Comune di Fornovo di Taro

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1 Deliberazione GIUNTA COMUNALE n. 13 del 04/02/2015 OGGETTO LINEE GUIDA IN MATERIA DI GESTIONE DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA L anno Duemilaquindici addì quattro del mese di Febbraio alle ore 17:00 nella solita sala delle adunanze si è riunita la GIUNTA COMUNALE. Sono intervenuti i Signori: GRENTI EMANUELA Sindaco PRESENTE VALENTI PAOLO Vice Sindaco PRESENTE VENTURINI ALICE Assessore PRESENTE MAINI CONSUELO Assessore PRESENTE CORSI WALTER Assessore PRESENTE Assiste all adunanza il Sig. STEFANINI MARIA. in qualità di SEGRETARIO GENERALE. Il Signor GRENTI EMANUELA nella sua qualità di SINDACO, constatato legale il numero degli intervenuti, assume la presidenza, dichiara aperta la seduta ed invita l assemblea a discutere e deliberare sull oggetto sopraindicato, il cui testo è riportato nel foglio allegato. IL SEGRETARIO GENERALE STEFANINI MARIA Pagina 1

2 LA GIUNTA COMUNALE VISTA la proposta di deliberazione concernente l oggetto, presentata dal Responsabile del SETTORE AMMINISTRATIVO, come illustrata dall Assessore al Personale; RITENUTO di approvare la suddetta proposta; ACQUISITO il parere favorevole sulla regolarità tecnica, rilasciato dal responsabile del SETTORE AMMINISTRATIVO, Dott.ssa ANNA MARIA ZAZZERA, in ottemperanza all art. 49, comma 1, del T.U.E.L. (D.Lgs. 267/2000), sulla proposta di deliberazione; A VOTI unanimi, favorevoli e palesi; D E L I B E R A 1 di approvare la proposta deliberativa in oggetto, nel testo che si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale; 2 di dichiarare la presente deliberazione, a seguito di apposita votazione unanime, stante l urgenza di provvedere, immediatamente eseguibile ai sensi dell art.134, 4 comma, del D.Lgs n.267. Pagina 2

3 ALLEGATO IL RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO PREMESSO CHE: la definizione di spesa di rappresentanza non è rintracciabile nell attuale quadro normativo, non esistono norme specifiche che disciplinano le spese di rappresentanza ed i presupposti che permettono di individuare legittimamente se una spesa è qualificabile come spesa di rappresentanza; l individuazione delle spese di rappresentanza sono pertanto rintracciabili nella giurisprudenza contabile, in particolare nelle sentenze della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti che, in varie occasioni dovendosi pronunciare sull esistenza o meno di un danno erariale ha fornito alcune indicazioni in merito ai requisiti di legittimità di tali spese; ATTESO che, come più volte chiarito dalla Corte dei Conti in via costante, le spese di rappresentanza: possono avvenire allorchè sussista una correlazione con le finalità istituzionali dell ente, manifestando necessariamente un bisogno per lo stesso ad una proiezione esterna delle proprie attività per il miglior perseguimento dei propri fini e devono essere previste specificamente nel Bilancio e nel PEG; sono pertanto finalizzate ad apportare vantaggi che l ente trae dall essere conosciuto, quindi non possono risolversi in mera liberalità né essere a beneficio di soggetti interni dell ente; sono inconfigurabili nell ambito dei normali rapporti istituzionali e di servizio o nei confronti di soggetti i quali, ancorchè esterni all ente stesso, non siano tuttavia rappresentativi degli organismi di appartenenza; non sono ravvisabili a favore di soggetti che non sono rappresentativi degli organi di appartenenza, ancorchè estranei all ente e, in generale, quelle prive di funzioni rappresentative verso l esterno, quali quelle destinate a beneficio dei dipendenti o amministratori appartenenti all Ente che ne dispone; devono essere rigorosamente giustificate con l esposizione dell interesse istituzionale perseguito, dalla dimostrazione del rapporto fra attività dell ente e la spesa erogata, della quantificazione del soggetto destinatario e dell occasione della spesa; devono essere coerenti ai valori di imparzialità e buon andamento che l art.97 Cost impone come imprescindibile modo di essere dell azione amministrativa; Pagina 3

4 PRESA a riferimento la delibera n.428/2009 della Corte dei Conti Sezione Regionale per la Toscana, la quale ha fornito indicazioni in merito alla gestione delle spese di rappresentanza facendo riferimento a due fasi: FASE della programmazione strategica e operativa: trattasi di disciplinare il quanto (ovvero i momenti in cui è ipotizzabile considerare legittimo il ricorso a spese di rappresentanza), il chi (ovvero i soggetti autorizzati ad effettuare le spese di rappresentanza), il cosa (ovvero le tipologie di spese ammissibili); FASE gestionale: è da ritenersi necessario in primis l adozione di atti amministrativi di carattere generale in cui sia disciplinata l intera materia unitamente alle procedure per l attività di rappresentanza a partire dalla verifica delle finalità e, parallelamente, l assunzione di un atto specifico di impegno di spesa che espliciti i presupposti di legittimità secondo la consolidata giurisprudenza, un successivo atto di liquidazione con rendicontazione analitica e supporti documentali; RICHIAMATO altresì l art.1 comma 173 L.266/2005 che prevede che gli atti di impegno di spesa superiori ad 5.000,00 sostenute per spese di rappresentanza, consulenze, sponsorizzazioni debbano essere trasmessi alle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti; RICHIAMATE le Linee guida in materia di gestione delle spese di rappresentanza approvate con deliberazione di Giunta Comunale n.84 del 01/07/2011 e dato atto che tale strumento necessita di rivisitazione a seguito di successivi approfondimenti ed evoluzioni interpretative, quali: - Deliberazione n.271/2013 della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per l Emilia Romagna ad oggetto Esame delle spese di rappresentanza sostenute dagli Enti Locali dell Emilia Romagna nell anno 2011 con cui viene specificato che per quanto concerne l acquisto di beni mobili occorre assumerli in inventario e successivamente occorre annotarne il discarico con indicazione del destinatario dell omaggio e dell occasione che lo ha determinato; che in alcuni casi le spese di rappresentanza possono avere come destinatari direttamente la cittadinanza, come in occasione dei matrimoni civili o, ad esempio, in occasione della festa della donna mediante il riconoscimento di mimose a donne anziane in età pensionabile reinserite in lavori socialmente utili, ma non in occasione di apertura o cessazione di un attività commerciale; che sono illegittime le spese per necrologi per decessi di parenti di amministratori o dipendenti; - Deliberazione n.8/2013/par della Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Regione Valle d Aosta secondo cui l offerta di un pranzo agli ex combattenti e/o internati in occasione della ricorrenza del IV Novembre rientra fra gli oneri per la realizzazione di iniziative programmate nel settore della cultura; - cfr Corte dei Conti Vento 265/par del e Corte dei Conti Liguria deliberazione 21/2012 secondo cui la Magistratura contabile ha chiarito che gli oneri connessi agli interventi di gemellaggio sono da ricomprendere nell'ambito delle spese di rappresentanza, intese, quest'ultime, quali spese fondate sulla concreta ed obiettiva esigenza, per un determinato ente, di manifestarsi all'esterno e di intrattenere pubbliche relazioni con soggetti a quest'ultimo estranei nonché di mantenere ed accrescere il proprio ruolo istituzionale; Pagina 4

5 RITENUTO pertanto di dover proporre una rivisitazione delle attuali Linee guida in materia di gestione delle spese di rappresentanza di cui alla deliberazione di Giunta Comunale n.84 del 01/07/2011; PROPONE ALLA GIUNTA COMUNALE a) di approvare, per le motivazioni in premessa indicate e qui integralmente richiamate, le nuove Linee guida in materia di gestione delle spese di rappresentanza ; b) di abrogare, per l effetto di cui alla precedente lettera a), le Linee guida in materia di gestione delle spese di rappresentanza di cui alla deliberazione di Giunta Comunale n.84 del 01/07/2011. Il Responsabile del Settore Amministrativo Dott.ssa Anna Maria Zazzera Pagina 5

6 Letto, confermato e sottoscritto Il Segretario Generale STEFANINI MARIA Il Presidente GRENTI EMANUELA Pagina 6