ALLEGATO 5 MODULO DI NOTIFICA E DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI DI CUI AGLI ARTT.

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1 ALLEGATO 5 MODULO DI NOTIFICA E DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI DI CUI AGLI ARTT. 13 E 23 SEZIONE DENOMINAZIONE SEZIONE A B C D E F G H I L M N SEZIONI A1 e A2 - INFORMAZIONI GENERALI SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI E QUANTITÀ MASSIME DETENUTE, CHE SI INTENDONO DETENERE O PREVISTE, AI SENSI DELL'ART. 3, COMMA 1, LETTERA n) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETÀ (art. 47 del DPR 28 Dicembre 2000, N. 445) INFORMAZIONI GENERALI SU AUTORIZZAZIONI/CERTIFICAZIONI E STATO DEI CONTROLLI A CUI E' SOGGETTO LO STABILIMENTO PLANIMETRIA DESCRIZIONE DELL'AMBIENTE/TERRITORIO CIRCOSTANTE LO STABILIMENTO INFORMAZIONI GENERALI SUI PERICOLI INDOTTI DA PERTURBAZIONI GEOFISICHE E METEOROLOGICHE DESCRIZIONE SINTETICA DELLO STABILIMENTO E RIEPILOGO SOSTANZE PERICOLOSE DI CUI ALL'ALLEGATO 1 INFORMAZIONI SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE E SULLE MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE DAL GESTORE INFORMAZIONI SUGLI SCENARI INCIDENTALI CON IMPATTO ALL'ESTERNO DELLO STABILIMENTO INFORMAZIONI DI DETTAGLIO PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SUGLI SCENARI INCIDENTALI CON IMPATTO ALL'ESTERNO DELLO STABILIMENTO INFORMAZIONI DI DETTAGLIO PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE H 1

2 SEZIONE A.1 INFORMAZIONI GENERALI (PUBBLICO) 1. RAGIONE SOCIALE E UBICAZIONE DELLO STABILIMENTO Nome della Società Denominazione dello stabilimento Regione Provincia Comune Indirizzo Via Baiona 182 CAP Telefono HERAmbiente S.p.A. Emilia Romagna Ravenna Ravenna Fax Indirizzo PEC herambiente@pec.gruppohera.it SEDE LEGALE ( se diversa da quanto sopra) Regione Emilia Romagna Provincia Bologna Comune Bologna Indirizzo Via Carlo Berti Pichat 2/4 CAP Telefono Fax Indirizzo PEC herambiente@pec.gruppohera.it Nome Cognome Gestore Raoul Chiaruzzi Portavoce Raoul Chiaruzzi 2

3 SEZIONE A.2 INFORMAZIONI GENERALI 1. INFORMAZIONI SUL GESTORE Codice Fiscale CHRRLA71E27Z130M Indirizzo del Gestore Via Via Baiona 182 CAP Comune Ravenna Provincia Ravenna Qualifica Responsabile filiera rifiuti industriali Data di nascita 27/05/1971 Luogo di nascita San Marino Nazionalità San Marino 2. NOME E FUNZIONE DEL RESPONSABILE DELLO STABILIMENTO (solo se diverso dal Gestore dello Stabilimento) Massimo Nome Facchini Cognome Indirizzo del Responsabile dello Stabilimento Via Via Baiona 182 CAP Comune Ravenna Provincia Ravenna Qualifica Responsabile impianto 3. NOME E FUNZIONE DEL PORTAVOCE (solo se diverso dal Responsabile dello Stabilimento) Nome Cognome Indirizzo del Portavoce Via CAP Comune Provincia Qualifica 3

4 4. MOTIVAZIONI DELLA NOTIFICA Se lo stabilimento è già soggetto alla normativa Seveso indicare il codice univoco identificativo nazionale del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare(*) Codice Identificativo I T \ N H (*) Il codice univoco identificativo del MATTM è individuabile sul sito internet del Ministero dell Ambiente alla pagina web relativa ai rischi industriali. «nuovo stabilimento», ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera e) del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE: La Notifica viene presentata da uno stabilimento che avvia le attività o che è costruito il 1 giugno 2015 o successivamente a tale data; La Notifica viene presentata da un sito di attività che rientra nell'ambito di applicazione della Direttiva 2012/18/UE il 1 giugno 2015 o successivamente a tale data per modifiche ai suoi impianti o attività che determinino un incremento/cambiamento del suo inventario delle sostanze pericolose; La Notifica viene presentata da uno stabilimento di soglia inferiore che diventa stabilimento di soglia superiore o viceversa il 1 giugno 2015 o successivamente a tale data, per modifiche ai suoi impianti o attività che determinino un incremento/cambiamento del suo inventario delle sostanze pericolose. X «stabilimento preesistente», ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera f) del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE: X La Notifica viene presentata da uno stabilimento che il 31 maggio 2015 rientra nell'ambito di applicazione del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e che a decorrere dal 1 giugno 2015 rientra nell'ambito di applicazione della Direttiva 2012/18/UE, senza modifiche della sua classificazione come stabilimento di soglia inferiore o stabilimento di soglia superiore ; La Notifica viene presentata per una modifica che comporta un cambiamento dell inventario delle sostanze pericolose, ai sensi dell art. 13 comma 7; 4

5 La Notifica viene presentata per una modifica dello stabilimento o dell impianto che potrebbe costituire aggravio del preesistente livello di rischio, ai sensi dell art. 18; La Notifica viene presentata per la chiusura definitiva dello stabilimento; La Notifica viene presentata per la dismissione dello stabilimento; La Notifica viene presentata per una variazione delle informazioni di cui: alla Sezione A1 del Modulo alla Sezione A2 del Modulo alla Sezione B del Modulo alla Sezione C del Modulo alla Sezione D del Modulo alla Sezione E del Modulo alla Sezione F del Modulo alla Sezione G del Modulo alla Sezione H del Modulo alla Sezione I del Modulo alla Sezione L del Modulo alla Sezione M del Modulo alla Sezione N del Modulo «altro stabilimento», ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera g) del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE: La Notifica viene presentata da uno stabilimento in attività che rientra nell'ambito di applicazione della Direttiva 2012/18/UE il 1 giugno 2015 o successivamente a tale data, per motivi diversi da quelli di cui all art. 3, comma 1, lettera e); La Notifica viene presentata da uno stabilimento di soglia inferiore che diventa uno stabilimento di soglia superiore o viceversa, il 1 giugno 2015 o successivamente a tale data, per motivi diversi da quelli di cui all art. 3, comma 1, lettera e). 5

6 5. INFORMAZIONI SULLO STATO DELLO STABILIMENTO E SULLE ATTIVITA IN ESSERE O PREVISTE STATO E TIPOLOGIA DI STABILIMENTO Stato dello Stabilimento: X Attivo Non costruito Costruito ma non attivo (in attesa di avvio attività, sospensione delle attività, sotto sequestro, in attesa di dismissione) Cessazione attività/dismesso Altro (specificare): Rientra nelle seguenti tipologie (indicare tipologia predominante e secondaria): X (1) Agricoltura (2) Attività ricreative e sportive (ad esempio, pista di pattinaggio sul ghiaccio) (3) Attività minerarie (sterili e processi fisico-chimici) (4) Lavorazione dei metalli (5) Lavorazione di metalli ferrosi (fonderie, fusione ecc.) (6) Lavorazione di metalli non ferrosi (fonderie, fusione ecc.) (7) Trattamento di metalli mediante processi elettrolitici o chimici (8) Raffinerie petrolchimiche/di petrolio (9) Produzione, fornitura e distribuzione di energia (10) Stoccaggio di combustibili (anche per il riscaldamento, la vendita al dettaglio ecc.) (11) Produzione, distruzione e stoccaggio di esplosivi (12) Produzione e stoccaggio di articoli pirotecnici (13) Produzione, imbottigliamento e distribuzione all'ingrosso di gas di petrolio liquefatto (GPL) (14) Stoccaggio di GPL (15) Stoccaggio e distribuzione di GNL* (16) Stoccaggio e distribuzione all'ingrosso e al dettaglio (ad esclusione del GPL) (17) Produzione e stoccaggio di pesticidi, biocidi e fungicidi (18) Produzione e stoccaggio di fertilizzanti (19) Produzione di prodotti farmaceutici (20) Stoccaggio, trattamento e smaltimento dei rifiuti (21) Risorse idriche e acque reflue (raccolta, fornitura e trattamento) (22) Impianti chimici (23) Produzione di sostanze chimiche organiche di base (24) Fabbricazione di plastica e gomma (25) Produzione e fabbricazione di carta e di pasta di carta (26) Trattamento del legno e mobili (27) Fabbricazione e trattamento dei tessili (28) Industrie alimentari e delle bevande (29) Ingegneria generale, fabbricazione e assemblaggio (30) Cantieristica, demolizione e riparazione navale 6

7 (31) Edilizia e lavori di ingegneria edile (32) Ceramica (mattoni, terracotta, vetro, cement, ecc.) (33) Fabbricazione del vetro (34) Fabbricazione di cemento, calce e gesso (35) Elettronica e ingegneria elettrica (36) Centri di movimentazione e trasporto (porti, aeroporti, parcheggi per camion, ecc.) (37) Settore medico, ricerca e istruzione (ivi compresi gli ospedali, le università, ecc.) (38) Fabbricazione di sostanze chimiche (non specificate altrimenti nell'elenco) (39) Altra attività (non specificata altrimenti nell'elenco) *Qui si riporta la traduzione corretta della tipologia numero (15), come riportata nella Rettifica della Decisione 2014/895/UE del 10 dicembre 2014, pubblicata sull Official Journal of the European Union - serie L - del 27 gennaio ATTIVITA IN ESSERE O PREVISTE Descrizione sintetica Impianti/Depositi Identificativo impianto/deposito Denominazione impianto/deposito 1 Centro Ecologico Baiona Descrizione sintetica del Processo/Attività Il è uno stabilimento dedicato al trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non, trattamento svolto all interno di un inceneritore denominato F3 e di un impianto di trattamento acque denominato TAS. L impianto TAS riceve anche acque reflue organiche e inorganiche dall attiguo sito petrolchimico multisocietario di Ravenna. Sono poi presenti anche due forni di incenerimento degli sfiati gassosi prodotti dalle attività del petrolchimico (forno FIS per sfiati non clorurati e Forno F2 per sfiati clorurati, quest ultimo fermo dal 2009). Numero di Addetti (facoltativo) 7

8 Definizione della classe di stabilimento ai fini dell applicazione delle tariffe di cui all Allegato I al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Lo stabilimento ricade nella seguente classe: Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 X Classe 5 X Si richiede l'applicazione della tariffa per le ispezioni in misura ridotta (20%) poiché lo stabilimento ricade nelle condizioni previste dall'allegato I del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. La Società che detiene o gestisce lo stabilimento è una PMI (ai sensi del D.M. 18 aprile 2005). 8

9 SEZIONE B - SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI E QUANTITÀ MASSIME DETENUTE, CHE SI INTENDONO DETENERE O PREVISTE, AI SENSI DELL ART. 3, COMMA 1, LETTERA n) Quadro 1 Categorie delle sostanze pericolose conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008 Sezione «H» PERICOLI PER LA SALUTE Quantità limite (tonnellate) delle sostanze pericolose, di cui all'articolo 3, comma 1, lettera l), per l'applicazione di: Requisiti di Requisiti di soglia inferiore soglia superiore Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) H2 TOSSICITÀ ACUTA Categoria 2, tutte le vie di esposizione Categoria 3, esposizione per inalazione (cfr. nota 7*) Sezione «P» PERICOLI FISICI P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili categorie 2 o 3 non compresi in P5a e P5b Sezione «E» PERICOLI PER L'AMBIENTE E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica Per ogni categoria indicare nella seguente tabella l'elenco delle singole sostanze significative ai fini del rischio di incidente rilevante, i quantitativi di dettaglio e le loro caratteristiche: Categoria E2 Pericoloso per l ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 Tab. 1.1 Dettaglio/Caratteristiche Sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di cui all'allegato 1, parte 1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Nome Sostanza Rifiuti pericolosi con caratteristica di pericolo HP14 Ecotossico Cas n/a Stato fisico Liquido Composizione % n/a Codici di indicazione di pericolo H ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 H411 (*) Quantità massima Numero detenuta o CE prevista (tonnellate) n/a 1922 (*) si riporta l indicazione di pericolo relativa a componenti del rifiuto la cui presenza determina l attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 Ecotossici ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 in materia di classificazione dei rifiuti. 9

10 Categoria H2 Tossicità acuta Tab. 1.2 Dettaglio/Caratteristiche Sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di cui all'allegato 1, parte 1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Nome Sostanza Rifiuti pericolosi con caratteristica di pericolo HP6 Tossicità Acuta Cas n/a Stato fisico Liquido Composizione % n/a Codici di indicazione di pericolo H ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 H 300 ( ) H 330 ( ) H 310 ( ) H 331 ( ) Quantità massima Numero detenuta o CE prevista (tonnellate) n/a 1922 ( ) si riportano le indicazioni di pericolo relative a componenti del rifiuto la cui presenza può determinare l attribuzione della caratteristica di pericolo HP6 ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 in materia di classificazione dei rifiuti. Categoria P5c Liquidi Infiammabili Tab. 1.3 Dettaglio/Caratteristiche Sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di cui all'allegato 1, parte 1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Nome Sostanza Rifiuti pericolosi con caratteristica di pericolo HP3 Infiammabile e miscela idroalcolica di recupero a base metanolo Cas Stato fisico Composizione % n/a Liquido n/a Codici di indicazione di pericolo H ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 H225 (#) H226 (#) Quantità massima Numero detenuta o CE prevista (tonnellate) n/a 1222 ( ) si riportano le indicazioni di pericolo potenziali per i rifiuti infiammabili classificati come HP3 ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 e ricevuti in impianto. NOTE GESTORE: Il si occupa dello stoccaggio e del trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Prima dell entrata in vigore del D.Lgs. 105/2015, nella precedente versione del Rapporto di Sicurezza, era stata proposta un assimilazione per caratteristiche di pericolo tra le sostanze/preparati pericolosi compresi nell Allegato I del D.Lgs. 334/99 e s.m.i., classificati secondo le direttive sostanze e preparati, ed i rifiuti classificati anch essi come pericolosi, allora secondo le caratteristiche di pericolosità H elencate nell Allegato I alla parte quarta del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (Testo Unico dell ambiente). 10

11 Ora, la medesima assimilazione può essere ricercata tra le sostanze/miscele pericolose comprese nell Allegato 1 del D.Lgs. 105/2015, classificate secondo il nuovo Regolamento CLP, e i rifiuti classificati come pericolosi, a cui vengono ad oggi attribuite le caratteristiche di pericolo HP ai sensi del nuovo riferimento normativo in materia, costituito dal Regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre In virtù di tale considerazione, l applicabilità delle disposizioni di cui al D.Lgs. 105/2015 al risulta innanzitutto correlata alla possibilità di assimilare i rifiuti pericolosi stoccati/trattati nel Centro alle sostanze/miscele pericolose presenti nell Allegato 1 al D.Lgs. 105/2015, che sono classificate secondo le disposizioni del Regolamento n. 1272/2008 e s.m.i. (cosiddetto Regolamento CLP). L applicazione di questo approccio ha confermato che parte dei rifiuti liquidi pericolosi ricevuti presso lo stabilimento sono assimilabili a miscele pericolose rientranti nell ambito di applicazione del D.Lgs. 105/2015 sia in termini di loro classificazione che in termini di potenzialità di causare un incidente rilevante. In particolare, al forno F3 possono essere ricevuti rifiuti liquidi classificati ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 come tossici acuti HP6, infiammabili HP3 o ecotossici HP14, assimilabili rispettivamente alle miscele pericolose tossiche acute H2, infiammabili P5c o pericolose per l ambiente E2. All impianto TAS possono invece essere ricevuti rifiuti liquidi classificati ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 come tossici acuti HP6 o ecotossici HP14, assimilabili rispettivamente alle miscele pericolose tossiche acute H2 o pericolose per l ambiente E2. 11

12 Quadro 2 Il presente quadro comprende tutte le sostanze pericolose specificate di cui all'allegato 1, parte 2, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Colonna 1 Sostanze pericolose 41. Miscele ( 2 )(3) di ipoclorito di sodio classificate come pericolose per l'ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 [H400] aventi un tenore di cloro attivo inferiore al 5 % e non classificate in alcuna delle categorie di pericolo nella parte 1 dell'allegato 1. (3) A condizione che la miscela non sia classificata come pericolosa per l'ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 [H400] in assenza di ipoclorito di sodio. Numero CAS 1 Colonna 2 Colonna 3 Quantità limite (tonnellate) ai fini dell'applicazione dei: Requisiti di soglia inferiore Requisiti di soglia superiore Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) ,3 Note ( 1 ) Il numero CAS è fornito solo a titolo indicativo. ( 2 ) Per questi gruppi di sostanze pericolose riportare nella seguente tabella l'elenco delle denominazioni comuni, i quantitativi di dettaglio, nonché le caratteristiche delle singole sostanze pericolose: Tab Dettaglio/Caratteristiche delle sostanze pericolose che rientrano nei gruppi di cui all'allegato 1, parte 2, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE ID Sostanza/Denominazione Cas Stato Fisico Categoria di pericolo di cui all'allegato 1, parte1 Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) Miscele di ipoclorito di sodio n/a Liquido E1 21,3 12

13 Quadro 3 Verifica di assoggettabilità alle disposizioni del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Riempire la tabella facendo riferimento alle sostanze individuate in Tab. 1.1 Tab Sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di cui all'allegato 1, parte1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Categoria delle sostanze pericolose E2 Pericolo per l ambiente Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) q x Requisiti di soglia inferiore (tonnellate) Q LX Requisiti di soglia superiore (tonnellate) Q UX Indice di assoggettabilità per "stabilimenti di soglia inferiore" q x/q LX Indice di assoggettabilità per "stabilimenti di soglia superiore" q x/q UX ,844 H2 Tossicità Acuta ,61 P5c Liquidi Infiammabili ,24 0,024 Riempire la tabella facendo riferimento alle sostanze individuate in Tab. 2.1 Tab Sostanze pericolose elencate nell allegato 1, parte 2 e che rientrano nelle sezioni/voci di cui all allegato 1, parte1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Denominazione Sostanza Categoria di pericolo di cui all allegato 1 parte1 Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) q x Requisiti di soglia inferiore (tonnellate) Q LX Requisiti di soglia superiore (tonnellate) Q UX Indice di assoggettabilità per stabilimenti di soglia inferiore q x/q LX Indice di assoggettabilità per stabilimenti di soglia superiore q x/q UX Miscele di Ipoclorito di Sodio E1 21, ,106 0,043 NOTE GESTORE: Il risulta soggetto agli obblighi di cui agli artt. 13, 14, 15 del D.Lgs. 105/2015 in quanto detiene rifiuti pericolosi assimilabili alla categoria di sostanze pericolose per l ambiente (E2) e alla categoria di sostanze con tossicità acuta (H2) in quantitativi superiori alla soglia superiore indicata per tali voci in Parte 1 dell Allegato 1 del D.Lgs. 105/2015. La compilazione della tabella 3.3 risulta quindi superflua. 13

14 Tab Applicazione delle regole per i gruppi di categorie di sostanze pericolose di cui alla nota 4 dell'allegato 1, punti a, b e c, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Colonna 1 Colonna 2 Colonna 3 Gruppo Sommatoria per "stabilimenti di soglia inferiore" q x/q LX Sommatoria per "stabilimenti di soglia superiore" q x/q UX a) Sostanze pericolose elencate nella parte 2 che rientrano nella categoria di tossicità acuta 1, 2 o 3 (per inalazione) o nella categoria 1 STOT SE con le sostanze pericolose della sezione H, voci da H1 a H3 della parte 1 b) Sostanze pericolose elencate nella parte 2 che sono esplosivi, gas infiammabili, aerosol infiammabili, gas comburenti, liquidi infiammabili, sostanze e miscele auto reattive, perossidi organici, liquidi e solidi piroforici, liquidi e solidi comburenti, con le sostanze pericolose della sezione P, voci da P1 a P8 della parte 1 c) Sostanze pericolose elencate nella parte 2 che rientrano tra quelle pericolose per l'ambiente acquatico nella categoria di tossicità acuta 1 o nella categoria di tossicità cronica 1 o 2 con le sostanze pericolose della sezione E, voci da E1 a E2 della parte 1 14

15 ESITO DELLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' Lo stabilimento: è soggetto a Notifica di cui all'art. 13, per effetto del superamento dei limiti di soglia per le suddette sostanze/categorie e/o in applicazione delle regole per i suddetti gruppi di categorie di sostanze pericolose di cui alla nota 4 dell'allegato 1, punti a, b e c, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE; X è soggetto a Notifica di cui all'art. 13 con gli ulteriori obblighi di cui all'articolo 15 per effetto del superamento dei limiti di soglia per le suddette sostanze/categorie e/o in applicazione delle regole per i suddetti gruppi di categorie di sostanze pericolose di cui alla nota 4 dell'allegato 1, punti a, b e c, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE; non è assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante. ISTRUZIONI DA SEGUIRE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ L'indice di assoggettabilità è per ogni sostanza pericolosa o categoria di sostanze pericolose, il rapporto tra la quantità presente (ai sensi dell'art. 3, comma 1, lettera n, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE) in stabilimento, q x, di sostanza pericolosa X o categoria X di sostanze pericolose, e la quantità limite corrispondente (Q LX o Q UX) indicata nell'allegato 1 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Nel caso in cui il valore di almeno una delle sommatorie in colonna 3 della Tabella 3.3 è maggiore o uguale a 1, lo stabilimento è soggetto a Notifica di cui all'art. 13 con gli ulteriori obblighi di cui all'art. 15 del decreto. Nel caso in cui il valore di almeno una delle sommatorie in colonna 2 della Tabella 3.3 è maggiore o uguale a 1, mentre tutte le sommatorie di colonna 3 sono inferiori a 1, lo stabilimento è soggetto a Notifica di cui all'art. 13. Infine, nel caso in cui tutte le sommatorie di colonna 2 sono inferiori a 1, lo stabilimento non è soggetto agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. 15

16 SEZIONE C - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (art. 47 del DPR 28 Dicembre 2000, N 445) Il sottoscritto nato il Raoul Nome Data di nascita 27/05/1971 a Luogo di nascita San Marino Chiaruzzi Cognome domiciliato per la carica presso gli uffici di Nome della Società Denominazione dello stabilimento sito nel comune di Comune HERAmbiente S.p.A. Ravenna consapevole delle responsabilità penali in caso di false dichiarazioni, ai sensi dell'art. 76 del DPR 28/12/2000, n. 445 DICHIARA di aver provveduto alla trasmissione del Modulo di cui all'allegato 5 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE ai seguenti enti: ISPRA COMITATO TECNICO REGIONALE c/o DIREZIONE REGIONALE VVF di Bologna COMANDO PROVINCIALE VVF di Ravenna REGIONE/ AUTORITA REGIONALE competente Emilia Romagna PREFETTURA di Ravenna COMUNE di Ravenna che quanto contenuto nelle sezioni A1, A2 e B del Modulo di cui all'allegato 5 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE corrisponde alla situazione di fatto esistente relativamente allo stabilimento alla data del: Data 26/05/2016 di aver inviato la planimetria dello stabilimento su base cartografica in formato pdf richiesta nella sezione E del Modulo di cui all'allegato 5 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE; di aver inviato, in formato pdf, le schede di sicurezza delle sostanze pericolose notificate nella Sezione B del Modulo di cui all'allegato 5 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE; di aver inviato il file in formato vettoriale del poligono/i dei contorni dello stabilimento e degli impianti/depositi richiesto nella sezione E del Modulo di cui all'allegato 5 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. 16

17 SEZIONE D INFORMAZIONI GENERALI SU AUTORIZZAZIONI/CERTIFICAZIONI E STATO DEI CONTROLLI A CUI E SOGGETTO LO STABILIMENTO (PUBBLICO) Quadro 1 INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI È COMUNICATA L ASSOGGETTABILITÀ AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI È POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO Ente Locale COMITATO TECNICO REGIONALE PRESSO DIREZIONE REGIONALE VVF della Regione/Provincia Autonoma Ente Nazionale Ufficio Competente Indirizzo completo /PEC Servizio Rischio Via Vitaliano Brancati, ISPRA protocollo.ispra@ispra.legalmail.it Industriale 48, Roma Unità Amministrativa territoriale Direzione Regionale VV.F. Emilia Romagna PREFETTURA Prefetto di Ravenna - REGIONE/AUTORITA REGIONALE COMPETENTE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO Regione Emilia Romagna Comando Provinciale VV.F. Ravenna, Ufficio Competente Indirizzo completo /PEC - Servizio Risanamento Atmosferico, Acustico, Elettromagnetico Ufficio prevenzione incendi COMUNE Comune di Ravenna - Via Aposazza 3, Bologna Piazza del Popolo 26, Ravenna Via della Fiera 8, Bologna Viale Randi 25, Ravenna Piazza del Popolo 1, Ravenna dir.prev.emiliaromagna@cert.vigilfuoco.it protocollo.prefra@pec.interno.it segraae@postacert.regione.emiliaromagna.it com.prev.ravenna@cert.vigilfuoco.it Comune.ravenna@legalmail.it 17

18 Quadro 2 AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA Ambito (Ambiente/Sicurezza) Ambiente Sicurezza Ambiente Riferimento (AIA, ISO/OHSAS, ecc..) Autorizzazione Integrata Ambientale Sistema di Gestione della Sicurezza OHSAS Sistema di Gestione Ambientale ISO Ente di Riferimento N. Certificato/Decreto Data Emissione Provincia di Ravenna (ora ARPAe SAC) /05/2012 DNV GL DNV GL Quadro AHSO- ITA-ACCREDIA CERT AE- BOL-SINCERT 10/07/2015 (28/12/ data prima emissione) 02/07/2015 (29/01/2004 data prima emissione) INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI Lo Stabilimento è stato sottoposto ad ispezione disposta ai sensi dell art. 27 comma 6 comma 7 da Data apertura dell ultima ispezione in loco Data chiusura dell ultima ispezione in loco Ispezione in corso Lo Stabilimento non è stato ancora sottoposto ad ispezione disposta ai sensi dell art. 27 del decreto X Data di emissione dell ultimo Documento di Politica PIR 25/11/2015 Note Gestore: il Gestore ha ricevuto l ultima ispezione ai sensi dell art. 25 del D.Lgs. 334/99 con inizio il 14/06/2010 e conclusione il 19/10/2010. Informazioni più dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l ispezione e possono essere ottenute, fatte salve le disposizioni di cui all art. 23 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE, dietro formale richiesta ad esso. 18

19 SEZIONE E PLANIMETRIA Si veda planimetria allegata Allegare in questa sezione la stampa della planimetria dello stabilimento evidenziando i contorni degli Impianti/Depositi su base cartografica (es. Carta Tecnica Regionale, Foto Aerea ecc.) in formato A3 in scala adeguata. La versione digitale in formato pdf della suddetta planimetria unitamente al file in formato vettoriale (es. shapefile, cad, etc. georiferito nel sistema di coordinate geografiche -lat/long- ETRF2000/WGS84) del poligono/i dei confini dello stabilimento e dei poligoni/o dei contorni degli impianti/depositi deve essere trasmessa agli enti contestualmente al presente Modulo. 19

20 SEZIONE F (PUBBLICO) DESCRIZIONE DELL AMBIENTE/TERRITORIO CIRCOSTANTE LO STABILIMENTO Prossimità (entro 2 km) da confini di altro Stato (per impianti off-shore distanza dal limite della acque territoriali nazionali) Stato Distanza Se necessario, è possibile aggiungere altre righe alla tabella. Lo Stabilimento ricade sul territorio di più unità amministrative di regione/provincia/comune Regione/Provincia/Comune Denominazione Se necessario, è possibile aggiungere altre righe alla tabella. Categorie di destinazioni d uso dei terreni confinanti con lo stabilimento X X X Industriale Agricolo Commerciale Abitativo Altro (specificare): Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km (sulla base delle informazioni disponibili) Località Abitate Tipologia Denominazione Distanza Direzione 3 Case Sparse Circa 1-1,5 km Nord Ovest 1 Centro Abitato 2 - Nucleo Abitato 3 - Case Sparse Attività Industriali/Produttive Tipologia Denominazione Distanza Direzione 1 Cabot Italiana S.p.A. Confinante Nord-Est 1 Polynt S.p.A. Circa 600 m Nord -Est 1 Eni S.p.A. Divisione Refining &Marketing Circa m Est 1 Distrilog S.c.r.l. (Via Baiona) Confinante Sud 1 Orion Engineered Carbons Circa 300 m Sud 20

21 Attività Industriali/Produttive Tipologia Denominazione Distanza Direzione 1 Versalis S.p.A. Circa 600 m Sud-Est 1 Ravenna Servizi Industriali S.c.p.A. Circa 600 m Sud 1 Distrilog Distrilog S.c.r.l. (Via Romagnoli) Circa 1 km Sud-Ovest 1 Logikem S.r.l. Circa 1 km Sud-Ovest 1 Rivoira S.p.A. Circa 900 m Sud 1 CFS Europe Circa 700 m Sud 1 Vinavil S.p.A. Circa 800 m Sud 1 Acomon S.r.l. Circa 1 km Sud 1 Yara Italia S.p.A. Circa 1,2 km Sud 1 TCR Terminal Container Ravenna S.p.A. Circa 1700 m Sud 2 Zona industriale Bassette Circa 600 m Est 2 Aziende portuali Circa 1500 m Sud-Est 1 Soggetta al Decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE 2 Non Soggetta al Decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Luoghi/Edifici con elevata densità di affollamento Tipo Denominazione Distanza Direzione 10 Cimitero 1,5 km Sud 1 - Scuole/ Asili 2 - Aree Ricreative/Parchi giochi/impianti Sportivi 3 - Centro Commerciale 4 - Ospedale 5 - Ufficio Pubblico 6 - Chiesa 7 - Cinema 8 - Musei 9 -Ricoveri Per Anziani 10 - Altro (specificare): 10.a Cimitero 10.b Servizi/Utilities Tipo Denominazione Distanza Direzione 1 Potabilizzatore di città della società Romagna Acque Ca. 1 km Sud 7 Linea di trasmissione e distribuzione dell energia Circa 100 m elettrica Alta tensione Presente in tutte le direzioni 21

22 1 - Acquedotti 2 - Serbatoi acqua potabile 3 - Antenne telefoniche-telecomunicazioni 4 - Depuratori 5 - Metanodotti 6 - Oleodotti 7 - Stazioni/Linee Elettriche Alta tensione 8 - Altro (specificare): 8.a 8.b Trasporti Rete stradale Tipo Denominazione Distanza Direzione 2 S.S. 309 Romea Circa 1500 m Ovest 4 Via Romea Nord Circa 1700 m Ovest 4 Via Baiona Confinante Sud 4 Via Carlo Magni Circa 800 m Nord 5 Strade all interno del Petrolchimico Circa 500 m Sud 1 - Autostrada 2 Strada Statale 3 Strada Provinciale 4 Strada Comunale 5 Strada Consortile 6 - Interporto 7 - Altro (specificare): 7.a 7.b Trasporti Rete Ferroviaria Tipo Denominazione Distanza Direzione 2 Rete ferroviaria per trasporto merci Circa 100 m Sud Se necessario, è possibile aggiungere altre righe alla tabella. 1 Rete ferroviaria Alta Velocità 2 Rete ferroviaria tradizionale 3 Stazione Ferroviaria 4 Scalo Merci Ferroviario 5 - Altro (specificare): 5.a 5.b 22

23 Trasporti Aeroporti Tipo Denominazione Distanza Direzione 1 Aeroporto Civile 2 Aeroporto Militare Aree Portuali Tipo Denominazione Distanza Direzione 1-2 Porto di Ravenna Ricade all interno dell area portuale 1 Porto Commerciale 2 Porto Industriale o Petrolifero 3 Porto Turistico 4 Porto Militare 5 - Altro (specificare): 5.a 5.b Indicare se lo stabilimento ricade all interno di un area portuale e/o è un deposito costiero Deposito costiero X Ricade in area portuale Denominazione Area Portuale Porto di Ravenna Autorità Marittima Competente Capitaneria di Porto Indirizzo Via Teseo Guerra Ravenna Telefono

24 Elementi Ambientali Elementi ambientali vulnerabili Tipo Denominazione Distanza Direzione 1 Parco Delta del Pò Circa 700 m Nord 2 Zona di particolare interesse paesaggistico ambientale (SIC, ZPS) Circa 700 m Nord 10.a Canale Candiano Circa 1300 m Est Se necessario, è possibile aggiungere altre righe alla tabella. 1 - Aree Protette dalla normativa 2 - Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico 3 - Fiumi, torrenti, rogge 4 - Laghi o stagni 5 - Zone costiere o di mare 6 - Zone di delta 7 - Pozzi approvvigionamento idropotabile 8 - Sorgenti 9 - Aree captazione acque superficiali destinate al consumo umano/irrigazione 10 - Altro (specificare): 10.a Canali artificiali 10.b Acquiferi al di sotto dello stabilimento Tipo Profondità dal piano di campagna Direzione di deflusso 1 La falda si trova ad una profondità di circa 1 m dal piano campagna - Se necessario, è possibile aggiungere altre righe alla tabella. 1 Acquifero superficiale 2 Acquifero profondo 24

25 SEZIONE G INFORMAZIONI GENERALI SUI PERICOLI INDOTTI DA PERTURBAZIONI GEOFISICHE E METEOROLOGICHE INFORMAZIONI SULLA SISMICITA : Classe sismica del comune: 3 Parametri sismici di riferimento calcolati al baricentro dello stabilimento relativi al suolo rigido e con superficie topografica orizzontale per i 4 stati limite*: Stati limite (PVr) Stati limite SLE SLU SLO SLD SLV SLC PVR 81% 63% 10% 5% Tr (anni) ag [g] 0,044 0,055 0,150 0,200 Fo 2,484 2,489 2,573 2,522 Tc* [s] 0,262 0,277 0,278 0,284 Periodo di riferimento (Vr) in anni: La Società ha eseguito uno studio volto alla verifica sismica degli impianti/strutture La Società ha eseguito opere di adeguamento in esito allo studio di verifica sismica SI NO Note In sede di istruttoria dell edizione 2010 del Rapporto di Sicurezza, tuttora in corso, il gestore ha proposto di procedere all adeguamento sismico di 2 serbatoi della Sezione 600 del forno F3 (S- 618/A e S-618/B). Nell ultima seduta del 18/05/2016 il CTR Emilia Romagna ha preso atto della proposta e, in caso di accoglimento formale, l intervento sarà eseguito entro aprile (*) Fare riferimento alle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture del 14 gennaio 2008 pubblicate nella G.U. n. 29 del 04 febbraio Suppl. Ordinario n. 30 e ai programmi dedicati disponibili anche sulla rete internet (ad es. Spettri di Risposta scaricabile dal sito 25

26 INFORMAZIONI SULLE FRANE E INONDAZIONI NOTA GESTORE: Per la valutazione del rischio idraulico-idrologico e della pericolosità idraulica sono state considerate le mappe di pericolosità e le mappe di rischio riportate all interno del Piano di Gestione Rischio Alluvioni delle UoM del Reno, Bacini Romagnoli e Marecchia-Conca appartenenti al distretto idrografico dell Appenino Settentrionale. Classe di rischio idraulico-idrologico (**): Classe di pericolosità idraulica(**): Ambito del reticolo principale e secondario collinare montano Ambito reticolo secondario di pianura - R2- Rischio Medio Ambito Costiero Marino - Ambito del reticolo principale e secondario collinare montano Ambito reticolo secondario di pianura - P2 M (alluvioni poco frequeni T r tra 100 e 200 anni media probabilità) Ambito Costiero Marino - (**) Fare riferimento alle classi di rischio e pericolosità idraulica come definite nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 settembre 1998 per l attuazione del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, successivamente convertito nella Legge 3 agosto 1998, n. 267, e successivi aggiornamenti contenuti nel decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49. INFORMAZIONI METEO: Classe di stabilità meteo: Direzione dei venti: D5 (giorno) F2 (notte) O-NO e NO (prevalenti) INFORMAZIONI SULLE FULMINAZIONI Frequenza fulminazioni annue: 1,19 fulmini / (anno*km 2 ) 26

27 SEZIONE H (pubblico) DESCRIZIONE SINTETICA DELLO STABILIMENTO E RIEPILOGO SOSTANZE PERICOLOSE DI CUI ALL ALLEGATO 1 DEL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE Descrizione sintetica dello stabilimento (max 3000 caratteri) Il è costituito dai seguenti impianti funzionalmente e tecnicamente connessi tra loro ovvero gestiti unitariamente nel medesimo complesso: Forno Inceneritore F3: per la termovalorizzazione di rifiuti urbani e speciali, anche pericolosi, con recupero energetico. Impianto di Trattamento Acque di Scarico (TAS) per la depurazione di acque reflue industriali e meteoriche/dilavamento provenienti, oltre che dalle attività svolte nel sito stesso, dai gestori coinsediati nel Sito Multisocietario di Ravenna e da altri gestori esterni collegati via condotta all impianto TAS. In tale impianto viene svolta anche attività di trattamento integrato chimico-fisico e biologico di rifiuti speciali, anche pericolosi, conferiti in conto terzi tramite mezzi mobili. L impianto TAS è costituito nel suo complesso da due sezioni dedicate, rispettivamente, al Trattamento Acque di Processo Organiche (linea TAPO) e al Trattamento Acque di Processo Inorganiche (linea TAPI) comprensive delle acque meteoriche e di dilavamento. Alla linea TAPO sono convogliate, oltre alle acque reflue derivanti da trattamento chimico-fisico specializzato per gli spurghi della sezione di abbattimento fumi del Forno F3, anche i reflui derivanti da trattamento chimicofisico dei rifiuti liquidi conferiti tramite autobotti. Infine è da rilevare il collegamento funzionale relativo alla gestione delle acque meteoriche/dilavamento e di processo derivanti dal Comparto polifunzionale di trattamento/smaltimento di rifiuti HERAmbiente/HASI di Ravenna, sito sulla S.S. 309 Romea al km 2,6; tale collegamento è realizzato tramite 3 condotte interrate di proprietà di HERAmbiente che collegano i due insediamenti distanti circa 2 km l'uno dall'altro, di cui una convoglia i reflui verso la linea TAPI, una verso la linea TAPO e una terza può essere utilizzata per entrambi gli scopi. Forno incenerimento F2 (fuori servizio da agosto 2009) per il trattamento di sfiati gassosi clorurati provenienti via tubo da impianti dell adiacente insediamento petrolchimico. Forno Incenerimento Sfiati (FIS) per il trattamento di sfiati gassosi di processo non clorurati provenienti via tubo dall adiacente insediamento petrolchimico. 27

28 Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate) ; Categorie delle sostanze pericolose conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008 Sezione «H» PERICOLI PER LA SALUTE Quantità limite (tonnellate) delle sostanze pericolose, di cui all'articolo 3, comma 1, lettera l), per l'applicazione di: Requisiti di soglia inferiore Requisiti di soglia superiore Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) H2 TOSSICITÀ ACUTA Categoria 2, tutte le vie di esposizione Categoria 3, esposizione per inalazione (cfr. nota 7*) Sezione «P» PERICOLI FISICI P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili categorie 2 o 3 non compresi in P5a e P5b Sezione «E» PERICOLI PER L'AMBIENTE E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica Per ogni categoria indicare nella seguente tabella l'elenco delle singole sostanze significative ai fini del rischio di incidente rilevante, i quantitativi di dettaglio e le loro caratteristiche: Categoria E2 Pericoloso per l ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 Tab. 1.1 Dettaglio/Caratteristiche Sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di cui all'allegato 1, parte 1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Nome Sostanza Rifiuti pericolosi con caratteristica di pericolo HP14 Ecotossico Cas n/a Stato fisico Liquido Composizione % n/a Codici di indicazione di pericolo H ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 H411 (*) Quantità massima Numero detenuta o CE prevista (tonnellate) n/a (*) si riporta l indicazione di pericolo relativa a componenti del rifiuto la cui presenza determina l attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 Ecotossici ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 in materia di classificazione dei rifiuti

29 Categoria H2 Tossicità acuta Tab. 1.2 Dettaglio/Caratteristiche Sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di cui all'allegato 1, parte 1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Nome Sostanza Rifiuti pericolosi con caratteristica di pericolo HP6 Tossicità Acuta Cas n/a Stato fisico Liquido Composizione % n/a Codici di indicazione di pericolo H ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 H 300 ( ) H 330 ( ) H 310 ( ) H 331 ( ) Quantità massima Numero detenuta o CE prevista (tonnellate) n/a ( ) si riportano le indicazioni di pericolo relative a componenti del rifiuto la cui presenza può determinare l attribuzione della caratteristica di pericolo HP6 ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 in materia di classificazione dei rifiuti Categoria P5c Liquidi Infiammabili Tab. 1.3 Dettaglio/Caratteristiche Sostanze pericolose che rientrano nelle categorie di cui all'allegato 1, parte 1, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Nome Sostanza Rifiuti pericolosi con caratteristica di pericolo HP3 Infiammabile e miscela idroalcolica di recupero a base metanolo Cas Stato fisico Composizione % n/a Liquido n/a Codici di indicazione di pericolo H ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 H225 (#) H226 (#) Quantità massima Numero detenuta o CE prevista (tonnellate) n/a 1222 ( ) si riportano le indicazioni di pericolo potenziali per i rifiuti infiammabili classificati come HP3 ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 e ricevuti in impianto. NOTE GESTORE: Il si occupa dello stoccaggio e del trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Prima dell entrata in vigore del D.Lgs. 105/2015, nella precedente versione del Rapporto di Sicurezza, era stata proposta un assimilazione per caratteristiche di pericolo tra le sostanze/preparati pericolosi compresi nell Allegato I del D.Lgs. 334/99 e s.m.i., classificati 29

30 secondo le direttive sostanze e preparati, ed i rifiuti classificati anch essi come pericolosi, allora secondo le caratteristiche di pericolosità H elencate nell Allegato I alla parte quarta del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (Testo Unico dell ambiente). Ora, la medesima assimilazione può essere ricercata tra le sostanze/miscele pericolose comprese nell Allegato 1 del D.Lgs. 105/2015, classificate secondo il nuovo Regolamento CLP, e i rifiuti classificati come pericolosi, a cui vengono ad oggi attribuite le caratteristiche di pericolo HP ai sensi del nuovo riferimento normativo in materia, costituito dal Regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre In virtù di tale considerazione, l applicabilità delle disposizioni di cui al D.Lgs. 105/2015 al risulta innanzitutto correlata alla possibilità di assimilare i rifiuti pericolosi stoccati/trattati nel Centro alle sostanze/miscele pericolose presenti nell Allegato 1 al D.Lgs. 105/2015, che sono classificate secondo le disposizioni del Regolamento n. 1272/2008 e s.m.i. (cosiddetto Regolamento CLP). L applicazione di questo approccio ha confermato che parte dei rifiuti liquidi pericolosi ricevuti presso lo stabilimento sono assimilabili a miscele pericolose rientranti nell ambito di applicazione del D.Lgs. 105/2015 sia in termini di loro classificazione che in termini di potenzialità di causare un incidente rilevante. In particolare, al forno F3 possono essere ricevuti rifiuti liquidi classificati ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 come tossici acuti HP6, infiammabili HP3 o ecotossici HP14, assimilabili rispettivamente alle miscele pericolose tossiche acute H2, infiammabili P5c o pericolose per l ambiente E2. All impianto TAS possono invece essere ricevuti rifiuti liquidi classificati ai sensi del Regolamento UE/1357/2014 come tossici acuti HP6 o ecotossici HP14, assimilabili rispettivamente alle miscele pericolose tossiche acute H2 o pericolose per l ambiente E2. 30

31 Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate); Il presente quadro comprende tutte le sostanze pericolose specificate di cui all'allegato 1, parte 2, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Colonna 1 Sostanze pericolose 41. Miscele ( 2 )(3) di ipoclorito di sodio classificate come pericolose per l'ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 [H400] aventi un tenore di cloro attivo inferiore al 5 % e non classificate in alcuna delle categorie di pericolo nella parte 1 dell'allegato 1. (3) A condizione che la miscela non sia classificata come pericolosa per l'ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 [H400] in assenza di ipoclorito di sodio. Numero CAS 1 Colonna 2 Colonna 3 Quantità limite (tonnellate) ai fini dell'applicazione dei: Requisiti di soglia inferiore Requisiti di soglia superiore Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) ,3 Note ( 1 ) Il numero CAS è fornito solo a titolo indicativo. ( 2 ) Per questi gruppi di sostanze pericolose riportare nella seguente tabella l'elenco delle denominazioni comuni, i quantitativi di dettaglio, nonché le caratteristiche delle singole sostanze pericolose: Tab Dettaglio/Caratteristiche delle sostanze pericolose che rientrano nei gruppi di cui all'allegato 1, parte 2, del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE ID Sostanza/Denominazione Cas Stato Fisico Categoria di pericolo di cui all'allegato 1, parte1 Quantità massima detenuta o prevista (tonnellate) Miscele di ipoclorito di sodio n/a Liquido E1 21,3 31

32 Principali caratteristiche di pericolosità (in termini semplici) per ogni categoria di sostanze notificata nel quadro 1 e per le sostanze notificate nel quadro 2 I rifiuti liquidi pericolosi presenti nel che possono essere assimilati alle categorie di sostanze pericolose dell Allegato 1 Parte 1 al D.Lgs. 105/2015 sono quelli che presentano caratteristiche di pericolo HP6 (Tossico acuto), HP3 Infiammabili e HP14 (Ecotossici). Nello specifico, i rifiuti HP6 sono stati assimilati alla categoria di sostanze pericolose H2 Tossicità acuta, i rifiuti HP3 alla categoria di liquidi infiammabili P5c e i rifiuti HP14 alla categoria si sostanze pericolose E2 Pericoloso per l ambiente acquatico. I principali pericoli sono pertanto costituiti in sintesi dalla potenziale dispersione di vapori tossici per l uomo, dai rischi di incendio legati all infiammabilità e dalla tossicità per l ambiente acquatico che potrebbe causare rischi in caso di dispersione dei rifiuti nel suolo/sottosuolo. 32

33 Selezionare l informazione pertinente con lo stato di assoggettabilità. Lo stabilimento (contrassegnare con una X i campi pertinenti con lo stato di assoggettabilità): è soggetto a Notifica di cui all'art. 13 per effetto del superamento dei limiti di soglia per le sostanze/categorie o in applicazione delle regole per gruppi di categorie di sostanze pericolose di cui alla sezione B del presente Modulo La Società ha presentato la Notifica prescritta dall'art. 13 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. X è soggetto a Notifica di cui all'art. 13 con gli ulteriori obblighi di cui all'art. 15 per effetto del superamento dei limiti di soglia per le sostanze/categorie o in applicazione delle regole per gruppi di categorie di sostanze pericolose di cui alla sezione B del presente Modulo X La Società ha presentato la Notifica prescritta dall'art. 13 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE; La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall'art. 15 del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. non è assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE La Società ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilità del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. 33

34 SEZIONE I INFORMAZIONI SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE E SULLE MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE DAL GESTORE Eventi incidentali ipotizzati nell'analisi di sicurezza 1A-MET. Rilascio di rifiuto liquido contenete Metanolo in area di scarico ATB Forno F3 a seguito della rottura della manichetta di scarico(**) Metodologia di valutazione utilizzata* (facoltativo) P F C Sistemi tecnici A AS FTA EVT MF (1) Misure adottate per prevenire l'evento ipotizzato Sistemi organizzativi e gestionali (si rimanda al TOP EVENT 2A-DCE) Esiste un istruzione operativa del Sistema di Gestione della Sicurezza specifica per la gestione delle manichette flessibili (IO.0318). per mitigare l'evento ipotizzato Mezzi di intervento dedicati in caso di emergenza Materiali adsorbenti per il contenimento del rilascio In caso di incendio, rete antincendio di stabilimento e sistema spinkler Autorespiratori per il personale in caso di intervento 1B-MET. Rilascio di rifiuto liquido contenente Metanolo in area di scarico ATB Impianto TAS a seguito della rottura della manichetta di scarico ( ) A AS FTA EVT MF (2) (si rimanda al TOP EVENT 2A-DCE) Esiste un istruzione operativa del Sistema di Gestione della Sicurezza specifica per la gestione delle manichette flessibili (IO.0318). Materiali adsorbenti per il contenimento del rilascio Autorespiratori per il personale in caso di intervento 2A-DCE. Rilascio da tubazione di rifiuto contenente Dicloroetano in area Forno F3 a seguito di rottura della tubazione (*) A AS EVT MF Si effettuano controlli sistematici in campo da parte del personale Le tubazioni corrono di esercizio; tutte su rack; Esiste una procedura specifica Le tubazioni di del SGS per la manutenzione alimentazione sono degli impianti (P.0177); realizzate Esiste una procedure specifica completamente saldate per la gestione dei permessi di (ad eccezione della lavoro (P.0120) linea di alimentazione Verifica programmata di tutti i dei rifiuti corrosivi, in sistemi di sicurezza e di blocco; acciaio teflonata internamente) con Rigorosa applicazione delle installate alcune procedure operative e di valvole. sicurezza, che considerano anche le manovre da eseguire in Misuratori di portata caso di scostamenti anomali dei per rilevare eventuali parametri di processo, per la perdite prevenzione dei rischi associati all errore umano. Materiali adsorbenti per il contenimento del rilascio In caso di incendio, rete antincendio di stabilimento Autorespiratori per il personale in caso di intervento 34

35 Eventi incidentali ipotizzati nell'analisi di sicurezza Metodologia di valutazione utilizzata* (facoltativo) P F C Sistemi tecnici Misure adottate per prevenire l'evento ipotizzato Sistemi organizzativi e gestionali per mitigare l'evento ipotizzato Mezzi di intervento dedicati in caso di emergenza 2A-MET. Rilascio di rifiuto liquido contenente Metanolo in area Forno F3 a seguito di rottura tubazione(**) A AS EVT MF (si rimanda al TOP EVENT 2A-DCE) (si rimanda al TOP EVENT 2A-DCE) (si rimanda al TOP EVENT 2A-DCE) 2B-MET. Rilascio di rifiuto liquido contenente Metanolo a seguito di rottura tubazione di alimentazione TAS (vasca S10) ( ) A AS EVT MF Le tubazioni corrono tutte su rack; Le tubazioni non sono completamente saldate: esse infatti sono normalmente flangiate e, nelle aree sottostanti tali punti di discontinuità, sono (si rimanda al TOP EVENT 2A-DCE) stati realizzati piccoli pozzetti per il contenimento di eventuali trafilamenti o comunque di piccole rotture ipotizzabili presso questi elementi. Misuratori di portata per rilevare eventuali perdite Materiali adsorbenti per il contenimento del rilascio Autorespiratori per il personale in caso di intervento 6A-MET. Rilascio di rifiuto liquido contenente metanolo in bacino di contenimento Sezione 600 Forno F3 o rilascio miscela idroalcolica infiammabile in bacino di contenimento serbatoio S-1004 TAS per cedimento serbatoio da sisma (**) A AS FTA EVT MF Ciascun serbatoio è posto all interno di un bacino di contenimento in c.a., impermeabilizzato internamente mediante vernice epossidica resistente alla corrosione; Tutti i serbatoi sono dotati di ancoraggio con tirafondi alle fondamenta - Procedura del Piano di emergenza interna su evento sismico 6B-MET. Rilascio di rifiuto liquido contenente metanolo in bacino di contenimento parco serbatoi TAS per cedimento serbatoio da sisma ( ) A AS FTA EVT MF (si rimanda al TOP EVENT 6A-MET) - Procedura del Piano di emergenza interna su evento sismico 35

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