CAMERA DEI DEPUTATI - N.

Transcript

1 studi di settore e semplificazioni in materia tributaria»; b. infine, è aggiunto il seguente comma: «3-bis. All articolo 37, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e successive modificazioni, i commi da 33 a 37-ter sono abrogati.» MOTIVAZIONI L emendamento dispone l abrogazione dell obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi di cui all articolo 37, commi 33 e seguenti del DL n. 233/2006, sebbene non ancora attuata. Infatti, il regolamento che deve stabilire le modalità di rilascio delle certificazioni dei corrispettivi, non aventi valore fiscale, in correlazione alla trasmissione, in via telematica, dei corrispettivi medesimi, non è stato mai emanato. In altre parole dall attuazione della trasmissione telematica dei corrispettivi avrebbe dovuto emergere la perdita della valenza fiscale della ricevuta o scontrino. Si ritiene che questo adempimento determini unicamente dei costi aggiuntivi per lo svolgimento dell attività produttiva senza considerare anche il tempo necessario alla comprensione del funzionamento dei nuovi strumenti tecnologici per la trasmissione telematica. Infatti, la norma prevede la sostituzione dei registratori di cassa o macchine per la stampa di ricevute fiscali capaci di inviare a fine giornata l ammontare dell incasso giornaliero. last update giovedì 10 luglio

2 studi di settore e semplificazioni in materia tributaria»; b. infine, è aggiunto il seguente comma: «3-bis. All articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, i commi da 30 a 32 sono abrogati.». MOTIVAZIONI Si propone l eliminazione di un altro vincolo all attività produttiva e, in particolare, al pronto recupero in compensazione dei crediti d imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali. La disposizione abrogata prevede, infatti, che al fine di fruire in compensazione dei crediti d imposta per importi superiori a deve essere presentata esclusivamente in via telematica una istanza entro il quinto giorno precedente a quello in cui si vuole utilizzare il credito in compensazione. Il silenzio assenso alla compensazione matura il terzo giorno successivo a quello in cui si effettua la comunicazione. E. evidente che la limitazione oltre che ad apparire antigiuridico dal momento che la norma indica i motivi che potevano condurre alla al disconoscimento della compensazione e, sicuramente, tale lacuna non può certo colmarla il provvedimento del direttore dell Agenzia delle entrate cui è affidato il compito di prevedere le disposizione di attuazione. (articolo 1, comma 31 della legge n. 296/2006), peraltro ancora non emanato. Proprio per questi motivi uniti all esigenza di eliminare qualsiasi impedimento od ostacolo all attività produttiva, è disposta l abrogazione dell obbligo. last update giovedì 10 luglio

3 studi di settore e semplificazioni in materia tributaria»; b. infine, è aggiunto il seguente comma: «3-bis. E. abrogato il comma 19 dell articolo 1, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni.». MOTIVAZIONI L. emendamento propone di eliminare l obbligo di indicare nella fattura il costo della manodopera, ai fini del riconoscimento della detrazione fiscale del 36% sulle spese sostenute per la ristrutturazione della abitazioni non di lusso di cui all articolo 2, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, da ultimo prorogato per gli anni dal 2008 al 2010 ad opera dell articolo 1, comma 17 della legge n. 244/2007. Si ritiene che questo obbligo determini solamente una complicazione senza apportare alcun valore aggiunto ai controlli. last update giovedì 10 luglio

4 Articolo 33 (Applicabilità degli studi di settore e elenco clienti fornitori) All articolo 33, sono studi di settore e semplificazioni in materia tributaria»; b. infine, sono aggiunti i seguenti commi: «3-bis. All articolo 17, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, la lettera a) del sesto comma è sostituta dalla seguente: «a) alle prestazioni di servizi, compresa la prestazione di manodopera, rese nel settore edile da soggetti subappaltatori nei confronti delle imprese che svolgono l attività di costruzione o ristrutturazione di immobili. La disposizione non si applica alle prestazioni di servizi rese nei confronti di un contraente generale a cui venga affidata dal committente la totalità dei lavori. Le attività di costruzione o ristrutturazione di immobili sono individuate con provvedimento del direttore dell Agenzia delle entrate facendo riferimento alla classificazione delle attività economiche.». 3-ter. La disposizione di cui al comma precedente entra in vigore decorsi 60 giorni dall emanazione del provvedimento del direttore dell Agenzia delle Entrate indicato nel comma precedente; sono fatti salvi i comportamenti adottati fino all emanazione del predetto Provvedimento del direttore dell Agenzia delle entrate.» MOTIVAZIONI L emendamento intende semplificare, conferendo maggiori certezze ai contribuenti, il regime Iva di inversione contabile riferito ai subappalti nel settore edile di cui all articolo 17, comma 6, lett. a) del DPR n. 633/1972, inserito dall articolo 35, commi 5 e 6, del decreto-legge 223 del 4 luglio 2006, convertito in legge n. 248/2006. Infatti, nel regime attualmente in vigore desta particolari e rilevanti problemi la definizione delle attività rientranti nel settore edile,. Considerate queste problematiche, si propone che il settore edile, al quale si rende applicabile il regime di «reverse charge», sia individuato con un provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate, facendo riferimento a specifici codici attività. Questo consente di risolvere i problemi sopra individuati, e al contempo di fornire maggiori certezze ai contribuenti. Infatti, partendo dal presupposto che l impresa si sia dotata di codici attività appropriati, cioè che individuano correttamente l attività svolta, per distinguere se rientra nell ambito di applicazione del regime di inversione contabile Iva, sarà sufficiente osservare se l operazione svolta nell ambito di una delle attività esercitate, ricade in una di quelle individuate dal provvedimento. L emendamento poi prende atto dell incertezza della formulazione della norma attualmente in vigore e, conseguentemente, dispone di fare salvi i comportamenti adottati fino all emanazione del provvedimento che dovrà meglio definire l ambito di applicazione del regime del reverse charge. last update giovedì 10 luglio

5 Articolo 33 (Applicabilità degli studi di settore e elenco clienti fornitori) Dopo il secondo comma dell articolo 33 è inserito il seguente: 2.bis. All articolo 10-bis della legge 8 maggio 1998, n. 146, il comma 2 è sostituito dai seguenti: «2. In sede di elaborazione o di revisione degli studi di settore sono introdotti indicatori di normalità economica tesi ad evidenziare eventuali anomalie nei dati dichiarati in sede di applicazione degli studi di settore. 2-bis. I ricavi, compensi o corrispettivi desumibili dall applicazione degli indicatori di normalità economica di cui al comma precedente costituiscono presunzioni semplici. In caso di accertamento spetta all ufficio accertatore motivare e fornire elementi di prova a sostegno degli scostamenti riscontrati.» MOTIVAZIONI Con l emendamento proposto si intende modificare la valenza probatoria degli indicatori di normalità che vengono inseriti nel corso delle revisioni degli studi di settore. In primo luogo viene previsto che gli indicatori di normalità economica non partecipino direttamente alla formazione del ricavo di congruità ed, inoltre, che gli stessi possano essere utilizzati in sede di accertamento solo se corroborati da ulteriori elementi probatori tesi ad evidenziare la concretezza dell anomalia riscontrata. Occorre cioè prendere atto che gli indicatori pongono in essere un doppio passaggio presuntivo: 1) mettono in discussione le modalità di produrre dell azienda sottoposta ad accertamento a mezzo studi di settore, tramite la contestazione delle relazioni tra alcuni valori, riportandoli ad uno schema contabile/produttivo standard; 2) stimano i ricavi aggiuntivi conseguenti alla standardizzazione delle relazioni, rispetto alla congruità originaria. E. evidente che questa doppia presunzione allarga la probabilità dell errore nella stima dei ricavi fondatamente attribuibili all azienda accertata e proprio per questa ragione si reputa importante l abbassamento della valenza probatoria, alla stessa stregua di quanto è stato previsto per gli indicatori c.d. provvisori approvati con il D.M. 20 marzo last update giovedì 10 luglio

6 apportate le seguenti modifiche: a. nel primo comma: 1. le parole:.30 settembre. sono sostituite dalle seguenti:.30 giugno.; 2. dopo le parole:..nel quale entrano in vigore.. è inserito il seguente paragrafo: «Nei successivi sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti di approvazione degli studi di settore è reso disponibile, nel sito internet dell Agenzia delle entrate, un programma informatico per il calcolo dei ricavi o compensi.». b. dopo il primo comma è aggiunto il seguente: «1-bis. Nel primo comma dell articolo 10-bis della legge 8 maggio 1998, n. 146, e successive modificazioni, le parole:.al massimo, ogni tre anni. sono sostituite dalle seguenti:.di norma, ogni quattro anni.». MOTIVAZIONI Con l emendamento proposto viene anticipato al 30 giugno di ogni anno il termine per l approvazione degli studi di settore e previsto che entro due mesi da tale data sia reso disponibile un primo programma di calcolo che permetta di valutare la situazione del contribuente. L esigenza di disporre di un primo programma di calcolo dei ricavi di congruità emerge dalla necessità di modificare la percezione dello strumento studi di settore, da mera procedura di accertamento a programma teso a valutare l efficienza produttiva dell azienda rispetto al mondo di riferimento, nonché per avere anche più tempo per capire le diseconomie od i problemi strutturali che non gli consentono di raggiungere il volume di ricavi stimato. Inoltre, viene modificata la disposizione che disciplina la revisione degli studi di settore, al fine di evitare la revisione di studi di settore che non necessitano di alcuna modifica, magari a scapito di altri, per i quali, invece, occorre l aggiornamento anche prima del termine oggi previsto. last update giovedì 10 luglio