COMUNE DI FORLI CONSIGLIO COMUNALE

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1 Anno 2008 Deliberazione n. 53 Pos. Rag. n. COMUNE DI FORLI CONSIGLIO COMUNALE Seduta del 17 Marzo 2008 In sessione ordinaria di prima convocazione del giorno 17 Marzo 2008 alle ore 15:30 in seduta pubblica. Convocato con appositi inviti, il Consiglio Comunale si è riunito oggi nella Sala Consiliare con l intervento dei Consiglieri qui appresso indicati come risulta dall appello fatto dal Segretario. N. Cognome e nome Consiglieri Pr. As. N. Cognome e nome Consiglieri Pr. As. 1 APRIGLIANO FRANCESCO X 22 MARABINI GIULIO X 2 AVELLONE ANDREA X 23 MASINI NADIA X 3 BACCARINI ROMANO X 24 MATTEUCCI LEO X 4 BIONDI LAURO X 25 MILANESI LEA X 5 BONAVITA OTTAVIO X 26 MINGHINI LUCIANO X 6 BONGIORNO VINCENZO X 27 MONTANARI MASSIMO X 7 BRIGANTI MAURO X 28 MORGAGNI DIANA X 8 BURNACCI VANDA X 29 NERVEGNA ANTONIO X 9 CAMORANI VALERIA X 30 PERELLI FILIBERTO X 10 CASADEI GARDINI FRANCESCO X 31 RAGAZZINI PAOLO X 11 CASTAGNOLI ALESSANDRO X 32 RONCHI ALESSANDRO X 12 ERRANI MARCO X 33 SAMORI PIETRO X 13 FARNETI PAOLO X 34 SANSAVINI LUIGI X 14 FRANCIA FABRIZIO X 35 SBARAGLI ERIO X 15 GASPERONI ROBERTO X 36 TAMPELLINI RICCARDO X 16 GENTILINI TATIANA X 37 TAPPARI DANIELE X 17 GIUNCHI FLAVIO X 38 TAVOLETTI GIOVANNI MARIO X 18 GUERRINI PIO X 39 TERRACCIANO UGO X 19 GUGNONI GABRIELE X 40 VALENTINI MARCO X 20 MANCINI ENRICA X 41 ZAMBIANCHI LUCA X 21 MANUCCI CRISTIAN X TOTALE PRESENTI: 30 TOTALE ASSENTI: 11 Partecipa il Segretario Generale VENTRELLA ANTONIO. Scrutatori i Sigg. Consiglieri GUGNONI GABRIELE, BRIGANTI MAURO, TAMPELLINI RICCARDO. Partecipano alla seduta gli Assessori Sigg.ri BERTACCINI PIER GIUSEPPE - BERTOZZI LORETTA - BUCCI GIOVANNI - BUFFADINI LODOVICO - CAPACCI PALMIRO - GALASSI ELVIO - LEGA LORETTA - ZELLI GABRIELE - -. Partecipano, altresì, in qualità di invitati permanenti il Sig. Raies Imed e la Sig.ra Lizeta Zabsonre, Presidente e Vice Presidente della Consulta dei Cittadini Stranieri. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Presidente MINGHINI LUCIANO pone in discussione il seguente argomento: OGGETTO n. 44 VERBALE SEDUTA CONSILIARE DEL 3 MARZO APPROVAZIONE.

2 2 In merito era stato distribuito ai Capigruppo consiliari copia del verbale in approvazione. Indi; IL CONSIGLIO COMUNALE Preso atto del testo del verbale di cui trattasi; Preso in esame il resoconto di registrazione con le delibere effettivamente adottate oggetto del resoconto stesso; Riconosciuta la conformità, la veridicità e la genuinità tra le delibere adottate e pubblicate e il resoconto stesso; Visti gli artt. 26 e 27 del Regolamento del Consiglio comunale; Con voti unanimi, espressi per alzata di mano dai n. 30 Consiglieri presenti e votanti; D E L I B E R A 1. di approvare, a tutti gli effetti di legge, il verbale della seduta consiliare del 3 Marzo 2008, nel testo allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale, dalla delibera n. 36 alla delibera n. 44. ***************

3 3 Fatto, letto e sottoscritto IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE Copia della presente deliberazione è stata pubblicata all Albo Pretorio il giorno 21 Marzo 2008 e vi resterà affissa per la durata di gg.15. LA RESPONSABILE UNITA GIUNTA E CONSIGLIO Forlì, 21 Marzo 2008 La presente deliberazione: è divenuta esecutiva ai sensi dell art. 134, comma 3, del D.Lgs. 18/8/2000, n è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18/8/2000, n LA RESPONSABILE UNITA GIUNTA E CONSIGLIO Forlì, 31 Marzo 2008

4 COMUNE DI FORLI VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE IN SESSIONE ORDINARIA DI PRIMA CONVOCAZIONE DEL GIORNO 03 MARZO 2008 SEDUTA PUBBLICA ALLE ORE 15,30 Convocato con appositi inviti il Consiglio Comunale si è riunito oggi nella Sala Consiliare con l intervento dei Consiglieri qui appresso indicati, come risulta dall appello fatto dal Segretario Generale: 1) AVELLONE Andrea 12) MATTEUCCI Leo 2) BACCARINI Romano 13) MINGHINI Luciano 3) BIONDI Lauro 14) MONTANARI Massimo 4) ERRANI Marco 15) NERVEGNA Antonio 5) FRANCIA Fabrizio 16) RONCHI Alessandro 6) GASPERONI Roberto 17) SAMORI Pietro 7) GIUNCHI Flavio 18) SANSAVINI Luigi 8) GEURRINI Pio 19) TAMPELLINI Riccardo 9) GUGNONI Gabriele 20) TAVOLETTI Giovanni Mario 10) MANCINI Enrica 21) ZAMBIANCHI Luca 11) MASINI Nadia Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 1

5 Risultano assenti i Conss. Sigg.ri: Aprigliano Francesco, Bonavita Ottavio, Bongiorno Vincenzo, Briganti Mauro, Burnacci Vanda, Camorani Valeria, Casadei Gardini Francesco, Castagnoli Alessandro, Farneti Paolo, Gentilini Tatiana, Manucci Cristian, Marabini Giulio, Milanesi Lea, Morgagni Diana, Perelli Filiberto, Ragazzini Paolo, Sbaragli Erio, Tappari Daniele, Terracciano Ugo e Valentini Marco: Presenti n. 21. Partecipano alla seduta gli Assessori: - BERTACCINI Pier Giuseppe - GALASSI Elvio - BUCCI Giovanni - LEGA Loretta - BUFFADINI Lodovico - MARZOCCHI Gianfranco - CAPACCI Palmiro - ZELLI Gabriele - CASTRUCCI Evangelista Partecipa la vice Presidente della Consulta dei cittadini stranieri, Sig.ra Lizeta Zabsonre. Partecipa alla seduta il Segretario Generale, Dott. Antonio Ventrella. Essendo legale il numero degli intervenuti il Sig. Minghini Luciano, assumendo la Presidenza, dichiara aperta la seduta e nomina Scrutatori i Sigg.ri Consiglieri: Riccardo Tampellini, Fabrizio Francia e Luca Zambianchi. Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 2

6 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE OGGETTO N. 7 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE. Entra la Cons. Burnacci: Presenti n. 22. Presidente MINGHINI: Facciamo subito un paio di interrogazioni, dopodiché passiamo agli argomenti. Prima partiamo con un paio di comunicazioni: comunico che il Gruppo consiliare di Forza Italia verso il nuovo partito dei moderati e dei liberali ha comunicato il cambio di nome in Forza Italia il Popolo della Libertà, così pure il Gruppo consiliare di Alleanza Nazionale per la Romagna ha cambiato nome in Alleanza Nazionale il Popolo della Libertà. Passiamo alle interrogazioni e alle interpellanze, abbiamo sempre la N. 9 per la quale chiederemo al Cons. Bongiorno di dirci se è soddisfatto o meno in quanto la risposta è già stata data da tempo per iscritto. Entrano i Conss. Perelli e Casadei Gardini ed escono il Sindaco e i Conss. Biondi, Giunchi e la Cons. Mancini: Presenti n. 20. INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE OGGETTO N. 2 INTERPELLANZA, PRESENTATA IN DATA 9 OTTOBRE 2007 DAL CONS. ANTONIO NERVEGNA, IN MERITO COSTRUZIONE TERMOVALORIZZATORE / INCENERITORE RIFIUTI SOLIDI URBANI. Rinviato Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 3

7 OGGETTO N. 3 INTERROGAZIONE URGENTE, PRESENTATA IN DATA 22 OTTOBRE 2007 DAL CONS. PAOLO FARNETI, SU EVENTUALI ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA VICENDA DELL IPERMERCATO. Rinviato OGGETTO N. 5 INTERROGAZIONE, PRESENTATA IN DATA 16 NOVEMBRE 2007 DAL CONS. GABRIELE GUGNONI, PER METTERE IN EVIDENZA L ATTUALE SITUAZIONE DELLA DITTA LINEA B.M. SNC. Rinviato OGGETTO N. 9 INTERROGAZIONE, PRESENTATA IN DATA 3 DICEMBRE 2007 DAL CONS. VINCENZO BONGIORNO, PER CONOSCERE SE L AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTENDE SOSTITUIRE, IN AMBITO SCOLASTICO, GLI ATTUALI CIRCOLI DIDATTICI CON GLI ISTITUTI COMPRENSIVI. Rinviato OGGETTO N. 15 INTERROGAZIONE, PRESENTATA IN DATA 20 DICEMBRE 2007 DALLA CONS. LEA MILANESI, PER SEGNALARE E RISOLVERE PROBLEMATICHE RELATIVE ALL INQUINAMENTO ACUSTICO PROVOCATO DALL AUTOSTRADA A14. Rinviato Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 4

8 OGGETTO N. 20 INTERROGAZIONE, PRESENTATA IN DATA 17 GENNAIO 2008 DAL CONS. PAOLO FARNETI, IN RELAZIONE ALL INDAGINE AMMINISTRATIVA IN MERITO AGLI AFFIDI, PER CONOSCERE LE MOTIVAZIONI PER LE QUALI NON È STATO ACCOLTO IL SUGGERIMENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DI UN VAGLIO EX POST AL GIUDICE TUTELARE E PER SAPERE SE L AMMINISTRAZIONE COMUNALE RITIENE OPPORTUNO COSTITUIRSI PARTE CIVILE. Ritirato OGGETTO N. 22 INTERROGAZIONE URGENTE, PRESENTATA IN DATA 29 GENNAIO 2008 DAL CONS. ROMANO BACCARINI ED ALTRI, IN MERITO ALLA RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALE. Rinviato OGGETTO N. 23 INTERROGAZIONE, PRESENTATA IN DATA 30 GENNAIO 2008 DALLA CONS. VANDA BURNACCI ED ALTRI, IN MERITO ALLA POSSIBILE QUERELA RIVOLTA ALLE TESTATE GIORNALISTICHE LOCALI PER IL CASO DEGLI AFFIDI. Rinviato OGGETTO N. 24 INTERROGAZIONE, PRESENTATA IN DATA 4 FEBBRAIO 2008 DAL CONS. ALESSANDRO RONCHI IN MERITO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA MULTIMATERIALE. Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 5

9 Esce il Vice Sindaco Castrucci. Presidente MINGHINI: Ne posso dare lettura, Consigliere? Il sottoscritto Alessandro Ronchi, Capogruppo dei Verdi per la Pace nel Consiglio Comunale di Forlì; Premesso: che nel programma della coalizione di centro-sinistra che ha sostenuto e permesso l'elezione del Sindaco vengono indicati come obiettivi prioritari nella gestione dei rifiuti la riduzione della quantità ed il raggiungimento dell'obiettivo minimo del 50% di raccolta differenziata che in alcune zone della nostra città, ed in particolare nell'area circostante l'inceneritore di Hera, sono stati sostituiti i cartelli apposti sui cassonetti dell'indifferenziata con l'indicazione Raccolta differenziata multimateriale che a quanto si apprende dal cartello questo tipo di cassonetto dovrebbe raccogliere tutti i tipi di imballaggi in plastica, lattine, carta, cartone, esclusi i rifiuti contaminati da olio, vernici e sostanze tossiche Interroga il Sindaco e la Giunta per sapere se i rifiuti raccolti in questa maniera vengono conteggiati nell'insieme delle quantità di raccolta differenziata che concorrono al conseguimento del 50% del totale la destinazione di questa quota di rifiuti se diversa dall'incenerimento, come appare logico aspettarsi vista la composizione, ed diversamente quale sia il valore di vendita di questa materia riciclata se inviata ai centri di recupero. Entra il Cons. Giunchi: Presenti n. 21. Ass. CAPACCI: La raccolta multimateriale presso le utenze commerciali e produttive di rifiuti assimilabili ai rifiuti solidi urbani era già nota a questo Assessorato e era altresì noto che essa era un metodo di raccolta discutibile, in quanto almeno il 50% di quanto raccolto ritorna Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 6

10 nell indifferenziato. Questo metodo di raccolta è discutibile se si pensa che, se c è un luogo dove la raccolta differenziata può essere efficiente, è presso le imprese, sia perché c è un organizzazione interna dell attività produttiva che permette ciò, sia perché si ha una tipologia di rifiuti molto limitata (poche specie), a differenza delle utenze domestiche, dove il cittadino si trova a avere invece molte varietà di rifiuti non differenziati. Nonostante questa criticità la situazione era apparsa al momento accettabile, in quanto Hera aveva assicurato che nel computo della raccolta differenziata veniva conteggiata la frazione effettivamente recuperata in fase di separazione. Ne conseguiva che c era una spinta oggettiva affinché questa raccolta differenziata e questo metodo migliorasse, se c era questa condizione. A seguito dell interpellanza del Cons. Ronchi ho chiesto a Hera una risposta scritta e è stato con grande sconcerto che ho letto che in realtà è l intero quantitativo a essere ascritto alle percentuali di raccolta differenziata, sostanzialmente a voce mi si diceva una cosa e quando hanno dovuto scrivere me ne hanno detta un altra! Questo è successo anche nella mattinata di oggi. Non si tratta di quantitativi trascurabili, ma di oltre tonnellate all anno, pari al 6,1% di tutto il rifiuto prodotto e di questo quantitativo quindi, per ammissione di Hera, solo la metà è recuperata. Sostanzialmente abbiamo una raccolta differenziata che al 50% ritorna nel circolo dei rifiuti normali. Si riferisce che detto materiale, ai sensi del decreto della Giunta Regionale della nostra Regione ovviamente N /2001, sia per legge, per norma in toto ascrivibile alla raccolta differenziata. Non metto qui in discussione la correttezza della procedura seguita, ma ciò non significa che sia una buona prassi, tutt altro mi sembra più un alchimia contabile. Certo fanno così tutte le province della nostra Regione e in gran parte del nord Italia o forse in tutta Italia, ma questo non è una buona ragione, anzi è una pessima ragione. Questo Comune e Ato non hanno ancora i dati dettagliati della raccolta rifiuti 2007, ma mi è stato annunciato che arriveranno presto, per cui sarò in grado di riferire quanto effettivamente sia avviato al recupero e Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 7

11 con che ricavo. Sarà questo un dato da esaminare con grande attenzione, ma già dalle prime informazioni in nostro possesso si evince che il pure relativo buon risultato dell aumento di raccolta differenziata del nostro Comune, che è passato ricordo in 4 anni dal 26 al 40,5%, deriva per la gran parte dal rifiuto assimilato di origine produttiva e in parte molto bassa dalle utenze domestiche. Questo significa che un ulteriore incremento della raccolta differenziata da avviare al riutilizzo, quindi parlo di un incremento quantitativo ma anche qualitativo, non è possibile se non si va a un incremento delle utenze domestiche. L incremento delle utenze domestiche è operazione che è possibile solo se si va verso un sistema di raccolta porta a porta, quello che dovremo avviare almeno nel quartiere del Ronco a livello forlivese. Ma considerando che nel 2009 dovremo andare a un nuovo contratto con Hera, si apre politicamente a livello amministrativo una valutazione a tutto campo di cosa fare nei prossimi anni per arrivare al 65% solo nel 2012 di raccolta differenziata, non cadere quindi anche dal punto di vista pecuniario alle sanzioni che inevitabilmente vi saranno, oltre che al valore in sé per sé che è comunque il più importante. Entra la Ass. Zanetti. Escono i Conss. Tavoletti e Gugnoni ed entra il Cons. Bonavita: Presenti n. 20. Cons. RONCHI: Intanto ringrazio l Assessore per la risposta precisa che viene dopo la replica di Hera direttamente sulla stampa. Sono contento del fatto che alcuni dati finalmente sono chiari: il 6,1% di raccolta differenziata finta equivale più o meno a tutta la carta che è raccolta nel nostro territorio comunale, che è del 7,6%, quindi è un dato rilevantissimo. Il fatto che questa raccolta differenziata sia per metà assolutamente fasulla, perché torna nella raccolta indifferenziata, e l altra metà sia destinata all ignoto, perché non si capisce quale sia il centro di recupero, se Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 8

12 l inceneritore o veramente il recupero di materia, rende ancora più grave la situazione. Nella sua replica scritta l Assessore dice che questo è totalmente legale nelle norme e io non lo metto in dubbio, però politicamente noi dobbiamo togliere assolutamente e subito questo 6,1% dal risultato della raccolta differenziata che noi calcoliamo. Possiamo fare l esempio del centometrista, al quale è dato l obiettivo di fare 100 metri in 10 secondi: questo è il nostro obiettivo del 50% minimo di raccolta differenziata, primo noi decidiamo già da subito che i risultati migliori non si possono ottenere perché al 50% noi decidiamo di fermarci e questo è stato detto in più occasioni, non dall Assessore ma dalla Giunta Comunale, e secondo stiamo accorciando i 100 metri, perché calcoliamo su delle quote quello che raccolta differenziata non è. Quindi se noi raggiungeremo l obiettivo del 50% solo sulla carta, io credo che non avremo fatto un bel servizio alla Città, perché di fatto quello che viene conferito all inceneritore non è cambiato di un solo chilo, perché le aziende che producevano carta già prima vendevano carta ai centri di smistamento, il fatto che prima non lo contassimo e dopo sì è una bella cosa certamente perché ci fa belli, però di fatto non cambia niente dal punto di vista pratico. Chiedo all Assessore che si rimetta in discussione questo calcolo dei risultati della raccolta differenziata, perché con i calcoli fasulli alla fine non arriviamo a un risultato politico pratico serio, perché se vogliamo possiamo raggiungere anche il 100% di raccolta differenziata, basta che mettiamo nei bidoni di indifferenziato il fatto che è raccolta differenziata multimateriale, nella quale possiamo confluire tutto tranne i koala! Non credo che sarebbe un bel servizio per la Città. Mettiamo mano, facciamo anche una commissione, vediamo il progetto di raccolta domiciliare che vogliamo fare e soprattutto, come scrive qui l Assessore nella sua replica scritta, raggiungere gli obiettivi che ci pone la normativa al 2012, ma anche quelli più seri che ci siamo posti come programma di governo è possibile solo con un sistema di raccolta porta a Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 9

13 porta per tutto il territorio urbanizzato. Io sono d accordo e spero che l Assessore proceda in questo senso. Entra il Sindaco: Presenti n. 21. Presidente MINGHINI: Il Cons. Farneti non ci ha raggiunto perché c era una sua interrogazione, a questo punto passiamo agli argomenti. Passiamo agli argomenti, invito i Consiglieri tutti a stare in aula, anche perché ci sarebbero alcune deliberazioni che necessiterebbero dell immediata esecutività e mi sembra che siamo appena 21 adesso, quindi invito nessuno a uscire. Votiamo sempre manualmente, in attesa che il sistema di ricezione venga aggiustato. OGGETTO N. 25 INTERROGAZIONE, PRESENTATA IN DATA 13 FEBBRAIO 2008 DAL CONS. PAOLO FARNETI, PER AVERE ULTERIORI CHIARIMENTI IN MERITO ALLO SPOSTAMENTO DELLA CENTRALINA DI RILEVAMENTO DELL ARPA IN VIALE ROMA E PER CONOSCERE I RISULTATI DELLE RILEVAZIONI NEL PERIODO SETTEMBRE DICEMBRE Rinviato ARGOMENTI OGGETTO N. 28 PERMUTA AREE SITE IN LOCALITA' VILLA SELVA, IN VIA COSTANZO II E IN VIA ZANGHERI DI PROPRIETA' SAPRO SPA E COMUNE DI FORLI'. Entra il Cons. Briganti: Presenti n. 22. Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 10

14 consiliare. Presidente MINGHINI: L oggetto è stato visto in 1^ Commissione Cons. GASPERONI: Chiederei una breve illustrazione, per capire il ruolo di Sapro in questo tipo di deliberazione. Ass. BUFFADINI: Si è ritenuto di definire con la società pubblica Sapro un operazione che mette in campo condizioni di tipo patrimoniale, nel senso che rispetto alla missione di Sapro il Comune di Forlì ha un area con finalità di destinazione terziario. Se vedete nella deliberazione vi è questa chiara identità di tipo patrimoniale, rispetto a cosa? Rispetto a una situazione legata a diverse patrimonialità che fanno capo alla proprietà di Sapro, relativamente a una serie di aree. Vi è l elenco in deliberazione, le elenco senza richiamare le particelle: area posta in Via Mattei Via Bianco da Durazzo, area posta in Via Costanzo II Via Correcchio, area posta in Via Costiera Via Giulio II, area posta in Viale Roma, Via Bidente e Via Zangheri, area posta in Via I Gatta, area posta in Via Mastro Giorgio Via II Casadei, area posta in Via Mattei Via Costiera, area posta in Via Selva e adiacenti. Queste aree, se entriamo nel merito, di fatto hanno nella loro specifica caratteristica di tipo urbanistico e di destinazione d uso situazioni legate: per esempio Via Mattei Via Bianco da Durazzo la maggior parte di questa patrimonialità è da 20 anni destinata a strada pubblica, per quanto riguarda l area di Via Costanzo II Via Correcchio (superficie di 1003 metri) l acquisizione da parte del Comune è finalizzata alla realizzazione di una rotatoria, Via Costiera e Via Giulio II di fatto questa identità ha destinazione urbanistica a parcheggio pubblico, per quanto riguarda Via Roma e Via Bidente per 1417 metri è un identità urbanistica finalizzata da Piano regolatore generale da destinare a pista ciclabile e rotatoria, le aree poste in Via Gatta da destinare a eventuale racchetta di ritorno stradale, le aree di Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 11

15 Via Mastro Giorgio con finalità di verde urbano di arredo e di distacco mitigazione degli impatti ambientali di infrastrutture e attività produttive, Via Mattei finalità legata in parte a strada pubblica e in parte a Gd2 che è la destinazione urbanistica e esattamente parcheggi pubblici di interesse locale, in parte a F3 come destinazione urbanistica che è verde urbano di arredo e di distacco mitigazione degli impatti ambientali. Per quanto riguarda Villa Selva, è adiacente al comparto urbanistico T4 zone terziarie di espansione di nuova previsione da destinarsi a realizzazione di strada. Complessivamente la stima di queste aree fatta dagli uffici dal punto di vista tecnico ammonta a 286 mila Euro, a compensazione di questa acquisizione patrimoniale da parte dell Amministrazione Comunale, l Amministrazione Comunale dà a Sapro un area identificata e denominata e distinta al Catasto terreni al foglio 188, all interno del Piano urbanistico denominato Centro servizi, con un identità di T4 zone terziarie di espansione di nuova previsione al prezzo complessivo di 286, cioè una sorta di esatta quantificazione finanziaria. La valutazione degli uffici, che ovviamente nella valutazione di stima hanno un minimo di margini, ha fatto sì che nel quadro della definizione tra il dare e l avere, in una partita tra due entità una l Amministrazione Comunale e una una società pubblica, si è addivenuti sostanzialmente a una quantificazione che definisce a tutti gli effetti una permuta, con tutti quelli che sono gli atti successivi nella procedura notarile, che mettono in campo dal punto di vista del costo per l Amministrazione Comunale una somma complessiva di Euro, così come previsto dall atto deliberativo, che è il costo dell operazione dal punto di vista notarile e spese varie. Cons. GASPERONI: Solo per osservare che vista la natura dell utilizzazione dei terreni oggetto di questa deliberazione questo tipo di operazione ha una sua ragione d essere, se fosse stato diversamente una spesa di alienazione sotto mentite spoglie, visto che l Amministrazione Comunale di Forlì non ha una particolare capacità nel riuscire a alienare i beni che ha intenzione di alienare, che sono già bene identificati, in questo Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 12

16 caso non ci sarebbe stato da parte mia un appoggio a questo tipo di iniziativa. Solo un osservazione ulteriore è che su Via Enrico Mattei il sottoscritto non ha perso la speranza che si vada a definire una direttrice alternativa al tratto iniziale della Cervese, che avrebbe lungo quella direttrice ben più facilità di essere realizzata, salvo ovviamente nella zona già in Comune di Forlimpopoli trovare un tracciato adatto, ma iniziare la Cervese in quella zona sarebbe molto più semplice, piuttosto che inseguire un progetto che in non so più quanti anni non ha trovato la minima possibilità di attuazione, infatti è tutto fermo. Vedi deliberazione n. 36 OGGETTO N. 29 SANINVEST GROUP SRL / R.S.A. ''AL PARCO'' -VARIANTE A PRG - ART. 5 D.P.R. 447/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI - ADEGUAMENTO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE ED APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER CESSIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE. Esce il Cons. Sansavini ed entra il Cons. Tavoletti: Presenti n. 22. Presidente MINGHINI: L oggetto è stato visto in sede di 2^ Commissione consiliare. Vedi deliberazione n. 37 OGGETTO N. 30 COMPLETAMENTO LAVORI PER OPERE DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E RIORGANIZZATIVO DEGLI SPAZI DA ESEGUIRSI PRESSO IL MONASTERO DELLE SUORE Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 13

17 CLARISSE DI S. BIAGIO, IN DEROGA ALLA VOLUMETRIA ATTUALE. Presidente MINGHINI: L oggetto è stato visto in sede di 2^ Commissione consiliare. Cons. GASPERONI: Ho visto che ad un certo punto della deliberazione si parla di parcheggi: si intendono i parcheggi all interno o all esterno dell area? Perché se fossero i parcheggi all interno in un monastero di suore di clausura mi sembra una previsione così poco sensata che credo un Piano regolatore generale potrebbe anche evitare di prevederli! Presidente MINGHINI: Un attimo che l Assessore ci guarda, intanto passiamo all oggetto N. 31. Posticipato OGGETTO N. 31 DITTA PANIFICIO ROSSI GUGLIELMO & C. VARIANTE AL PRG (PIANO REGOLATORE GENERALE) (ART. 5 D.P.R. 447/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI) E ADEGUAMENTO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE - CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE. Presidente MINGHINI: L oggetto è stato visto in sede di 2^ Commissione consiliare. Vedi deliberazione n. 38 Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 14

18 OGGETTO N. 32 VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE - PIANO URBANISTICO COMPORTANTE VARIAZIONE URBANISTICA - ZNI (M) 27 - VIA ORCEOLI - ADOZIONE. Esce Cons. Baccarini: Presenti n. 21. Presidente MINGHINI: L oggetto è stato visto in sede di 2 Commissione consiliare. Cons. GASPERONI: Solo per ricordare che, visto che in quest area verrà realizzata una scuola paritaria, che il Direttore della Banca d Italia ha evidenziato l importanza di uno studio che è stato diffuso in campo nazionale, per cui la sola esistenza delle scuole paritarie fa risparmiare allo Stato 6 miliardi di Euro. Credo che tutti i componenti di questo Consiglio Comunale devono essere coscienti di questa importante anche solo funzione economica dell esistenza delle scuole paritarie. Vedi deliberazione n. 39 OGGETTO N. 33 DITTA ROMAGNAUTO S.R.L. - VARIANTE AL PRG (PIANO REGOLATORE GENERALE) - ART. 5 D.P.R. 447/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI - CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE. Entrano il Cons. Baccarini e la Cons. Mancini: Presenti n. 23. Presidente MINGHINI: L oggetto è stato visto in sede di 2^ Commissione consiliare. Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 15

19 Vedi deliberazione n. 40 OGGETTO N. 35 VERBALE SEDUTA CONSILIARE DEL 18 FEBBRAIO APPROVAZIONE. Vedi deliberazione n. 41 OGGETTO N. 36 AMPLIAMENTO SCUOLA MATERNA / ASILO NIDO E PARCHEGGIO ESISTENTI IN AMBITO AREA PARROCCHIALE DI SAN NICOLO', VIA CASTEL LATINO / VIA VECLEZIO, LOC. VECCHIAZZANO - ZONA GB1 DI PRG COMPRESA IN FASCIA DI RISPETTO CIMITERIALE - APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE. Entra il Cons. Farneti: Presenti n. 24. Presidente MINGHINI: L oggetto è stato visto in sede di 2^ Commissione consiliare. Cons. GASPERONI: Solo una brevissima annotazione. Il fatto che nel Comune di Forlì ci siano molti cimiteri soprattutto parrocchiali, ma ce ne sono più di uno anche comunali, a differenza di altri comuni capoluogo di questa Regione, fa sì che ci siano molti vincoli cimiteriali in molte zone della Città, quindi ritengo ragionevole, come viene fatto in questa occasione, che questi vincoli vengano superati laddove ci sono delle funzioni compatibili come in questo caso. Vedi deliberazione n. 42 Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 16

20 OGGETTO N. 30 COMPLETAMENTO LAVORI PER OPERE DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E RIORGANIZZATIVO DEGLI SPAZI DA ESEGUIRSI PRESSO IL MONASTERO DELLE SUORE CLARISSE DI S. BIAGIO, IN DEROGA ALLA VOLUMETRIA ATTUALE. Esce il Cons. Francia: Presenti n. 23. In sua sostituzione il Presidente nomina Scrutatrice la Cons. Mancini. Ass. ZELLI: Quest atto si tratta di un completamento lavori per opere di adeguamento funzionale e riorganizzativo degli spazi presso le Clarisse di S. Biagio viene sottoposto al Consiglio Comunale in deroga alla volumetria attuale, così come stabilito dalle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, che individua in 2 aree il Convento delle Clarisse e la Casa di riposo la possibilità di costruire, qualora ce ne fosse bisogno come il caso in questione, in deroga alla volumetria attuale. Per quanto riguarda la parte specifica dei parcheggi, agli atti della pratica, essendo ancora un atto da predisporre, non sono stati individuati i 3 parcheggi da realizzare, però è chiaro che sono parcheggi privati a uso pubblico, quindi vanno convenzionati. Non sono ancora stati materialmente individuati, questo presuppone il fatto che dovranno essere collocati in una possibilità di dare accesso in una zona di accesso al monastero, ma soprattutto credo che siano funzionali a un utilizzo, come spesso avviene, anche per la stessa comunità. Esce il Cons. Casadei Gardini: Presenti n. 22. Vedi deliberazione n. 43 Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 17

21 OGGETTO N. 34 PROGETTO FORLI' CITTA' UNIVERSITARIA PRIMA TRATTAZIONE. Presidente MINGHINI: Ora passiamo all oggetto N. 34, è il dibattito che ci eravamo impegnati a fare nel corso dell ultimo Consiglio Comunale. Sarà un dibattito che verrà introdotto da una serie di relazioni, dopodiché non c è una votazione finale, a meno che, chiaramente, i Consiglieri non predispongano specifici ordini del giorno. Inviterei ad entrare il Prof. Guido Gambetta prorettore per la Romagna dell Università di Bologna, il Prof. Paolo Zurla Presidente del Polo scientifico di Forlì e Piero Gallina Presidente di Serinar. I lavori verranno introdotti con una relazione, che abbiamo cercato di far contenere in un quarto d ora a testa, da parte dell Assessore all Università Marzocchi e poi dei 3 ospiti. Comunico ufficialmente che il Cons. Farneti ritira l interpellanza N. 20, quindi segniamo l interrogazione N. 20 ritirata in quanto il Sindaco ha appena fornito risposta scritta. Come dicevo inizieremo i lavori di questo oggetto con 4 relazioni introduttive: la prima da parte dell Assessore Gianfranco Marzocchi, poi seguirà il Prof. Guido Gambetta Prorettore dell Università di Bologna per la Romagna, il Prof. Paolo Zurla Presidente del Polo scientifico di Forlì e Piero Gallina Presidente di Serinar. Invito ancora i Consiglieri a prendere posto, è stato anche distribuito del materiale. 26. Entrano i Conss. Francia, Sbaragli, Marabini e Ragazzini: Presenti n. Ass. MARZOCCHI: Per una discussione puntuale era, è opportuno e necessario un introduzione che, seppure in modo sintetico e quindi i 4 interventi saranno molto contenuti per dare spazio ai Consiglieri di intervenire, un introduzione che dia conto della dimensione e della Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 18

22 complessità del progetto che stiamo realizzando. Per fare ciò sarà un introduzione a più voci, come già è stato anticipato, oltre alla mia quella del Prof. Gambetta, del Prof. Zurla e del Prof. Gallina. Parlare di università significa infatti parlare almeno di vari argomenti, tra i quali il campus certamente ma anche il Polo tecnologico aeronautico, almeno per quanto riguarda ingegneria e Enav, del nuovo studentato Palazzo?Sassi Masini?, del progetto di decentramento dell Ateo in Romagna ovvero del progetto Multicampus, della qualità raggiunta nella didattica e nella ricerca dalle facoltà del Polo forlivese, dell impatto anche in termini economici derivante da questa presenza nella Città e della ridefinizione delle priorità delle azioni di supporto affidate a Serinar, per continuare a accompagnare e sostenere l insediamento universitario. Questi sono i vari temi che nell introduzione toccheremo. Mi limiterò sostanzialmente al primo punto, perché poi gli altri saranno toccati dagli interventi che seguono. E parto cercando di dare un po numeri ordinati, partiamo intanto dalla dimensione economica complessiva che a oggi significa parlare di un università in questa Città, quindi parliamo degli investimenti in corso, di quelli che riguardano le opere finanziate e non di ciò che è ancora sulla carta dei progetti, ma senza una programmazione finanziaria certa. A fronte di un progetto preliminare che alla fine del 2003 era stato stimato per il campus forlivese in circa 75,5 milioni di Euro, l accordo di programma del 2000 con il Ministero dell Università e l Ateneo ha finanziato opere per 25 milioni e 822 mila Euro, relativamente solo alla prima e alla seconda fase di realizzazione del progetto campus. Queste fasi sono descritte nel documento che avete ricevuto nelle ultime pagine N. 21 e 22, le 4 fasi in cui si articola la realizzazione del progetto. A questo finanziamento devono aggiungersi, che sono stati reperiti in questi anni, altri 9 milioni circa che poi dettaglierò meglio, oltre a 3,6 milioni di Euro per ingegneria e circa 7 milioni di Euro per il recupero del Palazzo Sassi Masini, per un totale quindi di investimenti che si stanno progressivamente realizzando di oltre 45 milioni di Euro, 35 dei quali circa riguardano l intervento sull area cosiddetta campus. Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 19

23 I lavori del campus sono iniziati a fine 2003 con il recupero e il risanamento del padiglione Gaddi Morgagni, che attiene alla prima fase, e con l approvazione del progetto preliminare. Per ragioni di tempo, come ho già detto prima, non entrerò su altri argomenti di dettaglio come per esempio richiederebbe parlare anche dell insediamento di ingegneria e del Polo tecnologico aeronautico, ma in particolare di questi avremo presto occasione per farlo. Dopo il trasferimento dell ospedale (parliamo dell estate 2004), a fine 2004 fu approvato il progetto definitivo della seconda fase richiamo sempre le 4 fasi che sono in fondo al documento che è quella in corso e all inizio del 2005 a febbraio, a conclusione della relativa gara, fu affidato l incarico per la progettazione definitiva e esecutiva delle opere di bonifica e demolizione. Solo all inizio del 2005 fu possibile avviare i sondaggi sull area e a novembre 2005 fu possibile disporre di un quadro sufficientemente completo e preciso, in grado di evidenziare la presenza quali-quantitativa dell amianto e degli altri inquinanti che erano difficilmente prevedibili. Sulla base delle esperienze conosciute in Italia all epoca era oggettivamente difficile prevedere, per esempio, la presenza di inquinamento da metalli pesanti, come il mercurio in particolare, tra l altro presenza con una diffusione disomogenea e io la definisco illogica è una definizione certamente forse non tecnica, ma credo comprensibile cioè non correlabile a localizzazioni specifiche, che ha costretto a un enorme lavoro di campionamento per riuscire a individuare la completa localizzazione dei siti inquinati. Presenza di inquinamento è necessario però sottolinearlo che è appena di poco superiore ai limiti stabiliti dalla Legge per le aree destinate a verde pubblico e a privato residenziale, limiti così come sono stabiliti dalla Legge che sono di molto al di sotto di quelli, per esempio, previsti per aree commerciali e industriali in un rapporto di uno a 5, in un altra area sarebbe stato un limite 5 volte più alto la soglia. Immediatamente parliamo di novembre 2005, quando avemmo il quadro dei campionamenti che dava anche la localizzazione dove bisognava intervenire, diffusa nel sito il 07 dicembre 2005 fu trasmesso il Piano di Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 20

24 caratterizzazione previsto dalla Legge agli organi competenti, per potere procedere all opera di bonifica, che è potuta iniziare in breve tempo per l amianto. Questa opera di bonifica si è conclusa già oltre un anno fa e ricordo che sono state smaltite oltre 20 tonnellate di amianto rimosso, in una superficie che è stata interessata per quasi metri quadrati di intervento di bonifica, ma che non fu possibile iniziare subito per i terreni perché, durante la fase di redazione del progetto nei primi mesi del 2006, il Parlamento approvò la nuova normativa in materia ambientale: il decreto legislativo 152 che è dell aprile maggio 2006, che sostituì la Legge precedente. Questo cambio di normativa causò un vuoto normativo, una zona grigia nella quale non si capiva chi avesse la competenza e la titolarità per approvare progetti di bonifica, il Comune di fatto non aveva più la possibilità di approvarli. Solo con la Legge regionale 13 del 28 luglio 2006 tale vuoto è stato colmato e si è potuto riprendere il lavoro che si è poi concluso a dicembre 2006, con l autorizzazione del progetto e la redazione del progetto esecutivo e dei relativi lavori di bonifica e demolizione, approvato dalla Giunta Comunale il 13 marzo Credo, anche se in modo molto sintetico e sommario, con questi dati sia è del tutto evidente quanto il problema delle bonifiche di un sito, che per quasi un secolo aveva visto l insediamento di un ospedale, abbia condizionato i tempi di avanzamento del progetto e come non fosse nella disponibilità dell Amministrazione Comunale scegliere procedure diverse e più rapide. Da inizio 2005 a fine luglio 2006: 18 mesi che certamente pesano, ma che non sono stati causati da inefficienza dei servizi comunali. Se il problema dell inquinamento non si fosse presentato con le caratteristiche, oltre che le dimensioni, che abbiamo invece riscontrato, i tempi inizialmente previsti dalla precedente Amministrazione Comunale sarebbero stati rispettati e d altra parte la verifica dei problemi ambientali non poteva essere fatta compiutamente se non dopo il completo trasferimento di tutti i servizi ospedalieri che erano nell area, cosa che è avvenuta completamente alla fine Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 21

25 Dicevo all inizio dei 9 milioni ulteriori all accordo di programma: 2,3 circa sono fondi aggiuntivi che si sono resi necessari per implementare il quadro economico, a fronte di questo problema legato alle bonifiche dell area, fondi che vengono reperiti tramite Regione e Azienda sanitaria; 4 milioni di Euro è l investimento circa in origine non previsto nella seconda fase, quindi aggiuntivo per il recupero del padiglione di ingresso, che vengono anticipati da Serinar sulla base dell accordo integrativo all accordo di programma e saranno poi rimborsati annualmente dall Università, accordo integrativo che stipulammo nel maggio 2006; circa un milione di Euro è una somma di vari finanziamenti e stanziamenti su fondi dell Università, per gli interventi in economia e comunque diretti dell Università su alcuni padiglioni, come il Celtico e pneumologia e altri interventi; 1,6 milioni è il finanziamento per la mensa caffetteria. E su questo aggiungo poche parole, perché ne abbiamo già dibattuto, ma è necessario puntualizzare. La scelta e la decisione di affidare questo intervento a Arstud, con la concessione ventennale dell immobile, è stata presa dal Consiglio Comunale il 12 gennaio 2004; questa Amministrazione Comunale quindi non poteva fare altro che aspettare lo svolgimento della procedura già avviata. Arstud ha comunicato l esito della gara andata deserta solo nel febbraio La verifica immediatamente condotta ci ha portato a decidere che occorreva modificare la procedura di gara, scorporando i lavori di ristrutturazione e restauro dalla gestione e è iniziata così la ricerca dei fondi mancanti, a fronte della valutazione del costo dell intervento di recupero tutto a carico del bilancio pubblico a quel punto, che richiedeva ulteriori 500 mila Euro a quelli disponibili. Nel corso del 2006 non fu possibile reperire tali fondi e ricordo che poi il nostro Piano degli investimenti a quel punto era già formulato e che questi fondi ci sono stati assicurati dalla Regione solo nel maggio Da allora abbiamo potuto procedere com è noto a revocare la concessione a Arstud - oggi si chiama Ergo perché nel frattempo si è modificata l Azienda e è diventata un Azienda unica regionale com è a tutti noto - e a affidare la progettazione definitiva e esecutiva per potere mettere in gara i lavori. Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 22

26 Concludo. A questo punto il prossimo 13 marzo la Conferenza dei servizi, già convocata, esprimerà il parere sulla modifica degli interventi della seconda fase, cioè sulla scelta di anticipare la realizzazione di tutti e 3 i blocchi delle aule oltre al Trefolo, al posto del parziale intervento precedentemente previsto sul padiglione Sauli Saffi, dove sarà ubicata la biblioteca e la mediateca. Prima dell estate verranno approvati i progetti esecutivi della seconda fase Trefolo e 3 blocchi di aule, del padiglione di ingresso della mensa caffetteria, entro l estate termineranno i lavori di bonifica e le demolizioni, in autunno verranno aggiudicati i lavori e si apriranno i cantieri. Entro il prossimo anno, entro l estate 2009 sarà pronto anche lo studentato nel palazzo Sassi Masini. Escono i Conss. Bonavita e Nervegna: Presenti n. 24. Entra l Ass. Marchi. Prof. Guido GAMBETTA Prorettore Università Romagna: Volevo fare una premessa. La premessa è che per guardare all Università, in questi ultimi anni e in modo sempre più accentuato, il discorso è quello della valutazione: ormai l Università, in tutte le sue articolazioni, è sottoposta a procedimenti di valutazione continui, su tutte le attività che l Università svolge. Tra l altro era stata programmata una profonda innovazione anche nell Agenzia nazionale di valutazione, che dovrebbe sostituire il Comitato nazionale di valutazione che opera attualmente, la partenza di questa Agenzia è stata per il momento fermata dalla nota crisi di governo e quindi dovremo aspettare adesso che riprenda l iter. In ogni caso opera un Comitato nazionale di valutazione che, nel luglio 2007, ha pubblicato un rapporto che voi avete avuto, dove questo Comitato, normalmente molto severo soprattutto con i decentramenti in Italia, ha fatto una relazione che per molti aspetti è quasi imbarazzante negli elogi che fa a quello che abbiamo fatto in Romagna. Io credo che sia giusto valorizzare questo risultato, anche perché non è certamente merito soltanto dell Università, ma è un merito che va condiviso con tutti coloro che ci Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 23

27 hanno sostenuto, gli enti locali, gli enti di sostegno, le fondazioni, tutti coloro che effettivamente hanno contribuito a raggiungere questo risultato. Tra l altro, se voi vedete il rapporto, alla fine addirittura ci accomuna con le più prestigiose università americane, laddove abbiano fatto dei decentramenti così come abbiamo fatto noi. Io credo che questo sia comunque un risultato di cui dobbiamo tenere conto e che ci deve tutti inorgoglire per quello che siamo riusciti a fare. La valutazione riguarda tutto: riguarda la qualità dell offerta didattica, qui per la qualità dell offerta didattica dovete pensare che siamo stati in un periodo molto turbolento di cambiamenti legislativi, abbiamo avuto due decreti legislativi che hanno innovato profondamente e devo dire che qui non è soltanto il Comitato nazionale di valutazione, ma anche altre classiche, prendiamo per esempio le classiche del Censis: su 8 facoltà che abbiamo in Romagna, 3 sono al primo posto, una al secondo posto in Italia e le altre che non sono nei primissimi posti, nel caso in cui siano facoltà duplicate tra la sede di Bologna e le sedi romagnole, le facoltà nelle sedi romagnole si piazzano molto meglio delle corrispondenti facoltà bolognesi. Quindi ci sono anche altre valutazioni oltre quelle del Comitato che ci dicono che abbiamo ben lavorato. L attrattività è una caratteristica tradizionale dell Ateneo di Bologna, che ha sempre avuto quasi il 50% di studenti che vengono da fuori Regione. Se andiamo a vedere le province romagnole, gli studenti che vengono da fuori Romagna sono superiori al 50% e nel caso delle lauree di secondo livello, quelle specialistiche che adesso si chiameranno magistrali, sfiorano il 60%. Diciamo che non abbiamo fatto un università per studenti locali soltanto, quindi non abbiamo preso degli studenti che sono venuti da noi perché l università era vicina, gli studenti romagnoli sono venuti da noi in parte e hanno continuato a andare anche nella sede di Bologna, ma quello che è importante è che siamo riusciti a attrarre quasi il 60% di studenti da fuori Regione per le nostre lauree specialistiche e magistrali. Per le lauree di primo livello siamo sul 45% come studenti che vengono da fuori Regione. Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 24

28 Naturalmente la riforma e la qualità della riforma ha portato a una maggiore attenzione per le lauree di secondo livello, che naturalmente sono quelle che poi nella maggior parte dei casi vengono spese effettivamente sul mercato, mentre in molti casi la laurea di primo livello è solo un passaggio verso un titolo superiore. Valutazione per quanto riguarda i servizi agli studenti. Il Comitato ha parlato e interrogato il rappresentante degli studenti nelle sedi romagnole e ne è uscito un giudizio lusinghiero, che potete vedere nel rapporto del Comitato, ma nessuna universitaria potrebbe gloriarsi di queste cose se non fossero accompagnate da un giudizio altrettanto positivo sull attività di ricerca. Anche in questo settore, forse anche perché l età media dei docenti che sono venuti nelle sedi romagnole, che sono ormai diverse centinaia, l età media è molto più bassa di quella di Bologna, quindi sono giovani ricercatori di qualità che lavorano con una produttività alta nei primi anni della loro carriera e questo ha fatto sì che le valutazioni della ricerca di coloro che sono incardinati nelle sedi romagnole sia mediamente superiore ai colleghi bolognesi. Altro punto molto importante è quello del livello di internazionalizzazione. Il livello di internazionalizzazione è naturalmente uno dei criteri di valutazione più pregnanti, in questo settore le facoltà romagnole sono messe anche loro ai primi posti dell Ateneo di Bologna. Il Miur ha indicato Bologna come l Ateneo in Italia con il maggiore grado di internazionalizzazione, quindi combinando queste due cose penso che possiamo effettivamente avere, anche in questo caso, un giudizio positivo. Ora ho fatto questa prima parte della relazione cercando di sottolineare quelli che sono gli aspetti positivi del nostro insediamento, perché come dicevo all inizio credo che dobbiamo essere tutti contenti di avere lavorato insieme bene in questa direzione, anche perché come sapete i decentramenti in Italia non hanno una buona stampa e in molti casi effettivamente questa cattiva stampa è giustificata. Abbiamo molti esempi di fallimento di questi decentramenti in Italia e, analizzando le cause di questi fallimenti, nella maggiore parte dei casi il fallimento è dovuto al fatto che gli enti locali, gli enti di sostegno, dopo un Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 25

29 primo momento di entusiasmo, hanno sostanzialmente abbandonato l Università, dicendo a questo punto deve andare avanti da sola. Il successo che abbiamo avuto credo che sia dovuto soprattutto al fatto che questo non è successo. Per quanto riguarda complessivamente le attività delle risorse date dall Ateneo, sicuramente nelle sedi romagnole i costi maggiori sono i costi del personale e i costi dell edilizia e questi sono i costi che sono coperti dai finanziamenti statali. Poi ci sono i contributi degli studenti e questi devono essere usati bene per coprire le esigenze della didattica e in parte quelle della ricerca. La ricerca si finanzia in gran parte poi attraverso i progetti di ricerca, soprattutto quelli europei. Abbiamo un sistema complessivo in cui gli stipendi del personale e l edilizia sono sostanzialmente a carico del fondo di funzionamento statale, la didattica e parte della ricerca è coperta dai contributi studenteschi, la ricerca si deve finanziare all esterno, soprattutto nei confronti dell Europa. Io credo che l Ateneo abbia fatto la sua parte, se andiamo a vedere una delle cose che era stata criticata dal Comitato nazionale di valutazione era che il personale tecnico amministrativo, per esempio, non era ancora stabilizzato e quindi c erano delle carenze in questo settore; recentemente abbiamo superato questo problema stabilizzando a tempo indeterminato la maggior parte delle persone che lavorano presso l Ateneo. Il numero dei ricercatori e dei docenti si è più che raddoppiato negli ultimi anni. Il discorso dell edilizia è un discorso che va avanti un po con i tempi che sono dettati dalle problematiche esterne. Abbiamo tutti i finanziamenti che riguardano queste prime fasi, sia dei due poli Forlì e Cesena per quanto riguarda la parte più consistente, ma poi anche naturalmente negli altri due poli Ravenna e Rimini, naturalmente in ognuno di questi poli ci sono dei problemi esterni di contenziosi o di problemi del tipo che sono stati prima ricordati dall Ass. Marzocchi, che naturalmente come sempre nei lavori pubblici danno dei tempi che non sono del tutto all interno della nostra possibilità di controllo. Comunque diciamo che all interno, pur con questi problemi, la decisione dell Ateneo di finanziare comunque con la gradualità necessaria Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 26

30 tutti gli interventi edilizi programmati ci dà la certezza che siamo ormai su una strada di non ritorno e quindi su una strada che, al di là di alcune difficoltà esterne, non avrà più interruzioni. Naturalmente ho fatto un intervento breve, però poi rimango a disposizione per qualsiasi richiesta di chiarimento. Escono gli Ass. Galassi e Marchi. Entrano i Cons. Bonavita, Nervegna e Valentini ed esce il Cons. Francia: Presenti n. 26. Prof. Paolo ZURLA Preside Polo scientifico Università di Forlì: Molte cose sono state già dette, ma come riferimento più esplicito al Polo scientifico didattico di Forlì in cartella vi trovate 2 tabelle sufficientemente molto semplici, che intenderei in una certa misura illustrare ricordando alcuni dati. Il Polo, come penso voi sappiate certamente, si compone di 4 facoltà: la facoltà di economia, la facoltà di scienze politiche, la seconda facoltà di ingegneria che ha una proiezione su Forlì e una su Cesena e la scuola per interpreti e traduttori; è scuola, ma nella sostanza è una facoltà, è un fatto accademico di struttura interna, ma è a tutti gli effetti può essere considerata una facoltà. Questi 4 contenitori, che sono contenitori soprattutto di formazione e accorpano dei docenti che poi hanno anche una proiezione in termini di ricerca, attraggono su Forlì oltre matricole ogni anno, cioè nuovi iscritti alle facoltà dei nostri corsi di laurea, per un complesso circa di iscritti: questa è la popolazione studentesca del Polo. Come ha già detto il Prof. Gambetta prima, le facoltà di Forlì e dell Ateneo, ma quelle di Forlì in particolare si sono molto concentrate per realizzare delle lauree triennali che siano una costante attrazione, per specializzarsi poi nelle lauree specialistiche, magistrali a partire dal prossimo anno, perché dal prossimo anno l Ateneo, adottando il decreto ministeriale 270, ha attivato una nuova riforma. In questa tabella, quella con il bollo rosso tanto per intenderci, è uno specchietto e lì potete vedere che il prossimo anno accademico ci saranno 6 Consiglio Comunale del 03 marzo 2008 Pag. 27

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