Agosto 2015 Stranieri: le tutele per Marocco, Algeria e Tunisia

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1 Agosto 2015 Stranieri: le tutele per Marocco, Algeria e Tunisia

2 STRANIERI: LE MAROCCO, ALGE Accordi euro-mediterranei e sicurezza sociale di marocchini, algerini e tunisini in Italia. 2 Il partenariato euro-mediterraneo tra l Unione europea e alcuni paesi del Mediterraneo è stato avviato nel 1995 dal Processo di Barcellona. Si tratta di un accordo politico, economico e sociale che si basa sui principi di reciprocità, solidarietà e co-sviluppo. In particolare tale processo si è sostanziato nell approvazione di varie decisioni Ue, ciascuna relativa alla conclusione di un accordo euromediterraneo, che istituisce un associazione tra l Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte e, rispettivamente, l Algeria, l Egitto, la Giordania, Israele, il Marocco e la Tunisia. Gli accordi intendono sviluppare il dialogo politico nell area mediterranea, fungendo da base alla progressiva liberalizzazione degli scambi e stabilendo le condizioni della cooperazione in ambito economico, sociale e culturale tra le parti. Tali accordi bilaterali sostituiscono i precedenti accordi di cooperazione conclusi negli anni Settanta con gli stessi Stati.

3 TUTELE PER RIA E TUNISIA Al di là del carattere bilaterale e delle peculiarità specifiche di ciascuno Stato partner, gli accordi di associazione rispettano uno schema analogo e si prefiggono di promuovere: un dialogo periodico in materia politica e di sicurezza, per favorire la reciproca comprensione, la cooperazione e le iniziative comuni; la cooperazione economica, commerciale e finanziaria, volta soprattutto alla progressiva liberalizzazione degli scambi, allo sviluppo sostenibile della regione e agli investimenti. Le tutele previste In questo numero di Inas Informa, ci occuperemo in particolare degli accordi con Marocco, Tunisia e Algeria. Si ricorda che Algeria e Marocco, al contrario della Tunisia, non sono legate all Italia da una convenzione di sicurezza sociale, pertanto la tutela offerta assume una particolare ri- 3

4 INAS CISL - numero verde levanza per i cittadini di tali Stati che lavorano in Italia. In base all accordo Euro-mediterraneo Ue Marocco, l Italia e ogni altro Paese Ue concedono ai lavoratori di cittadinanza marocchina occupati nel proprio territorio un regime che, per quanto riguarda le condizioni di lavoro, di retribuzione e di licenziamento, è caratterizzato dall assenza di qualsiasi discriminazione basata sulla nazionalità rispetto ai propri cittadini, secondo un regime di reciprocità. Anche in materia di sicurezza sociale i lavoratori di questi tre Paesi e i loro familiari conviventi godono di un regime caratterizzato dall assenza di qualsiasi discriminazione basato sulla cittadinanza rispetto ai cittadini del Paese in cui sono occupati. L espressione previdenza sociale copre gli aspetti riguardanti le prestazioni in caso di malattia e di maternità, di invalidità, di vecchiaia, di reversibilità e le prestazioni per infortuni sul lavoro e per malattie professionali, le indennità in caso di decesso, i sussidi di disoccupazione e le prestazioni familiari. L accordo assume rilevanza in particolare rispetto alle prestazioni contributive italiane, quando negate ai

5 cittadini di tali Paesi in base alla cittadinanza o in quanto si tratta di persone non lungo soggiornanti (cioè titolari di un permesso di soggiorno e non di un permesso per lungo soggiornanti, ex carta di soggiorno ). Si noti che l accordo, nel definire il termine previdenza sociale, esclude le norme sul coordinamento previste dai regolamenti europei di sicurezza sociale (per quanto riguarda, ad esempio, la totalizzazione). Va specificato che i cittadini dei tre Paesi in questione, come tutti i cittadini di Paesi non Ue, possono tuttavia avvalersi delle regole della totalizzazione in regime Ue, in base alle condizioni previste dal regolamento n. 1231/2011, in vigore dal 1 gennaio Per avvalersi del beneficio della totalizzazione di contribuzione versata in più di un Paese Ue (chiaramente non può essere totalizzata in regime Ue quella versata in Marocco, Tunisia e Algeria), i cittadini di tali Paesi devono: a. risiedere legalmente nel territorio di uno Stato membro Ue; b. avere una posizione contributiva in almeno due Stati membri Ue (esempio: i cittadini marocchini possono totalizzare periodi tedeschi con periodi italiani, ma chiaramente non questi con periodi marocchini). INAS CISL - numero verde

6 INAS CISL - numero verde La definizione di previdenza sociale prevista dall accordo è piuttosto vasta. L ampiezza di tale nozione, senza un apparente distinzione tra prestazioni previdenziali e assistenziali è stata richiamata a favore di cittadini extracomunitari dal giudice nazionale, che ha riconosciuto prestazioni di maternità liquidate dai Comuni come prestazioni di maternità ai sensi dell accordo. In tal caso si trattava dell accordo Ue-Tunisia, con disposizioni analoghe a quelle del Marocco. I lavoratori cittadini marocchini legalmente occupati in uno Stato membro e i familiari legalmente residenti con loro beneficiano per quanto concerne determinate prestazioni di un trattamento esente da qualsiasi discriminazione basata sulla cittadinanza rispetto ai cittadini degli Stati membri in cui detti lavoratori sono occupati. Le prestazioni in questione sono le seguenti: malattia; maternità e paternità assimilate; invalidità; vecchiaia; superstiti; infortunio sul lavoro e malattie professionali; assegni in caso di morte; prestazioni di disoccupazione; pensionamento anticipato; prestazioni familiari; prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo: a. pensioni sociali per persone sprovviste di reddito; b. pensioni, assegni e indennità per i mutilati e invalidi civili; 6

7 c. pensioni e indennità per i sordomuti; d. pensioni e indennità per i ciechi civili; e. integrazione delle pensioni al trattamento minimo; f. integrazione dell assegno di invalidità; g. assegno sociale; h. maggiorazione sociale. In sostanza, l accordo euromediterraneo, prevalendo su eventuali norme italiane che, in contrasto con tale intesa, neghino ai cittadini non Ue l accesso alle prestazioni di previdenza sociale - in base alla loro cittadinanza e/o per non essere lungo soggiornanti - offre un quadro di tutela generale aggiuntivo o autonomo rispetto a quello già definito in base a varie sentenze italiane, che richiamano in combinato o in alternativa: la Carta costituzionale; le sentenze della Corte di giustizia dell Unione europea di Lussemburgo; le sentenze della Corte europea dei diritti dell uomo di Strasburgo. INAS CISL - numero verde Cittadinanza: procedura solo online Dal 18 giugno scorso, le domande di richiesta della cittadinanza italiana per matrimonio e per residenza in Italia vengono acquisite esclusivamente con modalità telematica e non più attraverso la presentazione dei moduli cartacei. Attualmente non esiste un protocollo tra ministero dell Interno e patronati, per la gestione di questo genere di procedure in favore degli stranieri. Un intesa come quella siglata per i titoli di soggiorno e le pratiche riguardanti lo Sportello unico per l immigrazione (Sui), offrirebbe vantaggi sia alla Pa, in relazione al ruolo di filtro positivo garantito dal patronato, ai fini di una corretta istruzione di procedure notoriamente complesse, sia ai cittadini che adesso, invece, potrebbero ricorrere a faccendieri, con ricadute negative in termini di qualità dell assistenza offerta, magari anche a prezzi esosi, sottolinea il presidente dell Inas, Antonino Sorgi. Sulla questione è stato aperto un tavolo di confronto con il ministero dell Interno: Auspichiamo che si decida al più presto di attivare il protocollo con i patronati, in modo da evitare che la nuova procedura generi inefficienze e i cittadini stranieri restino privi della possibilità di essere assistiti con serietà e competenza, conclude Sorgi. 7

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