; il ruolo rivestito da piante ospiti coltivate o selvatiche come potenziali focolai di infestazione, in rapporto all azione combinata della loro posizione e del periodo di maturazione dei frutti; l effetto che la struttura del paesaggio esercita sulla dispersione delle popolazioni del fitofago, attraverso la presenza di elementi quali siepi, campi incolti, corsi d acqua, che agiscono come barriere o corridoi ecologici

Cydia funebrana Cydia pomonella.00 1.00.00 I volo 0 II volo 0 0.00 -.00-400.00-600.00-800.00-1000.00 0.95 0.90 0.85 0.80 0.75 0.70 0.65 0.60 0.55 0.50 0.00 -.00-400.00-600.00-800.00-1000.00 600 500 400 300 100 1 0.

00-800.00 100-1000.00-1000.00-400.00 -.00 0.00.00 400.00 600.00 14 maggio -400.00 -.00 0.00.00 400.00 600.00 21 maggio I volo 2 II volo 2.00.00 600 0.00 0.00 500 -.00 -.00 400-400.00-400.00 300-600.

5 Cydia funebrana Cydia pomonella I volo 0 II volo aprile maggio I volo 1 II volo maggio maggio I volo 2 II volo maggio 4 giugno

6 Monitoraggio l origine delle infestazioni nell agro-ecosistema considerato, sia all interno che all esterno delle colture prese in esame; la localizzazione degli hot spot e la loro dinamica temporale; il ruolo rivestito da piante ospiti coltivate o selvatiche come potenziali focolai di infestazione, in rapporto all azione combinata della loro posizione e del periodo di maturazione dei frutti; l effetto che la struttura del paesaggio esercita sulla dispersione delle popolazioni del fitofago, attraverso la presenza di elementi quali siepi, campi incolti, corsi d acqua, che agiscono come barriere o corridoi ecologici

7 Anarsia lineatella 3 I VOLO II VOLO III VOLO ANNUALE

8 Grapholita molesta 3 I VOLO II VOLO III VOLO IV VOLO V VOLO ANNUALE

9 Monitoraggio l origine delle infestazioni nell agro-ecosistema considerato, sia all interno che all esterno delle colture prese in esame; la localizzazione degli hot spot e la loro dinamica temporale; il ruolo rivestito da piante ospiti coltivate o selvatiche come potenziali focolai di infestazione, in rapporto all azione combinata della loro posizione e del periodo di maturazione dei frutti; l effetto che la struttura del paesaggio esercita sulla dispersione delle popolazioni del fitofago, attraverso la presenza di elementi quali siepi, campi incolti, corsi d acqua, che agiscono come barriere o corridoi ecologici

10 Ceratitis capitata (anno8) AGOSTO 1440 Strettarelazionetra dinamicaspaziotemporaledegli hotspot e maturazione dei frutti SETTEMBRE pesco susino Actinidia melo fico giardino privato siepe vivaio albicocco ciliegio

11 OTTOBRE NOVEMBRE

12 Creazione di barriere (1) Possibili strategie di lotta mirata 1 2 Cydia pomonella I VOLO II VOLO

Possibili strategie di lotta mirata Creazione di barriere (2) 4662600 4662600 4662500 4662500 100 25 4662400 4662300 4662400 4662300 Lobesiabotrana

13 Possibili strategie di lotta mirata Creazione di barriere (2) Lobesiabotrana (progetto finanziato da ARSSA Abruzzo) I volo 0

14 agosto Possibili strategie di lotta mirata agosto Trattamenti mirati: riduzione area sottoposta ad interventi di lotta agosto Coordinata y Indice di attacco corretto Coordinata x

15 Raccomandazioni generali nella messa a punto di un piano di DIFESA INTEGRATA DI PRECISIONE 1. Effettuare il monitoraggio degli adulti con trappole a feromone posizionate sia all interno che all esterno dei frutteti, per individuare i focolai di infestazione. Se necessario, ideare delle barriere per ostacolare l ingresso del fitofago dall esterno. 2. Identificare all interno dei frutteti le aree che presentano una maggiore densità di adulti uova o larve (hot spot). Ripetere tali operazioni per più anni successivi. Evidenziare sulle mappe le aree a maggior rischio, cioè interessate da hot spot in anni diversi; tali aree potranno essere sottoposte a trattamenti biocidi anche in caso di bassi livelli di popolazione. 3. Suddividere il frutteto in blocchi ed effettuare i campionamenti di uova/larve, in ciascun settore. Sulla base dei risultati ottenuti, limitare la superficie da trattare ai soli hot spot, tralasciando invece le restanti zone. 4. Verificare il livello di danno alla fine di ciascuna generazione, confrontando le parti trattate con quelle non trattate.

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