LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMMINISTRAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DEI SERVIZI
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- Ottaviana Romagnoli
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1 LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMMINISTRAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DEI SERVIZI Viviamo in uno stato democratico nel quale i cittadini sono il principale punto di riferimento di qualsiasi politica pubblica e l aumento della professionalità complessiva della trasparenza e dell accountability, valori fondamentali nel servizio pubblico sono il principale dovere degli amministratori e del management poiché può migliorare la risposta della P.A. Il ministro Brunetta nell esprimere il suo modo di intendere una amministrazione che sia davvero pubblica ha affermato di considerare la P.A. come le società quotate in borsa in cui gli azionisti sono i cittadini, in cui vige la trasparenza dei bilanci, dei risultati e delle performance. Ritiene inoltre il Ministro che con l operazione trasparenza si avrà un incremento dell efficienza del sistema del % sia per quanto riguarda i servizi che la crescita del PIL, accompagnato da una pari riduzione dei costi e della burocrazia. L obiettivo è fare tornare le amministrazioni pubbliche a strumenti essenziali per la crescita civile, sociale ed economica del paese, ottimizzando da una parte la produttività del lavoro e riorganizzando l amministrazione dall altro. Il tema della modernizzazione della P. A. è cruciale per il paese nel suo complesso, da ciò l urgenza di una profonda revisione dei processi produttivi delle amministrazioni, con l obiettivo di ottenere risparmi economici e una migliore soddisfazione dell interesse del cittadino utente. Strategico in tale contesto è il ruolo dei beni e servizi offerti agli utenti. Con la legge n. 15 del 2009 il governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi intesi a riformare la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle P.A. per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Convergenza degli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali; - Miglioramento dell efficienza e dell efficacia delle procedure della contrattazione collettiva; - Introduzione dei sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture, finalizzati ad assicurare l offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità ed a consentire agli organi di vertice politici delle P.A. l accesso diretto alle informazioni relative alla valutazione del personale dipendente; 1
2 - Garanzia della trasparenza dell organizzazione del lavoro nelle P.A. e dei relativi sistemi retributivi; - Valorizzazione del merito e conseguente riconoscimento di meccanismi premiali per i singoli dipendenti sulla base dei risultati conseguiti dalle relative strutture amministrative; - Definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici; - Affermazione del principio di concorsualità per l accesso al lavoro pubblico e per le progressioni di carriera; - Introduzione di strumenti che assicurino una più efficace organizzazione delle procedure concorsuali su base territoriale, conformemente al principio della parità di condizioni per l accesso ai pubblici uffici, da garantire, mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento al luogo di residenza dei concorrenti quando tale requisito sia strumentale all assolvimento dei servizi altrimenti non attuabili con identico risultato; - Previsione dell obbligo di permanenza per almeno un quinquennio nella sede della prima destinazione anche per i vincitori delle procedure di progressione verticale, considerando titolo preferenziale nelle medesime procedure di progressione verticale la permanenza nelle sedi carenti di organico. Oltre che nel rispetto del principio di pari opportunità i decreti legislativi sono da adottare nell osservanza dei principi e criteri direttivi di cui agli artt. : - 3 in materia di contrattazione collettiva e integrativa e funzionalità delle amministrazioni pubbliche; - 4 in materia di valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva ed in materia di trasparenza nella amministrazione pubblica. - 5 finalizzati a favorire il merito e la premialità; - 6 in materia di dirigenza pubblica; - 7 in materia di sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti pubblici. L esercizio della delega nelle materia di cui all art. 4 è finalizzata a modificare ed integrare la disciplina del sistema di valutazione della strutture e dei dipendenti della amministrazioni pubbliche al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici dell intero procedimento di produzione del servizio reso all utenza tramite la valorizzazione del risultato ottenuto dalle singole strutture, a prevedere 2
3 mezzi di tutela giurisdizionale degli interessati nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari dei servizi pubblici che si discostino dagli standard qualitativi ed economici fissati e, infine, a prevedere l attivazione di canali di comunicazione diretta utilizzabile dai cittadini per la segnalazione di disfunzioni di qualsiasi natura alla P.A. Inoltre il governo dovrà attenersi al rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi: a) Individuare sistemi di valutazione delle amministrazioni pubbliche diretti a rilevare la corrispondenza dei servizi e dei prodotti resi ad oggettivi STANDARD di qualità, rilevati anche a livello internazionale. L ipotizzata riforma ha trovato la sua concreta attuazione con il decreto legislativo 150/09 definito dal Premier Una rivoluzione nel funzionamento della P.A., una grande spinta per la modernità del paese. L autore della riforma, Brunetta, l ha definita un provvedimento all insegna del segno più: Più trasparenza, più rapide risposte alle esigenze dei cittadini, più qualità, più lotta alla corruzione, più merito, più dignità e reputazione per i lavoratori, più responsabilità per i dirigenti, più produttività. Con le modifiche normative introdotte viene chiarito che la trasparenza e la responsabilità sono principi fondamentali nel servizio pubblico. In attuazione degli artt. da 2 a 7 della legge delega n. 15/2009 con il decreto legislativo n. 150/ del 27/10/2009 è stata riformata in modo organico la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti della P.A. intervenendo anche in materia - di contrattazione collettiva - valutazione delle strutture e del personale delle P.A. - valorizzazione del merito - promozione delle pari opportunità - dirigenza pubblica - responsabilità disciplinare. L art. 2 del decreto legislativo recita che le disposizioni contenute nel titolo II MISURAZIONE VALUTAZIONE E TRASPARENZA della PERFORMANCE sono dettate per assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la 3
4 valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa ed individuale. All art. 3 comma 1 principi generali è espressamente previsto che la misurazione e la valutazione della performance sono volte al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali attraverso: - La valorizzazione del merito - L erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri - Trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento. E specifica responsabilità dell organo di indirizzo politico-amministrativo promuovere la cultura della responsabilità per il miglioramento della performance, del merito, della trasparenza e dell integrità. Per consentire alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un ottica di miglioramento della prestazione e dei servizi resi il decreto legislativo prevede l attivazione di un ciclo generale di gestione della performance, realizzando il passaggio dalla cultura di mezzi a quella di risultati. Il cittadino-cliente è messo al centro della programmazione degli obiettivi grazie alla customer satisfaction, alla trasparenza ed alla rendicontazione. Nel settore privato, quale spinta al miglioramento, vi è la concorrenza di mercato che viene sostituita nel pubblico dalla valutazione delle performance individuali e collettive e dalla trasparenza degli atti, quali efficaci stimoli esterni al miglioramento continuo di processi e servizi offerti dalle P. A. Con la manovra correttiva introdotta con il D.L. n. 78/10 sono state previste misure piuttosto rigide in materia di personale: vincoli alle assunzioni; nuovi limiti alla spesa per il personale; blocco della contrattazione collettiva per il triennio 2010/2012; tetto al 3,2% per gli aumenti derivanti dal rinnovo del contratto del biennio 2008/2009; ritardo di un anno nel collocamento in pensione. A questo occorre aggiungere un significativo blocco della programmazione degli investimenti determinato anche dall art. 9 c. 1 lett. A) punto 2 della l. n. 102/09 con il quale è stato previsto l obbligo di accertare preventivamente che il programma dei pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio: senza certezza delle risorse diventa impossibile ipotizzare programmi di interventi per il rilancio dell economia. 4
5 E inoltre prevista la sospensione della applicazione delle norme di cui al titolo II e III del d.lgs. 150/09 rispettivamente Misurazione, valutazione e trasparenza della performance e Merito e Premi. Attualizzando lo scenario il Ministro Brunetta ha emanato una direttiva in data 16/06/10 con la quale ha inteso richiamare l attenzione delle amministrazioni sulla qualità e sul miglioramento continuo pur nel contesto degli obiettivi di riduzione della spesa pubblica, poiché la competitività del paese è fortemente condizionata dalla qualità della amministrazione pubblica, da cui dipende la qualità delle politiche pubbliche e dei servizi resi ai cittadini ed alle imprese. In una fase di crisi economica come l attuale la P.A. è chiamata a svolgere un ruolo centrale nella erogazione di servizi di qualità, soprattutto negli ambiti di grave disagio sociale. Investire sulle risorse umane, puntando sulla loro creatività, è il migliore contributo che un amministratore possa offrire per affrontare la crisi economica. IL SEGRETARIO GENERALE Avv. Francesca Ganci 5
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