CAPITOLO II DEI DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INTERNA DELLO STATO

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1 CAPITOLO II DEI DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INTERNA DELLO STATO 1. Attentato contro il Presidente della Repubblica (art. 276). 2. Offesa alla libertà del Presidente della Repubblica (art. 277). 3. Offesa all onore o al prestigio del Presidente della Repubblica (art. 278). 4. Lesa prerogativa della irresponsabilità del Presidente della Repubblica (art. 279). 5. Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280). 5-bis. Atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi (art. 280-bis). 6. Atti di terrorismo nucleare (art. 280 ter) -7 Offesa alla libertà del Capo del Governo (art. 281). 8. Offesa all onore del Capo del Governo (art. 282) 9. Attentato contro la costituzione dello Stato (art. 283) 10. Insurrezione armata contro i poteri dello Stato (art. 284). 10-bis. Devastazione, saccheggio e strage (art. 285) 11. Guerra civile (art. 286). 12. Usurpazione di potere politico o di comando militare (art. 287). 13. Arruolamenti o armamenti non autorizzati a servizio di uno Stato estero (art. 288). 14. Attentato contro organi costituzionali e contro le Assemblee regionali (art. 289). 15. Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione (art bis). 16. Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze Armate (art. 290). 17. Vilipendio alla nazione italiana (art. 291). 18. Vilipendio alla bandiera o ad altro emblema dello Stato (art. 292). 99

2 CAPITOLO II DEI DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INTERNA DELLO STATO 1. Attentato contro il Presidente della Repubblica (art. 276). Chiunque attenta alla vita, alla incolumità o alla libertà personale del Presidente della Repubblica è punito con l ergastolo. (*) Articolo così sostituito dall art. 2 l. 11 novembre1947, n ISTITUTI PROCESSUALI Procedibilità: ufficio Competenza: C. Assise Arresto: obbligatorio Fermo: consentito Custodia cautelare in carcere: consentita Altre misure cautelari personali: consentite Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (come mezzo di ricerca della prova): consentite Udienza preliminare: prevista Prescrizione: imprescrittibile SOMMARIO 1. La struttura 1.1. L elemento soggettivo 1.2. Consumazione e configurabilità del tentativo 1. La struttura. L elemento materiale del delitto consiste in un attentato, cioè in un atto diretto alternativamente contro la vita, l incolumità o la libertà personale del Presidente della Repubblica. Sussiste attentato alla vita quando si compiono atti idonei, univocamente diretti a cagionare la morte; attentati contro la libertà personale sono fatti diretti a restringere la libertà di movimento (in particolare cfr. artt ) 1. Per quanto riguarda, invece, l incolumità, vengono generalmente escluse dalla previsione normativa le semplici percosse 2. La norma in parola tutela l inviolabilità fisica della persona del Presidente della Repubblica e di chi ne fa le veci ai sensi dell art. 290-bis, in qualità di rappresentante dell unità dello Stato di cui è a capo (art. 87 Cost.) 3. Chiunque cittadino, apolide o straniero può essere soggetto attivo del reato. Soggetti passivi sono: a) il Presidente della Repubblica e chi ne fa le veci (cfr. art. 290-bis); b) il Papa L elemento soggettivo. Il dolo è generico e consiste nella coscienza e volontà di commettere il fatto delittuoso nei confronti del Presidente della Repubblica Consumazione e configurabilità del tentativo. Il delitto si consuma nel momento in cui si pongono in essere gli atti idonei e diretti in modo non equivoco ad offendere la vita, l integrità fisica o la libertà personale del Capo dello Stato. Il tentativo non è ammissibile Rapporti con altri reati. Quando l offesa contro la persona è elemento costitutivo o circostanza aggravante di altro reato (ad es., rapina o estorsione), vige la regola dell art. 301 c.p.: vi è lo scioglimento del reato complesso e il delitto contro la persona del Presidente è punito a norma dell art. 276, mentre quanto rimane dei reati di estorsione e rapina (cioè l offesa al bene giuridico del patrimonio) rimane punibile a titolo di furto e i due reati concorrono tra di loro. Condotta Bene giuridico Soggetto attivo Soggetto passivo 1 Sulla nozione di attentato si rinvia a GAROFOLI, Diritto penale, Manuale di diritto penale, Nel diritto Editore, GALLO- MUSCO, cit., GALLO-MUSCO, cit., 162; Cass., 26 giugno 1981, Agnellini, in CED, , in RP, 1982, Cfr., per tutti, FIANDACA-MUSCO, cit., I,

3 Bene giuridico TITOLO I I DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ DELLO STATO 2. Offesa alla libertà del Presidente della Repubblica (art. 277). Chiunque, fuori dei casi preveduti dall articolo precedente, attenta alla libertà del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da cinque a quindici anni. (*) Articolo così sostituito dall art. 2 l. 11 novembre 1947, n ISTITUTI PROCESSUALI Procedibilità: su autorizzazione del ministero della giustizia Competenza: C. Assise Arresto: obbligatorio Fermo: consentito Custodia cautelare in carcere: consentita Altre misure cautelari personali: consentite Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (come mezzo di ricerca della prova): consentite Udienza preliminare: prevista Prescrizione: 15 anni SOMMARIO 1. La struttura 1.1. Rapporti con altri reati 1. La struttura. Si tratta di un altra figura di attentato volta alla tutela della libertà individuale del Presidente della Repubblica 5, in qualità di rappresentante dell unità dello Stato di cui è a capo 6 e del Papa, ai sensi dell art. 8 del Trattato tra l Italia e la Santa Sede dell 11 febbraio Per effetto dell espressa clausola di riserva fuori dei casi preveduti dall articolo precedente, deve ritenersi che rientri nell ambito di operatività della norma in esame ogni offesa alla libertà morale (artt ), all inviolabilità del domicilio (artt. 614 e 615) e all inviolabilità dei segreti (artt ) 7. Per tutti gli altri elementi della struttura criminosa in esame valgono le considerazioni svolte per la fattispecie precedente Rapporti con altri reati. Quando l attentato alle libertà dell art. 277 rappresenta il mezzo strumentale implicitamente necessario e diretto alla realizzazione dell attentato alla libertà personale di cui all art. 276 c.p., sussiste, per unanime ed autorevole dottrina, un concorso apparente di norme con prevalenza dell art. 276 sull art Offesa all onore o al prestigio del Presidente della Repubblica (art. 278). Chiunque offende l onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni. (*) Articolo così sostituito dall art. 2 l. 11 novembre 1947, n ISTITUTI PROCESSUALI Procedibilità: su autorizzazione del ministero della giustizia Competenza: tribunale monocratico Arresto: facoltativo Fermo: non consentito Custodia cautelare in carcere: consentita Altre misure cautelari personali: consentite Udienza preliminare: prevista Prescrizione: 6 anni SOMMARIO 1. La Struttura 1.1. L elemento soggettivo 1.2. Consumazione e tentativo FIANDACA-MUSCO, cit., I, GALLO-MUSCO, sub art. 276, ANTOLISEI, cit., II, 583; GALLO-MUSCO, sub art. 276, 166; MANZINI, cit., 442 e 443; PANNAIN, cit., Cfr. MANZINI, cit., 443.

4 CAPITOLO II DEI DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INTERNA DELLO STATO 1. La struttura. La condotta tipica consiste nell offendere l onore o il prestigio del Presidente della Repubblica. La giurisprudenza ritiene che la norma sia applicabile tanto nel caso in cui le offese siano dirette alla persona del Capo dello Stato nell esercizio o a causa delle funzioni inerenti alla carica rivestita, quanto nel caso in cui lo colpiscano nella sua individualità privata, con riguardo anche a fatti anteriori all attribuzione della carica medesima, anche le offese non compiute contemplatione officii ripercuotendosi, in concreto, sul prestigio della istituzione 9. Le semplici irriverenze, indelicatezze, infrazioni di cerimoniale ecc. non costituiscono offesa ai sensi dell art L offesa può essere realizzata con qualunque mezzo: parole, scritti, gesti, stampa 11, ma non è penalmente rilevante quando non riguarda immediatamente la persona del Capo dello Stato (per es.: familiari, emblemi di Istituzioni che, pur elevatissime, non sono rappresentate dal Presidente) 12. Quanto alle modalità esecutive, in giurisprudenza si è per l appunto sostenuto che per la consumazione del reato previsto dall art. 278 c.p. non è richiesto che l offesa diretta a quest ultimo avvenga col mezzo della stampa, essendo sufficiente la semplice comunicazione dell offesa ad un terzo con qualsiasi mezzo. Nella fattispecie si trattava di offesa contenuta in una lettera pubblicata su un quotidiano dopo che la stessa era stata recapitata al direttore del giornale che in quel momento si trovava in una città diversa da quella della pubblicazione del giornale medesimo. La S.C. ha ritenuto che essendo stato dai giudici di merito escluso il concorso nel reato da parte del direttore del quotidiano, condannato, infatti, per il reato previsto dall art. 57 c.p. in relazione all art. 278 c.p. per aver omesso di esercitare il prescritto controllo sul giornale da lui diretto correttamente era stata ritenuta la competenza territoriale del tribunale della città in cui si trovava il direttore del giornale al momento in cui aveva ricevuto la lettera in questione, essendo stato il primo a conoscere il contenuto offensivo di detto documento 13. Per onore deve intendersi sia il sentimento che ciascuno ha della propria dignità morale (onore in senso stretto), sia il valore sociale dell individuo (decoro) 14. Il prestigio è quella particolare essenza che assume il decoro quando l offeso è rivestito di pubbliche funzioni 15. Oggetto giuridico di tale fattispecie è la personalità morale del Presidente della Repubblica, in qualità di rappresentante dell unità dello Stato di cui è a capo (art. 87 Condotta tipica Bene giuridico 9 Cass., 16 gennaio 1978, Graziani, in CED, , in CP, 1979, Cass., 8 febbraio 1963, Benedetti, in CP, 1963, GALLO-MUSCO, cit., 215; nella manualistica, FIANDACA-MUSCO, cit., I, 104; MANZINI, cit., La S.C. ha ravvisato il delitto di cui all art. 278 c.p. nella pubblicazione di un articolo a commento di un intervento del Presidente della Repubblica ad una cerimonia commemorativa di Aldo Moro, nel quale sono state usate espressioni quali antipatico, l averne detta una delle sue, il lanciare messaggi mafiosi, il non stare a fare nulla nel posto occupato, l insinuazione di una sua responsabilità morale nella morte di Aldo Moro. Cfr. Cass., 16 marzo 2004, in RP, 2004, Cass., Sez. I, 16 ottobre 1996, n. 9880, in Riv. pen., 1997, PANNAIN, cit., MANZINI, cit., 451; Cass., 8 febbraio 1963, Benedetti, in CP, 1963,

5 Soggetti attivi e passivi Corte europea per i diritti dell uomo, Sez. V, 14 marzo 2913, ric. n /10, Eon c. Francia TITOLO I I DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ DELLO STATO Cost.); come nelle altre disposizioni riguardanti la persona del Presidente della Repubblica (cfr. artt , 1), l oggetto protetto dall art. 278 è duplice: il bene individuale (onore della persona) e il prevalente bene istituzionale (prestigio dello Stato) 16. Per i soggetti attivi e passivi si rinvia alle considerazioni relative alle ipotesi ex artt. 276 e L elemento soggettivo. Il dolo è generico e consiste nella coscienza e volontà di compiere l azione offensiva con la consapevolezza di arrecare ingiuria alla persona investita della carica Consumazione e tentativo. Il delitto si consuma nel momento in cui atti idonei ad integrare l offesa all onore o al prestigio dell organo istituzionale vengono a conoscenza di altre persone, senza necessità di un effettivo discredito nei confronti del soggetto passivo. Parte della dottrina ammette il tentativo ove l attività ingiuriosa sia frazionabile (esempio: predisposta la divulgazione di un manifesto denigratorio, ne viene impedita la diffusione). È stata da taluni sostenuta la illegittimità costituzionale per ritenuto contrasto con gli artt. 3, 21, 24, 25, comma 2, e 111 Cost. della disposizione in questione; con ordinanza 4 febbraio 2004, n , la Corte di Cassazione ha dichiarato la questione manifestamente infondata ritenendo che la fattispecie in esame ben può essere integrata da affermazioni che, esulando dai limiti del legittimo diritto di critica, abbiano (valutate nell ambito dell intero contesto in cui sono contenute) carattere insultante, ingiurioso e ridicolizzante. Nella specie, è stata confermata la sentenza di merito che ha ritenuto ricorrere gli estremi del detto reato nel contenuto di un articolo scritto dall imputato, per il carattere obiettivamente insultante, ingiurioso e per certi aspetti ridicolizzante di singole espressioni e dell intero contesto, espressioni del tutto estranee al concetto di critica a comportamenti politici e personali del presidente della repubblica. È stato ritenuto manifestamente infondato anche il rilievo di costituzionalità dedotto con riguardo alla consistenza del trattamento sanzionatorio contemplato dall art. 278 c.p. Nel dettaglio, Cass. pen., Sez. I, 12 febbraio 1996, n. 3069, ha dichiarato infondata la q.l.c. dell art. 278 c.p. sotto il profilo della irragionevolezza della sanzione, per sproporzione rispetto a quella stabilita per i delitti di ingiuria e di oltraggio a pubblico ufficiale e con riferimento ai principi di cui agli art. 3 e 27 cost. Ciò in quanto, data l eccezionale rilevanza del bene protetto dalla norma in considerazione, e, dunque, data la improponibilità di analogie tra la fattispecie criminosa da essa sanzionata e i delitti di oltraggio a p.u. e ingiuria, si deve ritenere che non vi sia alcuno straripamento dei criteri di congruità sia sotto il profilo della coerenza intrinseca al sistema penale, sia sotto il profilo della violazione dei valori costituzionali. Su tali questioni, da ultimo, ha avuto modo di pronunciarsi la stessa Corte EDU, nella nota sentenza Eon c. Francia del 14 marzo I giudici di Strasburgo erano stati investiti del ricorso presentato da un cittadino francese per la condanna subita - ad opera delle giurisdizioni nazionali - per il reato previsto in quell ordinamento e del tutto sovrapponibile alla previsione di cui all art. 278 c.p. italiano, in asserito contrasto con il suo diritto costituzionale e convenzionale alla libertà di espressione. Il Sig. Eon, più nel dettaglio, era stato condannato alla pena simbolica di 30 euro di multa per il reato di offense au President de la Repubblique per aver sollevato - in occasione di un corteo DEAN, cit., 1105; GALLO-MUSCO, cit., 213.

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7 Roberto GAROFOLI MANUALE DI PARTE SPECIALE Tomo I (artt terdecies) IV edizione 2017

8 Indice Premessa edizione 2017 Premessa edizione 2009 Piano dell opera V VI VIII PARTE I - I DELITTI TITOLO I I DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ DELLO STATO 3 CAPITOLO I I DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INTERNAZIONALE DELLO STATO 5 Nozioni introduttive 7 1. Attentati contro l integrità, l indipendenza o l unità dello Stato (art. 241) Cittadino che porta le armi contro lo Stato italiano (art. 242) Intelligenze con lo straniero a scopo di guerra contro lo Stato italiano (art. 243) Atti ostili verso uno Stato estero che espongono lo Stato italiano al pericolo di guerra (art. 244) Intelligenze con lo straniero per impegnare lo Stato italiano alla neutralità o alla guerra (art. 245) Corruzione del cittadino da parte dello straniero (art. 246) Favoreggiamento bellico (art. 247) Somministrazione al nemico di provvigioni (art. 248) Partecipazione a prestiti a favore del nemico (art. 249) Commercio col nemico (art. 250) Inadempimento di contratti di forniture in tempo di guerra (art. 251) Frode in forniture in tempo di guerra (art. 252) Distruzione o sabotaggio di opere militari (art. 253) Agevolazione colposa (art. 254) Soppressione, falsificazione o sottrazione di atti o documenti concernenti la sicurezza dello Stato (art. 255) Procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato (art. 256) Spionaggio politico o militare (art. 257) Spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione (art. 258) Agevolazione colposa (art. 259) Introduzione clandestina in luoghi militari e possesso ingiustificato di mezzi di spionaggio (art. 260) Rivelazione di segreti di Stato (art. 261) Rivelazione di notizie di cui sia stata vietata la divulgazione (art. 262) Utilizzazione dei segreti di Stato (art. 263) Infedeltà in affari di Stato (art. 264) Disfattismo politico (art. 265) Istigazione di militari a disobbedire alle leggi (art. 266) Disfattismo economico (art. 267) Associazioni sovversive (art. 270) I principali reati con finalità di terrorismo, anche internazionale (artt. 270-bis, ter, quater, quinquies). Nozione di terrorismo internazionale introdotta dal D.L. 27 luglio 2005, n. 144, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale e convertito in L. 31 luglio 2005, n. 155 (art. 270-sexies) Associazioni antinazionali (art. 271) Propaganda ed apologia sovversiva o antinazionale (art. 272) Illecita costituzione di associazioni aventi carattere internazionale (art. 273). 97 IX

9 X 33. Illecita partecipazione ad associazioni aventi carattere internazionale (art. 274) Accettazione di onorificenze o utilità da uno Stato nemico (art. 275). 97 CAPITOLO II DEI DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INTERNA DELLO STATO Attentato contro il Presidente della Repubblica (art. 276) Offesa alla libertà del Presidente della Repubblica (art. 277) Offesa all onore o al prestigio del Presidente della Repubblica (art. 278) Lesa prerogativa della irresponsabilità del Presidente della Repubblica (art. 279) Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280) bis. Atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi (art. 280-bis) Atti di terrorismo nucleare (art. 280 ter) Offesa alla libertà del Capo del Governo (art. 281) Offesa all onore del Capo del Governo (art. 282) Attentato contro la costituzione dello Stato (art. 283) Insurrezione armata contro i poteri dello Stato (art. 284) bis. Devastazione, saccheggio e strage (art. 285) Guerra civile (art. 286) Usurpazione di potere politico o di comando militare (art. 287) Arruolamenti o armamenti non autorizzati a servizio di uno Stato estero (art. 288) Attentato contro organi costituzionali e contro le Assemblee regionali (art. 289) Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione (art. 289-bis) Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze Armate (art. 290) Vilipendio alla nazione italiana (art. 291) Vilipendio alla bandiera o ad altro emblema dello Stato (art. 292). 126 CAPITOLO III DEI DELITTI CONTRO I DIRITTI POLITICI DEL CITTADINO Attentati contro i diritti politici del cittadino (art. 294). 131 CAPITOLO IV DEI DELITTI CONTRO GLI STATI ESTERI, I LORO CAPI E I LORO RAPPRESENTANTI 133 Profili comuni alle disposizioni del capo IV Attentato contro i Capi di Stati esteri Offesa alla libertà dei Capi di Stati esteri (art. 296) Offesa alla bandiera o ad altro emblema di uno Stato estero (art. 299) bis. Offesa alla bandiera o ad altro emblema dello Stato Istigazione a commettere alcuno dei delitti preveduti dai capi primo e secondo (art. 302) Abrogazione del delitto di pubblica istigazione e apologia (art. 303) Cospirazione politica mediante accordo (art. 304) Cospirazione politica mediante associazione (art. 305) Banda armata: formazione e partecipazione (art. 306) Assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata (art. 307) Cospirazione: casi di non punibilità (art. 308) Banda armata: casi di non punibilità (art. 309). 149 TITOLO II I DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 151 CAPITOLO I I DELITTI DEI PUBBLICI UFFICIALI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Peculato (art. 314). 171

10 2. Peculato mediante profitto dell errore altrui (art. 316) Malversazione a danno dello Stato (art. 316-bis) Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter) Concussione (art. 317) Pene accessorie (art. 317-bis) Corruzione per un atto d ufficio (art. 318) Corruzione per un atto contrario ai doveri d ufficio (art. 319) Circostanze aggravanti (art. 319-bis) Corruzione in atti giudiziari (art. 319-ter) Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319-quater) Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio (art. 320) Istigazione alla corruzione (art. 322) Peculato, concussione, corruzione e istigazione alla corruzione degli organi delle comunità europee e di funzionari della comunità europee e di stati esteri (art. 322-bis) Confisca (322-ter) Riparazione pecuniaria (art. 322-quater) Abuso d ufficio (art. 323) Circostanze attenuanti (art. 323-bis) Utilizzazione di invenzioni o scoperte conosciute per ragioni d ufficio (art. 325) bis. Rivelazione ed utilizzazione di segreti d ufficio (art. 326) ter. Rifiuto di atti d ufficio. Omissione (art. 328 c.p.) Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica (art. 329) Interruzione d un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331) Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall autorità amministrativa (art. 334) Violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall autorità amministrativa. (art. 335). 369 CAPITOLO II I DELITTI DEI PRIVATI CONTRO LA P.A La reazione legittima agli atti arbitrari dei pubblici (art. 393 bis c.p.) Causa di non punibilità Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale (art. 336) Resistenza a un pubblico ufficiale (art. 337) Millantato credito (art. 346) Traffico di influenze illecite (art. 346-bis ) Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347) Abusivo esercizio di una professione (art. 348) Violazione di sigilli (art. 349) Violazione della pubblica custodia di cose (art. 351) Turbata libertà degli incanti (art. 353) bis. Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis) Astensione dagli incanti (art. 354) Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355) Frode nelle pubbliche forniture (art. 356). 444 TITOLO III I DELITTI CONTRO L AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA Inquadramento sistematico e interesse tutelato Concetto di amministrazione della giustizia Tecniche di tutela e novità legislative. 452 XI

11 CAPITOLO I I DELITTI CONTRO L ATTIVITÀ GIUDIZIARIA Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale e dell incaricato di pubblico servizio (artt. 361, 362 e 363) Omessa denuncia di reato da parte del cittadino (art. 364) Omissione di referto (art. 365) Rifiuto di uffici legalmente dovuti (art. 366) Simulazione di reato (art. 367) Calunnia (art. 368) Autocalunnia (art. 369) Falso giuramento della parte (art. 371) False informazioni al pubblico ministero (art. 371-bis) False dichiarazioni al difensore (art. 371-ter) Falsa testimonianza (art. 372) Falsa perizia o interpretazione (art. 373) Frode processuale (art. 374) False dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all autorità giudiziaria (art. 374-bis) Frode in processo penale e depistaggio (art. 375) Ritrattazione (art. 376) Intralcio alla giustizia (art. 377) Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria (art. 377-bis) Favoreggiamento personale (art. 378) Favoreggiamento reale (art. 379) Rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale (art. 379-bis) Patrocinio o consulenza infedele (art. 380) Altre infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico (art. 381) Millantato credito del patrocinatore (art. 382) Circostanze aggravanti in caso di condanna (art. 383-bis) Casi di non punibilità (art. 384) Art. 384-bis Art. 384-ter. 574 CAPITOLO II I DELITTI CONTRO L AUTORITÀ DELLE DECISIONI GIUDIZIARIE Evasione (art. 385) Procurata evasione (art. 386) Colpa del custode (art. 387) Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice (art. 388) Violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a pignoramento ovvero a sequestro giudiziario o conservativo (art. 388-bis) Mancata esecuzione dolosa di sanzioni pecuniarie (art. 388-ter) Inosservanza di pene accessorie (art. 389) Procurata inosservanza di pena (art. 390) Procurata inosservanza di misure di sicurezza detentive (art. 391) Agevolazione ai detenuti e internati sottoposti a particolari restrizioni delle regole di trattamento e degli istituti previsti dall ordinamento penitenziario (art. 391-bis ). 608 CAPITOLO III LA TUTELA ARBITRARIA DELLE PRIVATE RAGIONI Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose (art. 392) Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone (art. 393). 624 XII

12 3. Abrogazione degli artt TITOLO IV I DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO RELIGIOSO E CONTRO LA PIETÀ DEI DEFUNTI 629 CAPITOLO I I DELITTI CONTRO LE CONFESSIONI RELIGIOSE Nozioni introduttive Vilipendio della religione dello stato (illegittimità costituzionale) (art. 402) Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone (art. 403) Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose (art. 404) Turbamento di funzioni religiose del culto di una confessione religiosa (art. 405) Delitti contro i culti ammessi nello Stato (art. 406). 644 CAPITOLO II I DELITTI CONTRO LA PIETÀ DEI DEFUNTI Nozioni introduttive Violazione di sepolcro (art. 407) Vilipendio delle tombe (art. 408) Turbamento di un funerale o servizio funebre (art. 409) Vilipendio di cadavere (art. 410) Distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere (art. 411) Occultamento di cadavere (art. 412) Uso illegittimo di cadavere (art. 413). 657 TITOLO V I DELITTI CONTRO L ORDINE PUBBLICO Nozioni introduttive Istigazione a reati (art. 414) Istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia (art. 414 bis) Pubblica istigazione alla disobbedienza delle leggi (art. 415) Associazione per delinquere (art. 416) Associazioni di tipo mafioso anche straniere (art. 416-bis) Scambio elettorale politico mafioso (art. 416-ter) Misura di sicurezza (art. 417) Assistenza agli associati (art. 418) Devastazione e saccheggio (art. 419) Attentato a impianti di pubblica utilità (art. 420) Pubblica intimidazione (art. 421). 762 TITOLO VI I REATI CONTRO L INCOLUMITÀ PUBBLICA 765 CAPITOLO I I DELITTI DI COMUNE PERICOLO MEDIANTE VIOLENZE 767 Aspetti generali e problematiche costituzionali Strage (art. 422) Incendio (art. 423) L incendio boschivo (art. 423-bis) Danneggiamento seguito da incendio (art. 424 c.p.) Circostanze aggravanti (art. 425 c.p.) Inondazione, frana, valanga (art. 426 c.p.) Naufragio, sommersione o disastro aviatorio (art. 428). 805 XIII

13 8. Danneggiamento seguito da naufragio (art. 429) Disastro ferroviario (art. 430) Pericolo di disastro ferroviario causato da danneggiamento (art. 431) Attentati alla sicurezza dei trasporti (art. 432) Attentati alla sicurezza degli impianti di energia elettrica e del gas, ovvero delle pubbliche comunicazioni (art. 433) Attentato alla sicurezza delle installazioni nucleari (art. 433 bis) Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi (art. 434) Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti (art. 435) Sottrazione, occultamento o guasto di apparecchi a pubblica difesa di infortuni (art. 436) Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro (art. 437). 839 CAPITOLO II DELITTI DI COMUNE PERICOLO MEDIANTE FRODE Epidemia (art. 438) Avvelenamento di acque e di sostanze alimentari (art. 439) Adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari (art. 440) Adulterazione e contraffazione di altre cose in danno della salute pubblica (art. 441) Commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate (art. 442) Commercio o somministrazione di medicinali guasti (art. 443) Commercio di sostanze alimentari nocive (art. 444) Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica (art. 445) Confisca obbligatoria (art. 446) Pene accessorie (art. 448). 874 CAPITOLO III I DELITTI COLPOSI DI COMUNE PERICOLO Delitti colposi di danno (art. 449) Delitti colposi di pericolo (art. 450) Omissione colposa di cautele o difese contro disastro od infortuni sul lavoro (art. 451) Delitti colposi contro la salute pubblica (art. 452). 886 CAPITOLO IV I DELITTI CONTRO L AMBIENTE 889 Aspetti generali e individuazione del bene giuridico tutelato Inquinamento ambientale (art. 452 bis) Morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (art. 452 ter) Disastro ambientale (art. 452 quater) Delitti colposi contro l ambiente (art. 452 quinquies) Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452 sexies) Impedimento del controllo (art. 452 septies) Circostanze aggravanti (art. 452 octies) Aggravante ambientale (art. 452 novies) Ravvedimento operoso (art. 452 decies) Confisca (art. 452 undecies) Ripristino dello stato dei luoghi (art. 452 duodecies) Omessa bonifica (art. 452 terdecies). 911 XIV