REPUBBLICA ITALIANA ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA IL DIRIGENTE GENERALE

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1 D.D.G. n. 128 REPUBBLICA ITALIANA R E G I O N E S I C I L I A N A ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA IL DIRIGENTE GENERALE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; VISTA la Legge 17 Agosto 1942, n e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la L.R. 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO l art.3, comma 4 della legge 07 agosto 1990, n.241 e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la L.R. 30 aprile 1991, n.10; VISTO il D.P.R. n.327/01 e modificato dal D.L. n. 302/02, reso applicabile con l art. 36 della L.R. n. 7 del 02/08/2002 come integrato dall art.24 della L.R. n. 7 del 19/05/2003; VISTA la L.R. 5 aprile 2011, n.5; VISTO l art.68, della L.R. 19 agosto 2014, n. 21; VISTO il D.lgs.n.152/06 e s.m.i.; VISTO l art.59 della L.R. 14/05/2009 n.6, così come modificato dall art.11, comma 41 della l.r. 9/05/2012, n.26; VISTO il D.P.R.S. n.23/2014, con il quale è stato approvato il regolamento in materia ambientale ai sensi del comma 1 dell art.59 della L.R.14/05/2009 n.6; VISTO il D.P.R.S. n. 166/A del 28/06/1969 di approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Catania; VISTA la nota comunale prot. n del 15/01/2014 (ns. Prot. n del 17/01/2014), con la quale il Comune di Catania ha trasmesso per l'approvazione da parte di questo Assessorato ai sensi dell'art. 4 della L.R. 71/78, la documentazione relativa alla variante al vigente P.R.G., riguardante il Piano di Rischio Aeroportuale dell Aeroporto civile di Catania, Fontanarossa Vincenzo Bellini, adottata con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 53 del 07/11/2013; VISTA la nota prot. n del 21/05/2014, con la quale il comune di Catania, riscontrando la richiesta di questo Assessorato prot. n del 22/04/2014, ha integrato la documentazione trasmessa in precedenza; VISTA la nota prot. n del 03/03/2015 con la quale questo Ufficio a seguito dell'istruttoria della pratica in argomento, ha trasmesso al C.R.U. per il parere di competenza, la propria proposta di parere n. 02 del 09/02/2015, che così recita; Omississ.. RILEVATO che: Dalla relazione illustrativa trasmessa, si evince che il suddetto Piano di Rischio Aeroportuale si riferisce all'aeroporto civile di Catania Fontanarossa - Vincenzo Bellini; tale Piano è stato redatto dal Comune di Catania in accordo con il Comune di Misterbianco il cui territorio è interessato da una limitata e marginale porzione della 1 Di 6

2 zona di tutela C relativa alla testata 08, tutto ciò in ottemperanza alle disposizioni del Codice della Navigazione Parte Aeronautica (CNPA) di cui al D.Lgs. 9 maggio 2005 n.96, così come modificato ed integrato dal D.Lgs. 15 marzo n.151, riguardando aree comunali non di competenza aeroportuale. In particolare il Codice, al Capo III, art.707 e seguenti, ha previsto una normativa completamente nuova in materia di vincoli da apporre sui terreni limitrofi agli aeroporti, introducendo i Piani di Rischio P.R.A., che sono strumenti urbanistici finalizzati alla tutela del Territorio dai pericoli derivanti dall'attività aeronautica, in riferimento ai quali i comuni non possono autorizzare opere ed attività ubicate lungo le direzioni di decollo ed atterraggio se non coerenti con Piani stessi; che detto P.R.A. contiene infatti le linee guida per la redazione dei piani e riporta la configurazione geometrica delle zone di tutela, definite in relazione alla distribuzione probabilistica degli eventi aeronautici. L'aeroporto internazionale di Catania Vincenzo Bellini-Fontanarossa è ubicato a sud della città, limitrofo al perimetro del centro abitato così come individuato ai sensi del Codice della Strada,comma2 art.18 legge 865/71, l'impianto è classificato come Classe 4E dell'icao (Organizzazione Internazionale dell'aviazione Civile), con ottava classe per quanto attiene la normativa antincendio; L'area di sedime dell'aeroporto è di circa 202 ettari, l'area di parcheggio per gli aerei misura circa mq., è attrezzato con una singola pista che ha una lunghezza pari a m e larghezza di m. 45 ed è orientata in direzione Ovest (testata 08) Est (testata 26), con parametro azimutale di 84. Le zone di tutela del Piano di Rischio interessano: 1) parte del territorio dell'ex Consorzio Area di Sviluppo Industriale (ASI), ora sostituito dall'irsap (Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive), disciplinato dallo specifico Piano regolatore sovraordinato rispetto a quello comunale. 2) Il Piano Urbanistico Attuativo Variante Catania Sud (PUA) in fase di determinazione da parte di questo Assessorato. Le zone di tutela del Piano in argomento determinate in A,B,C, e D interessano un territorio di circa 9 milioni di mq., così suddivise: - Zona di tutela A mq ; - Zona di tutela B mq ; - Zona di tutela C mq ; - Zona di tutela D mq ; Tali Zone sono state messe a confronto con le indicazioni di zona del vigente P.R.G. e gli ulteriori strumenti urbanistici sopra richiamati, per valutare l'interazione tra le Norme Urbanistiche vigenti e le suddette zone di Tutela determinate; al fine di adeguare le Norme di Attuazione alle indicazioni del PRA, sono state apportate alcune limitazioni relativamente agli indici edificatori ed alle destinazioni d'uso, come riassunte nelle tabelle allegate al Norme di Attuazione del PRA, che di seguito si riportano: Zone di Tutela e Prescrizione di carattere generale del PRA: 1) Zona di tutela A è da limitare al massimo il carico antropico. In tale zona non vanno quindi previste nuove edificazioni residenziali. Possono essere previste attività non 2 Di 6

3 residenziali, con indici di edificabilità bassi, che comportano la permanenza discontinua di un numero limitato di persone, vanno evitati insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportive a forte concentrazione, edilizia intensiva, costruzione di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale. Tali prescrizioni sono indicate nelle TABELLE 2 e 3 delle Norme di Attuazione del PRA. 2) Zona di tutela B possono essere previsti una modesta funzione residenziale, con indici di edificabilità bassi, e attività non residenziali, con indici di edificabilità medi, che comportano la permanenza di un numero limitato di persone, vanno evitati insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportive a forte concentrazione, edilizia intensiva, costruzione di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale. Tali prescrizioni sono indicate nelle TABELLE 2 e 3 delle Norme di Attuazione del PRA. 3) Zona di Tutela C possono essere previsti un ragionevole incremento della funzione residenziale, con indici di edificabilità medi, e nuove attività non residenziali, vanno evitati insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportive a forte concentrazione, edilizia intensiva, costruzione di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale. Tali prescrizioni vengono indicate nelle TABELLE 2 e 3 delle Norme di Attuazione del PRA. 4) Zona di Tutela D in tale zona, caratterizzata da un livello minimo di tutela e finalizzata a garantire uno sviluppo del territorio secondo le indicazione previste dagli strumenti urbanistici attuativi comunali in maniera opportuna e coordinata con l'operatività aeroportuale, pertanto gli interventi consentiti nelle zone tipizzate Parco urbano costiero Turistico-Ricreativa e Ricettiva con le relative prescrizioni vengono indicate nelle Norme di Attuazione del PRA e dalle TABELLE 2 e 3 allegate. 5) Zona L SERVIZI GENERALI Art. 21 delle N.T.A. del vigente P.R.G. vengono integrate come segue: TESTATA 08 (ovest) - Zona L Cimitero Inglese (zona di tutela B) viene confermata zona L con destinazione d'uso cimitero con indice di fabbricabilità0,06mc/mq.; - Zona L Servizi Generali Scuola (Zona di tutela A)rimane tipizzata zona L, le volumetrie esistenti potranno essere utilizzate per destinazioni d'uso non residenziali che comportano la permanenza di un numero limitato di persone; - Zona L Aeroporto (zona di tutela A) rimane tipizzata zona L - aeroporto con indice di fabbricabilità 0 mc/mq.; - Zona Ferroviaria (zona di tutela A) rimane tipizzata zona ferroviaria con indice di fabbricabilità 0 mc/mq.; TESTATA 26 (est) - Zona L Aeroporto (zona di tutela A) rimane tipizzata zona L - aeroporto con indice di fabbricabilità 0 mc/mq.; LATERALE SUD - Zona L Aeroporto stazione elicotteri Maristaeli (zona di tutela D) rimane tipizzata zona L - aeroporto con indice di fabbricabilità 2 mc/mq., sono ammesse inoltre 3 Di 6

4 destinazioni d'uso che prevedono un carico antropico massimo pari a abitanti o addetti, e le attività istituzionali, civili e militari che prevedono maggiori presenze purchè occasionali e temporanee; Considerato che: La variante al P.R.G. consiste esclusivamente nella visualizzazione delle fasce di rispetto e nella integrazione delle relative Norme Tecniche di Attuazione, in riferimento alle limitazioni del P.R.A. è precisamente la Zona L SERVIZI GENERALI Art. 21 delle N.T.A. sopra descritta che prevedono destinazioni d'uso più restrittive rispetto a quelle vigenti. L'ENAC, valuta le scelte di pianificazione urbanistica adottate dai comuni per garantire la tutela del territorio dal rischio generato dall'attività di volo, esprime il proprio parere, a seguito del quale il comune essendo aree comunali non di competenza aeroportuale adotta il PRA e ne recepisce le previsioni nei propri strumenti urbanistici. Le indicazioni e le prescrizioni che lo costituiscono sono finalizzate a rafforzare, tramite un governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofe all'aeroporto e a mitigare eventuali conseguenze di un incidente aereo limitando, nelle aree statisticamente più interessate,la presenza umana e le attività che potrebbero potenzialmente amplificare le conseguenze degli incidenti. Infatti, fermo restando l'elevato livello di sicurezza raggiunto nel settore dell'aviazione civile, non può tuttavia considerarsi nulla la possibilità di incidenti che possono coinvolgere le aree prossime agli scali aeroportuali. Un buon governo dell'urbanizzazione delle aree contigue agli aeroporti è peraltro essenziale per garantire la possibilità di intervento del servizio di soccorso in caso di incidente aereo. Le limitazioni derivanti dall'attuazione del Piano di Rischio si riferiscono solamente alle nuove opere e alle nuove attività da insediare nel territorio circostante l'aeroporto e che comportano aumento del carico antropico. Il PRA dunque, pur in presenza di attività o edifici anche palesemente incompatibili, non produce effetti ablatori né interditivi delle attività presenti. Non vengono dunque inseriti divieti o limiti concernenti tali realtà, salvo i divieti di mutamenti di destinazione d'uso comportanti aumento della presenza umana. Sono invece sempre ammessi mutamenti delle destinazioni d'uso comportanti riduzione del carico antropico. Le aree soggette alle limitazioni, riscontrate in riferimento alle disposizioni del Regolameto per la Costruzione e l'esercizio degli Aeroporti (R.C.E.A.) Edizione 2,Capitolo9,paragrafo6 come da emendamento n.7 del 20/10/2011, sono state messe successivamente a confronto con le indicazioni di zona del vigente Piano Regolatore Generale, nonché con le norme previste dai singoli piani urbanistici e successive variante adottate dal Comune di competenza, prima elencati, al fine di effettuare le valutazioni circa l'integrazione tra norme urbanistiche e zone di tutela (A,B,C.e D) determinate. Le tipizzazioni urbanistiche stabilite dai piani urbanistici vigenti, vengono in pratica confermate. Pur tuttavia per un numero limitato di dette aree, al fine di meglio adeguarele alle indicazioni del Piano di Rischio aeroportuale, sono state apportate alcune limitazioni relativamente agli indici edificatori ed alle destinazioni d'uso come vengono rappresentate dalle Norme di Attuazione e le relative tabelle allegate. Che il Servizio 1 VAS-VIA di questo Assessorato ha ritenuto che alla luce del punto 6, paragrafo 1.2 del modello metodologico approvato con delibera di Giunta n. 200 del 10/06/2009, non ricorrono i presupposti per l'attivazione della procedura di valutazione Ambientale Strategica (ex D.Lgs. 152/06e ss.mm.ii.) riguardo alla variante in argomento. 4 Di 6

5 PARERE Per tutto quanto sopra visto e considerato, questa Unità Operativa 4.1 del Servizio 4/DRU di questo Assessorato, rilevata la pubblica utilità dell'intervento, è del parere che la variante al vigente P.R.G. proposta dal Comune di Catania ai sensi dell'ex art.4 della L.R. n. 71/78, per l'approvazione del Piano di Rischio Aeroportuale dell'aeroporto civile di Catania Fontanarossa Vincenzo Bellini, adottata con deliberazione del C.C. n. 53 del 07/11/2013, sia assentibile in conformità alle condizioni e prescrizioni contenute nei pareri rilasciati dagli Enti in premessa citati, fatti salvi vincoli ed obblighi derivanti da altre disposizioni di legge ; VISTA la nota prot. n del 01/04/2015, con la quale la Segreteria del C.R.U. ha trasmesso il parere espresso da detto Consesso nella seduta del 25/03/2015 con Voto n.221; VISTO il voto n. 221 espresso nella seduta del 25/03/2015, che di seguito si riporta: Omissis RILEVATO che la variante proposta riguarda il recepimento del sistema di tutela discendente dal Piano di Rischio Aeroportuale redatto ai sensi e per gli effetti del D.lgs.151/2006, art.707 del Codice della Navigazione, e s.m.i., ed individua le aree di rischio sugli elaborati del PRG vigente, in quanto prescrittive sulle previsioni urbanistiche dello stesso ; RILEVATO INOLTRE CHE detto Piano del Rischio è stato valutato positivamente dall E.N.A.C. che ha invitato il comune ad adeguare il proprio PRG in ragione delle limitazioni sul carico antropico delle aree interessate dal medesimo Piano; UDITI i relatori che hanno illustrato la proposta di parere favorevole formulata dall Ufficio evidenziando tuttavia che l art.5 zone di tutela C, delle norme del P.R.A., al comma 2 in tali zone. Il punto 1 è opportuno rendere più esplicita la norma di attuazione e pertanto lo stesso deve essere modificato in tal modo: - è consentita l attività edificatoria prevista dai vigenti strumenti urbanistici con la limitazione prevista dall art.1 ed esplicitata nelle tabelle 2 e 3 che, pertanto, sono da intendersi prevalenti sulla norma generale ; CONSIDERATO che nel corso della discussione è emerso l orientamento di condividere la proposta dell Ufficio con le modifiche proposte dai relatori e poter procedere all approvazione della variante in trattazione; per quanto sopra il Consiglio esprime PARERE Favorevole all approvazione della variante al vigente P.R.G., riguardante il recepimento del sistema di tutela discendente dal Piano di Rischio Aeroportuale redatto ai sensi e per gli effetti del D.lgs.151/2006, art.707 del Codice della Navigazione, e s.m.i., in oggetto citato, adottato con deliberazione del Consiglio Comunale di Catania, n.53 del 07/11/2013, ai sensi dell art.4 della L.R.71/78 alle condizioni riportate nel condiviso parere dell Ufficio e nel presente voto. VISTA la nota prot. n del 07/04/2014, con la quale il Serv. 1 V.A.S.-V.I.A. del Dipartimento Regionale dell Ambiente ha espresso il parere di esclusione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica di cui al D.Lgs 152/2006, alla luce del punto 6, paragrafo 1.2 del modello metodologico approvato co Delibera di Giunta n. 200 del 10/06/2009; RILEVATA la regolarità della procedura seguita; RITENUTO di dover provvedere alla chiusura del procedimento, in ragione delle condivise considerazioni formulate dal CRU con il voto n. 221 del 25/03/2015, sulla scorta della proposta dell Ufficio n. 02 del 09/02/2015 rilasciata dal Servizio 4/DRU U.O. 4.1; 5 Di 6

6 RITENUTO pertanto che la variante possa essere approvata nei termini proposti; D E C R E T A ART.1) ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della L.R. 71/78, la variante al vigente P.R.G. proposta dal Comune di Catania, adottata con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 53 del 07/11/2013, è approvata alle condizioni e prescrizioni di cui al Parere D.R.U. n. 02 del 09/02/2015, condivise ed integrate dal C.R.U. con il Voto n. 221 del 25/03/2015. ART. 2) Fanno parte integrante del presente Decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati, vistati e timbrati da questo Assessorato: 1) Deliberazione Consiliare del comune di Catania n. 53 del 07/11/2013; ELABORATI: 2) Relazione illustrativa; 3) Norme tecniche di Attuazione; 4) TAV. 1 Planimetria generale con individuazione zone di tutela- scala 1:10.000; 5) TAV. 2 Planimetria Piano di Rischio su P.R.G. vigenmte scala 1: ; 6) TAV. 3 Planimetria Piano di Rischio su base catastale scala 1:5.000; 7) TAV. 4 Planimetria Piano di Rischio su aerofotogrammetria scala 1: 5.000; 8) TAV. 5 Planimetria Piano di Rischio su ortofoto scala 1:10.000; 9) TAV. 6 Ricognizione insediamenti sensibili nelle zone di tutela; elaborati variante al P.R.G. vigente di recipimento del P.R.A.: 10) * Relazione e Norme di Attuazione; 11) * Zonizzazione Stralcio; ART. 3) Il presente decreto dovrà essere pubblicato sul sito web dell Amministrazione comunale (Albo Pretorio on line) ai sensi della normativa vigente in materia di pubblicazione degli atti. ART. 4) Il Comune di Catania resta onerato dagli adempimenti consequenziali al presente decreto che, con esclusione degli allegati, ai sensi dell art.10 della legge 1150/42, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. ART. 5) Avverso il presente provvedimento è esperibile, dalla data della pubblicazione, ricorso giurisdizionale dinanzi al TAR, entro il termine di sessanta giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Regione, entro il termine di centoventi giorni. Ai sensi dell art. 68 della L.R. 12 agosto 2014 n 21 il presente decreto è pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento Regionale Urbanistica. Palermo, 30/04/2015 IL DIRIGENTE GENERALE Ing. Salvatore Giglione firmato 6 Di 6

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