Qualità delle Schede di Sicurezza e rigore delle Ispezioni
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- Evangelista Mori
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1 Qualità delle Schede di Sicurezza e rigore delle Ispezioni Interazioni tra il Regolamento CE 1272/2008 (CLP) e la Direttiva 2012/18/UE (Seveso III) Tomaso Munari Milano, 13 novembre 2012
2 Sostituzione della parte 1 dell allegato 1 della Seveso II con la parte 2 dell allegato I della Seveso III In estrema sintesi: Sostituizone della parte 2 dell allegato 1 della Seveso II con la parte 1 dell allegato I della Seveso III 2
3 In sintesi: Finalità prioritaria: Adeguare la Direttiva Seveso II all evoluzione del mutato quadro normativo Ulteriori finalità: Chiarimenti/adeguamenti applicativi Dal 1996 (Dir. 96/82/CE) al 2012 (Dir. 2012/18/UE)...passando per il 2003 (Dir. 2003/105/EC)......di tempo ne è passato. 3
4 Finalità Prioritaria: Adeguamento a Regolamento CE 1272/2012 (CLP): Allineamento della norma alla nuova classificazione delle sostanze (pericolose) MA ANCHE Adeguamento alla convenzione di Århus e atti comunitari collegati (Dir. 2003/4/CE, Dir. 2003/35/CE e Dec. 2005/370/CE): Accesso all informazione ambientale per il pubblico; Partecipazione del pubblico alle procedure ambientali; Accesso alla giustizia in materia ambientale....ma discutere su queste ultime esula dalla finalità del presente convegno... 4
5 Chiarimenti e adeguamenti: Ambito di applicazione e definizioni Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e rapporto di sicurezza Pianificazione territoriale Modalità di ispezione Redazione linee guida, APT degli allegati e procedura di esclusione di sostanze L impianto generale della Seveso II è, comunque, mantenuto 5
6 Schema logico della Seveso Ispezioni Pianificazione delle emergenze Rapporti e esperienze sugli incidenti e sui quasi incidenti Gestione della sicurezza Pianificazione territoriale Tecnologie sicure Informazioni al pubblico 6
7 Chiarimenti e adeguamenti (2): Ambito di applicazione e definizioni Aggiunto alle esclusioni lo stoccaggio sotterraneo offshore di gas Definizione di stabilimenti di soglia inferiore e superiore Definizione di stabilimenti nuovi, esistenti, altri e adiacenti Definizione di pubblico, pubblico interessato, e ispezione 7
8 Chiarimenti e adeguamenti (3): Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e rapporto di sicurezza Obbligo di elaborazione preventiva di un documento di MAPP Attuazione MAPP tramite SGS (soglia superiore) o altri sistemi (soglia inferiore) Nel RDS è prevista esplicitamente anche la valutazione delle cause esterne, degli eventi naturali (cataclismi) e degli eventi passati 8
9 Chiarimenti e adeguamenti (4): Pianificazione territoriale Realizzazione di nuovi e modifica di stabilimenti esistenti Distanze minime nella realizzazione di nuove aree pubbliche e residenziali o infrastrutture Distanze minime e/o altre misure per preservare zone di particolare interesse naturale o particolarmente sensibili 9
10 Chiarimenti e adeguamenti (5): Modalità di ispezione Definizione piani di ispezione Frequenze minime di ispezione Adozione di procedure per ispezioni ordinarie e straordinarie Coordinamento con altre misure di controllo AIA (ma anche REACH) 10
11 Chiarimenti e adeguamenti (6): Redazione linee guida, APT degli allegati e procedura di esclusione di sostanze Linee guida su distanza di sicurezza e effetto domino (Previsto manuale prodotto da TWG LUP e MAHB entro fine 2013) Delega alla Commissione per APT allegati (ma non per l allegato I) Possibilità di esclusione di sostanze per rischi intrinseci limitati 11
12 Adeguamento a CLP La modifica dell allegato I è stata un processo articolato non essendoci genericamente correlazione diretta tra classificazione DSD e CLP La parte 2 elenco generico (ora parte 1) si presenta in maniera più ordinata suddiviso in 4 sezioni Sezione H - Pericoli per la salute Sezione P - Pericoli fisici Sezione E - Pericoli per l ambiente Sezione O - Altri pericoli La parte 1 elenco specifico (ora parte 2) riporta alcune nuove sostanze o classi di sostanze 12
13 Elenco generico E possibile suddividere le classi di pericolo presenti nella Direttiva Seveso III secondo tre tipologie Classi direttamente trasfuse tra DSD/CLP Classi previste ma modificate tra DSD/CLP Classi non esistenti in DSD 13
14 Elenco generico (2) 14
15 Elenco generico (3) 15
16 Elenco generico (4) Classi direttamente trasfuse tra DSD/CLP P1b Esplosivi, div. 1.4 P2 Gas infiammabili, cat. 1 o 2 P4 Gas comburenti, cat. 1 P8 Liquidi comburenti, cat. 1, 2 o 3, oppure Solidi comburenti, cat. 1, 2 o 3 E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, cat. tox acuta 1 o tox cronica 1 E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, cat. di tox cronica 2 O1 Sostanze o miscele con indicazione di pericolo EUH014 O3 Sostanze o miscele con indicazione di pericolo EUH029 16
17 Elenco generico (5) Classi previste ma modificate tra DSD/CLP H1 Tossicità acuta cat. 1, tutte le vie di esposizione H2 Tossicità acuta cat. 2, tutte le vie di esposizione cat. 3, esposizione per inalazione P1a Esplosivi Esplosivi instabili; oppure Esplosivi, divisione 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 o
18 Elenco generico (6) Classi previste ma modificate tra DSD/CLP P5a Liquidi infiammabili, cat. 1, oppure cat. 2 o 3 mantenuti a T sup. punto di ebollizione, oppure altri liquidi con flashpoint 60 C, mantenuti a T sup. punto di ebollizione P5b Liquidi infiammabili cat. 2 o 3 in particolari condizioni d uso, alta P o T, comportino pericolo di incidenti rilevanti, oppure Altri liquidi con flashpoint 60 C in particolari condizioni d uso, alta P o T, comportino pericolo di incidenti rilevanti. P5c Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b 18
19 Elenco generico (7) Classi previste ma modificate tra DSD/CLP P5a Liquidi infiammabili, cat. 1, oppure cat. 2 o 3 mantenuti a T sup. punto di ebollizione, oppure altri liquidi con flashpoint 60 C, mantenuti a T sup. punto di ebollizione P5b Liquidi infiammabili cat. 2 o 3 in particolari condizioni d uso, alta P o T, comportino pericolo di incidenti rilevanti, oppure Altri liquidi con flashpoint 60 C in particolari condizioni d uso, alta P o T, comportino pericolo di incidenti rilevanti. P5c Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b 19
20 Elenco generico (8) Classi previste ma modificate tra DSD/CLP Tossicità acuta 20
21 Elenco generico (9) Classi previste ma modificate tra DSD/CLP Liquidi infiammabili Classificazione DSD Classificazione CLP Flashpoint C Punto iniziale di ebollizione C 21
22 Elenco generico (10) Classi non esistenti in DSD H3 Tossicità specifica per organi bersaglio (Stot) - SE cat. 1 P1a Esplosivi Sostanze o miscele aventi proprietà esplosive in conformità al metodo A.14 del regolamento (Ce) n. 440/2008 e che non fanno parte delle classi di pericolo dei perossidi organici o sostanze e miscele autoreattive P3a Aerosol infiammabili cat. 1 o 2 cont. gas inf. cat. 1o2 o liq. inf. cat. 1 P3b Aerosol infiammabili cat. 1 o 2, non cont. gas inf. cat. 1o2 o liq. inf. cat. 1 22
23 Elenco generico (11) Classi non esistenti in DSD P6a Sostanze e miscele autoreattive e Perox organici, tipo A o B P6b Sostanze e miscele autoreattive e Perox organici, tipo C, D, E o F P7 Liquidi e solidi piroforici Liquidi piroforici, cat. 1 Solidi piroforici, cat. 1 23
24 Elenco specifico Oltre alla modifica della dizione relativa ai gas infiammabili in Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale Soglia (inf/sup) 50 / 200 e l introduzione degli oli combustibili densi e dei combustibili alternativi nel novero dei prodotti petroliferi, ovvero i prodotti inerentemente più sicuri degli altri... Soglia (inf/sup) / Sono state introdotte alcune nuove sostanze con limiti specifici 24
25 Elenco specifico (2) Colonna 1 Colonna 2 Colonna 3 Sostanze pericolose Quantità limite (tonnellate) ai fini dell'applicazione dei Requisiti di soglia inferiore Requisiti di soglia superiore 35. Ammoniaca anidra Trifluoruro di boro Solfuro di idrogeno Piperidina Bis(2-dimetilamminoetil)(metil)ammina (2-etilesilossi)propilammina Miscele (*) di ipoclorito di sodio classificate come pericolose per l'ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 [H400] aventi un tenore di cloro attivo inferiore al 5 % e non classificate in alcuna delle categorie di pericolo nella parte 1 dell'allegato I. (*) A condizione che la miscela non sia classificata come pericolosa per l'ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 [H400] in assenza di ipoclorito di sodio. 42. Propilammina (cfr. nota 21) Acrilato di ter-butile (cfr. nota 21) Metil-3-butenenitrile (cfr. nota 21) Tetraidro-3,5-dimetil-1,3,5-tiadiazina -2-tione (Dazomet) (cfr. nota 21) Acrilato di metile (cfr. nota 21) Metilpiridina (cfr. nota 21) Bromo 3-cloropropano (cfr. nota 21)
26 Elenco specifico (3) Prendere nota: I TEF delle diossine sono stati modificati secondo le indicazioni OMS 2005 (prima OMS 1998) 26
27 Elenco specifico (4) Per la parte 1 (ora parte 2) si poteva fare uno sforzo in più indicando a quali delle categorie H, P ed E si devono riferire le sostanze con soglia specifica ai fini del calcolo delle sommatorie......mentre ora si deve sempre verificare, quantomeno, l all. VI del CLP 27
28 Domanda finale Ai fini Seveso devono considerarsi solo le sostanze armonizzate o anche quelle autoclassificate? 28
29 Domanda finale (2) Definizioni Art. 3 Ai fini della presente direttiva... Seveso II: «sostanze pericolose», le sostanze, miscele o preparazioni elencate nell'allegato I, parte 1, o rispondenti ai criteri fissati nell'allegato I, parte 2, che sono presenti come materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi, ivi comprese quelle che possono ragionevolmente ritenersi generate in caso di incidente; Seveso III: «sostanze pericolose», le sostanze o miscele di cui alla parte 1 o elencate nella parte 2 dell'allegato I, sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi; 29
30 Domanda finale (3) Seveso II: Allegato I, parte 2, nota 1 Le sostanze e i preparati sono classificati in base alle seguenti direttive e al loro attuale adeguamento al progresso tecnico: direttiva 67/548/CEE... direttiva 1999/45/CE... Per quanto riguarda le sostanze e i preparati che non sono classificati come pericolosi ai sensi di una delle suddette direttive, ad esempio i rifiuti,... si seguono le procedure di classificazione provvisoria conformemente all'articolo che disciplina la materia nella corrispondente direttiva. Seveso III: Allegato I, nota 1 e 5 Le sostanze e le miscele sono classificate ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008. Le sostanze pericolose che non sono comprese nel regolamento (CE) n. 1272/2008, compresi i rifiuti,... sono provvisoriamente assimilate alla categoria o alla sostanza pericolosa specificata più simile che ricade nell'ambito di applicazione della presente direttiva. 30
31 Domanda finale (4) DSD: Articolo 4 Le sostanze sono classificate in base alle loro proprietà intrinseche... I principi generali riguardanti la classificazione e l'etichettatura delle sostanze e dei preparati sono applicati secondo i criteri previsti dall'allegato VI... CLP: Articolo 3 Una sostanza o miscela che corrisponde ai criteri relativi ai pericoli fisici, per la salute o per l'ambiente definiti nelle parti da 2 a 5 dell'allegato I è considerata pericolosa ed è classificata nelle rispettive classi di pericolo... Qualora... le classi di pericolo siano differenziate in base alla via di esposizione o alla natura degli effetti, la sostanza o miscela è classificata secondo tale differenziazione. 31
32 Domanda finale (4) DSD: Articolo 4 Le sostanze sono classificate in base alle loro proprietà intrinseche... I principi generali riguardanti la classificazione e l'etichettatura delle sostanze e dei preparati sono applicati secondo i criteri previsti dall'allegato VI... CLP: Articolo 3 Una sostanza o miscela che corrisponde ai criteri relativi ai pericoli fisici, per la salute o per l'ambiente definiti nelle parti da 2 a 5 dell'allegato I è considerata pericolosa ed è classificata nelle rispettive classi di pericolo... Qualora... le classi di pericolo siano differenziate in base alla via di esposizione o alla natura degli effetti, la sostanza o miscela è classificata secondo tale differenziazione. CHIARITO! 31
33 Domanda finale (5) Ma allora... cosa vuole dire questo... Seveso III: 4 considerando... le nuove disposizioni dovrebbero essere chiare, coerenti e di facile comprensione per contribuire a migliorare l'attuazione e il controllo dell'attuazione, mentre il livello di protezione della salute umana e dell'ambiente rimane quantomeno immutato o aumenta. La Commissione dovrebbe cooperare con gli Stati membri sull'attuazione concreta della presente direttiva. Detta cooperazione dovrebbe affrontare tra l'altro la questione dell'autoclassificazione di sostanze e miscele
34 Domanda finale (5) Ma allora... cosa vuole dire questo... Seveso III: 4 considerando... le nuove disposizioni dovrebbero essere chiare, coerenti e di facile comprensione per contribuire a migliorare l'attuazione e il controllo dell'attuazione, mentre il livello di protezione della salute umana e dell'ambiente rimane quantomeno immutato o aumenta. La Commissione dovrebbe cooperare con gli Stati membri sull'attuazione concreta della presente direttiva. Detta cooperazione dovrebbe affrontare tra l'altro la questione dell'autoclassificazione di sostanze e miscele
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