Alessandra Pei Regione Toscana Direzione difesa del suolo e protezione civile Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell Acqua
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1 Giornate formative: 8,9,27 febbraio 2017 SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA- PISA il decreto ministeriale 2 maggio 2016 n regolamento recante criteri per il rilascio dell autorizzazione al ravvenamento o all accrescimento artificiale dei corpi idrici sotterranei Alessandra Pei Regione Toscana Direzione difesa del suolo e protezione civile Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell Acqua
2 Gli strumenti per la tutela quantitativa realizzazione di riserve Atti di programmazione Incentivazione del risparmio idrico razionalizzazione Anche negoziata Attraverso disposizioni normative degli approvvigionamenti e regolamentari per una oculata Acquedotti e reti duali ricarica controllata delle falde gestione della risorsa riduzione delle perdite di rete misure piani di gestione, Piano di tutela Altre pianificazioni. Piano energetico, Piano d ambito. Pit. Piani strutturali comunali
3 ART. 104 (Scarichi nel sottosuolo e nelle acque sotterranee) (418) In vigore dal 2 febbraio È vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo. 2. In deroga a quanto previsto al comma 1, l'autorità competente, dopo indagine preventiva, può autorizzare gli scarichi nella stessa falda delle acque utilizzate per scopi geotermici, delle acque di infiltrazione di miniere o cave o delle acque pompate nel corso di determinati lavori di ingegneria civile, ivi comprese quelle degli impianti di scambio termico.
4 4-bis. Fermo restando il divieto di cui al comma 1, l'autorità competente, al fine del raggiungimento dell'obiettivo di qualità dei corpi idrici sotterranei, può autorizzare il ravvenamento o l'accrescimento artificiale dei corpi sotterranei, nel rispetto dei criteri stabiliti con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. L'acqua impiegata può essere di provenienza superficiale o sotterranea, a condizione che l'impiego della fonte non comprometta la realizzazione degli obiettivi ambientali fissati per la fonte o per il corpo idrico sotterraneo oggetto di ravvenamento o accrescimento. Tali misure sono riesaminate periodicamente e aggiornate quando occorre nell'ambito del Piano di tutela e del Piano di gestione L. 06/08/2013, n. 97 Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea - Legge europea Art. 24 Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per il corretto recepimento della direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque. Procedura di infrazione 2007/4680.
5 immissione diretta e immissione indiretta DOVE È POSSIBILE - CORPI IDRICI RICEVENTI corpi idrici sotterranei in stato non «buono» corpi idrici sotterranei in stato «buono», che tuttavia presentano una tendenza significativa e duratura all aumento delle concentrazioni di inquinanti, e/o particolari criticità dal punto di vista quantitativo CON QUALI CORPI IDRICI E POSSIBILE CORPI IDRICI DONATORI corpi idrici superficiali classificati in buono stato chimico (TAB. 1A ) e nel rispetto dei parametri chimici e chimico-fisici compresi nella definizione dello stato ecologico (LIMeco + TAB 1b)paragrafI A.2.6 e A.2.7 dell allegato 1 alla Parte Terza del D.lgs 152/2006.che presentano adeguati valori di portata, regime idrico perenne e un surplus idrico che garantisca il mantenimento dello stato «buono» Possono essere considerati idonei per i prelievi anche corpi idrici superficiali a carattere torrentizio o intermittente durante i periodi di piena stagionale, quindi con portata fluente superiore al deflusso minimo vitale LE REGIONI FORMANO ELENCHI DI CORPI IDRICI RICEVENTI E DONATORI DA INSERIRE NEI PIANI DI GESTIONE
6 DIRETTIVA 2006/118 CE DLGS 30/2009 Parametri minimi da monitorare Corpi idrici NON A RISCHIO Sqa standard qualità ambientale Conduttività Nitrati pesticidi Corpi idrici A RISCHIO buono stato chimico delle acque sotterranee rispetto di una delle seguenti condizioni : a) sono rispettate le condizioni generali in merito al pregiudizio degli obiettivi di qualità ambientale di corpi idrici superficiali ed agli effetti di intrusione saline; b) sono rispettati, per ciascuna sostanza controllata, gli standard di qualita' ed i valori soglia in ognuno dei siti individuati per il monitoraggio del corpo idrico sotterraneo c) lo standard di qualita' delle acque sotterranee o il valore soglia è superato in uno o piu' siti di monitoraggio, che comunque rappresentino non oltre il 20 per cento dell'area totale o del volume del corpo idrico, per una o piu' sostanze Sqa+vs (parametri indicativi dell impatto delle pressioni rilevate): VALORI DI FONDO NATURALE DGRT N 1185 del Settore "Tutela e Gestione delle Risorse Idriche" DG "Politiche ambientali, energia e cambiamenti climatici "
7 parametri chimico-fisici compresi nella definizione dello stato ecologico
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9 Le regioni autorizzano Il provvedimento di autorizzazione alla ricarica controllata rilasciato dalle Regioni e Province autonome prevede, sulla base dei criteri stabiliti all Allegato 1, Parti B e C, le modalità tecniche di esecuzione dell intervento e indica le attività di monitoraggio, da adottarsi da parte del titolare dell autorizzazione stessa, finalizzate all accertamento del rispetto delle prescrizioni disposte al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale per il corpo idrico ricevente e il mantenimento dello stato del corpo idrico donatore, secondo i criteri definiti.
10 IL RECEPIMENTO DEL DM 100/2016 NELLA NORMATIVA REGIONALE Modifiche alla LR. 80/2016 Disciplina del procedimento autorizzativo ed eventuali procedimenti connessi Autorizzazione contestuale all approvazione del progetto definitivo Distinguere i casi in cui è necessaria una concessione per l uso di acqua da quelli in cui è necessaria la sola autorizzazione Definire il ruolo di arpat nelle varie fasi del monitoraggio Necessità dell espressione del parere dell autorità di distretto in merito all equilibrio del bilancio idrico ed il rispetto del minimo deflusso vitale
11 l allegato 1 al decreto è molto esaustivo sui contenuti e sugli aspetti che devono caratterizzare progetto preliminare sul progetto esecutivo da segnalare che deve includere il piano di gestione e manutenzione ed il piano di emergenza PARTICOLARE ATTENZIONE AL MONITORAGGIO QUALI QUANTITATIVO Ante operam 12 mesi di Post operam progetto preliminare monitoraggio a Per valutare l efficacia frequenza almeno rete di monitoraggio con punti dell intervento mensile. a monte e a valle sia del sito di ricarica che di prelievo er definire il livello di base chimico e quantitativo su cui valutare l efficacia dell intervento, sia di ottimizzarne la progettazione definitiva Progetto definitivo autorizzazione Realizzazione intervento Annualmente risultati alla regione e alle asl in caso di corpo idrico ricevente destinato all estrazione di aqua per consumo umano
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