L'assicurazione della qualità e le visite CEV Elementi di maggior rilievo

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1 L'assicurazione della qualità e le visite CEV Elementi di maggior rilievo L esperienza europea ci insegna che deve esserci equilibrio tra il sistema della qualità e il rendere conto pertanto, nel momento in cui tale logica entra a far parte delle politiche di Ateno, va da sé che, in automatico, si accoppino e si integrino le procedure di assicurazione della qualità con l attività istituzionale e operativa, nella sequenza progettazione-realizzazione-monitoraggio-miglioramento. Nel nuovo contesto in cui si inserisce il sistema AVA, il NVA insieme alle CPDS rappresentano la componente esterna, mentre il Presidio rappresenta l organo operativo dell Ateneo, al quale si affida l attuazione delle politiche della didattica e, in alcuni Atenei, anche della ricerca.

2 Elementi di attenzione Il cardine di AVA 2.0 è il legame tra la SUA-CdS e il Riesame. La SUA-CdS di un dato Anno Accademico e il Rapporto di Riesame redatto a conclusione dello stesso, costituiscono la documentazione annuale relativa all autovalutazione del CdS. L insieme di queste coppie, per almeno tre anni successivi, consente ai valutatori esterni di constatare l esistenza e l effettivo funzionamento del sistema di assicurazione della qualità del CdS e l efficacia delle azioni adottate per garantirla. In particolare è stata segnalata l importanza di fare il RaR prima della chiusura della SUA-CdS e non dopo. È stato altresì precisato che la fase di modifica dell Ordinamento dovrebbe essere sempre preceduta da un momento di riflessione/ripensamento del CdS che andrebbe formalizzato nel Rapporto di Riesame Ciclico. Tale legame/collegamento dovrebbe essere definito nelle politiche di Ateneo. La logica, in tale ipotesi, dovrebbe essere la seguente: Rapporto di Riesame Ciclicocambio Ordinamento- scrittura SUA-CdS-Rapporto di Riesame attuale.

3 Elementi di attenzione Nel nuovo sistema AVA 2.0, ai fini del Monitoraggio Annuale (con la Scheda di Monitoraggio Annuale SMA), verranno forniti ai CdS 21 indicatori quantitativi. Ogni Corso di Studi dovrà individuare, fra quelli proposti, gli indicatori più significativi in relazione alle proprie caratteristiche, e commentarli in merito al raggiungimento dei propri obiettivi specifici. È tuttavia è stata segnalata l importanza che, nella scelta, vengano presi in considerazione soprattutto gli indicatori meno favorevoli, in modo che il CdS possa avere l occasione di analizzare le cause delle proprie criticità e dimostrare che tali processi sono sotto la propria attenzione. Le CEV andranno a verificare puntualmente come sono organizzati i servizi dell Ateneo/Facoltà. Dovrà quindi deve essere chiaro il ruolo/coinvolgimento dei vari attori coinvolti con i vari livelli, nonché i differenti gradi di responsabilità nell ambito del processo di assicurazione della qualità (la classica matrice delle responsabilità già nota nei modelli Campus).

4 Indicazioni per le visite CEV È previsto l incontro delle CEV con: Gruppo di Riesame, Commissione Paritetica Docenti Studenti (verosimilmente quella che da noi è di Facoltà), Docenti del CdS, Studenti del CdS, manager didattici e altro Personale T/A che collabora alla gestione del CdS come ad es. Segreterie Studenti, coloro che gestiscono i processi Erasmus, coloro che gestiscono i bandi e le procedure per l attribuzione dei tutorati didattici, etc. Non è valutato positivamente il fatto che risponda ad esempio il solo Coordinatore di CdS. È ben visto il coinvolgimento delle Parti Sociali nell incontro con le CEV, al fine di dimostrare la conoscenza reale del Corso di Studi dal punto di vista dei profili professionali, nonché per dimostrare il fatto che si hanno contatti abituali con il CdS nell ambito dei Comitati di Indirizzo. Non si può contestare ciò che riporta una CEV, al massimo si può contestare la fonte documentale su cui si è basata l analisi.

5 Principali criticità evidenziate nelle visite Parti Interessate: consultazioni non periodiche e scarsa eterogeneità della composizione. Programmi degli insegnamenti: non sono presenti i descrittori di Dublino, non sono indicate le modalità di attribuzione dei punteggi, non è chiaro il collegamento con gli obiettivi formativi del CdS, etc. Progettazione del Corso di Studio: spesso questo processo non viene considerato come parte integrante delle procedure di assicurazione della qualità. Pertanto il rischio è che quindi prima si progetti il corso e poi si cerchi di garantire e assicurare la qualità. Monitoraggio annuale e periodico: è necessario che sia standardizzato e che sia utilizzato non solo per individuare le criticità ma anche e soprattutto per ricercare le cause di queste, al fine di implementare le necessarie azioni correttive. Talvolta, invece, si ipotizza la correzione della criticità con la motivazione di migliorare il relativo indicatore. Modalità di recupero degli Obblighi Formativi Specifici (OFA) evidenziati in sede di valutazione della preparazione iniziale. Non è corretto prevedere recupero delle OFA esclusivamente con il sostenimento di esami previsti nel percorso di studio. Occorre prevedere e comunicare preventivamente le modalità di recupero (anche in collegamento con insegnamenti impartiti nel CdS) e verificarne puntualmente gli esiti.