ing. Elena Pedrotti La nuova UNI :2011 Lighting Designer Indipendente Via Giuseppe Zambelli, 3 Linkedin: Elena Pedrotti
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- Giacinta Di Gregorio
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1 ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO TRA NORMATIVA E RISPARMIO ENERGETICO La nuova UNI :2011 Gruppo di lavoro: CEN/TC Saonara 169 (PD) Light and lighting Lavori di revisione: inizio 2007 conclusione 13 marzo 2011 Entrata in vigore: 01 gennaio 2012 Lingua ufficiale: inglese Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 1
2 Illuminazione di ambienti interni Illuminazione adeguata ed appropriata dei posti di lavoro in ambiente interno per consentire lo svolgimento efficace e sicuro delle attività ivi previste Obiettivi: comfort visivo = benessere percepito dal lavoratore prestazione visiva = svolgimento accurato del proprio ID-skype: lavoro elenasensei sicurezza = limitare al massimo errori e pericoli i Linkedin: requisiti dipendono Elena dalla tipologia Pedrotti e dalla durata dell attività. Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Illuminazione di ambienti interni Qualità della luce sul compito visivo: - illuminamento - uniformità - resa cromatica - grado di abbagliamento Il valore dipende da singoli fattori relativi al compito visivo: - dimensioni minime dei dettagli da riconoscere; - rapidità ID-skype: richiesta nel elenasensei riconoscere i dettagli; - continuità nell applicazione del compito visivo;; - costo Linkedin: eventuali errori Elena nello svolgimento Pedrotti del compito; - età degli osservatori. Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 2
3 Distribuzione di luminanze Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Contrasto di Luminanza Criteri: Visione per contrasto di luminanza (chiarezza delle superfici) Web: Contrasto positivo: Contrasto negativo: soggetto + scuro dello sfondo Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico soggetto + chiaro dello sfondo 3
4 Contrasto di Luminanza Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Equilibrio di Luminanze Visione Foveale Visione Completa Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 4
5 Equilibrio di Luminanze L occhio si adatta a un livello di luminanza medio tra quella della zona centrale e quella della zona periferica all area visiva inquadrata. Una differenza Linkedin: luminanze Elena accentuata Pedrotti tra campi successivamente inquadrati richiede un adattamento dell occhio. Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Equilibrio di Luminanze Si devono evitare: luminanze troppo elevate che potrebbero provocare abbagliamento; contrasti di luminanza troppo elevati che causerebbero affaticamento (variazioni dell adattamento oculare);; luminanze ID-skype: troppo elenasensei basse e contrasti di luminanza troppo bassi (ambiente monotono e Linkedin: non stimolante) Elena Pedrotti Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 5
6 Distribuzione di luminanze Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Illuminazione di ambienti interni La luminanza di un oggetto dipende dalla luce che incide su di esso e dalle proprie caratteristiche riflettometriche. MA: - Spesso tali caratteristiche non sono conosciute a priori. - La maggior parte delle superfici reali sono approssimabili con superfici di tipo lambertiano. si preferisce definire il valore minimo dell illuminamento medio sull area Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 6
7 Fattori di riflessione Edizione 2004: soffitto: 0,6 0,9 pareti: 0,3 0,8 pavimento: 0,1 0,5 piani di lavoro: 0,2 0,6 Edizione 2011: soffitto: 0,7 0,9 pareti: 0,5 0,8 pavimento: 0,2 0,4 Nessuna specifica sui piani di lavoro, MA una nota precisa che gli oggetti principali dovrebbero avere fattore di riflessione compreso tra 0,2 e 0,7 Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Compito visivo Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Zona del compito (Task Area): area del posto di lavoro dove ricadono gli elementi visivi del compito svolto; Area di lavoro orizzontale, verticale oppure inclinata, secondo reali necessità, ma sempre dichiarata; 7
8 Zone d intorno Zona del compito (Task Area): area del posto di lavoro dove ricadono gli elementi visivi del compito svolto; Area immediatamente circostante (Immediate surrounding): fascia di almeno 0,5 m di larghezza intorno alla zona del compito, contenuto entro il campo visivo; Area di sfondo (Background area): fascia larga almeno 3 m intorno all area immediatamente circostante e contenuta entro i limiti dello spazio in oggetto. Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Zone d intorno Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 8
9 Compito visivo Specificati nel capitolo 5 per attività o compito visivo; I parametri ottenuti sulle aree in oggetto NON possono essere inferiori ai valori richiesti, indipendentemente dall età dell impianto;; Rispetto all edizione precedente sono stati rivisti ID-skype: alcuni parametri elenasensei in funzione delle reali necessità Linkedin: dei locali Elena e delle Pedrotti attività da svolgervi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Compito visivo SE condizioni di visione critiche (compiti difficili, alta Saonara possibilità di (PD) errori, piccoli dettagli, basso contrasto, lunghi tempi di lavoro), è possibile aumentare di almeno un gradino sulla scala degli illuminamenti; SE condizioni di visione favorevoli (dettagli grandi, Linkedin: alti contrasti, Elena brevi Pedrotti tempi di utilizzo), è possibile ridurre i livelli richiesti. Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 9
10 Compito visivo SE non si conoscono posizioni o dimensioni del compito visivo: l intera area è considerata come compito visivo;; l area è illuminata con livello deciso da progettista (da specificare e motivare) e U 0 0,4 e sarà adattata ai livelli prescritti quando sarà noto il layout definitivo. SE non si conosce destinazione d uso del locale progettista fa le opportune ipotesi e dichiara le prescrizioni del compito da lui assegnate. Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Uniformità di illuminamento Zona del compito visivo: Valori specifici per ogni attività o compito visivo indicati Saonara nel capitolo (PD) 5 (non più tassativamente 0,7 come in passata edizione); Area immediatamente circostante: U 0 0,4;; (non più tassativamente 0,5 come in passata edizione) Area Linkedin: sfondo: Elena Pedrotti U 0 0,1 Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 10
11 ILLUMINAZIONE DIRETTA Effetti luminosi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico luce direttamente sulla zona di lavoro efficienza sul piano di lavoro orizzontale soffitti scuri ombre pronunciate riflessi su superfici lucide Effetti luminosi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 11
12 ILLUMINAZIONE INDIRETTA Effetti luminosi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico apparecchio puntato verso il soffitto sorgenti diffuse atmosfera uniforme buon illuminamento delle pareti verticali ombre sfumate contrasti attenuati Effetti luminosi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 12
13 ILLUMINAZIONE DIRETTA INDIRETTA Effetti luminosi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico luce emessa sia verso l'alto sia verso il basso illuminamenti efficaci atmosfera gradevole ottima ombreggiatura Effetti luminosi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 13
14 Effetti luminosi Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Sorgenti Luminose TRADIZIONALi o LED? direzione del flusso luminoso emesso; resa cromatica e temperatura di colore; smaltimento del calore; sistemi di alimentazione; luminanza della sorgente (abbagliamento). Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 14
15 Efficienza energetica Sollecitazione ad impiegare sempre di più la luce naturale disponibile per integrazione o totale sostituzione Saonara (ove possibile) (PD) della luce artificiale per risparmio di energia e per miglioramento del benessere delle persone; Incentivazione all impiego di sistemi di controllo e regolazione automatici o manuali (sensori di presenza, dimmer, etc );; Calcolo ID-skype: dei consumi elenasensei energetici e dell indicatore numerico energia di illuminazione (LENI) come da norma EN Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Sistemi di controllo I Sistemi di controllo illuminazione sono sistemi costituiti da una serie di dispositivi elettronici che consentono di ottimizzare le performance Saonara dell impianto (PD) di illuminazione. Gli elementi costitutivi dei sistemi di controllo illuminazione sono 320 classificabili due categorie: Elementi di comando Elementi di controllo carichi ed accessori Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 15
16 Sistemi di controllo Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico SEGNALE ANALOGICO 1-10 V SEGNALE DIGITALE (protocollo DALI) Digitale Sistemi di controllo uso di reattori o alimentatori elettronici dimmerabili DALI abbinato a sensori di presenza e/o di luminosità e temporizzatori per gestione versatile Linkedin: Elena dell impianto Pedrotti Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico fonte: 16
17 Sistemi di controllo Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico Sistemi di controllo Illuminazione dei luoghi di lavoro tra normativa e risparmio energetico 17
18 GRAZIE PER L ATTENZIONE id-skype: elenasensei 18
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